• 3 settimane fa
Roma Di Giorno con Elisa Mariani - Puntata di Giovedì 22 Dicembre 2022

00:00 Intro
01:21 in collegamento Claudio Benedetti Capo Dip. Sanità Pubblica Roma e Lazio UIL, FPL
23:30 in collegamento Paola Doricchi, creatrice del gioco CICERONE

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Trascrizione
00:00Roma Digiorno, le notizie della Capitale, con Elisa Mariani.
00:06Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento con Roma Digiorno, l'approfondimento giornalistico
00:13dedicato alle notizie di attualità e cronaca della Capitale. La sanità italiana è in
00:19evidente collasso. Dopo due anni e mezzo di pandemia il sistema sanitario nazionale ne
00:25sta risentendo moltissimo. Il problema forse più urgente e più grave su cui è necessario
00:32un intervento da parte delle istituzioni è la carenza di personale. Mancano medici,
00:36mancano infermieri, mancano personale qualificato appunto proprio per restare negli ospedali. Le
00:43ripercussioni sotto questo punto di vista sono molteplici, in particolar modo proprio per i
00:49professionisti del sistema sanitario che sono così costretti a dei turni massacranti per
00:53coprire i turni vuoti, ma anche soprattutto per i cittadini che vedono continuamente spostarsi o
01:01comunque rimandare visite mediche che avevano programmato ormai da diversi mesi e che non
01:06hanno appunto la possibilità di avere un sistema nazionale sanitario efficiente e appunto reperibile.
01:12Noi ci facciamo spiegare tutti i problemi e le possibili soluzioni in questo senso da Claudio
01:18Benedetti che è il capo dipartimento della sanità pubblica a Roma e Lazio, il FPL. Buongiorno,
01:25ben trovato. Buongiorno, buongiorno. Grazie per la sua disponibilità. Inizierei proprio chiedendole
01:33di elencarci quali sono i problemi più urgenti che la sanità pubblica ha in questo momento. Allora
01:40c'è una fotografia nazionale e una fotografia regionale che è ancora più grave. L'introduzione
01:44che lei ha fatto è perfetta, è impeccabile. Noi ci troviamo di fronte a un problema reale e sociale.
01:51La carezza di personale è un elemento drammatico che pesa sulla sanità. Immaginiamo che a livello
01:56nazionale sono assenti almeno 30.000 figure mediche e 70.000 figure di assistenza specifica
02:02infermieristica e delle professioni sanitarie in generale. Ma ancora di più pesa sulla nostra
02:06regione dove le assenze sono a pieno titolo 10.000 unità. Perché parlo lì? Principalmente di un
02:13peso maggiore della Regione Lazio. La Regione Lazio è una regione che è stata commissariata
02:17per dieci anni e cioè era come una regione che avendo una situazione di erbitoria ha bloccato
02:23assustioni e investimenti sulla sanità. Allora cosa è avvenuto in questi dieci anni? È avvenuto
02:28che tutta la popolazione lavorativa è andata in quiescenza, non sono state messe in campo
02:35azioni di reintegro e quindi assunzioni e quindi noi ci troviamo con una carenza enorme
02:42e mastodontica a livello di assistenza all'interno delle strutture. Il personale sanitario non solo
02:49è carente in termini di numeri ma è aumentata la loro età media e quindi noi abbiamo un personale
02:56che ha un'età media di 55-58 anni. Quindi voi immaginate che questo personale oltre
03:02essendo carente ha un'età molto alta ed è costretto a lavorare con doppi turni e turni
03:07massacrati. Questi mancati investimenti sia strutturali e quindi di assunzioni hanno portato
03:14a una sanità fragile che non riesce a rispondere alle esigenze del cittadino. Immaginate che
03:19l'ordine di controllo della sicurezza europea dice che al di sotto del 6,6% di investimento
03:25in sanità del prodotto interno lordo il sistema sanitario collassa. Noi stiamo vicino a questo
03:30limite e non possiamo rispondere alle esigenze della cittadinanza e i cittadini sono costretti
03:35in questa maniera vedendo liste di attesa enormi, tempi prolungati enormi a doversi
03:42rivolgere alla sanità privata che già nella Regione Lazio è pari al 40% dell'offerta
03:49sanitaria ma 15 famiglie su 100 rinunciano alle cure perché non riescono a suffrire
03:55dei servizi sanitari pubblici e sono costretti a rivolgersi alla sanità privata. Ha creato
04:00un sistema che viene chiamato povertà sanitaria che è una situazione drammatica. Naturalmente
04:07noi cosa abbiamo fatto? Abbiamo protestato rispetto a questa cosa e ci è stato spiegato
04:12a più riprese, lo vediamo ogni giorno sui giornali, che sarebbe intervenuto il piano
04:16nazionale di riprese a resilienza, famosa economia proveniente dall'Europa, per darci
04:21sostegno. Ma questi soldi che tra l'altro verranno impiegati la metà per il caro bollette
04:27servono solamente a costruire strutture e ad acquistare tecnologia ma non ad assumere
04:33personali. Questa situazione cosa farà? Farà in modo che noi saremo costretti a rivolgerci
04:39di nuovo ai privati e quindi regalare le nostre strutture agli imprenditori e aumentare l'offerta
04:46del servizio sanitario privato e quindi noi in questa maniera, non investendo l'economia,
04:51stiamo regalando il nostro sistema sanitario nazionale agli impresi e agli imprenditori
04:56e lo stiamo privatizzando. È sotto gli occhi di tutti che oggi non è possibile andare
05:01in ospedale e fare con tempi certi un intervento chirurgico o un esame di agnostico e quindi
05:07siamo tutti eventualmente costretti a rivolgerci al privato. La situazione dell'utenza non
