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TVTrascrizione
00:00Buonasera ai nostri telespettatori e ben trovati ad una nuova edizione del TG Preview di Teletutto.
00:17Questa sera parleremo di lavoro e fragilità, il ponte della cooperazione.
00:22Un tema che abbiamo scelto non a caso perché è il tema anche su cui verterà un incontro
00:28domani nel Salone Van Vitelliano di Palazzo Loggia, promosso da Cooperative Brescia
00:33in collaborazione con il Comune di Brescia per celebrare il 40° anniversario
00:41della storica firma della convenzione tra il Comune di Brescia con l'epoca sindaco Trebeschi
00:47e le Cooperative Sociali. Una storica convenzione per lo svolgimento dei servizi di manutenzione del verde
00:55che appunto il Comune aveva deciso di affidare per tre anni alle Cooperative Sociali.
01:01Una storica firma che poi ha aperto un percorso virtuoso che da Brescia poi si è sviluppato in tutta Italia.
01:12Ne parliamo questa sera, ospite in studio abbiamo Michele Pasinetti, vicepresidente oltre che segretario generale
01:18di Cooperative Brescia. Buonasera.
01:20Buonasera a lei, buonasera a tutti.
01:23E collegato con noi l'assessore del Comune di Brescia Andrea Poli, assessore alle attività produttive
01:29e anche all'innovazione sociale. Buonasera.
01:32Buonasera a tutti voi.
01:34Abbiamo anticipato questo incontro che si terrà domani e vi proponiamo un video
01:40che verrà proiettato anche domani nel corso di questa giornata.
01:44Andiamo quindi a vederlo subito per entrare nel vivo di queste tematiche.
01:54Nella provincia di Brescia sono oltre 250 le cooperative sociali che aderiscono a CONF-Cooperative,
02:00con oltre 16.400 lavoratori e lavoratrici.
02:07Tra queste, circa 120 sono impegnate nell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate
02:13e operano ogni giorno per costruire percorsi per le persone svantaggiate.
02:19La fragilità non è sempre il risultato di eventi traumatici.
02:23Può toccare chiunque in qualsiasi fase della vita,
02:27a causa di circostanze personali, familiari o sociali
02:31che rendono difficile mantenere un ruolo attivo nel lavoro e nella società.
02:36Come sancito dalla nostra Costituzione,
02:38il lavoro è la chiave per il riscatto e l'integrazione di ogni persona.
02:45Le cooperative sociali di inserimento lavorativo di persone svantaggiate
02:50e operano ogni giorno per costruire per le persone svantaggiate
02:54e operano ogni giorno per costruire per le persone svantaggiate
02:59e l'integrazione di ogni persona.
03:03Le cooperative sociali di inserimento lavorativo di persone svantaggiate
03:06hanno la capacità di trasformare la fragilità in risorsa e valore,
03:12grazie a percorsi personalizzati e a competenze multidisciplinarie.
03:18Questo non solo riduce il carico sui servizi sociali,
03:22ma reintegra le persone nella comunità, rendendole nuovamente produttive.
03:27Cooperative sociali, imprese profit e pubblica amministrazione
03:31hanno un ruolo cruciale in questo processo.
03:35La collaborazione tra questi attori crea sinergie per un'inclusione lavorativa sostenibile.
03:41È una collaborazione che va oltre la responsabilità sociale.
03:45Contribuisce a un cambiamento strutturale che favorisce tutti.
03:51Michele Pasinetti, partiamo da quella convenzione.
03:55Perché fu tanto importante?
03:59Ma è stata, come dicevi tu, fondamentale perché ha creato e generato
04:04un cambiamento strutturale.
04:06Quella convenzione sostanzialmente ha detto che il lavoro
04:11può essere uno straordinario strumento per costruire
04:15dei percorsi di inserimento lavorativo per persone
04:18che più difficilmente di altri un lavoro lo trovano.
