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Trascrizione
00:00Buonasera ai nostri telespettatori, benvenuti a questa nuova edizione della TG Preview,
00:15lo spazio di approfondimento curato dalla redazione di Teletutto.
00:20Oggi ci occupiamo di un tema che era tra l'altro la prima pagina del giornale di Brescia di
00:25questa mattina, che riguarda i tentacoli, questo è il titolo del giornale, lo vedete
00:30alle mie spalle, i tentacoli della piovra sull'economia bresciana, un approfondimento
00:35firmato da Elio Montanari che faceva riferimento ad un'informativa, insomma, dalla commissione
00:45parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie da parte del dottor Enzo Serata dell'Unità
00:52di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia. Il tema qual è? Che secondo questa audizione
01:00le operazioni sospette nel Bresciano, quindi sospette per infiltrazioni delle mafie, sarebbero
01:06più di 1.300-1.366 e la provincia di Brescia è la quinta in Italia per questo tipo di
01:14operazioni. Parleremo quindi di infiltrazioni della criminalità organizzata, un tema che
01:18abbiamo affrontato in realtà diverse volte come editoriale bresciana, come giornale
01:23di Brescia e come teletutto, lo faremo con alcuni ospiti, anzitutto con Alessandro Sipolo
01:31che in studio mi ha raggiunto, grazie Alessandro, Alessandro Sipolo è della cooperativa Gheipax
01:37ed è il coordinatore della scuola popolare antimafia che è nata a Brescia qualche anno
01:42fa per volontà dell'onorevole Nando dalla Chiesa, ci racconterà un po' il punto di
01:48vista di questo osservatore importante, si collegherà con noi anche Gian Antonio Girelli
01:54che è deputato del Partito Democratico e che è stato per tanti anni Presidente della
01:58Commissione Antimafia in Regione Lombardia, in questo momento sta votando alla Camera
02:03dei Deputati, quindi è un attimino in ritardo ma ci raggiunge subito. Allora per introdurre
02:09la puntata pregherei la Regia di mandare intanto il servizio che ci spiega quello di cui abbiamo
02:15parlato in apertura.
02:18Con 1.366 segnalazioni di operazioni sospette a rischio criminalità organizzata, secondo
02:23i dati dell'Unità Finanziaria della Banca d'Italia, la provincia di Brescia nel 2023
02:28è al quinto posto nella graduatoria nazionale dopo Roma, Milano, Napoli e Torino, precedendo
02:34tra le altre caserte a Palermo, ma non solo, la percentuale delle segnalazioni di operazioni
02:40in odore di mafia sul territorio provinciale è nell'ordine del 41% sul totale delle
02:45segnalazioni sospette registrate. Un valore che, nella graduatoria nazionale, è inferiore
02:50solo a quello di Reggio Calabria, Caserta, Napoli, Salerno e Palermo. Analisi quest'ultima
02:56in linea con i dati della DIA. Per il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, nel
03:01Bresciano la presenza mafiosa è meno propensa al controllo del territorio più interessata
03:06all'investimento, al riciclaggio e alla penetrazione nell'economia legale. Peraltro la DIA, pur
03:11confermando la presenza di camorristi, gelesi, soggetti legati alla Sacra Corona Unita, indica
03:16chiaramente come un ruolo di primo piano in provincia di Brescia aspetti soprattutto agli
03:21andranghettisti capaci di sviluppare importanti complicità con diversi professionisti locali.
03:27Seguendo i soldi, l'unità finanziaria documenta infatti i movimenti di denaro sospetti e ci
03:33restituisce un quadro allarmante. Quasi il 50% delle realtà economiche segnalate risulta
03:39negativo nel settore del commercio, al dettaglio e all'ingrosso di beni di consumo, ma anche
03:44nei settori delle telecomunicazioni e dell'edilizia, nonché nelle attività ausiliare dei servizi
03:50finanziari.
03:51Questo è il tema e nel frattempo ci ha raggiunto anche Gian Antonio Girelli in collegamento
03:57da Roma. Buonasera, buonasera onorevole, grazie per aver accettato il nostro invito. In studio
04:04c'è Alessandro Sipolo che vi conoscete anche per rapporti legati a questi temi.
04:13Io comincerei proprio da lei, onorevole, perché appunto nel presentarla prima dicevo che è
04:18stato presidente della commissione antimafia di regione Lombardia, da consigliere regionale
04:24per tanti anni. Le chiedo anzitutto quando stamattina ha aperto il giornale di Brescia
04:29che cosa ha pensato?
