Roma Di Giorno con Elisa Mariani - Puntata di Mercoledì 14 Dicembre 2022
00:00 Intro
01:30 in collegamento Luca Bernardo, Direttore Dipartimento Medicina dell'Infanzia e dell'Età Evolutiva Fbf
24:40 in collegamento Marco Panella, direttore editoriale di Sportmemory e autore del docu-reportage
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NovitàTrascrizione
00:00Roma Digiorno, le notizie della Capitale, con Elisa Mariani.
00:05Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento con Roma Digiorno, l'approfondimento giornalistico
00:13dedicato alle notizie di attualità e cronaca della Capitale.
00:17È arrivato il freddo e con questo anche l'influenza.
00:22Qual è la novità?
00:23La novità è che il virus di quest'anno, che sta colpendo tantissimi italiani, è diventato
00:28ormai noto a tutti come influenza australiana.
00:31Si tratta di un virus particolarmente aggressivo, che porta febbre, tosse e raffreddore persistenti
00:38anche per settimane.
00:39Il picco è stato già raggiunto, il che si tratta di un aspetto particolare, perché
00:44gli esperti lo prevederebbero normalmente intorno a gennaio-febbraio.
00:49Qual è un'altra novità importante?
00:51Un'altra novità importante è che l'incidenza è molto alta, infatti si stima che 16 abitanti
00:58su 1.000 siano stati già colpiti da questo virus, ma ad esserne colpiti in maniera più
01:03frequente sembrano essere proprio i bambini.
01:06Secondo alcune stime, infatti almeno un bambino su 20 è bloccato a letto con l'influenza.
01:12Come curarli, come prendersene cura e soprattutto come non arrivare a sviluppare una sorta
01:18di psicosi da genitore.
01:20Lo chiediamo a un esperto del settore, Luca Bernardo, che è il direttore del Dipartimento
01:28di Medicina dell'Infanzia dell'ospedale Fatebene Fratelli di Milano.
01:32Buongiorno, ben trovato.
01:33Buongiorno a voi, grazie.
01:36Grazie per la sua disponibilità.
01:38Inizierei proprio chiedendole qualche dettaglio in più su questa influenza che viene comunemente
01:45definita influenza australiana e che sembra aver raggiunto il picco.
01:48Diciamo che l'influenza registrata in Australia ha anticipato quello che poi sarebbe successo
01:56nel nostro, chiamiamolo, inverno, perché sappiamo che le stagioni non esistono più.
02:00I miei numeri sono da record rispetto all'H3N2, che sarebbe proprio il virus coinvolto.
02:07Soprattutto quest'anno, diceva correttamente lei, i bambini sono molto colpiti, addirittura
02:12con valori tre volte superiori a quelle che la media stagionale.
02:15I sintomi che ovviamente occorrono e si presentano nei bambini sono sintomi come la febbre,
02:23il mal di gola, tosse, raffreddore.
02:26Si stima che dovrebbe durare circa 5-7 giorni, sperando che non vi siano ovviamente complicanze.
02:32Più il bambino è piccolo e più l'influenza può essere difficile a gestione, quindi ai
02:37primi sintomi contattare il pediatra e chiedere consigli per evitare poi di trovarsi in difficoltà.
02:43Secondo le stime che ho avuto modo di controllare, sembra che almeno 50 bambini su 1.000, quella
02:50più o meno l'incidenza, sono stati colpiti da questo virus.
02:53È corretto dire che è più aggressivo rispetto ai precedenti?
02:58Diciamo che è aggressivo rispetto a una serie di fattori.
03:03Uno dei tanti fattori è che per un certo periodo di tempo, questo legato ovviamente
03:07al covid, noi siamo stati molto più protetti e meno esposti, soprattutto il nostro sistema
03:13immunitario, a rispondere alle comuni infezioni.
03:16Quindi ovviamente soprattutto i bambini molto piccoli non conoscono, non sono mai venuti
03:21a conoscenza del loro sistema immunitario con questo virus e quindi risulta certamente
03:27maggiormente aggressivo, però controllabile e curabile.
03:31Ricordo che è una patologia virale, quindi un consiglio certamente è di seguire i consigli
03:36del pediatra di famiglia, del medico di famiglia, ma non utilizzare l'antibiotico se non richiesto
03:41al medico in caso o dubbio di sovrainfezione.
03:44Ecco, quindi andiamo proprio al caso specifico.
03:48Una mamma o un papà che appunto trova il bambino con una febbre molto alta, ovviamente
03:54chiama il pediatra oppure si rivolge agli ospedali di urgenza, quindi ai pronto soccorso.
04:00Quando è necessario recarsi in urgenza, quindi al pronto soccorso, perché è una
04:04notizia anche degli ultimi giorni, sembra che i pronti soccorso siano particolarmente
04:09affollati in queste settimane.
04:12Ahimè, devo confermarvi che la pressione sugli ospedali è molto importante, perché
04:16non solo non abbiamo la sindrome influenzale, ma nei bambini sotto i due anni, anche di
04:22tre anni, quattro anni, abbiamo una patologia che si chiama bronchiolite, che dà un impegno
04:27respiratorio importante, sicuramente molto distante rispetto a quella che è la sindrome
04:32influenzale, e che ovviamente molti di questi bambini, essendo piccoli, hanno anche una necessità
04:35di ricovero.
04:36Diciamo che la cosa più importante è che ai primi sintomi, quindi febbre, tosse, rinite,
04:41dolori articolari, dolori ossei, cefalea, si consigli o si vada dal proprio pediatra
04:47di famiglia o medico di famiglia, di non affollare o di non immergersi nel pronto soccorso non
04:53solo per le lunghe dattese che si potrebbero trovare a fare, ma soprattutto perché in
04:57quel momento potrebbero entrare con una patologia, ahimè, stando insieme ad altri bambini con
05:02altre patologie, portarne a casa delle restanti.
