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TVTrascrizione
00:00Buonasera e ben ritrovati nel nostro spazio dedicato all'approfondimento di alcune tematiche
00:19che poi spesso vengono riprese anche nel nostro telegiornale.
00:24Questa sera in particolare ci occuperemo di chirurgia e trattamenti estetici e di come il fenomeno stia spopolando anche tra i più giovani.
00:34Lo faremo con la dottoressa Sara Carabrese, chirurgo plastico e Silvia Ross, psicologa.
00:41Innanzitutto grazie di essere qui ad entrambe.
00:46Grazie a te.
00:47Per entrare nell'argomento del tema trattato, entrare nel vivo, vi propongo un servizio che ci parla dei dati relativi ai trattamenti estetici nel mondo ma anche in Italia. Vediamo.
01:06Un tempo appannaggio di persone facoltose e lavoratori dello spettacolo, oggi alla portata di quasi tutti.
01:18I trattamenti estetici sono vari, con costi molto diversi e anche poco invasivi che permettono di tornare alla propria routine in pochi giorni se non addirittura immediatamente.
01:29Nel mondo ogni anno, secondo i dati di settembre 2023 dell'International Society of Aesthetic Plastic Surgery, si fanno più di 33 milioni di interventi tra chirurgici e non, con una crescita dell'11,2% delle procedure.
01:44Una rinfrescata al viso con acido ialuronico o botulino, trappianto di capelli, tatuaggi e macchie cancellati, laser per attenuare le zampe di gallina, epilazione definitiva.
01:55La gamma dei trattamenti offerti è davvero variegata. Sempre stando all'ISAPS, il podio degli interventi vede al primo posto la liposuzione, seguita da aumento del seno, chirurgia delle palpebre, l'addomino plastica e il lifting del seno.
02:09Negli Stati Uniti sono stati eseguiti il maggior numero di trattamenti a livello mondiale, seguono Brasile e Giappone. L'Italia invece, con poco meno di 760 mila procedure di trattamenti estetici, è all'ottavo posto.
02:25Abbiamo sentito qualche dato, sono dati relativi all'anno precedente. Mi rendo conto, dottoressa Calabrese, che nel Bresciano non abbiamo dati effettivamente sui trattamenti estetici, sulla chirurgia.
02:46Però le chiedo un feedback. Effettivamente anche secondo lei c'è stato un incremento?
02:52Sì, in questi anni si è assistito, come si è visto anche dai dati delle società internazionali, a un costante incremento di percentuali, sia per quanto riguarda gli interventi estetici e ancora di più per la medicina estetica.
03:06E anche secondo lei i dati che abbiamo sentito a livello nazionale si possono riflettere per tipologia nel Bresciano? Abbiamo sentito la chirurgia delle palpebre e quant'altro. A Brescia che cosa sta spopolando?
03:25Io posso parlare per quello che riguarda la mia esperienza, però comunque i dati si assestano sempre più o meno su quelle percentuali. La maggiore richiesta sono quelli per gli interventi al seno di mastoplastica additiva.
03:38Gli interventi alle palpebre sono cresciuti tantissimo perché il ringiovanimento dello sguardo, soprattutto dopo il Covid, in cui comunque connettersi via video in viso con luci magari non ottimali, ha fatto incrementare la necessità di un ringiovanimento del volto e poi tutti i trattamenti di medicina estetica, anche quelli come dicevamo, sono saliti molto molto in alto come percentuali.
04:06Mi rivolgo a lei, dottoressa Rossi, invece per quanto riguarda l'aspetto psicologico. Quale motivazione può nascondersi dietro alla richiesta di un trattamento estetico da parte di un paziente?
