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Trascrizione
00:00Buonasera, buon lunedì e ben ritrovati con l'appuntamento del Telegiornale Preview di
00:17Teletutto ad approfondire i temi di attualità e non solo, apriamo questa settimana parlando
00:22di automotive, un settore assolutamente importante per l'economia brisciana, ma un settore che
00:28sta vivendo un momento di incertezza legato anche a quella che è l'incertezza globale,
00:35soprattutto al mercato tedesco, e però che ha delle prospettive. Con chi ne parliamo?
00:41Ne parliamo con Filippo Schittone, direttore generale di Confindustria Brescia. Buonasera
00:46direttore. Buonasera. Collegati con noi ci sono Ivan Loggio, partner Italian Financial
00:51Accounting Advisory Service, leader di Ernest & Young. Buonasera. E il professor Claudio
00:58Dori dell'Università degli Studi di Brescia. Buonasera. Buonasera, ben trovati, partirei
01:04dal direttore Schittone chiedendole proprio quella che è una fotografia dello stato dell'arte
01:10dell'automotive brisciano in questo momento. Abbiamo poi i dati di quelli che sono le trimestrali
01:18vostre di Confindustria su quella che è l'economia brisciana, però stasera rimaniamo sull'automotive.
01:24Allora, diamo subito un dato per perimetrare cosa significa l'automotive nella nostra provincia,
01:33nello specifico cosa significa la filiera della componentistica dell'automotive a Brescia.
01:39Parliamo di circa 250 aziende, 18 mila occupati per un fatturato che è stimato nell'ordine
01:49di grandezza di 6 miliardi e mezzo, che guarda in maniera pesante verso ovviamente i produttori
01:57tedeschi, dando per acquisito che il mercato italiano di produzione di autovetture nel 2024
02:05ha stimato intorno alle 608 mila unità prodotte, quindi con ulteriore crollo rispetto alle 880
02:14mila autovetture prodotte l'anno scorso. Considerate che l'anno scorso l'Italia era,
02:20nel ranking europeo, era il settimo produttore come numerosità di autovetture e considerate
02:28anche che oggi i produttori europei, nella loro unitarietà, non riescono a competere con la
02:37capacità produttiva dei cinesi. Quindi questo è lo scenario all'interno del quale credo il ragionamento vada fatto.
02:43Questo è lo scenario dove muoversi, le chiedo quanto stanno pesando in questo momento anche
02:49le novità di un mercato che dovrà abbandonare i carburanti fossili sostanzialmente nel 2035
02:56sull'auto italiana ed europea. Il vero tema è questo, che noi continuiamo a parlare cosa succederà
03:03guardando il mercato, ma il legislatore non ha guardato il mercato, quindi il legislatore europeo
03:08nel 2021 ha iniziato a teorizzare il Green Deal, il Fit for 55, nel bel mezzo di uno tsunami,
03:17perché se noi ripercorriamo gli ultimi cinque anni della storia europea, ma anche globale,
03:22tra conflitti che conosciamo bene, Ucraina piuttosto che Medio Oriente, problemi di logistica,
03:30attacchi nel Mar Rosso, costi delle materie prime e chi più ne ha più ne metta. Insomma ci aggiungiamo
03:37anche il Fit for 55 e via discorrendo, voi capite che anche i comportamenti, gli usi e i costumi
03:44del consumatore, che è quello che detta l'agenda del mercato, sono sicuramente da tenere in grande
03:52considerazione. Allora se noi oggi andiamo a vedere per esempio il mercato del cosiddetto
03:57BEV, che sarebbe l'autovettura elettrica, vediamo che ci sono due Europe che vanno a due velocità
04:06differenti, perché se andiamo a vedere l'Europa tradizionale, quella più vicina alla nostra
04:12cultura, dove all'interno abbiamo Germania, abbiamo Francia, abbiamo Spagna, noi abbiamo
04:19un market share che è di circa 850 mila autovetture BEV, che significa però una percentuale dello
04:280,2 per cento del consumatore. Se andiamo a vedere invece il mercato nordico, quindi dalla Norvegia
04:35a Finlandia, Svezia e via discorrendo, parliamo di molte meno autovetture, nell'ordine di grandezza
04:42delle 400 mila autovetture elettriche, che però in termini relativi sono più significativi, ma
04:47stiamo anche parlando di popoli che hanno un prodotto interno lordo pro capite, che è superiore
04:54di oltre 10 mila euro a persona, quindi stiamo parlando di un mercato di 45 milioni nei paesi
05:02del nord, rispetto a un mercato restante europeo che va ben oltre i 350 milioni di evitanti.
