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NovitàTrascrizione
00:00Buon pomeriggio, buon pomeriggio a tutti, benvenuti al centro di produzione Amici
00:06Network Assodigiti di Pomezia, benvenuti nel cuore produttivo del Network Radio
00:11Roma. Io sono Claudio Michelizio, sono il direttore editoriale di questo gruppo
00:16storico del nostro territorio e vi do il benvenuto a questo nuovo appuntamento
00:22della domenica pomeriggio che da qualche settimana abbiamo lanciato insieme a una
00:28nuova trasmissione televisiva che va in onda mensilmente in questa fase del
00:34nostro palinsesto ogni domenica sera alle 21 e 30. Si chiama Next, ogni puntata è
00:39un approfondimento su un tema di stretta attualità. Tra poco voi che avete
00:43accettato il nostro invito parteciperete proprio alla registrazione
00:47della puntata che andrà in onda questa sera. Ma questi pomeriggi che abbiamo
00:50deciso di varare da qualche settimana a questa parte sono intanto un'occasione
00:56per incontrarci, per permettere a chi non lo conosca questo mondo di scoprire
01:02come funziona l'ambito della televisione, come si lavora l'realizzazione di un
01:08talk show televisivo e poi sono anche un'occasione per presentarci a voi che
01:13magari ci conoscete perché ascoltate la radio, vedete la televisione, sfogliate
01:19magari i libri o le riviste della casa editrice Nexus Edizioni che avete visto
01:23all'ingresso o magari vi siete già imbattuti nelle iniziative promosse da
01:27One Life Foundation. Sono i partner che oggi hanno dato il via a questo
01:33pomeriggio insieme e permettetemi allora intanto di spendere due parole, la
01:39gratitudine a voi per essere quest'oggi presenti e poi una brevissima
01:44presentazione di che cosa andremo a fare nei prossimi minuti. Vi racconteremo un
01:49esempio virtuoso di come realtà diverse, società diverse, associazioni diverse,
01:55fondazioni diverse a un certo punto si possano incontrare e decidere di
01:59percorrere un tragitto comune insieme. Radio Roma è un marchio
02:06storico, pensate che quest'anno a giugno noi festeggeremo i nostri primi 50 anni,
02:12siamo stati la prima radio a nascere a Roma, era il 1975, e siamo stati la terza
02:20a livello nazionale. Un marchio storico della radiofonia, un emittente che da
02:28subito ha voluto lasciare il segno. Pensate, negli anni 70 è iniziata una
02:34vera e propria rivoluzione sociale, uso volontariamente questa parola,
02:40rivoluzione sociale, uno dei pochi casi in cui in questo paese una rivoluzione
02:46partita dal basso è riuscita a scardinare un sistema e addirittura
02:51imporsi all'attenzione del legislatore, chi come il sottoscritto ha qualche
02:57primavera in più alle spalle ricorderà, fino a metà degli anni 70 la radio era
03:04soltanto un'esclusiva della RAI, dell'emittente pubblica. A metà degli anni
03:0970 nasce questo movimento spontaneo di giovani soprattutto, che scoprono che
03:16fuori dall'FM italiano, fuori dai confini nazionali c'è qualcosa di diverso, ci
03:22sono altre radio e lanciano la sfida. Vogliamo anche noi dare vita a delle
03:29radio che all'epoca si chiamavano radio pirata, le radio libere.
03:33Radio Roma è nata in quell'epoca, guardate questo spot.
04:0450 anni di vita, questo è un traguardo davvero storico perché Radio Roma ha
04:12contribuito a quella rivoluzione che è stata fatta.
04:16All'epoca aprire una radio significava diventare fuori legge, perché era vietato
04:22semplicemente. Quindi se oggi noi viviamo in un FM pieno di emittenti
04:27radiofoniche, lo dobbiamo al coraggio di chi, come i pionieri di Radio Roma, hanno
04:32deciso di sfidare la legge, di sfidare il monopolio pubblico, di appellarsi a un
04:38articolo della Costituzione che è fondamentale, l'articolo 21 della
04:44Costituzione, che come voi sapete dice che ognuno ha la possibilità di pensare
04:49quello che vuole e di dirlo attraverso tutti i mezzi.
04:54E partendo da questo presupposto, tanti coraggiosi che all'epoca sono partiti
05:00semplicemente perché volevano ascoltare della musica diversa e far
05:04sentire delle idee diverse, sono riusciti a cambiare l'intero sistema
05:08radiofonico. Certo la musica è fondamentale, voi probabilmente ascoltate
05:13Radio Roma per la musica. Perché? Perché la musica fa la differenza. La musica è
05:19questa, è quella realtà che è in grado di cambiarci la vita, l'umore.
05:26Quante volte magari siamo un po' giù di corda, ascoltiamo la radio e sentiamo la
05:32canzone che davvero è capace di farci cambiare il tono della giornata?
05:37Ecco, per noi la musica Radio Roma è fondamentale. Un altro spot, guardate.
05:43Ritmo, successione di impulsi in uno spazio di tempo costante.
05:47Se il ritmo è giusto, se muovi la testa, se batti il tempo sul volante,
05:52siamo noi. Siamo Radio Roma.
05:56E sì, noi siamo riconoscibili perché a qualunque ora voi ascoltate la musica
06:00scoprite che c'è una canzone che non è stata scelta a caso. La musica in radio
06:06viene scelta da un ufficio, l'ufficio programmazione, che ha proprio il compito
06:11di studiare in quale minuto dell'ora sia meglio ascoltare quel ritmo o quella
06:17melodia. Certo, noi da ascoltatori non ci facciamo caso, ma nulla può essere
06:22lasciato al caso per fare un prodotto che ha una sua storia, una sua tradizione, un
06:26suo blasone, come nel caso di Radio Roma. L'altro componente importante di una
06:30radio, sapete qual è? È l'informazione. Noi crediamo così tanto nell'informazione
06:36e nel valore del giornalismo che non soltanto dall'inizio di Radio Roma
06:44abbiamo deciso di mandare in onda regolarmente dei notiziari.
06:48Guardate che un tempo non era così scontato, la musica all'inizio era
06:52l'elemento predominante insieme all'intrattenimento.
06:54Oggi noi crediamo talmente tanto a questo aspetto dell'informazione che
07:00insieme a Radio Roma, emittente che voi potete ascoltare in FM o guardare in
07:05televisione sul canale 15 del Digitale Terrestre,
07:09abbiamo creato un'altra emittente televisiva, la trovate sul canale 14 del
07:14Digitale Terrestre, che è una televisione che parla tutto il giorno,
07:19che fa tutto il giorno informazione. Si chiama Radio Roma News. Guardate.
07:26Siamo un gruppo di autori, giornalisti, registi, che lavora tutto il giorno per
07:31offrirti la miglior copertura sull'informazione.