04:27La modifica del corpo coinvolge proprio direttamente gli aspetti psicologici, quindi un paziente potrebbe rivolgersi a un chirurgo o comunque sottoporsi a un trattamento estetico per ovviare a delle questioni di insicurezza, dei dubbi e delle forti mancanze rispetto alla propria autostima, delle questioni rispetto al proprio valore
04:54o spesso anche, soprattutto come diceva anche il servizio, un bisogno di conformarsi a quello che ormai appare come standard imperante di bellezza, cioè la bellezza ormai è soltanto la perfezione o comunque questo è quello che viene spesso dipinto o viene spinto dai modelli di riferimento.
05:12Quindi è un tentativo di essere accettati, sentirsi amabili che viene un po' vincolato anche dalla società che ci suggerisce tanto che l'unico modo per sentirci tali sia apparendo in modo diverso, quindi queste sono le motivazioni.
05:32Bene, grazie. Mi torno da lei, dottoressa Calabrese. Ecco, immagino che quando si presenti un paziente, un futuro paziente da lei, lei tenga conto anche delle motivazioni che lo spingono o la spingano, poi dirò perché mi rivolgo al maschile, ad effettuare un trattamento estetico,
06:00un intervento chirurgico, perché lei è chirurgo plastico, giusto? Ecco, quindi ci sono interventi anche importanti, cioè che necessitano magari anche dopo di più tempo per riprendersi e quindi non vanno presi sotto gamba. Come si approccia ad un futuro paziente, un possibile paziente?
06:20La visita, la prima visita col chirurgo è quel momento fondamentale in cui loro conoscono noi, ma noi conosciamo il paziente, come hai giustamente detto. E conoscere il paziente vuol dire capirne le motivazioni e capire anche la conformazione fisica. A volte ci può essere dietro anche una situazione malformativa, magari misconosciuta e quindi il paziente giustamente sentiva la necessità di un cambiamento.
06:46Altre volte può essere semplicemente un desiderio di migliorarsi che spesso magari è maturato per anni, perché comunque ora le informazioni sono perfettamente a disposizione di tutti, anche se bisogna fare attenzione, qui voglio sottolinearlo, a trovare le informazioni giuste, perché c'è tanta disinformazione nel mondo di Internet.
07:08Dopo questi anni di ricerca magari finalmente affrontano una visita e si informano su questo. Ovviamente ci sono anche delle situazioni a cui fare attenzione, dei pazienti che non potranno mai essere soddisfatti da un intervento chirurgico perché la loro idea del risultato non è realistica.
07:28Questa è una patologia molto chiara che si chiama dismorfofobia, dove anche un paziente con un aspetto normale vede qualcosa di brutto, qualcosa che deve cambiare e qualsiasi risultato in quel caso non sarà mai soddisfacente. In questo avere anche l'appoggio di una figura esperta di psicologia che possa valutare il paziente può essere molto d'aiuto per questi pazienti per capire la situazione in cui sono e come affrontarla.
07:56Dottoressa Ross l'abbiamo chiamata in causa proprio senza fare una piega. Si parla di una distorsione della percezione di sé. Possiamo fare mille trattamenti, mille interventi chirurgici ma ci vedremo sempre brutti. E in quel caso che si fa?
08:20Bisogna sperare che i medici, insomma il chirurgo, in questo caso la dottoressa Calabrese l'abbiamo visto è molto attenta, si accorga. Che cosa bisogna fare?
08:50La questione è proprio riuscire a individuare e a far accogliere al paziente che quello che lui sta individuando a livello fisico probabilmente ha delle radici che si ottengono ad altro.
09:14La questione è più relativa a come io mi percepisco. Quindi non è tanto che io vedo in maniera distorta un elemento del mio corpo che mi causa disagio, ma chissà se non è tanto che io sto provando disagio per qualcosa di più ampio. Non riesco ad accettare per esempio il mio naso oppure non sto riuscendo ad accettare me stesso per come sono, umano, imperfetto.
