• 4 ore fa
Roma di Giorno con Elisa Mariani - Puntata di Martedì 18 Aprile 2023

00:00 Intro
02:02 Ospite in collegamento Giulia Colasante - Autrice del volume "Intrepide. Storie di donne e di motori".
13:10 Ospite in collegamento Luca Becce - Presidente di Assiterminal.
36:04 Ospite in collegamento Mino Dinoi - Presidente Confederazione AEPI.






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Trascrizione
00:00Roma Digiorno, le notizie della Capitale, con Elisa Mariani.
00:06Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento con Roma Digiorno, lo spazio dedicato all'approfondimento giornalistico sulle principali notizie di attualità e cronaca della Capitale.
00:18Proprio oggi, martedì 18 aprile, a partire dalle 18, sarà presentato ufficialmente il volume Intrepide, storie di donne e di motori.
00:27La sede sarà alla Sala del Cenacolo di Panazzo Valdina.
00:31Il volume, che è l'esordio letterario di Giulia Colasante, racconta il coraggio di alcune donne che, sfidando ogni pregiudizio imposto dalla società, hanno deciso di dedicare la loro vita proprio ai motori.
00:44Io voglio leggervi brevemente l'introduzione scritta proprio da Giulia Colasante, che riassume un po' quello che andremo proprio a trattare nei prossimi 12 minuti.
00:54Loro lo sanno, lo hanno sempre saputo e forse hanno tentato di spiegarlo.
00:58Hanno cercato di tracciare una mappa per tutte quelle che sarebbero arrivate dopo.
01:03C'è chi fra loro ha avuto paura e chi invece non ne ha avuta abbastanza.
01:07Sono diverse, sono complesse, sono pronte a spiegare di nuovo che no, nessuna di loro ha usato lo specchietto retrovisore per sistemarsi il trucco.
01:15Ma soprattutto che nessun collega si è mai trovato a dover spiegare la sua presenza ai box di partenza.
01:22Alcune sono state madri e pilote, altre sono state figlie ribelli, altre ancora hanno dovuto prendere un respiro molto profondo quando gli è stato chiesto
01:31ma è questo che vuoi fare nella vita? Per questo bisogna leggere di loro e ricordare quello che hanno fatto.
01:37Facciamoci raccontare tutti i dettagli di questo incredibile volume che tratta tra le altre cose un tema molto attuale,
01:44quello del coraggio femminile nello sfidare i pregiudizi in ambiti che nascerebbero non prettamente femminili ma che con il tempo finalmente lo sono diventati.
01:53Quindi do il mio benvenuto in collegamento video all'autrice di Intrepide Storie di Donne e di Motori, Giulia Colasante.
01:59Buongiorno Giulia, ben trovata.
02:01Grazie, buongiorno, grazie mille per l'introduzione.
02:05È un piacere per me averti qui ospite, vorrei che tu ci raccontassi in prima battuta dove hai trovato l'ispirazione per scrivere questo volume, da cosa sei stata spinta?
02:17Ma diciamo che Intrepide nasce da una curiosità personale, parte da un ricordo di infanzia che al momento di rispondere qual è il lavoro che vuoi fare da grande
02:27io per molto tempo ho dato le risposte forse più canoniche, quindi ballerina, veterinaria, poi a un certo punto andando avanti ho diventato anche astronauta
02:35e però ricordo che per tantissimo tempo la risposta è stata pilota d'auto da corsa, ma fin da piccola io ho avuto il grande blocco di dire non ho mai visto un'altra donna,
02:44non ho mai visto una ragazza come me, una bambina o comunque qualcun altro iniziare questo tipo di lavoro, questo percorso non l'ho mai visto fare
02:52e quindi subito questo progetto di vita, questo lavoro è stato interrotto perché non avevo altri esempi davanti, ho detto l'unica idea che potrei avere è quella di travestirmi da uomo e andare là sui blocchi di partenza,
03:06questo è l'unico modo che mi viene in mente, poi chiaramente la vita si è messa in mezzo, i progetti cambiano, tutto questo, però questa curiosità mi era sempre rimasta
03:14nel momento in cui ho avuto l'opportunità di poter approfondire un qualche tipo di argomento, subito mi è venuta in mente cercare una spiegazione, cercare delle storie che all'inizio ho dovuto in un qualche modo frugare in giro,
03:28ma poco a poco sembravano loro arrivare a me, queste intrebide appartenevano a un universo a me sconosciuto che poco a poco erano sempre di più ed erano sempre più belle,
03:37erano sempre più coraggiose e diciamo che la cosa che mi ha affascinato di più di questo percorso è stato scoprire quanto diverse fossero fra di loro, loro lo sapevano e soprattutto nessuna di loro aveva avuto la necessità di assomigliare a un uomo,
03:51di diventare un uomo in un qualche modo, erano donne femminili, quello che mi ha soprattutto colpito è stato il loro essere femmine e donne a loro modo, non via un modo solo e secondo me questa è la parte fondamentale che ancora oggi parlavamo di indipendenza femminile la cosa fondamentale,
04:09io da donna non vengo presa sul serio, allora divento più simile a un uomo ma anche in quel modo non vengo presa sul serio, quindi in entrambi i casi vengo odiata per quello che sono, mi viene posto in critica il mio essere presente sul luogo di lavoro, ai box pronta per volare, io parlo anche di aviatrici nel testo che comunque non l'hanno avuta molto più facile delle colleghe automobiliste o motocicliste,
04:31quindi comunque il loro rimanere strettamente indipendenti ma dipendenti da loro stesse, io uso questo aggettivo mentre scrivevo, mi è venuto in mente quasi inquietanti, che lo so che può sembrare forte, però intendo nel modo di essere estremamente timore per le persone che le vedevano intorno, io dico che ancora ad oggi bisogna essere inquietanti noi donne, noi ragazze, io comunque appartengo alla nuova generazione che ancora per tanto tempo si è sentita a dire
05:00che devi odiare il rosa per essere presa sul serio, ma non è così e io mi auguro che si arriverà il giorno in cui non sia più necessaria scusa per essere presenti su un luogo diverso da quello che è realmente femminile.
