Category
📺
TVTrascrizione
00:00Buonasera, buona lunedì e ben ritrovati con il nostro appuntamento del Preview, del nostro
00:17telegiornale ad approfondire fatti ed eventi brecciani. Ne parleremo quest'oggi di un
00:24evento che in qualche modo ha stravolto la nostra provincia vent'anni fa, era il 24
00:31novembre del 2004, era la notte, tra il 24 e il 25, le 23.59 e 38 secondi, quando una
00:41scossa di 25 secondi di terremoto colpì il Salò, la Valle Sabbia, ma tutta la provincia
00:49di Brescia. Con chi ne parliamo? Ne parliamo con Giovanni Toniazzi, dirigente del settore
00:54ambiente e protezione civile della provincia di Brescia, e con Gianluca Gallinari, caporedattore
01:01del giornale di Brescia. Buonasera Gianluca. Buonasera a te Fabio e a tutti i telespettatori.
01:05Da dove partiamo? Partiamo da questo contributo, una copertina che ripercorre quei giorni,
01:14quegli attimi, i primi mesi del terremoto nel Bresciano.
01:20Quando capita agli altri non si capisce, adesso sì.
01:25Due colpi fortissimi fuori dal cielo. Mi sono svegliata, mi sono svegliata di bufo.
01:34È tutto tranquillo ma ovviamente adesso con la luce verranno fatte delle verifiche
01:38più approfondite. Sono ore frenetiche di lavoro queste che non conoscono pausa nei
01:43giorni di riposo, ore trascorse a riparare dove è possibile, ad aiutare, a darsi da
01:47fare, insomma, per porre rimedio ad una situazione che in provincia di Brescia non si ricordava
01:52da almeno un centinaio di anni.
01:54Dica due parole, qualche aggettivo su Pompegnino.
01:59Cosa vuole che le dica? Mi manca molto.
02:04Le tende sono il simbolo forse del terremoto ma sono anche il simbolo della ricostruzione.
02:10Qui le tende non servono per le abitazioni perché anche tutti gli sfollati sono in strutture
02:16murarie. Queste tende sono solo il simbolo dei luoghi di aggregazione.
02:21Il carattere bresciano veramente si impone e la vince perché anche qui parte deciso
02:28e senza rimpianti per nessuno.
02:31Immagini dell'archivio di Teletutto che ci portano a ricordare come i ricordi sono
02:48quelli di Gianluca Gallinari che vent'anni fa era sul campo, proprio quella notte, insieme
02:54a Gabriele Strada, era sul Garda in Valle Sabbia a raccontare i primi momenti dopo il
02:59terremoto.
03:01È stata una notte a tratti surreali in cui si è vista la paura ma si è vista anche
03:07una reazione straordinaria e oserei dire quasi fulminea di tutta la macchina dei soccorsi.
03:14L'arrivo ho delle immagini molto vivide di quella notte. La prima che ricordo è quella
03:23di un salò dal volto davvero simile per una notte di novembre, un lungo lago affollatissimo
03:34di persone con una folla quasi dominicale che tuttavia era vestita con gli abiti del
03:43riposo, il pigiama, coperte rimediate alla Bella e Meglio, giaccavento, con delle reazioni
03:49emotive che erano assolutamente dettate dallo shock del momento. Quindi c'erano molte persone,
03:54ricordo per esempio la cosa che mi colpì moltissimo, che avevano una sorta di riso nervoso e fu
04:01veramente un primo impatto molto violento con la situazione del sisma. C'era tutta l'area
04:08a ridosso delle strade che davano accesso al Palazzo, all'area della Magnifica Patria
04:16con molti calcinacci e venne subito da pensare a quello che era stato il sisma di praticamente
04:23un secolo esatto prima, nel 1901, che aveva fatto collassare proprio una parte significativa
04:29del lungo lago, di quello stesso lungo lago e ricordo che fu anche oggetto questo della
04:36primissima diretta che con Fulvio Manzoni, ne abbiamo sentito la voce poco prima nelle
04:43immagini di repertorio con cui si parlò appunto in diretta con lui quella notte perché subito si
04:49cercò di dare informazioni le più tempestive, le più utili possibili alla popolazione.
