Roma nei Romanzi dell'Ottocento: com'era vista la Città Eterna dai maggiori scrittori internazionali del diciannovesimo secolo? Com'era descritta?
GUARDACI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE:
Radio Roma News LCN Regione Lazio canale 14 DTT
Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM
Latina 87.8 FM
Rieti 91.8 FM
Frosinone 90.8 FM
Frosinone 98.8 FM
SEGUICI SU SITO WEB E SOCIAL NETWORK:
🌎 Sito web: https://www.radioroma.it/
📲 WhatsApp: +39 3202393833
🎥 YouTube: / @radioromatv
👍 Facebook: / radioromait
📸 Instagram: / radioroma
🐦 Twitter: / radioromait
👔 LinkedIn: / radioroma
🎬 TikTok / radioromatv
SCARICA L’APP:
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store
Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery
TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
GUARDACI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE:
Radio Roma News LCN Regione Lazio canale 14 DTT
Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM
Latina 87.8 FM
Rieti 91.8 FM
Frosinone 90.8 FM
Frosinone 98.8 FM
SEGUICI SU SITO WEB E SOCIAL NETWORK:
🌎 Sito web: https://www.radioroma.it/
📲 WhatsApp: +39 3202393833
🎥 YouTube: / @radioromatv
👍 Facebook: / radioromait
📸 Instagram: / radioroma
🐦 Twitter: / radioromait
👔 LinkedIn: / radioroma
🎬 TikTok / radioromatv
SCARICA L’APP:
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store
Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery
TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
Category
📺
TVTrascrizione
00:00:00urbis storie e volti della città eterna con massimiliano cacciotti
00:00:30ma è veramente rotto il cazzo
00:01:23la città e la città è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che
00:01:53non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città, è una città che
00:02:23non è una città, è una città che non è una città, è una città che non è una città leur
00:02:49Benvenuti, benvenuti su Urbis, storie e volti della città eterna, abbiamo appena visto
00:02:56delle immagini tratte dal film di Paolo Sorrentino, il film premio Oscar La grande bellezza, e
00:03:03la grande bellezza di Roma ha provocato un mancamento in quel turista giapponese che
00:03:10abbiamo appena visto nelle immagini, si chiama Sindrome di Stendhal, prende il nome dal romantiere
00:03:18francese dell'Ottocento, che ci racconta di come la bellezza dell'arte italiana possa
00:03:26provocare svenimenti e altri malori, ce lo racconta attraverso i suoi scritti perché
00:03:34Stendhal era innamoratissimo dell'Italia, era innamoratissimo anche di Roma e proprio
00:03:40a Roma ha dedicato un suo scritto, un suo romanzo che si chiama Passeggiate Romane,
00:03:47oggi infatti vi racconteremo la Roma dei romanzi dell'Ottocento, raccontiamo la nostra città,
00:03:56la capitale d'Italia attraverso gli occhi di chi ha scritto dei romanzi nel XIX secolo,
00:04:06appunto proprio Stendhal, non lo farò da solo, lo farò in compagnia di un ospite,
00:04:14un ospite che i nostri telespettatori più attenti conoscono ormai molto bene,
00:04:20tornate infatti qui con noi, Gabriella Massa di Roma Slow Tour, ciao Gabriella!
00:04:26Ciao, buonasera a tutti!
00:04:29Allora Gabriella tu hai dedicato una delle tue tante ricerche proprio su come Roma è stata
00:04:36narrata dai romanzieri dell'Ottocento e attraverso poi le loro parole, i loro scritti, i loro romanzi
00:04:46si nota come la città si sia trasformata perché poi nell'Ottocento, poi soprattutto dopo il 1870,
00:04:55Roma ha vissuto una trasformazione veramente tumultuosa.