05:13Quindi tu ci stai sottolineando che in realtà queste donne che tu hai descritto non hanno perso la loro femminilità perché purtroppo nell'immaginario collettivo, nell'immaginario comune si tenderebbe a pensare che una donna che deve portare una macchina in quel modo a quel livello debba per forza rinunciare alla sua parte femminile, invece tu ci stai dicendo che queste donne non l'hanno fatto.
05:34No, assolutamente, nessuna di loro rientra in una singola descrizione di come una donna pilota dovrebbe essere. Alla fine del mio testo c'è anche un racconto extra su Vittorina Sambri che è iniziato come ciclista e poi è diventata motociclista, una delle prime d'Italia.
05:50Lei ad esempio era una donna criticata anche per il suo amore omosessuale, comunque quello assolutamente porta un'altra questione ancora, ma lei ad esempio preferiva vestirsi da uomo, però ad esempio c'è anche Dorothy Levitt, la prima donna a spingere a usare uno specchietto retrovisore.
06:06Lei scrive un manuale in cui propone alle donne, a parte portare una pistola dentro comunque la borsetta per autodifesa, ma dice comunque portate uno specchietto retrovisore per guardarvi dietro le spalle, per vedere quello che succede. Quindi ognuna a modo suo è estremamente legata alla sua storia, a se stessa. Ci sono storie come ad esempio Ivy Cummings che diventa madre, ma lei comunque non smette mai di gareggiare.
06:30Tutte queste donne, per quanto possa sembrare un testo che dice le donne fanno sempre il bene, i uomini fanno sempre il male, secondo me in questo caso la dialettica è un po' più sfumata, nel senso ci sono uomini che hanno detto ti do una mano, ti aiuto, ti porto avanti, le donne sono in grado di farlo da sole, però sicuramente avere dall'altra parte una controparte maschile che non è solo negativa, non è soltanto rabbia nel dire cosa ci fai qua, secondo me allo stesso tempo aiuta a creare una dialettica più trasversale.
06:59L'importante della cultura adesso, di questo impegno culturale che comunque si tenta di portare avanti, soprattutto verso le nuove generazioni, è questa, è l'idea di dire raccontiamole queste storie, non abbiamo soltanto bisogno di riprendere storie del passato e modificarle, ce ne sono tante che aspettano solo di essere raccontate.
07:16E proprio in questo volume ci sono 15 storie da come ho capito io, cosa possiamo trovare al loro interno? Immagino ci siano delle testimonianze o comunque delle biografie?
07:30Sì, sono brevi storie perché comunque parliamo sempre di carriere non lunghissime, bloccate o sempre da legislazioni che hanno detto non puoi più farlo, cose simili.
07:42Sì, troviamo storie di primi avviatrici, molte donne, Rosina Ferrari o ad esempio Gabbia Angelini, troviamo storie di avviatrici, troviamo storie di motocicliste o troviamo appunto storie di grandi pilote come ad esempio Ada Pace, la prima storia che introduce, la foto che sta apposta adesso viene chiamata la pilota del Sayonara perché lei aveva deciso di decorare in questa maniera la propria targa.
08:08Però sì, sono storie molto diverse fra di loro e troviamo qualunque tipo di racconto all'interno, sono brevi storie biografiche che comunque ci danno uno spaccato di quello che era la storia dei tempi, molto spesso sono storie legate all'inizio del secolo scorso che si muovono a cavallo delle due ere ad esempio, però troviamo storie che chiunque ci si può rivedere in un qualche modo, non vi è soltanto bisogno di avere una passione per le auto, una passione per le moto, il desiderio di diventare pilota.
08:38Penso che più che altro ci sia un messaggio che tu voglia trasmettere, cioè il non farsi proprio battere dai pregiudizi e fare semplicemente quello che ci piace fare, anche se purtroppo la società magari in un determinato contesto storico e politico non ci rendono la strada facile, proprio per usare una metafora adatta.
08:58Esattamente, non bisogna farsi fermare né farsi buccare le gomme se vogliamo continuare su questa strada.
09:06Posso chiederti qual è tra le 15 storie che tu hai raccontato la tua preferita, quella per la quale hai un debole?
09:14Forse tra le tante storie è quella per le sorelle Van Buren, sono due sorelle new yorkesi americane che hanno fatto il primo coast to coast da New York fino ad arrivare a San Francisco e hanno deciso di farlo per dimostrare che anche le donne avevano la possibilità di poter aiutare in tempo di guerra.
09:34Io ho una sorella e quindi ho avuto il modo quasi di riconoscermi in questo tipo di rapporto, sono famose perché battibeccavano durante la strada, si fermavano, sono state arrestate perché vestite da uomini, comunque non vestite in maniera tale da affrontare un viaggio in moto di milioni di miglia.
09:50Io l'ho raccontato sotto forma di diario, poi al lettore sta a pensare se sia vero o sia semplicemente un escamotage letterario. L'idea di queste due donne da sole per strade sterrate comunque mi ha colpito, mi ha colpito soprattutto perché erano giovani, la più grande aveva 25 anni e la minore ne aveva 23, quindi comunque l'idea di portare avanti una cosa simile mi ha colpito.
10:12Penso anche a Gabi Angelini, una delle prime pilote italiane, lei ha avuto una fine tragica purtroppo, dopo aver affrontato il volo d'Europa con delle condizioni meteorologiche perennemente avverse, lei ha deciso di fare una traversata fino in India, purtroppo è stata fermata prima da un incidente che poi si è rivelato mortale.
