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Roma di Giorno con Elisa Mariani – Puntata di Lunedì 24 Aprile 2023

00:00 Intro
01:16 Ospite in collegamento Michelangelo Ricci, Presidente del Polo Civico dell’Esquilino.
25:08 Ospite in collegamento Francesco Cavestri, pianista.


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Trascrizione
00:00Roma Digiorno, le notizie della capitale con Elisa Mariani.
00:06Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento con Roma Digiorno, lo spazio dedicato all'informazione e all'approfondimento giornalistico sulle principali notizie di attualità e cronaca della capitale.
00:19Poleis, il polo civico dell'Esquilino, ha presentato ufficialmente la seconda edizione di Festa delle Liberazioni,
00:27una serie di iniziative che dureranno per cinque giorni, talk, dibattiti e anche spettacoli e musica con un solo obiettivo, quello dell'aggregazione.
00:37Cinque giorni dunque, dal 21 aprile fino a domani, 25 aprile 2023, in un luogo centrale della capitale, piazza Vittorio e nel rione Esquilino.
00:47Tante dunque le iniziative, i talk e i dibattiti per stare insieme, è quello l'obiettivo del polo civico.
00:55Tra le altre cose ci sono oltre 30 associazioni ed enti del terzo settore che parteciperanno, collaboreranno insieme proprio a Polo Civico che sono attive sul territorio.
01:06Facciamoci raccontare tutti i dettagli dal presidente del Polo Civico dell'Esquilino, quindi dal mio benvenuto in collegamento video a Michelangelo Ricci.
01:14Buongiorno Michelangelo, ben trovato.
01:17Buongiorno, ben trovati anche voi.
01:20Grazie per la tua partecipazione qui oggi a Roma Digiorno, dunque vorrei che tu ci raccontassi tutti i dettagli di questa 5 giorni ricca di iniziative.
01:29Si è partiti il 21 aprile con una giornata simbolo per Roma, il Natale della capitale.
01:37Esatto, questa festa per noi è un momento di popolo, di aggregazione, è il momento in cui la nostra comunità di quartiere, anzi di rione,
01:47perché di questo si tratta all'Esquilino, si può ritrovare.
01:50Il Polo Civico è un'esperienza molto recente che nasce un anno e mezzo fa, unendo sia realtà di terzo settore, anche piuttosto importanti come Nonna Roma, Slow Food,
02:02la Casa dei Diritti Sociali e molte altre ancora, ma anche la cittadinanza attiva, quindi gruppi di quartiere che si organizzano per prendersi cura dei beni comuni,
02:14semplici cittadini che magari vivono all'Esquilino e vogliono dare un contributo per migliorare la vita del proprio territorio.
02:21E allora, a distanza di un anno dalla nascita del Polo Civico, oggi torniamo in piazza con questi 5 giorni di festa.
02:28Ognuno è stato dedicato ad un tema diverso che per noi è centrale per il quartiere.
02:33E allora si è cominciato il 21 celebrando il Natale di Roma con la cittadinanza planetaria, con l'idea di dare cittadinanza a tutti quei bambini che vivono all'Esquilino
02:46e che sono nati e cresciuti qui in Italia, però non sono cittadini italiani.
02:51Pensate che l'Esquilino è uno dei quartieri a Roma dove ci sono più famiglie con bambini, quindi per il centro questo dovrebbe rappresentare una ricchezza, un grande valore.
03:01Il giorno dopo, il 22, abbiamo fatto una tavolata con 400 persone realizzata con le eccedenze alimentari del mercato di Piazza Vittorio, ricucinate, preparate dagli osti della rete di Slow Food
03:14e poi portate a tavola con una semplice offerta libera, quindi una tavolata che era accessibile a tutti.
03:20Ieri eravamo con Nicola Laggioia, ex direttore del Salone del Libro di Torino, a parlare di Fenoglio, delle letture in tema di resistenza.
03:31Oggi discuteremo di casa e domani porteremo a Via Tasso i nostri fiori per celebrare il 25 aprile.
03:40Cinque giornate piene di eventi, chiaramente ve li ho riassunte, ma quello che ci interessa è portare nella piazza pubblica del nostro territorio, che è Piazza Vittorio, una piazza enorme, stupenda, che è una cora naturale,
03:54portare la discussione, il dibattito, i temi che sono importanti per il quartiere. Oggi parleremo proprio di questo in relazione al diritto all'abitare.
04:04Esatto, perché so che è un tema molto centrale per voi, per il polo civico, e quindi vorrei proprio concentrarmi con te su questo aspetto, il tema dell'abitare.
04:12Cosa prevede la giornata di oggi, di cosa si parlerà nello specifico?
04:16Oggi ci vedremo alle 18, sempre ai giardini di Piazza Vittorio, con diversi ospiti.
04:23La Sara Gamefort, che è una ricercatrice, un'autrice bravissima, che ha trattato in modo molto specifico e prima di molti altri il tema della turistificazione delle città italiane,
04:35e degli effetti che questo produce su molti quartieri dei centri storici, che poi vengono spopolati dai loro residenti storici, in particolare di quelli più poveri,
04:45vengono trasformati, convertiti ad uso quasi esclusivo dei turisti o dei superricchi.
04:52Questo ha prodotto un fenomeno che ci riguarda molto da vicino.
04:58Roma, tutti ci ricordiamo che cos'era Monti trent'anni fa e che cos'è oggi, che cos'era Trastevere qualche decennio fa e che cos'è oggi.
05:06Beh, L'Esquadrino non è ancora un quartiere completamente turistificato, è un quartiere che però subisce questa spinta ma che riesce in parte a resisterli,
05:16perché ci sono ancora un sacco di attività commerciali di quartiere, come dire, trovi sotto casa il macellaio, il calzolaio, la lavanderia.
05:25Ci sono tante famiglie che, come dicevo prima, grazie anche alla componente migrante, al meticciato che abita nel quartiere, che hanno figli e che quindi hanno portato la residenzialità nel territorio
05:38e questo ha fatto sì che non fossero espulsi tutti i residenti più poveri che non riuscivano a stare al passo con la tenuta degli affitti.
05:46Però è un quartiere che ha investito anche a sua volta da questo processo e noi vogliamo porgli un freno perché il turismo va bene e fa bene alla città, non siamo assolutamente contro il turismo,
05:57però è bene che non diventi fattore di danno e di espulsione per chi sta peggio, questo è il tema.
06:07Che cosa fare? Noi come Polo Civico stiamo lavorando ad un progetto di co-housing per famiglie in difficoltà, anche di estrazione migrante,
06:17che grazie alle realtà associative del Polo possono essere inserite in una rete di relazioni, di servizi, in processi anche di inserimento lavorativo e questo è un esempio.
