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Novità
Trascrizione
00:00extra tutti i colori
00:03dell'attualità con Claudio
00:05Micalizio bentornati bentornati
00:08a destra la guerra dei dazi
00:10aperta dagli Stati Uniti tiene
00:12banco anche in queste ore sono
00:13stati i mercati finanziari per
00:15la verità lo stanno facendo da
00:16giorni a dare un'idea dell'inquietudine
00:19che sta eh caratterizzando
00:21l'introduzione di questi aumenti
00:23doganali da parte di Washington
00:25anche nelle ultime ore borse in
00:27forte calo sui mercati asiati
00:29ma anche su quelli occidentali e
00:32poi c'è la politica che sta
00:33cercando di capire quale sia la
00:36soluzione migliore un dato è
00:38certo lo dicono molte analisi e
00:40molti eh dati previsionali se non
00:43si interviene anche il made in
00:45Italy avrà conseguenze nefaste a
00:48cominciare da un'eccellenza del
00:50nostro bel paese il settore
00:52agroalimentare. Il made in Italy
00:55vola sui mercati internazionali
00:57con un export agroalimentare che
00:59nel 2024 ha toccato quota 67
01:02miliardi in crescita dell'otto
01:03per cento. Un risultato che premia la
01:06qualità e l'innovazione delle imprese
01:08italiane ma che si scontra con
01:10l'introduzione dei dazi da parte degli
01:12Stati Uniti a guida Donald Trump che
01:15minacciano di frenare la crescita. È
01:17quanto emerge da un'indagine di
01:18nomisma presentata a Milano dal
01:20consorzio Italia del Gusto. A ottenere
01:23la performance migliore sono i prodotti
01:25trasformati del food and beverage il
01:28cui export è cresciuto del 9% con punte
01:31fino alla più 19% in Polonia. Restando
01:35nei primi 15 mercati altre importanti
01:37dinamiche di crescita dell'agroalimentare
01:39italiano si sono registrate negli Stati
01:42Uniti, più 18%, Australia, Canada,
01:45Giappone, Spagna e Austria. Meno
01:48brillante, con non più 6%, è stata la
01:51Germania, paese alle prese con una
01:53recessione che sta impattando anche sui
01:55consumi alimentari, in particolare su
01:58quelli di importazione.
02:02È davvero complicata per tutta Europa
02:04proprio in un momento in cui invece il
02:05made in Italy agroalimentare poteva
02:07rappresentare un volano prezioso per la
02:10nostra economia. Noi siamo collegati con
02:12Giuseppe Spadafora che è il vice
02:14presidente di un'impresa. Buonasera e
02:17bentornato a Estra. Buonasera a voi e
02:20grazie per l'invito. Allora intanto le
02:23chiedo, voi avete un centro studi molto
02:26quotato, voi avete cercato di capire
02:29quale potrebbe essere l'impatto sulle
02:32industrie italiane di questa serie di
02:34tariffe doganali, come ne uscirebbe
02:38l'Italia secondo le vostre previsioni?
02:41Ne uscirebbe male, ne uscirebbe male
02:44perché oltre al mancato incasso, al
02:48mancato guadaglio, al mancato fatturato
02:50chiaramente, deriverebbe da questa anche
02:54una pressione sull'economia sociale
03:00perché andrebbero licenziate persone,
03:03perché c'è da tener conto che a questa
03:06produzione corrisponde un numero di
03:07dipendenti importante in questi settori,
03:10in questo settore strategico che
03:12rischiano il posto di lavoro. Quindi da
03:15questo punto di vista non ci sarebbe un
03:17impatto tanto sui consumi perché vede,
03:20io credo che ci sia anche un po' di
03:21confusione, no? Magari il cittadino che
03:24non conosce bene un po' le dinamiche
03:26dell'economia dice vabbè ma noi dagli
03:27Stati Uniti in fin dei conti importiamo
03:30poco, questi impatti sono sulle
03:33esportazioni, il problema no, il problema è
03:35per le aziende che esportano, che avrebbero
03:37un pesante contraccolpo. Assolutamente
03:41sì, parliamo di circa il 20% della forza
03:45lavoro che ruota attorno all'agroalimentare
03:49che rischia di rimanere a casa. Sono
03:53numeri, parliamo di centinaia di
03:56migliaia di posti di lavoro. Ecco, non a
03:59caso forse il settore dell'agroalimentare
04:02è uno dei primi che sta chiedendo anche
04:04associazioni di categoria importanti
04:06come la vostra di reagire? Assolutamente
04:10sì, abbiamo già presentato delle
04:11proposte per sostenere questo momento
04:15facendo un po' quello che ha fatto la
04:17Spagna, noi lo dicevamo molto prima,
04:20siamo stati tra i primi a preoccuparci di
04:23questo e a poco serve che la
04:26Presidente Meloni dica di tenere tutto
04:29sotto calma, cioè di rimanere calmi
04:31perché tutto sommato bisogna aspettare,
04:34non c'è nulla da aspettare perché le
04:37produzioni sono già ferme e le persone
04:41hanno bisogno di risposte, le aziende
04:42hanno bisogno di risposte subito, non
04:44poi, a rendicontazione. Quindi ci dobbiamo
04:48muovere subito perché i posti di lavoro
04:50si rischiano adesso, non poi.