10:34Hai cercato di sottolineare delle storie che anche se sono finite in maniera tragica, però anche le ritorniamo sempre al discorso iniziale, il coraggio di queste donne che poi si capisce anche dallo stesso titolo che tu hai scelto perché intrepide, vuole proprio sottolineare che queste donne non si sono fermate veramente di fronte a niente, neanche di fronte a condizioni meteorologiche avverse purtroppo.
11:00Dunque per dare qualche dettaglio ai nostri telespettatori che magari vorrebbero partecipare alla presentazione di questa sera, puoi darci qualche dettaglio in più?
11:10Stasera alle 18 vi sarà la presentazione ufficiale alla sovrintendente della Camera alla Sala del Cenacolo, subito dopo alla Libreria Via della Stelletta ci sarà il firma copia e la presentazione comunque al pubblico dei testi con la lettura.
11:26Quindi questo è il tuo esordio letterario, quindi da parte nostra ovviamente Giulia hai i migliori complimenti, i nostri più grandi in bocca al lupo perché è comunque un evento molto importante. Io ho terminato il tempo a disposizione ma ti ringrazio per averci raccontato i dettagli di questo volume che sarà presentato appunto ufficialmente oggi e poi sarà disponibile in tutte le librerie e piattaforme digitali immagino.
11:50Esattamente, sì.
11:52Bene, grazie mille Giulia, allora a presto.
11:54Grazie, alla prossima.
11:56Ciao. Ci fermiamo per un minuto di pausa a tra pochissimo perché parliamo di un convegno incentrato sulla questione dei porti. In Italia ne abbiamo tantissimi e sul loro valore, sulla loro incisione a livello economico. Restate con noi.
12:12Bentornati a Roma Digiorno, lo spazio dedicato all'approfondimento giornalistico sulle principali notizie di attualità e cronaca del capitale. Ha un titolo molto particolare quanto incisivo il convegno che si sta tenendo proprio in queste ore a Roma e che terminerà alle ore 18.
12:30Portualità Italia al servizio del paese. Il ruolo incisivo e veramente importante dei porti, dei terminal in Italia soprattutto a livello economico. Di quanti cambiamenti dovrà affrontare nei prossimi anni, nei prossimi mesi anche in relazione all'intricato argomento della transizione energetica.
12:52Noi però cerchiamo di farci fare un quadro complessivo proprio dal presidente di Assi Terminal che è in collegamento video con noi. Quindi do il mio benvenuto a Luca Becce. Buongiorno, ben trovato.
13:10Buongiorno, buongiorno a voi e grazie dell'opportunità.
13:14Grazie a lei per la sua disponibilità. Dunque come sta andando questo convegno? Di cosa si sta parlando nello specifico?
13:22Il convegno sta andando molto bene sia come partecipanti, sono veramente tanti sia presenti che connessi dal punto di vista informatico e elettronico e stiamo parlando fondamentalmente del ruolo della portualità per il sviluppo del paese.
13:40Anche perché noi siamo una penisola e abbiamo molti porti importanti collocati nelle nostre regioni, tante volte si ha un po' la sensazione che il tema della portualità non sia conosciuto come meriterebbe di essere conosciuto e complessivamente dalle popolazioni, dai nostri concittadini, nessuno sa e si rende conto che nel momento in cui i porti chiudono si chiude e si ferma l'intero paese.
14:09Vogliamo affermare quindi anche mettendo al servizio proposte specifiche su tanti temi che sono connessi allo sviluppo della portualità e delle infrastrutture logistiche del nostro paese, l'importanza e la centralità di questo tema.
14:26Questa è la finalità del convegno del suo complesso e quindi abbiamo articolato panel con relatori che affrontano un po' il tema sotto i vari aspetti nei quali il tema si è articolato.
14:39Lei è il presidente di Assi Terminal e Assi Terminal gestisce il mondo dei container delle rinfuse ma anche il mondo delle crociere. Quali sono le peculiarità specifiche di questi tre settori o magari delle problematiche che hanno in comune?
14:56Assi Terminal è la principale associazione dei terminal operator, di imprenditori terminalischi portuali d'Italia. Noi abbiamo una tantina di associati sparsi in tutte le portualità italiane e la categoria dei terminal operator è nata nel 1994 quando fu varata e applicata la legge 84,
15:19che è stata una delle più grandi riforme del nostro paese dove non c'è stato più l'intervento diretto del pubblico nella gestione dell'attività portuale, ma sono appunto nati imprenditori privati che lavorano su aree in concessione di proprietà dello Stato impegnandosi a farle fruttare da un punto di vista occupazionale e da un punto di vista economico.
15:41Questa è la nostra storia e la nostra funzione. Noi siamo l'associazione nata nel 2000 e abbiamo fatto un lungo percorso anche se sono solo 23 anni che non sembrano poi molti in termini storici.
15:54Siamo oggi molto fieri di rappresentare soprattutto un'associazione non legata a nessun operatore particolare, che raccoglie tanti operatori di tanti tipi e cerca di mettere a fattore comune quali sono i temi centrali per favorire e sviluppare la nostra attività.
16:17Il tema primo che abbiamo è quello di cercare di affermare la necessità di una politica di sistema sulla portualità italiana. Noi siamo molto preoccupati di questa tendenza al localismo che su un tema come quello della portualità fa solo dei danni.
16:37I porti italiani fanno parte di un sistema europeo di logistica, hanno una funzione che è nazionale quando non addirittura internazionale e il governo di una funzione nazionale e internazionale non può essere locale, ci deve essere una coerenza tra funzione e governo.
16:57Questo è il tema centrale sul quale più ci impegniamo per affermare nei confronti del governo la necessità di superare questa volontà di frazionare, di riportare tutto a livello locale che nella nostra dimensione e nella nostra attività comporta danni e soprattutto introduce elementi di disparità nella concorrenza.