05:08Professore Teodori, ho qua una coppia dei bilanci Brescia 2023, che sono stati presentati il 28 di
05:16novembre al Teatro Grande, uno dei grandi eventi, il Galà dei bilanci, il giornale di Brescia,
05:21al quale lei ha lavorato e contribuito con i suoi studi e le chiedo, da questo studio che fotografia
05:28dello stato di salute da una parte dell'industria bresciana e dall'altra dell'automotivo bresciano,
05:34per le aziende che avete analizzato? Nel volume che appena ho fatto vedere c'è uno spaccato di
05:45un gruppo molto limitato di aziende dell'automotivo bresciano, ma che progressivamente hanno raggiunto
05:52un fatturato di 3,8 miliardi, quindi insomma un valore particolarmente significativo, sono le
05:56più grandi. E' emerso che in questi tre anni, cioè dal 2021 al 2023, non è che si è cambiato molto,
06:04diciamo che è un settore dove la redditività non è particolarmente alta, ma abbastanza stabile. Il
06:13problema è che fino al 2023 la situazione non era particolarmente critica, l'anno critico,
06:21su cui ci sono delle nubi indifferenti è proprio il 2024, perché guardando anche alcuni dati
06:30europei, il dottor Scrittone ha fotografato in modo molto chiaro la situazione di Brescia,
06:37ma se noi guardiamo i dati molto recenti dell'Associazione Europea della componentistica,
06:43il CLEFA, ci danno delle informazioni che danno un'evidenza e una grandissima preoccupazione,
06:51vi dico solo due numeri che mi sono appuntato. Negli ultimi quattro anni, quindi 2020-2024,
06:59c'è stata un'uscita di 86 mila posti di lavoro in Europa, abbiamo perso 86 mila posti di lavoro,
07:07e per l'elettrificazione ne sono sorti soltanto 29 mila. Poi pensate che le previsioni per il
07:162025 di nuovi posti di lavoro legati all'elettrificazione erano di 100 mila, per la PVD
07:22invece siamo a meno 57 mila. Nei primi sei mesi del 2024 c'è stato un annuncio di tagli per 32
07:32mila unità, quindi direi che la situazione è particolarmente critica, caro della domanda,
07:38aumento dei costi della produzione e soprattutto, perché questo non viene molte volte evidenziato
07:45in modo corretto. Cioè è vero che c'è un problema legato all'elettrico, che possiamo chiaramente
07:50approfondire, ma c'è anche un altro problema che riguarda l'auto europea, quella della
07:56digitalizzazione. Noi siamo molto in ritardo, anche a livello europeo, nel trasformare la
08:03nostra auto in un computer, sostanzialmente. Quindi non c'è un ritardo solo di investimenti
08:10nell'elettrico, che per ora sono abbastanza bloccati, ma anche sugli investimenti legati
08:17all'aspetto più digitale. Quindi è un doppio ritardo che noi abbiamo verso i mercati europei.