07:34Siamo un canale all news che gioca in all-in. Siamo tante voci diverse e libere.
07:39Siamo l'audacia del pensiero, il coraggio di dire e l'umiltà del fare.
07:44Siamo Radio Roma News.
07:47Parole, musica, intrattenimento e divertimento.
07:52La parola è fondamentale, tanto che è finita appunto nella nostra costituzione.
07:58Però vedete, noi abbiamo un modo particolare di intendere l'informazione.
08:04Intanto l'informazione deve essere facile da comprendere e molto spesso
08:09quando sentiamo le notizie ci viene la sensazione che chi ce le sta
08:14dando non si ponga il problema di essere comprensivo e
08:20comprensibile, di farci capire le notizie che stanno trattando.
08:24Noi invece questa cosa la facciamo tutti i giorni, usando un linguaggio che sia
08:28semplice, cercando soprattutto di approfondire le notizie, perché io da
08:35anni uso questo modo di dire che le notizie oggi le danno tutti.
08:38Noi proviamo anche a capirle e se le capiamo noi giornalisti forse riusciamo
08:42anche a trasmettere in modo comprensibile anche per chi è l'utente
08:47di quella determinata emittente. Sapete perché crediamo molto nel valore di una
08:52notizia data in modo semplice? Perché se una notizia è comprensibile può
08:57offrire uno spunto di riflessione in chi l'ascolta. Mal che vada avremo un
09:02ascoltatore che sarà consapevole dei fatti che avvengono attorno a lui o
09:08sopra lui e mai come in questi ultimi anni noi abbiamo capito che essere
09:14consapevoli può fare la differenza, perché un cittadino consapevole è in
09:18grado di scegliere, è in grado di decidere, soprattutto è un cittadino che
09:23forse avrà meno paura, guardate. La paura non ha l'abitudine di dire la
09:29verità, così diceva Tacito circa duemila anni fa.
09:33Noi pensiamo che la verità non esista, la verità si crea, è per questo che ogni
09:39giorno scegliamo di essere liberi nel racconto dell'informazione. Fatti la tua
09:44idea, crea la tua verità, guarda Radio Roma News.
09:50Un gruppo come Radio Roma che ha una radio, due canali televisivi
09:56locali che si ricevono in tutto il Lazio, un'emittente televisiva nazionale che si
10:01riceve al canale 222 del digitale terrestre, non poteva ignorare che il
10:05mondo attorno a noi sta cambiando e allora attorno a questi mezzi
10:08tradizionali abbiamo lanciato e potenziato anche una sezione digitale.
10:13Noi abbiamo anche un quotidiano online, fa parte del nostro network, che è
10:17costantemente aggiornato con le notizie che riguardano il nostro territorio, Roma
10:23e le altre province del Lazio e anche, perché no, quello che succede fuori dai
10:27confini nazionali. Del resto Roma caput mundi, lo sappiamo dai tempi della
10:31scuola. E allora ecco qual è la missione di
10:34Radioroma.it. Vorrei solo sapere come stanno le cose, punto. Vorrei la verità, punto.
10:43Vorrei messaggi chiari e comprensibili, punto. Radioroma.it, il tuo portale di
10:49informazione locale e nazionale, punto. Allora questa è la nostra galassia, il
10:55nostro network. Poi questo è un gruppo che per fortuna negli ultimi anni ha
11:00acquisito sempre maggiori quote di mercato, è cresciuto progressivamente e
11:06allora abbiamo deciso di non limitarci all'informazione
11:11sì che t'impliciterà l'informazione ora e adesso,
11:16i che nunque forse avrebbero detto gli antichi romani. Abbiamo deciso di
11:23affiancare alla nostra offerta di contenuti una vera e propria casa
11:27editrice che edita una rivista tra le più prestigiose tra l'altro al mondo,
11:33perché fa parte di un network internazionale, e una serie di libri che
11:37hanno lo scopo di aiutarci anche questi a capire. Allora la rivista che è il faro
11:43di Nexus Edizioni è davvero una qualcosa di unico nel panorama editoriale.
11:48Permettetemi di presentare colui che regge il timone di questa esperienza
11:53editoriale, Simone Massetti che è qui con noi, direttore e credo anche
11:58traghettatore, facciamogli un applauso così intanto...
12:05Allora Nexus è un unicum a livello internazionale, credo che ci siano
12:12pochissimi esempi di riviste fatte così. Nexus è assolutamente un unicum, grazie a
12:18Claudio per questa domanda e grazie a voi per essere qui soprattutto. In
12:23pochissime parole ho l'onore di spiegarvi il perché questa aggettivazione ha un
12:29suo senso. Oggi, come sapete, e soprattutto negli
12:32ultimi 25 anni, l'informazione ha cambiato pelle, natura, dinamiche, tipologia, perché
12:38è nata la rete. In molti sensi è stato un vantaggio competitivo non da poco, ma
12:43come diceva Claudio e anche in virtù dell'articolo 21 della nostra
12:47Costituzione, tutti noi abbiamo il diritto di ricevere una corretta
12:52informazione e di produrre, volendo anche, informazione. Ma attenti perché il
12:57pensiero, cioè quello che una volta si definiva collettivamente la pubblica
13:02opinione e che oggi troppo spesso viene usato in modo abbastanza improprio, si
13:06deve basare su un'attenta riflessione e quindi l'analisi delle fonti e tutta
13:11quella serie di elementi che del giornalismo dovrebbero essere i capisaldi.
13:15Oggi però andiamo tutti molto veloci ed è vero che siamo tutti abituati, in parte
13:21perché è nata la rete, perché sono nati i social, a fruire dell'informazione in un
13:25modo abbastanza mordi e fuggi, abbastanza veloce, ma c'è una cosa che non è mai
13:30cambiata. La veridicità dell'informazione deve
13:34essere coniugata con l'autorevolezza delle notizie date dai giornalisti che
13:38fanno informazione. Le fonti sono la prima cosa che vanno verificate.
