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Trascrizione
00:00Buonasera, buon martedì e ben ritrovati con l'informazione del Tg Preview di Teletutto
00:18ad approfondire temi legati alla quotidianità, non sono brecciani ma che spaziano anche alla
00:25cronaca e non solo, proprio l'approfondimento come faremo questa sera partendo dalla giornata
00:32mondiale contro il cancro, alcuni dati ma anche buone pratiche dalla prevenzione anche
00:40alla ricerca e quello che fanno associazioni come la Lilt, infatti questa sera abbiamo
00:46qui con noi Paolo Frata che è vicepresidente della Lilt di Brescia, buonasera, grazie per
00:51essere venuto ed essere nostro ospite, abbiamo collegato in Skype il dottor Giovanni Maifredi
00:57che è dirigente medico responsabile della struttura epidemiologia di ATS Brescia, buonasera
01:03dottor Maifredi. Buonasera. Partirei proprio con lei commentando alcuni dati forniti da
01:11ATS per quanto riguarda la fotografia bresciana, 70 mila i bresciani che vivono sostanzialmente
01:20dopo una diagnosi di tumore, lo ricordiamo 1.200.000 gli abitanti della nostra provincia,
01:28certo c'è un trend in crescita per quanto riguarda le diagnosi ma anche un trend in
01:34crescita per quanto riguarda le persone che effettivamente poi hanno superato un tumore.
01:40Sì esatto è proprio così, se in questo momento sono circa 70.000 le persone che
01:48vivono dopo una diagnosi di tumore ed erano solo 54.000 dieci anni fa, quindi effettivamente
01:54sono aumentate, questo è dovuto sostanzialmente a due fattori, in parte per l'invecchiamento
02:02della popolazione, quindi una popolazione più anziana tende ad avere un carico di malattia
02:07maggiore e sia perché le terapie e quindi la capacità di curare i tumori sono migliorate
02:16negli ultimi anni, quindi in questo modo abbiamo più persone che vivono dopo una diagnosi di
02:25tumore. La maggior parte di queste persone sono donne, sono circa il 55% di queste 70.000 e
02:35ricordiamoci che oltre all'età è proprio il sesso una delle componenti determinanti quando vogliamo
02:43descrivere l'epidemiologia delle patologie tumorali. Entreremo nello specifico di alcune
02:51tipologie di tumore e capiremo anche da una parte quale è la diagnosi precoce e anche i dati e
03:01quale l'incidenza. Da lei dottor Fratanei, vicepresidente della Lilt, diciamo che è una
03:09sorta oggi di volontariato, anzitutto di effetti di volontariato, però lei è stato per più di 30
03:15anni radioterapista oncologo. Le chiedo nella sua esperienza come ha visto cambiare appunto da una
03:20parte la diagnosi di tumore negli anni e dall'altra anche l'approccio nella terapia della cura dei
03:30cancro? Beh direi che innanzitutto la mia vita quotidiana col paziente oncologico è durata più
03:39di 40 anni perché prima al civile di Brescia per più di 30 anni come ha detto lei, poi all'ospedale
03:46di Esine nel centro di radioterapia dell'ospedale di Esine e io in più di 40 anni ho visto veramente
03:54dei cambiamenti enormi nell'oncologia in tutte le branche, tanto che se adesso io prendo in mano
04:03le cose che facevamo quando io ero un giovane medico all'istituto del radio al civile adesso
04:09resto quasi, non dico inorridito, ma mi vengono dei brividi. Certo io ho lavorato in un settore
04:17dove la tecnologia ha comportato dei cambiamenti notevoli nelle armi a disposizione e quindi la
04:29radioterapia che quando io sono entrato innanzitutto direi che Brescia era un momento particolare ma
04:38in quasi tutta Italia, in molte regioni d'Italia non esisteva un centro di radioterapia ma la
04:45radioterapia è cambiata enormemente, ma siamo sinceri, sono cambiate enormemente anche le
04:51tecniche chirurgiche più raffinate, più precise, meno dannose e sono enormemente cambiate in questi
05:0040 anni le terapie farmacologiche. Io ho vissuto i primi farmaci antitumorali che erano sia attivi
05:10ma estremamente tossici nei confronti delle cellule sane, adesso abbiamo delle terapie molto
05:17più mirate anche più efficaci ma molto più mirate, molto più selettive, terapie farmacologiche cito
05:25la target therapy, che hanno creato una rivoluzione. Voglio aggiungere una cosa importante che i
05:34cambiamenti di questi 40 anni sono stati in questo ma soprattutto nella diversa strategia con cui gli
