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Trascrizione
00:00Buonasera e benvenuti a una nuova puntata di TG Preview, nuovo contenitore che abbiamo
00:16inserito da quest'anno e da questa stagione per avere uno spazio di approfondimento delle
00:21tematiche che poi spesso vedete nel telegiornale ma legate solo ai servizi e alle notizie,
00:26qui abbiamo la possibilità di avere diverse voci e di poterne parlare con i nostri ospiti,
00:32intanto lo vedete dalla notizia alle mie spalle, parleremo di danni e maltempo questa
00:37sera, questo è il nostro tema e chiaramente parleremo anche delle assicurazioni collegate
00:43ai danni e maltempo, io prima di presentarvi gli ospiti voglio introdurvi il discorso,
00:48abbiamo una clip perché il geologo e ricercatore del CNR Mario Tozzi ha parlato proprio in
00:53merito qualche giorno fa. Si parlava con l'alluvione dell'anno scorso
01:01in Emilia-Romagna che quella era un'alluvione con ricorrenza millenaria, invece già ce
01:05n'è una dopo 16 mesi, quindi vuol dire che quel cambiamento climatico influisce molto,
01:11poi a terra noi abbiamo trattato male il territorio, abbiamo veramente costruito troppo, però
01:15non è solo una questione di opere, se fosse solo una questione di opere il problema delle
01:19alluvioni l'avremmo risolto, no, è una questione culturale, dobbiamo lasciare più spazio ai
01:23fiumi, dove non fanno danno, si intende, fuori dalle aree urbane, però bisogna lasciatelo.
01:27I scienziati hanno tutti una voce sola sul clima, dicono che il cambiamento climatico
01:32dipende dagli uomini, è globale ed è anomalo rispetto al passato, però il pubblico pensa
01:37che non sia così, pensa che gli scienziati abbiano varie idee su questa questione climatica,
01:42è interessante, ci siamo anche chiesti perché succede, succede perché evidentemente raccontiamo
01:47male questa cosa. E noi quindi proviamo a raccontarla meglio e ci poniamo appunto il
01:53compito di smontare tutte queste fake news, queste bufale prime che diventano deepfake.
01:59Allora l'argomento l'avete inquadrato, l'avete capito, è stata purtroppo di stretta attualità
02:07perché anche stanotte a Darfu ci sono stati diversi problemi, è esondato un fiume, ma
02:11io vi presento i miei ospiti di stasera, partendo da chi c'è qui in studio con me, Similiano
02:17Torini, buonasera. Abbiamo in collegamento dalla Sicilia Oscar Scalmana, che saluto,
02:23buonasera. Buonasera a voi, buonasera. Grazie mille per essersi collegato a distanza con
02:29noi, poi vi spiegheremo anche come mai si trova in Sicilia, perché anche questo è
02:33reale attualità, è succedendo proprio in questo momento. Poi abbiamo nella nostra
02:37postazione web Riccardo Paroni, nostro uomo del meteo, buonasera Riccardo. Buonasera,
02:42buonasera a tutti. Riccardo parto da lei, le chiedo proprio rispetto a quello che abbiamo
02:48sentito del geologo Mario Tozzi, ma in generale dell'argomento, portandolo un attimo sul
02:53nostro territorio, le chiedo da dove arrivano, come possiamo spiegarci questa frequenza
03:00e se è aumentata di fenomeni straordinari meteorologici che stiamo vedendo sempre più
03:05frequentemente sulla nostra provincia, abbiamo visto anche quest'estate diverse situazioni
03:11complesse da gestire. Sì, indubbiamente la frequenza di questi fenomeni è aumentata,
03:16lo vediamo anche nel nostro territorio, nella nostra provincia e la correlazione con i cambiamenti
03:21climatici non è un'ipotesi, non è un'opinione, ma è un dato di fatto ormai ampiamente dimostrato.