05:05Quando andare in pronto soccorso?
05:06Quando la febbre persiste per almeno 40-72 ore, con difficoltà a scendere con l'antipiretico
05:14e a quel punto, se ovviamente è notte, è pomeriggio, è festività, sicuramente recarsi
05:20al pronto soccorso per chiedere un aiuto clinico.
05:23Poi si ci augura che si possa tornare a casa.
05:27Come mai l'antibiotico non è sufficiente o comunque necessario quando si parla di
05:33virus?
05:34Perché magari molti dei nostri spettatori non ne sono a conoscenza, possiamo spiegarlo
05:38perché?
05:39Certamente.
05:40Allora, noi distinguiamo le infezioni virali dalle infezioni batteriche.
05:44Ovviamente per avere certezza di un'infezione, se l'una o l'altra, si va sulla stagionalità,
05:50si va sull'età del bambino ed eventualmente su degli esami ematici che ci permettono di
05:55discernere rispetto all'esame emocromocitometrico, dove ci sono i globuli bianchi, rossi, ma
05:59anche quelli che si chiamano neutrofili o linfociti, di dire se un'infezione è più
06:04batterica o più virale o mista.
06:06Diciamo che sostanzialmente o generalmente sono infezioni che partono con un virus.
06:11Questo ovviamente non ha alcuna necessità di utilizzo di un qualsiasi tipo di antibiotico,
06:16indipendentemente dalla famiglia, cioè dal cognome e nome del virus e soprattutto dell'antibiotico
06:22che si pensa di utilizzare.
06:23Quindi l'antibiotico va solo usato esclusivamente nelle infezioni batteriche e sotto consiglio
06:28di certificazione del medico.
06:30Diciamo che è meglio non essere mai autodidatti perché non ha senso dal punto di vista clinico,
06:36non migliora e non riduce la guarigione.
06:38E' ovvio che se la febbre persiste per giorni interi, se il bambino è particolarmente piccolo
06:43o defedato, ovviamente si decide di dare anche un antibiotico per evitare o coprire le sovrainfezioni.
06:48Questa febbre che, come ha detto lei, persiste per giorni e giorni, ovviamente fa preoccupare
06:55molto i genitori.
06:57Ma nel caso in cui può succedere, non c'è la possibilità di sentire immediatamente
07:02il proprio pediatro o comunque di rivolgersi a un medico, il genitore cosa deve fare quando
07:07c'è questa febbre così alta per non arrivare, come dicevamo all'inizio, a sopraffare dalla
07:12psicosi?
07:13Intanto quando si dà l'antipiretico, l'antipiretico lo si dà o in caso ovviamente di cefalee
07:20importanti, dolori articolari, o e o, quando la febbre è a 38 gradi centigradi o superiore.
07:28Sotto i 38, l'antipiretico non deve essere consigliato mai o non dato, si aspetta a emettere
07:3538.
07:36Ricordiamo anche, questo lo dico non per far preoccupare i genitori dei bambini piccoli,
07:40che esistono le cosiddette convulsioni da febbre, quindi la febbre si eleva talmente
07:44rapidamente che il corpo del bambino, l'organismo, non è in grado di termoregolare e quindi
07:49si hanno ovviamente quelle convulsioni cosiddette da febbre nei primi anni vita, quindi l'attenzione
07:53è a 38 somministrare l'antipiretico che si dà per peso e si dà negli orari corretti
08:00e giusti.
08:01Un altro problema legato a questo virus influenzale sembra essere poi una sorta di inappetenza
08:06che si sviluppa poi nei bambini nei giorni successivi alla febbre, alla tosse e al mal
08:12di gola.
08:13Ovviamente anche questo è un fattore preoccupante per i genitori, c'è una regola da seguire
08:18o comunque un vatemecum, una strategia che vogliamo dire ai nostri telespettatori, soprattutto
08:22genitori, che si trova nelle prese con bambini inappetenti, che poi non hanno più voglia
08:27di mangiare.
08:28Sì, ahimè sia durante la sindrome influenzale che anche successivamente, a volte per una
08:35settimana, 10-15 giorni, quindi anche un tempo non breve, si ha questa inappetenza, quindi
08:40la voglia di non mangiare, di non avere il piacere o anche a volte il gusto di voler
08:44mangiare e quindi è difficile.
08:46L'unica cosa è cercare di venire incontro al bambino o al ragazzino piccolo in termini
08:52di gusti personali, quindi cercarlo di accontentare, che non è un capriccio accontentato, ma è
08:57cercare di far mangiare quello che ha più piacere e voglia.
09:00L'importante è sempre, è fondamentale idratarsi, quindi bere, a volte non si ha magari voglia
09:06di bere tanto, poco ma spesso per rimanere comunque idratati, perché la febbre può
09:10portare anche a disidratazione, soprattutto se persiste per giorni.
09:14Quindi bere e mangiare quello che si ha piacere o voglia, quindi stare un po' dietro al piacere
09:20anche del bambino in quel caso.
09:23Quindi non ha molto senso, perché si parla molto dopo questi virus influenzali, la dieta
09:27in bianco.
09:28È un vecchio trucco che funziona o è semplicemente una leggenda popolare che non ha molta validità
09:35scientifica in questo senso?
09:38Generalmente la dieta cosiddetta in bianco, i famosi due-tre giorni, la dieta può essere
09:44più utile quando si ha una sindrome influenzale intestinale, quindi vomito e diarrea, solo
09:49vomito e solo diarrea, soprattutto con la diarrea.
09:52Quindi si tende a dare una dieta bianca ad alcuni alimenti, soprattutto il riso ben cotto
09:59piuttosto che la patata, la carota, cose bollite, i ferri, quindi non cose particolarmente condite,
10:05non pera ma mela o banana come frutta.