04:21Quella convenzione ha detto che il servizio di manutenzione del verde,
04:26in quel caso, e oggi molti altri, sono servizi che possono essere offerti,
04:31possono rispondere a dei bisogni dell'amministrazione, delle imprese,
04:35ma i servizi sono anche strumento, non sono solo il fine.
04:39Sono strumento per rinforzare le persone,
04:42non sono solo il fine.
04:44Sono strumento per intercettare persone che hanno diverse fragilità,
04:50perché fragilità è una parola ampissima,
04:53che significa tante cose molto diverse,
04:56ma le diverse forme di fragilità, attraverso il lavoro, possono evolvere.
05:02Perché la fragilità e lo svantaggio non sono condizioni perenni,
05:05sono condizioni da cui le persone possono evolvere
05:08riappropriandosi della loro vita,
05:10riappropriandosi delle relazioni sociali,
05:12riappropriandosi di un reddito,
05:14e lo fanno grazie proprio al lavoro,
05:17ridiventando risorse per la nostra collettività.
05:21Ha generato veramente un cambiamento che esiste ancora oggi,
05:26sebbene poi oggi moltissime altre siano le possibilità
05:29che la cooperazione, gli enti pubblici e le imprese
05:31possono tradurre in progetti concreti.
05:34Assessore Poli, da quella prima convenzione quanto è cambiato?
05:39Come si è evoluta, potrei dire, questa convenzione arrivando fino ad oggi?
05:46Partendo da quella convenzione si è assodato un dato,
05:50che è quello che il mondo della cooperazione era innanzitutto un partner
05:55per migliorare anche la qualità dei servizi pubblici che avevano offerti.
06:00E questo ha fatto sì il paio anche con il valore sociale dell'inserimento lavorativo,
06:05ma soprattutto ha dimostrato che quella volontà di riscatto
06:09che condiziona la vita di persone che appunto si accingono
06:14a entrare nel mondo del lavoro attraverso il mondo della cooperazione,
06:18è anche una grande metrica per valutare la qualità del lavoro che viene offerto.
06:26Se oggi noi abbiamo una città che riesce a bene rendere equilibrato
06:33sia il servizio pubblico che la qualità della nostra dimensione urbana,
06:39che la qualità delle relazioni anche economiche e industriali,
06:42perché ormai, l'abbiamo visto nel video, la cooperazione ha assunto una dimensione
06:47e coinvolge un numero di persone e genera un valore di fattura totale,
06:52che ha tutti gli effetti di un employer economico
06:55con cui il dovere in qualche misura da tenere in considerazione
07:00per lo sviluppo proprio del nostro futuro.
07:02Quindi ha dato centralità non soltanto a quello che è la peculiarità cardina
07:08e che è il valore sociale, ma anche al fatto che un territorio
07:11di forte industrializzazione, di forte proporzione dello sviluppo economico
07:14ha bisogno di un forte segmento della cooperazione,
07:19perché il libero mercato non arriva dappertutto
07:22e però il libero mercato ha anche tanto bisogno invece di chi prende il lavoro,
07:28lo condiziona e lo interpreta in modo diverso
07:33per poi arrivare a creare un beneficio comune.
07:36Si cominciò con la manutenzione del verde, oggi come oggi pensando ai servizi
07:42che il Comune di Brescia affida alle cooperative in tutto e in parte,
07:47quali sono gli ambiti di competenza più rappresentati?
07:52In realtà io credo che oggi la sfida sia fare in modo che il ruolo del pubblico
07:58non sia semplicemente quello di essere il cliente
08:02e quindi appaltare sempre nuovi servizi, cosa che è realistica e possibile,
08:07ma sia dare una centralità al fatto che oggi ci troviamo in una fase storica
08:11dove in termini di sostenibilità le imprese, quindi il mondo privato
08:16si deve mettere in connessione col mondo pubblico
08:19per raggiungere le sfide da un lato ambientali ma dall'altro sociali.