09:36Quindi questo è il lavoro per me, cioè trovare di nuovo la rotta e la capacità di vedersi uscendo un po' dall'aspetto fisico che mi sta tanto ossessionando, perché forse in realtà non è tanto quello, è qualcosa di sommerso, un pochettino più proprio psicologico che sta vivendo la persona.
09:58In questo rimango con lei, i social certamente non aiutano. Sappiamo, insomma, i dati parlano che gli interventi chirurgici piuttosto che più che altro i trattamenti estetici, gli interventi estetici in generale vanno molto di moda anche tra i giovani, giovanissimi insomma, anche sotto i 25 anni.
10:20Voglio dire che uno può pensare, ma chi ha bisogno a 25 anni di farsi un trattamento estetico? Però è così. E che ruolo giocano i social, dottoressa Rossi, in questa partita?
10:35I social forniscono un modello di bellezza a cui conformarsi. Spesso, essendo appunto per i più giovani, è difficile poter cogliere come l'aspettativa di corpi perfetti e di aspetti esteriori estremamente gradevoli non sia realistica.
11:00Quindi il rischio è proprio che si generi molto disagio, un forte senso di inadeguatezza e in questi casi il rischio, quando non ci trovo di fronte a dei professionisti accorti che quindi colgono anche l'aspetto psicologico della cosa e anche forse incentivato dal fatto che sono servizi magari sempre più accessibili anche dai più giovani, è proprio il rischio che non sia uno strumento di benessere, quello del modificare il mio aspetto,
11:27ma uno strumento che conferma la mia inadeguatezza, cioè per essere accettato, amato, io ho la percezione di dovermi modificare, conformare. Ormai stanno proprio davvero molto passato di moda la concezione di forse vado bene per come sono, forse mi posso accettare così come sono. Quindi questo è un po' il rischio e quello che propone il social.
11:49Dottoressa Calabrese, è vero? I giovani, ha notato anche lei un incremento di richieste da parte delle persone più giovani?
11:59Sì, più che altro ne vedo moltissimi in giro che hanno usato filler o abusato di filler a seconda di quantità che vedo sulle persone, però come diceva la collega dipende molto dall'idea di bellezza che è diffuse dai social.
12:21Spesso si ha un'idea distorta di quella che sia la bellezza e si perde di vista quella che è l'armonia del proprio viso. A volte si va a ricercare un trattamento al di là delle necessità e alcuni pazienti, anche se magari dei professionisti gli dicono di no, possono continuare a cercare finché non trovano la persona che gli fa il trattamento che desiderano. Sempre nell'ambito delle persone da non trattare in questi casi.
12:47E poi per molti può essere anche uno sfizio, diciamocelo. Non bisogna demonizzare perché comunque è importante la parte estetica, è anche un'espressione di se stessi e quindi a volte si ricorre a un, tra virgolette concedetemelo, un aiutino. Quali sono gli aiutini che possono chiederle, che le richiedono le persone più giovani?
13:17Soprattutto un ritocco al profilo del naso e al profilo delle labbra, anche perché alla fine queste persone non hanno problemi di cedimenti tessutali, di volumi, di stanchezza. Sono persone nel fiore degli anni che magari proprio perché hanno sempre in mano il telefono, si fanno costantemente foto e iniziano ad avere magari quel difetto di profilo che inizia a dargli fastidio.
13:43Per il naso è un discorso più ampio, perché comunque la rinoplastica è aumentata tantissimo percentualmente come intervento chirurgico, ma magari iniziare a vedere come sarebbe il naso se modificassero la forma prima facendo un rinofiller è spesso un percorso che viene fatto. Quando si tratta di piccoli difetti ovviamente, il rinofiller non è adatto a tutti i nasi.
14:05Cos'è il rinofiller? Mi pare di capire che sia un trattamento temporaneo, giusto? Poi non so che cosa accade, sparisce? Cosa succede?
