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Trascrizione
00:00Buonasera, buon lunedì, buon inizio di settimana e ben ritrovati con il Tg Preview di Trele
00:16Tutto, ad approfondire temi di attualità e non solo sulla nostra emittente che è vista
00:22in tutta la Lombardia, lo ricordiamo che stasera ospita per parlare di Lombardia, di prospettive
00:29economiche per quella che la Locomotiva d'Italia e il neopresidente di Confindustria Lombardia
00:35Giuseppe Pasini. Buonasera Presidente, grazie per averci raggiunto e per essere qui con
00:41noi stasera, come ringraziamo collega dei giornali Brescia, Arminio Bissolotti, buonasera
00:46Arminio. Buonasera a voi. Noi dobbiamo parlare Presidente di sfide per la Lombardia in un
00:51contesto nazionale e anche internazionale e oggi partiamo appunto da freschissimi risultati
00:59delle elezioni in Germania che avrebbero potuto cambiare anche gli equilibri dell'Europa.
01:06Siamo già a dei risultati consolidati con la SdU che sostanzialmente ha vinto, non può
01:12governare da sola, si riproporrà la grossa coalizione in Germania, ma secondo lei l'Europa
01:19in che direzione sta andando anche visto questo voto? Prima di tutto dobbiamo dire che la
01:29Germania è l'85% dei votanti, per cui vuol dire che la Germania è in un momento particolarmente
01:39difficile, è un momento di grande cambiamento. L'Europa dove sta andando? Diciamo che evidentemente
01:46l'asse si è spostato un po' verso un centro-destra, ho trovato abbastanza fuori luogo stamattina
01:54la dichiarazione di Macron dove parla di asse Parigi-Berlino, secondo me non ha molto senso
02:11in questo momento parlare di asse Berlino-Parigi e in questo momento abbiamo bisogno di un'Europa
02:17unita, di un'Europa che è fatta di 27, non è fatta più di 5 o 6 stati e dove tutti
02:25hanno diritto ovviamente a dire lo suo all'interno del Parlamento europeo. In questo momento
02:32la Germania è in grandissima difficoltà, la Francia credo pure, il governo italiano
02:37in questo momento è quello che in qualche maniera sembra più stabile, con una criticità
02:44all'interno dell'Europa non solo economica, ma anche con il conflitto ancora Ucraina-Russia
02:51che in qualche maniera preoccupa i mercati finanziari e anche l'economia. Per cui è
02:56un momento difficile, è un momento in cui la Germania si troverà a fare un governo
03:02dove forse ci sarà bisogno di questa grande coalizione, anche dei verdi e non sarà facile
03:09perché questi comunque hanno governato nell'ultima legislatura e hanno governato male, Scholz
03:14alla fine esce deluso, ma chiaramente io che vivo la Germania, perché bene o male come
03:24gruppo Falapia abbiamo uno stabilimento con oltre 900 dipendenti, posso dire che non ho
03:28mai visto la Germania negli ultimi due anni nelle condizioni economiche e sociali come
03:36negli ultimi due anni. Presidente, già c'è andato lei, so che
03:39Arminio Bissolotti voleva parlare dei vostri investimenti in Germania anche alla luce di
03:44quello che è successo negli ultimi anni. Una delle cose che vorrei proprio evidenziare
03:50dei risultati che sono emersi, tutta la parte est, quella che era la DDR è controllata
03:58o comunque ha espresso un voto di estremità destra, dove ha prevalso la FD. Presidente
04:04Pasesini, questo potrebbe condizionare i vostri investimenti? Su Ries avete statizzato già
04:09oltre 200 milioni di investimenti? No, noi in Germania abbiamo stanziato negli ultimi
04:14due anni, l'ultimissima stanziata, l'ultimissima stanziata, l'ultimissima stanziata, l'ultimissima
04:19stanziata, l'ultimissima stanziata, l'ultimissima stanziata, l'ultimissima stanziata, l'ultimissima
04:24stanziata. Noi in Germania abbiamo stanziato negli ultimi tre anni, siamo completamente
04:29a completo dei nostri investimenti per 220 milioni di Euro, che non sono pochi. Arisa,
04:37l'FD ha preso oltre il 40 per cento, ma a me la situazione non mi preoccupa, con uno
04:45stabilimento che occupa più di 900 persone, e qui è li dimostrato quello che il gruppo
04:52e devo dire che gli italiani insieme ai tedeschi hanno fatto in 30 anni in cui siamo in Germania,
04:58credo che non ci sia partito oggi che possa condizionare un'azienda, un gruppo delle nostre dimensioni.