06:27Stiamo difendendo la battaglia per la legalizzazione di Spintime Labs che è un polo di straordinaria importanza per tutto il territorio,
06:34non solo per quelle 150 famiglie che abitano a Spintime e che vedono salvaguardato il proprio diritto alla casa, famiglie in emergenza abitativa che erano in lista d'attesa da decenni,
06:47come tantissime altre a Roma, di avere una casa e non vedevano riconosciuto questo diritto e allora nel 2013 hanno occupato questo stabile, ma che cosa hanno fatto?
06:58L'hanno aperto alla città, è uno stabile in cui si sono inaugurate attività culturali, di teatro, di musica, c'era un'orchestra diretta dal maestro Enrico Melozzi,
07:12che è un maestro che è andato a dirigere Maneschina a Sanremo, attività culturalmente anche molto rilevanti.
07:18Io e te ci siamo sentiti qualche mese fa proprio per parlare di questa questione dello Spintime Labs.
07:29Ci sono novità? Perché io so che purtroppo è uno dei 27 edifici che sono in procinto di essere sgomberati, così almeno dicono i principali media,
07:38vorremmo più delucidazioni da parte tua, com'è la situazione a distanza di mesi?
07:43C'è stato un riconoscimento da parte del Comune, il Comune ha detto che per noi Spintime è un'esperienza di rigenerazione urbana,
07:53a dir il vero lo ha detto dopo che c'è stata un'indagine, una valutazione di impatto sociale da parte del professore Luigi Corvo, che guida il team di Open Impact,
08:02che ha dimostrato da un punto di vista quantitativo i risultati raggiunti in questi anni nel contesto della dispersione scolastica
08:09e nell'inclusione delle persone che si trovavano in situazioni di enorme fragilità.
08:16Ebbene, il Comune ha riconosciuto che questa esperienza è un'esperienza di valore.
08:21Al tempo stesso però non si sono ancora mossi dei veri e propri passi per la sua regolarizzazione.
08:27Questo perché? Perché c'è un piano casa che è fermo, in Comune se ne discute da quasi un anno, viene modificato sistematicamente ma senza poi giungere a un accordo definitivo.
08:38Noi siamo fiduciosi che questo venga raggiunto a breve, a giorni, perché così è stato dichiarato dall'assessore Zevi, ma aspettiamo questo passaggio sostanziale.
08:47Lo ricordo, il piano casa non è un fatto da poco che riguarda soltanto noi di Spintime.
08:53Stiamo parlando di 220 milioni di investimenti sul tema del diritto all'abitare.
08:58Stiamo parlando di un piano che potrebbe fare la differenza.
09:02Abbiamo già parlato di questa questione qualche giorno fa con il segretario generale di un sindacato molto attivo sul territorio di Roma
09:15che ha sottolineato che questa emergenza dell'abitare sta diventando sempre più importante.
09:20Voi che cosa ne pensate? Pensate che si potrà risolvere a breve? Cosa proponete?
09:26Noi pensiamo che questo piano casa riesce a intervenire su una parte dell'emergenza abitativa, aumentando lo stock del patrimonio disponibile da parte del Comune e quindi assegnando più velocemente case popolari.
09:42Allo stesso tempo riconosce però un altro aspetto dell'emergenza abitativa che non riguarda soltanto chi è in lista d'attesa per la casa popolare,
09:49e comunque parliamo di 20.000 famiglie a Roma oggi, ma di tutte quelle persone che lavorano,
09:56eppure, pur lavorando, non riescono a stare a passo con l'aumento degli affitti, con l'aumento del costo delle case.
10:05Bene, queste persone qui sono persone che vanno aiutate in altro modo perché magari non rientrano nella graduatoria per avere la casa popolare,
10:12sono tra virgolette troppo ricche per avere la casa popolare e troppo povere spesso per stare sul mercato privato, sul mercato libero degli affitti.
10:20Ecco, questa fascia qui è una fascia che riguarda tantissimo i giovani.
10:24Oggi tutti i giovani che lavorano, le giovani coppie, si trovano in difficoltà perché i prezzi aumentano vertiginosamente.
10:31Se non si aiutano queste fasce, è chiaro che c'è un tema di emergenza che cresce sempre di più.
10:41Allora, in un momento in cui si parla tanto di sostegno alla famiglia, perché il governo ama parlare del sostegno alla famiglia, alla naturalità, eccetera,
10:53ma come possiamo aspettarci che si risolva la crisi demografica in Italia se non sostenendo, a partire dal welfare, dall'abitare i più giovani?
11:03Cioè, chi oggi lavora ma non riesce ad emanciparsi dal punto di vista abitativo. E questo è un tema cruciale.
11:10Sì, assolutamente, perché ne abbiamo parlato in diversi punti.
11:14Purtroppo l'inflazione sembra scendere, però purtroppo gli stipendi rimangono fissi.
11:19Quindi la difficoltà maggiore delle famiglie attualmente è fare la spesa, vivere, quindi mangiare.
11:26E' questo su cui bisognerebbe intervenire con un pochino di più di urgenza.
11:31Allora, Michelangelo, io mando il consueto minuto di pubblicità.
11:34Ti chiedo cortesemente di restare ancora in nostra compagnia.
11:36Continuiamo a parlare della questione abitaria e anche di altri aspetti relativi proprio a questi cinque giorni di iniziative
11:42che ha organizzato proprio il Polo Civico con grande successo, devo dire.
11:45Restate con noi, torniamo tra pochissimo.
11:50Bentornati a Roma Digiorno.
11:51Siamo di nuovo in onda qui nel nostro spazio di approfondimento giornalistico sulle principali notizie di attualità e cronaca della Capitale.
11:59Stiamo parlando di cinque giorni di iniziative e talk, dibattiti, organizzati dal Polo Civico dell'Esquilino.
12:06Cinque giorni che prendono il nome di Festa delle Liberazioni, che termineranno domani con il fulcro un po' di questi cinque giorni,
12:14cioè domani Festa della Liberazione 25 aprile.
12:17Tante iniziative sono state messe in campo proprio dal Polo Civico.
12:21Insieme pensate a trenta associazioni ed enti del terzo settore che lavorano in maniera attiva sul territorio,
12:27proprio collaborando insieme a Polo Civico.
12:30E stiamo in compagnia del presidente di Polo Civico dell'Esquilino, Michelangelo Ricci,
12:35con il quale stavamo parlando di un tema molto caldo sia per Roma ma anche proprio per la sua associazione,
12:41cioè il tema dell'abitare, una vera e propria emergenza per Roma.