05:13è la stessa percepita dal personale. Il personale si trova in una situazione di stress enorme,
05:18in una situazione di burnout. Voi immaginate che sono costretti ad effettuare e costretti
05:24per garantire i minimi assistenziali doppi turni. Allora, questo significa che un infermiere
05:30come un medico, come un personale di assistenza potrebbe trovarsi 17 ore, 16 ore, 15 ore all'interno
05:37di una camera operatoria, all'interno di una qualche intelligenza, all'interno di un centro
05:40di rimazione di una situazione intensiva e prestare la sua assistenza in orari distruttivi
05:47per il fisico e per la psiche. Allora, l'esigenza qual è? L'esigenza è avere denaro, denaro
05:54che ci aspettavamo fosse investito e comunque programmato da questo ultimo programma di
06:00bilancio per assumere soprattutto il personale e fare in modo che questo turnover avvenga
06:09in maniera urgente. Nel tempo si è prodotto questo sistema, 100 persone andavano in pensione
06:16e 50 venivano reintegrate. In un termine di 10 anni abbiamo praticamente svuotato le strutture
06:22completamente. Non ci aiuta naturalmente ciò che oggi fanno le università perché
06:27va raccontato che rispetto alla richiesta che noi abbiamo... Infatti io stavo proprio
06:32per chiederle questo perché molti pensano che la carenza di medici sia legata anche
06:39in parte al fatto che per entrare ad esempio a medicina ci sia il numero chiuso, quindi
06:43molti lamentano questo fatto. Secondo lei potrebbe essere uno dei motivi per i quali
06:47mancano i medici? È un comotivo nel senso che se lo Stato oggi, che lo sta facendo da
06:55diverso tempo, non mette risorse economiche, produce assunzioni, non si possono farne,
07:01ma nel momento che lo farà non ci saranno le figure professionali e professionisti pronti.
07:06Perché? Perché le università hanno dei corsi al numero chiuso e non producono professionalità.
07:13Seppur volendo oggi lo Stato decidesse di investire improvvisamente cifre astronomiche
07:18e produrre esempio 400 mila assunzioni che sono i numeri veri che servono per estabilire
07:24un equilibrio in sanità, non sarebbe possibile perché questi professionisti non sono pronti,
07:29perché non ci sono sistemi tali da poter licenziare queste nuove professionalità.
07:35I corsi al numero chiuso sono deleteri perché la richiesta non copre offerta e quindi andiamo
07:43in default anche sotto questo punto di vista. Si dice molto in questo periodo, ma stanno
07:48assumendo, abbiamo sentito parlare di nuove assunzioni. Bene, va chiarito che queste assunzioni
07:54sono veramente una toppa per chiudere un buco enorme e era impossibile dover affrontare
08:01due anni di pandemia con questa situazione delle risorse umane, dove il carico oltre
08:06a essere ordinario diventava straordinario. Allora a quel punto la Regione ha messo in
08:10campo obbligatoriamente delle assunzioni, ma a tempo determinato e quindi oggi noi
08:16protestiamo come organizzazioni sindacali confederali anche per estabilire un preciso
08:20di equilibrio. Le persone non solo vanno assunte nei momenti d'urgenza, ma vanno anche
08:25stabilizzate e prorogate, cosa che non sta avvenendo. Quindi questi numeri non voanti
08:30che si sentono in questo periodo e la Regione come il Piano Nazionale sta assumendo, sappiate
08:35che è un decimo di quello che ci manca in sanità e tra l'altro non è neanche stabilizzato
08:41e non è neanche ancora prorogato. Si sta lottando in questo senso. Ci aspettavamo una
08:46spinta più forte sulla sanità, che è un bene primario da parte di questo nuovo programma
08:51di bilancio, cosa che non abbiamo visto. Siamo tutti molto scioccati da questa situazione
08:55perché il sistema, va chiarito e va detto, sta passando sottilmente sotto il naso di
09:00tutti, è al limite del collasso. Non si regge più la richiesta. Il personale oggi
09:07che è all'interno dei servizi non riesce più a reggere nemmeno le turnazioni, che
09:12sono qualcosa di assurdo. I recenti dati stat mi confermi se dico qualcosa di errato. Dicono
09:21che il popolo italiano è sempre più vecchio, quindi viene lecito immaginare che le persone
09:27che siano più anziane abbiano più patologie e quindi più richiesta da fare agli ospedali,
09:31ma se non c'è personale ovviamente queste patologie non possono essere curate. Esattamente,
09:36se non c'è personale non si può dare offerta. Se non c'è personale siamo costretti a chiudere
09:41servizi, a ridurre liste operatorie, camere operatorie e non ci dimentichiamo che in questa
09:46regione in questi dieci anni sono stati chiusi interi ospedali, intere strutture e abbiamo
09:52un impatto sulle strutture sanitarie enorme, perché quello che manca anche all'interno
09:56di questa regione, come nel piano nazionale immagino e so, è una medicina del territorio
10:03che possa drenare tutta questa popolazione che impatta sugli ospedali. Oggi gli ospedali
10:08sono sovraffoglati, se voi vi regalate un pronto soccorso avete liste di attesa chilometriche
10:14che durano addirittura giornate se non addirittura due o tre giorni di fila, perché non c'è
10:19la possibilità di avere posti letto, laddove ci fossero, non c'è il personale per tenere
10:24gli attivi adaperti e quindi le aziende sono costrette a chiudere, vengono ridotti liste
10:28di attesa, vengono chiuse ecografie, risonanze, camere operatorie, perché non c'è il materiale
10:34umano, non perché non ci siano le strutture e magari le tecnologie e questo è un danno.