08:23Ivan Loggio, voi vi occupate di fare consulenza per le aziende, per aiutarle a migliorare,
08:31il professor Teodoro ci ha detto alcuni dei problemi con la digitalizzazione delle macchine
08:37europee e italiane. Io le chiedo, quando le aziende si rivolgono a voi, effettivamente
08:43vi chiedono di aiutarle in questo senso? Cosa vi chiedono? Sempre di più le aziende, soprattutto
08:52quelle del settore manufatturiero, di cui ci stiamo occupando stasera, perché il panorama
08:56è molto ampio, ci chiedono di supportarle nel processo di trasformazione. E oggi penso
09:04che tante nostre imprese, partendo da quelle dell'automotive e non solo, debbano trasformarsi
09:12in maniera globale, abbracciando le grandi sfide che il mercato gli propone. Quindi devono
09:18reinventarsi anche la strategia e tra queste c'è anche l'individuazione di quei settori
09:27nei quali le aziende possano gemmare andando a replicare i propri fattori distintivi per
09:36riuscire a andare oltre le incertezze esistenti e svilupparsi in mercati che siano in crescita
09:46e non in decrescita. Quali sono in questo momento i mercati in crescita che voi indicate
09:54al manufatturiero? Ce n'è uno in particolare che noi abbiamo studiato e sui quali peraltro
10:02stiamo collaborando molto anche con Anfia per creare delle bussole che possano supportare
10:08le aziende in questo processo di trasformazione, che è il settore Aerospace and Defense, che è un
10:14settore che a livello globale sta crescendo per quasi 400 miliardi, si stima dal 2024 al 2030,
10:23in Europa circa 70 miliardi e in Italia si stima che crescerà intorno ai 6 miliardi,
10:306 miliardi, 6 miliardi e mezzo. È un settore nel quale noi reputiamo che le competenze del
10:38nostro manufatturiero, sia meccaniche che elettroniche che metatronica, possano trovare
10:44uno sbocco e peraltro è un settore che non solamente cresce ma guadagna. Dalla nostra
10:53analisi l'ebitda medio, quindi la capacità delle aziende di generare reddito, di generare cassa,
10:59del settore Aerospace and Defense, quindi aziende italiane del settore Aerospace and Defense è
11:05stato dal 2020 al 2023 in media del 15%, quindi vuol dire che c'è un ebitda medio sul fatturato
11:13del 15% che, come ci insegna il professor Claudio Teodori, è molto superiore rispetto alla media
11:20delle aziende brisciane e quasi due volte e mezzo la marginalità che esprime il settore
11:28automotive. Quindi è un settore secondo noi da guardare con grande interesse perché ci sono
11:35delle aziende faro che stanno spingendo le aziende, questo però vuol dire rimettersi
11:41in discussione perché è chiaro che essere fornitori della catena Aerospace and Defense
11:46significa anche esaminare quali sono i propri punti di forza, debolezza e trasformarsi,
11:51trasformarsi senza paura. Non sarà un processo indolore ma noi riteniamo che sia una safe bet,
11:59cioè sia un settore nel quale sia a livello europeo che a livello italiano ci saranno
12:06grandissime possibilità di crescita. Lei dice che non sarà un passaggio indolore,
12:13le chiedo quanto può questo punto volerci per una riconversione che riesca a riportare in strada
12:22quelle aziende che ora stanno facendo fatica. Noi abbiamo raccontato questa settimana per esempio
12:27dell'annunciata chiusura di un'azienda di automotivi nel Bresciano che lascerà a casa
12:33100 operai con grande probabilità, si parlerà di un tavolo poi in Confindustria, le chiedo
12:39appunto Logio questa riconversione, se di riconversione si può parlare quanto sarà
12:46dolorosa dal punto di vista? Allora chiaramente dipende dalla specifica situazione aziendale,
12:54in generale nel settore Aerospace and Defense possiamo distinguere due grandi mondi che
13:01vengono richiesti ai fornitori delle aziende leader del settore Aerospace, tutto il tema
13:09del build to print cioè le aziende che operano per conto terzi e il design and specification che è
13:17tutto il mondo delle aziende del settore manufatturiero che però sono anche in grado
13:22di fare co-design, quindi bisogna innanzitutto capire le aziende dove si collocano nel build