17:21Voi vorreste che la situazione fosse un pochino più univoca per tutti, quindi non frazionamenti locali come sta sottolineando?
17:31Le autorità di sistema portuale sono 15-16 nel nostro paese.
17:4330 anni fa non ce l'avevamo, adesso dicono che ce ne sono troppe, lei cosa ne pensa? Dovrebbe esserci una via di mezzo?
17:49Il problema ancora una volta non è se ce ne sono troppe o troppo poche, il problema è che su alcuni temi non ci può essere una differenza abissale tra porto e porto, temi di interesse generale.
18:03L'organizzazione del lavoro ad esempio è un tema fondamentale, non possono esserci modalità applicative della stessa norma di legge completamente contraddittorie tra una portualità e un'altra magari a 50 km di distanza.
18:17Il tema del rilascio e della gestione della concessione su cui l'imprenditore lavora non può avere regole completamente diverse, ad esempio nel modo in cui si detraggono gli investimenti che l'imprenditore fa sulla concessione tra un porto ed un altro.
18:33Perché se questo accade, e purtroppo questo accade, si generano distorsioni della concorrenza, si fa dumping con regole che dovrebbero essere comuni per tutte le portualità.
18:45Su questi temi dal 1994 ad oggi non si sono fatti passi avanti.
18:51Certo, poi ci sarebbe anche un'altra questione che vorrei affrontare con lei dottor Becci, cioè la questione Dragaggi, un'eterna diatriba tra diverse realtà. Lei che cosa ne pensa, come potrebbe essere risolta?
19:05Allora, anche su questo, questo è un paese che fa un sacco di leggi e soprattutto un sacco di convegni, noi ci siamo aggiunti oggi quindi non dovrei neanche dirlo, ma poi i problemi restano lì.
19:15Allora, il dragaggio in un porto non deve essere un'attività straordinaria, dovrebbe appartenere, diciamo così, alle attività considerate di manutenzione ordinaria.
19:27Perché è normale che la circolazione delle navi all'interno di un porto sposti il fondale e genere situazioni che possono comportare pregiudizio nella possibilità di attraccare una nave.
19:39Perché ormai le navi, soprattutto nei contenitori, ma anche nelle crociere e nelle rinfuse, hanno pescaggi che possono arrivare anche a 15-16 metri, cioè la chiglia affonda sotto l'ascola per una profondità di 15-16 metri.
19:53Quindi il dragaggio è essenziale. Si è passati ad una prima semplificazione nel 2016 con un intervento del Ministero dell'Ambiente che ha in qualche modo dato la possibilità di alleggerire le procedure alla base delle possibilità di dragaggio in termini di impatto ambientale,
20:13quindi l'analisi dei fondi dei fanghi di dragaggio e quant'altro, ma in realtà anche questo tema è affidato in modo prevalente alle regioni che hanno normative completamente differenti e che molto spesso provocano distorsioni delle tempistiche totalmente inaccettabili.
20:31Tanto che di dragaggio se ne parla una volta ogni alcuni anni quando ci dovrebbe essere un'attività continuativa, ripeto, dovrebbe essere considerata un'attività di manutenzione ordinaria di qualunque portualità. Questo è il tema fondamentale.
20:47Indirettamente collegato a questa questione ci sarebbe poi anche un'altra, quella della transizione energetica. Se ne parla tantissimo ultimamente, il governo non fa altro che parlare di transizione energetica. Secondo lei come si può coniugare il concetto di transizione energetica con il lavoro che fanno i porti o comunque le navi in generale in questo contesto? Sono due ambiti che si possono collegare bene?
21:13Si devono collegare bene. Le navi inquinano come tutti i sistemi di trasporto. Sono azionate le navi non di ultimissima generazione che stanno scegliendo combustibili di altro tipo, ma erano azionate con il famoso bunker che è un combustibile, un carburante ad altissime tenure di zolfo.
21:37Il fatto che si elimini la necessità delle navi di restare con i motori accesi durante la sosta in porto è un fatto decisivo per alleggerire l'impatto ambientale che le città portuali sopportano dalla presenza delle navi, che però sono indispensabili. Ci sono 700 milioni nel piano nazionale di ripresa e resilienza destinati all'elettrificazione delle banchine.
21:59La nostra preoccupazione è che, come purtroppo accade troppo spesso nel nostro paese, si pensi che basti dotare le banchine delle prese elettriche per collegare le navi che possono quindi sostituire l'accensione del motore ad un'alimentazione elettrica per risolvere il problema. Ma ce ne sono tanti altri che devono essere risolti perché questo possa diventare effettivamente esigibile.
22:23Chi produce l'energia? A quali costi produce l'energia? Perché non possono essere 4, 5, 6 volte superiori ai costi che l'armatore ha nel tenere il motore acceso. Capisci che anche qui c'è un problema di impatto economico che deve essere risolto. Come si produce quell'energia? Perché se poi quell'energia viene prodotta da fonti fossili, si sposta all'inquinamento ma non lo si risolve.
22:45Quindi sono tutti temi sui quali ancora siamo indietro e noi spingiamo perché si vada finalmente ad uscire da queste declamazioni di carattere teorico a progetti fattibili, fattivi e concretamente esigibili.
23:15Bene ci fermiamo nuovamente per un minuto di pausa ma tra pochissimo vi parleremo di un altro convegno che si sta tenendo, sta per terminare appunto proprio a Roma però legato al valore delle imprese, all'impatto che hanno avuto le imprese dopo sei mesi di insediamento dell'esecutivo. Restate con noi.
23:40Bentornati a Roma Digiorno, seconda parte del nostro spazio dedicato all'informazione e all'approfondimento giornalistico sulle principali notizie di attualità e cronaca della Capitale.