03:27Il meccanismo è molto semplice, le temperature superiori alla media, il caldo anomalo in
03:32poche parole, fornisce all'atmosfera una grande quantità di energia e questa energia deve
03:37poi trovare una valvola di sfogo. Tutta questa energia, questo calore in eccesso, va poi
03:43a trovare questa valvola di sfogo appunto nelle perturbazioni, nei temporali particolarmente
03:47intensi, nelle forti raffiche di vento, tutti i fenomeni che conosciamo da sempre. Non c'è
03:52nessuna novità, i fenomeni estremi sono sempre esistiti. Ad essere cambiata è purtroppo
03:57la loro frequenza, come diceva Tozzi, quello che un tempo capitava ogni 50, 100 anni o
04:02anche di più, adesso si ripropone con una frequenza davvero preoccupante. Quello che
04:07è accaduto in Emilia non è una novità, abbiamo avuto praticamente tre alluvioni in
04:11meno di un anno e mezzo, tre alluvioni disastrose, con accumuli di 200-300 mm in un paio di giorni,
04:18per cui l'eccezionalità sta proprio nel fatto che questi fenomeni siano così ravvicinati
04:23nel tempo. Considerando anche la vasta estensione della
04:28nostra provincia e la sua conformazione morfologica molto complessa, avendo i laghi, le montagne,
04:34le colline, addirittura due laghi, forse è ancora più esposta ad avere varie tipologie
04:40di fenomeni atmosferici. Mi vengono in mente l'esondazione dei fiumi, gli allagamenti,
04:45le grandinate, le raffiche di vento. Diciamo che è un territorio molto fortunato dal punto
04:50di vista spaisaggistico, forse un po' sfortunato da questo punto di vista.
04:55Sì, senza dubbio. Abbiamo tante realtà, ad esempio la pianura, soprattutto la bassa,
04:59è particolarmente esposta al rischio delle supercelle, quei violentissimi temporali estivi
05:03che anche in questo caso sono sempre esistiti, però negli ultimi anni si sono ripresentati
05:08con una maggior frequenza. Mentre le valli sono più esposte non a questi fenomeni temporaleschi
05:13circoscritti con venti fortissimi, ma a possibili eventi alluvionali, perché la piovosità
05:19nelle nostre valli già di per sé è nettamente superiore rispetto a quella della pianura.
05:23Se poi ci aggiungiamo la forzante del cambiamento climatico, questo divario si accentua ancora
05:28di più. Poi fenomeni estremi non vuol dire solo piogge estremamente abbondanti, ma anche
05:33siccità. Noi veniamo dal 2022, l'anno meno piovoso di tutta la serie storica bresciana
05:39e dopo nemmeno due anni ci siamo ritrovati ad avere un semestre, al contrario, eccezionalmente
05:45piovoso. Il primo semestre del 2024 è stato il più piovoso di tutta la serie storica
05:49bresciana, quindi è proprio il caso di dire da un estremo all'altro.
05:53E tra l'altro è notizia proprio di questi giorni, di ieri il Presidente della Regione
05:58Lombardia, Attilio Fontana, ha inviato una richiesta di dichiarazione di stato di emergenza
06:02proprio di rilievo nazionale, proprio per gli eventi successi in Lombardia nel periodo
06:07compreso tra l'8 e il 12 settembre. Io, Massimiliano, so che voi le date, le avete belle in mente
06:15da assicuratori ovviamente. Purtroppo nel nostro comparto assicurativo,
06:20quando succedono questi eventi e colpiscono una grande massa di assicurati, ci restano
06:26per forza in mente le date. Per dirti, l'anno scorso, il 24 luglio, c'è stata questa grandinata
06:32eccezionale sul lago, diffuso un po' dappertutto tra il lago e la provincia, con danni ingenti.
06:40Quindi queste date ci restano in mente e restano in mente anche gli assicurati.
06:46Queste situazioni li sensibilizzano maggiormente, infatti la richiesta di coprire questa tipologia
06:52di danno è diventata piuttosto frequente, diciamo se non quotidiana.