10:41Tra le altre cose, nei pronto soccorso, ne abbiamo parlato anche già noi qualche settimana
10:46fa, c'è anche il problema delle ambulanze perché da come c'è sembrato di capire mancano
10:52le ambulanze proprio a Roma perché vengono purtroppo bloccate, intasate dal traffico
10:56e dalla mancanza proprio di mezzi. Comunque sulla questione mancanza materiale vorrei
11:02approfondire in maniera più dettagliata tra qualche istante insieme ancora a Claudio Benedetti
11:07perché dobbiamo fermarci per il consueto minuto di pubblicità, però anche voi restate
11:10con noi.
11:12Bentornati a Roma di giorno, l'approfondimento giornalistico dedicato alle notizie di attualità
11:18e cronaca della Capitale. Il nostro spazio di oggi si è aperto parlando di una problematica
11:24particolarmente urgente che è quella che riguarda la sanità pubblica. La sanità italiana
11:29è in evidente collasso, manca il personale, mancano medici, infermieri, ma anche personale
11:34qualificato negli ospedali. Pronto soccorso che sono in sovraccarico e quindi anche loro
11:41al collasso, manca il materiale e mancano le ambulanze, dunque una situazione particolarmente
11:46allarmante sulla quale bisogna puntare un occhio di riguardo e chiedere alle istituzioni
11:51un intervento quanto più possibile urgente. Siamo in compagnia del capo dipartimento sanità
11:57pubblica a Roma e Lazio, Claudio Benedetti, con il quale fino a qualche minuto fa stavamo
12:02parlando di un'altra problematica, cioè la mancanza di materiale. Viene spontaneo chiedersi
12:07come è possibile che negli ospedali manchi il materiale, mi sembra di aver capito anche
12:13ascoltando alcuni componenti del personale ospedaliero che a mancare sono le cose basilari
12:19come ad esempio coperte o attrezzature che servirebbero ai pazienti, ma questa cosa è
12:26veramente incredibile? Sì, diciamo che rientra nel discorso dell'aziendalizzazione delle
12:33strutture sanitarie. Noi un tempo non eravamo aziende ospedaliere gestite da una cornice
12:40manageriale e un managgemente dirigenziale che gestiva le aziende, ma eravamo delle strutture
12:45semplicemente asla pubbliche. Con l'avvento dell'aziendalizzazione è stata dotata un'economia,
12:50un budget, un capitolato di spesa da dover rispettare come un'azienda privata con costi
12:56e ricariche. Allora cosa fanno i manager delle aziende? Devono intervenire naturalmente su
13:02diverse voci per tentare di risparmiare e stare all'interno dei costi che gli vengono
13:06imposti dal governo regionale e nazionale. Allora cosa ci immaginiamo? In alcune circostanze
13:13come è avvenuto non si fanno assunzioni, non si assume personale, quindi il costo del
13:18personale cala drasticamente facendo risparmiare le aziende e rientrando secondo i costi nazionali
13:23o regionali e in altri invece si tenta di gestire gli acquisti dei beni e dei servizi
13:30attraverso delle gare e molto spesso queste gare ci portano ad acquisire dei beni o magari
13:37dei servizi o dei materiali che sono aggiudicati con un costo a ripasso e quindi materiali di
13:43minor qualità e in alcune circostanze anche con delle difficoltà di approvvigionamenti e
13:49quindi rientra tutto in un piano gestionale. Cioè la sanità oggi viene valutata con un costo a cui
13:56bisogna guardare e in alcune circostanze naturalmente si deve fare di buon uso del
14:03denaro e risparmiare, si risparmia sulle risorse umane, si risparmia sui beni, si risparmia sui
14:08servizi, si risparmia sull'acquisto delle tecnologie, si risparmia sulla ristrutturazione
14:13delle strutture e la rieorganizzazione della sanità, quindi come se fosse una ditta privata
14:20viene aggredita da queste esigenze. Non si guarda più eventualmente solo alla qualità come un tempo
14:28ma si guarda alla produzione, al costo di questa produzione e se questi costi non rientrano nei
14:33margini e nei limiti che vengono imposti dalla politica bisogna fare a quel punto dei tagli che
14:40sono risorse umane, beni o servizi e questo è il dato. Naturalmente non è volontà né degli
14:46amministratori né dei direttori generali arrivare a questi livelli ma si producono come una catena
14:54composta da molti anelli queste problematiche perché l'idea è iniziativa risparmiare e produrre
15:01ma il risparmio molto spesso non fa qualità. No infatti ma secondo lei di questo passo è possibile
15:08che l'Italia diventi come gli Stati Uniti cioè che la sanità diventi qualcosa di privato? Allora
15:15io dico questo, secondo me stanno smontando il sistema sanitario nazionale con un piano a lungo
15:21inesorabile da diverso tempo per poterlo privatizzare. Come dicevo il 40% dell'offerta