13:44Purtroppo l'opinionismo, che è il grande male del giornalismo moderno, ha
13:49travalicato i confini del bar ed è arrivato sulla pubblica piazza
13:53mediatica. Tutti noi, nessuno escluso, purtroppo
13:57siamo sottoposti a questa dinamica. Ed ecco perché Nexus New Times è
14:03un unicum nascendo nel 1995 come prima edizione estera delle 14 che
14:11l'originale testata Nexus Magazine, ancora oggi esistente, australiana, ha visto
14:18nel corso del tempo prendere luce. Il punto fondamentale rispetto ad altri
14:23prodotti similari che in questi 30 anni, siamo un po' più giovani di Radio Roma,
14:27ma in fondo anche noi abbiamo un po' di anni alle spalle, è uno solo. Non esiste
14:33in Italia oggi la stessa identica cosa per due ordini di motivi. Il primo è che
14:39noi siamo una testata multitematica, ma attenzione, siamo una testata di
14:44approfondimento che non significa divulgazione, che non significa opinione,
14:50ma che ad un livello più alto e raccogliendo un'eredità assolutamente
14:55propria del giornalismo in termini di rigore espositivo, controllo delle fonti
15:00e accessibilità della notizia per il lettore, chiunque egli sia, garantisce al
15:07nostro pensiero, al vostro pensiero, quello che oggi molti pochi fanno
15:14nell'informazione collettiva, globale. E tuttavia la nascita della rete ha fatto
15:19sì che il lato buono per quanto possibile della globalizzazione, cioè la
15:26diffusione delle informazioni, fosse quell'elemento che ad oggi in Italia
15:31nessun altro medium ha. Ecco perché Nexus è realmente un prodotto global, cioè la
15:38somma di attenzione a quella che è la realtà italiana e contemporaneamente
15:43uno sguardo altro, oltre, verso quello che è la realtà mondiale. Ha delle
15:50caratteristiche e dei particolari nella realizzazione di questo tipo di testata
15:55che non sono riscontrabili altrove. Sapete perché? Perché in fondo, proprio in
16:01virtù di quello che vi ho detto all'inizio, tutti noi potremmo essere dei
16:04produttori di informazione, al di là dell'essere giornalisti o meno, ma oggi
16:08perlopiù le persone, purtroppo per la, diciamo così, modalità di vita e di
16:14esistenza che conduciamo, sono abituate a non soffermarsi.
16:18Tuttavia il pensiero si crea e l'opinione pubblica e privata, che è
16:23l'unica cosa fondamentale che regge in una democrazia qualunque esso sia, si
16:28basa sul poter far sedimentare notizie, concetti, connessioni e relazioni tra le
16:35notizie stesse. Prendersi il tempo di poter riflettere non significa consumare
16:41e passare a qualcos'altro. Questo è il grande inganno dell'era
16:45moderna in termini di manipolazione informativa e quindi da giornalista,
16:50insieme ovviamente a Claudio, a tutto l'Entourage e il personale di Radio Roma,
16:55così come tutti coloro che lavorano nel nostro network informativo,
16:59cerchiamo tutti i giorni di potervi proporre qualcosa che, in base a una
17:05selezione molto attenta, vi possa essere utile per la consapevolezza di cui
17:10Claudio parlava precedentemente. Questo è ciò che fa la differenza ed ecco perché
17:15in trent'anni non ha mai cessato una sola volta di non essere pubblicata.
17:20Speriamo, ovviamente, gli auguriamo altri 50, 100 anni di pubblicazione, ma
17:26attenzione, anche l'aver mantenuto il formato cartaceo è qualcosa che oggi
17:29potrebbe sembrare desueto e invece no, anche questo è frutto di una precisa
17:34scelta. Concedersi il tempo per poter fruire delle informazioni e della
17:39riflessione conseguente è qualcosa che oggi è considerato un vero lusso.
17:45Lo trovate qui. La periodicità è bimestrale e, in qualunque caso, ciò che
17:51importa per tutto il corpo relazionale che è fatto di giornalisti, autori, esperti
17:57di cinque continenti, ovviamente, è il dibattito. Ecco perché troverete quello
18:03che più vi interessa o ciò che vi può essere utile per un aumento di
18:07consapevolezza.
18:10Grazie.
18:14Grazie a Simone Massetti e allora adesso vi raccontiamo una storia.
18:20Alla fine siamo in un periodo in cui è difficile anche creare occasioni di
18:26incontro e di aggregazione. Questo progetto, queste domeniche pomeriggio che
18:31noi vi invitiamo a trascorrere qui nei nostri studi, nasce anche per ritrovare
18:35il piacere della socialità e, se volete, del confronto di opinioni. Tra poco
18:40parleremo, come detto, in un talk show televisivo che andremo a registrare
18:44della guerra in Ucraina. Siamo a poche ore dal terzo anniversario dell'
18:50invasione russa in territorio ucraino e si dice che questo è l'inizio di un
18:54conflitto che, in realtà, poi basta consultare un libro di storia. Nasce
18:58molto tempo prima, però è come se i mezzi di comunicazione, soltanto tre anni
19:02fa, se ne fossero accorti. Ci sarà anche un momento di convivialità, per cui
19:07avrete modo, se vorrete, di fare delle domande ai vari ospiti. Alcuni sono già
19:11arrivati, li ringraziamo per la loro presenza.
19:14Adesso però un incontro che ha, io credo, cambiato la vita di tantissime
19:19persone e ha visto credere tantissimo nel valore della parola, del confronto,
19:27dell'idea. È un'organizzazione, una fondazione che vuole favorire la
19:36circolazione delle idee, vuole soprattutto spiegarci che è possibile,
19:42facendo ognuno la propria parte, anche essere protagonisti di un percorso di
19:46cambiamento. Questa, in realtà, si chiama One Life Foundation. Io do il benvenuto al
19:52Presidente Andrea Comis.
19:58Buonasera e benvenuti. Ringrazio, come sempre, Radio Roma per
20:05questa opportunità di divulgazione, questa opportunità di aggregazione e
20:12questa opportunità di scambio di quelle che possono essere idee, pareri.
20:16Abbiamo parlato di pluralismo nel giornalismo poco fa, anche Simone e Nexus
20:22hanno dato il loro contributo in un campo delicatissimo come quello
20:25dell'informazione. L'informazione necessita di essere sviscerata, analizzata
20:30e compresa, perché non è certo novità degli ultimi decenni che comunque si
20:35tende a manipolarla, si tende a manipolare un po' tutto.
20:39Oggi facciamo una presentazione non tanto di concetto, come è capitato un
20:43mese fa, ma un po' più pratica. Andiamo a capire perché determinate cose non
20:49sono andate come noi ci aspettavamo nel corso del ventesimo e del ventunesimo
20:53secolo e quali possono essere state le interferenze, le ingerenze e una parte
20:58delle motivazioni che hanno portato a questo.
21:01Innanzitutto, bisogna capire che il mondo sta cambiando più velocemente nell'ultimo
21:06mezzo secolo di quanto non abbia fatto nei tre secoli precedenti.