05:06È chiaro, come diceva giustamente lei, tutto il blocco dell'est europeo, una parte anche dell'occidente,
05:16ma io credo che sia un voto di malessere, un voto che non è stata votata, è stata votata anche dagli operai,
05:27è quello il discorso, per cui un voto di protesta di malessere e devo anche dire che c'è stata anche un'estrema sinistra
05:35che è andata al voto per circa l'8.7%, per cui quando c'è il malessere ci sono gli estremi e queste cose qua
05:42mi permetto di dire, le abbiamo viste più di una volta anche nel nostro paese.
05:47Esatto, era proprio quello che volevo, le avrei chiesto adesso, lei ha già visto questa situazione in Italia
05:55e lei crede che sia un po' una replica di quanto è già accaduto nel nostro paese, quello che sta succedendo in Germania?
06:04Anche la stampa tedesca ha un po' stumentalizzato il voto di destra, parlando di nostalgici, di un ritorno alla Germania
06:14quasi del terzo Reich, io non credo che il 30-40% dei miei dipendenti abbiano in questo momento pensieri sul terzo Reich,
06:23sono estremamente convinto che sia un voto di protesta, malessere, perché incominciano a calare i consumi,
06:30l'inflazione aumentano, ovviamente i tassi di interesse sono aumentati, per cui gli investimenti che lo Stato nell'infrastruttura
06:42e nella parte immobiliare aveva in qualche maniera previsto non sono stati fatti, è chiaro che nasce il malessere e lo dimostra
06:50anche il fatto che tante grandi aziende tedesche, dalla Volkswagen alla Thyssen, solo per guardare le grandi imprese
06:58stanno chiudendo, questo credo sia agli occhi di tutti.
07:03E quindi è un voto di malessere di cui deve tenere a conto sicuramente anche l'Europa, di cui probabilmente adesso
07:10sta pagando le conseguenze.
07:12L'Europa da questo punto di vista deve farsi un po' anche mia colpa di queste cose qua, perché oggi purtroppo è l'Europa
07:21che non sta girando, lo stiamo vedendo, c'è molta confusione, se poi parliamo della politica energetica, visto che è un tema
07:32a noi siderurgici e particolarmente a Brescia molto sentito, non c'è una politica energetica comune, l'auto è in grande crisi,
07:42ci sono le importazioni dalla Cina, non riusciamo a contrastare la politica di Trump sui tassi, e questa è un'Europa
07:49che deve ritrovare i vecchi valori di una volta, i vecchi valori dei fondatori dell'Europa, dell'Unione, e purtroppo devo dire
07:56che la Fondalair nell'ultima sua legislazione di governo evidentemente ha avuto grandi difficoltà, ma devo anche dire
08:04che con pessimi risultati.
08:07Hai parlato dei temi energetici, Erminio vorrei solicitare un attimo il Presidente sui temi energetici perché ce li ha già introdotti,
08:16partendo da quello che è proprio il mondo dell'acciaio e del siderurgico che ha avuto dal punto di vista energetico dei rincari
08:23dallo scoppio della guerra, anzi dell'invasione russa, siamo oggi a tre anni, giorno perfetto di questo momento storico,
08:31ha avuto dei costi, non le dico insostenibili, ma quasi, le chiedo se c'è la possibilità di recuperare, tanto in Germania quanto in Italia,
08:42soprattutto in Italia e in Lombardia, se sì come e qual è il suo punto di vista sulla questione energetica.
08:48La questione energetica è una questione che, prima roba, bisogna un pochettino guardare l'energia nel breve, nel medio e nel lungo termine.
08:58E' un discorso molto complesso, partiamo da un discorso a breve.
09:03E' chiaro che noi stiamo chiedendo a gran voce il famoso disaccoppiamento del prezzo del gas dall'energia,
09:12in quanto tu qualsiasi energia fai, dal idroelettrico al fotovoltaico, tu lo paghi al prezzo del gas.
