• 14 ore fa
Il Garigliano è il fiume che segna il confine fra il Lazio e la Campania. Un fiume denso di storia, lungo il cui corso si trovano ancora oggi splendidi reperti archeologici e sulle cui sponde si sono combattute importantissime battaglie.

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Trascrizione
00:00:00Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:00:30Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:01:00Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:01:30Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:02:00Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
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00:03:00Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
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00:04:00Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:04:30Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:04:37Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:04:45Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:04:53Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:05:07E benvenuti, benvenuti su Polis, il racconto dei territori.
00:05:14Oggi non parliamo di un borgo, di un paese,
00:05:19dei tanti meravigliosi paesi che ci sono nella regione Lazio,
00:05:25oggi parliamo di un fiume, quel fiume spettacolare che abbiamo visto
00:05:29nelle immagini d'apertura, quel fiume che si chiama Garigliano
00:05:34e che segna anche la linea di confine fra il Lazio e la Campania.
00:05:40Un fiume lungo il cui corso ci sono tantissime bellezze,
00:05:45tantissimi paesi, anche reperti archeologici molto importanti
00:05:50come quelli dell'antica Minturne, di cui poi andremo a vedere
00:05:56nello specifico un servizio, un fiume ricco di bellezze naturalistiche,
00:06:02un fiume ricco di storia, una storia però non sempre pacifica
00:06:07perché il fiume Garigliano è anche il fiume lungo il quale
00:06:12sono combattute tantissime battaglie, l'ultima delle quali
00:06:17durante la Seconda Guerra Mondiale, quando quel fiume faceva parte
00:06:21della cosiddetta linea Gustav, ovvero il confine, il fronte
00:06:27in cui si affrontavano gli eserciti tedesco e quello degli alleati
00:06:34e della battaglia del Garigliano durante la Seconda Guerra Mondiale.
00:06:39Andiamo a vedere ora un breve racconto.
00:06:45Le battaglie del Garigliano
00:06:49La battaglia del 1944
00:06:54Nel gennaio del 1944 il generale statunitense Mark Clark,
00:06:59nel tentativo di sfondare le difese tedesche della linea Gustav,
00:07:03ordinò di attraversare il fiume Gari a sud di Cassino
00:07:07da una divisione di fanteria texana che tuttavia, dopo aver passato
00:07:11il corso d'acqua su imbarcazioni, si trovò in grande difficoltà
00:07:15sotto il fuoco dei Panzer Grenadier tedeschi appostati
00:07:19sulla riva occidentale del fiume.
00:07:21Gli americani subirono perdite elevatissime e furono contrattaccati.
00:07:26Dopo due giorni i superstiti ripassarono il fiume, due reggimenti
00:07:30furono distrutti e l'attacco dovette essere interrotto.
00:07:34Le controversie seguirono alla sconfitta americana.
00:07:37Il generale criticò i suoi subordinati che a loro volta polemizzarono
00:07:41con il comandante della Quinta Armata per le sue tattiche troppo avventate.
00:07:46Si trattò comunque di una delle più pesanti sconfitte subite
00:07:49dall'esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale.
00:07:55Come si arrivò a questo epilogo?
00:07:57Alla fine dell'anno 1943 la campagna d'Italia degli Alleati
00:08:02era ormai giunta a una svolta decisiva.
00:08:04Winston Churchill continuava ad assegnare grande importanza alla campagna d'Italia
00:08:09e riteneva essenziale strategicamente e politicamente
00:08:13ottenere una grande vittoria in Italia, distruggere le armate tedesche
00:08:17e sfruttare il successo in direzione dell'Europa sud-orientale
00:08:21per anticipare l'arrivo dell'Armata Rossa.
00:08:24Anche i comandanti anglo-americani in Italia erano impegnati
00:08:27a mantenere la pressione su un nemico
00:08:29e raggiungere importanti obiettivi strategici e propagandistici.
00:08:33In particolare il generale Mark Wayne Clark,
00:08:36comandante della Quinta Armata statunitense,
00:08:39era assolutamente deciso a ottenere una prestigiosa vittoria
00:08:43entrando per primo con le sue truppe in Roma.
00:08:46L'andamento delle operazioni dell'ultima parte dell'anno, 1943,
00:08:51tuttavia era stato in complesso deludente per gli eserciti alleati.
00:08:55Di fronte all'abile tattica difensiva impiegata dal Feldmaresciallo
00:09:00Albert Kesserling, comandante supremo tedesco in Italia,
00:09:04e alle esperte divisioni della Wehrmacht,
00:09:07l'offensiva invernale si era arrestata sulla linea Gustav,
00:09:10imperniata sulle posizioni del fiume Gari, di Gassino e del fiume Garigliano.
00:09:15La strategia del generale Clark prevedeva la creazione di due teste di ponte lungo
00:09:21il corso del fiume Gari, nei pressi di Sant'Angelo in Teodice, frazione di Gassino.
00:09:27Lo scopo era di creare le condizioni favorevoli a buttare alcuni ponti
00:09:31e consentire così il passaggio dei carri armati della prima divisione corazzata americana
00:09:36ed entrare in profondità nella Valle dell'Iri.
00:09:39Nel frattempo più a sud, la 46th Infantry Division britannica
00:09:44avrebbe dovuto superare il Garigliano davanti al paese di Sant'Ambrogio.
00:09:48L'inizio delle operazioni fu fissato per la notte fra il 20 e il 21 gennaio 1944.
00:09:55A nord di Sant'Angelo, verso le 21 del 20 gennaio,
00:09:59i primi fanti americani del primo battiglione del 141esimo reggimento fanteria
00:10:05riuscirono a imbarcarsi sulle barche e i canotti,
00:10:08ma soltanto un centinaio di loro arrivò ad attraversare il fiume raggiungendo la riva occidentale.
00:10:15I tedeschi, assepiati sulla sponda opposta infatti,
00:10:19reagirono non solo con mitragliatrici e mortai che distrussero molte delle imbarcazioni,
00:10:25ma con un violento fuoco di artilleria,
00:10:27tale da sconvolgere i reparti americani che tentavano di raggiungere la sponda orientale.
00:10:33Non andò meglio alla 46th Infantry Division inglese,
00:10:38che fu sorpresa non dal fuoco nemico,
00:10:40ma dalla forte corrente del fiume che travolse le piccole imbarcazioni
00:10:44con cui i soldati provavano ad attraversarlo.
00:10:47Il giorno seguente i britannici annullarono l'operazione.
00:10:51Al contrario, gli americani perseverarono nel tentativo di superare il fiume Gary,
00:10:56tuttavia furono contrastati da un pesante fuoco di artilleria, nemico,
00:11:01che colpì inesorabilmente la sponda orientale del fiume.
00:11:05I tentativi di superare il fiume Gary continuarono anche il giorno seguente,
00:11:09fallendo sotto un diluvio di granate dell'artilleria tedesca.
00:11:13Nel frattempo le compagnie che erano comunque riuscite a passare il fiume
00:11:17rimasero isolate ed esposte ai contrattacchi tedeschi.
00:11:21Quel giorno, tra gli americani, si contarono 460 prigionieri e 240 morti.
00:11:28Fu quindi deciso di interrompere i tentativi di attraversamento del fiume.
00:11:33Sebbene le operazioni di attraversamento si fossero concluse la sera precedente,
00:11:38la resistenza dei reparti che erano riusciti a passare il fiume
00:11:42si protrasse per tutta la giornata del 23,
00:11:45specie nella zona nord-est di Sant'Angelo,
00:11:48ma furono soppressi dai tedeschi.
00:11:50Nel giorno seguente ai tedeschi non rimase che rastrellare le zone ovest del fiume,
00:11:56battute da un violento fuoco di artilleria,
00:11:59uccidendo o catturando i soldati americani,
00:12:01rimasti ormai isolati e perduti sulla riva occidentale.
00:12:05Furono quindi spenti gli ultimi focolai di resistenza
00:12:08di isolati gruppi di soldati americani
00:12:11che ancora combattevano,
00:12:13giunti al limite della sopportazione fisica e rimasti senza munizioni.
00:12:28E dalle brutture della guerra, della seconda guerra mondiale,
00:12:34andremo a vedere ora le bellezze archeologiche dell'antica Mintur,
00:12:40che lo faremo però tra poco, solo pochi secondi,
00:12:43e poi ritorneremo qui, su Polis.
00:13:10Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:13:40E ben ritrovati, ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori.
00:13:53Oggi stiamo facendo un viaggio virtuale lungo un fiume,
00:13:59un fiume che segna il confine fra il Lazio e la Campania.