10:08Durante una sindrome influenzale come questa si può mangiare tutto, non c'è alcuna restrizione
10:16rispetto all'alimentazione.
10:17Voglio dire un esempio, se il bambino vuole la pizza, diamogli anche la pizza, l'importante
10:21è che mangi qualcosa con carboidrato.
10:24E invece ha senso somministrare ai bambini delle cure vitaminiche prima dell'inverno
10:31o subito dopo aver avuto questo virus influenzale, magari per rendere più forte il sistema immunitario?
10:39Non so se vado corretta dicendo queste cose o se sto andando fuori strada.
10:42Diciamo che un bambino, parliamo ovviamente di bambini soggetti sani, che prendono le
10:50influenze, le sindrome influenzali, che si ammalano in maniera acuta lungo l'arco dell'inverno,
10:54del periodo legato anche al fatto di andare all'asilo nido, andare a scuola, quindi ovviamente
10:59tutto quello che si porta all'interno di una comunità poi lo si riporta a casa o dai
11:03fratelli più grandi o dai fratelli più piccoli e lo si passa all'interno della famiglia.
11:08Ci sono dei fitoterapici, ci sono comunque degli nutrienti che si possono utilizzare
11:15che rinforzano in parte, aiutano il sistema immunitario, ma che non vuol dire non ammalarsi,
11:20che si danno nei primi giorni di ogni mese per qualche mese può anche aiutare.
11:25O utilizzare delle vitamine, per esempio il complesso delle vitamine B12, però in un
11:30soggetto sano tendenzialmente non si tengono a consigliare nell'una o nell'altra cosa
11:35proprio perché è soggetto ad un organismo che comunque risponde e deve rispondere ed
11:39anche abituarsi a rispondere a tutto quello che arriva dall'esterno.
11:44Dobbiamo fermarci però per un minuto di pausa, restate in compagnia del Dottor Bernardo perché
11:53ora continuiamo a parlare di più piccoli, ma cambiamo decisamente argomento. Restate
11:58con noi.
11:59Bentornati a Roma Digiorno, l'approfondimento giornalistico dedicato alle notizie di attualità
12:04e cronaca della Capitale.
12:06Stiamo parlando di virus influenzali, come molti di voi purtroppo avranno avuto la sfortuna
12:12di vedere, il virus influenzale conosciuto comunemente come influenza australiana sta
12:19raggiungendo il picco proprio in questi giorni. Secondo alcune stime almeno 16 italiani su
12:24mille sono bloccati a letto con l'influenza. Quelli ad essere più colpiti però sono proprio
12:30i bambini piccoli, quelli sotto 5 anni. Sempre secondo queste stime diffuse negli ultimi
12:35giorni almeno un bambino su 20 è a letto con febbre alta, tosse, raffreddore, quindi
12:42dei sintomi particolarmente noti nell'influenza se non fosse che questo virus conosciuto come
12:48influenza australiana sembra essere più aggressivo rispetto agli anni passati. Infatti sembra
12:55che sia sempre più aggressivo dal 2009 ad oggi, uno dei virus forse più forti che abbiamo
13:02avuto modo purtroppo di sperimentare. La causa forse è legata anche al fatto che indossiamo
13:08sempre di meno le mascherine dopo i due anni di pandemia e che quindi questo virus ha avuto
13:13modo di diventare più forte nei soggetti soprattutto più fragili come proprio i bambini. E siamo
13:19in compagnia del direttore del Dipartimento di Medicina dell'Infanzia del Fatebene Fratelli
13:24di Milano Luca Bernardo con il quale ora però vorrei cambiare leggermente argomento e parlare
13:30di un'altra problematica legata ai bambini cioè l'utilizzo degli smartphone e dei dispositivi
13:36elettronici. I migliori pediatri ed esperti raccomandano ai genitori di non far utilizzare
13:42questi dispositivi almeno fino a cinque anni, è corretto? Allora intanto il progresso tecnologico
13:50ha comportato un aumento dell'utilizzo di strumenti digitali e soprattutto della loro
13:56diffusione televisione, filmati e di interazione che vuol dire social network e videogiochi. C'è
14:02uno studio molto interessante che ci dice che il 20% di bambini a un anno di vita già usano,
14:11toccano o vengono a contatto con lo smartphone dei genitori. Addirittura tra i tre e i cinque
14:17anni un bambino è capace di utilizzare lo smartphone del proprio genitore e questo ovviamente non deve
14:26diventare né il sostituto del genitore né il sostituto della babysitter, qualora uno possa
14:31ovviamente averla, ma soprattutto ricordare che possono esserci degli effetti dannosi sia
14:36sull'interazione e lo sviluppo neurocognitivo, sia sull'apprendimento, sia sul benessere,
14:40sulla vista, sull'udito, quindi il consiglio è di utilizzarlo il meno possibile nei bambini molto
14:47piccoli e soprattutto imparare, soprattutto i genitori, a utilizzare sia il cellulare che lo
14:53smartphone, che sia Android, che sia. Facciamo conto che ci sono 80.000 app che sono presentate
15:01come educative, ma le ricerche ci dimostrano invece che hanno poco di reale rispetto a una
15:07qualità tale e soprattutto l'altro problema è che a volte lo smartphone nei bambini piccoli,
15:13come lei diceva, viene utilizzato come pacificatore, cioè il bambino piange, il bambino
15:18ha fame, il bambino si lamenta, allora lo metto davanti a uno schermo che è quello del cellulare.
15:24Infatti molti genitori cedono alla tentazione di far utilizzare gli smartphone proprio per
15:30stanchezza, c'è invece un metodo per evitare di utilizzare questi dispositivi nei bambini?