09:22Voglio solo fare un breve cenno. Oggi gli Stati Uniti il gas lo paga 8 euro al megawattora.
09:30Noi siamo riusciti a pagare nel mese di gennaio oltre 50 euro al megawattora.
09:36Io mi chiedo come possiamo noi competere con gli Stati Uniti, lascio perdere la Cina, quando noi abbiamo un prezzo del gas che è più di 5 volte tanto.
09:48Questa è una delle situazioni in cui l'Europa ci si è messa dopo il conflitto.
09:54Cosa vuol dire? Che dopo il conflitto l'Europa doveva darsi una politica energetica e costringere tutti i paesi a fare una politica comunitaria.
10:06Cosa che non è stato fatto.
10:08Voi pensate che su questi 50 euro al megawattora oggi ci sono le grandi multinazionali, e non parlo di quelle italiane, parlo anche di quelle estere,
10:20che fanno delle grandissime speculazioni sulla pelle di chi? Delle famiglie e delle aziende che consumano e creano occupazione e benessere.
10:29Questa è, a mio avviso, una cosa che non può esistere, perché salta un patto sociale, perché qui siamo all'interno di un patto sociale.
10:38Poi c'è un discorso anche di spingere sulle rinnovabili, cosa che il nostro paese ha reso un po' la vita difficile sulle rinnovabili,
10:51perché le aree le devono in qualche maniera autorizzare le regioni, e chiaramente la Lombardia ha di per sé, tra economia, aziende, agricoltura, coltivazione, ha delle complessità.
11:06Voi pensate che ad esempio la regione Sardegna, la Todde, ha detto che nel suo territorio solo il 2% può essere occupato da pannelli fotovoltaici o eolico.
11:17Se questi sono i presidenti che in regione dove la Sardegna bene o male, mi permetto di dire, ha delle vastità, io credo che secondo me qui lo Stato dovrebbe su queste cose deve intervenire.
11:40Poi c'è il discorso del nucleare, che è un discorso più nel medio-lungo termine.
11:45Questo è un discorso che avrei voluto chiedere, perché quello del nucleare, presidente, è un tema che sta avanzando nelle prospettive italiane di reintrodurre il nucleare,
11:56il nucleare di quarta generazione, quindi medio-piccoli reattori, per aziende di invece media grandezza, ma anche grandi come sono Feralpi, certamente ci sono dei vantaggi che possono essere a lungo termine, però questo a lungo termine è quando sarà, quando potranno entrare in funzione, non dopodomani.
12:18Sul nucleare oggi le nuove centrali di quarta generazione e ultima generazione si parlano di combinati intorno ai 300 Megawatt. Teniamo presente che oggi fare una centrale a 300 Megawatt vuol dire mettere come capo intorno al miliardo o 200 milioni, per cui ci sono dei ritorni abbastanza lunghi.
12:42Il problema del nucleare che vedo io, che al di là che la tecnologia oggi garantisce sicurezze al massimo livello, il problema che vedo io è che culturalmente questo paese deve fare un salto, cioè oggi chiedere di mettere giù delle centrali nucleari di nuova generazione vuol dire che anche la comunità scientifica deve far percepire ai cittadini che non c'è il rischio del nucleare.
13:12Questo credo che sia un problema, perché è un problema culturale, cosa che la Francia non ha, perché il 65% dell'energia prodotta in Francia è nucleare, di cui oltretutto il 20% non portiamo in Italia tanto per dire. Il nucleare è un'ottima opzione, ma è un'opzione più nel medio e lungo periodo.
13:32Dal punto di vista della competitività, partendo dal prezzo del gas, un quinto negli Stati Uniti, 5 volte tanto invece in Italia e in Europa. Io le chiedo, guardando proprio gli Stati Uniti e immaginando che il Presidente Trump voglia portare avanti la politica sui dazi, come la vede la situazione?
13:54La competitività della Lombardia, soprattutto, ai confronti degli Stati Uniti e il mercato dell'export verso gli Stati Uniti, con questa spalla di Damocle trumpiana?