23:52In questi minuti avevamo previsto il collegamento con Mino di Noi, presidente di AEPI, l'associazione che ha organizzato il convegno che si sta tenendo, sta terminando proprio in questi minuti a Roma. Il convegno in questione è qual è l'impatto del governo sulle imprese dopo sei mesi di insediamento.
24:11Ci sono però dei problemi con il collegamento con il presidente Minoi, quindi leggiamo insieme qualche notizia, vediamo alcuni servizi e cerchiamo di ripristinare appunto il collegamento con il presidente.
24:23Partiamo da qui. Cumuli di rifiuti abbandonati in strada. Hanno pagato una ditta per smaltire correttamente i rifiuti materiali di vario tipo che invece di finire negli impianti autorizzati è stato abbandonato in varie zone dei castelli romani, a bordo strada e nei boschi di Rocca di Papa, Velletri e Grotta Ferrata.
24:42Cumuli di sacchetti buttati dai soliti furbetti che stavolta si è scoperto essere i dipendenti di ditte specializzate. Pensate un po'. A fare luce sullo scempio ecologico sono stati i guardia parco del Parco dei Castelli Romani che hanno individuato i responsabili di diversi abbandoni di rifiuti.
24:59Dall'analisi del materiale rinvenuto è stato possibile risalire ai proprietari dei rifiuti abbandonati nei boschi lungo i margini stradali e a far scattare le sanzioni. Nel corso dell'attività di indagine è emerso così che alcuni proprietari dei materiali da smaltire erano sicuri che il materiale fosse stato correttamente conferito nei siti preposti a cura delle ditte alle quali si erano affidati per lo smaltimento e invece i rifiuti erano stati lasciati a caso in diverse aree dei castelli romani.
25:29Si ritiene inutile pertanto ricordare a tutti coloro che debbano o abbiano l'obbligo di disfarsi di oggetti o sostanze mediante smaltimento, spiegano dal Parco dei Castelli Romani, di affidarsi ad imprese abilitate ad effettuare tale trattamento.
25:43Tali ditte debbono essere fornite di apposito formulario identificativo dei rifiuti per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento degli stessi. Il proprietario deve poi verificare il corretto conferimento dei rifiuti presso gli impianti autorizzati alla raccolta e gestione, attraverso il rilascio dell'attestazione di avvenuto smaltimento da parte del gestore dell'impianto.
26:03Diversamente i proprietari dei materiali sono corresponsabili con la ditta di abbandono di rifiuti, pertanto sanzionati e tenuti a bonificare a proprie spese i luoghi interessati.
26:15Lite con spari a Roma, 37enne ferito ad un piede. È giallo a Roma per una sparatoria avvenuta in piazza Montecastrilli nella zona di Furio Camillo, stesso quadrante della capitale dove a marzo sono stati uccisi Andrea Fiore e Luigi Finizio.
26:33L'allarme è scattato nel pomeriggio di ieri, lunedì 17 aprile, quando alcune persone hanno chiamato il 112, riferendo di aver sentito degli spari. Prima ci sarebbe stato, secondo i testimoni, anche una rissa nella vicina villa Lais. Sul posto i carabinieri però non hanno trovato bossoli, né sarebbero state rinvenute tracce di un ferimento.
26:55Il mistero si infittisce ancora di più quando in serata un uomo si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni con una ferita d'arma da fuoco a un piede. Il 30 settembre, che non è ora in gravi condizioni, è stato ascoltato dagli investigatori, ai quali avrebbe riferito di essere stato colpito da una persona con la quale avrebbe litigato proprio in piazza Montecastrilli. L'uomo però al momento non avrebbe dato informazioni utili a chiarire il contesto in cui è maturato il litigio.
27:23I carabinieri della compagnia di Roma Piazza Dante, secondo quanto riporta la Repubblica, durante il sopralluogo effettuato ieri avrebbero trovato alcuni pallini, forse sparati da un fucile.
27:35A Roma la nuova protesta di ultima generazione. Gli attivisti hanno bloccato Viale Tor di Quinto. Tornano in strada gli attivisti di ultima generazione e bloccano il traffico a Roma. La nuova protesta è avvenuta alle 8 e 30 circa in Viale Tor di Quinto dove una decina di ambientalisti hanno occupato la strada seduti sulle strisce pedonali all'altezza di Ponte Milvio e con in mano uno striscione con la scritta non paghiamo il fossile.
28:03La situazione è tornata alla normalità dopo l'intervento della polizia che ha portato il gruppo di ambientalisti in commissariato per l'identificazione. Secondo gli attivisti di ultima generazione il tempo effettivo del blocco è stato di 25 minuti. Nulla in confronto ai disagi e rallentamenti dovuti alle grandinate straordinarie degli ultimi giorni.
28:24Ci dispiace creare disagio a queste persone ma è l'unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici ha spiegato proprio ultima generazione in una nota. Per il bene di tutti stiamo andando nella direzione giusta. I risultati li stiamo ottenendo. Non possiamo fare finta di nulla. La situazione è drammatica. Ho paura per la mia casa. In Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Dischia.
28:54Bisogna investire nella missa in sicurezza delle case hanno aggiunto, nell'abbassamento delle emissioni e non nel fossile. Gli eventi climatici estremi del 2022 sono raddoppiati. Il disagio che stiamo creando noi in questo momento è nettamente inferiore ai disagi creati dalle grandinate in questi giorni. Chiediamo solo un po' di fiducia agli automobilisti. Lo stiamo facendo per tutti.
29:18Regione Lazio. Rocca incontra l'Associazione dei piccoli comuni. La Regione Lazio incontra i piccoli comuni. Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, infatti ha incontrato la presidente del Anpc Franca Biglio e il sindaco di Ibbo Marzo, Ivo Cialdea, in rappresentanza dei piccoli comuni del Lazio. Il motivo dell'incontro? Numerose priorità da affrontare, spiega la Regione Lazio, in un'ottica di sinergia e collaborazione finalizzate al raggiungimento di un'effettiva crescita del territorio.