21:09La tecnologia, che ha aiutato anche ad arrivare a risultati come questo, quindi
21:14avere la possibilità di raggiungere chiunque nel mondo in tempo reale,
21:17sicuramente ha reso migliore le vite di tutti noi, ma come specie abbiamo il
21:23brutto vizio di utilizzare a volte, anche in termini negativi, la stessa tecnologia
21:27che tanto perseguiamo. Bisogna ricordarsi che in un ambiente
21:32duale, qual è il nostro, quello che noi umani necessitiamo, non esiste solo il
21:36mondo materiale, ma esiste anche un mondo fatto di ambito spirituale, di anima, di
21:42religioni, quindi viviamo in un mondo che è plurale, viviamo in un mondo che parla
21:46tante lingue, viviamo in un mondo che parla con tanti mezzi, che non è solo la
21:50parola, non è solo la visione, non è solo l'ascolto, ma abbiamo bisogno
21:53soprattutto della comunità, abbiamo bisogno delle nostre comunità per poter
21:57vivere dignitosamente quello che è il nostro percorso e la parte pluralista di
22:04questa, la multipolarità che forse in questo momento un pochino comincia a
22:09uscire fuori, a emergere anche grazie a varie culture del mondo, quella parte
22:15multipolare è estremamente importante per poter progredire come specie,
22:20altrimenti rischiamo una regressione, noi puntiamo un'evoluzione continua, ma di
22:25fatto non è la tecnologia e il suo avanzamento che determinano quanto
22:29l'uomo si evolve, in teoria dovrebbero essere i principi morali.
22:33Adesso passiamo alla nostra presentazione che si apre con un
22:39concetto di rinascita dell'umanità, rinascita dell'umanità perché dobbiamo
22:43assolutamente rimettere in ordine un po' di pezzi, troppe guerre, troppe situazioni
22:49di crisi, ma soprattutto troppa diffusione della paura, un hashtag che
22:53oggi vogliamo lanciare come One Life, io non ho più paura, non ho più paura
23:01perché le paure fanno parte dei nostri percorsi, le paure sono parte del nostro
23:06modo di interpretare il mondo e soprattutto quello che non conosciamo o
23:09non percepiamo, tuttavia come vedremo fra poco ci sono delle entità, delle persone,
23:15delle figure, interi governi che le hanno usate contro i cittadini e si sa perché
23:21ormai è visibile ed è stato reso molto visibile dalla pandemia in poi che
23:26strumento se ne fa della paura e quali sono i risultati che ottiene perché
23:30molto spesso si sono ottenute anche delle privazioni di libertà che la maggior
23:36parte di noi non era abituata, la maggior parte del mondo occidentale non era
23:39abituata e in molti altri paesi si è combattuto per secoli per la libertà
23:43per poi fare un passo indietro devastante nel 2020 e non rendersi
23:48conto che al di là delle ragioni scientifiche o meno la prima cosa che è
23:52stata instillata di nuovo in maniera violenta è la paura, paura a cui in
23:58qualche modo siamo continuamente abituati nell'epoca moderna.
24:03Ho fatto una raccolta di immagini perché a volte un'immagine parla più di uno
24:07scritto, parla più di un testo quindi qui abbiamo chi scrive testi e chi cerca di
24:12raccontare a proposito di giornalismo tutto quello che accade,
24:16queste immagini sono molto iconiche, la maggior parte di voi sicuramente ha già
24:19finito di collegarle tutte e dobbiamo focalizzarci sostanzialmente su quella
24:26centrale dove abbiamo Falcone e Borsellino, chi tace, chi piega la testa
24:31muore ogni volta che lo fa. Il giornalismo per esempio purtroppo ha
24:36molto piegato la testa e non solo negli ultimi dieci anni, lo ha fatto per lungo
24:39tempo. Quanto stanno dichiarando in questo momento le nuove amministrazioni
24:44degli Stati Uniti d'America è che c'era un'entità che evidentemente
24:48interferiva molto su quello che era lo scambio di informazioni globali e che
24:53addirittura finanziava intere produzioni giornalistiche e una deviazione delle
24:58masse perfino a livello propagandistico in tutti i sistemi, radio, video,
25:04film, foto, tutto veniva assolutamente studiato a tavolino se la notizia
25:09andava bene o non andava bene, se l'informazione andava deviata in un
25:12senso politico o in un altro o addirittura modificare completamente il
25:17nostro asset di vita basato su fatti importanti raccontati forse non del
25:24tutto in maniera trasparente e quindi rimane importante ricordarsi alcune di
25:29queste persone e alcuni di questi momenti,
25:31io non dimentico, è un modo importante perché fa parte della politica della
25:38vera disinformazione che una volta passato il momento in cui era necessaria
25:42la disinformazione bisogna far dimenticare, dimenticare la cancel culture
25:47per esempio come definita oggi in alcuni ambienti accademici, dimenticare è un
25:52buon momento per mandare la polvere sotto al tappetino, ma dobbiamo
25:58mantenere vivi nel modo di tramandare soprattutto alle prossime generazioni
26:01alcuni di questi eventi e riscriverli possibilmente aggiungendo tutti quei
26:07dettagli che non sono stati inseriti nel momento in cui venivano raccontati.
26:11Questo avviene perché alcuni esseri umani si considerano di sopra di ogni
26:17altro uomo o donna del pianeta, avviene perché ci sono delle persone
26:21che considerano la loro vita superiore a uno, uno vale uno, tutto l'universo gira
26:27secondo la regola dell'uno e dello zero, quantomeno è quello che abbiamo potuto
26:31contemplare negli ultimi diecimila anni di storia e oggi ci abbiamo costruito un
26:35sistema informatico sugli uno e sugli zero. Ogni essere umano, ogni vita
26:40dovrebbe essere considerata uguale, paritetica per diritti, paritetica per
26:45diritto di nascita e di libertà, paritetica a prescindere dal colore
26:48della pelle, dalla religione piuttosto che dal credo.
26:52Un'azione sbagliata è un'azione sbagliata sempre, non è che cambia in funzione di
26:56qual è il grado che portiamo sulle spalle, se ce lo abbiamo, perché la
27:00maggior parte non ce l'hanno e quei pochi che ce l'hanno lo hanno avuto
27:04attraverso spesso l'inganno o spesso aver appunto modificato un po' la storia
27:10quando è servito. Questa immagine è un'immagine un po'
27:13iconica, noi immagineremmo questa immagine come se in qualche modo ci
27:18rappresentasse una tavola rotonda, una serie di bandiere, degli stati
27:23nazionali, beh tutto questo è la gabbia virtuale che da sempre, quanto
27:29meno nell'ultimo secolo, abbiamo avuto davanti agli occhi.
27:33Quando si è capito che con gli eserciti non si poteva controllare il mondo, lo si è
27:36fatto attraverso una sorta di neurosimulazione. Neurosimulazione è una
27:40parola molto complessa, in genere è applicata ad ambiti prettamente
27:44informatici, oggi è molto sentita per via della realtà virtuale.