12:46Michelangelo, nel caso in cui facciamo un'ipotesi un pochino negativa,
12:51veramente Spintime Labs dovesse essere effettivamente sgomberato, come pensate di muovervi?
12:57Quindi ti faccio un po' la stessa domanda che ti ho fatto qualche mese fa, no?
13:03Beh, innanzitutto ci muoviamo per evitare che questo avvenga.
13:07Ovviamente.
13:08Spintime, diciamo, è riuscito a realizzare una saldatura tra mondi diversi,
13:12il mondo cattolico, il mondo delle organizzazioni, anche sindacali.
13:16Una volta non era molto consueto che i sindacati legati alla CGL, alla CISL degli inquilini,
13:22difendessero chi stava in occupazione.
13:24Quest'anno invece c'è stato il congresso che ha riunito i sindacati degli inquilini a Roma
13:31e che si è svolto proprio a Spintime, dicendo, beh, ma qua c'è un modello interessante,
13:36perché è un modello che riesce, appunto, come diciamo prima, a contrastare la dispersione scolastica,
13:42a creare servizi per le persone, a cui tutti possono partecipare.
13:46Bene, allora, portare avanti questa alleanza tra pezzi diversi della società,
13:52a noi piace dire, noi il campo largo, quelli ne parlano in politica di fare il campo largo e non sono in grado,
13:58noi il campo largo lo facciamo nella società, unendo, mischiando realtà diverse tra di loro,
14:03ma che guardano verso un orizzonte comune.
14:06Allora, penso che abbiamo tutte le carte in tavola per raggiungere questa regolarizzazione.
14:12È ovvio, se ci fosse un'inversione di marcia da parte più che del comune,
14:18io credo di questa giunta regionale di destra, così come del governo che ha fatto delle occupazioni uno spauracchio,
14:27perché il governo sono mesi che cerca, come dire, sistematicamente dei nemici pubblici contro i quali puntare il dito
14:35che prima erano i parassiti del reddito di cittadinanza, a cui viene tagliato il reddito,
14:40perché tanto non è vero che sono poveri, ma è tutta gente e vuole stare sul divano,
14:44poi quelli dei rave, poi le ONG, che sono taxi del mare, come danno a definire centri sociali che alleggia eccetera,
14:51e le occupazioni.
14:52Allora, loro portano avanti una strategia che è assolutamente, come dire, assolutamente meditata,
14:58che è quella di metterci gli uni contro gli altri e di arrabbiarci sempre con chi sta peggio di noi
15:03e mai con chi ci mette in difficoltà veramente, con chi è causa spesso della sofferenza sociale,
15:10insomma delle difficoltà alle quali tutti dobbiamo fare fronte per arrivare alla fine del mese,
15:14per pagare, come dicevamo prima, gli affitti, i prezzi che aumentano della vita.
15:18Bene, noi facciamo un'altra cosa.
15:20Quello che abbiamo portato anche in piazza in questi giorni, ed è importante avere il sostegno del quartiere,
15:25che ci sia una saldatura intorno a questo bene comune che è spintare, ma anche nel nostro territorio,
15:32è stato portare in piazza una comunità che invece vuole essere aperta, accogliente, solidale,
15:38creare nuove forme di mutualismo tra le persone, di sostegno reciproco.
15:42Ecco, questo è quello che noi facciamo tutti i giorni per invertire la rotta,
15:47per opporre un modello alternativo a quello che ci viene propugnato dalla politica che oggi ha il governo.
15:53Certo. Se tu dovessi trovare magari delle difficoltà o comunque dei problemi
15:58che sono presenti nel vostro rio, nel vostro quartiere, cioè l'Esquilino, quali sarebbero?
16:03Cioè, magari, non so, i problemi più urgenti da affrontare al momento,
16:06oltre ovviamente alla questione dell'abitare.
16:12Io penso che l'Esquilino abbia delle caratteristiche naturali veramente vantaggiose,
16:18veramente interessanti, proprio per il fatto che è un quartiere che è rimasto in centro,
16:23ma che non è diventato ad uso esclusivo, come diciamo prima, dei turisti,
16:27ma che mantiene un'anima anche in buona parte popolare, cioè un mix sociale molto interessante.
16:32Al tempo stesso, però, è un quartiere che viene percepito come molto insicuro,
16:35quando cala il sole dopo il tramonto, è un quartiere in cui i residenti spesso hanno paura ad andare in giro,
16:43e questo avviene anche perché è un quartiere dove non c'è vita notturna,
16:48non ci sono, sa, anche un bar, anche una via che viene attraversata per chi è frequentata,
16:55per persone più giovani, piuttosto che da semplici residenti,
16:58diventa un presidio di controllo sociale, di sicurezza.
17:02Invece, che cosa avviene poi quando cambiano i tessuti urbani delle città?
17:08Per esempio, la via di Spintime è una via dove noi abbiamo di fronte a noi una schiera di
17:13o uffici, o B&B, hotel, bed and breakfast,
17:18quindi è una via che si svuota al calare della sera di persone,
17:22perché quelli che lavorano tornano a casa,
17:24e chi sta nelle strutture ricettive è chiuso da dentro, ma non è di certo residente,
17:30e gli abitanti rimangono in pochi e si sentono soli, si sentono minacciati,
17:34perché sembra un posto dove poi non c'è più controllo e non si sa che cosa può succedere.
17:39Allora, guardi che, come dire, riportare la residenzialità, ripopolare i quartieri,
17:45ha anche a che fare con la sicurezza.
17:47La sicurezza non si fa soltanto di mettere la polizia a ogni angolo della strada,
17:51anzi spesso questo approccio non funziona e gli Stati Uniti ce lo insegnano molto bene.
17:55Servono, secondo me, veri presidi che stanno sul territorio,
17:59e serve fare anche animazione del quartiere.
18:02Io vorrei che i portici di Piazza Vittoria, che oggi sono completamente abbandonati a loro stessi,
18:05fossero un posto dove si possono organizzare, come stiamo facendo in questi giorni,
18:09nei giardini, letture, incontri, concerti, musica,
18:14perché quando avviene questo, quando ci sono le persone,
18:17un certo tipo di persone, che sono gli abitanti, che scendono a vivere nel quartiere,
18:22beh, allora c'è anche più controllo, non c'è il senso di abbandono
18:27e di insicurezza del far west urbano.
18:31E noi crediamo profondamente in questa prospettiva.
18:34Tra le altre cose, io so che in questi cinque giorni di iniziative
18:38voi avete affrontato anche un tema molto importante e molto attuale,
18:42che è quello della sostenibilità alimentare, della filiera un po' agroalimentare,
18:46del garantire cibo di qualità per tutti.