05:43specialisti hanno affrontato il problema oncologico, innanzitutto passando dal tumore al paziente con
05:51tumore, è un punto di vista diverso ma molto importante, molto più umanizzante ma anche in
05:59una collaborazione che 40 anni fa non esisteva, devo dire che Brescia è stata l'avanguardia per
06:07questo, per questa collaborazione interdisciplinare che oramai è una regola assoluta dappertutto e
06:13questa io l'ho sempre definita un'arma in più oltre alle terapie specifiche. Tornerei da dottor
06:22Mayfredi, un'arma in più è sicuramente fondamentale quella della diagnosi precoce, partirei dalla
06:32diagnosi precoce del tumore alla mammella che colpisce soprattutto le donne, abbiamo anche dei
06:41dati, chiedo la regia di mostrare il cartello di come possa la diagnosi precoce sostanzialmente
06:50ridurre e abbattere poi la mortalità. Il tumore della mammella è il tumore più frequente nelle
07:01donne, di gran lunga più frequente, tanto è vero che di quella popolazione di cui parlavamo prima,
07:08che vive dopo una diagnosi di tumore, tra le donne ben il 40 per cento è rappresentata da donne che
07:16hanno avuto una diagnosi di tumore della mammella e inoltre un tumore su tre che è diagnosticato
07:24la donna in questo momento è un tumore della mammella. In ATS Brescia è attivo come nel resto
07:31della regione del territorio nazionale uno specifico screening oncologico che come vedete
07:38nella slide proiettata ha una popolazione target di donne tra i 45 e i 74 anni. Il test di primo
07:48livello è una mammografia bilaterale con doppia lettura, quindi ha questa specificità, questa
07:55mammografia viene letta da due radiologi in cieco, vuol dire che ognuno non sa qual è il
08:05refetto che viene emesso dall'altro radiologo e è un test che è ormai dimostrato efficace per la
08:15diagnosi precoce di questo tipo di tumore. Il tumore della mammella è un tumore che soprattutto
08:23se diagnosticato nelle prime fasi ha un'ottima prognosi che può superare anche il 90 per cento
08:31a 5 anni, vuol dire che su 100 donne che hanno una diagnosi di tumore della mammella, soprattutto
08:36se diagnosticato precocemente, più di 90 sopravvivono almeno 5 anni. Come per gli altri
08:45test di screening che sono promossi attivamente dall'ATS, le donne nella fase di età ricevono
08:54una lettera d'invito direttamente alla loro residenza e quindi poi trovano tutte le indicazioni
09:05su come procedere a fare il test. Ricordiamoci che si tratta di un test di una prevenzione
09:14si dice secondaria, cioè andiamo a diagnosticare precocemente un'aneplasia che però si è già
09:22manifestata in una donna sana. Dobbiamo ricordarci però che esiste anche la prevenzione
09:30primaria, cioè dobbiamo cercare di prevenire proprio l'insorgenza dei tumori oltre a poterli
09:36diagnosticare precocemente. Poi cerchiamo di capire anche quali sono le azioni che il singolo può
09:43mettere in atto per quanto riguarda la prevenzione primaria. Si parla anche di, sempre legato alle
09:52donne, il tumore alla cervice uterina, quindi all'utero e qua le azioni partono ancora prima
10:02perché anche sulle donne già da 25 anni si parte con il PAP test. Sì, allora su questo tipo di
10:14tumore ci sono in realtà due linee di prevenzione, una è la vaccinazione contro l'HPV che è un virus
10:26che è responsabile della quasi totalità di questi tumori e vengono vaccinate tutte le ragazze e tutti
10:37i ragazzi fino a 26 anni e alcune categorie a rischio. Quindi questa vaccinazione permette
10:45addirittura di prevenire l'insorgenza del tumore. Esattamente, quindi l'offerta è appunto a tutte le
10:55ragazze e a tutti i ragazzi fino ai 26 anni e appunto ad alcune categorie a rischio. Esiste
11:01inoltre un specifico test, un specifico programma di screening oncologico che da qualche anno vede
11:11affiancarsi al classico PAP test che in questo momento viene offerto solo alle donne tra i 25
11:18e i 29 anni, un test nuovo che si chiama HPV test che viene invece offerto alle donne fra i 30 e i
11:2664 anni. Questo test essendo più efficace ha un intervallo di screening di 5 anni rispetto al
11:35PAP test che invece viene ripetuto ogni tre anni. Come per lo screening mammografico anche in questo
11:44caso la donna riceve una lettera d'invito al proprio domicilio con tutte le indicazioni su come