00:04:59Sì, infatti finora abbiamo parlato molto stesso insieme di come il cinema ha raccontato Roma e come
00:05:07ha mostrato i cambiamenti, nell'Ottocento la letteratura ci permette di fare questa operazione
00:05:12ed effettivamente l'Ottocento è un secolo di passaggio, di trasformazione per la città di Roma,
00:05:20dopo secoli praticamente di mondo cristallizzato invece poi varie vicende politiche portano a un
00:05:29cambiamento sociale, economico e soprattutto urbanistico della città e quindi i vari romanzi
00:05:35raccontano un po' questo passaggio e quello di Stendhal in realtà è uno degli ultimi che fissa
00:05:45quella Roma papalina che di lì a poco sarebbe cambiata. Quindi è prezioso, diciamo un romanzo
00:05:51prezioso proprio come testimonianza di una Roma sparita ma che era già sparita per chi l'ha
00:05:58vissuta alla fine dell'Ottocento o ai primi del Novecento. Sì, la Roma che appare da Passeggio
00:06:05dei Romani effettivamente viene colta proprio nel momento prima di cambiare. Stendhal come
00:06:10dicevi era innamoratissimo dell'Italia, io credo che nessun autore straniero abbia quanto Stendhal
00:06:19abbia amato così incondizionatamente l'Italia, anche Goethe l'amava tantissimo l'Italia, però
00:06:25in Goethe c'era una sorta di distacco olimpico, invece Stendhal si immerse proprio nella vita
00:06:31italiana perché la sentiva più vicina al suo modo d'essere, dell'Italia apprezzava quella vitalità,
00:06:39una genuità, un carattere anche schietto, diretto che invece il popolo francese non aveva e quindi
00:06:49in realtà lui è stato pienamente italiano. Se uno va a vedere la sua tomba al cimitero di
00:06:56Montmartre lui si definisce Henry Bale milanese perché appunto lui si sentiva appartenente a
00:07:03Milano, Henry Bale perché in realtà Stendhal è un pseudonimo, lui nasce al secolo come Henry
00:07:12Bale e poi cambia nome proprio in Monsieur de Stendhal nel 1817 quando scrive il suo primo
00:07:20libro italiano, in realtà è proprio il suo esordio letterario lo possiamo definire, nel 1817 siamo a
00:07:26Roma, Napoli e Firenze che è proprio lì che dà quella definizione che noi definiamo sindrome di
00:07:32Stendhal perché raccolta che uscendo dalla Basilica di Santa Croce a Firenze ebbe questo
00:07:38senso di vertigine di fronte alla bellezza della città e quindi lui appunto sin da giovane ha
00:07:48conosciuto l'Italia, ha conosciuto prima Milano per definirsi milanese in realtà perché Milano è
00:07:53stata la città che realmente ha amato e l'ha vissuta per un certo periodo, in realtà lui conosce
00:08:01l'Italia grazie a Napoleone perché arriva in Italia con la campagna d'Italia di Napoleone
00:08:07del 1800 e questa parte della sua vita segue un po' le vicende politiche di Napoleone e quando
00:08:14Napoleone poi perde a Waterloo e cade, Henry Bale va in disgrazia e si autoesilia proprio a Milano
00:08:23dove sta tra il 1814 e il 21 e invece a Roma arriverà più tardi e quindi possiamo un po'
00:08:30individuare Stendhal, le due città della sua vita, una è Milano che è la città della giovinezza
00:08:38dell'infatuazione giovanile, dei grandi entusiasmi, quella che sarà poi il metro di paragone di tutte
00:08:44le felicità successive, anche di Milano lui apprezzava anche il clima politico, liberale,
00:08:51intellettuale, letterario, non ci rientriamo, sono gli anni in cui scoppia il romanticismo a cui lui
00:08:59contribuisce a quel clima. E' la Milano di Alessandro Manzoni quella di quegli anni,
00:09:05quindi insomma si può capire che anche se da romano chiaramente chi ama più Milano di Roma
00:09:12può non farmi piacere, si può capire che in quegli anni invece preferisse quella città.
00:09:18Certo perché era sicuramente più dinamica e aperta rispetto alla Roma che ora vedremo in
00:09:24Passeggia dei Romani, lui ce la descrive molto bene come abbastanza chiusa, bigotta. C'è una
00:09:30cosa che lui scrive in questa scissione tra Milano e Roma e dice Milano è l'amante di cui
00:09:34si amano anche i vizi difetti, le parolacce, Roma è la consorte che si rispetta e con cui ci si annoia.
00:09:41In realtà questi parallelismi lui li scrive spesso, parla sempre di questo matrimonio noioso
00:09:51con Roma perché appunto Milano era la città in cui lui si sentiva a suo agio, sentiva molto vicino
00:09:58alla sua anima e appunto poi appartiene a un periodo giovanile dove conosce anche i suoi
00:10:03amori mentre invece Roma arriva dopo, cioè arriva anche qui per un fatto politico perché dopo la
00:10:10rivoluzione di luglio del 1830 lui arriva a Civitavecchia come rappresentante di Francia,
00:10:16rappresentante dello Stato francese, Civitavecchia la odiava, la trovava noiosa e quindi scappava
00:10:24sempre a Roma, questo tra il 1831 e il 41. Quindi possiamo dire Milano appunto è la città
00:10:30dell'entusiasmo giovanile, invece Roma è la città della conquista lenta, è una città che ha imparato
00:10:36ad amare e a conquistare lentamente, tant'è che inizialmente ne parlava molto male, in quel Roma
00:10:43Napoli Firenze, lui non le manda a dire a Roma, la considera appunto un ambiente asfittico,
00:10:50bloccato e invece poi con gli anni riesce a apprezzare tutta una serie di caratteri della
00:10:56città, soprattutto del popolo romano. Ecco e non a caso si dice chi disprezza compra,
00:11:04con Standal è andata proprio così, tra l'altro anche i più grandi amori spesso nascono da un
00:11:13grande odio e a quanto pare per Standal è stato così. Allora Gabriella tu però adesso raccontaci
00:11:22come nella maturità questa moglie un po' noiosa è stata raccontata da Standal, comincia a
00:11:30raccontarci perché abbiamo un minuto prima del break pubblicitario, poi proseguiremo chiaramente
00:11:36dopo. Sì, praticamente Standal ci dà un grande ritratto della città di Roma con questo romanzo
00:11:46che è Promenade a Roma, ovvero passeggiate romane, che è del 1929, quindi in realtà lui scrive...