14:17I filler con acido ialuronico sono a base di un acido ialuronico che contiene dei legami crosslinkati, cioè dei legami molecolari che ne rallentano il riassorbimento. A seconda della quantità di questi legami nella molecola, vengono riassorbiti più o meno rapidamente e possono avere anche caratteristiche reologiche, cioè di consistenza diversa.
14:41Quelli che vengono utilizzati per le labbra, ad esempio, sono molto morbidi perché devono essere malleabili, non si può sentire una bolla di acido ialuronico nel labbro. Quelli per il naso, invece, devono mantenere il profilo, devono avere una certa resistenza, quindi sono un po' più duri. Bastano piccolissime quantità posizionate nel punto giusto con la giusta conoscenza dell'anatomia del naso e si può andare a modificare il profilo.
15:05E questo lo si consiglia prima dell'intervento chirurgico che renderebbe sostanzialmente la forma definitiva del naso?
15:15No, non è un consiglio. Ti stavo descrivendo quello che può succedere a volte con i giovani che non si sentono di affrontare direttamente l'intervento. Altri sono già convinti e vanno direttamente alla richiesta dell'intervento chirurgico.
15:31Quanto tempo ci vuole di convalescenza? Quanta convalescenza dobbiamo fare dopo un intervento chirurgico?
15:43Dipende un po' dall'intervento che si fa. I tessuti hanno varie tempistiche di guarigione. Si può variare tra 7-10 giorni sul viso e alle 2 settimane sul corpo, però oltre a questo è stato fatto un intervento, quindi ci sono anche i tempi di guarigione e cicatrizzazione interna del nostro corpo che sono più variabili.
16:03Ci sono i primi gonfiori che vanno via dopo 2-3 settimane e la cicatrice va avanti a rimodellarsi fino a quasi un anno, più o meno dai 9 ai 12 mesi. Il risultato definitivo, quello che ci darà veramente soddisfazione arriverà dopo, anche se si vedranno diversi fin da subito.
16:23L'è mai capitato che un paziente si pentisse, non si piacesse dopo un intervento chirurgico?
16:37In realtà no, ancora no, spero non mi capiti. Però io faccio un lavoro molto lungo di preparazione, perché la cosa più importante è la comprensione di quello che si va a fare, di quello che si affronterà e dell'obiettivo che vogliamo raggiungere.
16:54Seguo il paziente nel tempo anche dopo, ma soprattutto vedo il paziente per una visita in più, se non sono sicura che abbia compreso quello in cui consiste l'intervento e tutte le possibili complicanze, perché ogni atto medico può avere delle complicanze. Basta saperle, sapere che avranno i medici al loro fianco per tutta la durata del percorso, ma è fondamentale la consapevolezza.
17:19Ecco, come promesso torno da lei, è un percorso da cui non si torna più indietro, come giustamente ci diceva la dottoressa, è un percorso che va interiorizzato, ci vuole tanto tempo prima di arrivare effettivamente ad un intervento chirurgico e il fatto che non si possa tornare indietro non può scatenare poi qualche stato ansiogeno, dottoressa Ross?
17:49Sì, anche perché è difficile proiettarsi quando magari si è vissuti con un certo aspetto in un aspetto diverso e quindi banalmente può capitare proprio che sia difficile ritrovarsi nella nuova forma e in realtà dipende, possono esserci soltanto questioni di abitudine se arriva un momento in cui sì, certamente secondo me c'è un momento di ansia, estraneazione, magari anche pentimento.
18:17Di fatto poi o uno si riscopre nella nuova forma, soprattutto se il percorso è fatto accuratamente come stava descrivendo la dottoressa e quindi c'è tutto il processo di comprensione di quello che comporta questa modifica.
18:31D'altra parte se invece poi perdura una sorta di mancanza di riconoscimento di quello che appaio, di quello che sono adesso, questo può aprire al capire ok, ma quindi cosa significa questo nuovo aspetto, da dove nasce questo mancanza di riconoscimento che è un po' ovviamente naturale perché ho perso quella che era stata la figura e la forma che ho avuto per tutta una vita magari.