27:49Realità virtuale, cos'è che è reale? È reale quello che potete toccare, quello che
27:53potete vedere, quello che potete sentire? La realtà è qualcosa di molto di più, la
27:57realtà è fatta dei sensi ma è fatta anche della comprensione e della
28:00consapevolezza, perché i sensi possono essere ingannati, possono sempre essere
28:05ingannati. Se si è capace di modificare la realtà a proprio piacimento, quando
28:10tutte le carte diranno la stessa bugia, quella bugia diventa una verità, ma
28:15nella realtà dei fatti magari non lo è mai stata, addirittura eventi raccontati
28:20magari non sono mai accaduti e questo necessita una rivisitazione storica
28:26sotto tanti punti di vista, necessita soprattutto la capacità di comprendere
28:30perché non è ormai mistero che in molti paesi occidentali l'insegnamento è
28:36diventato indottrinamento, che l'analfabetismo funzionale ha sostituito
28:42quello che può essere la capacità di alfabetizzazione di un popolo, che
28:46quindi è saper leggere e scrivere, ma soprattutto la cancellazione del
28:51pensiero critico. Il pensiero critico non è qualcosa che appartiene solo a una
28:55figura titolata, il pensiero critico ce l'abbiamo tutti quanti, lo dovremmo
28:59sempre avere con noi, lo dovremmo portare sulla spalluccia, lo dovremmo un po'
29:02portare nella nostra borsetta tutti i giorni, perché il pensiero critico ti
29:07permette di fare un'analisi di quello che è giusto e quello che è sbagliato a
29:11livello universale, perché per quanto possiamo aprire a un mondo di ottiche e
29:15punti di vista su quello che possono essere dei fatti, delle azioni e delle
29:19stesse parole, dobbiamo ricordarci che una serie di
29:21principi, di ideali e in qualche modo di concetti come l'onore, il rispetto, la
29:27responsabilità, sono cose che non possono essere raccontate da punti di
29:32vista, sono pietre miliari della nostra società, sono pietre miliari di un
29:38tessuto sociale che in questo momento è totalmente slegato dall'illusione dei
29:43social che hanno sostituito la socializzazione, hanno usato una parola
29:47simile, ma non è la stessa cosa, è sostituito dalla resilienza che ha
29:53sostituito la parola resistenza, ma in realtà sono due termini che significano
29:57due cose molto differenti e soprattutto da quello che è il globalismo
30:02dell'uniformare tutti allo stesso modo, tutti sotto lo stesso cielo, tutti sotto
30:08la stessa bandiera, tutti sotto lo stesso credo, e nuova ordine mondiale qui e nuova
30:13ordine mondiale lì, tutte parole che se andate a cercare nei vostri ricordi
30:18avete sentito spesso da molte figure istituzionali.
30:22Pensate che nel 1946, durante la fondazione dell'Organizzazione Mondiale
30:28della Sanità, uno dei primissimi a usare proprio questa parola, New World Order, in
30:33inglese, fu un canadese, Brock Kiesholm, uno dei dodici che hanno scritto le basi
30:39fondanti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e nel suo essere
30:44psichiatra e generale militare, quindi aveva una doppia qualifica, aveva avuto
30:48una vita militare e contestualmente una preparazione accademica in
30:53psichiatria, aveva l'astratta convinzione che il mondo si dovesse basare sulla
30:57psichiatria e la psicologia per il controllo delle masse e forse quella
31:02convinzione negli ultimi settant'anni ha aiutato determinate infrastrutture a
31:07rendere possibile la cancellazione di certe cose e permettere a pochi esseri
31:12umani di sentirsi al di sopra di tutti. Questa cosa purtroppo ovviamente porta
31:18a una serie di inganni perché ovviamente nel momento in cui tu sei
31:24all'interno della massa, come diceva uno dei nostri passimi rappresentanti,
31:29stato Presidente del Consiglio, Mario Draghi, usa molto spesso una
31:34sua dichiarazione quando dice che ci sono i normali e i potenti e per i
31:40normali il mondo è qualcosa di così grande che è fuori dalla loro portata e
31:45quindi per mandare avanti il mondo ci sono i potenti che sono pochi, quella che
31:49viene definita elite, quella che viene definita con varie parole e che è
31:52rappresentata da tante figure differenti, che siano istituzionali,
31:57pubbliche o private, che siano lobbistiche, che siano benefattori sotto
32:03quella coperta di essere fondazioni che fanno beneficenza e poi di fatto
32:09perseguono obiettivi differenti. Nel corso della storia purtroppo abbiamo
32:14già incontrato molte di queste menzogne, alcune sono state sviscerate, le elezioni
32:19in Italia nel 48, la privatizzazione di Banca d'Italia, noi spendiamo moneta che
32:25non è nostra, che è emessa da una banca centrale e che è una moneta a sistema
32:29debito, quindi ogni volta che viene stampata genera un debito che tutti noi
32:33abbiamo sopra la testa dal momento della nascita.
32:37Il discorso dell'unità d'Italia, penso che se potessimo parlare con Borboni e
32:40Veneti di almeno 150 anni fa ci racconterebbero qualcosa di un po'
32:44differente. La Nato, un organismo che doveva essere difensivista e che negli
32:49ultimi tre anni ha dimostrato ancora una volta che non era proprio negli stati
32:53Cuscinetto che aveva fiducia nel dividere Occidente e Oriente. E le elezioni, le
32:58elezioni nei paesi democratici, noi ci affidiamo
33:02molto a quello scram, a quel momento quando ci chiudiamo nella tendina con la
33:06nostra matita in mano e in qualche modo ci è stato insegnato ad avere fiducia in
33:11quello che è il nostro strumento elettivo, un momento in cui viene detto
33:15che uno vale uno, il voto di ognuno di noi ha incidenza sulla vita di tutti ed è
33:19importante andare a votare. Il problema è che in molti paesi occidentali mentre si
33:26parla di democrazia ci si riempie la bocca di repubblica, di presidenzialismo,
33:30ci si riempie la bocca di quello che può essere un discorso elettivo, un
33:34cambiamento politico, tanto in Italia quanto in America, quanto in Germania
33:40quanto in altri paesi, queste elezioni democratiche in alcuni dei loro anni non
33:45sono state poi così democratiche, sono state pilotate, sono state in qualche modo
33:50gestite, come molte delle rivolte che avvengono in paesi che non sono ancora
33:54nel primo e nel secondo mondo, nel terzo, perché possono tornare utili, perché
33:58alcuni paesi devono rimanere un po' di sotto del sistema industriale, perché così
34:03possono essere sfruttate. Vi ricordo semplicemente il Congo e la
34:06Repubblica del Congo, penso che tutti sanno che 30-40 anni fa è stato teatro
34:11di guerre intestine fra tribù fomentate dagli occidentali per mantenere il
34:16controllo delle miniere preziose di diamanti o metalli preziosi.