04:31Devo confessare che non mi ha sorpreso la notizia, perché di fatto la consapevolezza
04:38della situazione particolarmente critica della nostra realtà, del nostro territorio e della
04:43Lombardia in genere è nota da tempo. Diciamo che è meno presente nell'attenzione che dovrebbe
04:50esserci da parte di molte realtà del territorio lombardo e bresciano, perché l'idea che
04:57la mafia nel suo insieme sia un qualcosa che non riguarda il nostro territorio è superata
05:03da tempo. Sono le prove documentate, sono i processi, sono gli arresti, sono tanta cronaca
05:10che purtroppo tutti conosciamo. La consapevolezza che però si trasforma in reazione stenta
05:17ad essere esercitata. Ecco perché allora anche titoli di questo genere suscitano in
05:22molti ancora quasi lo stupore, il perché non ci rendiamo conto che non basta saperlo,
05:30bisogna anche sempre di più conoscere come reagire, che tipo di risposta mettere in atto,
05:35perché noi viviamo questa doppia velocità dove la magistratura, le forze dell'ordine
05:42sempre di più riescono ad individuare i nuclei mafiosi, ad intercettarli, ad arrestarli,
05:49ad accedere per il loro lavoro, ma il fenomeno non diminuisce. Perché? Perché manca una
05:55reazione da parte della società nel suo insieme nell'impedire il continuare di questa infiltrazione
06:02che oltretutto il repro stesso ci dimostra sa trasformarsi in maniera incredibilmente
06:08veloce, adattarsi alla contingenza e sempre di più per quanto riguarda i nostri territori
06:16e per il denaro proveniente di attività illecite classiche, penso gli stupifacenti, ripulendolo
06:23e immettendolo nell'economia reale, concreta e di tutti i giorni, introducendo un calipero
06:29a una distruzione, perché dove c'è mafia c'è il controllo del territorio, c'è il
06:33non rispetto delle regole, c'è la distruzione di un'idea di Stato democratico e liberale,
06:38questo dobbiamo sempre renderci conto, la mafia non è solo delinquenza, fine se stessa
06:43è anche eliminare quelle che sono i pilastri di giustizia, di legalità che rappresentano
06:50la nostra democrazia, che reggono la nostra democrazia.
06:52Che rovinano e evidentemente inquinano anche l'economia, c'è il dato, perché diceva
06:59prima Girelli, che ancora qualcuno si stupisce, però il dato che Brescia sia a livello nazionale
07:05la quinta provincia per operazioni sospette evidentemente in questo caso, è un dato
07:12che deve far riflettere, anche perché voglio portare un'altra cifra che riguarda una consorella
07:19di Brescia che è la provincia di Bergamo, nella provincia di Bergamo le operazioni sospette
07:24sono 700, a Brescia sono 1.366, cioè il doppio, è un dato che deve far riflettere assolutamente.
07:33Senza dubbio io concordo con quanto è stato detto dall'onorevole Girelli, intendo dire
07:39che la presenza delle organizzazioni di stampo mafioso nel territorio bresciano è una presenza
07:45non recente, dobbiamo dirlo, chi si occupa di questi temi da tempo sa che già la presenza
07:51della Camorra per esempio è attestata addirittura con Raffaele Cutolo alla fine degli anni 70
07:58sul Garda, presso Oreste Pagano dopo l'evasione dal carcere, possiamo pensare ai sei omicidi
08:07degli anni 90 sempre di stampo mafioso, possiamo pensare alle vicende che hanno riguardato
08:11anche gli anni 2000 e ai comitati spontanei, penso per esempio al lavoro importantissimo
08:17fatto dal Comitato Peppino Impastato nella denuncia di questi fatti, quindi possiamo
08:24stupirci se riteniamo erroneamente che questo fenomeno sia ancora un fenomeno legato prevalentemente
08:31al meridione. Fortunatamente il grado di consapevolezza è cresciuto molto, fortunatamente
08:38anche le istituzioni non ignorano più questo tema così grave e io credo che sia importante
08:47continuare a formarci e informarci singolarmente e collettivamente anche per evitare di incappare
08:55in alcuni classici stereotipi, è vero che la criminalità organizzata è sempre adattiva
09:03rispetto ai sistemi economici che incontra, è anche vero che per quanto riguarda il controllo
09:08del territorio, l'intimidazione violenta, che non per forza è l'esercizio della violenza
09:14ma l'intimidazione violenta e quindi l'inquinamento della competizione, questi sono dei cardini
09:21che restano assolutamente immutati, è vero per esempio che si avvalgono sempre di più
09:27di professionisti che sono pronti a vendersi al migliore offerente ma è vero che per esempio
09:33il grado di istituzione medio dei capi mafiosi che vediamo a restare continua a essere bassissimo
09:39e quindi non frequentano assolutamente né la City né Harvard, ma sono in grado di comprarsi
09:44sostanzialmente ai professionisti che più occorrono.