04:53Ecco, la vostra associazione tra l'altro
04:55ha chiesto anche azioni concrete perché
04:58vede, in questa fase la politica ancora
04:59sta discutendo, bisogna avere la linea
05:02dura, bisogna trattare, per carità, tutte
05:05cose importanti, però voi dite, qui c'è
05:08da intervenire anche economicamente, so
05:10che avete chiesto la creazione di una
05:11sorta di fondo di compensazione, no? Per
05:15cercare di dare un po' di sollievo alle
05:16aziende che rischiano davvero di
05:18ritrovarsi in ginocchio.
05:19Esatto, abbiamo fatto alcune proposte,
05:23cinque, tra le cinque proposte c'è anche
05:26questa della creazione del fondo, ma si
05:29potrebbe anche pensare ad altre forme di
05:32sostegno sulla tassazione, sul recupero
05:37di eventualmente crediti d'imposta, ci sono
05:42varie formule che si potrebbero
05:43utilizzare, chiaramente nessuna di queste
05:46è impatto zero per lo Stato, ma d'altra
05:50parte non si può fare altrimenti, è un
05:55momento particolare, ogni posto di lavoro
05:58che si perde in questo settore, tra
06:01l'altro i settori dell'agroalimentare
06:03ormai sono altamente specializzati, non
06:05pensiamo più che l'agroalimentare sia
06:08il caporalato che ci fa vedere ogni tanto,
06:12si vede sui media per la raccolta
06:15degli ortaggi, non è così, il settore
06:20vitivinicolo è super tecnologizzato, ma
06:24come la trasformazione del latte è
06:27super tecnologizzata, quindi ormai sono
06:30settori altamente industrializzati e
06:32specializzati dove un posto di lavoro
06:35che viene a mancare perché viene
06:37licenziato, non è facile poi rimpiazzarlo
06:39immediatamente, quindi bisogna correre ai
06:42ripari subito. Ecco, ovviamente ci siamo
06:45molto soffermati sull'agroalimentare che,
06:47lo diceva anche questo studio presentato
06:49nelle scorse ore, rischia di pagare un
06:52dazio molto pesante e non è ironia il
06:54fatto che abbia usato questa espressione,
06:57però ecco Spadafora ci sono anche altri
06:59comparti dell'industria, dell'artigianato
07:03italiano, insomma di quell'eccellenza che
07:06sappiamo esprimere che rischiano di
07:08uscire con le ossa rotte se si va avanti
07:10su questa strada. Allora per quanto
07:13riguarda l'artigianato forse è quello
07:17che verrà meno sottoposto a pressione
07:21perché l'alto artigianato e in questo
07:23metto alcune, anche l'automotive,
07:28pensiamo alla Ferrari, la Ferrari invece
07:31di comprarla un milione e mezzo la
07:32comprano a due, chi ha da spenderne uno
07:35ne ha da spendere due, quindi sarà un po'
07:37meno colpito da questo punto di vista.
07:40Dove sarà fortemente, un altro settore
07:42dove sarà fortemente colpito, ad esempio
07:45potrebbe essere tutto quello che ruota
07:50attorno, quindi le macchine di precisione,
07:53dove noi siamo leader mondiali, c'è una
07:56parte di artigianato semi-industrializzato
08:00che è molto importante. Anche qui ci sono
08:06numeri importanti, meno ovviamente
08:08dell'agroalimentare, ma numeri importanti
08:10anche qua che rischiano anche qua posti di
08:12lavoro. Uno dei settori probabilmente che
08:15verrà meno colpito, tranne poi che gli
08:18Stati Uniti decidano diversamente, potrebbe
08:21essere la farmaceutica che quota intorno a
08:248 mila miliardi, dove c'è alcune
08:33specificità per cui determinati farmaci li
08:36fanno soltanto in Italia mondo, per cui se
08:39hanno bisogno di quei farmaci non hanno
08:42dove altro andarli a prendere. Chiaramente
08:44lì l'impatto non sarebbe tanto per
08:47l'Italia, ma per i cittadini americani,
08:51per i cittadini degli Stati Uniti.
08:54Sì, in effetti, ecco, cosa che forse non è
08:57ben chiara al Presidente americano, i
09:00primi che potrebbero avere degli effetti
09:01collaterali da questa politica dei
09:03dazzi, potrebbe essere proprio il mercato
09:06dei consumatori americani, non soltanto per
09:08i rincari delle tariffe, ma per il rischio
09:10di non avere poi quei prodotti che o
09:13l'importa dall'Italia o non riuscirebbe a
09:15recuperarli in altro modo, a meno di non
09:17avviare una produzione in loco. Qualcuno
09:19dice che questa è tra l'altro una delle
09:21finalità che Trump si propone. Ecco, ma
09:23secondo lei a questo punto che cosa
09:25converrebbe fare all'Europa e all'Italia,
09:28trattare o andare alla guerra commerciale
09:31fino in fondo?