15:38Sì, idealmente dovrebbe essere usato esclusivamente per mettersi in contatto
15:45quando magari un genitore può essere lontano, allora comprendo che vedere un genitore non dal
15:50vivo ma ovviamente dall'altra parte dello schermo è qualcosa che serve e è utile rispetto alla
15:55salute e al benessere del bambino. Soprattutto si è dimostrato e mostrato come imparare,
16:01apprendere, soprattutto in età prescolare, da app riconosciute o comunque dall'area di
16:07studio che possa essere utilizzata con il cellulare può essere importante e interessante,
16:12basta che non diventi l'unica modalità di interazione per questi bambini piccoli,
16:18ma anche di quelli meno piccoli. Quindi c'è un'età che i genitori
16:23dovrebbero rispettare prima di far utilizzare uno smartphone o comunque anche un dispositivo
16:27elettronico. A bambino non parliamo soltanto di telefoni cellulari, parliamo anche banalmente di
16:31tablet, di computer, anche di televisore. Ma io direi che un cellulare, le consiglio
16:39intanto che la notte si spenga e questo lo dico soprattutto nei ragazzi un po' più grandi,
16:45quindi in età scolare, pre ed adolescenziale. Io credo che fino all'età scolare, quindi da
16:51sei anni in su, credo che l'utilizzo di uno smartphone, perché possa raccontare una storia,
16:56so che è molto più semplice farla raccontare al cellulare che magari il genitore possa
17:00mettersi per il tempo, per la necessità, perché il bambino piange, per distrarlo dal
17:06cellulare stesso. Però io credo che l'interazione, la dia de
17:10mamma bambino, l'interazione col genitore, magari con i notti o con i parenti, soprattutto
17:15i nonni che ha la fortuna di averli ancora, credo che l'interazione umana sia ancora il
17:20momento più importante e fondamentale per la crescita cognitiva e compliance di questi
17:27bambini piccoli. Io credo che, e lo sappiamo, sono digitali, vivono in questo mondo, non
17:33va demonizzata la tecnologia, ma va anche consumata correttamente, soprattutto per brevi
17:38periodi.
17:39Vogliamo andare un pochino più nello specifico. Quali sono le conseguenze di un utilizzo spasmodico
17:45dei telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nei bambini?
17:50Certamente lo sappiamo dalla ricerca e dall'ambito clinico come siano stati riportati problematiche
17:57nell'interazione tra bambino e genitore. Vanno a inficiare a volte quello sviluppo
18:06neurocognitivo, l'apprendimento, il benessere stesso del bambino, la vista, perché stanno
18:12molto vicini, l'udito, perché magari viene ascoltato, sia che siano dei cartoni animati,
18:21sia che siano filmati, comunque ad alto volume. E poi tutte quelle funzioni che si dice anche
18:26metaboliche e cardiovascolari.
18:27Cose assolutamente da non sottovalutare, soprattutto per un genitore. È corretto favorire il gioco
18:41all'aria aperta, anche se magari di questi tempi si crea una situazione un pochino più
18:46contraddittoria. Perché un genitore sceglie di non far utilizzare il proprio smartphone
18:51al figlio e quindi decide di farlo giocare all'aria aperta. Però paradossalmente poi
18:55non c'è il rischio che poi incomba proprio nel virus influenzale della stagione.
18:59Quando ovviamente c'è interazione tra soggetti è meglio farlo all'aria aperta che non all'aria
19:07aperta. E' più facile acquisire qualche forma influenzale o altre infezioni acute
19:13quando si va magari nei grandi store, nei supermercati a fare la spesa dove c'è tanta
19:19tanta gente come sotto Natale. Quindi consiglio ai don di non andare, ma magari scegliere
19:24soprattutto se hanno bambini piccoli, gli orari un po' più semplici per andare, inteso
19:31che ci sia meno persone.
19:33Per quanto riguarda l'esterno io credo che il bambino deve interagire con i suoi cotani
19:39e non solo, anche con gli animali domestici e soprattutto all'esterno. Prima esisteva
19:43il cosiddetto cortile, cioè si andava nel proprio caseggiato e si poteva giocare a pallone,
19:48si correva alla bicicletta. Oggi a me molte delle regole di condominio non lo permettono.
19:54Si usciva sulla strada e non era così pericolosa. Quindi io credo che bisogna fare un investimento
20:00sui bambini per il futuro. E' uno dei grandi investimenti, credo che siano le aree verdi
20:04e i parco giochi, dove ci siano giochi che siano manuali, che siano giochi di interazione
20:09e di team. Questo secondo me è il futuro. Più che la tecnologia, quantomeno per lo sviluppo
20:15in tal senso. Poi la tecnologia è importante e fondamentale per altre motivazioni ovviamente.
20:20Beh sì, assolutamente. Ultima domanda dottor Bernardo. Ci avviciniamo a Natale e come ovviamente
20:27in Italia, che si rispetti, siamo pronti alle classiche abbuffate natalizie. C'è un'alimentazione
20:33più giusta da seguire per i bambini? Ci sono delle regole che lei vuole condividere con
20:37i genitori che ci stanno ascoltando? Sì, io direi che se fosse possibile, so che non
20:43sempre lo è, perché poi ci sono tanti amici, tanti parenti, si deve fare la cosiddetta
20:47classica abbuffata che poi parte dal 24 e termina il primo di gennaio, perché non c'è
20:53quasi mai un termine, una fine in quei giorni. Però il contenere la porzione, quindi non
21:03un piatto pieno, strapieno, non dare il doppio piatto, quindi non due volte la pasta, non
21:09due volte la carne, non due volte la patate, se possibile evitare un po' i condimenti
21:13o ridurli e soprattutto i fritti e i formaggi. Questo è già una buona cosa. Se poi si
21:19riesce a mangiare tanto pesce, quella sarebbe la cosa importante, però un pasto è fatto
21:24di carboidrati, quindi di pasto o pane o entrambe le cose, di un secondo che è fatto
21:29di carne o di pesce, da prediligere ovviamente il pesce per una serie di motivi, la presenza
21:34di omega 3 e tant'altro e soprattutto pesce, pesce azzurro che pochi valutano come ottimo
21:40pesce perché non è bello da vedere, invece è un ottimo pesce dal punto di vista nutrizionale
21:45e poi ovviamente la frutta, quindi questo è un pasto. Poi un pezzettino di panettone
21:49ci può stare, un pezzettino di cioccolato ci può stare, ma davvero non eccedete solo
21:54per il peso e l'acquisizione di peso in quei giorni, ma proprio perché non fa bene
21:59al metabolismo e anche al nostro fegato di filtrare tutto quello che noi introduciamo.