06:57Le compagnie si stanno attrezzando, perché è una novità anche per le compagnie, quindi
07:03questa frequenza, siccome l'attassazione, cioè il premio che la compagnia chiede al
07:08cliente è frutto di un calcolo tra frequenza, entità di danno e tipologia di copertura,
07:16fa sì che le compagnie stanno tutte cercando di trovare il giusto equilibrio tra quanto
07:21chiedono per pagare la polizia e quanto potrebbe essere indenizzato ai clienti.
07:27Facciamo dire però che è un problema, una casistica che ha cambiato il mondo dell'assicurazione
07:33oggettivamente, anche perché va a toccare tutto ciò che possiamo considerare assicurabile,
07:40l'automobile, il motorino, insomma il mezzo di locomozione, la casa, perché abbiamo visto
07:44succedere dei fenomeni straordinari che hanno creato danni massicci alla casa, agli esercizi
07:49commerciali, addirittura le imprese, il governo per la gravità della situazione di questi
07:54ultimi anni è intervenuto mettendo sostanzialmente…
07:57Si sta cercando di mettere un po' di ordine e cercando di scaricare una parte di spese
08:04nei confronti delle compagnie, o meglio, mi spiego meglio, c'è una legge che obbliga
08:11le aziende ad assicurarsi contro le calamità naturali, esclusivamente sull'obbligo per
08:17le calamità naturali che sono la frana, la luvione, l'allagamento, il terremoto, quindi
08:23in tutte queste situazioni ogni compagnia si sta attrezzando e si è attrezzata perché
08:28l'obbligo è entro il 31-12 di assicurarsi per queste necessità, anche solo per questi
08:34eventi. La parte lacunosa di tutto questo è che per adesso c'è l'obbligo di assicurazione
08:41ma se qualcuno non ottempra a questa disposizione, a questa legge, non c'è ancora la pena,
08:49quindi per questo giustamente spiegavi che è tutto in divenire, è tutto in studio
08:55e quindi sia le compagnie che il governo stanno cercando di trovare una soluzione che faccia
09:00sì che quando succedono questi eventi, ahimè sempre più frequenti, ci siano delle soluzioni
09:06per i poveri danneggiati.
09:07La mia domanda è poi rispetto a prima della decisione del governo, rispetto a prima l'intervento
09:15del governo, erano già molte le aziende, le imprese nella nostra provincia che si
09:20erano attrezzate in tal senso o è una novità e per cui diventa anche un costo maggiore
09:27a carico dell'utente finale?
09:28Per il grosso, per la massa è una novità, poi ci sono delle aziende che da sempre sono
09:34sensibili a queste situazioni o anche dei privati e avevano già provveduto a delle
09:40coperture che potevamo dare perché il rischio valanga, il rischio smottamento non era così
09:49chiaro che si potesse concedere, la legge ha esteso questi eventi catastrofali anche
09:55a delle situazioni che prima non erano previste e quindi possono essere assicurate anche quelle.
10:00Abbiamo toccato il tema delle imprese, se ne parla meno ma è un tema fondamentale,
10:07ne parlavamo prima di cosa è successo a luglio dell'anno scorso e lo chiedo infatti ad Oscar Scalmana
10:13che è proprio la sua materia, chiaramente ci sono anche i danni pesantissimi all'agricoltura
10:21e qui veramente danni diretti e indiretti, stiamo parlando di un cambiamento veramente
10:27grosso in questi ultimi anni.