34:20L'Africa ha fatto un grande lavoro di dioccidentalizzazione, stanno perfino
34:25rifiutando di avere il CFD francese, anzi lo hanno quasi debellato, evidentemente
34:29ci sono parti del mondo che hanno deciso di cambiare rotta, hanno deciso di
34:35smetterla di ascoltare la narrativa ufficiale.
34:38A proposito di narrativa ufficiale, dobbiamo capire come è costruita questa
34:43narrativa ufficiale, perché noi adesso abbiamo ormai la cultura di massoneria
34:48e società segrete, nel senso che ci sono sempre state, non è una novità, non è una
34:51novità di oggi, non è un qualcosa che è nato ieri o l'altro ieri, è un qualcosa
34:56che c'è sempre stato, ma diciamo che negli ultimi decenni finalmente se ne è
35:01parlato un po'. Queste strutture giuste o sbagliate che siano presenti nei
35:07territori o in più nazioni o in più città di una stessa nazione, hanno
35:12comunque in qualche modo un'influenza, tendenzialmente alcune lavorano a
35:16livello istituzionale, alcune lavorano a livello legale, legislativo e
35:21altre lavorano a livello industriale, lobbistico, dipende molto, alcune sono
35:25vere e proprie organizzazioni miste che tendono a deviare un po' la storia,
35:31ogni volta che possono danno una spallata a determinati eventi, una spallata a
35:36determinate persone, una spallata a determinati movimenti politici o
35:41neomovimenti politici, per aggiustare il tiro e rimanere su quel binario ben
35:46preciso. Quindi se volessimo utilizzare un aneddoto, è come se noi fossimo
35:52convinti di salire su dei treni di democrazia, di libertà, di sceglierci la
35:58stazione in cui possiamo scendere, che i binari che vediamo sono la strada
36:02migliore, ma in realtà c'è qualcuno che nel frattempo sposta quei binari, cambia
36:07i vagoni e decide a quale stazione il treno si ferma. Questo aneddoto rende
36:10molto bene l'idea di quanto siamo liberi all'interno di una gabbia, perché qua
36:15è il punto, una gabbia senza odore, senza mura, senza sbarre, chiunque di noi può
36:19prendere un volo e andare dall'altra parte del mondo oggi, questo finché
36:22l'economia del nostro paese lo permette, finché la sopravvivenza finanziaria lo
36:26permette. Nel momento in cui questo non dovesse avvenire
36:29penso che rischiamo veramente un ingabbiamento totale. Per adesso è una
36:35neurosimulazione e queste entità non fanno altro che fomentarle o che renderle
36:41operative. Molti sono state le cose su cui nel nostro paese si siano fatti
36:46delle domande, tutti gli avvenimenti legati a Enrico Mattei, Aldo Moro, la
36:51strage di Bologna, gli anni di Piombo e tutte le stragi connesse. Ci sono state
36:54commissioni parlamentari, commissioni politiche in varie parti del mondo
36:58dove si è discusso di questi eventi, perché quegli anni, potendoli spiegare
37:04con poche facili parole, in realtà più erano facili le parole
37:08più era la sabbia che doveva andare sotto al tappetino. E quindi ancora
37:13operazioni messe in piedi da varie entità sovrannazionali, che siano
37:17americane o che siano inglesi o che siano italiani o che siano tedeschi, cambia
37:20poco delle persone che si sono ritenute al di sopra della democrazia e della
37:25Repubblica, hanno messo in atto operazioni lesive verso la comunità. E ho messo
37:31solo le tre che sono più note. La caduta dei socialisti e Craxi, penso una delle
37:36storie più controverse del nostro recente cambiamento di gestione
37:40nazionale, tutto quello che riguarda proprio in quegli anni l'incidente di
37:44Ustica, i fatti di Sigonella 85, l'accordo Stato-Mafia, una delle vicende più
37:50recenti in realtà riguarda gli anni 92-94,
37:53tuttavia si è concluso alla fine una sorta di processo di accordo Stato-Mafia
37:58un paio d'anni fa, dove praticamente un fatto, quindi un'azione che è certificata
38:06e testimoniata su atti giudiziari, è un reato se lo commettono cittadini
38:12definiti mafiosi, ma lo stesso fatto non è reato se lo compie una persona delle
38:17forze dell'ordine, in questo caso erano tre carabinieri.
38:20Quindi la stessa azione ha due punti di vista diversi e quindi un paese senza
38:26una legalità equa, senza una capacità di informazione equa, senza la capacità di
38:31stabilire bene le differenze fra cose giuste e cose sbagliate, quantomeno nei
38:37pilastri fondamentali, che sono quelli che reggono la nostra economia, che
38:42reggono la nostra industria, che reggono il nostro sistema giuridico e il nostro
38:46sistema elettivo, di cui appunto prima abbiamo parlato, non è possibile
38:51avere un'evoluzione e quindi il nostro paese rispetto a 35-40 anni fa, per fare
38:56un esempio stretto temporale, non è più un polo industriale potente, non è più al
39:03centro del commercio del Mediterraneo, nonostante abbiamo avuto le quattro
39:07repubbliche marinare molto tempo fa, quindi ne abbiamo insegnato il commercio
39:11marittimo a buona parte del mondo e ahimè siamo diventati un popolo che
39:16dell'analfabetismo funzionale e della dissonanza cognitiva ne è totalmente
39:21appestato e uso volontariamente questa parola.
