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La Co-founder e Ceo di Retailor Media ai microfoni di Engage. Si parla di Retail Media

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Trascrizione
00:00Sara Buloggio, CEO di Retailor Media. Qual è la panoramica sullo scenario del retail
00:08media in Italia? La percentuale di spending in Italia sul retail media è un filino più
00:13bassa rispetto alle big five europee. C'è una ricerca di Agin che dimostra che la media
00:19europea è 9.8 con un'eccellenza di UK di 10.6%, l'Italia si aspetta su un 9 che è
00:26un pochino più basso. Perché siamo un pochino più bassi? Per milioni di motivi, sicuramente
00:30la frammentazione di retailer in Italia ci rende le cose un pochino più complicate e
00:37poi in quota siamo quelli che hanno la quota più bassa anche. Un po' perché la natura
00:42dell'advertising in Italia è un po' più bassa rispetto alle big five europee, un po'
00:46perché stiamo ancora capendo che cos'è il trade media, che cosa non è, che cosa
00:49è il retail media, che cosa non lo è, insomma ci stiamo ancora divertendo a dare delle
00:53definizioni. Quali sono gli elementi che stanno rallentando il pieno sviluppo del
00:58retail media nel nostro paese? Secondo me gli elementi principali sono due. Il primo
01:02è che abbiamo dei modelli che arrivano dai paesi anglosassoni e in cui ciascun retailer
01:07si sta organizzando per se stesso. Il caso di Walmart, il caso di Tesco in UK, Douglas
01:14che si è organizzato con una propria piattaforma alla quale ognuno vuole fare un pochino da
01:18solo. In Italia per la natura del mercato è praticamente impossibile questa cosa,
01:23nessuno ha una copertura tale da poter fare da solo. L'altro aspetto è che la dimensione
01:30dei player stranieri gli permette di lavorare a performance, cosa che in Italia non è possibile.
01:35La spesa media in Italia in e-commerce, qualsiasi settore, è di 1.470 dollari all'anno. Fare
01:42performance su questa cifra diventa pressoché impossibile. Quindi dobbiamo cambiare un po'
01:47il paradigma perché in Italia esplode il retail media, il mercato dei retailer digitali
01:52e retail media di conseguenza. Alla luce di questo scenario, quali sono le prospettive
01:57di crescita in questo campo per retailer e aziende? Le prospettive sono rose perché
02:02l'interesse è sempre altissimo. Nel workshop abbiamo raccontato i risultati della parte
02:08alta del panel, per cui brand awareness, advertising awareness, final intention to purchase e sono
02:14assolutamente ottimi. Le campagne fatte off-site con dati retailer hanno un targeting che è
02:20veramente una killer application nei risultati di campagna. Quindi l'interesse e i risultati
02:25ci sono. Quello che serve è un pochino di standardizzazione che ancora non c'è. Ciascuno
02:30di noi che operiamo nel retail media, e il fatto che quest'anno posso parlare al plurale
02:34mi dà ben speranza perché ci sono tante aziende che si sono affacciate a questo settore,
02:39dobbiamo capire tutti insieme quali sono i QPI che vogliamo far cadere a terra per
02:43gestire le aspettative degli advertiser. Ognuno di noi la dà a QPI diverso e questo non aiuta
02:50a far aumentare gli investimenti. Però c'è sicuramente molta collaborazione, quindi sono
02:54assolutamente positiva nello sviluppo del retail media in Italia.

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