18:49Ne vogliamo parlare in maniera magari più approfondita in questi ultimi minuti che ci rimangono?
18:54Volentieri, volentieri.
18:57Su questo tema qui noi stiamo realizzando un progetto molto importante.
19:02Si tratta di un emporio, un emporio sociale,
19:06in cui, diciamo, chi è più povero,
19:09chi spesso non ha i soldi per permettersi il cibo fresco, di qualità.
19:13Sappiamo come funzionano i banchi alimentari.
19:17Va benissimo che ci siano, ma spesso si fa la fila per ottenere del cibo che è in scato,
19:23a lunga conservazione, dove non si sceglie che cosa mangiare, eccetera.
19:26E noi, grazie a Slow Food e a Nonna Roma, stiamo realizzando invece un piccolo supermercato
19:30con il cibo che arriva direttamente dai produttori locali, quindi a chilometro zero,
19:35e che potrebbe essere acquistato da persone che stanno in difficoltà,
19:39con una carta, ma senza spendere nulla.
19:42E questa è una piccola, però grande cosa che stiamo realizzando sul fronte dell'accesso al cibo di qualità.
19:48In generale andrebbe ripensata completamente la filiera, questa è la verità.
19:52Bisognerebbe creare un rapporto più corto tra i produttori locali
19:59e l'approvvigionamento dei mercati rionali della città.
20:04Questo, come sappiamo, non sempre avviene.
20:07Ci sono delle realtà che però operano in questo senso,
20:10e Slow Food è proprio un'istituzione da questo punto di vista.
20:14Tra le altre cose, senza considerare che l'Italia è uno dei paesi dove si spreca più cibo al mondo, purtroppo.
20:21Abbiamo questo triste primato, purtroppo.
20:25Essendo la patria del cibo, del buon cibo, è un peccato veramente dover parlare di spreco del cibo.
20:30Michelangelo, quali saranno i prossimi eventi?
20:32Chiedo scusa per le interruzioni, se posso aggiungere soltanto una cosa su questo tema?
20:39Io poi parlo di quello che noi riusciamo a fare come associazioni, come terzo settore,
20:45con dei progetti che arrivano tra virgolette dal basso.
20:48E ce ne sono tanti, per esempio contro il spreco alimentare,
20:51ogni sabato al mercato di Piazza Vittorio si prendono le eccedenze alimentari
20:55e si cucinano per poi darle senza tissa di more o a chi sta peggio.
21:00Però che cosa voglio dire?
21:02Che queste iniziative non possono sempre essere confinate a una dimensione di buon cuore.
21:08Questo non è assolutamente accettabile, dobbiamo anche un po' rompere questa logica qui
21:13che tanto c'è il volontariato che fa queste belle cose e allora siamo tutti più sereni.
21:17Bisognerebbe cogliere la palla al balzo,
21:21cogliere lo spirito con cui queste iniziative nascono da parte della cittadinanza
21:25e tradurlo dal punto di vista politico in delle proposte
21:29che possono diventare valide per tutta la città,
21:33che possono fare sistema, che possono reinventare appunto le filiere,
21:37il modo in cui, come dicevamo, si approvvigionano i mercati regionali,
21:42piuttosto che anche, per dire, gli uffici pubblici con le loro menze.
21:47Insomma, ripensarle in modo estensivo, lo so, non è facile,
21:50però bisognerebbe ragionare in questa direzione qui, più macrosistemica,
21:54perché in questi momenti si rimane sempre confinati nella buona pratica, ecco.
21:59Nella buona cittadinanza, ecco, un pochino,
22:01che è ovviamente qualcosa che ci fa molto piacere e ci riempie il cuore,
22:04sapere che ovviamente ci sono associazioni come le vostre che aiutano le persone in difficoltà,
22:08però effettivamente sì, è un bel discorso,
22:10cercare di allargarlo anche sotto altre prospettive, assolutamente d'accordo con te.
22:14Dunque, Michelangelo, mi rimani soltanto un minuto a disposizione,
22:17si chiude domani, queste cinque giorni, con una festa simbolo,
22:21la festa della liberazione, che cosa rappresenta per voi?
22:26Oggi, in questo momento storico, in questa epoca che stiamo vivendo,
22:31è veramente sempre più importante far sì che non sia una ricorrenza vuota,
22:36ma che sia una ricorrenza, diciamo, che acquista significato ogni giorno.
22:39Ieri Nicola Laggioia ha detto una cosa stupenda,
22:42ci raccontava di quando andava all'università e il suo professore di diritto costituzionale
22:47dava dieci punti in più o in meno a seconda di che si dicesse
22:52la Costituzione è stata promulgata nel o la Costituzione è stata fatta nel.
22:57Questo perché? Perché lui diceva la Costituzione non è stata fatta,
23:01la Costituzione è stata pubblicata, ma si fa tutti i giorni,
23:05si deve ancora attuare, perché quei valori, quei diritti,
23:11non possono rimanere così, una dichiarazione di intenti,
23:14devono essere la nostra bussola.
23:17E allora diciamo che oggi in questo in questo periodo,
23:20per certi versi cupi e cupo che stiamo vivendo,
23:23perché sentire parlare veramente di sostituzione etnica a pochi giorni al 25 aprile
23:28può essere una gaffa, ma non si può sentire, ma fa veramente venire i brividi.
23:32Allora in questi giorni ancora di più bisogna esserci e noi saremo sia al corteo,
23:39che partirà alle 10 da Largo Bonpiani, sia poi a Via Tasso a portare dei fiori
23:44al Museo della Liberazione, lì dove ci fu una prigione dell'Agestapo
23:48e dove oggi appunto c'è un museo aperto a tutta la città di Lanza.
23:52Bene, ti ringrazio Michelangelo per questo intervento,
23:55averci raccontato tutti i dettagli di questi cinque giorni,
23:57che ricordiamolo si concluderà domani. Grazie davvero.
24:01Grazie a voi, grazie mille.
24:03A presto.
24:04Bene, ci fermiamo nuovamente per un minuto di pausa,
24:07torniamo tra pochissimo per parlare di musica e di un concerto
24:10che si terrà nei prossimi giorni alla Casa del Jez di Roma.
24:13Restate con noi.
24:15Bentornati a Roma Digiorno, seconda parte del nostro spazio
24:19dedicato all'approfondimento giornalistico.
24:21Come sempre parliamo di cultura e di musica, perché il 29 aprile prossimo
24:27in un luogo simbolo per la musica italiana a Roma, la Casa del Jez,
24:31ci sarà il concerto di Francesco Cavestri,
24:34un giovane pianista promessa della musica italiana
24:38che è già ottenuto diversi successi.