10:30Grazie per avermi interpellato, magari la scomunicazione sarà un po' disturbata perché
10:37sono qui a Siracusa, al G7 dell'agricoltura dove il cambiamento climatico è un tema che
10:43è stato affrontato con grande preoccupazione, mi fa piacere che si incominci a parlare anche
10:49del cambiamento climatico in agricoltura perché è logico che la situazione agricola,
10:56l'impresa agricola è la prima che ha come tetto il cielo, quindi tutti questi cambiamenti,
11:02come ho ascoltato con grande attenzione il climatologo che ha parlato, se posso così
11:07sintetizzare, di tropicalizzazione del clima, questi eventi estremi per noi agricoltori
11:13ci danneggiano veramente, se pensiamo a due anni fa, eravamo nel 2022 con una siccità
11:22che non avevamo mai visto nelle nostre regioni, oggi invece quest'anno, il 2024, ha ribaltato
11:28completamente la situazione, si parla di una perdita del 30% del trovotto dovuta a quelle
11:35continue piogge che sono succedute fino alla fine di giugno del 2024 che hanno così rallentato
11:44tutte le nostre semine, tenete presente che Brescia è la prima provincia agricola d'Italia
11:49come produzione, come fatturato, quindi un'importanza molto alta in quello che è proprio il prodotto
11:56interno lordo anche della provincia di Brescia, questi estremismi hanno portato quest'anno
12:01a una riduzione della produzione agricola primaria che si può stimare da un 20% al
12:0730%, con poi con ripercussioni che si possono avere anche negli annate successive sulle
12:13culture arbore, quindi che hanno una periodicità pluriannuale nelle loro produzioni.
12:19Ecco che però per noi quello che riguarda il settore assicurativo è un dato consolidato,
12:25ormai la maggior parte degli agricoltori da tempo si assicurano contro le avversità
12:31climatiche, la famosa polizza antigrandine che era partita così già negli anni 20 è
12:38diventata una consuetudine nell'agricoltura, perché questo serve per noi come una tutela
12:44di quello che è il nostro reddito agricolo e anzi devo dire che nel settore agricolo
12:50io mi occupo come Confagricoltura, la chiamiamo più che assicurazione, gestione del rischio,
12:57perché ormai è una sinergia di più cose, perché c'è l'evento climatico, ma tenete
13:03presente anche quelli che sono i cambiamenti epocali che sono visti sotto l'aspetto economico,
13:09c'è una guerra in Ucraina, una guerra che c'è nel Medio Oriente, hanno cambiato completamente
13:15il mondo, ecco che noi dobbiamo trovare anche delle condizioni di fare in modo che le nostre
13:19aziende, che le nostre imprese agricole possano avere una garanzia, almeno una certa garanzia
13:25della tutela del reddito e questo devo dirvi che fortunatamente il Ministero ha applicato
13:30queste regole, noi a Brescia abbiamo creato un fondo, un fondo proprio sulla stabilizzazione
13:36del reddito che riguarda il settore del latte, che quindi va a implementare quelle che sono
13:41le tutele, le garanzie del reddito dell'imprenditore. Sicuramente i cambiamenti climatici, questa
13:47estriminalizzazione delle temperature, della fiogosità, delle celle meteorologiche che
13:53sono successe, i primi ad essere organizzati credetemi siamo noi agricoltori, perché come
13:58ripeto e qui concludo abbiamo come cielo il tetto.
14:01Adesso lo chiedo anche io in studio perché ha nominato chiaramente l'assicurazione,
14:06ha nominato anche… è una cosa secondo me molto interessante che diventa la gestione,
14:13perché è chiaro che adesso la frequenza come dicevamo sta sballando un po' le logiche
14:22di calcolo, sta sballando un po' tutto e il cliente adesso ha bisogno, l'utente
14:26finale, di vedere gestite diverse situazioni che possono complicare la sua vita privata
14:31o lavorativa.
14:32Allora, sicuramente la gestione di tutte queste situazioni diventa una novità e la
14:40novità assoluta ha dato un carico, una mole di lavoro tale a cui nessuno era pronto e
14:47quindi adesso una volta superata la crisi, parliamo per esempio dell'evento dell'anno
14:53scorso del 24 luglio, una volta superata la crisi, capito come si può agire, si costruiscono
14:59dei modus operandi che possono e devono essere efficaci qualora succedono queste situazioni
15:06così diffuse.