04:55L'altra immagine sicuramente netta è quella dell'evacuazione dell'ospedale Santa Corona di
05:02Fasano che, lo ricordiamo, da allora non ha più aperto i battenti e fu, come dire, l'immagine
05:11che ho vivida negli occhi è quella di una gardesana completamente illuminata dalle luci
05:19stroboscopiche blu dei mezzi di soccorso e una teoria infinita di barelle che trasferiscono
05:25i pazienti ai vari ospedali. Potete immaginare la confusione di una notte di quel tipo, eppure
05:32la gestione fu veramente esemplare fin dalle prime ore.
05:37Gianluca Gallinari sul Santa Corona di Fasano di Gardone Riviera, ci torneremo e poi capiremo
05:43perché. Macchina dei soccorsi, una lunga diretta di teletutto, abbiamo detto, nella notte per
05:49informare, però sul campo c'era già la protezione civile, una macchina dei soccorsi che si è
05:54messa in moto subito, Giovanni Gattugnazzi?
05:57Sì, sì, la macchina si è messa in moto immediatamente, io ricordo che quella sera per
06:10combinazione non ero nemmeno ancora a letto, per cui c'è praticamente tempo 10 minuti dall'aver
06:21avvertito la scossa, ero in ufficio, ma chiamati i collaboratori, il primo momento, perché
06:32la scossa l'avevamo avvertita tutti, però da Brescia non era chiaro il punto dove i danni
06:45si erano verificati in modo maggiore, perché c'erano segnalazioni un po' da tutto il territorio
06:53e in prefettura ci siamo trovati che il prefetto aveva convocato il centro coordinamento soccorsi
07:08ma penso tre quarti d'ora dopo, quindi subito, e lì è iniziata subito l'attività di raccolta
07:17informazioni, di raccordo con tutti i sindaci del territorio, per cui da quel punto di vista
07:33poi è vero che eravamo intorno alla mezzanotte, però forse questo ha anche evitato che ci fosse
07:44un caos magari legato al fatto che l'emergenza se fosse capitata nelle ore di punta probabilmente
07:51ci sarebbe stata più confusione, invece siamo riusciti subito in prefettura a fare la checklist
08:00di tutte le cose che c'erano da verificare, da controllare rispetto alla pianificazione
08:05e poi ci si è arriccati la mattina alle sei, era arrivato, mi ricordo, il dottor Bertolaso,
08:15la regione è arrivata leggermente dopo, pochi minuti dopo, per cui già anche questa risposta
08:24a livello nazionale ci aveva subito anche rassicurato, confortato e eravamo già in grado
08:32di inquadrare la situazione e poi ci si è arriccati a Salò per decidere dove fare
08:42quello che poi è diventato il COM che ha gestito tutte le operazioni in emergenza
08:50fino al passaggio poi al soggetto attuatore.
08:56Perché i comuni colpiti alla fine sono stati 66, 2200 le persone sfollate, qualche numero
09:043650 gli edifici danneggiati, dei quali 315 scolastici, 183 pubblici soprattutto scolastici,
09:12315 ecclesiastici e una stima di danni di 215 milioni di Euro.
09:18Questi sono i vostri ricordi, noi siamo stati a Pompegnino che era l'epicentro di questo sisma
09:26e che per due giorni sostanzialmente all'epoca rimase isolato. Sentiamo le voci degli abitanti.
09:34Un ricordo molto brutto, ho presente il film, l'esorcista, il letto ballava e poi ho cominciato
09:46ad ondulare, non si stava in piedi, è andata via la luce perché è caduto un trasformatore
09:55dal palo e è scomparsa la luce. Sono seduto la sera, era mezzanotte, siamo andati al parco,
10:03tutti erano lì, al mattino l'unico che ho visto era un disastro, crepero tutte le parti,
10:13però insomma siamo riusciti ancora a recuperarla.
10:18La mia casa qui dietro è restata in piedi, per fortuna, era bassa e abbiamo fatto 4-5 mesi
10:29di volontario per le case degli altri. Quella notte lì è stato bruttissimo, anche se è caduto
10:39tutta la corrente, è stato brutto moltissimo, avevo una bambina piccola, aveva già 12 anni.