22:03Soprattutto perché c'è anche il rischio di diffusione di una malattia come ad esempio
22:08l'obesità che sembra anche essere particolarmente diffusa tra i bambini, mi corregga se sbaglio.
22:13Assolutamente sì, ahimè purtroppo i bambini italiani seppur si fa tanto in termini di
22:19programmi, percorsi, spesso si trovano bambini obesi ma soprattutto sovrappeso e ricordiamo
22:27che il sovrappeso e l'obesità non solo non fa bene in quel momento, cioè nell'essere
22:32bambini, si dice che in fondo è agile ma tanto un po' di sport lo fanno, comunque
22:37predispone a quelle che sono le malattie del futuro, quindi cardiovascolari, della
22:42colonna vertebrale e patologie oncologiche anche. Quindi attenzione perché tutto quello
22:48che si fa oggi è fondamentale per il domani, quindi meglio si fa, meglio si mangia, meglio
22:53si sta e si avrà una vita più lunga e migliore.
22:56Assolutamente, bene voglio ringraziare di cuore il dottor Luca Bernardo per la sua disponibilità
23:01e per il suo intervento di oggi, grazie davvero.
23:05Grazie a voi e buone feste.
23:06Grazie anche a lei. Ci fermiamo nuovamente per un minuto di pausa, torniamo tra poco
23:12e cambiamo totalmente argomento perché parliamo di sport e di quartieri difficili a Roma,
23:17restate con noi.
23:18Bentornati a Roma di giorno, seconda parte del nostro spazio dedicato all'approfondimento
23:24giornalistico sulle notizie di Roma, notizie di attualità e cronaca. Abbiamo iniziato
23:30parlando di virus influenzale che sta colpendo soprattutto i bambini per poi passare a quando
23:37e come utilizzare gli smartphone soprattutto nei più piccoli, ora invece cambiamo totalmente
23:42argomento e parliamo di sport, perché la Regione Lazio e Sport Memory hanno presentato
23:48ufficialmente il 13 dicembre Roma Sport Sociale, un docu reportage di sei puntate che parla
23:56di sport, di vite personali che si intrecciano tra di loro per far comprendere quanto anche
24:02nei quartieri più difficili di Roma ci sia la possibilità di riscatto per questi giovani
24:07ragazzi che tra piscine, campi di calcio e campi da tennis riescono a far valere loro
24:14stessi anche in un contesto difficile come quello di alcuni quartieri di Roma.
24:21Noi vogliamo farci raccontare tutti i dettagli di questa bellissima iniziativa e progetto
24:26da chi l'ha realizzata, Marco Panella che è anche il direttore editoriale di Sport
24:31Memory e colui che ha proprio realizzato questo docu reportage. Ciao Marco, ben trovato.
24:36Ciao, buongiorno a tutti. Grazie per la tua disponibilità, inizierei
24:41proprio chiedendoti tutti i dettagli di questo progetto di cui sei tu l'ideatore.
24:45Sì, guarda, Sport Memory si occupa di narrazione, narrazione dello sport, lavoriamo sulla memoria,
24:54su memorie disperse, su memorie che andiamo a costruire per il futuro. In questo caso
24:59abbiamo fatto esattamente questa operazione, abbiamo voluto raccontare alcuni luoghi di
25:06sport e soprattutto come in alcune aree critiche della città, dove magari c'è maggiore disagio,
25:17c'è maggiore difficoltà, lo sport possa diventare veramente un acceleratore di benessere
25:23sociale, di benessere personale, perché favorisce le relazioni tra persone, perché favorisce le
25:28relazioni tra persone e luoghi. Siamo stati in cinque posti più uno. I cinque posti sono Corviale,
25:38Monte Spaccato, Don Bosco, siamo stati al Playground del Cielo, dove non c'è degrado,
25:48ma questo lo vediamo dopo. Siamo stati alla Montagnola e poi abbiamo trattato di sport e
25:56disabilità visiva. In ognuno di questi luoghi abbiamo trovato delle eccellenze, abbiamo trovato
26:08persone che si impegnano e che fanno di questi impegni un elemento di qualità della loro vita,
26:16persone che si mettono a disposizione degli altri, persone che migliorano se stesse e il
26:22proprio rapporto con il futuro che le aspetta e con le persone che le circondano attraverso
26:28l'attività sportiva. Uno di questi luoghi ha una storia, noi abbiamo dedicato sei puntate al Docu
26:40Reportage e facciamo parlare molto. Nelle nostre puntate ci sono persone che si raccontano e sono
26:48esperienze di vita che si intrecciano in maniera emotiva con i luoghi e con le aspirazioni,
26:55con le difficoltà anche, chiaramente, passate, superate o da affrontare. Tutto questo ci restituisce
27:03un quadro di una città che a volte viene sottovalutata, ma che ha grandissime energie
27:09dentro di sé, perché questi luoghi sono luoghi di grande energia per la città, dove c'è una
27:18visione comunque positiva dello stare al mondo, ma sicuramente dello stare a Roma. Anche, ripeto,
27:27può sentirsi magari un po' di più la distanza, la lontananza da alcune immagini stereotipate e questo
27:38credo che sia un bel risultato per quanto riguarda il lavoro che abbiamo fatto. Insomma,
27:42spero che questo venga apprezzato, ma sicuramente a noi piace molto. Piace molto anche a noi per
27:48quel poco che abbiamo avuto modo di vedere fino ad ora. Qual è il messaggio che voi volete
27:52trasmettere con questo progetto? Perché immagino ci sia un messaggio forte sotto, no? Ma sì,
27:58guarda, assolutamente. Il messaggio è che impegnarsi nello sport significa acquisire una mentalità che
28:07non finisce nella palestra, non finisce sul ring, non finisce nella piscina, non finisce nel campo.