15:07Per esempio gli eventi che sono successi l'anno scorso non solo nella nostra provincia, poi
15:13parliamo della nostra provincia in particolare oggi, ma non solo nella nostra provincia,
15:17tra l'evento a Brescia, nel Veneto e nell'Emilia Romagna, la portata, la cappellarità
15:24dei soggetti toccati ha una portata come nell'ambito assicurativo di tre anni di sinistri
15:31in quell'ambito ed è arrivata in dieci giorni tutto questo.
15:35Capite bene che i periti, i liquidatori, noi agenti, il sistema non era preparato a una
15:42situazione.
15:43Adesso abbiamo svolto degli accorgimenti e siamo un po' più preparati, non siamo ancora
15:50preparati al top perché ci vuole tempo, ma siamo un po' più preparati.
15:53Nell'ambito invece della gestione di queste situazioni agricolo dove giustamente diceva
15:59è dal 1920 che è nato questo concetto dove c'è un consorzio che è sensibile e assicura
16:06queste situazioni e ha un modus operandi perché quando succede il sinistro sia l'agricoltore
16:11che la compagnia sanno perfettamente cosa bisogna fare, sicuramente è più agevole
16:17il tutto e si trovano delle soluzioni che aggradano o comunque sollevano due costole
16:23a chi purtroppo ha subito questo reto.
16:26Arriviamo su quel tema se poi magari può essere replicabile in altri ambiti, glielo
16:30chiedo tra un attimo.
16:31Voglio coinvolgere un attimo il dottor Paroni e chiedo ma quindi ci dobbiamo aspettare
16:38in un immediato futuro una situazione in evoluzione cioè che continui a peggiorare
16:44e possiamo addirittura pensare, guardavo all'agricoltura, ho visto anche qualche posto
16:50in giro per il mondo, a dover magari probabilmente cambiare le nostre abitudini di vita,
16:55anche le nostre abitudini di agricoltura e di allevamento sul nostro territorio.
16:58Esiste realmente questa possibilità?
17:01Purtroppo sì, purtroppo devo dire che le prospettive non sono certamente rose, si parla
17:07spesso del punto di non ritorno, forse l'abbiamo già raggiunto, in ogni caso quello che noi
17:11possiamo fare è cercare di rallentare il cambiamento che comunque nei prossimi anni, nei prossimi
17:16decenni continuerà perché tornare indietro, tornare al punto di partenza ormai è impossibile
17:22quindi dovremo affrontare anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni dei cambiamenti
17:27che saranno sempre più incisivi, non significa che pioverà sempre di più e nemmeno che
17:31pioverà sempre di meno ma ci sarà un'estremizzazione, proprio una distribuzione diversa di quei
17:36fenomeni atmosferici che conosciamo da sempre, lo abbiamo visto negli ultimi anni e purtroppo
17:41anche in futuro capiterà sempre più spesso di avere lunghe parentesi secche, in alcuni
17:45casi lunghissime parentesi secche che potranno portare anche a eventi siccitosi veri e propri
17:51come quello del 2022, seguiti poi da perturbazioni molto intense concentrate in un breve lasso
17:58di tempo, poi magari a fine anno cadono comunque mille millimetri di pioggia che a spanne
18:03è la media pluviometrica annua per quanto riguarda la nostra città, però capite bene
18:08che avere mille millimetri distribuiti equamente lungo il corso dell'anno è una cosa, avere
18:14magari due, tre, quattro mesi di siccità seguiti poi da un mese con 200-300 mm di pioggia
18:20concentrati, poi un altro mese estremamente piovoso, poi una fase molto secca, questo
18:25cambia di molto le carte in tavola e incide proprio sulla nostra vita, sull'agricoltura,
18:31su molti aspetti della realtà quotidiana e nei prossimi anni dovremo fare i conti sicuramente
18:36molte volte con questi cambiamenti così evidenti e così incisivi.