10:49Più che altro è stata molto paura, per fortuna che non c'è stato nessun morto, nessun ferito,
10:55quindi è andata bene tutto sommato. Vent'anni dopo l'onevoria è ancora viva, la gente in quel periodo
11:02era anche abbastanza ammorbidita rispetto alla vita normale, nel senso che a livello di comunità
11:11si è riunita e per qualche mese è andata anche bene il discorso. Poi la ricostruzione è stata una cosa
11:19che anche dal punto di vista delle amministrazioni varie, Regione Lombardia, Comune, eccetera,
11:27ha avuto degli effetti positivi anche per il paese.
11:32La ricostruzione di Tognanzi ha avuto degli effetti positivi, qualcuno per due anni è stato fuori casa,
11:39qualcuno ha perso la casa, perché qualcuno anche nel Bresciano la casa l'ha persa, sono dovute essere
11:44demolite delle abitazioni, però alla fine anche per quanto riguarda la partita della ricostruzione
11:50si è riusciti a mettere a terra quei 215 milioni di Euro di danni poi stimati.
11:56La partita della ricostruzione è una partita che a quel punto non atteneva ai soggetti attuatori
12:06delle ordinanze di protezione civile, in particolare alla Regione Lombardia, però diciamo che tutti gli enti
12:18poi hanno concorso a supportare, ricordo il soggetto attuatore Silvio Lauro e l'ingegnere Giacomelli
12:32dell'ex Genio Civile, dalle quali passavano tutte le pratiche dei diversi comuni per la ricostruzione
12:45e il ristoro dei danni. Qui però hanno contribuito in primissi i comuni perché raccoglievano tutte queste domande
12:55con gli uffici tecnici, la provincia, anche del personale che era affidato al sottoscritto e poi distaccato
13:07presso i comuni cercava di agevolare un po' gli uffici tecnici per questa attività che comunque è stata un'attività
13:17che si è conclusa in tempi veramente da record. Ricordava a Salò l'altra sera Silvio Lauro che praticamente la chiusura
13:40del post emergenza della provincia di Brescia si è conclusa pochi anni dopo, mentre il terremoto dell'Emilia
13:51che ha colpito una parte del Mantovano, la gestione commissariale è durata circa dieci anni.
14:00Il numero delle persone per la parte lombarda che erano senza alloggio era intorno ai 2200, quindi è stato un bel lavoro.
14:16A parte il ricordo nelle persone lei diceva che in qualche modo c'è un'eredità di questo sisma, che è una coscienza sismica
14:28che è nata anche nei Bresciani, meno abituati di altre popolazioni, pensiamo all'appennino centrale, tutta la zona tra Abruzzo e Lazio e Umbria
14:37dove invece anche a scosse di più alta portata, ricordiamo questa di Salò fu dei 5.2 sulla scala Richter, comunque sono forti le scosse
14:50e hanno creato una coscienza sismica.
14:53Diciamo che l'evento di Salò ha messo un segno, ha stigmatizzato un po' la realtà provinciale, che è la realtà della provincia più sismica della Lombardia
15:10che è l'estrema propagine di una zona maggiormente sismica che è quella del Friuli e poi dal Veneto arriva fino a noi, però tutta l'Italia è sismica dalla nuova cartografia.
15:30Però chiaramente con questo grado di sismicità noi siamo ancora la provincia che da questo punto di vista ha maggiore attività.
15:43Diciamo che qualche segnettino c'era stato anche prima dell'evento di Salò perché c'erano state altre scosse che avevano creato allarme
15:58però si pensava che la sensibilità era diversa.
16:06Quello ha segnato anche per la nostra stessa struttura un cambio di passo perché da parte della loro Presidente Cavalli, da Corrado Scolari
16:20che era mio assessore, non solo legato alla sismica ma anche rispetto a tutte le altre situazioni di rischio della nostra provincia, si è prestata un'attenzione diversa.
16:40Luca Gallinari citava prima l'ospedale Santa Corona di Fasano di Gardone Riviera, siamo stati anche noi a vedere dov'è e com'è e in che stato è oggi l'ospedale Santa Corona di Fasano.