29:46Particolare evidenza è stata data al tema della rigenerazione urbana proprio per evitare lo spopolamento. Il tavolo si è focalizzato anche su energie rinnovabili, comunità energetiche, necessità di una programmazione sui fondi europei e gestione dei rifiuti.
30:01Sono 254 i comuni abitati da meno di 5.000 abitanti nel Lazio, che rappresentano una ricchezza unica per il territorio regionale, con il loro patrimonio materiale e immateriale di cultura, socialità, tradizioni, che rischia però di andare disperso a fronte di processi di spopolamento e metropolizzazione.
30:21Ci fermiamo con le notizie e vi facciamo vedere qualche servizio. Partiamo da qui. Lavoro, la formazione continua per affrontare le nuove sfide. L'importanza della formazione continua per affrontare le sfide del mercato del lavoro. È stato il tema della seconda giornata dell'evento Il lavoro al centro, innovare la formazione continua, innovare il paese dell'anno europeo delle competenze, organizzato da fondi impresa. Vediamo tutti i dettagli.
30:46L'importanza della formazione continua per affrontare le sfide del mercato del lavoro. È stato il tema della seconda giornata dell'evento Il lavoro al centro, innovare la formazione continua, innovare il paese nell'anno europeo delle competenze, organizzato da fondi impresa. Tra i partecipanti il ministro Marina Elvira Calderone.
31:06In questo momento noi abbiamo una condizione favorevole perché i dati del mondo del lavoro ci restituiscono l'immagine comunque dei tassi di disoccupazione e di occupazione che sono positivi, però sappiamo anche che dobbiamo lavorare moltissimo perché in questo momento abbiamo una grande quantità di posti di lavoro disponibili con invece figure professionali e lavoratori che non si trovano.
31:36Tre, secondo fondi impresa, i passaggi principali per liberare le competenze, premiare le aziende che investono in formazione virtuosa, superare vincoli normativi e burocratici anacronistici, garantire regole certe ed uguali per tutti i fondi interprofessionali. Il presidente Aurelio Regina.
31:56È stata una due giorni molto intensa con al centro il tema della formazione che era il nostro obiettivo fondamentale, mettere al centro la formazione per il lavoro, per il futuro del paese è indubbiamente una delle cose più importanti, una delle priorità a cui il governo deve guardare.
32:26Abbiamo deciso di lavorare su un mercato dei fondi che sia basato su regole certe e stabili per tutti.
32:56Per fare fronte alla necessità di personale delle imprese italiane bisognerebbe formare più di 10.000 persone. Il dato è emerso nel corso della presentazione di Distretto Italia che si propone di orientare i giovani nelle scelte di studio e di lavoro, formarli e inserirli nelle aziende.
33:18Promosso dal consorzio ELIS, Distretto Italia coinvolge scuole e istituti tecnici superiori di tutta Italia e vede la partecipazione di 34 soggetti tra imprese, agenzie del lavoro ed enti, tra cui Manpower Group. L'amministratore delegato, Anna Gionfriddo.
33:34La formazione oggi è diventata una chiave fondamentale per dare una risposta perché siamo in un momento di forte contraddizione. Ci sono delle opportunità di lavoro che non vengono chiuse perché tre datori di lavoro su quattro non riescono a trovare i profili e le competenze richieste.
33:54Quindi avere anche questo paradosso di tre milioni di NIT che non lavorano e non studiano è veramente un contrasto a cui dobbiamo dare una risposta. Se pensiamo al nostro gruppo in Italia, l'anno scorso ha formato 25.000 persone.
34:08Quindi non solo rivolgendosi ai NIT che hanno bisogno di un orientamento, di percorsi di formazione specifici, ma veramente oggi è rivolto a tutte le persone che hanno bisogno di una skilling e reskilling di competenze per rientrare o per essere aggiornati rispetto alle esigenze del mondo del lavoro.
34:25Accanto alle scuole dei mestieri per la formazione e l'inserimento nel mondo del lavoro, Distretto Italia prevede altre linee di intervento. Da una parte attività di orientamento, dall'altra percorsi per gli studenti che avranno a disposizione anche una piattaforma digitale di gaming sviluppata all'interno del progetto.
34:44Bene, dopo questa breve digressione ci fermiamo nuovamente per un minuto di pausa. Torniamo tra pochissimo con il collegamento con Mino Di Noi, presidente di AEP per parlare appunto del convegno in questione. State con noi, a tra pochissimo.
35:00Bentornati a Roma di Giorno, ultima parte del nostro spazio legato all'informazione e all'approfondimento giornalistico sulle principali notizie di attualità e cronaca della capitale.
35:11Come vi annunciavamo siamo riusciti finalmente a ripristinare il collegamento con Mino Di Noi, presidente della Confederazione AEP che ha organizzato un convegno proprio oggi a Roma, che è proprio in chiusura.
35:24Il convegno va a trattare un tema specifico, qual è l'impatto dopo sei mesi di insediamento del governo sulle imprese italiane, qual è la situazione delle imprese italiane dopo purtroppo i due anni difficili di pandemia,
35:37lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, l'inflazione, la crisi economica, tante imprese purtroppo chiudono e non riescono più a riaprire.
35:46Dunque quali strategie dovrebbero essere messe in atto per aiutare questi imprenditori, queste imprese appunto legate al sistema Italia.
35:54Facciamoci raccontare tutti i dettagli sui temi centrali appunto proprio di questo convegno dalla presidente della Confederazione AEP, Mino Di Noi.
36:02Buongiorno, mi hai trovato?
36:04Buongiorno a lei e grazie.
36:06Grazie a lei, siamo riusciti finalmente a ripristinare il collegamento a qualche problema tecnico.