08:24Quando oggi noi abbiamo un'Unione Europea che ci pone come obiettivo
08:28quello di avere dei bilanci di sostenibilità, dei report di sostenibilità
08:33e ci chiede di farlo secondo tre dimensioni
08:36che sono quello ambientale, della governance e sociale,
08:40noi capiamo che il vero punto che guarda il futuro è proprio questo,
08:44cioè uscire dal paradigma di quanto semplicemente il pubblico può fare
08:49e allargare il campo d'azione anche alla collaborazione con il mercato privato,
08:55delle industrie del commercio e dei servizi.
08:58Il Comune da questo punto di vista può tranquillamente immaginare
09:02di strutturare una collaborazione che oggi in realtà è già a 360°
09:06perché non c'è soltanto il verde, ci sono i rifiuti,
09:09ci sono gran parte delle attività che vengono svolte ai nostri servizi sociali
09:13che coinvolgono il mondo della cooperazione e questo deve rimanere trasversale
09:17ma la vera sfida non sta soltanto nel rapporto tra Comune e mondo della cooperazione
09:22ma riuscire a creare un percorso virtuoso che coinvolga finalmente in maniera strutturale
09:29anche i player e anche i player privati.
09:32Lì l'Europa ci sta portando, lì c'è anche tanta necessità
09:36perché se sul lato ambientale le aziende un po' autonome possono essere
09:41perché processi produttivi che possono essere efficientati
09:44diciamo le aziende possono essere relativamente autonome
09:47nel portare avanti le loro proprie riforme per raggiungere quegli obiettivi
09:51sulla parte sociale hanno bisogno di essere accompagnate
09:54hanno bisogno di aiuto, hanno bisogno di competenze
09:56hanno bisogno di progetti pronti per essere partecipati e poi rendi contatti
10:01e questo il pubblico e la cooperazione insieme lo possono offrire
10:06e lì c'è la svolta perché il moltiplicatore sul mercato privato
10:09è quello che può fare davvero la differenza.
10:11Ecco si parlava infatti anche nel video dell'importanza di un'alleanza
10:15tra cooperative quindi mondo delle cooperative istituzioni e mondo del profit
10:20e quello che si sta facendo a Brescia sicuramente molto si sta facendo
10:26però che cos'è che serve ancora o quali possono essere da questo punto di vista
10:32le azioni da mettere in cavo per rafforzare questa alleanza?
10:36Apprezzo moltissimo e lo ringrazio davvero ringrazio molto l'assessore Poli
10:42per l'approccio di sistema che ha perché come si diceva come diceva anche lui
10:48affrontare il tema dell'inclusione e la fragilità ha delle evidenti connessioni
10:52con un tema di natura etico morale ma va ben oltre nel senso che si parla
10:56dello sviluppo di un territorio di un sistema economico produttivo
11:00che deve tenere in considerazione questa dimensione ma deve non solo perché
11:04eticamente ci sta ma perché questo crea dei benefici.
11:07Il mondo dell'impresa è un partner fondamentale mi piace sottolineare questo aspetto
11:13oggi ci troviamo in una situazione in cui è evidente a tutti credo sia scritto
11:17quotidianamente quanto le imprese siano alla ricerca di lavoratori e di lavoratrici
11:23e quanto sia difficile trovare lavoratori e lavoratrici.
11:27L'osservatorio della cooperazione ma anche dell'ente pubblico racconta però
11:31di una enorme quantità di persone di uomini e donne che oggi non lavorano.
11:36Ora se noi pensiamo solo al fenomeno dei NIT in regione Lombardia si parla di circa
11:42150 mila giovani tra i 15 e i 29 anni.
11:46In Brescia si valutava tra i 10 e i 15 mila è difficile avere il dato preciso
11:50però i numeri sono questi e sono tantissimi.