00:14:04Quel fiume è il fiume Garigliano che è stato protagonista,
00:14:08come abbiamo visto prima, nel break pubblicitario
00:14:11di alcune battaglie sanguinose,
00:14:15ma è anche un luogo di meraviglie.
00:14:18Fra queste meraviglie ci sono gli scavi dell'antica Mintur.
00:14:39Oggi ci troviamo qui per ripercorrere le vicende della linea Gustav
00:14:43tramite due siti archeologici della Direzione Regionale Musea Nazionale Lazio.
00:14:47Ci troviamo nel parco archeologico di Mintur,
00:14:50nell'antica città di Minturno, realizzata lungo il corso della via Appia,
00:14:53la strada su cui ci troviamo in questo momento.
00:14:56I romani la chiamavano Regina Viarum per la sua importanza
00:14:59e non a caso è stata un'antica città.
00:15:03Sì, Elisabetta, adesso stiamo camminando su il cosiddetto decumano massimo
00:15:07della città romana di Minturno.
00:15:10Il decumano massimo era l'asse principale della città.
00:15:14La via Appia, come è noto, era uno dei principali consolari romani
00:15:19costituzionali della città.
00:15:22La via Appia è una città che è stata costruita
00:15:27a partire dal 312 a.C. dal censore Appio Claudio
00:15:32con lo scopo di collegare Roma a Capua,
00:15:35prolungata poi nel suo percorso nei secoli successivi
00:15:39fino ad arrivare a Brindisi, che era uno dei principali porti commerciali
00:15:43dell'impero romano verso l'Oriente.
00:15:47Proprio il fatto che Minturn fosse attraversata
00:15:50da questo importante asseviario legato alla città
00:15:53che si trova, come vedremo a breve,
00:15:55proprio lungo il corso del fiume caridiano, l'Antico Liri,
00:15:58ne fece proprio un po' la fortuna come importante centro di snodo commerciale
00:16:04e località altamente strategica in questo territorio.
00:16:23Qui ci troviamo nel teatro di età romana dell'Antica Minturno,
00:16:28un luogo ancora di aggregazione per la cittadina
00:16:31perché ci si svolgono ancora molti spettacoli, giusto?
00:16:35Sì, questo teatro è proprio l'espressione della lunga vita
00:16:38di questa città, costruito nel I secolo a.C.
00:16:43e poi più volte ristrutturato.
00:16:46C'è da dire che l'Antica Minturne
00:16:48entra nell'orbita romana a partire dal 296 a.C.
00:16:51ma nel corso dei secoli assume sempre maggiore importanza e valore
00:16:55sia da un punto di vista militare che commerciale.
00:16:58L'assetto urbanissimo, quindi, che noi oggi apprezziamo
00:17:01è il susseguirsi di ricostruzioni nel tempo.
00:17:05Noi adesso abbiamo percorso la Viappia
00:17:08ma tra la Viappia e questo teatro
00:17:10ancora si conserva parte del foro repubblicano
00:17:13con almeno due tempi, uno in certa attribuzione
00:17:16e l'altro il cosiddetto Capitolium
00:17:19dedicato alle tre principali divinità.
00:17:21Dall'altra parte invece della Viappia
00:17:23abbiamo tutta la parte imperiale della città
00:17:26con il foro imperiale dove è riconosciuta sia la Curia
00:17:30che è stata riconosciuta anche la Basilia, quindi il luogo di aggregazione
00:17:33ma anche il cosiddetto Macellum, l'antico mercato della città.
00:17:38Andiamo adesso a vedere il Ponte Real Ferdinando
00:17:41sul fiume Garigliano, lì dove passava la linea Gustav
00:17:44nella Seconda Guerra Mondiale.
00:17:46Andiamo!
00:18:09Il Ponte Real Ferdinando attraversa la linea Gustav
00:18:13la più importante linea di difesa voluta da Hitler
00:18:18per impedire la risalita dell'esercito alleato verso Roma.
00:18:23Era la più importante strategia perché andava da qui, da Minturno
00:18:27fino a Tortona, quindi nell'Adriatico
00:18:29passando per Cassino dove poi vedremoci
00:18:31fu lo scontro decisivo per la presa di Roma.
00:18:34Quando l'esercito nazifascista perse possesso, dovette ritirarsi
00:18:40lo fece facendo purtroppo saltare in aria il Ponte Real Ferdinando
00:18:45il 14 ottobre del 1943.
00:18:48Fortunatamente fu distrutto solamente la campata
00:18:54mentre si conservarono e rimasero in piedi i pilastri alle nostre spalle.
00:18:58Che cosa successe subito dopo la ritirata dei nazifascisti?
00:19:02Purtroppo questa zona come tutto il Basso Lazio
00:19:05fu oggetto di eventi non piacevoli.
00:19:09Le cosiddette marocchinate furono opera dei gumiè
00:19:12questi soldati irregolari marocchini
00:19:15che combattevano con le forze alleate francesi.
00:19:18Questo fu un momento molto buio della storia del Basso Lazio
00:19:23perché segnò la violenza su tante donne di questi territori.
00:19:29La sociara di Alberto Moravia o l'omonimo film di Vittorio De Sica
00:19:34sono dei noti esempi di elaborazione di questo triste fatto storico
00:19:38che seguì la liberazione dell'esercito nazifascista.
00:19:43Queste tristi vicende di cui mi hai detto
00:19:45purtroppo riguardarono tutto il Basso Lazio
00:19:48e in maniera particolare anche la città di Cassino
00:19:50visto che era un altro centro nevralgico della linea Gustav.
00:19:55Cassino dove andiamo adesso, proseguiamo questo percorso insieme di oggi.
00:20:13Qui ci troviamo sempre sulla linea Gustav
00:20:16in una città che era assolutamente strategica, Cassino.
00:20:20Sì, ci troviamo all'interno dell'area archeologica di Cassinum
00:20:24questa città molto fiorente in età romana.
00:20:27Il nome deriva da un antico termine osco,
00:20:30Casnar, che significa vecchio, antico
00:20:32anche un po' a richiamare l'importanza strategica di quest'area
00:20:37sin da tempi preistorici
00:20:39proprio trovandosi all'interno della Valle dell'Iri
00:20:43che sempre fu un'importante via di comunicazione e penetrazione.
00:20:47Cassino entra poi nella sfera romana a partire dal III secolo a.C.
00:20:53e quello che possiamo vedere è un impianto urbanistico abbastanza particolare
00:20:57che in qualche modo rispetta la collina su cui sorge
00:21:02per cui era organizzata su una serie di terrazzamenti
00:21:06collegati tra di loro forse da delle scalinate
00:21:09su cui tra l'uno e l'altro percorsi da una serie di strade.
00:21:13Gli scavi sono stati condotti per la maggior parte dall'archeologo Gianfilippo Carrettoni
00:21:20tra gli anni 30 e gli anni 50
00:21:22ed oggi i reperti divenuti nel corso di queste ricerche
00:21:26sono conservati nel museo archeologico
00:21:29che proprio prende il nome da quest'archeologo.
00:21:32Sono impressionanti i resti monumentali della città antica
00:21:36venendo qui ho notato il teatro romano
00:21:38e qui dietro di noi si notano le importanti vestigia di un anfiteatro.
00:21:43Sì, Casinum è una città con una lunga storia
00:21:48proprio grazie a questa sua importanza strategica
00:21:52e a quella che è stata costruita da una serie di strade
00:21:57lungo la valle dell'Iri, oggi Carigliano
00:22:00ma anche per il fatto che era assolutamente ben collegata con Roma
00:22:04da qui passava la nota via Consolare Casilina.