16:55Una ferita aperta ma profondamente anche perché adesso sta soffrendo molto l'abitato di Fasano, un abitato che era abituato a vivere in un certo modo, aveva un'economia che era anche trainata da questo ospedale, da questa struttura sanitaria e punto in bianco si sono trovati senza questo riferimento.
17:16Se le creppe scavate dal terremoto del 2004 sono state riparate ci sono delle ferite che rimangono aperte. L'ospedale Santa Corona di Fasano di Gardone Riviera specializzato in riabilitazione cardiopatica ospitava la notte del sisma 38 pazienti che vennero trasferiti a Desenzano e a Brescia.
17:32Da allora venne sostanzialmente abbandonato, occupava un centinaio di persone e creava un indotto economico che ora non c'è più.
17:39Si sono trovati un abitato senza più niente, dico molto semplicemente, è come se a Brescia sparisse da domani l'ospedale di Brescia e tutto ciò che c'è intorno non vale più, era un riferimento precisissimo, nelle giuste proporzioni per quello che era Fasano e quello che è anche Gardone.
17:57Ora come allora il grande edificio che affaccia sulla Gardesana da un lato e con un grande parco di pregio sul lago dall'altro è chiuso anche se degli sviluppi potrebbero arrivare a breve dall'interlocuzione tra l'amministrazione di Gardone e la proprietà. Sembra certo però che non tornerà ad essere un presidio sanitario.
18:14Noi comunque però intendiamo promuovere delle azioni, la proprietà si dovrà pur decidere a prendere delle soluzioni.
18:22Gianluca Gallinari abbiamo visto che a vent'anni dal sisma ci sono ancora delle ferite aperte.
18:31Sì è così, fortunatamente le interpretiamo un po' come delle eccezioni in un quadro che bene ha descritto prima Tognazzi di uno sforzo corale che ha dato risultati anche estremamente rapidi.
18:51Io credo che ci sia un'altra componente che ha fatto la differenza da questo punto di vista. Lo accennava nel servizio della Valsabbia uno degli intervistati e diceva una volta che ho capito che i miei stavano bene mi sono dato da fare per gli altri.
19:08Penso che questo atteggiamento, l'atteggiamento generale della popolazione fin dalle prime ore e poi in tutta la fase della ricostruzione abbia ulteriormente agevolato anche quello che era l'impegno della macchina amministrativa e quindi in qualche modo un encomio va anche all'atteggiamento tenuto da tutti.
19:27Resta sicuramente qualche ferita aperta così come resta anche nei conti, ci sono realtà, lo abbiamo raccontato anche sulle pagine del quotidiano, che si trovano ancora ad affrontare le spese di mutui e di altre forme di sostegno economico che hanno dovuto accendere proprio per porre rimedio ai danni causati dal terremoto.
19:52Soprattutto parliamo di realtà come le parrocchie, sappiamo che per le parrocchie non è un momento storico felicissimo e sicuramente anche far fronte ancora a dei conti economici in perdita renderà ancora più difficoltoso il futuro.
20:07Detto ciò Gianluca un ultimo passaggio, siamo in chiusura ma vogliamo ricordare anche il long form sul sito del giornale di Brescia che approfondisce ulteriormente questo tema firmato da Stefano Zanotti.
20:21Sì assolutamente, è un lavoro che consente di intrecciare storie, immagini, racconti e testimonianze differenti di allora e di oggi e che ha secondo me anche il pregio ulteriore di impiegare il linguaggio che è più vicino ai giovani compresi quelli che allora non c'erano e che possono così farsi in modo molto immediato un'idea di quello che è stato e che ha rappresentato questo episodio che ci auguriamo.
20:51Come dire resti appunto solamente un lontano ricordo.
20:55Grazie Gianluca Gallinari per essere stato con noi e averci raccontato anche la sua esperienza cronista nei giorni del terremoto Bresciano di 20 anni fa e grazie anche a Giovanni Maria Tognazzi dirigente del settore ambiente e protezione civile della provincia di Brescia.
21:10Noi ci fermiamo qui, si ferma qui il preview di oggi ma torniamo fra qualche minuto con il nostro telegiornale, vi aspettiamo lì.
21:21Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org