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Trascrizione
00:00Buonasera, buone giovedì e ben ritrovati con l'appuntamento con il TG Preview di Teletutto
00:16dove approfondiamo i temi di attualità e non solo, ma oggi parliamo davvero di attualità
00:21e di elezioni americane. Lo facciamo il giorno dopo, il day after al risultato che ha riportato
00:29Trump alla guida degli Stati Uniti. Lo facciamo con questa puntata che abbiamo voluto intitolare
00:35Trump l'America del MAGA e poi capiremo perché del MAGA. Lo facciamo con Carlo Muzzi, capo
00:42redattore del giornale di Brescia. Buonasera Carlo. Buonasera, buonasera Fabio, buonasera
00:46ai telespettatori. Allora, partiamo dalla prima pagina del giornale di oggi dove ci
00:53sono due editoriali, uno è il tuo e uno è quello di Mario Delpero che sarà più
01:00tardi con noi. Il tuo ha questo titolo, se l'Europa si ritrova un alleato rivale e ci
01:08sono queste due parole, alleato e rivale, che già descrivono quello che potrebbe essere
01:13l'andamento del rapporto con Trump per il nostro continente. E certo qua si apre già
01:21una pagina che possiamo portare proprio in casa nostra. Sì, dopo sentiremo del Delpero
01:28che parlerà anche del merito dei risultati e di come Trump ha vinto. Io mi sono concentrato
01:35di più, come dicevi, sul rapporto con l'Europa, per come sarà, anche perché abbiamo già
01:45un'esperienza passata, i quattro anni di Trump tra il 17 e il 21 che ci hanno raccontato
01:53di una presidenza molto aggressiva nei confronti dell'Unione Europea. Diciamo che Trump aveva
02:02scelto due nemici prediletti, uno era Angela Merkel che era cancelliera tedesca, ma anche
02:09guida della potenza europea, la Germania, che adesso se la passa un po' peggio, ma
02:16al tempo era proprio... e l'altro era Jean-Claude Juncker che era il presidente della Commissione
02:21Europea. E diciamo che la dialettica con l'Europa era stata un po' complicata, protezionismo,
02:29Dazi, poi voleva mandare in pensione la Nato, continuava a dire che la Nato e i paesi contributori
02:38devono contribuire per almeno il 2%, e ricordo che la maggior parte dei paesi europei non
02:43contribuiscono per quella quota, a cominciare dall'Italia che tuttora non raggiunge il
02:482% di spese per la difesa. Insomma, un rapporto molto complesso e per questo è vero che siamo
02:56nella comunità atlantica, che facciamo parte sia dell'Europa che degli Stati Uniti, ma
03:02Donald Trump ha dimostrato negli anni di provare un certo fastidio nei confronti dell'Unione
03:10Europea e ha mostrato anche una certa fatica nel comprendere le dinamiche dell'Europa,
03:17che ovviamente è una struttura fatta da 27 Stati, ma con molte sfumature, la politica
03:24invece che immagina Donald Trump è una politica binaria in qualche modo, un bianconero o amico
03:32una cosa molto semplice e quindi anche su quello c'è sempre stata una certa fatica nel rapportarsi
03:40con l'Unione Europea. Lo vedo collegato e do quindi il benvenuto al professor Mario Delpero
03:47dell'Università di Bologna, Science Po Paris e anche editorialista del nostro giornale,
03:54buonasera professor Delpero. Buonasera a lei e all'amico Carlo. Siamo partiti dalla prima
03:59pagina del giornale di oggi dei due editoriali, quello di Carlo Muzio e poi il suo, una vittoria
04:06costruita su una base più ampia e effettivamente guardando il risultato è un Trump piglia
04:13tutto, si porta a casa il voto popolare, si porta a casa i grandi elettori, si porta a
04:18casa il Senato e con tutta probabilità si porta a casa anche il congresso e quindi si
04:26porta a casa tutto quello che poteva portarti a casa e soprattutto erano vent'anni che i
04:30repubblicani non raggiungevano questo risultato, professore. Sì, è una vittoria netta al di là
04:38delle aspettative, non è una cataclisma, non è una slavina, perché se poi andiamo a vedere i
04:44numeri Trump non è andato meglio di Biden quattro anni fa, anzi è andato un po' peggio in termini
04:51di voto popolare o di collegio elettorale e negli stati decisivi vince di poco, margini che stanno
05:00tra i decimali dei percentuali, 0 qualche cosa a Wisconsin e 3-4 punti a Arizona presumibilmente.