00:22:08Nel periodo imperiale che noi assistiamo
00:22:11al momento di massima fioritura della città
00:22:15quando è proprio il momento in cui vengono realizzate
00:22:19queste opere più monumentali
00:22:21L'Elisabetta ci troviamo all'interno dell'anfiteatro
00:22:24dedicato all'intrattenimento dei cittadini di Casinum
00:22:27come vedi è abbastanza grande
00:22:29poteva ospitare circa 4.500 persone
00:22:33e poi si è trovata qui
00:22:35e si è costruita una città molto grande
00:22:38con un antico teatro
00:22:40che è stato costruito per il periodo imperiale
00:22:43e poi si è costruita una città molto grande
00:22:47come vedi è abbastanza grande
00:22:49poteva ospitare circa 4.500 persone
00:22:53è impressionante quanto se ne conservi ancora in alzato
00:22:56nonostante i bombardamenti che hanno interessato
00:22:59sia la zona archeologica
00:23:01che l'abbazia di Monte Cassino
00:23:03qui nella prima metà del 44
00:23:05sì, è abbastanza impressionante
00:23:07considerato che appunto
00:23:09questa fu una zona oggetto di pesanti bombardamenti
00:23:12come sappiamo
00:23:14era importante qui sfondare la linea cussa
00:23:16per raggiungere Roma
00:23:18i bombardamenti andarono avanti dal 15 febbraio
00:23:21quando fu bombardata l'abbazia fino al 18 maggio
00:23:24ancora più impressionante è il momento successivo
00:23:26quando questa zona appunto
00:23:28era una serie infinita di crateri
00:23:30causati appunto da queste bombe
00:23:33e dalla situazione poi che si creò
00:23:35questi crateri riempiti d'acqua
00:23:37fecero sì che si diffondesse la malaria
00:23:40particolarmente grave in questo periodo
00:23:42la situazione dell'infanzia di questi bambini
00:23:44ammalati e affamati
00:23:46ma fu anche il momento
00:23:48di importanti attività di solidarietà
00:23:50una in particolare
00:23:52promossa dalle donne del Partito Comunista Italiano
00:23:55alle quali appunto misero su
00:23:57questa iniziativa denominata
00:23:59i treni della felicità
00:24:01questi treni che
00:24:03fecero sì che 800 bambini di Cassino
00:24:05malati e affamati
00:24:07fossero portati da delle famiglie del nord Italia
00:24:10in particolare in Emilia Romagna
00:24:12dove ospitati da queste famiglie
00:24:14furono alimentati
00:24:16e soprattutto curati
00:24:33Il fiume Carigliano e le sue bellezze
00:24:36fra poco andremo a scoprire
00:24:38altre località
00:24:40lungo il corso di quello che è
00:24:42oggi il confine
00:24:44fra il Lazio e
00:24:46la Campania
00:24:48un luogo ricco di bellezze
00:24:50ricco di storie
00:24:52ricco di particolarità
00:24:54che andremo a scoprire anche insieme
00:24:56ai nostri ospiti
00:24:58che fra poco ci verranno a trovare
00:25:00tutto questo però fra pochi secondi
00:25:02pochi istanti di attesa
00:25:04pochi istanti di pubblicità
00:25:06dopo di che ritorneremo qui
00:25:08su Polis il racconto dei territori
00:25:10a parlare del fiume Carigliano
00:25:12Polis
00:25:16il racconto dei territori
00:25:18con Massimiliano Cacciotti
00:25:34ci sono luoghi dove guardare
00:25:36una volta sola non basta
00:25:38dove ovunque
00:25:40tu ti trovi i tuoi occhi possono
00:25:42sempre vedere il mare
00:25:44dove puoi seguire il volo di un gabbiano
00:25:46e perderti nell'azzurro di
00:25:48orizzonti vicini
00:25:50o intravedere nuove coste in cui
00:25:52approdare
00:26:10non ci sono limiti
00:26:12a ciò che puoi fare
00:26:14puoi sentirti il vento
00:26:16attraversarti i capelli
00:26:18e l'aria buona riempirti i polmoni
00:26:20mentre sei in cerca di un nuovo scorcio
00:26:22da immortalare
00:26:34qui puoi riscoprire il sapore antico
00:26:36delle piccole cose
00:26:40posare i tuoi piedi sulla storia millenaria
00:26:42della nostra penisola
00:26:44scoprire tesori di inaudita bellezza
00:26:46e sentire la forza
00:26:48viva del teatro
00:27:10qui non c'è un posto unico
00:27:12ma tanti piccoli luoghi
00:27:14dove sentirsi a casa
00:27:16e un po' più felice
00:27:18perché qui il tempo sei tu
00:27:20segue il ritmo dei tuoi passi
00:27:22per fermarsi nei ricordi
00:27:24che non vorresti lasciare mai
00:27:32Minturno Scauri
00:27:34dove la bellezza è di casa
00:27:40ben ritrovati
00:27:42ben ritrovati su Polis
00:27:44il racconto dei territori
00:27:46il viaggio che stiamo facendo oggi
00:27:48lungo il corso del
00:27:50fiume garigliano
00:27:52quel fiume ricco di storia
00:27:54che segna il confine fra il Lazio
00:27:56e la Campania
00:27:58ci ha portati all'interno del comune
00:28:00di Minturno
00:28:02un comune anch'esso
00:28:04ricco di storia
00:28:06e di bellezza
00:28:08che abbiamo visto dalle immagini
00:28:10una storia antichissima
00:28:12che parte
00:28:14dall'epoca greca e
00:28:16romana
00:28:18e qui con noi per parlarci di
00:28:20Minturno è arrivato
00:28:22il sindaco che guida
00:28:24quel paese e a cui
00:28:26do il benvenuto
00:28:28Gerardo Stefanelli
00:28:30grazie intanto per essere qui con noi
00:28:32Buonasera, grazie a voi
00:28:34per aver dedicato questa bellissima
00:28:36puntata a Minturno
00:28:38prima vedendo il video
00:28:40di apertura mi sono provato
00:28:42un po' di commozione e anche un po' di
00:28:44orgoglio se mi consente per
00:28:46i bellissimi luoghi della nostra
00:28:48città
00:28:50è un orgoglio assolutamente
00:28:52giustificato perché
00:28:54diciamo è una città
00:28:56che forse non tutti quanti
00:28:58conoscono ma che
00:29:00ha millenni di storia
00:29:02alle spalle
00:29:04l'attuale
00:29:06Minturno che è un comune di 20.000 abitanti
00:29:08su una superficie di 42 km
00:29:10quadrati deriva dall'antica
00:29:12Minturne come lei ha detto
00:29:14una città porto situata alla
00:29:16foce del Garigliano che esiste già dal
00:29:18IV secolo a.C.
00:29:20più volte interessato ovviamente
00:29:22a vicende belliche
00:29:24dell'epoca antica fino a quando
00:29:26poi verso
00:29:28la fine del primo millennio
00:29:30con le invasioni
00:29:32dei Saraceni
00:29:34la comunità decise
00:29:36di lasciare l'antica città
00:29:38porto e salire in collina
00:29:40edificando il borgo medievale per
00:29:42difendersi meglio
00:29:44e ci lascia un'antica città
00:29:46romana di 50.000 m2
00:29:48che è la principale attrazione archeologica
00:29:50storica non solo della città
00:29:52di Minturno ma di tutto il
00:29:54comprensorio del
00:29:56sud fontino
00:29:58l'antica Minturne è oggi
00:30:00uno dei pochi luoghi
00:30:02ancora attraversati da un tratto
00:30:04originario della via Appia
00:30:06e da un anno, anzi da sei
00:30:08mesi, siamo rientrati
00:30:10anche noi in riconoscimento unesco
00:30:12che è stato attribuito al tratto
00:30:14della via Appia che ovviamente da
00:30:16Roma arriva fino a Brindisi
00:30:18e quindi in qualche maniera
00:30:20ha effetti indiretti
00:30:22anche sulla visibilità dell'antica città
00:30:24di Minturne, un'area archeologica
00:30:26che ha un teatro romano
00:30:28da 2.000 posti in cui
00:30:30ancora oggi d'estate si svolgono
00:30:32delle bellissime manifestazioni
00:30:34di spettacoli, musica,
00:30:36concerti, teatro, rappresentazioni
00:30:38e poi come abbiamo visto
00:30:40dalle immagini adiacente all'area
00:30:42archeologica c'è un bellissimo
00:30:44ponte Rea Ferdinando
00:30:46edificato nel 1832
00:30:48dai Borboni che fu all'epoca
00:30:50il primo ponte sospeso
00:30:52in ferro nell'Europa
00:30:54continentale quindi in qualche modo fu
00:30:56una rivoluzione
00:30:58tecnologica che i Borboni
00:31:00regalarono a questo territorio
00:31:02e che gli consentì in qualche
00:31:04modo di primeggiare con le
00:31:06grandi casate reali
00:31:08europee in termini di innovazione
00:31:10e di realizzazione di infrastrutture.
00:31:12Ecco, ha parlato
00:31:14di Borboni perché come dicevamo prima
00:31:16voi siete proprio zona di confine
00:31:18un confine che
00:31:20precedentemente arrivava
00:31:22più a nord quindi
00:31:24non facevate parte dello
00:31:26stato della chiesa ma proprio del
00:31:28del regno delle due Sicilie
00:31:30adesso invece siete
00:31:32provincia di Latina
00:31:34vi sentite pienamente laziali
00:31:36o anche un po' campani?