15:27sanitaria oggi è nel privato, il 60% è nel pubblico. Se noi continuiamo a non assumere
15:34personale, a non investire nella sanità pubblica, a non implementare questa attività pubblica
15:43siamo costretti ad offrire il tutto nella sanità privata. Lo dicevo prima il piano nazionale di
15:48resilienza ripresa, i soldi cash fluidi che l'Europa mette a disposizione verranno impiegati
15:54per costruire strutture e acquistare tecnologia e non per assumere personale. Bene adesso andiamo
15:59a fare un'analisi, chi lo gestirà questa struttura o questa tecnologia? Ci dovremmo in assenza di
16:06investimenti quindi di assunzioni e di risorso umano rivolgere necessariamente agli imprenditori
16:11pubblici. Noi abbiamo queste strutture che non siamo in grado di riempire con risorso
16:16umano e con beni di vario genere e ve la diamo in gestione, quindi altro pezzo di sanità
16:22pubblica verrà regalata agli imprenditori e alle imprese privati. Inesorabilmente stiamo
16:27andando verso una privatizzazione perché ce lo dobbiamo dire, evidentemente l'idea
16:32dei governi è quella di non poter più riuscire ad offrire un'offerta sanitaria a garantire
16:36costi così elevati diffusi e quindi stanno facendo probabilmente secondo noi le organizzazioni
16:42sindacali un'attività di mobilitazione verso la sanità privata. Ma già oggi è così,
16:49ripeto il 15% delle famiglie italiane rinuncia alle cure perché non potendo accedere alle
16:54strutture pubbliche viste le liste di attesa, viste le tempistiche, è costretta a doversi
16:59divolgere a privata, non potendolo fare rinuncia alle cure. Certo, anche perché sono molte
17:06le famiglie che purtroppo sono costrette a scegliere, specialmente in questo periodo
17:09tra il pagare le ballette e mangiare oppure curarsi, quindi ovviamente la sanità viene
17:15meno sotto questo punto di vista. Secondo lei le istituzioni da che punto dovrebbero
17:21ripartire, vogliamo ripeterlo? Allora, secondo noi le istituzioni devono ripartire da una
17:26fotografia nel reale, devono procedere urgentemente con un piano assunzionale immediato, prima
17:34di tutto passando per la stabilizzazione dei dipendenti che già sono stati assunti nel
17:39momento del Covid, prorogare quelli che non hanno i criteri ancora della stabilizzazione
17:44secondo la legge Madia, portarli a quei criteri e stabilizzare tutto il reale che già si
17:49trova all'interno delle strutture. Fare un piano concorsuale e assunzioni importanti
17:55mettendo soldi freschi e soldi importanti per un'assunzione di tutte le categorie,
18:00di tutte le figure professionali sanitarie che sono tantissime e carentissime. Devono
18:04aprire i corsi universitari e evitare che si facciano corsi a numero chiuso per dare
18:11maggiore offerta e questo piano di investimento deve anche prevedere una ristrutturazione,
18:17un'organizzazione del territorio che deve aiutare le strutture sanitarie pubbliche,
18:21o meglio gli ospedali, i pronto soccorso, i centri di innovazione subintensive a non
18:25impattare con l'intera popolazione, perché anche quello che manca in questa regione,
18:31in questa nazione è il fatto che non esista una medicina del territorio sviluppata tanto
18:37da poter drenare tutte quelle situazioni che possono evitare di andare in ospedale e quindi
18:42la carenza sarebbe ancora più maggiore. Quindi investimenti con assunzioni, contratti,
18:48stabilizzazioni del personale sanitario, medico, infermieristico, tecnico, tecnico
18:53di operatoria, radiologia, fisioterapisti, tutte le figure del comparto sanitario e creare
18:57un'organizzazione territoriale che defluisca e diluisca l'impatto sugli ospedali. Naturalmente
19:03le risorse umane insieme alle risorse strutturali e di tecnologia devono prevedere l'attività
19:12sanitaria pubblica H24. Noi siamo per un'attività pubblica continuativa e sicura, non dobbiamo
19:19assolutamente smontare un patrimonio come il Servizio Sanitario Nazionale che è unico
19:25al mondo per regalarlo a privati ed imprenditori e trasformare il nostro sistema sanitario
19:32nazionale come quello che vediamo pericoloso in molti paesi esteri.
19:37Infatti, proprio in riferimento ai paesi esteri, ora io dirò una cosa che ha un sapore un po' dolce amaro,
19:42perché noi pensiamo erroneamente che solo l'Italia abbia questa situazione drammatica,
19:47invece gli ultimi dati ci forniscono un quadro allarmante anche in altre nazioni europee,
19:52ad esempio Germania, Francia e Spagna si trovano quasi in maniera identica all'Italia,
19:57cioè mancano i medici di base, quindi possiamo dire che è una situazione che sta investendo
20:02tutta Europa anche a causa della pandemia forse.