11:52Non stiamo parlando di unità stiamo parlando di migliaia se poi parliamo di persone
11:56che sono in carico ai servizi sociali o iscritti alla lista di collocamento mirato
12:00stiamo parlando di migliaia di persone molte delle quali potrebbero lavorare e non lavorano.
12:07Oggi questi due mondi che potrebbero soddisfarsi reciprocamente non si incontrano.
12:12Perché? Perché in realtà molte delle persone di cui parlavo hanno bisogno di un percorso
12:19hanno bisogno di sperimentare la dimensione lavorativa perché non sono pronte
12:24per accedere al mercato del lavoro nel senso più ampio del termine.
12:28In questo senso la cooperazione è uno straordinario ponte
12:31da cui anche il titolo del convegno di domani perché nelle cooperative sociali si lavora
12:38cioè a volte c'è un po' quest'idea per cui nelle cooperative sociali
12:41in inserimento lavorativo si fanno delle attività laboratoriali e caspita non è mica così.
12:45Cioè l'assessore Poli citava alcuni comparti in cui la cooperazione opera
12:50il tema della sicurezza esiste, esiste un RSPP, esiste un rispetto della norma
12:55esiste un orario di lavoro, cioè la fragilità non è una scusa per le persone
13:00che lavorano nelle cooperative sociali, cioè è un elemento da tenere in considerazione.
13:05Quindi tutto quello che riguarda la formazione sullo stare al lavoro
13:10è fondamentale per queste persone e quello che posso dire è che moltissime persone
13:17che sono entrate nelle cooperative sociali dopo un certo lasso temporale
13:22hanno trovato, cercato autonomamente lavoro in qualunque realtà del territorio
13:27perché come dicevo la fragilità non è un stigma e non è nemmeno sempre una condizione permanente.
13:32Ora se noi riuscissimo con un approccio di sistema integrato
13:38a riconoscere alla cooperazione il ruolo di traghettamento, di ponte
13:46riuscissimo a riconoscergli anche economicamente perché questo richiede competenze
13:52richiede una professionalità. Considerassimo la cooperazione come un luogo in cui
13:57molte persone che non lavorano possono iniziare a lavorare e possono transitare
14:02dal non lavoro al lavoro in cooperativa, al lavoro in un'impresa qualunque
14:07capisci che il valore aggiunto per la persona che diventa da non lavoratore
14:14da non lavoratrice al lavoratore con tutte le implicazioni di reddito e anche di relazioni sociali
14:19che questo implica, per le imprese che potrebbero avere lavoratori e lavoratrici che non trovano
14:24per le cooperative sociali che questo debbono fare, cioè la norma, cooperative sociali esistono
14:30perché in Italia esiste una norma che peraltro molti altri paesi europei ci invidiano
14:34ma che istituisce questa forma di impresa che ha l'obiettivo di costruire questi percorsi
14:40anche per l'ente pubblico perché queste persone spesso sono in carico all'ente pubblico
14:44con tutte le implicazioni anche economiche che questo genera
14:48quindi quello che mi chiedo è cosa manca per creare questo meccanismo
14:52credo che manchi quel coraggio ma in realtà forse nulla mi viene da dire
14:57credo che i tempi siano assolutamente maturi per far sì che questi passaggi
15:02non siano solo lasciati al caso, all'intuizione di un imprenditore illuminato
15:07piuttosto che di un ente pubblico particolarmente visionario
15:11ma che diventino davvero sistema e possano creare dei percorsi
15:15che come si diceva anche nel video poi portano beneficio a tutti e a tutte.
15:18L'assessore Poli prima faceva riferimento all'Europa, ha recuperato un paio di dati
15:23dove si dice che a livello di economia europea l'8% del prodotto interno lordo
15:31è garantito dalle cooperative e con oltre 2,8 milioni di imprese e associazioni
15:36che danno lavoro a quasi 14 milioni di persone.