00:31:38Ma come tutti
00:31:40le comunità di confine ci sentiamo
00:31:42sia l'uno che l'altro
00:31:44siamo laziali ormai dal
00:31:461934
00:31:48in cui siamo stati
00:31:50ricompresi nella provincia di Littoria
00:31:52ma fino a quell'epoca eravamo
00:31:54provincia di terra di lavoro
00:31:56quindi aggregata alla
00:31:58famosa pentopoli aurunca
00:32:00e quindi alla zona di Sessa
00:32:02di Caserta, eravamo terra di lavoro, eravamo
00:32:04campani, eravamo Borboni
00:32:06siamo laziali da 90 anni
00:32:08ci sentiamo laziali ma
00:32:10in realtà come tutti, ripeto, le
00:32:12comunità di confine siamo
00:32:14un po' una cerniera. A me piace
00:32:16dire che l'intorno è il
00:32:18punto di collegamento fra
00:32:20il centro e il sud d'Italia perché dal
00:32:22confine di Venturno, cioè dal Garigliano
00:32:24geograficamente inizia il sud
00:32:26d'Italia quindi noi siamo quelli che tengono
00:32:28un po' con questo ponte
00:32:30attaccato alla penisola
00:32:32tutto il sud d'Italia
00:32:34ovviamente giochiamo
00:32:36con delle affermazioni
00:32:38un po' così
00:32:40immaginifiche ma ci
00:32:42piace moltissimo essere
00:32:44un punto di contatto
00:32:46abbiamo delle tradizioni
00:32:48tipiche della
00:32:50campagna ma siamo a tutti gli effetti
00:32:52ma Venturno non è solo
00:32:54un terra di archeologia, terra
00:32:56di storia e anche come vediamo
00:32:58dalle immagini terra di
00:33:00natura, abbiamo nove chilometri
00:33:02di costa, tutti balneabili
00:33:04da quattro anni siamo
00:33:06bandiera blu, abbiamo sette
00:33:08frazioni, due di queste
00:33:10quelle più grandi dal punto di vista
00:33:12demografico si trovano sul mare
00:33:14scauri e marina di Venturno
00:33:16e poi ci sono ben quattro
00:33:18centri storici situati
00:33:20in collina e che ovviamente hanno tutte
00:33:22le caratteristiche, le bellezze
00:33:24dei centri storici, ricordiamo
00:33:26il centro storico di Venturno
00:33:28che è
00:33:30il capoluogo e in cui
00:33:32c'è un antico borgo medievale
00:33:34con un castello, con delle chiese
00:33:36storiche risalenti al 1200
00:33:381300 quindi elementi di
00:33:40archeologia, elementi di
00:33:42storia, elementi di spiritualità
00:33:44siamo una comunità che può offrire
00:33:46tanto, può offrire ambiente, può offrire
00:33:48il mare, può offrire
00:33:50due parchi regionali
00:33:52quindi aree verdi e anche
00:33:54una ricchezza archeologica e storica
00:33:56da non fare invidia a nessuno
00:33:58assolutamente
00:34:00tra l'altro abbiamo visto e
00:34:02anche ascoltato la sua
00:34:04descrizione che non siete
00:34:06soltanto cerniera
00:34:08fra nord e sud, fra centro
00:34:10e sud Italia
00:34:12siete una cosa il suo contrario
00:34:14al tempo stesso in vari campi
00:34:16siete un paese
00:34:18di collina ma anche
00:34:20una comunità
00:34:22marinara
00:34:24con delle spiagge
00:34:26bellissime, siete
00:34:28un luogo con
00:34:30migliaia di anni alle spalle ma
00:34:32che continua a essere
00:34:34proiettato nel
00:34:36futuro dopo aver attraversato
00:34:38vari vicendi quindi
00:34:40il centro storico medievale
00:34:42fino al teatro che
00:34:44è sì un teatro antico
00:34:46ma è un teatro ancora
00:34:48fruibile come ci stava
00:34:50dicendo, quindi diciamo
00:34:52Minturno come città
00:34:54che racchiude in sé
00:34:56tantissimi aspetti
00:34:58al tempo stesso
00:35:00beh sì, la storia non si
00:35:02ferma ai romani
00:35:04Minturno era il caposaldo della
00:35:06linea Gustav, la linea che durante
00:35:08la seconda guerra mondiale fu eretta
00:35:10immaginificamente dai
00:35:12tedeschi per frenare
00:35:14l'avanzata degli alleati
00:35:16partiva da Minturno, arrivava ad Ortona
00:35:18che era il punto più corto
00:35:20più stretto dell'Italia
00:35:22e quindi più facilmente difendibili
00:35:24e questo ci ha costretto ovviamente
00:35:26a subire
00:35:28tantissime sofferenze durante la seconda
00:35:30guerra mondiale, c'è un cimitero
00:35:32inglese accanto
00:35:34all'area archeologica dove sono sepolti
00:35:36più di duemila soldati
00:35:38inglesi, a Minturno si è
00:35:40fatta la storia, a Minturno si è fatta la storia
00:35:42nel 1860
00:35:44con la battaglia del Garigliano
00:35:46che diciamo così è l'ultima
00:35:48grande battaglia prima dell'assedio
00:35:50delle forze guidate da Garibaldi
00:35:52alla città di Gaeta dove c'erano
00:35:54i Borboni, poi con l'assedio di Gaeta
00:35:56cade il regno dei Borboni
00:35:58e si fa l'unità d'Italia
00:36:00Minturno è terra di storia perché
00:36:02con lo sfondamento della linea Gustav
00:36:04nel 1944
00:36:06poi gli alleati salgono
00:36:08verso Roma e in qualche modo
00:36:10iniziano la liberazione dell'Italia
00:36:12quindi siamo una terra ricca di storia
00:36:14ma siamo una terra ricca di natura
00:36:16come l'ho detto, di bellezze
00:36:18paesaggistiche
00:36:20Minturno è la città e il luogo
00:36:22in cui ci sono
00:36:24300 giorni di sole l'anno
00:36:26come si può vedere anche dalle immagini
00:36:28della mia finestra che arrivano questi raggi
00:36:30bellissimi, quindi un clima
00:36:32amite, temperato
00:36:34è un luogo in cui
00:36:36si vive bene, si vive bene
00:36:38a contatto con la storia, si vive bene a contatto
00:36:40con la natura
00:36:42è un luogo assolutamente da
00:36:44visitare, è ricchissima storia
00:36:46come ci ricordava
00:36:48Sindaco, una storia non sempre
00:36:52fonte di bellezza
00:36:54d'allegria ma ecco
00:36:56le immagini del cimiterio
00:36:58di cui parlava prima
00:37:00una storia spesso drammatica
00:37:02il Garigliano
00:37:04ne parleremo poi nel corso
00:37:06della puntata, abbiamo già
00:37:08visto alcuni aspetti
00:37:10è stato spesso
00:37:12il territorio
00:37:14di battaglie epiche
00:37:16non soltanto durante l'ultima
00:37:18guerra mondiale ma
00:37:20giustamente come ci ricordava
00:37:22nel 1860 ma anche
00:37:24prima, è stato
00:37:26una delle prime battaglie
00:37:28durante il medioevo
00:37:30nell'alto
00:37:32medioevo addirittura che ha
00:37:34affermato l'avanzata
00:37:36dei saraceni, di tutto questo però continueremo
00:37:38a parlare fra pochissimo, solo
00:37:40pochi secondi di attesa
00:37:42pochi istanti, poi ritorniamo qui su
00:37:44Polis, il racconto dei territori
00:37:46a fra poco
00:37:48Polis
00:37:50il racconto dei territori con Massimiliano
00:37:52Cacciotti
00:37:58Massimiliano Cacciotti
00:38:00Massimiliano Cacciotti
00:38:02Massimiliano Cacciotti
00:38:04Massimiliano Cacciotti
00:38:06Massimiliano Cacciotti
00:38:08Massimiliano Cacciotti
00:38:10Massimiliano Cacciotti
00:38:12Massimiliano Cacciotti
00:38:14Massimiliano Cacciotti
00:38:16Massimiliano Cacciotti
00:38:18Massimiliano Cacciotti
00:38:20Massimiliano Cacciotti
00:38:22Massimiliano Cacciotti
00:38:24Massimiliano Cacciotti
00:38:26Massimiliano Cacciotti
00:38:28Massimiliano Cacciotti
00:38:30Massimiliano Cacciotti
00:38:32Massimiliano Cacciotti
00:38:34Massimiliano Cacciotti
00:38:36Massimiliano Cacciotti
00:38:38Massimiliano Cacciotti
00:38:40Massimiliano Cacciotti
00:38:42Massimiliano Cacciotti
00:38:44Massimiliano Cacciotti
00:38:46Massimiliano Cacciotti
00:38:48Massimiliano Cacciotti
00:38:50Massimiliano Cacciotti
00:38:52Massimiliano Cacciotti
00:38:54Massimiliano Cacciotti
00:38:56Massimiliano Cacciotti
00:38:58Massimiliano Cacciotti
00:39:00Massimiliano Cacciotti
00:39:02Massimiliano Cacciotti
00:39:04Massimiliano Cacciotti
00:39:06Massimiliano Cacciotti
00:39:08Massimiliano Cacciotti
00:39:10Massimiliano Cacciotti
00:39:12Massimiliano Cacciotti
00:39:14Massimiliano Cacciotti
00:39:16Massimiliano Cacciotti
00:39:18Massimiliano Cacciotti
00:39:20Massimiliano Cacciotti
00:39:22Massimiliano Cacciotti
00:39:24Massimiliano Cacciotti
00:39:26Massimiliano Cacciotti
00:39:28Massimiliano Cacciotti
00:39:30Massimiliano Cacciotti
00:39:32Massimiliano Cacciotti
00:39:34Massimiliano Cacciotti
00:39:36Massimiliano Cacciotti
00:39:38Massimiliano Cacciotti
00:39:40Massimiliano Cacciotti
00:39:42Massimiliano Cacciotti
00:39:44Massimiliano Cacciotti
00:39:46Massimiliano Cacciotti
00:39:48Massimiliano Cacciotti
00:39:50lungo il fiume garigliano, il fiume a sud del Lazio che segna proprio il confine
00:39:58fra la nostra regione e la Campania e durante questo viaggio ci siamo fermati
00:40:04virtualmente all'interno del comune di Minturno, stiamo parlando con il sindaco
00:40:11Gerardo Stefanelli, stiamo scoprendo le tantissime meraviglie di quella zona.