11:52aderire. Chiuderei su questa parte con quella che la diagnosi precoce del tumore del colon retto
11:59per quanto riguarda il consigliere di mortalità nel brisciano è il più alto, se escludiamo altri
12:08tumori maligni rispetto a quelli che sono più frequenti la mortalità è di 2,71 persone ogni
12:1710.000 abitanti. Sì il tumore al colon è uno di quei tumori in cui sia l'incidenza cioè i nuovi
12:27casi diagnosticati sia la mortalità è diminuita negli ultimi anni, è diminuita anche a grazie
12:35a questo programma di screening che questa volta è a favore sia degli uomini sia delle donne di età
12:42compresa fra i 50 e i 74 anni. Anche in questo caso si riceve una lettera a casa e il test negativo
12:51viene ripetuto ogni due anni. Si attua attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci e per
13:00questo programma di screening sono coinvolte anche le farmacie territoriali. Questa linea
13:08di screening ha permesso di diminuire sia la mortalità andando a diagnosticare forme precoci
13:13di tumore ma ha diminuito anche l'incidenza cioè le nuove diagnosi perché permette in alcuni casi
13:19di rimuovere delle forme precancerose quindi di rimuovere delle lesioni all'interno del colon
13:24che non sono ancora tumori ma potrebbero diventare tumori nel tempo e quindi è una
13:31linea di screening molto efficace. Dottor Farra torno da lei, come ILT diciamo che i vostri tre
13:40ambiti di intervento sono la prevenzione, la ricerca e il sostegno all'attività clinica,
13:46queste vanno tutte e tre di pari passo? Sì, allora innanzitutto la prevenzione è la nostra mission
13:51principale, prevenzione primaria che vuol dire informare, educare a dei corretti stili di vita
14:01che statisticamente riducono anche in modo molto significativo il rischio di ammalarsi di tumore,
14:09il fumo è un esempio clamoroso, però anche l'alimentazione, anche tutte quelle attenzioni
14:23all'attività fisica, il controllo del peso corporeo, ecco l'eccesso di alcol, cioè una
14:31vita sana non dà la certezza di non ammalarsi di tumore ma dà la sicurezza che il rischio è
14:38significativamente più basso e questo direi è fondamentale. Io per 40 anni ho curato i tumori e
14:46mi sono convinto e con soddisfazione anche perché col paziente oncologico è un rapporto bello perché
14:55dura a turno nel tempo perché ormai come sentivamo dire prima la maggior parte ormai guarisce, più
15:00della metà guarisce, ecco però mi sono convinto che se vogliamo veramente essere efficaci e con
15:08poco costo dobbiamo prevenire. Poi fondamentale la prevenzione secondaria di cui abbiamo già
15:15sentito parlare, ecco la provincia di Brescia ha un'accettazione, la popolazione bresciana è
15:25rispetto alla media nazionale più sensibile ai problemi a fare gli screening, però facciamo un
15:33esempio, prima abbiamo sentito parlare di una arma importantissima che è il vaccino per il
15:39papilloma virus, purtroppo anche in Lombardia le percentuali di adesione non sono adeguate,
15:47ricordo che si è fatta non solo nelle ragazzine 12 anni ma anche nei maschi, ecco e scusate se
15:57sono polemico, non si può accusare il dodicenne di non fare la vaccinazione, c'è chi ha le spalle,
16:04i genitori, manca la cultura di una vera prevenzione. E quindi per esempio noi abbiamo
16:13un'attività nelle scuole, primarie, secondarie, nelle scuole alberghiere, per proprio portare
16:21avanti questo verbo di migliorare il nostro modo di vivere bene, senza diventare
16:31dei talebani, assolutamente, assolutamente no, però dopo la Lilt si dedica anche alla ricerca,
16:45appoggiamo la ricerca traslazionale dell'Università di Brescia con finanziamenti, ecco e si applica
16:52e si applica anche alla clinica e qui abbiamo non esclusivo ma preferenziale il nostro obiettivo
17:03l'oncreomatologia pediatrica del civile perché è un reparto che copre tutta la provincia di Brescia,
17:10ecco e dove ormai l'80% di bambini con tumore guariscono, per cui diventa anche molto importante
17:19la qualità con cui guariscono, non solo dei tassi di guarigione che sono molto confortanti,
17:26ma la qualità, cioè che superino anche questo trauma pesantissimo che è il tumore e la sua
17:35terapia e la qualità della vita che poi potranno avere superato ovviamente un tumore.