39:24Quindi dobbiamo spezzare queste catene, dobbiamo cominciare a pensare e a fare un
39:29lavoro di formazione e utilizzo questa parola in maniera propria, una formazione
39:36a 360 gradi, dobbiamo riprendere dei valori base, io indico per valori base
39:43quelli che probabilmente aiutano a ricostruire il tessuto sociale e tutto
39:48quello che ci serve per ricostituire delle comunità che innanzitutto siano in
39:52grado di avere un'autonomia gestionale e quindi che non stiano ad aspettare che
39:57qualcuno arrivi a dirti cosa devi fare, o li incappiamo nei soliti errori,
40:01basandosi su solidarietà, coraggio della gentilezza, mai come negli ultimi cinque
40:06anni abbiamo avuto fazioni di persone che si scontravano sulle vicende
40:11sanitarie e pandemiche, beh in realtà avendo vissuto questa esperienza
40:17dovremmo avere imparato che la gentilezza è una prerogativa base e che
40:21tanto lo squadrismo da stadio, quindi questo scontro che la stessa
40:26informazione purtroppo ci ha spinto a fare con le nomenclature, con le parole
40:31come complottisti, no vax, pro vax, vaccinisti, non vaccinisti, medici radiati,
40:37medici che parlavano senza titolo, facendo questo hanno creato le fazioni e le
40:42fazioni si scontrano e quindi la gentilezza scompare, non c'è più il
40:46confronto e quindi non c'è più un'analisi concreta di quelli che sono
40:50i fatti, fatti che per fortuna alla lunga se le menzogne prendono l'ascensore la
40:56verità prende le scale, ma prima o poi ci arriva l'ultimo piano e ci arriva
41:00sempre e a tal proposito la resistenza dei valori morali,
41:05noi non dobbiamo dimenticare che veniamo soprattutto noi del Mediterraneo dal
41:10mondo antico, noi siamo persone che discendono dai Romani, dai Greci, dalla
41:16grande filosofia, dai Fenici, dai Cartaginesi, il mondo mediterraneo è
41:21stato il centro della cultura ellenica, è stato il centro della cultura egizia
41:26perché il Mediterraneo è anche quello, non è solo noi Italia o solo la Grecia,
41:31abbiamo costruito imperi, abbiamo avuto grandi repubbliche, res pubbliche, anzi
41:36meglio dirlo in latino a volte, abbiamo avuto la capacità di rendere il mondo un
41:42posto più grande quando sembrava essere così piccolo, le colonne d'Ercole,
41:45pensavano tutti che il mondo finisse alle colonne d'Ercole, allo stretto di
41:48Gibilterra e invece abbiamo esteso questo mondo, lo abbiamo esplorato e lo
41:53abbiamo vissuto in vari modi, facendo cose giuste e facendo cose sbagliate, ma
41:57la perdita dei valori morali che c'è stato nell'ultimo secolo è la base e la
42:02matrice di tutti i nostri problemi, quindi con solidarietà, gentilezza e il
42:08riconsolidamento dei valori morali si ricostruisce un tessuto sociale, un
42:12tessuto sociale che otterrà e compirà meraviglie per il solo fatto di essersi
42:17ricostituito. Qui c'è un elenco veloce dei nostri
42:23contraltari, dei mostri dell'epoca moderna, la Nato, il World Economic Forum,
42:27l'attuale Organizzazione delle Nazioni Unite incapace di gestire i paesi che
42:31ne fanno parte, l'OMS, le banche centrali occidentali ovviamente perché la BCE, la
42:37FED, l'FMI sono realtà prettamente occidentali, quelle dello SWIFT, quelle
42:42che aprono e chiudono canali di pagamento e di moneta come decidono loro,
42:46quindi il resto del mondo come se non contasse in quello che è il contesto
42:50macroeconomico, infatti non mi sembra che la Russia, l'Africa o altri paesi si
42:55siano scandalizzati troppo quando l'Occidente si è autosanzionato per
43:00quattro anni purtroppo, quindi ci sono delle realtà che vanno contrastate e
43:06che in qualche modo scollate da quello che dovrebbe essere il concetto
43:10istituzionalmente pubblico del governo, perché il governo è un insieme di
43:14cittadini eletti, quanto meno delle democrazie occidentali, eletti che fanno
43:19il bene del popolo e che fanno evolvere una popolazione. Ora il ruolo di ognuno
43:25di noi può essere quello in questa vita di vivere in una stupenda beata
43:31solitudine, ti può accontentare come si dice del tuo orticello, del tuo percorso
43:35di vita, della tua famiglia, della tua casa, dei tuoi figli e per carità
43:40nessuno fa una colpa, oppure vista l'epoca che stiamo vivendo, che è un'epoca di
43:47grandi tumulti, di grandi cambiamenti, abbiamo una seconda opzione, possiamo
43:51riempire la nostra vita di bei gesti, di solidarietà, di gentilezza, di
43:56trasmettere il nostro sapere, che non è solo quello letto sul libro, ma è
44:01soprattutto l'evoluzione della nostra anima, del nostro spirito,
44:04la capacità del nostro crescere, maturare, invecchiare e riuscire a
44:10trasmettere tutto questo mantenendo quei principi saldi che hanno portato avanti
44:14l'umanità davvero per millenni, nonostante tutti gli errori che sono
44:18comunque stati commessi nel corso dei millenni.
44:21Dobbiamo però adesso usare questa tecnologia, questa nostra evoluzione,
44:24questa capacità di connettere chiunque in tempo reale e in ovunque nel mondo per
44:29trasmettere un messaggio che possiamo dare al prossimo senza la pretesa di
44:34ricevere nulla in cambio, perché nel momento in cui si ragiona in questo modo
44:38ti rendi conto che tutto torna, tutto torna sempre e attenzione perché in
44:42tutte le scritture delle religioni abramiche c'era scritta questa cosa, non
44:46esiste una legione abramica che parla di isolamento, che parla di una vita spesa
44:52solo per se stessi, quindi qualcosa di buono c'è anche lì ed è giusto
44:55rispettare ogni credo da dovunque esso venga e qualsiasi sia la storia di
44:59origine. One Life Foundation è un'idea, è un
45:03brand, è una comunità, una comunità che sta crescendo velocemente, una comunità
45:09che sta aggregando, aggregando nell'informazione, aggregando in quello
45:14che può essere la sanità, chiamiamola ormai privata, ma insomma una sanità di
45:20solidarietà che sta aiutando moltissime persone anche grazie al padrone di casa
45:24il dottor Mariano Amici, è una realtà che aiuta le persone a fare il focus su
45:31quello che sono gli eventi dell'epoca moderna, è una comunità di liberi
45:36pensatori, di artisti, di persone che mettono e condividono quelle che sono i
45:42loro strumenti e le loro possibilità a beneficio di tutti, è un stile di vita, è
45:48quasi un pensiero quello del seme del nostro logo, il seme di una piccola
45:52pianta, noi abbiamo visto praticamente radere al suolo parte della nostra
45:58cultura, parte dei nostri territori, parte delle città che almeno gli
46:03ultimi anni hanno subito guerre e bombardamenti, possiamo recuperare tutto
46:07questo impiantando nelle persone dei buoni semi che questa volta non siano
46:12per una neurosimulazione o per una psicosi di massa con la prossima crisi,
46:18il prossimo terrore, la prossima paura, che può essere io non ho più paura,
46:22One Life che vuole predisporre attività di formazione e informazione su tutti
46:29quelli che sono i campi necessari, da l'attività solidaristica, l'assistenza,