28:13È una mentalità che ti porti dietro, che ti qualifica, ti fa cambiare il modo in cui ti
28:20relazioni con il prossimo e con te stesso. Perché è una mentalità fatta in qualche modo di regole,
28:26lo sport ha le sue regole, qualunque sport, altrimenti non sarebbe possibile praticarlo.
28:33C'è il sacrificio, c'è l'impegno, c'è il rispetto per se stessi, per i compagni di squadra e anche
28:40per gli avversari. Acquisire queste cose, acquisire questi asset valoriali che sono alla base dello
28:45sport, qualunque sport si pratichi, è un moltiplicatore rispetto alla vita quotidiana che
28:52ognuno fa ed è una sorta di acceleratore civico perché lo stare insieme passa attraverso i diritti
28:59e passa attraverso i doveri e non ci sono diritti se non ci sono doveri, è l'uno e l'altro. Quindi
29:05acquisire la mentalità sportiva significa acquisire questo atteggiamento, un atteggiamento mentale
29:12soprattutto, che è quello che ti fa tirare avanti se devi completare un allenamento o se sei in
29:19partita o sei in un'occasione agonistica, ti fa dare il massimo dell'impegno, ti fa rispettare
29:24delle regole prima perché alla gara o all'allenamento ci devi arrivare in qualche modo
29:30preparato e quindi questo significa impegnare, sacrificare alcune cose per acquisirne altre e
29:37questo è il grande insegnamento dello sport. Oltretutto i luoghi dove noi siamo andati sono
29:44alcuni di questi sono luoghi di recupero, sono luoghi che sono stati strappati al degrado
29:50attraverso le impianti e le attività sportive e questo anche è un altro fatto importante per una
30:01città come Roma perché è innegabile, ci sono dei punti, dei luoghi e non penso necessariamente
30:07alle periferie, il degrado è anche in centro. Abbiamo avuto modo di vederlo, le foto che sono
30:15state diffuse quest'estate sono diventate abbastanza note. Non c'è una verticalizzazione
30:21del degrado, il degrado è ovunque ma anche il rispetto per persone, cose e ambienti e questo
30:27è assolutamente trasversale. Nei luoghi dove siamo stati le attività sportive, penso a Corviale,
30:36penso a Monte Spaccato, hanno portato bellezza. L'impianto del Campo dei Miracoli a Corviale,
30:48dove si pratica calcio sociale, che non è soltanto uno sport ma una filosofia, è una
30:53spina nel fianco rispetto al chilometro di cemento che certo non si può definire bello,
30:59eppure nonostante questo anche in quel chilometro di cemento c'è un fortissimo senso di identità
31:07delle persone che ci abitano e questo è un valore, è un valore che bisogna tramutare in
31:11positivo. La bellezza, avere un impianto sportivo come quello del Campo dei Miracoli di fronte,
31:18esattamente parallelo al chilometro di cemento, è un aiuto per far riappropriare quel luogo alla
31:28bellezza che evidentemente è stata a lungo trascurata. Il Monte Spaccato è un altro esempio
31:33virtuoso perché lì c'è un campo che nasce negli anni 60 da un'occupazione in una borgata cresciuta
31:42in maniera spontanea con case costruite nel fine settimana, non c'era nulla, continua ad esserci
31:51poco, ma sicuramente il campo che poi nel corso dei decenni è cambiato, è cresciuto, è maturato
31:59e che ad un certo punto era finito diciamo in un gioco di clan criminali, poi è stato espropriato,
32:11è stata un'operazione di polizia, è affidato da alcuni anni ad un'istituzione regionale che è
32:19l'asilo Savoia, oggi quello è il campo della legalità dove un intero quartiere, chiamarlo
32:27borgata in effetti può essere riduttivo e può essere fuorviante, ma è un luogo comune dove il
32:34campo ha acquisito, e le attività sportive e non solo che si fanno, ha acquisito una centralità
32:39sociale, ci sono generazioni che si sono passate la palla su quel campo, per giungere ad una metafora
32:48calzante, nonni che noi abbiamo intervistato che sono diventati grandi genitori e poi nonni su quel
32:57campo e oggi hanno i nipoti che ci giocano, in questa continuità c'è un grande valore, quel
33:02luogo che oggi è governato in maniera assolutamente esemplare, che ha portato una squadra di calcio in
33:12serie D, che è diventato un esempio per tanti altri, quel luogo è un valore sociale assoluto
33:19là dentro e si pratica sport e si insegna, lo dice anche uno degli allenatori che abbiamo
33:24intervistato, si insegna tutto sommato quello che sono i principi dell'educazione civica,
33:29dello stare insieme. Sono aspetti fondamentali per la nostra società, ma soprattutto immagino
33:38più che altro per i ragazzi giovani, forse dirò qualcosa di un pochino forte e anche sbagliato
33:46sotto certi punti di vista, però facevi riferimento anche tu che magari nei quartieri più difficili si
33:51tende ad avvicinarsi a delle realtà che non sono proprio legali, che non sono proprio adatte a
33:57ragazzi e giovani appunto del posto, ma invece magari lo sport può essere anche un
34:03veicolo non soltanto per allontanare questi ragazzi da delle realtà difficili o comunque
34:08poco legali, ma anche farli appassionare a qualcosa in modo tale che non siano distratti
34:13da cose più gravi, detta magari ecco nella maniera più banale possibile. Con Marco però
34:20ora vorrei andare più nello specifico e parlare del sentimento che tu hai avuto modo di respirare
34:27tra questi ragazzi con cui ha avuto appunto modo di lavorare, però vorrei farlo tra un minuto perché
34:32dobbiamo fermarci per la consueta pausa pubblicitaria e restate in nostra compagnia in
34:36compagnia di Marco Panella per continuare a parlare di sport a Roma.