18:59Dall'altro può anche aprire alcune tematiche che ho citato prima, che valore ha il mio aspetto, quanto determina la mia identità e il mio senso di valere, di essere una persona che va bene, che mi posso accettare.
19:15Quindi si possono riaprire a certi temi che magari sono stati trascurati o che emergono in quei momenti.
19:22Quindi può essere sicuramente una buona leva e rimango su di lei. Può essere anche un riscatto per una persona dopo magari un periodo particolarmente buio della sua vita?
19:37Beh, assolutamente. Come diceva lei prima, la chirurgia estetica non è né da osannare né da demonizzare. Una persona che vive un elemento del proprio corpo con disagio e sceglie la chirurgia per risolverlo, può provare un senso di maggiore allineamento con se stesso, maggiore benessere, anche maggiore autostima.
20:00Quindi senza dubbio può essere un elemento di riscatto. L'importante è sempre partire da che cosa mi aspetto, che impatto avrà questa cosa per me, posso sentirmi meglio, ma quanto è determinante.
20:11Se mi viene l'esempio banale dell'invecchiamento e magari del cancellarsi le rughe e fare sì che scompaiano, è soltanto una questione estetica, quindi mi sento meglio così oppure sottende a qualcos'altro.
20:23Ma va sempre ponderato, una decisione assolutamente d'accordo con lei che va sempre ponderata. Sono tante le domande che ci poniamo di fronte alla possibilità di fare un trattamento estetico. Una è anche quella di ma quanto ci costa?
20:40Un tempo, lo sappiamo bene, trattamenti estetici, chirurgia estetica era quasi inavvicinabile, aveva prezzi molto elevati. Adesso sembra che sia un po' alla portata di tutti, forse perché c'è anche molta offerta, giusto?
21:00C'è molta offerta, anche se adesso il trend sta leggermente cambiando perché da dicembre del 2023 è stata approvata l'eval 22% su tutti i trattamenti estetici, quindi c'è comunque un rincaro notevole sia per i trattamenti di medicina estetica, sia per i trattamenti di chirurgia estetica, a meno che non si possa provare che è un trattamento sanitario.
21:23Come può essere una mastoplastica riduttiva in una persona che ha forti cervicalgie per il peso del seno, per esempio. E poi ci sono anche notevoli forme diverse di pagamento che una volta non c'erano.
21:37Adesso come in tanti negozi, anche le cliniche spesso si dotano di forme di pagamento rateali che permettono un po' a tutti, desiderandolo fortemente e impegnandosi per raggiungerlo, di poter arrivare a permettersi un intervento del genere. Però quando c'è una forte motivazione lì c'è anche una grande soddisfazione poi nel risultato.
22:01Un'ultimissima battuta, la forte motivazione è presente anche negli uomini, a quanto pare, perché sono tantissimi quelli che richiedono trattamenti estetici e secondo un'indagine realizzata dagli istituti di ricerca MAP Research e BILENDI dice che gli uomini spendono di più delle donne.
22:26Si attesta intorno a una media di 3280 euro negli ultimi due anni, il 28% in più della donna. Forse perché non so, magari un intervento su un uomo, immagino il trapianto di capelli può costare di più rispetto al riempimento delle labbra di una donna?
22:48Tra gli interventi che noto con più costanza negli uomini sono magari la tossina botulinica o delle biostimolazioni per ridurre tramite l'idratazione della pelle quell'effetto stanco del volto e ho notato una maggiore costanza nell'uomo.
23:07Diciamo che l'uomo poi nel momento in cui inizia a fare questi trattamenti li considera una routine del prendersi cura di se stessi e quindi sono davvero molto costanti come pazienti, si fissano gli appuntamenti proprio a cadenza regolare in modo da sapere che quello è il loro momento e ce l'hanno sempre a calendario.