46:33la ricerca, sanità, cultura, formazione, benessere, salute, alimentazione, lavoro,
46:38produzione, crescita, crescita dell'individuo, se crescono tutti gli
46:42individui insieme la comunità può solo giovarne, se uno cresce tutti gli altri
46:46restano dove sono e allora siamo la competitività totale che è quello che
46:51ci insegnano ormai da decenni, la competitività estrema su tutto, per
46:55arrivare devi schiacciare, solo uno su un milione ce la fa, ce l'hanno fatto anche
46:59le canzoni e non dovrebbe essere così, dovrebbe essere che ce la fa tutto il
47:02milione, che poi sia perché uno ha faticato di più e uno ha faticato di meno,
47:06dovrebbe contare il giusto, in un sistema meritocratico certe cose si incastrano da
47:10sole, non c'è qualcuno che decide per qualcun altro, è il sistema meritocratico
47:14che mette ognuno al suo posto. I settori dove ci si muove di più
47:19attualmente con One Life sono il primario e il terziario, quindi i beni primari e
47:23tutti i servizi adesso con essi, perché noi veniamo da un momento in cui la
47:27lobbistica industriale e quindi il settore secondario, ahimè, è quella che ci ha un po'
47:33portato, un bel po' portato in questa situazione, la lobbistica che è stata
47:38presente nelle istituzioni, che è presente, che fa lobbismo nei governi, che fa
47:43lobbismo all'interno dell'Europarlamento, che ha fatto molto lobbismo all'interno
47:47degli Stati Uniti e che di fatto cerca nel guadagno estremo e nella massima
47:53speculazione di ogni settore merciologico ogni volta di aggiustarsi anche per
47:58deviare interi stili di vita di popoli e persone e quindi il settore primario e
48:05terziario in questo momento sono quelli che hanno bisogno del focus e che hanno
48:08bisogno di essere sviluppati, rifondati e diffusi con la massima possibilità e
48:15tempismo. Dobbiamo uscire dal modello standard che è il sistema credito debito,
48:20le monete fiat, quindi tutto il mondo dell'Euro che conosciamo è in un momento
48:26estremamente critico, perché lo è il dollaro, perché lo è la sterlina, perché
48:30lo è l'intera infrastruttura economica occidentale, perché questo sistema del
48:35debito evidentemente è al collasso. Il lavoro in equo, parlavamo prima di
48:40formare le persone per la competitività o per fare un buon lavoro, perché sono
48:44due cose differenti, noi dobbiamo formare le persone per essere in grado di
48:48aspettare un lavoro e si spera pure che sia quello che gli piace di fare, perché
48:51ricordiamoci che non esistono solo le otto ore che viviamo a lavoro per poi
48:56avere le due ore serali, cioè la nostra giornata ormai è veramente ridotta
49:01all'osso, i nostri tempi, il nostro momento per noi stessi, per i
49:05nostri cari, per la cultura di prendersi cura di se stessi, di leggere un
49:10buon libro, tutto ormai ridotto alle otto, dieci, dodici ore di lavoro che dobbiamo
49:14fare per la sopravvivenza di arrivare a fine mese, tutti i concetti che ci hanno
49:18instillato in testa e non riusciamo più nemmeno a studiare liberamente, dobbiamo
49:23studiare solo le relazioni di quello che il mercato del lavoro richiede, no?
49:28Teoricamente un libero pensatore si trova nella sua, non neanche, nella sua
49:34miglior condizione quando è libero di scegliere il proprio settore, il
49:40proprio ambito, che può essere artistico, può essere ingegneristico, può essere
49:43scienza, può essere anche solo e semplicemente prendersi cura dell'ambiente
49:47o del prossimo, assistenzialismo, noi dobbiamo scardinare questa cosa della
49:52competitività sempre in tutto, come se in tutto esistesse solo la competitività e
49:57inserire la meritocrazia. Io vi ringrazio per questo tempo che abbiamo avuto a
50:03disposizione, su onelife.foundation avete modo di vedere alcune altre nostre
50:09presentazioni e alcuni dei progetti che abbiamo già avuto modo di fare e vi
50:14auguro a tutti un buon proseguimento per la puntata di Next che oggi sicuramente
50:18metterà un po' il focus sulla situazione in Ucraina. Buona giornata a tutti quanti.
50:27Grazie, grazie ad Andrea Comis. Ovviamente Andrea Comis, così come Simone Massetti
50:33e altri amici che nel frattempo si sono aggiunti nella parte che tra poco
50:39andremo a inaugurare, quella più conviviale, ci sarà un buffet, ci sarà modo di potersi
50:44conoscere, poter anche approfondire i temi che avete ascoltato. Consentitemi,
50:50prima faceva riferimento Andrea Comis al mondo dell'informazione che
50:55rappresento facendo questo mestiere, ahimè da tanti anni, oltre 35, ma perché
51:01ho iniziato ragazzino, non sono così tanto anziano, faceva riferimento a come
51:07oggi anche il mondo dell'informazione purtroppo abbia contribuito a cassare il
51:13pensiero critico. Il pensiero critico non vuol dire il pensiero fazioso, il
51:18giornalista dovrebbe per definizione nascere critico. Tanti anni fa quando io
51:23ragazzino varcai per la prima volta la porta della redazione del giornale della
51:30mia città, io sono originario di una cittadina in provincia di Pavia che si
51:33chiama Voghera, dove tra l'altro voi sapete che c'è la saggezza della
51:37casalinga, che ci hanno insegnato essere nata lì, mi ricordo che il mio
51:41direttore mi disse Claudio ricordati che nel nostro lavoro devi diffidare di
51:48quello che i tuoi occhi non vedono e talvolta anche di quello che vedono i
51:53tuoi occhi. Ecco il giornalista oggi ha dimenticato questa lezione che era
52:01fondamentale, l'approccio critico alla realtà è anche quello di non fermarsi
52:06mai all'apparenza e c'è un modo per abolire, castrare il discorso critico e
52:12anche mettere le etichette, lo diceva prima Andrea Comis. Allora siccome prima
52:16lui lo ha nominato, so che lui non gradisce questa cosa ma io lo voglio
52:21salutare, il dottor Mariano Amici che immagino molti di voi conosciate e che
52:26io ho la fortuna di aver frequentato molto negli ultimi tempi, è l'esempio e
52:36lo dico attenzione da giornalista, di come con un'etichetta, un'idea, un pensiero
52:43che ahimè purtroppo la storia poi ha confermato in tutto, venga messo fuori
52:50legge e tolto dal dibattito, è emblematico come oggi nel nostro paese
52:56avere un'idea diversa, ti valga un'etichetta che rischia in qualche modo
53:01di metterti fuori gioco. La storia, lo diceva Andrea Comis e sta succedendo
53:06anche per quanto riguarda le vicende del dottor Amici, stanno dando ragione, tutto
53:10quello che lui diceva ahimè e diciamo ahimè era vero e quindi mi fa piacere
53:15averlo oggi in prima fila qui con noi presente. Adesso andiamo se volete alla
53:20parte, mi auguro non più interessante del pomeriggio, che è quella dove si mangia
53:24anche se i buffet di solito alzano il livello di piacevolezza di un incontro e
53:31poi alle 16.30 più o meno ci ritroviamo qui perché inizia la registrazione della
53:37puntata di Next speciale Ucraina che andrà in onda questa sera alle 21.30 su
53:42Radio Roma News al canale 14 del Digitale Terrestre.
53:46Grazie per essere stati con noi, ci vediamo tra poco.