20:05La pandemia è qualcosa che ha fatto praticamente crollare il sistema, è stato uno tsunami
20:12che ha fatto collassare quello che si reggeva in piedi, come si dice, con gli stecchini,
20:18perché questa carenza che veniva sopportata e attraverso lo sforzo da parte del personale
20:25nel dover fare doppi turni, rinunciare alla vita per poter lavorare e quindi fare del
20:30tutto un'unica idea, oggi crolla di fronte all'esigenza, è impressionante che il Covid
20:37ci sia arrivato e quindi ci ha messo di fronte a una realtà che era nascosta, ma che è
20:43reale per molti paesi. Certo l'Italia è una situazione drammatica,
20:48che poi l'Italia naturalmente è un paese che è diviso in tre parti, noi non ci accorgiamo
20:53molto spesso, non parliamo della situazione sanitaria che riguarda i paesi del sud,
20:58dove vediamo ogni giorno nei telegiornali quale situazione si trova la sanità nel sud,
21:05c'è una sanità dell'Italia centrale, c'è una sanità dell'Italia del nord,
21:09quindi sono realtà frammentate diverse, ma a livello delle nazioni si stanno uniformando
21:16le situazioni che il Covid ha messo in evidenza. Quella nostra è drammatica, è drammatica
21:23anche per un punto di vista di qualità, noi in questa maniera stiamo rinunciando a un sistema
21:28sanitario nazionale pubblico, completamente gratuito, di altissima qualità ed efficienza
21:34che altri paesi non hanno e quindi l'impatto per la nostra popolazione, che tra l'altro
21:39ricordo lo sente molto di più perché è la popolazione più anziana del mondo,
21:43è enorme e drammatico. Infatti, bene Claudio noi ci auguriamo
21:48se non altro che questo spazio possa aver dato luce ad un problema di cui parlano
21:53in tantissimi, però forse nessuno ha ancora preso in mano la situazione,
21:57noi ci auguriamo che qualcosa si smuova nei prossimi mesi, nel frattempo però
22:01ti ringraziamo veramente di cuore per questo tuo intervento e per questo quadro generale
22:06che è stato veramente illuminante, purtroppo.
22:09Purtroppo lo dico anch'io, speriamo in una manovra che cambi urgentemente idea
22:14e investa sulla sanità come sulle scuole e sulle pensioni,
22:17ma la sanità è veramente urgente, io sono a disposizione quando volete,
22:20ringrazio tutti per l'attenzione.
22:22Grazie mille ancora a te, ci fermiamo nuovamente per un minuto di pausa,
22:28però tornate tra qualche istante insieme a noi perché ora cambiamo completamente il registro
22:33e parliamo di un gioco da tavola incentrato su Roma che promette di farci conoscere
22:39la nostra capitale sotto altri punti di vista, restate con noi.
22:42Bentornati a Roma di giorno, seconda parte del nostro spazio dedicato all'approfondimento giornalistico
22:48sulle notizie di attualità e cronaca della capitale.
22:52Come dicevamo qualche istante fa, cambiamo completamente il registro
22:56e ora parliamo di un gioco da tavola che promette di far riscoprire una Roma diversa,
23:01una Roma sia del passato che del presente e che promette appunto di farcela riscoprire
23:07sotto la veste della storia, della cultura, ma soprattutto del gioco.
23:11Appunto un'idea originalissima che appunto poco prima del Natale può tornare utile
23:17soprattutto a molte famiglie con bambini e ragazzi.
23:21Noi vogliamo farci raccontare tutti i dettagli da chi l'ha ideato e prodotto questo gioco
23:26che ricordiamolo si chiama Cicerone e abbiamo oggi proprio con noi appunto proprio l'ideatrice
23:31Paola Doricchi. Ciao Paola, bentrovata.
23:34Salve, ciao a tutti.
23:37Grazie per la tua disponibilità. Io inizio subito chiedendoti come nasce questa idea incredibile.
23:45Ma guarda, allora, io sono toscana e rivivo in Toscana.
23:52Però ho vissuto a Roma per 30 anni e quindi un pezzo del mio cuore è rimasto lì.
23:59Durante il primo lockdown evidentemente, non so, la lontananza forzata da Roma
24:05e dagli amici di Roma, non so, mi hanno fatto scattare questa voglia di fare questo gioco
24:12e ci ho messo quasi due anni e mezzo per finirlo, però adesso insomma c'è.
24:19Beh, due anni e mezzo sono veramente tanti, c'è un impegno veramente grandissimo per realizzarlo immagino.
24:26Sì, due anni e mezzo diciamo nei ritagli di tempo dal mio lavoro, però ci è voluto tempo
24:31perché è un gioco a quiz, a domande, e le domande sono mille.
24:37Quindi mettere insieme mille domande e mille risposte diciamo tutte verificate e certificate
24:44non è un lavoro che si fa in poco tempo.
24:48Sono domande che riguardano la cultura popolare, storia, arte, sono divise per argomenti,
24:55c'è la tradizione culinaria, il dialetto, la letteratura, quindi insomma tante parti.
25:06Tante parti certo. Hai realizzato tutto quanto da sola Paola?
25:10Ho realizzato tutto quanto da sola, addirittura anche le grafiche con l'aiuto di un mio amico
25:19che si chiama Fabio Santarelli, però lo sto producendo con il crofunding perché io non ho i soldi
25:29per produrre un gioco da tavolo perché è molto costoso, la cartotecnica per i giochi è molto costosa
25:35e quindi sto provando a produrlo con un crofunding che devo dire è partito da 5-6 giorni e sta andando molto bene.
25:42Sta andando bene, quindi lo stanno già acquistando in molti?
25:46Sì, sì. Come dicevo l'arrivo del Natale può essere d'aiuto per le famiglie per intrattenere i bambini e i ragazzi immagino?
25:54Sì, guarda allora il gioco per Natale non sarà pronto perché il crofunding non sarà finito
26:00purtroppo però ci sarà per il Natale prossimo sicuramente e quindi sì lo stanno già comprando in molti
26:08diciamo che sono al 25% del cammino per raggiungere il traguardo di arrivo insomma.