24:40Pensate che lo scorso marzo è uscito il suo album Hurley 17,
24:46un album di contaminazione molto interessante,
24:50sempre incentrato su un genere particolare, che è quello del jazz.
24:54Lo stesso Cavestri ha infatti dichiarato che il jazz è un genere
24:57che supera tutti gli altri generi.
24:59Bene, facciamoci raccontare tutti i dettagli proprio da lui,
25:02da Francesco Cavestri, che è in collegamento video oggi qui a Roma Digiorno.
25:06Buongiorno, bentrovato Francesco.
25:08Buongiorno, grazie dell'invito, è un piacere essere qua con voi oggi, grazie.
25:12Grazie a te, spero di aver detto tutto correttamente.
25:14È vero che tu hai detto che il jazz è un genere che in un qualche modo
25:18supera gli altri generi, è sempre in continua evoluzione?
25:22Ecco, questa seconda mi piace di più, nel senso che la prima può essere
25:26anche fraintesa, si può anche magari stiziare qualcuno
25:29appassionato di altri generi.
25:31In realtà il discorso è più come il secondo, ovvero il jazz è un genere
25:34che ha sempre questa tendenza a superare se stesso, a innovarsi continuamente
25:39e più che a superare gli altri generi, a contaminarsi, appunto a evolversi
25:43e a incontrarsi con gli altri generi.
25:45Come hai detto tu benissimo, prima gli ho fatto uscire il mio primo album,
25:48Early Seventeen, a questo titolo perché l'ho scritto, registrato, ideato
25:52nei miei 17 anni, quando avevo 17 anni, ed è un album appunto di contaminazione
25:57in cui il jazz incontra l'hip hop, incontra la musica elettronica,
26:01tutti i primi quattro brani del disco sono dei brani originali, come del resto
26:06tutti anche i restanti brani dell'album, ma sono tutti quattro brani originali
26:10in cui io cito alcuni riferimenti, alcuni brani, alcune composizioni
26:15di alcuni degli artisti che mi hanno più ispirato e che mi hanno più plasmato
26:19nel mio percorso e nella mia formazione musicale.
26:22E che fanno parte di generi diversi, esatto, fanno parte di generi diversi.
26:25Ad esempio nella prima traccia, che si chiama intro barra salute to Dilla,
26:29vuol dire appunto intro, che è la parte originale del brano,
26:33e salute to Dilla vuol dire saluto, tributo, omaggio a Jay Dilla
26:37che è stato uno dei produttori, è purtroppo scomparso, molto giovane,
26:40americano, di Detroit, è stato uno dei produttori di musica hip hop,
26:44musica rap, che più ha aiutato il jazz a incontrarsi con questo genere,
26:48che più ha contribuito ad unire questi due generi.
26:51Un altro esempio, nella seconda traccia del mio disco, gli accordi,
26:54la parte armonica del brano, è ripresa dalle armonie di un brano di Herbie Hancock,
26:58che è un pianista jazz straordinario, uno dei più grandi nella storia di questa musica,
27:03a cui io mi ispiro tantissimo, e per farvi capire ancora come il jazz
27:07si incontra con tanti altri generi, Snoop Dogg, che è un rapper,
27:11una delle figure più carismatiche, più conosciute, esatto,
27:14più conosciute nel mondo del rap e dell'hip hop, ha detto,
27:17in una cerimonia di premiazione a Herbie Hancock, ripeto, pianista jazz,
27:21ha detto grazie a Herbie per aver inventato l'hip hop.
27:24E quindi questi generi davvero si incontrano, io ne parlo sia al mio concerto
27:28del 29 aprile alla Casa del Jazz, in cui presenterò il mio disco
27:31in compagnia di Riccardo Oliva al basso e John Lotta alla batteria,
27:34ma ne parlerò anche il giorno prima, sempre alla Casa del Jazz,
27:37ovvero il 28 aprile la mattina, quando alle 11 e mezza farò una lezione concerto
27:42dedicata alle scuole, appunto, di Roma, in collaborazione con l'associazione
27:46il Jazz va a scuola, intitolata Jazz e Hip Hop, due generi fratelli.
27:50Che tra l'altro sarà anche la mia tesi di esame al conservatorio.
27:54Ah, ecco, vedi.
27:55Le mie tesi di laurea, esatto.
27:56E infatti, perché tu sei molto giovane, però, insomma,
27:59vogliamo farti i complimenti perché è molto giovane, ma hai già ottenuto,
28:02insomma, hai già raggiunto diversi traguardi che sono molto importanti.
28:05Io vorrei parlare con te proprio di questi due aspetti, no?
28:08Cioè, il concerto del 29 e la lezione concerto del 28.
28:11Puoi darci qualche dettaglio in più?
28:13Chi parteciperà, ad esempio, alla lezione concerto del 28?
28:16Certo. Allora, la lezione concerto del 28, quello che so è che io sono di Bologna,
28:20si sente anche forse dall'accento.
28:22Un pochino, un pochino.
28:23Che riferisce anche da tutto il romano, che si sente.
28:26Vino, raga, se mi fai anche un'intervista di prima che mi scalda il cuore
28:29perché adoro l'accento e l'inflessione romana.
28:32Io sono di Bologna, quindi non conosco esattamente le scuole di Roma,
28:34ma so che ci saranno diverse scuole, ad esempio, mi sembra anche un liceo musicale
28:38di Testaccio, quindi ci saranno anche ragazzi quasi miei coetanei,
28:42perché io poi ho 19 anni, quindi nonostante abbia questa carriera,
28:45anche avviata, però resto comunque ragazzi di 19 anni,
28:47che quindi vive delle influenze, ecco, dei miei coetanei,
28:50quindi è sempre bello condividere con loro questi aspetti.
28:53E io ho esordito, diciamo, nella mia pratica anche didattica,
28:57divulgativa, grazie appunto all'associazione Jazz Va Scuola,
29:00la cui presidente è Sonia Peana, che è la moglie di Paolo Fresu,
29:03con cui collaboro e a stretto contatto, anche sarò ospite al suo festival
29:09in Sardegna in agosto e devo registrare anche a breve un brano con lui,
29:13quindi c'è proprio una collaborazione in atto molto prolifica, molto avviata.
29:18E con l'associazione Jazz Va Scuola, l'anno scorso, in occasione
29:20dell'International Jazz Day, di cui anche i miei eventi faranno parte,
29:24l'International Jazz Day, segna istituita dall'UNESCO,
29:27che si festeggia ogni anno il 30 aprile, e gli eventi sono rispettivamente
29:31il 28 e il 29, quindi rientrano all'interno di questa grande rassegna mondiale.