36:11Dunque vorrei chiederle come è andato questo convegno, quali sono stati i temi principali che avete avuto modo di trattare?
36:20Dato molto bene perché è stato un po' un momento diciamo di incontro tra le istituzioni e noi rappresentanti datoriali delle imprese, dei professionisti,
36:30proprio perché stiamo all'inizio della legislatura, finalmente abbiamo anche un governo e una legislatura che non solo sta all'inizio ma soprattutto ha un impatto politico dopo anni,
36:41sperandoli di anche continuità nei prossimi cinque anni perché la continuità istituzionale rappresenta anche una maggiore interlocuzione tra noi che siamo le sentinelle,
36:56così ci siamo definiti oggi, non solo AEP ma tutte le parti datoriali e sindacali del tessuto socio-economico del nostro Paese, dei lavoratori e delle imprese,
37:05avere un'interlocuzione certa e continua aiuta, quindi questo è un primo passo.
37:08Il secondo è ringraziare anche i tre sottosegretari che attraverso il NEF, il Ministero del Lavoro e anche il Ministero delle Imprese, i miei triniti,
37:19sono riusciti a ritagliare un po' quello che è stato il primo impatto dopo sei mesi, cioè uscire da una fase di interventi spot d'emergenza a iniziare a programmare
37:30di qui alla prossima legge di bilancio un percorso che dia centralità agli interventi, non diciamo di difficoltà quotidiane ma anche di prospettiva nel tempo.
37:40Per cui abbiamo focalizzato come sia importante in questo momento, dalla parte semplificare l'interamministrativo, una semplificazione amministrativa e soprattutto avviare anche un processo di partenariato pubblico-privato,
37:54cioè iniziare a far dialogare le imprese, il privato con il pubblico diventa fondamentale rispetto alle prossime sfide, cosa che avviene già in tutte le altre parti d'Europa.
38:04La globalizzazione, se ci ha insegnato qualcosa, al di là delle difficoltà che sono emerse dopo la pandemia e dopo anche questa guerra che ci accompagna ancora tutt'oggi,
38:13cioè di un paese che è lento, che ha una burocrazia immisurata, per cui crea difficoltà anche a parlarsi negli uffici.
38:22Per noi che siamo operatori di settore, non avere un'interlocuzione amministrativa, snella, veloce, significa perdere tempo e spesso non portare anche a casa dei risultati che permettono alle nostre attività di produrre anche economia.
38:36Mi perdoni, proprio il governo ha detto più volte che si vuole procedere verso questa sburocratizzazione. Secondo lei sarà possibile?
38:46Io credo proprio di sì. Infatti quello che è emerso oggi, per la premessa che facevo poc'anzi, si sono create tutte le condizioni affinché l'indirizzo politico, se viene assecondato e dato a continuità con interventi,
39:01diciamo che è finita la fase di enunciazione, adesso bisogna intervenire. Se il governo, che ha una visione strategica a media e lunga durata, ha anche la capacità di intervenire creando competenza, semplificazione,
39:16nella stessa maniera che mette a interagire, come dicevo prima, il partenariato pubblico privato, con questo governo si può dialogare e costruire una fase veramente nuova, anche perché le sfide diventano fondamentali.
39:28Qui ci sono microimprese che spesso sono a gestione familiare, noi parliamo di microimprese, parliamo da 0 a 10 dipendenti, è quello che parlavo di gestione familiare, spesso sono padre, madre e figli, coloro che sono rimasti in Italia perché altri sono già fuggiti altrove,
39:45che sono costantemente chiamate alle difficoltà familiari della vita quotidiana, ma anche delle imprese, quindi c'è ormai ogni giorno una nuova impresa o nuova microimpresa che chiude, quindi siamo al collasso.
39:59Sì, assolutamente, e quindi secondo lei, ecco proprio questo volevo chiederle, purtroppo due anni difficili di pandemia, scoppio del conflitto, inflazione, crisi economica, insomma un bel po' di aspetti negativi, secondo lei potrà migliorare la situazione per le imprese ma anche per le microimprese nei prossimi mesi, nei prossimi anni?
40:17Guardi, io già per mia formazione sono abituato a sperare, quindi la speranza come se fosse a morire, ma nello stesso tempo mi auguro che sia un paese che ritorna a sognare, ad avere un'idea di paese, di cosa vuole fare nel sistema paese, per cui io sono auspico, anche dopo l'incontro di oggi, parlando anche con i nostri associati, che è doveroso e opportuno continuare a sognare,
40:43sperando che questo governo, ripeto, dalle annunciazioni bisogna passare all'attuazione, quindi se nei prossimi mesi, più che nei primi sei mesi, i prossimi sei mesi sono fondamentali, perché si iniziano a mettere in fila gli atti che di fatto consolidano quanto detto, noi siamo fiduciosi, oggi il dibattito ha dato ulteriore fiducia a quello che noi pensavamo, però bisogna attendere.
41:07Tenga presente una cosa, però è anche il momento della responsabilità comune, cioè oggi non è che bisogna sempre aspettare che il governo, che è sempre un altro ad intervenire, è la politica, è come se la politica fosse straniera al contesto, anche noi, parti sociali, anche noi, associazioni, confederazioni con spirito di servizio, dobbiamo metterci a disposizione del sistema paese, dando proprio contributo, non solo criticando, ma anche iniziando a proporre cose realmente attuabili,
41:35non perché dobbiamo parlare alla pancia dei nostri iscritti, perché questa cosa fa bene a noi, non fa bene al paese e soprattutto non fa bene neanche alle nostre famiglie, per cui noi lo spieghiamo che questa condivisione passa anche attraverso, nel rispetto dei ruoli, la condivisione di ognuno di noi rispetto alle nostre competenze, perché se sentiremo e siamo, siamo non solo per portare la voce, ma anche per elaborare delle proposte, che siamo con noi quotidianamente gli attori chiamati a occuparci dei problemi,
42:03è spesso la politica più distante.