09:48Ecco perché effettivamente il tema che torna spesso quando si parla delle mafie nel nord Italia
09:54è che abbiano cambiato pelle, non hanno più il Kalashnikov o la pistola ma hanno l'F24,
10:00quindi ci sono i professionisti, Girelli e questo tema qui, cioè quello dell'uso degli strumenti
10:09tradizionali propri della criminalità organizzata per imporsi, lei faceva riferimento prima
10:15al controllo del territorio ma quindi anche alla violenza, questo uso minore di cui parla
10:22anche la magistratura che tenta in ogni modo di contrastare questi reati nel nord Italia
10:27rende più difficoltoso però anche l'accertamento di determinati reati, qual è l'associazione
10:35esterna per esempio e si guarda al Parlamento, quindi la chiamo in causa in quanto componente
10:43in questo caso del Parlamento perché servirebbe una normativa più aggiornata secondo la magistratura,
10:49cioè non più quelle norme risalenti agli anni 90 dopo le stragi di Capaci, ma delle
10:55norme che seguano lo sviluppo delle mafie e consentono quindi anche a chi poi li deve
11:03perseguire di avere gli strumenti in mano per farlo, insomma in Parlamento questo tipo
11:08di problemi come è vissuto? E' vissuto a mio giudizio con non sufficiente intensità
11:15e consapevolezza, perché pensiamo alle polemiche che hanno portato alla Costituzione della
11:21Commissione parlamentare antimafia, pensiamo all'inefficacia di molte attività che potrebbe
11:25svolgere e che invece non sta svolgendo, pensiamo alla mancanza di un'analisi attenta di cosa
11:32vuole dire far contrasto mafioso in questo momento nel nostro paese. Prima Alessandro
11:38in maniera molto opportuna poi lei riprendeva il fatto che lo scenario è cambiato, seppur
11:43mantenendo delle vecchie stampi, delle vecchie origini che non sono mutate, però il tema
11:49è che la mafia di oggi immette denaro proveniente da attività illecite nell'economia legale,
11:56ci paga le tasse, mi viene da dire ci sono da controllare le fatture messe senza che
12:01sia stato fatto lavoro, che riguardano il commercio, che riguardano la ristorazione,
12:06che riguardano gli alberghi, che riguardano tanto lavoro, significa avere mafiosi che
12:12prestano denaro ad imprenditori in difficoltà e una volta che sono riusciti ad attivare
12:17questo meccanismo un po' alla volta si impossessano di quell'azienda e mandano via l'imprenditore
12:23originario e si muovono sul mercato con l'intimidazione e la violenza tipica mafiosa, partendo dal
12:29presupposto che dove non ci sono morti per strada non significa che la mafia non c'è,
12:34significa che la mafia non ha bisogno di farne perché è sufficientemente capace di controllare
12:38senza quei fatti e allora importante è che come dicevo prima scatti una consapevolezza
12:44sociale, le associazioni di categoria, il mondo del lavoro, il mondo della cultura,
12:48mi verrebbe da dire persino il mondo del giornalismo devono imparare a raccontare alla mafia, denunciare
12:54i sintomi che sono ben identificabili e che devono trovare una risposta e essere contro
13:00la mafia non vuol dire semplicemente io non ho nulla a che fare con lei, significa avere
13:05il coraggio di denunciare laddove mi trovo in un contesto con una netta manifestazione
13:11mafiosa, di denunciare e prendere posizioni contro, che è da allora formare, informare,
13:16far capire cosa guardare, è di importanza fondamentale davvero e mi verrebbe da dire
13:24cominciando dai percorsi scolastici universitari, noi abbiamo università che formano i futuri
13:30avvocati, i futuri giudici, i futuri commercialisti, i consulenti del lavoro, i tecnici urbanisti
13:36che non affrontano minimamente cosa significa il fenomeno mafioso nel nostro paese e come
13:42si fa a fare contrasto in quelle funzioni sociali non di poco conto alla mafia, è tempo
13:48di pensare a cosa significa formare, è tempo di mettere assieme gli amministratori locali,
13:54i dipendenti dei comuni a ragionare, capire, studiare, comprendere come reagire, porto
14:02la mia esperienza, quando mi capitò di diventare Presidente della Commissione antimafia ne
14:06sapevo davvero poco e è l'obiezione che mi sentivo impreparato, la risposta che una
14:13grande persona come Umberto Amorosole mi disse, studia e io studiai e mi rivolgo soprattutto
14:19a Nando Della Chiesa, ai suoi ragazzi, Alessandro era uno di loro, chiedendo loro cosa bisognava
14:25studiare, cosa bisognava capire e mi hanno insegnato davvero tanto e Alessandro per dimostrarlo
14:30con il suo impegno civile in tanti settori cosa significa essere una società che sa reagire
14:35alla mafia. Chiediamo appunto da Alessandro Sipolo che dicevamo appunto è il coordinatore
14:41della Scuola Popolare Antimafia di Brescia, faceva riferimento prima all'Onorevole Nando
14:46Della Chiesa, è nata proprio a Brescia quattro anni fa con il contributo di Nando Della Chiesa
14:52che sappiamo si occupa da tanti anni di questi temi, che cosa insegnate voi in questa scuola?