00:11:531829, scusate, che lui quindi scrive prima del suo trasferimento a Cività Vecchia, l'aveva
00:12:02visitata quattro volte e quindi dal raccogliere anche le varie informazioni turistiche scrive
00:12:10questo libro. Quindi Gabriella questa è una sorta di piccola guida turistica più che un
00:12:18vero e proprio racconto, un vero e proprio romanzo. Gabriella a questo punto la guida turistica
00:12:24l'andremo a sfogliare fra pochissimo perché incombe un piccolo break, soltanto pochissimi
00:12:32secondi di pausa, poi ritorneremo qui su Urbis, storie e volti della città eterna per parlare
00:12:38insieme di Roma attraverso i romanzi che l'hanno descritta. Urbis, storie e volti della città
00:12:48eterna con Massimiliano Cacciotti
00:13:48Storie e volti della città eterna
00:14:18Atmosfere quasi da gattopardo in questo filmato di evocatori che hanno riproposto un gran
00:14:44ballo dell'Ottocento. Bentornati qui su Urbis, storie e volti della città eterna. Oggi stiamo
00:14:51raccontando Roma attraverso i romanzieri che nell'Ottocento l'hanno narrata con i loro scritti.
00:15:00Lo stiamo facendo insieme a Gabriella Massa di Roma Slow Tour e stiamo parlando adesso dei primi
00:15:08decenni dell'Ottocento, di una Roma papalina e un po' ingessata, un po' noiosa come l'ha
00:15:15descritta Standal nel suo Passeggiate Romane. Gabriella ci dicevi che Passeggiate Romane nasce
00:15:25qualche anno prima dell'arrivo, diciamo, in pianta stabile di Standal nel Lazio a Civitavecchia e poi
00:15:34con numerose puntate verso Roma. Sì, lui visita Roma tantissime volte. Io ho letto il catalogo di
00:15:47una mostra che c'è stata a Roma nel 2006 che si chiamava Roma con gli occhi di Standal, dove c'è
00:15:52un elenco infinito dei alloggi di Standal a Roma, infinito realmente. Solo per citarvene alcuni,
00:16:00l'Hotel d'Alemagna che stava a Piazza di Spagna della famiglia Ettore Roselfranz oppure l'Hotel
00:16:04della Minerva, lì c'è una targa, Piazza della Minerva, che lo ricorda. Standal dedica a Roma
00:16:11questo libro di 600 pagine. Devo dire la verità, quando l'ho iniziato a leggere per lavoro ero un
00:16:18po' spaventata. Invece è una lettura molto godibile. Passeggiate Romane è un romanzo un po'
00:16:24particolare, perché in realtà è tante cose insieme. E si è un romanzo perché c'è un'invenzione
00:16:30letteraria in quanto c'è una brigata di sette turisti francesi che arrivano a Roma e devono
00:16:36visitare la città di Roma. Però in realtà non possiamo dire che c'è una vera e propria
00:16:40trama. Questi protagonisti a volte scompaiono del tutto. Sembra un po' un escamotage letterario per
00:16:47permettere a Stendali di fare diversi punti di vista sulla città di Roma. Ma poi è una guida
00:16:55turistica, vera e propria, dove in realtà più che indicare cosa vedere, lui mostra come vedere
00:17:03Roma. Anche il titolo è un po' una dichiarazione di intenti, Passeggiate Romane, perché lui
00:17:09invita a perdersi nella città, a visitarla lentamente, a non strafare, anche perché la
00:17:19bellezza della città potrebbe sovraccaricare, quindi a darsi delle pause. Invita ad esempio a
00:17:25tornare nello stesso posto, perché ogni volta il posto è diverso e ogni volta anche noi siamo
00:17:32diversi. Io infatti amo sempre definire Stendali un po' il primo viaggiatore lento della storia,
00:17:37turista lento della storia. Quindi era avanti. Sì, era avanti, però mi fa ridere perché poi c'è
00:17:44un appendice alla fine dove scrive come visitare Roma in dieci giorni, con tutti dei itinerari
00:17:52prestabiliti, cosa che invece non fa nel libro. Ma Passeggiate Romane, e secondo me è là la
00:17:59grandezza di questo libro, è anche un libro di viaggio. Stendali inaugura proprio il genere
00:18:05della letteratura di viaggio, perché in realtà lui ci mostra la città di Roma e attraverso la
00:18:11città di Roma ne fa anche un'analisi sociale, economica e politica. Sono tante le pagine in
00:18:17cui lui intuggia sul riflettere su questo Stato, lo Stato pontificio, sui generis, teocratico,
00:18:24con questo papare, con tutto questo mondo dei cardinali. Interessantissimo è anche l'analisi
00:18:32sociale di questo popolo chiuso, oppresso e che però ha tutti dei guizzi di vitalità che a suo
00:18:40modo. E poi un'analisi sociale a tutto tondo. Voi avete mostrato le immagini di questo ballo,
00:18:46a me vengono in mente descrizioni di vari balli, c'è un ammirabile di un ballo indetto da la
00:18:53famiglia Torlonia, a Palazzo Torlonia, a Piazza Venezia, questo palazzo non esiste più perché poi
00:18:59è stato demolito per costruire il Vittoriano, dove Stendhal dice che le feste di Palazzo
00:19:05Torlonia sono le feste più belle d'Europa, dove neanche i reali riescono ad arrivare a quei
00:19:10livelli. Quindi è uno spaccato molto interessante, sociale, economico, culturale e anche politico