00:40:17Sindaco, io adesso vi faccio vedere un video di uno degli eventi che vengono
00:40:23organizzati a Minturno, si chiama esattamente la Sagra delle Regni e poi
00:40:28vediamo il video e poi lei ci spiega di che si tratta più nel dettaglio.
00:40:36A Minturno, nel mese di luglio, da oltre 150 anni, si celebra la Sagra delle Regni,
00:40:47antica festa di ringraziamento dedicata alla raccolta del grano
00:41:06Sagra delle Regni, la tradizione non passa mai di moda.
00:41:29La tradizione non passa mai di moda, la Sagra delle Regni. Sindaco Stefanelli,
00:41:36allora, cos'è la Sagra delle Regni e quando si svolge? L'abbiamo sentito
00:41:43rapidamente in questo video, ma ci spieghi meglio di che si tratta.
00:41:48La Sagra delle Regni si svolge la seconda domenica di luglio, è la festa del grano
00:41:55a Minturno, che si festeggia in tante comunità che hanno origini agricole ed è una festa in cui
00:42:01sostanzialmente viene celebrata la natura, viene celebrata da parte dei contedini il grano,
00:42:09la raccolta del grano. Con questo grano vengono realizzati dei quadri votivi fatti con piccoli
00:42:16ghicchi di grano, solo di ghicchi di grano, questa è la particolarità. Questi quadri votivi
00:42:22vengono donati alla Madonna delle Grazie, che è la protettrice della città di Minturno e la
00:42:29domenica dopo la festa una parte di questo raccolto viene ceduta dagli agricoltori,
00:42:34dai cosiddetti carristi, che sono quelli che fanno i carri votivi, al convento francescano di
00:42:40Minturno. In antichità i francescani utilizzavano questa donazione per dar da mangiare ovviamente
00:42:49a tutte quelle famiglie che non avevano la possibilità di accedere al grano, di accedere
00:42:54al pane. Era quindi una festa del ringraziamento nei confronti della Madonna, ma in epoca antica
00:43:01della natura, della generazione, della vita e poi viene quindi raccolto e donazione a chi ne
00:43:13ha di meno. Quindi c'è la fede, tratto spirituale, c'è anche un tratto antropologico legato alla
00:43:19raccolta del grano, al rapporto che lega l'uomo alla terra e alle forze creatrici della natura.
00:43:26Quindi è uno spettacolo bellissimo. In epoca recente, negli ultimi 50 anni, al tratto spirituale
00:43:33di devozione si è aggiunto anche il tratto folclorico, come potete vedere dalle immagini,
00:43:38perché Minturno è anche terra di folclore. Il costume tradizionale è la pachiana, quello che
00:43:45vedete con la ponna nera e la camicia bianca, con il cappello bianco, che è stato eletto miglior
00:43:53costume del mondo, miglior costume folclorico del mondo, nel 1984 a Bogotà, in Colombia,
00:44:00durante un mega festival internazionale. E a Minturno ci sono 7-8 gruppi foclorici,
00:44:07dagli sbandieratori, ai ballerini, ai figuranti che rappresentano l'età antica, le condizioni di
00:44:18vita dell'età antica. Quindi la Sagra delle Regne è la festa, non è una delle feste,
00:44:23è la festa tipica e caratterizzante della nostra comunità, che unisce l'amore e il rapporto con la
00:44:30natura, alla devozione nei confronti della Madonna e ovviamente anche allo spirito di
00:44:36solidarietà che accompagna la donazione del grano alle famiglie meno ambienti. Quindi è un momento
00:44:44molto importante ed è anche un momento che tiene unite generazioni, perché durante i mesi che
00:44:49precedono la Sagra delle Regne, le famiglie dei Carresi, quindi una decina di contrade,
00:44:55si riuniscono tutte le sere intorno al quadro motivo per mettere chicco dopo chicco,
00:45:01costruire il quadro, tenendo unite le generazioni, le famiglie e le generazioni, perché è un'arte
00:45:08che ovviamente non si impara a scuola, ma si tramanda dal nonno ai genitori, dai genitori
00:45:15ai figli, quindi è una festa diciamo di comunità. Ecco, questo è uno degli aspetti bellissimi che
00:45:23ci sta raccontando e che per fortuna scopriamo spesso, di settimana in settimana, girando nelle
00:45:30diverse realtà delle province del Lazio, questo fatto che feste tradizionali, come nel caso della
00:45:40Sagra delle Regne, riescono non soltanto a mantenere vive le tradizioni, ad attrarre il
00:45:48turismo all'interno del paese, ma anche a unire le generazioni. C'è capitato spesso di vedere
00:45:57questa unione fra persone ad una certa età e giovanissimi che insieme con grande passione
00:46:04poi contribuiscono a realizzare al meglio queste iniziative. Ci diceva che questa è la festa,
00:46:13nel senso che non ci sono altri appuntamenti oppure come immagino ce ne sono anche altri?
00:46:20Ci sono altri appuntamenti, a 60 anni si tiene la festa dell'arrivederci a Scauri, che è una
00:46:27delle frazioni balneare, quella più grande dal punto di vista demografico, quella più famosa
00:46:32dal punto di vista turistico e ormai sono 60-65 anni che si tiene la festa di fine anno che è
00:46:40la festa di arrivederci data dalla comunità locale ai turisti stagionali, che poi in realtà
00:46:47diventano quasi dei cittadini onorari perché ci sono tantissime migliaia di persone che vengono
00:46:57a Scauri senza ombra di smentita da generazioni e tra l'altro molti di loro hanno anche deciso
00:47:05poi di rimanere a vivere nella nostra città aumentando la nostra comunità integrandosi
00:47:10perfettamente e dandoci anche la possibilità anche a noi anche alla nostra comunità di poter
00:47:16interagire con altri usi, altri costumi e in qualche modo evolvere e stare a passo con i
00:47:21tempi. Ecco il sindaco Stefanelli ci ha fatto venire sicuramente voglia di raggiungervi a
00:47:28Minturno o addirittura di fermarci a vivere lì come è accaduto ad alcune persone che così come ci
00:47:35stiamo raccontando adesso. Prego, voleva dire qualcosa? Si no, mi faceva venire in mente che
00:47:44l'altro giorno parlavo con una persona che purtroppo ha una patologia legata alla qualità
00:47:49dell'area e si è venuto a vivere qui perché da un noto ospedale romano, uno dei più grandi,
00:47:57gli hanno consigliato questa zona per la qualità dell'aria, quindi voglio dire siamo anche un
00:48:04luogo in cui si vive bene, si vive ancora in salute. Un ulteriore motivo allora per venire,
00:48:12non è da sottovalutare? Assolutamente, assolutamente, sono pochissimi i territori
00:48:22che possono vantare una buona qualità dell'aria, io che vivo a Roma insomma ne so qualcosa. È anche
00:48:30un buon collegamento perché abbiamo dimenticato di dire che Minturno si trova lungo la linea
00:48:36ferroviaria Roma-Napoli, una delle tratte più trafficate, più importanti di tutta la penisola,
00:48:45da Minturno la stazione sta dentro la città, facilmente raggiungibile anche a piedi e in
00:48:5240 minuti sei a Napoli, in un'ora e un quarto sei a Roma, quindi diciamo così per nottare,
00:48:59lo stare a Minturno ti consente in qualche modo di recarti velocemente presso due grandi città
00:49:06italiane, Roma e Napoli, importanti non solo dal punto di vista turistico ma anche dal punto di
00:49:11vista degli uffici, delle aziende private, insomma. Abbiamo tanti punti a nostro favore,
00:49:18non solo per venire a passare qualche giorno ma anche per decidere di vivere qui.