34:42Bentrovati continua il nostro spazio dedicato all'approfondimento giornalistico con Roma
34:48di Giorno qui sul canale 14 del Digitale Terrestre. Stiamo parlando di sport, ma soprattutto di sport
34:56in contesti difficili, in quartieri spesso dimenticati di Roma e questo argomento è proprio
35:02al centro di un docureportage in sei puntate chiamato Roma Sport Sociale, un progetto realizzato
35:09da Sport Memory in collaborazione con la Regione Lazio che sarà appunto diffuso sui principali
35:15canali istituzionali e che è stato presentato il 13 dicembre. Questo docureportage in sei
35:22puntate va appunto a raccontare le vicende personali di questi ragazzi che si intrecciano
35:28alle loro passioni sportive e quindi al loro riscatto, alla loro voglia di uscire anche da
35:33un quartiere spesso dimenticato, isolato o in contesti difficili nei quali però lo sport riesce
35:40ad avere la meglio e quindi a far riscattare appunto proprio questi ragazzi. Siamo in compagnia
35:46di chi ha ideato questo progetto Marco Panella che è anche il direttore editoriale di Sport
35:53Memory. Marco prima di chiudere poco fa stavo per farti una domanda che ora appunto ti ripropongo
35:59così hai modo di rispondere. Qual è il sentimento che hai respirato intervistando comunque avendo a
36:06che fare con questi ragazzi con cui hai realizzato questo docureportage? Ma guarda,
36:12non abbiamo parlato soltanto con i ragazzi, abbiamo parlato con tutta la comunità sportiva
36:16che insedia questi luoghi, vuol dire allenatori, vuol dire ex ragazzi, vuol dire ovviamente atleti,
36:23vuol dire dirigenti e il tratto comune che io ho ritrovato e che molti dicono poi nelle cose che
36:32mandiamo in onda è che in questi luoghi si trova casa, si trova una seconda casa, qualcuno trova
36:41una famiglia perché poi la realtà che si lasciano alle spalle, che ci sono alle spalle magari non
36:47sempre sono proprio idiliache. Ecco molti hanno manifestato grandi e piccoli questo senso di
36:56famiglia, questo senso di appartenenza al luogo dove crescono sportivamente, dove combattono
37:04sportivamente, dove si impegnano sportivamente. C'è quindi un filo emotivo fortissimo che li
37:10lega e che rimarrà nel tempo. Noi abbiamo intervistato ad esempio a Don Bosco dove c'è
37:19l'oratorio Don Bosco al Tuscolano che ha una funzione sociale importantissima. Tuscolano è
37:26una piccola, cioè una piccola, una grande città di provincia che con circa 300.000 abitanti è un
37:33quartiere di Roma ma quel municipio è una città di provincia. Ebbene in quella città di provincia
37:39che si chiama Tuscolano l'unica realtà sportiva di base è l'oratorio. Di base che vuol dire,
37:47ci sono ovviamente tanti altri impianti sportivi, però se una famiglia ha difficoltà e non riesce
37:55a fare sport ai propri figli ecco va lì e lo sport i figli lo fanno comunque anche se non può
38:03permettersi di dare un contributo o di pagare una retta mensile. Questo significa fare sport
38:10di base, questo significa togliere bambini, ragazzi, attività ad una crescita magari meno
38:19ordinata e meno serena e questo è molto importante. Io ho trovato lì a Don Bosco non soltanto i ragazzi
38:28che ci sono oggi, ma anche i ragazzi che c'erano ieri, ne abbiamo intervistati e ci hanno raccontato
38:34negli anni 60, negli anni 70 quello che era Don Bosco, quello che era l'oratorio e sono racconti
38:41assolutamente sovrapponibili, quindi quello che era prima continua ad essere adesso. Le istituzioni
38:47devono fare la loro parte, la Regione Lazio l'ha fatto, lo sta facendo, ha supportato una serie di
38:56interventi in questi luoghi. Questo è molto importante perché nei luoghi del disagio,
39:04del degrado, nei luoghi difficili si può entrare in diversi modi, uno di questi è sicuramente quello
39:13delle attività sportive, del favorire lo sport come momento di partecipazione e come momento
39:19di cittadinanza. Se c'è un modo per esprimere cittadinanza è anche quello di praticare
39:26attività sportiva e di crescere con valori sani, che in questi luoghi ci sono. Poi abbiamo delle
39:32realtà particolari, abbiamo dedicato una puntata ad una istituzione regionale che è il Sant'Alessio
39:40Margherita di Savoia, che è un'azienda per i servizi alla persona con una storia antichissima,
39:45150 anni di storia insomma, che ha passato ovviamente varie forme nel tempo, ma si occupa
39:50di disabilità avvisiva. Noi la conosciamo bene perché un loro componente è stato nostro ospite
39:58e ci ha parlato della sua storia, infatti proprio questo volevo chiederti, quando tu parli di 5
40:03più 1, il più 1 si riferisce proprio a questa storia specifica legata alla disabilità avvisiva?