26:17Puoi spiegarci come funziona?
26:20Il crofunding o il gioco?
26:23No, il gioco.
26:25Allora il gioco si tratta di partire da un quartiere centrale di Roma, percorrere una consolare e fare il giro del raccordo anulare e tornare a casa
26:34tutto ciò rispondendo a domande su vari argomenti e però si possono incontrare anche degli ostacoli diciamo lungo il cammino, degli imprevisti
26:46e quindi lo scopo è quello di tornare a casa insomma dopo aver fatto il giro di tutta Roma.
26:54In quanti si può giocare?
26:55Allora si può giocare da 2 a 6 singoli o squadre e diciamo che il gioco è principalmente per un pubblico adulto insomma diciamo dai 14 anni in su non è un gioco per bambini ecco.
27:12Però è un aiuto per i ragazzi anche per ripassare un pochino la storia e l'arte no?
27:19Tra l'altro io penso che il format del gioco io adesso l'ho fatto su Roma perché Roma è parte di me è la mia città diciamo però lo stesso format si potrebbe riprodurre per altre città o zone
27:35e volendo con l'aiuto di docenti e insegnanti si potrebbe quindi con delle domande fatte apposta si potrebbe anche farlo per i ragazzi delle scuole.
27:44E infatti ti piacerebbe se questo progetto fosse accolto dalle scuole, fosse anche diciamo aiutasse appunto gli insegnanti?
27:54Molto, secondo me insomma è un modo per imparare giocando e imparare tante cose sulla propria città appunto sulle tradizioni, sulle canzoni, sui quartieri
28:10perché veramente c'è tutta Roma dentro Cicerone non c'è solo il centro o la storia diciamo ci sono le periferie insomma è un gioco che secondo me ha un potenziale didattico importante.
28:27Notevole certo, io immagino però che per realizzare questo gioco che ricordiamolo ha impiegato appunto due anni e mezzo l'editrice Paola Doricchi ci sia dietro una preparazione comunque sotto molti aspetti notevole no?
28:41Quindi immagino che tu sia preparatissima in storia, letteratura e cultura generale.
28:46Posso chiederti quali sono stati i tuoi studi e se questi studi che tu hai fatto a Roma ti hanno aiutato anche nella realizzazione di questo gioco?
28:54Guarda sì mi hanno aiutato allora io ho studiato a Roma all'università io ho fatto lettere più in particolare ho studiato storia contemporanea poi per un mio insomma con il mio grande rimpianto ho fatto tutti gli esami e ho presentato anche la tesi ma non mi sono mai laureata però diciamo che tutti gli studi che ho fatto mi sono serviti sì per fare questo gioco
29:20e poi i tanti anni in cui ho abitato a Roma e anche un po' le mie passioni insomma la musica, le tradizioni sono tutte cose che dentro al gioco ci sono ovviamente per diciamo fare in modo che le domande cioè che le risposte fossero tutte verificate e accertate mi sono anche fatta aiutare perché non è che sia una tutologa insomma.
29:44Certo però possiamo dire che per raggiungere la per ottenere la laurea sei ancora in tempo Paola lo sai vero?
29:52Lo so che sono ancora in tempo ma dovrei pagare le tasse pregresse di ormai 30 anni quindi o ricomincio da capo potrei anche farlo però.
30:02Beh potresti pensarci magari fare la tesi proprio su questo gioco che mi sembrava qualcosa di incredibile veramente posso chiederti tu hai citato tradizioni, canzoni ma anche cucina romana posso chiederti qual è il tuo piatto preferito la tua tradizione preferita di Roma avendoci vissuto 30 anni la conosci bene insomma no?
30:24Come no? Guarda a me allora il piatto in assoluto che mi piace di più sono i carciofi alla giudia per me la cucina diciamo ebraico romana è fantastica però poi insomma anche una bella cucinara che qui non si trovano insomma ce n'è.
30:50Beh in Toscana però si mangia benissimo però ci sembra di capire che tu preferisci comunque la cucina romana.
30:58No io sono apprezzo sono una apprezzo tutti i tipi di cucina ma sai che c'è.
31:11Ci sono forse dei problemi con il collegamento con Paolo De Ricchi che purtroppo si trova in Toscana quindi per evidenti motivi forse ci sono dei problemi di linea.
31:21In questi ultimi minuti in attesa di ripristinare appunto il collegamento leggiamo insieme qualche notizia che forse ai nostri telespettatori potrebbe interessare e appunto essere importante.
31:32Chiedo cortesemente alla regia di collegarsi con la pagina principale di Radio Roma e parliamo purtroppo ancora di rifiuti perché a Roma si torna ai numeri pre covid e sarebbe aumentata anche la tari.
31:46Pensate la quantità di rifiuti a Roma sta aumentando raggiungendo così la quantità che era quella prima del covid e quanto emerge dal rapporto pubblicato sull'ISFRA sui rifiuti urbani.
32:00Nella 2019 nella capitale si contavano 1,69 milioni di tonnellate di rifiuti un dato che è sceso durante il periodo pandemico e ora sta aumentando arrivando a toccare cifre come quella del 2019.
32:15Questi numeri avevano giovato all'amministrazione perché meno rifiuti significava meno costi di gestione quindi anche un costo di una tari più bassa per i romani.