15:00La Scuola Popolare è un'esperienza estremamente semplice che ha provato a portare fuori dalle
15:07mura accademiche universitarie i contenuti prodotti proprio in quella sede, quindi l'esigenza
15:15di alcuni e alcune di noi che hanno potuto studiare insieme al professor Della Chiesa
15:19in particolare a scienze politiche a Milano, l'esigenza è stata quella di provare a produrre
15:24dei contenuti non meno approfonditi ma più accessibili in qualche modo, sotto tutti i
15:31punti di vista, a cominciare dall'orario, quindi sono cicli di lezioni serali, siamo
15:36partiti dalla città di Brescia, abbiamo avuto un riscontro veramente ben superiore alle
15:41nostre aspettative perché il primo anno ha avuto 400 corsisti e poi abbiamo riproposto
15:49lo stesso palinsesto per dare un'alfabetizzazione, noi usiamo dire, quindi alcuni concetti cardine
15:57che servono proprio alla decodifica del fenomeno, è piuttosto impressionante.
16:01Ci fai qualche esempio?
16:02Noi partiamo dalla storia e dallo sviluppo e dal sistema organizzativo delle tre principali
16:07organizzazioni mafiose, queste sono le prime tre lezioni, quindi Cosa Nostra, Camorra e
16:14Ndrangheta, affrontiamo poi il tema delle altre organizzazioni di stampo mafioso, penso
16:18per esempio a ciò che è accaduto a Roma e poi approfondiamo per esempio il rapporto
16:22tra mafia e economia, il rapporto tra mafia e social media, facciamo dei piccoli approfondimenti
16:28che non costituiscono un corso universitario, evidentemente. Il bello della scuola popolare,
16:33quello che ci rende orgogliosi e orgogliose è che è frequentata da persone che hanno
16:36percorsi…
16:37Ecco, glielo stavo chiedendo, l'identity kit dello studente qual è?
16:40Abbiamo avuto persone che appartengono alle forze dell'ordine, abbiamo avuto studenti
16:47di dottorato e abbiamo avuto…
16:49Sono di colleghi giornalisti anche.
16:51Giornalisti, abbiamo avuto persone che si occupano della vendita di frutta, abbiamo
16:56avuto persone che si occupano di commercio, veramente la nostra platea è la più variegata
16:59possibile, è quello che ci interessava, perché è piuttosto impressionante che in un paese
17:04come l'Italia, che ha la storia che noi conosciamo, si possa tranquillamente, con
17:09tutto rispetto per ogni carriera, si possa avere una laurea in giurisprudenza e non aver
17:13mai fatto un corso specifico sulla criminalità organizzata, che invece ha dei codici, dei
17:18modi di operare e manifestarsi che sono estremamente specifici, che quindi non possono essere trattati
17:25come altri capitoli della giurisprudenza.
17:27Ho capito, quindi Girelli, prima parlavamo di infiltrazione della criminalità organizzata
17:35nell'economia legale, ma il dottor Giovanni Melillo, che è il procuratore nazionale antimafia,
17:42ha detto che bisogna cominciare a parlare di immedesimazione, cioè non c'è più un'infiltrazione,
17:48siamo già oltre questo processo, c'è un processo di immedesimazione con l'economia,
17:56quindi si riesce davvero con difficoltà a distinguere poi l'economia sana da quella
18:01invece finanziata con i soldi di cui parlava prima, cioè per esempio del commercio della
18:08droga e poi entreremo anche in questo aspetto qui.