00:19:18della Roma della fine degli anni 20, che viene scossa dalle prime venature risorgimentali,
00:19:26carbonale prima, risorgimentali dopo. Certo, perché poi di lì a una ventina d'anni ci sarà
00:19:35anche una vera e propria rivoluzione a Roma. Roma sarà una delle prime protagoniste del
00:19:42risorgimento con la Repubblica Romana, la rivoluzione di Mazzini e Garibaldi, ma anche
00:19:50di Cicero Acchio, quindi di un uomo del popolo che forse magari Stendhal ha conosciuto o è andato
00:19:57a bere nella sua trattoria, visto che lui Cicero Acchio vendeva del vino. Gabriella,
00:20:06io so che tu vuoi anche regalarci una piccola perla di queste passeggiate romane e leggerci un
00:20:16breve strato del libro. Non ti chiedo di leggere tutte e 600 le pagine, forse sarebbe sicuramente
00:20:25piacevole, ma non abbiamo il tempo. Che brano hai scelto? Ho scelto un brano dedicato a Pasquino,
00:20:33quindi in cui Stendhal mostra come il popolo romano, sebbene non abbia possibilità di
00:20:43espressione sotto questo stato assolutistico, teocratico, ha i suoi modi per esprimere le
00:20:50proprie opinioni. Stendhal a un certo punto dice pure che se il popolo romano avesse un
00:20:55Napoleone diventerebbe lo stato più potente del mondo, proprio perché era innamorato del popolo
00:21:02romano e del suo nervo. Pasquino, per chi non lo conosce, è in realtà una statua, una delle
00:21:10statue parlanti romane, precisamente la statua di Pasquino si trova alle spalle di Piazza Navona,
00:21:17insieme ad altre statue parlanti come quella di Madama Lucrezia, Bateogone, erano delle statue
00:21:27dove il popolo romano di nascosto di notte lasciava dei messaggi degli iscritti contro il
00:21:36potere, era il modo di esprimersi e di contestare e Stendhal l'8 febbraio del 29 dice
00:21:43l'abitudine alla prudenza fa sì che nella conversazione non si esca da quelle metafore
00:21:49forse incomprensibili fuori di Roma, qui si sa tutto, questa città è troppo piccola e i suoi
00:21:54abitanti sono troppo giudiziosi perché vi siano notizie false, hanno messo una sentinella dinnanzi
00:22:00alla statua di Pasquino e si trovano versi deliziosi, racconta un po' anche il modo dello
00:22:06stato, del potere di reprimere queste voci mettendo la sentinella davanti alla statua di Pasquino.
00:22:16Si sembra però che non è stato molto efficace visto che addirittura ancora oggi sulla statua
00:22:24di Pasquino si trovano dei piccoli componimenti poetici oppure dei racconti sempre un po'
00:22:36dissagranti. Sì tutt'oggi la Pasquino viene utilizzata come luogo per lasciare i propri
00:22:44messaggi spesso appunto di contestazione o comunque anche di satira. Certo e ha dato vita
00:22:53a un modo di dire le pasquinate, le battute oltraggiose e divertenti contro il potere.
00:23:02Per concludere sul Standal, poi racconteremo invece le storie di altri autori che hanno
00:23:08raccontato Roma, ma una Roma già decisamente diversa, la Roma capitale d'Italia. Qual è il
00:23:18messaggio che a distanza di ormai oltre 200 anni Standal lascia a un lettore dei giorni nostri?
00:23:27Quello che ci lascia è che appunto il grande valore di quest'opera oltre al valore letterario
00:23:38che anche a Standal ce lo ricordiamo come uno dei grandi romanzieri dell'Ottocento che ha
00:23:47influenzato tantissimo la letteratura italiana, quindi al di là del valore letterario Passeggiate
00:23:54Romane ha un'acutezza di analisi di quella che era la Roma d'inizio Ottocento e quindi un po'
00:24:03come se ce la fotografasse, ci dà una fotografia di una Roma che non c'è più, anche urbanistica
00:24:10perché accanto a tutti questi vinerari quindi va anche in chiese, monumenti che tutt'oggi
00:24:18possiamo vedere nel loro aspetto originario, però ci mostra anche tutti degli scorci che poi non
00:24:25esistono più, dal ghetto alla zona del Colosseo fino a tutta la campagna romana.
00:24:32Hai citato prima Palazzo Torloni e Piazza Venezia, un altro luogo che è scomparso, è scomparso
00:24:39perché a un certo punto Roma è diventata capitale d'Italia con la breccia di Porta Pia, sono sorti
00:24:46nuovi quartieri, ci sono stati anche i primi esempi di speculazione edilizia nella città di Roma,
00:24:56sono scomparse alcune ville storiche e di questa trasformazione di Roma ci raccontano i romanzieri
00:25:05cui parleremo fra poco, a partire da un romanziere che anche lui non era romano ma ha amato moltissimo
00:25:13Roma, ovvero Gabriele D'Annunzio, ma tutto questo fra pochi secondi.
00:25:26Non c'è nulla di immutabile, la trasformazione è la regola dell'eterno.
00:25:38La mia storia è la testimonianza di un incedere perpetuo, di un moto regolato
00:25:46da ideali e desideri che portano il sigilo della libertà e del progresso.
00:25:51La mia storia è quella delle braccia che mi hanno plasmata,
00:25:59la storia degli uomini che mi hanno attraversata, ammirata.