14:05Allora, siamo convinti che Trump abbia buttato un po' tutto sul tavolo. La partita grossa, secondo me, è quella della Nato. Io credo che qui la vera partita la si giocherà molto anche sulla Nato, sulla complessità della Nato, di creare un esercito e tutto il resto.
14:29Dove gli Stati Uniti, chiaramente, l'hanno già dichiarato, si vogliono tirare indietro. Biden l'aveva già fatto, questo non c'era bisogno di Trump, ma Trump l'ha dichiarato.
14:39Sui dazi, nel 2023 la regione Lombardia ha esportato per 19 miliardi di euro e ha importato dagli Stati Uniti per 4 miliardi e 8, vuol dire che il rapporto è 1 a 4.
15:00E' chiaro che i dazi, se veramente verranno applicati come Trump ha denunciato e ha detto, è chiaro che per l'Italia, che è il secondo esportatore dopo la Gerani, un contracolpo ci sarà. Dove?
15:14Soprattutto nei macchinari, nella moda, nel food. Come acciaio noi esportavamo, come l'Italia, 200.000 tonnellate che su 19 milioni di tonnellate che produciamo è poca cosa.
15:29Il problema vero è che nel momento in cui non esportiamo più negli Stati Uniti non esporta neanche la Cina, e allora la Cina riverserà una serie di propri prodotti in Europa, cosa che sta già facendo.
15:45Noi dovremmo difendersi dalla Cina e su questo noi chiediamo all'Europa, non vuoi chiamarli dazi, ma qualche protezione al mercato, qualche protezione al sistema manufatturiero europeo fatto da Germania, Italia, Francia e altri paesi.
16:02Lo devi fare, non puoi solo pensare di non applicare delle misure salvaguardie nei confronti delle aziende o del territorio manufatturiero, in caso contrario noi verremo invasi dai prodotti cinesi.
16:17E non è la dimostrazione lampante delle auto che stanno arrivando alle auto cinesi, che oltretutto colleghi che sono proprio nell'automotive, più autorevoli di me, mi dicono che sono auto che costano meno e non hanno nulla da invidiare alle nostre macchine europee.
16:36Presidente, prima di tornare al mio bisolotto vorrei farle sentire una clip, che sarà in inglese ma poi la tradurremo anche sostanzialmente per i nostri telespettatori, di un recentissimo intervento di Mario Draghi. Dopo 12 anni dal whatever it takes ci ripropone un intervento proprio sull'Unione Europea, sentiamolo.
17:06Non puoi dire no a tutto, altrimenti hai anche da admettere di essere consistente che non sei in grado di portare avanti i valori fondamentali per i quali questa Unione Europea è stata creata.
17:20Quindi quando mi chiedi cosa è meglio fare ora, io dico che non ho idea, ma fai qualcosa.
17:36Draghi diceva non può l'Europa dire no al debito pubblico, non può dire no a un mercato unico, non può dire sempre no, bisogna fare qualcosa, un po' quello che ha detto lei. L'Europa funziona solo se è insieme e funziona solo se dice qualche sì verso gli interessi della comunità.
17:54Io credo che noi imprenditori italiani facevamo un gran tifo perché Draghi potesse oggi essere, mi permetto di dire, al posto della Fonda Online, ma non da italiani, ma proprio perché Draghi aveva le idee chiare di cosa bisogna fare in Europa.
18:14Draghi ha detto che l'Europa deve investire nell'innovazione, nella tecnologia, nella digitalizzazione, nell'intelligenza artificiale e deve avere un sistema meno burocratico, lo dice anche, fatto meno di regole, perché le regole sono state quelle che hanno impedito alle imprese di poter esercitare una crescita all'interno del proprio mercato.
18:38Detto da Pasini è un conto, detto da Draghi è un altro peso. Io credo che Draghi ha fatto un piano, e dico sempre anche ai miei colleghi, se la Fonda Online riuscirà, non dico al 100%, ma almeno il 50% del piano a poterlo mettere a terra, noi usciamo da questa situazione.
19:04La crisi europea non è una crisi congiunturale, la nostra è una crisi strutturale, questa crisi sta mettendo delle grandi incertezze sul nostro modello di sviluppo, che prima era fatto sull'auto per la Germania, sulla componistica per altri paesi, ma è proprio il modello di sviluppo che sta andando in crisi.