00:49:22Beh allora è un invito che rivolgiamo a tutti coloro che ci stanno ascoltando,
00:49:27magari chissà qualcuno sceglierà di fare questa scelta di vita. Sindaco io la ringrazio moltissimo.
00:49:35Sono io che ringrazio voi ancora una volta, grazie, vi aspettiamo a Minturno,
00:49:40ovviamente aspettiamo tutti i vostri ascoltatori.
00:49:43Speriamo che verranno numerosi, noi continueremo a parlare del fiume
00:49:49garigliano, prima il sindaco ci ha parlato del ponte real Ferdinando,
00:49:55beh fra poco andremo a scoprirne anche le caratteristiche tecniche che lo rendono un
00:50:01ponte unico, il primo e più importante ponte sospeso d'Italia dell'Ottocento.
00:50:10Tutto questo però avverrà fra pochissimo, solo pochissimi secondi d'attesa e poi
00:50:15ritorneremo qui su Polis, il racconto dei territori in questo viaggio sul fiume garigliano.
00:50:22Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:50:29Ben ritrovati, ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori.
00:50:34Oggi stiamo parlando del fiume garigliano e sul fiume garigliano abbiamo cominciato a
00:50:41conoscerlo attraverso alcune delle immagini dei servizi andati in onda poco fa, il luogo
00:50:49simbolo di quel fiume è il ponte real Ferdinando, una chicca dell'ingegneria ottocientesca che
00:51:00andiamo a conoscere ancora meglio grazie a un servizio realizzato da Gianluca Botti.
00:51:06Oggi vi portiamo a vedere un gioiello dell'ingegneria del passato,
00:51:13siamo sul confine fra Lazio e Campania sul fiume garigliano e questo è il
00:51:18ponte real Ferdinando, il primo ponte sospeso mai costruito in Italia, 1832.
00:51:31L'idea di sostituire il vecchio ponte di barche con un ponte sospeso sorretto da catene è da
00:51:40attribuire al geologo Carmino Antonio Lippi, lo scienziato napoletano nei suoi tanti viaggi
00:51:45nel nord Europa aveva colto le potenzialità del ferro nella realizzazione di grandi opere.
00:52:00La sua idea risultava all'avanguardia non solo per i materiali utilizzati ma anche e soprattutto
00:52:15per le caratteristiche costruttive dal momento che in quegli anni erano in fase
00:52:20di costruzione in tutta Europa i primissimi ponti sospesi.
00:52:30Tuttavia quest'idea non venne accolta positivamente dal corpo borbonico dei ponti
00:52:38e delle strade. L'ingegnere Ignazio Stile, utilizzando argomentazioni pretestuose,
00:52:43la bollò come una tecnologia arretrata perché era utilizzata da popoli a suo dire
00:52:49per nulla evoluti come i cinesi e i peruviani.
00:53:01Nel 1825 il re Francesco I, padre di Ferdinando II, incaricò l'ingegnere Luigi Giura di elaborare
00:53:10un progetto. L'ingegnere riprese l'idea di Lippi bocciata qualche anno prima e ispirandosi allo
00:53:16Union Bridge sul fiume Tweed a Paxton in Scozia elaborò il progetto del primo ponte sospeso mai
00:53:23realizzato in Italia. Il ponte ha una luce netta di circa 80 metri misurata tra i piloni.
00:53:33Considerando le due rampe che collegano i blocchi di ancoraggio ai piloni,
00:53:38il ponte risulta avere una lunghezza totale di circa 128 metri.
00:53:42Le strutture portanti di sospensione sono costituite da due coppie di catene in barre
00:53:50d'acciaio, dette gomene, distanti tra loro 5 metri e 80, sospese alla sommità dei piloni tramite piastre di ritenuta.
00:53:58Le catene di ancoraggio che collegano i piloni ai contrappesi posti a 6 metri sotto il piano
00:54:08stradale sono costituite da barre d'acciaio lunghe circa 2,7 metri dal peso approssimativo di 60 kg l'una.
00:54:16Le singole barre sono raggruppate in maglie costituite alternativamente da 5 e 6 elementi.
00:54:23La gomena ha una lunghezza di circa 81,5 metri, le catene di ancoraggio misurano invece circa 28 metri.
00:54:33L'impalcato è formato da profili in ferro e alluminio, il tutto coperto da un tavolato in
00:54:40mogano. Per la ricostruzione del ponte real Ferdinando sono stati adoperati moderni acciai
00:54:46ad alta resistenza al nickel cromo molibdeno del tipo 38NCD4.
00:54:57Nonostante tutti i dubbi e le perplessità degli ingegneri del tempo, il re era talmente convinto
00:55:03della bontà del progetto che il giorno dell'inaugurazione ordinò che sul ponte passassero
00:55:09ben due squadroni di cavalleria al trotto e 16 tiri d'artiglieria, tutto questo mentre lui era
00:55:15al centro dell'impalcato.
00:55:27Purtroppo il ponte che vediamo adesso non è il ponte originale, l'impalcato è stato demolito
00:55:32con la dinamite dall'esercito tedesco in ritirata nel 1943 ed il collegamento è rimasto interrotto
00:55:39fino al 1998, anni in cui sono incominciati i lavori di ricostruzione finanziati dalla
00:55:45comunità europea. Lavori terminati nel 2001, anno in cui è stato riaperto alle visite al
00:55:51pubblico. Purtroppo è possibile visitare questo ponte solamente due domeniche al mese.
00:55:56Una cosa singolare è che in questo punto del Garigliano troviamo tre ponti di tre epoche
00:56:03diverse e tre tipologie diverse. Abbiamo il ponte Real Ferdinando che è un ponte sospeso il più
00:56:09antico, abbiamo questo ponte dove mi trovo in questo momento che è un ponte ad arco estradossato
00:56:15che risalirà più o meno agli anni 60-70 e abbiamo un più moderno ponte strallato che si trova alle
00:56:22mie spalle più a monte. Comunque ragazzi questo ponte è veramente affascinante immaginate che ha
00:56:34quasi 200 anni eppure di una modernità incredibile. È il prototipo dei ponti che in questo momento
00:56:41stanno segnando tutti i record in giro per il mondo.
00:56:52Il Gianluca Botti che abbiamo visto nelle immagini in questo servizio è venuto a
00:57:13trovarci qui in studio per parlarci del ponte Real Ferdinando. Intanto benvenuto!
00:57:21Grazie Massimiliano di avermi accolto qui tra voi.
00:57:24Allora Gianluca abbiamo visto dal tuo servizio che ci sono tre ponti uno a fianco all'altro.
00:57:32Mi dicevi prima che questo è dovuto proprio a quella distruzione del ponte Real Ferdinando
00:57:38avvenuta durante la seconda guerra mondiale. Esatto ovviamente la Wehrmacht in ritirata
00:57:43distrusse molti ponti e molte infrastrutture per ritardare l'avanzata degli angloamericani da sud.