42:05Sì, assolutamente. Il convegno di oggi si è attenuto nella sede del parlamentino INAIL e so che avete siglato un accordo, un'intesa proprio con INAIL, di cosa si tratta nello specifico?
42:18Nello specifico è un accordo che mette insieme l'INAIL e la Confederazione, rivolgendosi ai nostri iscritti, garantendo la sicurezza sul lavoro e la formazione in sicurezza.
42:29Tutto questo però passa alla messa in sicurezza anche dell'attività quotidiana, quindi dal lavoratore all'intesa. Quindi una maggiore sinergia e collaborazione tra l'INAIL e un'associazione del dato piano, una Confederazione del dato piano, come la nostra, permette di avere un monitoraggio quotidiano dello status delle cose e operativamente, se necessario, prevedere anche degli interventi mirati.
42:55Quindi, questo va anche nell'ottica di quello che dicevo prima, il partenariato pubblico-privato ci permette di elaborare insieme un'azione, non solo un'iniziativa comunicativa. Quindi l'incontro di oggi tra noi e INAIL crea un presupposto per i nostri iscritti, mi auguro lo facciano anche altre Confederazioni, perché in questo momento noi siamo una parte.
43:15Quindi bisogna invogliare tutta la parte datoriale sinagogna e mi rivolgo anche ai professionisti, perché se c'è qualcosa che ci ha insegnato anche la post-pandemia è che non solo il mondo del lavoro e dell'interesse è cambiato, anche il mondo delle professioni, molte professioni sono mai la fase nuova.
43:35Ci sono anche altre tipologie di lavoro, io immagino ad esempio i cosiddetti green jobs, sono dei metodi di lavoro ormai completamente diversi rispetto a qualche anno fa, quindi immagino che anche le imprese debbano adeguarsi a questa nuova tipologia di lavoro. Puoi raccontarci brevemente in questi ultimi minuti che ci restano un pochino la storia di Confederazione EPIC e cosa fate nello specifico?
43:59Noi siamo una Confederazione che è nata quattro anni fa, mettendo insieme associazioni intersettoriali di microimprese e nello stesso tempo sotto anche l'impostazione europea abbiamo messo a campo i professionisti. Parliamo di professionisti che non fanno parte di ordini già precostituiti ma sono quelle nuove realtà associative professionali di cui parlavamo prima.
44:25Attualmente siamo presenti in tutte le province e tutte le regioni, abbiamo una platea di 500.000 microimprese e 15.000 professionisti. Il nostro è un lavoro di rappresentanza politica sindacale che passa anche attraverso non solo un'attività mirata rispetto alla rappresentanza e al confronto con le istituzioni ma anche attraverso i servizi della quotidianità intorno alla contrattazione collettiva, quindi sicurezza sul lavoro, abbiamo il nostro intere bilaterale.
44:53Abbiamo la nostra amministrazione attraverso anche il nostro ufficio legislativo e il centro studi a supporto delle istituzioni con l'elaborazione di ordini da giorni e amendamenti anche nei rapporti con le commissioni parlamentari.
45:05Quindi è un po' una novità anche nell'impostazione generale di ciò che eravamo abituati a vedere come soluzioni datoriali perché io definisco la nuova start-up 4.0 della rappresentanza datoriale ma non perché noi siamo una novità ma perché il mondo è cambiato quindi non essere più l'interprete di una storia pregressa che comunque vive di rendita ma l'interpretazione di un'esigenza in una domanda che passa attraverso il mondo delle professioni, il mondo delle imprese che è cambiato,
45:35l'ottica internazionale e globale.
45:37Quali saranno i prossimi eventi, i prossimi progetti che state sviluppando? Può raccontarci qualcosa brevemente, anticiparci qualcosa?
45:47Sì, noi nel prossimo mese di maggio avremo due appuntamenti, intanto come nell'ottica del PNRR andremo a toccare anche il tema di genere e di generazioni quindi avremo il nostro primo appuntamento con il confronto con le istituzioni e con le imprese anche attraverso delle testimonianze del mondo dell'impresa diciamo rosa.
46:06Poi perché spesso ci ricordiamo delle quotelose, anche se a me non piace definirle così perché è veramente sbagliato non solo lessicalmente ma anche nella mancanza di rispetto rispetto alla professione femminile, per noi c'è un mondo che produce, che ha uno schermo diverso e lei lo dimostra più volentieri perché voi avete quella marcia in più rispetto anche a quello che noi possiamo rappresentare nei maschietti ma che nell'insieme però vorremmo fare rispetto all'economia.
46:35Poi avremo un momento sulla contrattazione collettiva quindi capire tutto questo come si traduce nella nuova contrattazione smart e innovativa quindi attraverso la formazione delle competenze e avremo un altro appuntamento e poi l'appuntamento reale è il 22 e il 23 di giugno al nostro meeting annuale Made in Italy con i stati generali delle piccole imprese e dei professionisti che esisteranno a Roma.
47:00Bene, allora noi resteremo collegati per tutti i vostri appuntamenti e avremo piacere di avervi di nuovo qui in nostra compagnia per raccontare appunto di questi prossimi appuntamenti, ci farebbe molto piacere. Nel frattempo la ringrazio per la sua partecipazione qui a Roma Di Giorno, averci raccontato tutti questi dettagli. Grazie davvero.
47:17Grazie a voi e grazie a questo gruppo.
47:19Bene, anche per oggi il tempo a nostra disposizione termina qui, torniamo nuovamente domani con un nuovo appuntamento con Roma Di Giorno, tutta l'attualità e la cronaca e l'approfondimento giornalistico qui sul canale 14 del Digitale Terrestre. Grazie ancora e una buona giornata a tutti voi.

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