18:11Questo è un tema di particolare interesse che deve riguardare il legislatore, non solo
18:18italiano ma anche europeo, perché anche sullo scenario europeo, passati un periodo in cui
18:23si era acceso il faro e prestato attenzione, adesso è caduto nel dimenticatoio, mentre
18:28invece è un fenomeno che sempre di più sta risalendo, l'Italia come aveva previsto Don
18:33Sturto sta adesso arrivando in Europa, deve preoccuparci da questo punto di vista, perché
18:38poi tradotto oltre che al non rispetto delle regole e quindi all'illegalità, che è già
18:43un fatto grave, è esterminata la competitività, la giustizia sociale, il rispetto del lavoro,
18:49il rispetto della libertà di ciascuno di noi, in ballo c'è questo, quello che bisogna
18:54riuscire è saldare un patto sociale tra istituzioni, magistrature, forze dell'ordine, associazioni
18:59di categoria, mondo del lavoro, società nel suo insieme nel saper dire un forte no,
19:07rigettare questa presenza che ormai diventa quotidiana, molto insidiosa, c'è troppa
19:14distrazione, il cadere nell'essere complici è molto facile quando si perde la capacità
19:24di indignarsi, di dire dei no, si prendono le strade più comode che sembrano le più
19:29convenienti, anche personali e questo un po' sta accadendo in troppi luoghi, in troppi
19:34momenti. In questo voglio interrompere, voglio anche
19:36ricordare che ci sono dei protocolli a Brescia sottoscritti dalle associazioni di categoria,
19:44anche dal lance, con la prefettura proprio per il contrasto all'infiltrazione della
19:52criminalità in questo caso, quindi le associazioni riescono o meglio in qualche modo si propongono
20:00per, però evidentemente bisogna anche individuare il singolo, il singolo imprenditore, il singolo
20:06professionista, bisogna avere il coraggio anche evidentemente di denunciare laddove
20:12serve, Sipolo. Sì, senza dubbio, diciamo che la classica
20:15illusione che viene riscontrata poi nell'indagini da parte di soggetti imprenditoriali è molto
20:21spesso quella di potersi avvalere del soggetto mafioso come di qualsiasi altro fornitore
20:27di servizi, poi in realtà quelle storie finiscono tutte allo stesso modo, finiscono nell'usura,
20:33finiscono nello spolpamento totale dell'azienda, nella successiva appropriazione da parte
20:38della proprietà e quindi ovviamente io credo che l'informazione, la sensibilizzazione anche
20:45rispetto proprio alle storie di vita estremamente drammatiche di chi ha pensato di avvalersi
20:51della criminalità organizzata e ne è finito completamente spolpato.
20:55Allora in conclusione voglio però tornare anche alla notizia di oggi che riguarda evidentemente
20:59il tema, cioè il sequestro di 360 kg di droga da parte della Guardia di Finanza di Brescia,
21:05una maxi operazione, sgominati due gruppi, uno albanese, uno italo-cinese e 60 milioni
21:12di Euro sequestrati. Sentiamo il comandante della Guardia di Finanza di Brescia, Francesco
21:18Maceroni, che cosa ha detto in conferenza stampa?
21:20Come ha detto sono usciti e emersi due gruppi, di fatto uno italiano-cinese e l'altro albanese
21:26si sono uniti. Quello che è stato individuato con questa operazione è il disveramento di
21:32un connubio tra il narcotraffico di matrice albanese e il sistema delle fatture false
21:39che costituiva uno strumento per drenare flussi finanziari derivanti dal narcotraffico. Ha
21:44essenzialmente due funzioni questo sistema di riciclaggio, quello di alimentare il sistema
21:49delle fatture false e quello di retrocedere evidentemente ai narcos albanesi il provento
21:57illecito anche in territorio estero. Il sistema della seconda organizzazione a cui lei faceva
22:03riferimento serve per drenare su sistemi tracciati ciò che il contante non può fare nel trasporto
22:10fisico tra Stato e Stato.
22:14Questo rientra in quello che abbiamo in qualche modo detto stasera. Ci sono flussi e flussi
22:22di denaro che hanno bisogno di essere riciclati, ci sono le fatture false e quindi poi l'economia
22:28sana che viene inquinata. Io ringrazio l'onorevole Gian Antonio Girelli collegato con noi dalla
22:34Camera dei Deputati di Roma. Grazie per averci e grazie ad Alessandro Sipolo. Noi avremo
22:39modo di tornare ancora su questi temi perché purtroppo ce ne sarà a nuovo. Io vi ricordo
22:46l'appuntamento con il nostro telegiornale tra pochi minuti. Parleremo evidentemente
22:50approfondiremo il tema dell'operazione della Guardia di Finanza e poi parleremo ancora
22:56di infiltrazioni mafiosi, di trasporto pubblico, locale e scuola e tanto altro. Tra pochi minuti.