00:57:52Ovviamente non solo ponti anche strade e altre infrastrutture furono danneggiate
00:58:01volontariamente alcune delle quali sono state ricostruite subito. Non dimentichiamo che in
00:58:06campagna c'era un ponte quasi gemello a questo a Solopaca che fu ricostruito nel 46-47. Questo
00:58:14invece dovete aspettare quasi purtroppo 50 anni per essere ricostruito e tornare a farsi
00:58:22ammirare da noi. Ecco diciamo il vantaggio di questa lunga attesa è nel fatto che per fortuna
00:58:28è stato ricostruito più o meno come era originariamente. È stata una ricostruzione
00:58:34fedele studiando ovviamente i progetti del tempo in modo da riproporre quello che
00:58:40fortunatamente era un unicum in Italia. Non dimentichiamo che il primo ponte sospeso in
00:58:47assoluto nel mondo era stato costruito circa dieci anni prima in Inghilterra, quindi dieci
00:58:55anni dopo intorno al 1832 abbiamo una manifestazione della vivacità dell'ambiente intellettuale anche
00:59:04nel regno delle due Sicilie, quindi che portava delle innovazioni importanti anche nel campo
00:59:10dell'ingegneria. Certo, correggimi se sbaglio, all'epoca non esisteva ancora per esempio il
00:59:16ponte di Bruglin? Assolutamente no, il ponte di Bruglin è stato costruito molto dopo. Considerate
00:59:23che i primi ponti sospesi sono stati costruiti quasi tutti in Inghilterra, poi è stato costruito
00:59:29un ponte sospeso in Germania, questo è il secondo ponte al mondo, cioè meglio scusate,
00:59:36è il secondo ponte costruito nell'Europa continentale di questo tipo. Ovviamente dall'invenzione
00:59:43diciamo così della scienza delle costruzioni che permetteva di progettare ponti sfruttando
00:59:51le scoperte della fisica del secolo precedente. Prima di queste scoperte i ponti venivano
00:59:57costruiti sull'esperienza, erano le esperienze passate che avevano codificato delle forme che
01:00:04venivano riproposte sempre più o meno uguali. La scoperta, l'invenzione della scienza delle
01:00:10costruzioni ha permesso di inventare forme nuove e di sfruttare materiali nuovi nella
01:00:15loro massima efficienza. In questo c'è da dire che il regno delle due Sicilie era
01:00:20all'avanguardia, non a caso in quegli stessi anni fu anche costruita la prima ferrovia
01:00:26italiana, Napoli Portici pochi anni dopo. C'è da dire che questa chicca dell'ingegneria
01:00:42stava dicendo che non era un unicum, ma erano stati costruiti diversi ponti anche sullo stesso
01:00:49Garigliano. Più che sul Garigliano, l'altro ponte di Luigi Giura era stato costruito a solo opaca,
01:00:55quindi sul fiume Calore. Più a sud. Sì più a sud, era un po' più piccolo, molto simile,
01:01:02molto bello, estremamente bello. Ci sono passato per caso qualche mese fa andando a visitare i
01:01:08lavori dell'alta velocità e l'ho riconosciuto da rimuniscenze dell'università. Sono rimasto
01:01:17colpito del fatto che alcune cose sono ancora visibili, i leoni che sono ai capi del ponte ci
01:01:25sono ancora, ma sotto la struttura è un ponte in calcestruzzo armato costruito appunto fra il
01:01:3146 e il 47. In quegli stessi anni a Padova, per dare un'indicazione, è stato fatto un tentativo
01:01:38di costruire un altro ponte sospeso che forse è stato anche inaugurato qualche mese prima,
01:01:45ma è stato un tentativo poco fortunato perché ha dato subito segni di dissesto, è stata modificata
01:01:52poi negli anni lo schema statico, è stato messo un pilastro al centro per capirci e dopo è stato
01:01:58smantellato. Questo qui invece, il ponte sul Garigliano, per più di cent'anni ha fatto il
01:02:02suo lavoro in maniera egreggia, è ancora adesso ricostruito anche se con materiali moderni,
01:02:07però da prova della capacità ingegneristica, non solo di Luigi Giura che è stato coinvolto
01:02:14anche nella ferrocchina di Viroli Portici, nei Reggi Lagni, in tutta una serie di opere
01:02:19ingegneristiche nel regno delle due Sicilie, ma comunque di tutto l'ambiente culturale del regno
01:02:25delle due Sicilie. Allora Gianluca, l'unico aspetto negativo forse è il fatto che, come dicevi
01:02:31nel servizio, il ponte non è aperto tutti i giorni, non è aperto sempre, ma soltanto pochi giorni al
01:02:40mese, pochi giorni all'anno. Fra poco io parlerei anche di quello che tu fai al di là del ponte
01:02:48Real Ferdinando, perché come comunicazione riesci a darci una serie di informazioni su quelle che
01:02:56sono le chicche dell'ingegneria italiana e non solo. Tutto questo però lo scopriremo fra pochi
01:03:05secondi, pochi istanti d'attesa e poi ritorneremo qui su Polis. Polis, il racconto dei territori con
01:03:14Massimiliano Cacciotti. Ben ritrovati, ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori. Oggi stiamo
01:03:21facendo un viaggio sul fiume Garigliano, stiamo scoprendo le sue meraviglie, fra queste meraviglie
01:03:27c'è sicuramente il ponte Real Ferdinando, una chicca dell'ingegneria dell'Ottocento che stiamo
01:03:36scoprendo insieme al nostro ospite Gianluca Botti, che è anche l'autore di un bellissimo
01:03:44servizio che abbiamo visto poco fa, ma non è l'unico servizio che tu hai realizzato perché
01:03:51svelaci quello che fai e che comunichi poi grazie anche alle tue pagine social. Io come amo dire
01:04:00sempre la vita è un percorso tortuoso che ci porta in luoghi inaspettati, io nasco architetto
01:04:06ma poi invece mi sono convertito all'ingegneria, però da un punto di vista particolare quello
01:04:13della comunicazione e ultimamente da qualche anno anche della divulgazione, quindi cercando di
01:04:20sfruttare i social, cerchiamo di raccontare non solo le opere di ingegneria del passato e anche
01:04:27quelle presenti, ma anche tecnica e scienza legato però sempre al mondo dell'ingegneria e delle
01:04:32costruzioni con un occhio però particolare alla correttezza dal punto di vista appunto tecnico
01:04:39scientifico, quindi approfondendo un pochino di più rispetto magari a una comunicazione,
01:04:44una divulgazione insomma più generale e questo ci ha portato a scoprire diverse opere del passato
01:04:50perché soprattutto l'eredità italiana non solo recente ma anche passata ci insegna che siamo
01:04:59stati sempre degli ottimi costruttori, continuiamo ad esserlo perché le aziende italiane, i professionisti
01:05:05italiani sono assolutamente all'avanguardia nel mondo e quindi vale la pena raccontare tutto
01:05:11questo. Certo e quindi ci stai dando intanto una buona notizia perché spesso l'Italia viene
01:05:18denigrata dagli italiani stessi, invece no, è vero abbiamo avuto delle esperienze negative
01:05:27che ci hanno segnato, senza entrare in dettagli ma penso che tutti quanti lo ricordiamo, ad ogni
01:05:33modo e questo è anche un mio impegno perché poi è un impegno di verità, in realtà non stiamo
01:05:41emessi così male come si pensa, la nostra ingegneria, le nostre infrastrutture comunque
01:05:47soprattutto dopo alcuni eventi godono di una discreta salute e c'è un impegno di tutti i
01:05:53gestori, professionisti e tecnici per mantenerle in ottima salute, quindi vale la pena raccontare
01:06:01anche questo, sfadare un po' di mancanza di fiducia nei nostri confronti. Siamo contenti
01:06:09di poter dare delle buone notizie a chi ci ascolta, in pochi secondi, oltre al Ponte
01:06:17Reale Ferdinando, quali altre meraviglie dell'ingegneria ci sono sul territorio del
01:06:22Nazio? Sicuramente l'esperienza che è stata fatta con la bonifica delle paludi bontine è stata da
01:06:30un punto di vista ingegneristico importante, è stata un'opera decisamente imponente e poteva
01:06:38essere fatta solo dallo Stato, probabilmente anche con un impegno così forte come c'è stato
01:06:44al tempo, che ha richiesto proprio di affrontare delle sfide di carattere ingegneristico importanti,
01:06:51ovviamente poi con l'occhio nostro della modernità si possono fare tante considerazioni
01:07:00sull'opportunità e su come è stato fatto anche da un punto di vista dell'impatto ambientale
01:07:07di un'opera del genere, ad ogni modo è stata un'opera che ha sicuramente formato il territorio,
01:07:13gli ha dato appunto il carattere che ha adesso con uno sforzo umano e ingegneristico importante.
01:07:21Ecco Gianluca, allora a questo punto ti chiedo di prendere un impegno, cioè tornare qui in una
01:07:27delle prossime puntate per parlare proprio dell'agropontina e della sua bonifica. Adesso
01:07:35però prima di concludere, prima di salutare i nostri telespettatori andrei a vedere altri due
01:07:40servizi. Abbiamo detto prima che il garigliano è stato storicamente terra di battaglie, una di
01:07:48queste battaglie si è combattuta proprio sul Ponte Real Ferdinando, una battaglia che ha
01:07:54segnato l'unificazione d'Italia, una battaglia avvenuta nel 1860.