05:09Dicevo, è una vittoria netta, non è un riallineamento elettorale, le dinamiche di polarizzazione e di
05:16frattura della società americana e dei loro elettorati rimangono, però è una vittoria che
05:22produce esattamente quello che diceva lei, un governo unitario, sia la Casa Bianca, l'esecutivo
05:28che il congresso e il legislativo controllati dallo stesso partito. Ci dobbiamo aggiungere una
05:32corte suprema a chiara maggioranza conservatrice che quindi avallerà presumibilmente determinate
05:39scelte, decisioni, linee adottate dall'amministrazione nel prossimo bienio, perché poi tutto ciò dura
05:45due anni, tra due anni si va a rivotare per il congresso. Un allineamento di poteri dietro a
05:53Trump è da un dato sicuramente significativo. Ora vediamo quel che ne consegue, perché l'ultimo
06:03aspetto è che, da sottolineare, l'amministrazione Trump sarà presumibilmente un'amministrazione più
06:10coesa, omogenea e quindi radicale ed efficace di quanto non fu la prima. La prima, Trump fu
06:17messo sotto tutela, gli misero un segretario di Stato, Tillerson, che veniva dal mondo delle
06:22corporation del petrolio, gli misero McMaster come consigliere per la sicurezza nazionale,
06:28due repubblicani internazionalisti, McMaster particolarmente centrista, diciamo noi moderato,
06:35fu messo sotto tutela per contenerne le intemperanze e il radicalismo. Furono quattro
06:41anni poi caotici, ha cambiato due segretari di Stato, quattro consiglieri per la sicurezza
06:46nazionale, quattro ministri della giustizia, cioè fu un ricambio continuo. Presumibilmente
06:52questo non avverrà e quindi l'azione sarà più incisiva e, dicevo, più radicale. Andremo a
06:57vedere i dossier su cui questo radicalismo si manifesterà. Io credo che uno dei primi sarà
07:03il tema dell'immigrazione, che è stato uno anche dei temi forti, eppure comunque anche,
07:08soprattutto tra gli immigrati ispanesi e latino-americani, ha raccolto un certo consenso
07:14Trump. La domanda è come farei questa, professor Del Piero, mutuando anche un'espressione che si
07:20usa nella politica italiana, non li hanno visti arrivare. Fu così nel 2016, i sondaggi davano
07:25sfavorito Trump, sostanzialmente anche quest'anno è stato così, Trump era sfavorito nella maggior
07:33parte dei sondaggi, in verità i mercati lo davano invece per favorito, perché tanti hanno
07:41scommesso su di lui, eppure la spuntata di nuovo. Un po' arrivare lo si è visto, perché le
07:50oscillazioni molto basse dei sondaggi degli ultimi settimane mostravano un paio di cose,
07:56la prima è che la rimonta di Harris si era arenata, si era fermata, e dall'altro che su
08:04alcuni temi fondamentali il contesto favoriva largamente il partito non alla Casa Bianca.
08:11L'alta inflazione, i bassissimi tassi di fiducia dei consumatori, il giudizio negativo sullo Stato
08:20dell'economia e sulle aspettative sono tutti indicatori che mettevano in un angolo il partito
08:26di governo. A questo aggiungiamo il suicidio democratico e le gravi responsabilità di Joe
08:35Biden. Biden si sarebbe dovuto fare da parte un anno prima, rivendicando i successi importanti
08:41che ha ottenuto, poi possiamo discutere i contenuti di quei successi, ma Biden ha portato
08:45a casa legislazione pesante di contenuto e di sostanza come non si vedeva da molto tempo,
08:50forse da decenni. I democratici erano andati molto molto bene alle elezioni di midterm del
08:562022 e questo nel corso del 2023 Biden avesse proclamato vittoria, annunciato di rispettare
09:02un suo impegno di tre anni prima, cioè di non candidarsi a un secondo mandato, presieduto
09:08da padre nobile del partito e per certi aspetti anche della patria a un processo di selezione
09:13del candidato o della candidata democratica attraverso le primarie. Le primarie, guardate
09:18bene, non servono solo a selezionare, legittimano, rafforzano, presentano, costruiscono un profilo.