32:25L'aumento purtroppo della produzione di spazzatura aumenterà anche la relativa tassa ma per i cittadini della capitale le spese non finiscono qui.
32:34Dovranno anche pagare il dazio legato all'assenza di impianti per il trattamento e la gestione di rifiuti.
32:42Quindi immaginate una situazione che sta diventando veramente allarmante per Roma sotto il punto di vista dei rifiuti se pensiamo anche che mancano soltanto due anni a uno degli appuntamenti più importanti della capitale che è quello del giubileo 2025.
32:56Roma amici a quattro zampe per i bimbi del centro per le cure palliative pediatriche quindi finalmente una buona notizia.
33:04Cani e istruttori vestiti per le feste e regali per i bambini ospiti del centro per le cure palliative pediatriche di passo scuro del bambino Gesù.
33:14L'incontro di ieri del progetto un amico con le zampe in ospedale è stato all'insegna del Natale.
33:20Diversi studi scientifici dimostrano infatti come la relazione con gli animali in particolar modo con i cani all'interno di un contesto ospedaliero apporti numerosi benefici per la salute psicofisica dei pazienti.
33:33Nasce così il percorso di pet therapy realizzato dall'unità operativa di psicologia clinica dell'ospedale in collaborazione con l'ente nazionale per la cinofilia italiana e inaugurato lo scorso 16 novembre.
33:47Il progetto un amico con le zampe in ospedale durerà dunque fino a metà febbraio 2023 conterà circa 20 incontri svolti con cadenza settimanale.
33:57Gli appuntamenti prevedono la presenza di un'equipa di istruttori del cane che incontra i bambini e i ragazzi dei genti negli spazi comuni oppresso i loro moduli abitativi individuali per un momento ludico e di condivisione insieme alle loro famiglie.
34:12Noi dobbiamo fermarci però nuovamente per un minuto di pausa dalla regia. Mi hanno comunicato che il collegamento con Paola Doricchi si sarebbe ripristinato quindi restate insieme a noi perché tra un istante continuiamo a parlare di questo bellissimo progetto che è il gioco da tavola Cicerone.
34:30Ben trovate a Roma di giorno ultima parte dedicata all'approfondimento giornalistico dedicato alle notizie di attualità e cronaca della capitale.
34:40Il nostro spazio di oggi si è aperto parlando del problema sanità che è in evidente collasso ma in questa ultima parte abbiamo completamente cambiato registro e stiamo parlando di un gioco da tavola che è stato prodotto e ideato da Paola Doricchi.
34:56Il gioco da tavola che si chiama Cicerone che promette di far riscoprire Roma sotto un punto di vista diverso.
35:02Paola Doricchi che è nostra ospite in collegamento video oggi con noi è di origine toscana ma ha vissuto a Roma per 30 anni quindi immaginate che conosce la nostra città appunto benissimo.
35:14Paola perché appunto questo gioco promette di far riscoprire sia la Roma del presente che la Roma del passato? Puoi farci qualche esempio?
35:23Nel gioco ci sono molte domande anche di storia, letteratura e arte. C'è poca Roma antica però c'è molto della Roma medievale, papalina, rinascimentale e poi contemporanea quindi anche domande di cronaca.
35:46Poi domande di cultura popolare per cui il cinema, la musica. Ci sono un po' tutte quelle che sono le mie passioni, i miei interessi.
35:59Vuole essere un omaggio a Roma che è la città che mi ha accolto e che accoglie fortunatamente e un ringraziamento a Roma e spero che i romani e anche i non romani l'apprezzino perché poi fondamentalmente è un gioco questo a cui possono partecipare anche i non romani che spesso vincono le partite rispetto ai romani.
36:29Questa cosa è ancora più incredibile.
36:31Nei miei game test spesso i non romani vincono contro i romani ma perché tutto sommato tutto ciò che riguarda un po' la storia di Roma e anche un po' la storia nazionale così come la cultura insomma quindi molte domande possono essere, cioè molti non romani conoscono bene anche tanti aspetti di Roma.
37:01Sono particolarmente curiosa sull'aspetto legato alla letteratura perché prima hai citato che tu hai fatto lettera e io e te abbiamo fatto lo stesso percorso di studi quindi ovviamente per deformazione professionale mi viene da chiederti domande di letteratura di che tipo? Ovviamente senza svelarci le risposte altrimenti chi ci ascolta saprà poi risolvere il gioco.
37:21Non so per esempio nomi di scrittori romani o nati a Roma, mi vengono in mente la poesia, c'è tanto su Trilussa, ovviamente su Gioacchino Belli, su anche scrittori contemporanei o scrittrici anche.
37:43C'è molto anche su Pasolini che non era romano però diciamo nella sua opera Roma è fondamentale. Ha fatto quasi tutto su Roma certo. Purtroppo sì, purtroppo è stato ucciso a Roma. Quindi insomma.
38:01C'è molto da scoprire ecco. No no no, non vogliamo farti anticipare nulla ovviamente perché altrimenti sarebbe inutile anche acquistare il gioco. Ora però voglio farti una domanda che si discosta un po' da questo gioco che tu hai ideato e realizzato e che io trovo originalissimo. Tu hai vissuto per 30 anni a Roma quindi immagino che avrai visto molteplici cambiamenti in questa città. Ora la città non si trova in una situazione oggettivamente positiva. Ecco secondo te che cosa è andato storto?