01:07:59Le battaglie del garigliano. La battaglia del 1860. La battaglia del garigliano del 29 ottobre
01:08:131860 fu una tappa importante dello scontro tra Regno di Sardegna e Regno delle Due Sicilie,
01:08:20avvenne pochi giorni dopo il plebiscito conseguente alla Spedizione dei Mille,
01:08:26avvenuto il 21 ottobre di quello stesso anno. Nel settembre 1860 Giuseppe Garibaldi aveva
01:08:33conquistato Napoli ed avanzava con l'esercito meridionale verso nord. Questa avanzata
01:08:39preoccupava i moderati e le cortie europee, sia per una sua possibile destinazione finale a Roma
01:08:44e per il rischio di una svolta repubblicana rivoluzionaria. Il 3 ottobre 1860 Vittorio
01:08:51Emanuele II, al comando dell'armata piemontese, aveva mosso verso il Regno delle Due Sicilie
01:08:57senza dichiarazione di guerra. Il conte Cavour giustificò l'intervento con la necessità di
01:09:03ristabilire l'ordine nel mezzogiorno in piena rivoluzione. Il 12 ottobre Vittorio Emanuele II
01:09:10varcò il confine tra lo Stato della Chiesa e il Regno delle Due Sicilie, delimitato dal
01:09:15fiume Tronto. Il 19 ottobre, a seguito della sconfitta nella battaglia del Volturno, il
01:09:21generale Giosuè Ritucci decise di ritirare le truppe borboniche al suo comando dal Volturno
01:09:27al Garigliano per frutteggiare l'avanzare del Regno di Sardegna, lasciando definitivamente
01:09:32Napoli ai mille. Solo una vittoria campale avrebbe potuto risollevare le sorti borboniche,
01:09:41ma Ritucci ritenne di non poter impegnare le truppe in questo sforzo. Il 26 ottobre da Gaeta,
01:09:48Francesco II lo rimosse dal comando, sostituendolo con il generale Giovanni Salzano. Il nuovo
01:09:55comandante decise che l'unica cosa possibile era attestare la linea difensiva sul fiume
01:10:00Garigliano. Salzano fece scavare nei pressi del fiume Trincee, allestire le postazioni di artilleria
01:10:07e distruggere i ponti e le scafe sur Garigliano e sull'Iri dalla Foce a Ponte Corbo e a Santa
01:10:14Pollinare. Punto cardinale dello schieramento era il ponte Real Ferdinando, presso Minturno.
01:10:20L'attacco sabaudo iniziò la mattina del 29 ottobre con tre colonne di fanti e cinque squadroni di
01:10:26cavalieri, che avanzarono verso il ponte. Sulla sponda meridionale del ponte erano attestati
01:10:32i cacciatori borbonici, che contennero l'assalto per un'ora e poi si ritirarono togliendo le
01:10:38traversine del ponte. I bersaglieri allora tentarono tre assalti passando sulle travi
01:10:43del ponte sotto il tiro dell'artiglieria. Il comando borbonico decise di schierare le
01:10:49truppe a mola di Gaeta. La sera dello stesso giorno una divisione dei granatieri di Sardegna
01:10:55passò il fiume dopo aver allestito presso la foce un ponte di barche e decimando due compagnie del
01:11:02Sesto Cacciatori, che non vollero arrendersi. La guerra si concluderà con la vittoria definitiva
01:11:08piemontese dopo l'assedio di Civitella del Tronto, iniziato il 26 ottobre e conclusosi il 20 marzo 1861.
01:11:17L'unità d'Italia nasce lungo il Garigliano, ma il Garigliano è stato anche protagonista
01:11:28di una battaglia forse meno conosciuta, combattuta durante il Medioevo, che ha arrestato proprio lì
01:11:36l'avanzata dei saraceni.
01:11:48La Battaglia del Garigliano, avvenuta nei pressi della località Giunture, frazione di Santa Pollinare,
01:11:55venne combattuta nel 915 tra le forze della Lega Cristiana e i saraceni.
01:12:02La vittoria cristiana segnò la fine dell'espansione musulmana sulla penisola italiana.
01:12:08Papa Giovanni X diresse personalmente le forze cristiane nella battaglia.
01:12:15Dopo una serie di attacchi devastanti ai principali centri del Lazio, tra cui il saccheggio di Roma,
01:12:21l'assedio di Gaeta, la distruzione di Monte Cassino e le continue scorerie per i villaggi,
01:12:27nella seconda metà del IX secolo i saraceni fondarono una colonia alla foce del Garigliano,
01:12:33facendo temere di voler risalire verso nord per conquistare il centro Italia.
01:12:38Il papa Giovanni X, perciò, si adoperò per riunire i nobili cristiani in una lega
01:12:43con l'intento di scacciare i saraceni musulmani dalla loro roccaforte che minacciava anche Roma.
01:12:50Si decise di iniziare lunghi e complicati negoziati per formare quella lega
01:12:55che doveva finalmente snidare i saraceni dal covo sul fiume.
01:12:59Ci si rivolse anche a Bizanzio cercando appoggio.
01:13:02Una potente armata bizantina giunse allora nelle acque del Tirreno.
01:13:07Si unì alla lega anche il principe di Salerno e sul far dell'estate del 915
01:13:13l'esercito degli Alleati, con grosse schiere di pugliesi e di calabresi,
01:13:17si accampò sulla riva sinistra del Garigliano.
01:13:21Rispose all'appello del papa anche il marchese del Friuli Berengario,
01:13:26a quel tempo re d'Italia, che inviò delle forze di supporto da Spoleto e dalle Marche.
01:13:32Giovanni X in persona guidava le sue truppe provenienti dal Lazio e dalla Toscana.
01:13:40Furono stabiliti gli accordi per la strategia da seguire in battaglia
01:13:44e per le successive spartizioni essi procedette al giuramento santo.
01:13:49Noi vi promettiamo di non aver mai pace con essi, i saraceni,
01:13:53finché non li abbiamo sterminati da tutta Italia.
01:13:57Di nuovo promettiamo a voi tutti i soprascritti, per Cristo Signore e per i meriti dei santi
01:14:03e per tutti i sacramenti della fede, che con tutte le forze e in ogni modo
01:14:08noi combatteremo i saraceni e cercheremo di sterminarli
01:14:12e che d'ora innanzi non abbiamo e non avremo pace con essi in alcun modo.
01:14:17I musulmani si ritirarono sulla loro roccaforte principale sul Gariliano.
01:14:22L'assedio iniziò nel giugno 915.
01:14:25L'esercito della Lega Cristiana scese verso il Gariliano
01:14:29accompagnandosi sulla riva destra del fiume stringendo i saraceni,
01:14:33il cui capo pare rispondesse al nome di Alicu, in una tenaglia.
01:14:38Mentre la flotta bizantina, fiancheggiata dalle navi di Napoli, di Gaeta e di Roma,
01:14:43sbarava inesorabilmente la strada del mare.
01:14:46La battaglia durò oltre tre mesi.
01:14:49I saraceni, fiaccati da mesi di duro accerchiamento ed assedio,
01:14:53dopo essere stati costretti alla fuga dal campo fortificato
01:14:57al quale dettero fuoco in un ulteriore tentativo di sottrarsi al massacro,
01:15:02tentarono una disperata sortita, ritirandosi e asseragliandosi sulle vicine colline.
01:15:08Qui resistettero a diversi attacchi finché finirono le riserve alimentari.
01:15:14Resisi conto della situazione disperata,
01:15:17in agosto tentarono la fuga per raggiungere la costa e fuggire in Sicilia.
01:15:22Secondo le cronache furono tutti catturati e massacrati.
01:15:26Il covo dei saraceni era definitivamente distrutto
01:15:30e la penisola italica, compresa Roma, era salva dal pericolo dell'invasione.
01:15:35Grazie alla vittoria, Berengario fu ricompensato dal Papa con l'incoronazione imperiale.
01:15:42E si conclude così questa puntata in cui abbiamo viaggiato lungo il fiume Garigliano,
01:16:00abbiamo viaggiato tra le sue meraviglie e nella sua storia.
01:16:05Io ringrazio Gianluca Botti che ci ha raccontato la storia del Ponte Reale Ferdinando,
01:16:11una di queste meraviglie.
01:16:13Ringrazio anche tutti coloro che ci hanno seguito, appuntamento fra sette giorni,
01:16:18sempre qui sul canale 14 del Digitale Terrestre di Radio Roma News.
01:16:24Ci vediamo fra una settimana e arrivederci.

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