18:43Al dottor Scalmana che è il presidente di Agridefesa che festeggerà lunedì e gli facciamo
18:50gli auguri in anticipo i dieci anni perché come dicevamo in precedenza hanno trovato
18:55una modalità, se lo diceva anche Massimiliano, per gestire questo tipo di emergenza e arrivati
19:02a questo traguardo cosa ne avete tratto in questi dieci anni perché è tanta la strada
19:07che avete fatto da questo punto di vista?
19:11Dieci anni fa all'interno di Confagricoltura Brescia, l'allora presidente Martinoni mi
19:16dette l'incarico di creare questo consorzio, come ha detto ben precisamente il signore
19:23prima di me, i consorzi di difesa servono ad aiutare gli agricoltori in un certo senso
19:28ad assicurarsi, come detto l'agricoltore essendosi da sempre soggetto a quelli che sono i cambiamenti
19:36climatici, le avversità atmosferiche, quindi ha dovuto strutturarsi anticipatamente per
19:42a meno per prevenire questi danni, ecco che allora si sono create queste associazioni,
19:47queste associazioni che servono a gestire tutte le polizie o meglio noi li chiamiamo
19:52i certificati assicurativi, che permettono all'agricoltore di assicurarsi sui propri
19:57prodotti agricoli, quindi parlo dei propri prodotti agricoli, intendo del paese, dell'uva,
20:02della frutta etc., in modo da tutelarsi sui danni che potranno ricevere.
20:06Agridefesa è nata dieci anni fa con questo obiettivo, con quello di dare un servizio
20:11nel modo migliore, nel modo più tempestivo a tutti i nostri soci, siamo partiti dieci
20:16anni fa con zero valore, con zero assicurato, oggi Agridefesa Italia si chiama così, ha
20:22una valenza su tutto il territorio nazionale e così il nostro lavoro, il lavoro delle
20:26mie equippi, il lavoro dei miei collaboratori ha permesso di sordifare le richieste per
20:31quasi 400 milioni di valore assicurato, nel 2024 abbiamo superato i 400 milioni e quindi
20:37questo ci riempie di orgoglio, ma non di orgoglio a fine a se stesso, un orgoglio per quello
20:42che abbiamo dato, credo abbiamo dato ai nostri imprenditori agricoli e alle nostre imprese
20:47per poter essere pronti a tollerare, a recepire questi danni che poi arrivano dal cielo in
20:54modo improvviso e in modo sempre più frequente. Il vero problema, mi ripeto e mi rilascio
21:01sempre quanto ho detto dal dottore prima, sono questi eventi, non è tanto la piovosità
21:06più o meno, ormai la piovosità è costante, ma sono questi eventi estremi che creano dei
21:11grossi danni alle nostre aziende agricole e anche qui il settore assicurativo devo dirvi
21:16però che ultimamente è andato un po' in crisi anche nel settore agricole, quindi stiamo
21:20lavorando per dare sempre di più un'offerta più appropriata e migliorativa a tutti i
21:25nostri imprenditori. Allora la ringrazio, le rinnovo i complimenti per il traguardo
21:30raggiunto, la ringrazio per essersi collegato con noi, grazie mille. È stato un piacere,
21:36sono qui in questa città, Siracusa, che è una città meravigliosa, qui nel G7, che
21:41ormai Siracusa oggi in questi giorni è il centro dell'agricoltura mondiale, con parecchie
21:48delegazioni, non più tardi di dieci minuti fa c'era qui il ministro, qui in Confagorà,
21:53qui da noi in Confagricoltura ed è un piacere essere qui anche perché questo vuol dire
21:58che l'Italia si sta ponendo in un modo molto importante anche a livello agricolo.
22:04Siamo in chiusura, il tempo a nostra disposizione è finito, ho già ringraziato il dottor Scalmana,
22:08grazie mille Gimignano Dugino per aver tornato a trovarci. Buona serata a tutti e grazie.
22:13Ringrazio anche il dottor Paroni collegato con noi dalla postazione web, grazie mille.
22:19Grazie a voi, buon fine settimana a tutti. E allora ci rivediamo tra un attimo per il
22:24telegiornale.
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