15:40Che cosa può fare l'Europa visto che lei prima citava alcuni indirizzi
15:45una certa spinta almeno dal punto di vista degli indirizzi
15:51che cosa chiediamo anche a livello istituzionale all'Europa
15:55perché possa favorire questo percorso che Pasinetti ci indicava questa via?
16:03Guardi, molto pragmaticamente se stiamo sul ragionamento che ho posto prima
16:09oggi le aziende che vogliono rendicontare le loro politiche in ambito di sostenibilità ambientale
16:15hanno dei paradigmi molto chiari, molto stringenti, direi quasi minivoci e oggettivi
16:22che servono a valutare per esempio quanta CO2 immettono nell'aria
16:27quanto riescono a recuperare, quanta energia pulita riescono a produrre
16:31esistono dei paradigmi, esistono delle certificazioni, esiste tutto un movimento
16:36che in qualche misura rende comparabile quelle che sono determinate azioni
16:40questo è molto più debole da un punto di vista sociale
16:43cioè l'Europa, ma in realtà l'Europa e la comunità internazionale tutta
16:48perché molti di questi standard non sono neanche standard europei
16:51sono standard internazionali
16:53è stata meno puntuale nell'individuare dei percorsi che possono essere minivoci
16:59quindi molto chiari da indicare alle aziende che se fate questo
17:03e riuscite ad arrivare a questo obiettivo quindi per noi siete delle aziende
17:07che possono legittimamente rendicontare dei benefici sociali
17:11rispetto alle vostre attività aziendali
17:14questo è importante anche perché noi ci troviamo in un territorio
17:18che questa cooperazione non dico che l'ha inventata
17:20ma sicuramente ha contribuito molto al successo di questo modello
17:25ed è credibile, cioè il punto vero è che oggi noi
17:29se dobbiamo misurare gli impatti sociali del mondo della cooperazione
17:32questi sono rendicontabili certi e credibili
17:35e questo non è banale perché soprattutto quando noi cerchiamo di affrontare
17:40una logica di sistema come accendeva prima Pasinetti
17:43coinvolgendo la parte diciamo così profit
17:46quindi la parte di mercato e il tema dell'affidabilità
17:49in quel tema della rendicontabilità e in qualche misura del termine
17:52di avere dell'oggettività nel misurare le performance di un'azienda rispetto a un'altra
17:57sono questioni essenziali
17:59ora se da un lato quindi la matrice di un bilancio ambientale
18:03è stata sufficientemente diciamo così declinata
18:06da un punto di vista sociale quello lo è un attimino meno
18:10e credo si possa prendere spunto dai nostri territori
18:14mi permetto però anche di fare una piccola chiusura
18:17su una questione che a me sta molto a cuore
18:19noi non ci rendiamo conto perché quei valori che lei indicava
18:24sono importanti nella matrice dell'impatto economico
18:27ma quello che non emerge da quei numeri
18:30è invece i valori che sono stati tra virgolette risparmiati
18:35grazie alla cooperazione sociale
18:37noi che eravamo comunque una delle province
18:41che l'incidenza che ci fu del reddito di cittadinanza
18:45non era ai vertici
18:47quando è venuta meno la misura
18:49ci siamo dovuti come tutti i territori come tutte le città come tutti i comuni
18:53abbiamo avuto l'onere di affrontare determinate fragilità
18:57che uscivano da un percorso di sussidio
18:59e si trovavano in qualche misura a dover affrontare un nuovo percorso
19:03ecco se noi non avessimo avuto nel nostro territorio
19:06un impatto così forte di un'impresa sociale
19:08di una cooperazione sociale
19:10che era in grado anche di assorbire
19:12un certo tipo di persone di situazioni personali
19:15noi ci saremmo trovati ben altri problemi da affrontare
19:18se oggi noi riusciamo ad affrontare una spesa di welfare