40:09Sì perché io dico che abbiamo fatto 5 luoghi più un mare, il mare è quello della disabilità avvisiva
40:16dove c'è un approdo sicuro che è il Sant'Alessio. La disabilità avvisiva è trasversale ovviamente,
40:22non ha una caratterizzazione territoriale, però lì a Tor Marancia, nella sede del Sant'Alessio,
40:28le persone con disabili visivi, ipovedenti o non vedenti del tutto acquisiscono autonomia
40:36personale e fanno delle cose straordinarie. Alcune diventano attività sportive tipo Federico
40:46Bassani che è l'atleta che noi abbiamo raccontato, nuotatore, non vedente, non vedente dall'età di
40:55cinque anni, cinque anni e mezzo, è stato in finale a Tokyo e adesso punta a Parigi e lo fa
41:05con una serenità, con una forza, con una capacità di resilienza straordinaria e questo
41:15insegna tanto a tutti. E quindi è apposta a dire che parlo di cinque luoghi fisici e di un altro che
41:25non è un luogo fisico ma che è un grande tema perché lo sport è una grande piattaforma inclusiva,
41:33lo sport tra normodotati e disabili è una piattaforma su cui ci può essere veramente
41:44tanta integrazione, tanta inclusione ed è qualcosa del genere e viene fatto anche a Corviale,
41:51campo a calcio sociale dove giocano insieme ragazzi normodotati ed altri con difficoltà.
42:01Certo, perdonami Marco, io credo di averlo un po' intuito però vediamo se magari mi sbaglio,
42:08posso chiederti qual è la storia che tu hai preferito, cioè quella che diciamo ti ha più
42:12colpito, che tieni più nel cuore, se non è una domanda diciamo troppo, diciamo, difficile.
42:19No guarda è difficilissima perché ti posso assicurare che di storie che mi hanno colpito
42:26ce ne sono tante. Immagino. Ce ne sono veramente tante, in ogni luogo ho trovato qualcosa che ha
42:36lasciato il segno, ecco passami i termini. Un'altra storia interessante è quella del
42:43playground Ancillotto al Celio dove si fa street basket, dove c'è molto frequentato,
42:52noi abbiamo intercettato un gruppo di artisti peraltro, chi fa il rapper, chi fa lo street artist,
43:00che si ritrovano con un grande fermento culturale, con un grande fermento creativo,
43:05con una grande capacità di effervescenza che si crea nello stare insieme, nel giocare,
43:11che poi diventa un motore, una suggestione artistica che poi ognuno cavalca secondo il
43:17suo linguaggio. Con loro c'è spesso un ragazzo che forse è il più creativo di tutti perché anche lui
43:29ha delle difficoltà, però è lì con loro, gioca, li segue, forse è il più creativo perché la vita
43:37l'usa di inventare ogni giorno. Questo partecipare insieme forse è il vero senso dello sport sociale.
43:46Senti Marco vogliamo ricordare ai nostri telespettatori che sicuramente saranno
43:55molto interessati a questo progetto, dove è possibile vederlo? Guarda noi stiamo pubblicando
44:00sul nostro canale youtube che è sportmemory.it, stiamo pubblicando le sei puntate, due sono uscite
44:09ieri, due usciranno domani e due il 17. Poi sui canali istituzionali della Regione sono in corso
44:16di messa online le varie puntate. Ecco lui è Alessandro Orella. E' molto interessante questo
44:29docu reportage, quindi immagino che i nostri telespettatori avranno sicuramente la curiosità
44:33e il piacere di poterlo vedere. Quindi mi sembra di aver capito che a partire da sabato saranno
44:38disponibili tutte le sei puntate, giusto? Sì, ad oggi ce ne sono due online su youtube, domani ce
44:45ne saranno altri due e sabato ci sono le altre due, quindi da sabato ci sono le sei puntate
44:49complessive disponibili in visione. Hanno durate non impegnative, tra i 10 e i 18 minuti, insomma
44:57si può prendere una piccola pausa. Un caffè e guardare queste puntate. Ultima domanda, ci sarà
45:04un ampliamento di questo progetto o terminerà qui? No, noi speriamo di continuare perché di cose
45:13belle da raccontare sotto questo punto di vista a Roma ce ne sono tante, noi abbiamo preso alcune,
45:19però ce ne sono tante altre che aspettano di essere raccontate, anche perché purtroppo c'è
45:24una cosa con cui dobbiamo fare i conti, dal punto di vista nel panorama informativo le cose belle
45:32fanno sempre più fatica a farsi vedere e quindi insomma ecco. Come un po' tutto nel nostro mondo,
45:41hai detto qualcosa che può essere applicato a tanti tanti contesti secondo me, non soltanto
45:44allo sport ma in realtà di Roma. Comunque voglio ringraziarti veramente di cuore per questo tuo
45:51intervento, rimandando appunto i nostri telespettatori a vedere questo docu reportage
45:55in sei puntate sul sito di sportmemory.it, giusto? Grazie, esatto, esattamente. Grazie a te Marco,
46:02grazie per la tua disponibilità. Ci fermiamo nuovamente, il nostro spazio di oggi termina
46:09qui, noi però torniamo nuovamente domani dalle 13 alle 14 su questo canale, il canale 14 del
46:15Digitale Terrestre, con un nuovo appuntamento con Roma Digiorno per approfondire le principali
46:21notizie di attualità e cronaca della capitale. La replica per chi volesse vedere questa puntata
46:27sarà disponibile a partire dalle ore 18, sempre sul canale 14 del Digitale Terrestre. Vi invitiamo
46:33anche a seguire il nostro principale sito internet www.radioroma.it. Vi ringraziamo per
46:40averci seguito e vi auguriamo una buona giornata. Roma Digiorno, le notizie della capitale con Elisa
46:49Mariani.