13:27to print e nel design and specification perché questo cambia molto sia la collocazione all'interno
13:35della catena di fornitura più o meno vicina ai tier one cioè a chi assembla gli aerei piuttosto che
13:41le navi e fa il manufatto finito e dall'altra parte va a tracciare anche la maggiore o minore
13:50difficoltà delle aziende, quindi bisogna capire innanzitutto il contenuto tecnologico di
13:56professionalità di ogni singola azienda, quello che noi possiamo dare come consiglio è che bisogna
14:02essere molto trasparenti e chiari sui propri punti di forza e di debolezza e avendo molto
14:09chiaro che il settore Aerospace and Defense ha secondo noi molte analogie e alcune diversità
14:15con il settore automotive per cui i lotti sono molto più piccoli rispetto al settore automotive
14:22però la spinta all'innovazione paradossalmente è molto più lenta nel settore Aerospace and
14:29Defense mentre invece c'è una grande attenzione a tutta la parte compliance certificativa di
14:36tracciabilità dei prodotti e a nostro avviso paradossalmente è molto più importante il
14:43fattore umano della qualità delle persone per il settore Aerospace and Defense dove i lotti
14:49sono più piccoli, ci si chiede un maggior controllo della filiera, un maggior dialogo
14:56anche con i clienti piuttosto che nel settore automotive dove spesso quello che guida è
15:03l'innovazione in tema di macchinari, grandi lotti e quant'altro per cui noi riteniamo che per le
15:11nostre piccole e medie imprese sia una grande occasione. Vorrei sottolineare che quasi l'80%
15:18dei fornitori di Leonardo che è la principale azienda del settore Aerospace and Defense
15:24italiana sono piccole e medie imprese però purtroppo dall'altro lato Leonardo stesso ci
15:31segnala che quando è la ricerca di fornitori in grado di fare il design and specification
15:39ahimè si deve rivolgere all'estero perché in Italia non trova dei fornitori adeguati per cui
15:46secondo me c'è tanto spazio riteniamo che sia un oceano blu però bisogna rimboccarsi le maniche e
15:54i nostri imprenditori hanno sempre dimostrato di saperlo fare. Torno dal direttore Schittone sul
16:00rimboccarsi le maniche credo che sia un fattore determinante dell'impresa bresciana, il fattore
16:07umano credo che sia ancora bello sentire parlare di fattore umano nel momento in cui una delle
16:12grandi innovazioni tecnologiche da una parte che preoccupano molto dall'altra è l'intelligenza
16:17artificiale e poi c'è la capacità la conoscenza di un know-how che è una storia italiana che
16:25è quello del fare automobili abbiamo delle immagini che chiedono alla regia di mandare
16:29quando possibile di uno dei mezzi più identitari italiani da 500 abbiamo recuperati dagli archivi
16:37dell'istituto luce le chiedo guardando al futuro quali sono le prospettive direttore che vede a
16:43breve termine per il settore dell'automotive bresciano italiano. Mi lasci prima aggiungere
16:50un elemento di riflessione a quanto diceva il professor Teodori rispetto ai dati che il CLEPA
16:59che è l'associazione europea dei componentisti dell'automotive ha rilasciato sui livelli
17:05occupazionali sulle perdite di posti di lavoro di quei 57 mila circa posti di lavoro in meno
17:15dobbiamo fermarci un attimo a riflettere a capire che il 56 57 per cento di quei posti è stato
17:23perso non per la transizione ecologica ma per le condizioni di mercato e questo è un elemento che
17:30ci deve fare riflettere e dovrebbe far riflettere le istituzioni comunitarie che ormai stanno per
17:36ritornare a pieno regime su cosa effettivamente fare rispetto il fit for 55 e come aiutare il
17:47mondo dell'automotive europeo in generale a ritrovare serenità e soprattutto chiarezza di
17:54pianificazione e programmazione. Vengo un po alle riflessioni che sono state appena portate
18:02sul fatto che gli imprenditori bresciani nel loro dna abbiano quello di rimboccarsi le mani che
18:09credo che l'abbiano dimostrato in moltissime occasioni non ultimo anche di fronte alla triste
18:15vicenda della pandemia non dimentichiamolo i dati che sono stati presentati a gala dei bilanci