19:28Di fronte a una serie di altri eventi che provengono da fuori, o no, o no, e che purtroppo siamo impreparati di fronte a questo.
19:38E' chiaro che, a mio avviso, la questione bellica tra Ucraina e Russia, Russia e Ucraina, chiamatelo come vuoi, bisogna che la pace lì ci sia. Manderemo giù Bocconi e Amari? Beh, ragazzi, meglio mandare giù Bocconi e Amari, ma una pace, piuttosto che una continua guerra.
19:54Questa guerra è costata 1.600.000 uomini, da una parte e dall'altra, distruzioni, una divisione all'interno dell'Europa. E sono anche convinto che se Trump riuscirà a far smettere questa guerra, e ripeto, forse l'Europa dovrà mandare giù Bocconi e Amari, noi tra qualche anno riprenderemo ancora i contatti con la Russia, perché la Russia ha bisogno di noi e noi abbiamo bisogno della Russia.
20:24Questo è un player, in qualche modo, in maniera duplice, fondamentale. Arminio, torno da te, perché siamo quasi in chiusura, so che hai una domanda per il Presidente.
20:54Allora, io credo nell'Europa, perché se non credessi nell'Europa non avrei investito quello che ho investito in Germania. Noi abbiamo aziende in Repubblica Ceca, Ungheria, abbiamo qualcosa anche in Francia, anche in Spagna.
21:24Noi siamo europeisti convintissimi, però è altrettanto vero che le condizioni che ci sono state negli ultimi anni dimostrano, e Trump lo dimostrerà con la politica economica che starà mettendo in atto, che oggi negli Stati Uniti il sistema produttivo è più protetto.
21:43E' più protetto. Era protetto prima con Trump, poi anche con Biden. Quando io dico che 8 imprenditori su 10 investirebbero più volentieri negli Stati Uniti è perché ci sono delle condizioni di mercato diverse, dove è un mercato più libero ma nello stesso tempo è un mercato più protetto.
22:05E quando tu vivi in un mercato più protetto autosomaticamente hai un orizzonte di crescita diverso rispetto a quello che hai oggi.
22:14Presidente noi siamo in chiusura, le faccio un'ultima domanda che è quella che le faccio proprio all'inizio del suo mandato da presidente di Confindustria Lombardia. Quali sono le prime sfide che riuscirà a mettere a terra in questo suo mandato la guida della locomotiva d'Italia?
22:34Ho visto i dati del 2024, i dati del 2019 dimostrano che al di là di tutto abbiamo fatto come sistema produttivo un meno 0,8%, come fatturato siamo intorno al meno 0,3%. Vuol dire che la locomotiva d'Italia ha tenuto, che è la Lombardia.
22:51Abbiamo un sistema di imprese molto frastagnate, tante imprese, delle eccellenze, parlo del food, della moda, solo per citarne alcune, ma potrei dire anche della meccanica piuttosto che di altre.
23:05E' chiaro che se va in crisi l'Europa va in crisi tutta l'Italia, questo non ce ne sono. E' chiaro che dobbiamo partire dalle politiche energetiche perché l'energia non le paga solo il siderurgico, le pagano tutti e costa a tutti l'energia.
23:20Dobbiamo partire anche da una politica piano industriale a livello europeo che poi si ripercuote anche sull'Italia in maniera più strategica rispetto a quello che è stato fatto fino ad ora.
23:37Abbiamo una possibilità, anche quella di dare un senso anche a Industria 5.0. Qui è stato fatto qualche errore da parte del governo, spero e mi auguro che il governo metta mano a questo provvedimento perché 6 miliardi di euro non sono pochi, visto che sono stati utilizzati sia o no neanche il 5%.
24:05Io ringrazio Giuseppe Pasinio, Presidente di Confindustria Lombardia, grazie per essere stato con noi e buon lavoro in questo mandato. Grazie anche ad Erminio Bissolotti delle giornali di Brescia.
24:16Grazie a te, buonasera Presidente.
24:19Noi ci fermiamo qui con il nostro preview, tra qualche minuto vi aspettiamo nel nostro Tg come sempre l'informazione della nostra città e della nostra provincia.
24:34Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org