00:26:03È la storia di lunghe contese che mi hanno reso terreno di battaglia e simbolo di conquiste.
00:26:12La mia storia è la storia delle forze che mi hanno scossa e di quelle che ho imparato a domare.
00:26:21La storia della polvere che si è levata dalle rovine annebbiando il mio volto
00:26:30è quella della luce negli occhi di chi ha sognato il giorno della mia rinascita.
00:26:34Nelle mie arterie scorrono la memoria della perdita e del sacrificio,
00:26:41il fuoco della speranza che accompagna i nuovi inizi e quello della passione
00:26:46di chi mi ha immaginato come il glorioso emblema di un nuovo regno.
00:26:50Sulla mia pelle l'incertezza del cambiamento ha assunto le tante forme
00:27:01dell'opportunità fino a rendermi quella che sono.
00:27:04Chi sono? Io sono Roma.
00:27:20Ben ritrovati su Urbis, storie e volti della città eterna.
00:27:29Io sono Roma, si diceva in questo video e Roma la stiamo raccontando attraverso i romanzi
00:27:39che l'hanno narrata. In questa puntata stiamo parlando dei romanzi dell'Ottocento.
00:27:45Siamo partiti dagli inizi dell'Ottocento, i primi decenni in cui c'era una Roma ancora chiusa,
00:27:53una Roma papalina, ma come abbiamo visto anche nel video che è appena andato in onda,
00:27:59a un certo punto sono arrivati i bersaglieri. Roma si è trasformata nella capitale d'Italia
00:28:05in una grande metropoli da paesone, un po' provinciale che è stato per tantissimo tempo
00:28:13e in quella Roma sono arrivati, oltre ai piemontesi, anche tantissimi intellettuali, uno fra questi
00:28:21Gabriele D'Annunzio e di Gabriele D'Annunzio e del suo romanzo Il piacere, ambientato proprio a Roma,
00:28:28parleremo in questa seconda parte della nostra puntata insieme a Gabriella Massa,
00:28:33a cui duo nuovamente il benvenuto. Allora, Gabriella, Roma è diventata capitale,
00:28:39sono passati un po' di anni da quando Stendhal aveva la sua sindrome e i suoi mancamenti e ci
00:28:48raccontava in una sorta di guida turistica, come l'hai definita tu, la città eterna, adesso non
00:28:57c'è più uno scrittore francese, ma un abruzzese come Gabriele D'Annunzio, un abruzzese però noto
00:29:04in tutto il mondo, perché Gabriele D'Annunzio in quegli anni diventò un personaggio di fama non
00:29:11soltanto nazionale. Sì, il personaggio di Gabriele D'Annunzio è un personaggio totalmente straordinario,
00:29:19credo amato da pochi, sia in vita sia dopo la morte. In vita non era molto apprezzato,
00:29:27neanche da un punto di vista letterario, perché veniva accusato anche di fare saccheggi dalle
00:29:32altre opere, veniva accusato come esempio da Benedetto Grosso di vuoto morale e poi anche
00:29:38dopo la sua morte dalla sua letteratura presero delle distanze tutti i poeti e scrittori che
00:29:47vennero dopo, da Montale a Ungaretti a Pavese, che poi tanto debbono anche alla letteratura
00:29:53d'Annunziana, proprio perché cambia la letteratura, si chiude in sé stessa nell'ermedismo e poi anche
00:30:00per la, diciamo, si prendono le distanze anche per tutta una vicinanza politica che D'Annunzio
00:30:08ebbe con il regime fascista. Però al di là di quello che noi, dei giudizi che possiamo dare
00:30:15sul D'Annunzio poeta, sul D'Annunzio uomo, va detto che lui ha avuto una vita straordinaria,
00:30:22lui ha vissuto la propria vita come un'opera d'arte, come dice il protagonista del suo
00:30:29romanzo Il piacere e possiamo dire che forse è stato il primo letterato italiano che ha messo,
00:30:37ha reso proprio la sua vita la resa letteraria, ha messo sé stesso al centro, possiamo dire che
00:30:43un po' è stata la prima vera star della letteratura italiana, diventando quasi una sorta di idolo,
00:30:52idolo delle masse. Assolutamente, D'Annunzio è stato un personaggio del tutto eclettico,
00:31:00perché poi qui parliamo della fine dell'Ottocento con il romanzo Il piacere, ma poi nel Novecento è
00:31:08esploso il mito D'Annunzio, che è stato non soltanto scrittore, non soltanto romanziere,
00:31:15non soltanto poeta, ma anche, ecco lo vediamo in abiti militari, nella prima guerra mondiale fu
00:31:24eroe di guerra col suo volo su Vienna, poi il capo di governo di uno stato internazionale come fu
00:31:34Fiume, occupato da un manipolo di militari guidati proprio da D'Annunzio, insomma è stato veramente
00:31:42tutto il contrario di tutto e poi la sua fama di grande amatore, che tra l'altro nasce anche un po'
00:31:49dal personaggio del piacere. A proposito del personaggio del piacere, prima di entrare proprio
00:31:57in quella storia, in quella storia che ci racconta la Roma fin die siècle, io andrei a vedere,
00:32:04abbiamo scovato un bel video che gira in rete e che racconta la trama di questo romanzo in maniera
00:32:11molto divertente, un video di scuola zoo. Oggi scopriremo insieme il piacere. Libro realizzato
00:32:21dallo scrittore, dal poeta, dal drammaturgo, dal militare, dal politico, dal giornalista,
00:32:27dal patriota italiano, dall'uomo che chiamava il suo coso gonfalone selvaggio o catapulta
00:32:34per Bedua, Gabriele D'Annunzio. Il romanzo è assai particolare, D'Annunzio era un'esteta e infatti
00:32:43il piacere è un libro che punta tutto sull'estetica delle parole e poco sul contenuto. Infatti nel
00:32:51romanzo non è tanto importante la trama quanto le parole usate e le descrizioni minuziosamente
00:32:58scritte per generare piacere nel lettore. Vi rechino di un D'Annunzio! Ma di che cosa parla
00:33:06questo libro? Il piacere è la storia di Andrea Spirelli, ricco aristocratico, cultore dell'arte
00:33:13in tutte le sue sfaccettature e inclini ai piaceri della vita quotidiana, tipo la pizza,
00:33:19netflix, i cani, scrivere sul lato destro del quaderno, l'acqua frezzante che ti solletica
00:33:25felicemente l'anima, la pizza. Riunto a Roma nell'ottobre del 1884, Andrea fa l'ipsterino,
00:33:33frequentando party e facendo aperitivi. È in una di queste serate che conosce Elena Muti,
00:33:40giovane contessa rimasta vedova con la quale intraprende ben presto una focosa relazione.