09:32Ma la guerra commerciale non serve a
09:34nulla e comunque la guerra commerciale
09:36non si fa dazio contro dazio, si fa
09:39aprendo ad altri mercati. Una volta che
09:43gli Stati Uniti hanno deciso di fare
09:45questo, il nostro obiettivo dovrebbe
09:47essere quello ormai che avremmo dovuto
09:50perseguire da tempo, quello di spostarci
09:53Medio Oriente, Asia, Cina e perché no
09:56anche Russia.
09:59Quindi cercare dei mercati alternativi.
10:01Però sembra quasi che la parola guerra
10:03sia di grandissima attualità. Tra l'altro
10:05tutto questo si inserisce in un contesto in
10:09cui l'economia, al di là delle eccellenze
10:12di cui abbiamo appena parlato, sta a livello
10:14europeo rallentando, la Germania è uno
10:17dei paesi che da questo punto di vista
10:19negli ultimi mesi ha vissuto le
10:21performance peggiori, ma sta male anche
10:23la Francia per esempio, e si discute di
10:26spendere tanti soldi per il famoso
10:30piano di riarmo, quasi che dall'industria
10:32bellica possa arrivare una speranza in
10:35qualche modo, chissà, di risollevare le
10:37sorti dell'economia. Lei come, voi come la
10:40vedete questa strategia che al momento
10:43sembra essere l'unica messa sul piatto
10:45per stimolare l'economia, al di là di una
10:48possibile minaccia che potrebbe arrivare
10:51dalla Russia?
10:53Ma allora, innanzitutto una precisazione,
10:56noi come Europa, il mercato interno
10:58europeo che vale, è il secondo mercato
11:02come pilla a livello mondo, dopo quello
11:04statunitense, noi performiamo qualche
11:07miliardo in meno degli Stati Uniti,
11:09abbiamo ancora delle potenzialità di
11:13inglobare all'interno del mercato unico
11:16europeo, delle potenzialità di performance
11:19di oltre tre volte quello che giriamo
11:22oggi, quindi ci sono delle grandissime
11:24potenzialità inespresse come ha detto
11:26pure Mario Draghi. Per quanto concerne
11:29poi il piano di riarmo è una bagianata
11:32grande quanto una casa, quantomeno fatto
11:35così, per un motivo molto semplice, perché
11:38riarmare una nazione senza un
11:42coordinamento e controllo degli armamenti
11:46è praticamente impossibile. Come
11:48pensiamo, l'assunto è che ogni Stato
11:53si deve riarmare, benissimo, compriamo
11:55più carri armati, più navi da guerra, più
11:57aerei e più bombe nucleari, benissimo, e
12:00dopodiché ogni Stato ha la sovranità su
12:03questi argomenti. I servizi segreti di
12:05ogni Stato sono degli Stati, non esiste
12:08un servizio di gestione, coordinamento e
12:11controllo di sicurezza e di intelligence
12:14che è la cosa fondamentale e la cosa
12:17primaria in un conflitto, quindi come si
12:21pensa di effettuare? Ci armiamo e poi
12:24teniamo a casa i carri armati perché
12:27non possiamo utilizzarli visto che non
12:29abbiamo un coordinamento e non si può
12:31neanche avere, perché qua parliamo di
12:33sovranità degli Stati, sovranità
12:36nazionale per quanto riguarda aspetti
12:38specifici sull'intelligence, quindi senza
12:41un'intelligence unificata, centralizzata e
12:44che coordini poi tutte le attività degli
12:46Stati, come avviene negli Stati Uniti
12:49d'altra parte o nella federazione russa,
12:53non è possibile effettuare questo, quindi
12:55sembra che sia una scusa per o far
12:59riarmare la Germania che è l'unica che di
13:02fatto avendo il via libera potrà spendere
13:05a debito perché ha un rapporto debito
13:08PIL dall'80% e gli altri Stati non lo
13:12possono fare oppure c'è sotto qualcosa
13:15che non vogliono dire, ma allo stato
13:17attuale così per come è fatto è un'emerita
13:20bagianata. Quindi rischieremo anche a
13:23trovare i soldi di spenderli per nulla
13:25per questi vincoli ai quali lei faceva
13:27riferimento, insomma. Va bene, vedremo
13:29che cosa accadrà, ecco vedremo cosa
13:32accadrà anche perché quando si è iniziato
13:34a parlare concretamente di soldi mi par
13:36di capire che in Europa le divisioni
13:40siano emerse, è uno dei tanti temi caldi
13:42che dovrà essere affrontato a Bruxelles
13:45dai singoli paesi, intanto io ringrazio
13:47Giuseppe Spadaforo, lo ricordiamo, è il
13:49vicepresidente di un'impresa per essere
13:51stato con noi, le auguriamo una buona
13:53serata. Grazie, grazie a voi per
13:56l'invito. Ci fermiamo qui, adesso gli
13:59altri programmi della nostra emittente
14:00grazie anche a voi per averci seguito
14:02Extra torna domani alla solita ora
14:04arrivederci.

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