17:40Tornando al dottor Maifredi, vale la pena ritornare sulla prevenzione primaria e ricordare
17:47alcune delle azioni e dei buoni comportamenti da adottare per ridurre poi effettivamente la
17:55possibilità che si sviluppi un tumore? Sì è già stato citato la prima cosa da fare
18:02non iniziare a fumare se non siete fumatori o cercare aiuto per smettere di fumare. Sul
18:11territorio concretamente ci sono diverse possibilità, ci sono i centri antifumo delle
18:17aziende sociosanitarie territoriali, ci sono le attività di alcune associazioni come la Lilt che
18:23appunto offrono anche questo tipo di servizio e ci sono anche i medici in medicina generale
18:31che sono molto sensibili su questo argomento e le altre strutture sanitarie. Ancora oggi
18:40l'abitudine al fumo è molto diffusa nella popolazione ed è di fatto il principale
18:45fattore di rischio per molteplici neoplasie. È già stata citata anche l'alimentazione sana e
18:55l'attività fisica, perdere peso aiuta a prevenire diversi tipi di tumore. Ricordiamo poi che allattare
19:06al seno riduce il rischio di tumore sia per la madre ma anche alcune forme tumorali dei più
19:15piccoli. Ci sono poi altre cose da seguire che ormai sono entrate nella conoscenza generale,
19:28per esempio l'esposizione al sole. Bisogna ridurre l'esposizione al sole nell'ora più calda,
19:34utilizzare protezioni. Il melanoma è uno di quei tumori che è un pochino in controtendenza e sembra
19:42essere aumentato negli ultimi anni. L'altro grande capitolo è quello del consumo di alcolici. Anche
19:53l'alcol è una delle sostanze che sono nelle tabelle delle sostanze cancerogene dell'associazione
20:03internazionale della ricerca sul cancro, dell'OMS, quindi anche in questo caso le indicazioni sono
20:10quelle di limitare il consumo di alcolici se si è consumatori o di non iniziare a consumarli se
20:17invece non si è consumatori. Abbiamo già parlato dei programmi di screening, ci sono poi delle
20:25indicazioni per i lavoratori che, a punto di vista professionale, devono seguire delle regole per
20:32evitare l'esposizione sul lavoro e diciamo che nel futuro ci sarà la possibilità di avere anche
20:44altri programmi di screening. Siamo appena partiti con un programma di screening per la prostata e
20:50la Regione Lombardia ha emanato una delì per la fine del 2024 per l'adozione di un programma di
20:57screening per il tumore del polmone, quindi non solo nella terapia, nella cura ma anche nella
21:03prevenzione avremo sicuramente delle novità nei prossimi anni. Ricordiamo che per tutta questa
21:09settimana sono previste vaccinazioni a pazienti oncologici fino al 10 febbraio e una serie di
21:15screening come ha ricordato anche il dottor Freddie che potete trovare tutte le informazioni sul sito
21:21di atsbriscia.it. Chiudiamo, dottor Frate, abbiamo un minuto, lei dice una cosa molto importante anche
21:29sull'intervista che ha rilasciato oggi il giornale, bisogna smettere di parlare dei tumori come
21:36malincurabili. Esatto, assolutamente, assolutamente, i dati lo dicono, la maggior parte, più della metà
21:44dei pazienti oncologici guarisce. Cosa vuol dire guarire? Vuol dire che ha un'aspettativa di vita
21:51uguale a chi non è malato perché prima o poi tutti dobbiamo andarcene. Ecco, però, ecco, e quindi noi
21:59operatori sanitari, tutti noi, voi dei media che non dovete più dire questo tizio è morto di un
22:10male incurabile, non esistono i mali incurabili e anche quando non si può guarire si può fare
22:18della buona medicina, si può agire sull'allungare la vita, agire sulla qualità di vita, non è che
22:25noi medici o guariamo o abbandoniamo il paziente, assolutamente no, assolutamente no. Io la ringrazio
22:32dottor Paolo Frate, vicepresidente all'Ilte Brescia, ringrazio anche dottor Giovanni Maifredi, dirigente
22:38responsabile della struttura epidemiologia di ATS Brescia, abbiamo parlato di cancro ma soprattutto
22:43di prevenzione, buone pratiche e ricerca. Ci vediamo tra pochi minuti nel TG di Te l'è tutto, vi aspettiamo lì.