29:36E l'anno scorso, in occasione di questa rassegna, il Jazz Va Scuola
29:39aveva coinvolto studenti dal Conservatorio per farli andare
29:44nelle scuole di Bologna e provincia, in collegamento con tutta Italia,
29:48per presentare dei progetti. Io avevo portato questa lezione concerto
29:51che adesso porto alla Casa del Jazz e da qui era anche iniziata
29:54la collaborazione con l'associazione, con Paolo Fresu,
29:58quindi c'è stato tutto un incontro di persone e di collaborazioni.
30:04E da qua ho scoperto anche la mia passione, quello che anche mi piace molto,
30:07ovvero avvicinare i ragazzi a questa musica facendo capire quello che dicevo prima,
30:11ovvero che il jazz si incontra tantissimo con gli altri generi, ed è bellissimo
30:15quando i ragazzi quasi della mia età, insomma poco più piccoli di me,
30:18sentono il nome Snoop Dogg e, come dire, si illuminano gli occhi,
30:22perché per loro è un nome noto, e quando vedono che li metto a confronto,
30:26ovvero che faccio vedere come Snoop Dogg ringrazia Herbie Hancock,
30:29un pianista jazz, e quindi quando faccio vedere gli incontri tra questi generi
30:32è che il jazz non è quindi un genere a sé stante, lontano dagli altri,
30:35ma si incontra costantemente, si contamina, allora loro capiscono molte cose,
30:40ed è bellissimo anche quando ai miei concerti spesso accade che vengono ragazzi
30:44e mi dicono guarda Francesco io non conoscevo la tua musica,
30:48non conoscevo il jazz, non sono un ascoltatore di jazz,
30:52eppure quello che hai fatto tu oggi mi è piaciuto tantissimo.
30:55Infatti sai cosa Francesco, che il jazz è un genere che non riceve molto l'accoglienza
31:02da parte dei giovani, no? Perché come hai detto tu giustamente
31:05i giovani sono attratti da altri generi. Secondo te qual è il modo migliore
31:09per avvicinarli invece a questo genere che, come hai detto tu giustamente,
31:12contamina tantissimo, no?
31:14Eh, secondo me è quello che, io ad esempio in ogni mio concerto
31:19tento a non affrontare solo il jazz, poi in realtà comunque oltre ai miei brani
31:26che sono dal sapore fortemente jazzistico, ma in realtà tributo anche,
31:30faccio delle reinterpretazioni di brani di jazzisti tipo Robert Glasper,
31:33insomma sempre della scena americana moderna, ma in realtà ad esempio
31:37prendo un brano di John Coltrane che è uno dei più grandi sassofonisti
31:40nella storia del jazz, lo lego a un brano dei Radiohead
31:43che a sua volta viene legato a un brano di Morricone,
31:46quindi sono tre artisti che apparentemente sembrano molto distanti tra loro,
31:50di molti musicali temporali, molto distanti tra loro,
31:54eppure attraverso chiaramente poi ci vuole uno studio dietro,
31:57con una consapevolezza per cui l'unione di questi brani molto diversi,
32:01anche tra loro dei generi, artisti molto diversi,
32:03in realtà non fa una piega e anzi scorrono perfettamente,
32:07ed è questo che intendo quando i ragazzi vengono da me e mi dicono
32:10non conoscevo il jazz, eppure quello che avete fatto mi è piaciuto tantissimo.
32:13Perché? Perché la metafora che uso sempre è portare i ragazzi
32:17in una città che conoscono poco, che è quella del jazz,
32:20in un ambiente che conoscono poco, attraverso però un veicolo
32:23che è a loro più familiare, quindi attraverso non so,
32:25magari dei suoni elettronici che loro hanno sentito,
32:27dei tributi a dei brani pop che loro conoscono perché sono molto noti,
32:31ad esempio di Kendrick Lamar o arti artisti della scena statunitense
32:35molto noti tra i giovani, e quindi attraverso appunto un veicolo
32:39a loro comfortable, che loro conoscono e che loro già apprezzano,
32:43portarli in dei luoghi che loro invece conoscono meno,
32:46ma non perché non gli piacciono, perché semplicemente
32:48non hanno avuto modo di conoscerlo. È più facile. Esatto.
32:51È anche un pochino più facile, no?
32:53Come è iniziata la tua, come è iniziata la tua carriera, Francesco?
32:57Vuoi raccontarci un po' come sei approcciato alla musica?
33:00Esatto, no, perché io in realtà sono partito, non sono partito dal jazz,
33:06perché in famiglia i miei genitori non sono musicisti,
33:09e quindi mi hanno portato all'inizio ad ascoltare gruppi rock,
33:13tipo i Dire Straits, i Guns N'Roses, insomma, questo rock,
33:18che io ho comunque, mi ha influenzato anche forse nei miei sviluppi futuri,
33:22e da lì sono partito. Io improvvisavo con i pianoforti,
33:26ho iniziato a studiare pianoforte all'età di quattro anni,
33:29e poi sono entrato alle medie musicali, poi al conservatorio A14,
33:33all'Accademico del Conservatorio di Bologna, in diritto jazz,
33:36e mi sono avvicinato all'improvvisazione, che poi è uno dei tratti caratteristici
33:40e fondamentali del jazz, improvvisando appunto su questi brani qua,
33:43improvvisando su Starway to Heaven, dei Led Zeppelin,
33:45su brani di David Bowie, brani di Dire Straits, insomma,
33:49e poi sono arrivato al jazz intorno ai 13 anni, 12-13 anni,
33:54grazie a dei consigli della mia professoressa di pianoforte,
33:57che mi ha permesso di ascoltare Bill Evans e Kind of Blue,
34:00e lo dico anche agli amici collegati, se non conoscete il jazz,
34:03se non vi è mai preso, non vi è mai interessato avvicinarvi...
34:07Ascoltate questi brani specifici!
34:08Ascoltate, oltre al mio album, chiaramente, Ernest Hamilton,
34:12ascoltate anche Bill Evans, il pianista, e Kind of Blue di Miles Davis,
34:17un album straordinario.
34:18Questi sono i due propri poli che mi hanno portato ad ascoltare questa musica,
34:22che mi hanno davvero aperto un mondo.
34:24Io per un paio d'anni ho ascoltato solo jazz, veramente solo jazz,
34:27e davvero credevo quello che hai detto tu prima,
34:29perché credevo che il jazz fosse superiore a tutto il resto,
34:32sbagliandomi, perché poi sono arrivato,
34:34verso i 15 anni che ho scoperto la musica hip hop, la musica elettronica,
34:38e ho scoperto tutte le contaminazioni, tutti i punti in comune
34:41che c'erano tra questi generi.
34:42L'ho scoperto perché?