00:33:47Quando un anno dopo Elena decide di troncare la relazione e di andarsene da Roma, Andrea sclera
00:33:54e dà inizio ad una vita volta alla dissoluzione e alla depravazione. E che paroloni! Dopo essersi
00:34:02bombardato metà città conosce una certa Maria Ferres, donna casta e religiosa che intende
00:34:09conquistare ad ogni costo. Nel frattempo Elena torna a Roma e siccome Andrea è un laido,
00:34:16corrotto e puttaniere decide di fare sue entrambe le donne. Da una parte la relazione con Maria è
00:34:23in discesa, dall'altra Elena non se lo caga, aumentando in lui il desiderio di possederla.
00:34:30Andrea non riesce a pensare ad altro e un giorno chiama Maria, la sua attuale compagna, Elena.
00:34:38Oh che figura di merda, scappa vai via! Dopo aver perso Elena, Andrea perde anche Maria,
00:34:45ritrovandosi da solo come un coglione. Bravo!
00:35:15Andrea Sperelli viene considerato un po' l'alterego di Gabriele D'Annunzio perché come
00:35:24D'Annunzio è un viver, donnaiolo, fa che passa la vita tra palli, amori, duelli. In realtà è
00:35:34stato definito un po' un semacompensatorio, nel senso che Andrea Sperelli è un nobile e fa la
00:35:40vita che in realtà D'Annunzio vorrebbe fare, ma non può fare. Perché non ci dimentichiamo che
00:35:46D'Annunzio arriva nel 1881 a Roma e arriva come studente di lettere all'università, poi non darà
00:35:54neanche un esame, era tutta una scusa. Vabbè, come succede a molti studenti fuori corso ancora
00:35:59oggi comunque! Si è iscritto due anni, non dà neanche un esame e in realtà però viene assoldato
00:36:08come giornalista di gossip, mettiamola così, scrive su varie riviste con vari pseudonimi della
00:36:15mondanità di tutto quel mondo, il fatto dei salotti, dei caffè e di questo mondo nobile, dove si dice
00:36:23lui entra dalla porta di servizio. Poi in realtà ci entra anche a pieno titolo perché lui riesce a
00:36:31sedurre una giovane fanciulla nobile, Maria Arduenne d'Altemps, che è la figlia di un tenente
00:36:39francese arrivato a Roma con la Repubblica Romana del 1849. Il tenente francese aveva sedotto
00:36:47Lucrezia d'Altemps, donna aristocratica, però poi alla figlia succede la stessa cosa, ovvero viene
00:36:55sedotta da Gabriele D'Annunzio. Il padre si oppone ovviamente perché capisce che D'Annunzio è una
00:37:01rivista e che cosa fa Gabriele D'Annunzio? Siccome il padre sbarra le porte di Palazzo
00:37:08d'Altemps, non riesce più a mettersi in contatto con Maria Arduenne, scrive una poesia, fa pubblicare
00:37:15una poesia, si chiama Peccato di Maggio, che non lascia spazio all'immaginazione e quindi lancia lo
00:37:24scandalo nella società romana, seguito da una fuga d'amore con Maria Arduenne a Firenze. Siamo nel
00:37:30giugno del 1883, alla fine arriva il matrimonio di Varatore nel luglio dell'83 nella cappella di
00:37:39Palazzo d'Altemps che si può visitare e quindi diciamo tramite questo matrimonio riesce ad entrare
00:37:44in quel mondo. Poi è un matrimonio che gli darà tre figli, ma sarà un matrimonio che durerà poco
00:37:50anche perché appunto... Annunzio lo conosciamo la sua fatima, lo precede dal 1800. Allora continueremo
00:38:02a parlare di Gabriele Annunzio e del suo mondo fantasmagorico, dei suoi amori romani, lo
00:38:11faremo però fra poco, in pochi istanti e poi torniamo qui su Urbis.
