Mauro Feliziani, Creative Directr e Creative Coach di Arkage, ai microfoni di Engage illustra il nuovo posizionamento dell'agenzia, "Across Boundaries"
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NovitàTrascrizione
00:00Mauro Feliziani, Creative Director e Creative Coach di Archeage, Intersections 2024 è focalizzato
00:08su marketing, creatività e tecnologia nell'era dell'AI. Come Archeage intercetta questa evoluzione
00:15dello scenario? La intercettiamo piuttosto bene visto che stiamo per lanciare un nuovo posizionamento
00:21che parla proprio di questo. Noi diciamo che l'età delle barriere è finita e che sta iniziando
00:28quella che noi chiamiamo The Archeage, che poi è l'origine del nostro nome, l'era dell'arca,
00:34un'era in cui tante persone, personalità diverse, tante skill diverse, si mettono insieme sulla
00:41stessa arca spaziale per navigare in questo nuovo universo della comunicazione dove non ci sono più
00:48i confini tradizionali, i silos tradizionali, anche che le aziende si aspettano dalle agenzie.
00:55Per questo che noi parliamo di Across Boundaries, perché pensiamo di lavorare attraverso queste
01:01barriere. Più nel dettaglio, come si sviluppa la vostra visione Across Boundaries? Le barriere
01:08sono tante, sono una serie proprio di dicotomie, come quella tra, ora se ne parla tantissimo,
01:14tra intelligenza artificiale e intelligenza umana. È una finta dicotomia, l'unica soluzione è muoversi
01:20attraverso, o tra l'intuizione del creativo e invece la fattività dei dati. La verità è che non c'è
01:28una buona creatività che non si basi su un insight, è meglio se è supportato dai dati,
01:33o tra, arriverai a dire proprio a livello macro, tra ragione ed emozione. Nessuna campagna funziona
01:40senza tutti questi due elementi, pure in maniera più pratica, tra il branding e la performance.
01:45Questa è una grande dicotomia, sembra sempre prima di fare una campagna che bisogna avere molto
01:50chiaro, stiamo facendo awareness, stiamo facendo branding o vogliamo convertire? In realtà noi
01:56sappiamo che studiando bene le campagne con una visione collettiva si possono ottenere ottimi
02:03risultati in entrambi i fronti. Per noi il tema è mantenere una visione diciamo d'insieme che
02:11rimarrà davvero all'appannaggio delle persone, perché la parte diciamo di standard, qualitativo,
02:19pratica, operativa sarà più o meno elevata, ma servirà sempre la visione di qualcuno che decide
02:27come utilizzare tutti questi strumenti per ottenere qualche obiettivo. A proposito di
02:32attraversamento delle barriere, quest'anno Intersections ospita la premiazione della
02:37creatività per eccellenza, gli ADC awards. Voi siete coinvolti in qualche modo? Sì, siamo in
02:43shortlist per la categoria comunicazione pubblica sotto categoria servizi pubblici,
02:48che è una categoria nuova che è stata introdotta quest'anno dall'Art Directors Club Italia e quindi
02:53noi siamo molto onorati anche soltanto di essere arrivati alla shortlist, con un progetto per Roma
02:58Capitale sul disagio giovanile, dove abbiamo utilizzato un testimone ad eccezione come
03:03Federico Cesari, che ci ha messo tutta la sua umanità a proposito di Human Intelligence e questo
03:10penso sia anche un'ennesima dimostrazione di come si possa lavorare attraverso le barriere.
03:17Una di queste filte dicotomie è quella fra il buon craft e il budget. Noi sapevamo di avere
03:24una star da cinema, sapevamo di dover fare una produzione di un certo livello e abbiamo pensato
03:30lo spot perché fosse ottenibile anche contenendo un budget in maniera responsabile perché comunque
03:35si parlava di soldi pubblici e pensiamo di aver fatto un buon lavoro perché abbiamo immaginato
03:40qualcosa che potesse essere realizzato di fatto in un'unica situazione, in un'unica scena, ma
03:46sfruttando al meglio le capacità editoriali di Federico. Già un anno fa ci raccontavate i grandi
03:51passi in avanti di Archeage sull'AI, un anno dopo come sta andando l'implementazione dell'intelligenza
03:58artificiale nella vostra agenzia? Un anno dopo è diventata la nostra quotidianità, ogni presentazione
04:04di fatto è fatta anche grazie all'utilizzo di AI generativa e a un livello invece un po' più alto,
04:09più istituzionale abbiamo da poco firmato l'AI pact dell'Unione Europea con altre 114 aziende
04:17tra cui anche OpenAI, Google per diciamo proporci come quelli che cercheranno di portare la cultura
04:26dell'AI anche internamente alla propria azienda, però cercando sempre di essere, di farlo in
04:31maniera sostenibile, di mitigare i rischi e di portare avanti questa innovazione facendo in modo
04:37di non lasciare indietro nessuno.