34:43Perché ho visto artisti che io apprezzavo tantissimo,
34:46nel mondo del jazz, tipo Robert Glasper, il pianista Roy Hargrove,
34:49un trombettista americano strapitoso,
34:51Jay Dill, appunto, che ho citato prima, il produttore,
34:54che oltre a fare la loro musica, ma contaminavano anche,
34:57quindi ad esempio vedi Robert Glasper, un pianista,
34:59che suona il pianoforte e le tastiere in tutte le tracce
35:02dell'album To Pimp a Butterfly, di Kendrick Lamar,
35:05che è l'album che ha vinto il Grammy Award come miglior album rap nel 2016.
35:11E quindi ho capito che in realtà il jazz non era a sé stante,
35:14ma in realtà si incontrava con tutto il resto,
35:16e secondo me si può fare così, nel senso che un ragazzo che non conosce il jazz
35:19può arrivare al jazz tramite un percorso inverso.
35:22Cioè io sono arrivato all'hip hop e l'elettronica tramite artisti jazz
35:25che collaboravano e contribuivano a forgessare dei capolavori in questi generi,
35:31e secondo me un ragazzo che ascolta la musica rap, la musica hip hop,
35:34la musica elettronica, può arrivare al jazz.
35:36Può avvicinarsi anche al jazz.
35:38Però devo dirti…
35:39E' stupendo che molti artisti che amano collaborano con il jazz
35:42e collaborano con artisti jazz.
35:44Devo dirti, Francesco, che non è comunque così negativo il fatto
35:47che tu per un periodo della tua vita abbia pensato
35:49che il jazz sia superiore rispetto ad altri generi,
35:51perché magari fanno lo stesso ragionamento
35:53anche gli appassionati di altri generi musicali, no?
35:56In un certo senso ognuno porta avanti la sua bandiera, come meglio crede,
35:59un pochino, no?
36:00Più o meno potremmo definirla così.
36:03Esatto.
36:04Ma è chiaro che poi in realtà se la analizziamo dal punto di vista tecnico,
36:09armonico, di complessità anche dal punto di vista ritmico,
36:12quindi se guardiamo anche l'aspetto teorico della musica,
36:15è chiaro che il jazz ha degli aspetti più interessanti,
36:19più complessi, più particolari, più interessanti da analizzare,
36:22da studiare rispetto ad altri generi.
36:24Certo, certo.
36:25Quindi è un po' sicile di un musicista, infatti è per questo
36:27che il jazz affascina tantissimo i musicisti, per dirlo.
36:30Sì, è vero.
36:31È un genere che ha al suo interno delle implicazioni armoniche,
36:36dei giri di accordi molto interessanti, che per realtà sono in molti casi
36:40anche presi dalla musica classica.
36:42Io infatti ho studiato per un periodo anche canto lirico
36:45e questo mi ha sconvolto vedere come delle composizioni di Bellini,
36:50delle opere di Bellini del Settecento, avessero dei giri armonici,
36:53degli accordi che veramente sembravano modernissimi
36:56e del Novecento jazzista.
36:58Quindi anche questo aiuta a capire come in realtà tutti i generi.
37:01Poi di base il punto fondamentale è che la distinzione tra i generi
37:05è una convenzione che quando sei un musicista che crea...
37:09Perché tutto un po' si mescola in un certo senso.
37:12Sì, esatto, si mescola.
37:14Francesco Devo però, perdonami, devo mandare il consueto minuto di pubblicità.
37:17Ci rivediamo tra esattamente un minuto perché voglio far sentire
37:20il tuo brano, ovviamente.
37:21Ci rivediamo tra un attimo.
37:22Assolutamente.
37:24Bentornati a Roma Digiorno,
37:26ultima parte del nostro spazio dedicato all'approfondimento giornalistico.
37:30Siamo in compagnia del giovane pianista promessa della musica italiana
37:34Francesco Cavestri.
37:36Dunque, Francesco, poco prima di salutarci,
37:39perché io ora voglio mandare in onda il tuo video,
37:42far sentire e ovviamente vedere ai nostri telespettatori il tuo talento,
37:45vogliamo dare qualche riferimento in più prima del 29.
37:48Così magari chi ci sta ascoltando volesse partecipare
37:51al tuo concerto.
37:53Assolutamente.
37:54Intanto il video che manderete tra l'altro è girato a Roma,
37:57quindi una città che amo.
37:59Ah, ecco.
38:00Esatto, ispirato poi il video alla grande bellezza,
38:03che è un film che ho adorato,
38:04in cui Roma viene davvero dipinta in una dimensione quasi onirica.
38:07Quindi ho voluto anche tributare questo.
38:09Quindi godetevelo romani.
38:11E poi, sì, qualcosa sul concerto.
38:13In realtà ho già detto prima come si svilupperà.
38:15Presenteremo il mio album in compagnia di Riccardo Liva,
38:19al basso, e Gioallotta alla batteria.
38:21Due musicisti che ho scelto proprio perché anche loro contaminano moltissimo
38:25e il concerto in realtà sarà un viaggio tra il jazz,
38:28l'hip hop e l'elettronica.
38:30E dimostrerò come in realtà questi generi siano direttamente discendenti dal jazz.
38:34E Riccardo Liva è un musicista che viaggia moltissimo tra jazz ed elettronica,
38:38mentre Gioallotta è uno dei batteristi più richiesti nella scena hip hop italiana.
38:42Quindi mi sono anche circondato di musicisti
38:44che incarano questa volontà di legare più generi.
38:47Ho citato anche prima molti artisti americani.
38:50Questa mia voglia di contaminare i generi e di viaggiare tra più realtà musicali
38:55l'ho scoperta e l'ho approfondita anche nei miei periodi di studio in America.
38:59Io ho studiato al Berklee College of Music di Boston,
39:02che è uno dei college di musica più prestigiosi al mondo.
39:05E lì ho fatto un concerto da poco a Boston
39:09e sono stato anche a New York di recente.
39:12Quindi ho avuto modo davvero di stare nel luogo dove queste contaminazioni,
39:17il jazz aperto che si lega a molti generi,
39:21ha il suo fulcro e la sua realtà più vispa.
39:24Quindi vi aspetto il 29 aprile.
39:26Ci sarà anche un brano nuovo che presenterò,
39:29un inedito che non ho mai suonato ancora live da nessuna parte.
39:33E anche lì ci sarà un tributo alla meravigliosa città di Roma
39:36perché è un brano costruito intorno al monologo di Steiner
39:39della dolce vita di Fellini.
39:41E quindi ci sarà anche un tributo
39:43dove Fellini ha girato la dolce vita alla città di Roma.
39:46Quindi vi aspetto alla Casa del Jazz il 29 aprile alle 21.