18:24dimostrano che le aziende dal 2008 a oggi hanno fatto un salto di qualità straordinario in termini
18:30di patrimonializzazione e in capacità di quasi di autofinanziamento degli investimenti quindi
18:36questo è un elemento che fa ben sperare di fronte un orizzonte che non è sicuramente sereno e positivo
18:45perché se noi pensiamo a una componentistica che va per lo più in Germania voi vi immaginate bene
18:50che di fronte a crisi di gruppi come volkswagen i rallentamenti significativi di mercedes le crisi
18:57anche di mercato che ha porsche e via discorrendo voi capite che c'è da essere veramente preoccupati
19:03sulla conversione cioè sull'immaginare innovazioni intersettoriali io credo che sia anche questo nel
19:09dna degli imprenditori e quindi da soli o anche con l'aiuto delle stesse associazioni di categoria
19:18ma più in generale dell'ecosistema che ruota intorno questo è un ragionamento che andrà fatto
19:24avvicinarsi all'aerospace e defense è sicuramente una via senza dimenticarsi che poi c'è un tema di
19:31certificazioni che sicuramente è molto più esasperato rispetto a quello che è dell'automotica
19:37è già un livello molto alto quindi vuol dire sicuramente rileggere anche i propri processi
19:42produttivi in modo importante da questo punto di vista poi c'è la grande sfida che citava lei
19:50dell'intelligenza artificiale dal nostro osservatorio cosa sta accadendo sicuramente
19:58c'è attenzione da parte del mondo delle imprese c'è il desiderio di capire in che termini e in
20:06che modi applicazioni di intelligenza artificiale possono dare un contributo al processo industriale
20:13altrettanto vero è che in questo momento anche in questo settore l'Europa non ha una leadership e
20:21probabilmente l'esubero di legislazione che stiamo facendo anche sui temi di intelligenza artificiale
20:27rischiano di castrare la capacità applicativa del mondo manifatturiero quindi questo è un tema su cui
20:34dobbiamo tutti insieme ragionare. Ritorno al professor Teodori siamo in chiusura le chiedo
20:40un flash ha parlato dell'incertezza che dominerà il 2024 e il 2025 l'inizio del 2025 almeno anche
20:47dei dati raccolti che avete studiato le chiedo quali sono se ci sono degli elementi in qualche
20:54modo di solidità invece per l'industria al mercato l'impresa bresciana. Per quanto riguarda la solidità
21:02devo dire l'ha già accennato il dottor Scrittone il sistema Brescia è un sistema molto molto solido
21:11quindi questo è un elemento di forza che aiuterà molto l'impresa a superare questi questi mesi di
21:18difficoltà è chiaro che ciò che è importante che ci sia però un apprendo di coscienza a livello a
21:24livello europeo che alcune delle regolamentazioni molto stringenti devono cambiare non come
21:30finalizzazione perché quella è condivisa da tutti ma soprattutto come modalità. Durante la serata
21:37dei bilanci di cui abbiamo parlato è emerso in modo chiaro un concetto che è quello della
21:43neutralità tecnologica ecco questo questa è una strada che sicuramente può permettere all'impresa
21:49da una parte di investire, di diversificare come si diceva prima di trovare nuovi mercati e
21:55soprattutto di muoversi in modo diciamo un pochettino più tranquillo cioè senza quella
22:01pressione fortissima che si sta manifestando in questi in questi mesi in questi anni.
22:06Da più volte l'Europa nelle prossime puntate del preview organizzeremo anche appunto un
22:13approfondimento con i parlamentari europei che sono da sostanzialmente sei mesi che da adesso
22:19iniziano a lavorare con le istituzioni europee per capire veramente su che strada vorranno andare
22:25anche su questi temi ringrazio per essere stati con noi Filippo Schittone direttore generale
22:30di Confindustria Brescia, grazie Ivan Losio pane di Ester & Young grazie per essere stato con noi
22:36anche al professor Claudio Teodoro dell'Università degli Studi di Brescia grazie. Grazie buonasera.
22:42Il nostro preview termina qui noi ci vediamo fra qualche minuto con il
22:46telegiornale e l'informazione di Teletutto vi aspettiamo.