00:38:41Nei quattro, intanto in certuni, non si può dire ora così all'improvviso, ci sono dei tempi molto risoluti.
00:39:11Cammino di nostra vita, mi ritrovai tra le braccia di prima.
00:39:35Ma è possibile che un uomo come me, appunto debba essere bersagliato, una punticina li potrò trovare.
00:39:50Allora avevo dei legionari con me, c'erano dei legionari appunto bellissimi, allora ho detto rompete
00:39:58assolutamente tutte quelle scatole che le vogliono rompere a me. Ci fu appunto un terrore terribile.
00:40:08Ben ritrovati su Urbis, storie e volti della città eterna, abbiamo appena visto delle rare immagini di un
00:40:15dannunzio sonoro, un dannunzio ormai in piena maturità, di cui si è sentita anche la voce, sono forse le uniche
00:40:27immagini sonore di Gabriele Dannunzio, di un dannunzio ancora giovane, ancora studente, anche se siamo arrivati
00:40:37al suo matrimonio, alla sua fuga d'amore, alla sua fuitina per poter sposare un amore nobile, di questo stiamo parlando
00:40:47perché in quegli anni Gabriele Dannunzio scriveva un romanzo ambientato a Roma e che descrive molto bene la Roma
00:40:56di fine Ottocento. Quel romanzo è il piacere, ne stiamo parlando insieme a Gabriella Massa.
00:41:04Abbiamo visto il dannunzio in età segnile, che comunque continua a fare un po' il gigione con quelle donne
00:41:12che abbiamo visto vicino a lui, non ha perso l'abitudine?
00:41:16Mai no, fino alla fine lui continuò, una volta preparando un lavoro sul dannunzio ho cercato di fare l'elenco
00:41:25di tutte le sue donne e a un certo punto ho rinunciato perché mi ha colpito come sono tutte accomunate da un destino
00:41:33di morte o in solitudine, o in povertà o nella follia.
00:41:38Portava anche male, stai dicendo, il dannunzio?
00:41:42Lasciava il segno sicuramente, oltretutto Maria Arduenna fu diseredata dal padre, si lasciò con Dannunzio pochi anni dopo
00:41:51quindi anche lei non fece una bella fine.
00:41:54Questi anni romani, dove lui entra nel mondo mondano attraverso il lavoro di giornalista, gli darà tanto materiale
00:42:04che poi confluirà nel piacere, tant'è che l'editore inizialmente non glielo voleva pubblicare,
00:42:10comunque lo voleva censurare perché in molti dei personaggi del romanzo vedeva storie e figure realmente esistenti.
00:42:19Il piacere è interessante oltre per questo valore letterario altissimo, perché possa piacere o meno, io ho un romanzo che adoro,
00:42:30però comunque è la punta dell'estetismo italiano il piacere, però ci dà un quadro, un'analisi sociale
00:42:41del mondo aristocratico-altoborghese della Roma di fine ottocento, tant'è che lui va a fissare una vera e propria Roma dannunziana,
00:42:52pochi autori possono vantare il poter attribuire il proprio nome a un'aggettivazione della città di Roma,
00:43:02noi possiamo parlare di Roma dannunziana, nonostante non ci dimentichiamo che Dannunzio ha vissuto a Roma poco tempo relativamente,
00:43:10lui c'è stato tra il 1881 e il 1891, poi tutto il resto della sua vita tornerà altre volte, tornerà perché lui fu deputato del Regno d'Italia nel 1897,
00:43:23tornò nelle radiose giornate di maggio con le sue arringhe interventiste per la prima guerra mondiale,
00:43:31però fondamentalmente il periodo romano è quello della gioventù, nonostante ciò lui ha fissato nell'immaginario letterario una certa Roma,
00:43:41che noi possiamo definire una Roma dannunziana.
00:43:45E quanto è diversa la Roma dannunziana dalla Roma di Standalla di cui abbiamo parlato prima?
00:43:52È interessante perché la Roma che è fissata a Dannunzio da un punto di vista sociale, economico e culturale è già distante da quella di Standalla,
00:44:03perché appunto Roma è diventata capitale, quindi si sono smosse tante situazioni, sono arrivati i barbari, quello che lui definisce barbari,
00:44:12quindi comunque è arrivata la borghesia che Roma non aveva.
00:44:17I barbari definirà anche coloro che distrussero Villa Ludovisi, ci fu una famosissima polemica di Dannunzio contro la speculazione di Lizia,
00:44:30che ha portato poi alla costruzione di quel quartiere dove adesso c'è Via Veneto e le vie limitrofe,
00:44:35che prima di quegli anni era invece una delle ville più belle di Roma, una villa seicentesca veramente spettacolare.
00:44:47In Passeggiate Romane c'è una bellissima descrizione di Standalla, di Villa Ludovisi.
00:44:56Standalla descriveva queste ville suburbane come una corona verde che cingeva la città di Roma
00:45:03e Standalla definiva come la più bella villa di Roma e su questo andava molto d'accordo con Dannunzio
00:45:11che lanciò strali contro le trasformazioni urbanistiche e contro i demolitori, i pecconatori che stavano distruggendo questa villa meravigliosa.