39:49Bene, allora io ti ringrazio Francesco.
39:51Da parte nostra, di tutta Radio Roma,
39:53i nostri migliori in bocca al lupo per questo tuo concerto
39:56che siamo sicuri andrà benissimo.
39:58E ti saluto, ti ringrazio per aver partecipato qui oggi a Roma Di Giorno
40:02e faccio vedere il tuo video.
40:03Allora, grazie ancora.
40:04Assolutamente, grazie dell'invito.
40:06È stato bellissimo essere con voi.
40:07A presto.
40:08Facciamo vedere il video.
40:11Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
40:41Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
41:11Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
41:41Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
42:11Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
42:41Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
43:11Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
43:21Bentornati, siamo di nuovo in Onda.
43:23Dopo queste bellissime melodie
43:25parliamo della cosiddetta febbre da ponte per il 25 aprile.
43:30Domani ovviamente ci saranno le celebrazioni per la liberazione
43:33ma è proprio una cosiddetta febbre da fonte.
43:35Il 25 aprile con una previsione di 5,2 milioni di presenze nelle strutture.
43:41Ricettive italiane. Vediamo tutti i numeri in un servizio.
43:45È febbre da ponte per il 25 aprile
43:47con una previsione di 5,2 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane.
43:52Numeri che certificano la buona salute del turismo
43:55e soprattutto il trionfo delle città d'arte del bel paese
43:58sempre più apprezzate, con un tasso medio di occupazione delle camere vicino al 90%.
44:04Sono questi i principali risultati dell'indagine realizzata per il ponte del 25 aprile
44:09da CST, Centro Studi Turistici, per Assoturismo Confesercenti.
44:14Un trend positivo è atteso anche per le altre tipologie di prodotti
44:18ma con andamenti differenziati.
44:20In particolare le località marine registrano
44:23saturazione media del 72% dell'offerta disponibile.
44:27Le località dei laghi e di montagna si attestano attorno al 68%.
44:31Invece per le località rurali collina risultano prenotate in media 3 camere su 4.
44:37In cima alle preferenze dei turisti in viaggio per il ponte del 25 aprile
44:41il Centro Italia con Umbria e Lazio in cima.
44:45Seguono Liguria, Toscana e Veneto.
44:47Chiudono la classifica delle regioni la Calabria e il Molise.
44:53Ferrero e Save the Children si uniscono contro il lavoro minorile in Costa d'Aveorio.
44:59Un vero e proprio progetto quinquennale che vuole provvedere alla protezione
45:03e all'educazione dei bambini vittime di sfruttamento nelle piantagioni di cacao
45:07proprio in Costa d'Avorio.
45:09Vediamo anche in questo caso tutti i dettagli.
45:12Provvedere alla protezione e all'educazione dei bambini vittime di sfruttamento
45:16nelle piantagioni di cacao in Costa d'Avorio
45:19è l'obiettivo del progetto quinquennale messo a punto da Ferrero e Save the Children
45:24presentato a Roma nel corso della prima giornata dell'European Innovation for Sustainability Summit.
45:30Nicola Somenzi, Head of Responsible Sourcing di Ferrero.
45:34Abbiamo deciso di affrontare come fare l'approvvigionamento di cacao in West Africa in modo sostenibile.
45:42Con Save the Children abbiamo messo in piedi un programma che coinvolge non direttamente gli agricoltori
45:49ma anche tutti i nostri fornitori, tutti i vari livelli della filiera agricola
45:55per fare in modo che ci sia uno sviluppo e ci siano degli standard di vita e di produzione
46:01che sono più alti sotto una serie di punti di vista che sono sia nell'ambito sociale ma anche nell'ambito ambientale.
46:09Il programma rafforzerà i sistemi di protezione dell'infanzia,
46:12aumenterà l'accesso all'istruzione e alla nutrizione di qualità,
46:16sosterrà lo sviluppo dell'intera comunità ivoriana e l'empowerment di donne e adolescenti.
46:22Daniela Fatarella, direttore generale Save the Children in Italia.
46:26Questa progettualità ha tre basi veramente molto importanti.
46:30Da un lato lo sviluppo economico e la resilienza delle famiglie
46:34attraverso la creazione, chiamiamoli così, di banche comunitari locali.
46:38Sicuramente il supporto all'educazione, quindi riportare a scuola tutti i bambini
46:43in maniera tale che possano avere un percorso educativo che possa portare a delle alternative nel loro futuro
46:49e poi rafforzare sistemi di protezione.
46:52Questo avviene proprio lavorando sulla cultura locale in modo tale
46:56che vengano conosciuti i diritti dei bambini e come proteggerli.
47:01Le sofferenze dei bambini e dei ragazzi vittime di bullismo diventano arte.
47:06Le frasi e i racconti dei giovani che hanno subito episodi di cyberbullismo
47:10diventano disegni e illustrazioni realizzati dall'intelligenza artificiale
47:15per dimostrare che un uso positivo e creativo dei nuovi strumenti digitali è possibile.
47:20Vediamo tutti i dettagli nell'ultimo servizio.
47:23Le frasi e i racconti dei giovani che hanno subito episodi di cyberbullismo
47:27diventano disegni e illustrazioni realizzati dall'intelligenza artificiale
47:32per dimostrare che un uso positivo e creativo dei nuovi strumenti digitali è possibile.
47:37Così la sofferenza si trasforma in arte e il web dal luogo di dolore diventa punto di forza e di rinascita.
47:44È l'obiettivo del progetto The IED.
47:47Il cyberbullismo, oltre le parole ideato dalle ACLI di Roma,
47:51è diventato una mostra esposta a Roma negli spazi della vaccheria.
47:55La mostra racconta il volto più inquietante del cyberbullismo,
47:59mettendo in scena gli effetti che questo fenomeno genera nelle vittime.
48:03Tramite un software di intelligenza artificiale,
48:06i racconti anonimi degli studenti e delle studentesse sono diventati linguaggi creativi innovativi
48:12capaci di esorcizzare anche le paure più profonde.
48:15L'iniziativa, promossa in collaborazione con i giovani delle ACLI e del municipio Roma 9,
48:21con il patrocinio di Roma Capitale, nasce nell'ambito del progetto CONNESSO,
48:26navigare nel web senza affondare,
48:29finalizzato a far riflettere non solo sull'uso consapevole della rete,
48:33ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno
48:36nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro.
48:41Bene, per oggi è tutto.
48:43Vi ringraziamo per averci seguito, per aver seguito un'altra puntata di Roma Digiorno.
48:47Restate collegati sulle nostre reti e soprattutto anche sul sito di Radioroma.it.
48:52Grazie e una buona giornata a tutti voi.

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