38:32Guarda io non sono in grado di dire. Io penso che a Roma manchi un'amministrazione seria veramente da tanti tanti anni, proprio tanti. Io ho vissuto tantissimo a San Lorenzo anche in altre parti di Roma ma diciamo che San Lorenzo è proprio casa mia, la sento come casa mia.
38:52Una delle zone più centrali tra le altre cose?
39:22Quando volevo, sola, ovunque invece adesso è diventato tutto più difficile e io questo credo che sia dovuto al fatto che secondo me non c'è abbastanza attenzione ad una serie di cambiamenti sociali e si risponde diciamo soltanto con questioni di ordine pubblico.
39:52La città è proprio una questione di cambiamento sociale dei quartieri che non è successo solo a Roma ma anche per esempio anche Trastevere. I trasteverini a Trastevere non ci stanno più, è diventato un quartiere dove si affittano solo case dei turisti.
40:07Quindi un po' Roma perde la sua genuinità e questo purtroppo non accade solo a Roma, accade un po' dappertutto anche qui nei piccoli centri. Io qui in Toscana vivo a Cetona che è un bellissimo borgo medievale, splendido, però purtroppo questi sono cambiamenti che avvengono ovunque.
40:32Quindi tu praticamente ci stai raccontando che non soltanto Roma si trova in questa situazione critica anche in altri punti d'Italia, ecco ad esempio in Toscana ci sono problematiche di questo tipo, però penso e immagino che in Toscana non ci sia la stessa problematica relativa ai rifiuti.
40:51Guarda, io qui in Toscana vivo in un paesino di 3.000 abitanti, qui francamente il problema dei rifiuti non c'è, insomma quello è ovvio. Però a Roma che io mi ricordi, io sono arrivato a Roma appunto a fare l'università nel 90 e mi ricordo che già all'epoca se ne discuteva, sono passati più di 30 anni ancora.
41:1732.
41:18Esatto, 32.
41:20Io credo che il problema sia, però è una mia opinione, secondo me questi servizi, i servizi essenziali, la sanità, i trasporti, quindi la pulizia della città dovrebbero rimanere pubblici, bisognerebbe investire su questi servizi.
41:42Come diceva prima il signore rispetto alla sanità, a me non sembra che le cose siano migliorate da che sono entrati i privati, ne per quanto riguarda i trasporti, ne per quanto riguarda la sanità, non so, ma credo che si debba investire molto di più.
42:01Certo, e se tu tornassi a vivere a Roma, c'è una cosa che cambieresti, la prima cosa che ti piacerebbe cambiare ecco di Roma, magari farla tornare come prima, un aspetto che è tipico oggi ma che invece quando sei venuto a vivere tu qui non c'era.
42:17Oddio, sai che ti devo dire, non vorrei dare un'immagine troppo nostalgica.
42:25No, lo sai perché quando noi eravamo giovani non era esattamente così.
42:31Ti faccio questa domanda perché noi spesso parliamo con assessori o comunque personaggi vicini al mondo politico, però ci piace anche dare voce a cittadini come noi, perché far parlare il politico o comunque l'assessore ovviamente ci dà un'immagine di Roma di un certo tipo, però noi vogliamo dare la parola e ascoltare anche l'opinione di chi ci ha vissuto come te ad esempio 30 anni e che magari cambierebbe qualcosa, magari puoi dare anche spunto a chi ci ascolta?
43:01Guarda, io penso semplicemente che se le istituzioni ascoltassero di più e se la politica in generale fosse un po' più vicina alla realtà invece di essere un po' distante da tutto, questo già cambierebbe molto le cose.
43:24Io a San Lorenzo in tanti anni sono stata anche una militante, nel senso che ho fatto parte di comitati di quartiere, San Lorenzo è un quartiere molto attivo, molto vivace e quello che noi abbiamo sempre tutti notato è che i dirigenti o i vari personaggi politici sono venuti ad ascoltarci
43:54ovviamente durante le campagne elettorali, prima delle elezioni e via dicendo, ma poi durante tutto il resto dell'anno e degli anni non si sono più visti e spesso hanno disatteso anche delle promesse che avevano fatto, questo purtroppo è avvenuto sia col centrodestra che col centrosinistra.
44:15Senza fare alcuna distinzione di questo genere purtroppo è un gran difetto della politica italiana in generale secondo me, il poco ascolto no?
44:24Poco ascolto sì, invece io credo che se appunto l'istituzione e la politica fosse più vicina alla gente, alle persone, ai problemi, ai bisogni dei cittadini questo veramente cambierebbe le cose, però sai mi rendo anche conto che detto così sa un po' di qualunquismo no?
44:45No no no, ovviamente perché bisogna partire dai concetti più semplici per poi ampliare appunto il discorso ma forse non basterebbero tre o quattro puntate per parlare di questa questione purtroppo Paola, io nel frattempo voglio ringraziarti veramente di cuore per questo tuo intervento di oggi e farti i nostri più sinceri complimenti per questo lavoro che hai realizzato che è veramente incredibile e molto originale, grazie davvero.
45:15Grazie a voi, buona giornata, ciao.
45:18Buone feste, grazie ancora.
45:20Anche a voi.
45:21Il nostro spazio di oggi termina qui, noi però torniamo nuovamente domani dalle 13 alle 14 su questo canale, il canale 14 con un nuovo appuntamento con Roma Digiorno, le principali notizie di attualità e cronaca della Capitale, grazie per averci seguito e una buona giornata a tutti voi.
45:45Grazie.
45:46Ciao.

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