19:22che riesce ad arrivare ad essere puntuale nel servizio
19:24perché non è soltanto una questione di soldi spesi
19:26perché tu puoi anche imputarle
19:28poi servono le persone
19:30che in qualche misura erogano direttamente il servizio
19:33senza il mondo della cooperazione
19:34noi potremmo anche raddoppiare gli sforzi
19:36da un punto di vista economico
19:37ma non raggiungeremmo quelle per quelle fragilità
19:40ecco il tema è anche quello che oggi si risparmia
19:43se noi oggi siamo un comune
19:45che è in grado di reggere l'urto di periodi difficili
19:48è perché abbiamo costruito negli anni
19:50una segmentazione della nostra società
19:53che ha alla base anche una strutturata e forte cooperazione sociale
19:58se non l'avessimo oggi
20:00probabilmente i nostri problemi
20:02che comunque restano importanti
20:04avrebbero veramente un dimensionamento
20:06molto più complesso da gestire
20:09tra le tante sfide da affrontare
20:12sicuramente abbiamo già fatto il mismatch
20:15tra domande e offerte di lavoro
20:17praticamente non c'è impresa in questo momento
20:19che non dica ho difficoltà a trovare manodopera qualificata
20:23tema che si riga anche a quello dell'immigrazione
20:25perché dell'immigrazione abbiamo bisogno
20:28proprio anche per portare forza lavoro
20:30il più possibile qualificata nelle nostre imprese
20:32però il più possibile qualificata
20:34quindi anche lì un ruolo importante
20:36lo possono avere le cooperative
20:38e ancora penso al tema della disabilità
20:41mi ha colpito il dato per cui
20:43a livello di disabilità
20:45le cooperative hanno la capacità di inserire disabili
20:4925 volte superiore a quelle delle imprese profit
20:53e questo la dice, penso, lunga lunghissima
20:56mi vengono in mente altre sfide
20:58mi sa che siamo in chiusura però
21:00no, sono sfide importanti
21:02racconto un aneddoto
21:04un richiedente asilo
21:06che lavora in una cooperativa
21:09un giorno doveva assentarsi dal lavoro
21:11e ha detto al suo responsabile
21:13guarda domani non ci sono
21:14tranquillo che viene mio fratello
21:16lo diceva in una dimensione di cura di quel lavoro
21:19non preoccuparti
21:21ma chiaramente di una cultura del lavoro diversa
21:24ora il richiedente asilo che arriva
21:27ha bisogno di sperimentare
21:28torno al concetto di prima
21:30non è l'aula, non è solo la formazione frontale
21:32che crea la sperimentazione
21:34ma è poter lavorare dentro a delle regole
21:38che riguardano il lavoro del nostro territorio
21:41e in questo anche la cooperazione sociale
21:43può affiancare la formazione d'aula
21:45e il mondo dell'impresa
21:47perché quel richiedente asilo diventi una risorsa
21:49quindi ci sono moltissime sfide
21:52che hanno questo denominatore comune
21:54la sperimentazione del lavoro
21:56dentro alla cooperativa
21:58e si citava un elemento fondamentale
22:00la competenza
22:02esistono forme di fragilità
22:03ne abbiamo citate già una decina
22:05dalla disabilità che è fisica
22:07che è psichica, che è sensoriale
22:09alla fragilità dei NEET
22:12queste fragilità debbono essere affrontate
22:14in modi diversi
22:15ora la cooperazione sociale
22:17ha al proprio interno le competenze
22:19per poterlo fare
22:20ma io non ne faccio una questione
22:22di chi ne ha di più
22:23quello che voglio dire
22:25è che le competenze delle cooperative sociali
22:28sono a disposizione
22:29anche delle imprese
22:31quindi è questo
22:33usate la cooperazione sociale
22:35queste competenze maturate negli anni
22:37questo per me è fondamentale
22:39una mano tesa possiamo dire
22:41da parte di tutto il mondo cooperativo
22:43alle istituzioni
22:44che questa sera abbiamo rappresentato
22:46con l'assessore Poli
22:48con questo messaggio potremmo dire