00:45:23In Roma del piacere si percepiscono questi cambiamenti, nel senso che la Roma del piacere da un punto di vista sociale e culturale
00:45:34è molto distante dalla prima parte dell'Ottocento, sta già cambiando, da un punto di vista urbanistico è ancora un po' fissata rispetto a quella standaliana,
00:45:46abbastanza simile, ma sullo sfondo ci sono già le ombre delle trasformazioni contro cui lui denuncerà.
00:45:57Sono infatti gli anni in cui oltre al quartiere Ludovisi poi nasceranno Lesquino, poco dopo il quartiere Prati,
00:46:10trasformazioni importantissime che hanno cambiato per sempre il volto della città.
00:46:18Prima di chiudere il capitolo di Dannunzio, ti chiedo Gabriella di scegliere un brano significativo del piacere che ci racconta tutto quello che stiamo descrivendo.
00:46:34Ho scelto un brano che mostra pienamente quale sia la Roma dannunziana, ovvero non l'antica Roma, la Roma archeologica, ma una Roma decadente,
00:46:48una Roma più vicina alla Pisanzio in declino che invece ha la severità della Roma repubblicana, una Roma barocca,
00:46:58una Roma che appunto in Dannunzio ha l'ultima grande esaltazione prima della devastazione del vento di Barbaria.
00:47:05Dannunzio parla di vento di Barbaria in questo senso e quindi io vi leggo questa descrizione.
00:47:12Ovviamente parla di Andrea Sperelli, ma abbiamo capito che Andrea Sperelli in realtà è Dannunzio.
00:47:17Roma era il suo grande amore, non la Roma dei Cesari, ma la Roma dei Papi, non la Roma degli archi, delle terne, dei fori,
00:47:24non la Roma delle ville, delle fontane, delle chiese.
00:47:27Egli avrebbe dato tutto il Colosseo per la Pilla Medici, il Campovaccino per la Piazza di Spagna, l'Arco di Tito per la Fontanella delle Tartarughe.
00:47:35La magnificenza principesca dei Colonna, dei Doria, dei Barberini l'attraeva assai più della ruinata grandiosità imperiale.
00:47:43Il suo gran sogno era di possedere un palazzo incoronato da Michelangelo e storiato dai Garracci, come quello Farnese.
00:47:50Una galleria piena di Raffaelli, di Tiziani, di Domenichini, come quella dei Borghese.
00:47:55Una villa come quella di Alessandro Albani, dove i bussi profondi, il granito rosso d'Oriente, il marmo bianco di Luni, le statue della Grecia, le pitture del Rinascimento,
00:48:05le memorie stesse del luogo componessero l'incanto intorno a qualche suo superbo amore.
00:48:11Una Roma perfetta, che fa da scenografia alla vita, alla dissolutezza e agli amori di Andrea Spirelli.
00:48:20Ho letto una critica che parla di una vera e prima Roma cinematografica nella letteratura.
00:48:28A proposito di Roma cinematografica, è noto il fatto che D'Annunzio fu colui molto ben pagato, a quello che mi risulta.
00:48:39Il primo autore famoso, il primo grande scrittore che scrisse i sottotitoli, i quadri del film Colossal Cabilia.
00:48:51Tant'è che si parla di D'Annunzio come se lui fosse il regista di quel film.
00:48:58In realtà non lo era, scrisse i testi, visto che parliamo di un film mudo.
00:49:04D'Annunzio era avanti anche da quel punto di vista, direi.
00:49:09Si parla proprio di queste visioni sul Roma che assomigliano a quelle riprese a volo d'uccello che poi planano sulla città.
00:49:17E quindi è un vero proprio set perfetto, una scenografia perfetta, aulica, dentro la quale poi si muovono i vari personaggi.
00:49:25Ma la vera protagonista del piacere è proprio Roma, quella Roma che abbiamo visto così descritta.
00:49:33Ecco, una Roma che poi cronologicamente è molto vicina a un'altra Roma che è quella di cui parleremo invece fra poco.
00:49:41Torniamo in Francia, diciamo così, restiamo sempre in Roma ma parliamo di un altro autore francese.
00:49:50Dopo Stendhal sono passati quasi 80 anni e arriva un altro scrittore a raccontarci Roma.
00:50:00Non più quella Roma papalina di cui aveva parlato il suo predecessore, ma una Roma molto simile a quella d'Annunziana di fine secolo.
00:50:10Gli anni sono quasi gli stessi, parliamo di pochi anni dopo, parliamo di Émile Zola,
00:50:19anche lui ha raccontato Roma e scopriremo come è stata vista quella Roma di fine Ottocento con gli occhi di chi veniva da oltre Alpe,
00:50:33ma lo faremo fra pochi secondi, solo pochi secondi d'attesa, poi ritorneremo qui su Urbis Storie e Volti della Città Eterna a parlare di Roma attraverso i romanzi dell'Ottocento.
00:50:46A fra poco!
00:51:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:51:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:52:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:52:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:53:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:53:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:54:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:54:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:55:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:55:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:56:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:56:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:57:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:57:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:58:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:58:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:59:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:59:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:00:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:00:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:01:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:01:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:02:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:02:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:03:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:03:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:04:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:04:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:05:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:05:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:06:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:06:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:07:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:07:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:08:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:08:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:09:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:09:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:10:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:10:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:11:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:11:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:12:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:12:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:13:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:13:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:14:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:14:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:15:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:15:46Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:16:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org