09:23Obama senza le primarie del 2008 dove sarebbe andato? Obama è nato dentro quelle primarie lì.
09:28Ecco, se avessero fatto tutto ciò forse saremmo arrivati in un contesto altro. Abbiamo avuto un
09:35presidente in carica, patentemente anziano, poi possiamo discutere, non sappiamo se le sue
09:43capacità cognitive sono colpite da questa senilità, ma di certo la sua capacità comunicativa
09:49di interazione è quella sì, che si ritira sotto pressioni fortissime. A fine luglio,
09:54con il voto di lì a poche settimane, non c'è il tempo di fare delle primarie. Viene investita,
10:00senza la legittimazione delle primarie, una candidata. Io non gliele faccio tante colpi a
10:06Kamala Harris, però patentemente debole, la cui debolezza era già visibile e nota a chi segue la
10:10politica americana. C'è stato un elemento di suicidio democratico. Poi ci sono questioni
10:16importanti. L'inflazione non è un numero, è una realtà. Se il prezzo di beni di prima necessità,
10:24alimentari, energie, le case, perché poi parallelamente crescono i tassi di interesse
10:29per combattere l'inflazione, crescono i mutui, c'è una vera e propria emergenza abitativa. Se
10:35l'inflazione morde così tanto, così tanto visibile, anche i miglioramenti economici che ci
10:41sono stati, crescita, occupazione, retribuzioni medie, sono meno percepiti, meno visibili o
10:47comunque sono mangiati dall'inflazione. Inflazione e immigrazione hanno costituito due dossier che
10:53Trump ha cavalcato con grande brutalità e con un messaggio per certi aspetti inquietante. Io vi
11:03invito ad andare a vedere l'ultimo comizio repubblicano al Madison Square Garden. È stato
11:09uno spettacolo che per certi aspetti ho trovato ributtante, però evidentemente a milioni di
11:15lettori quella violenza, la propensione a offendere, a insultare, a denigrare, quella
11:21violenza verbale piace e altri milioni di lettori hanno disertato le urne. Poi è un dato molto
11:27importante questo. Trump, stanno ancora contando i voti, devono arrivare quelli dell'Ovest,
11:33della California, di Washington State, ma Trump avrà una quantità di voti più o meno analoga a
11:39quella di quattro anni fa. Harris e i democratici perderanno 10-11 milioni di voti su 80, che sono
11:47tantissimi. Ecco, è chiaro che c'è stata una diserzione alle urne non dissimile da quella
11:52del 2016, perché poi all'epoca tutti a dire Trump ha mobilitato elettori nuovi, la working class
11:56bianca. Poi andiamo a vedere nei dati, no, sono elettori che non hanno votato i democratici.
12:01Carlo Muzzi, torno da te, parlando di un altro dei temi dei quali Trump nel suo discorso della
12:10vittoria ha già anticipato, ovvero quello delle guerre, e ha detto come non ci saranno più guerre,
12:16risolveremo quelle in corso. In verità i conflitti sono soprattutto due, quello tra
12:21Ucraina e Russia e quello Israele e Medio Oriente. Gli sviluppi potrebbero essere magari evidenti,
12:28ma diversi, Carlo. Allora, mi interesserà sapere anche cosa pensa il professor Del Pero di questa
12:35cosa, perché la cosa in realtà è che Trump ha detto che in 24 ore risolveva la guerra in
12:41Ucraina e Netanyahu ha in qualche modo approfittato probabilmente di questi mesi anche in cui Blinken
12:49continuava ad andare avanti e ha detto che Medio Oriente non si risolveva niente, intanto operava
12:54su più fronti, Yemen, Libano, Gaza, insomma, ha approfittato evidentemente anche di questa
13:00fase preelettorale e adesso potrebbe anche dire banalmente, beh, adesso è arrivato Trump e vedete
13:07con lui riesco a trovare una soluzione. Questa cosa, soprattutto sull'Ucraina, mi permette di
13:14tornare su un altro aspetto che è quello del problema dell'Europa. Già Orban oggi, alla riunione
13:19di Budapest, della Comunità Politica Europea e dei 27, oggi l'Ungheria è Presidente di turno
13:24dell'Unione Europea, ha cominciato già a dire, ma adesso sugli aiuti all'Ucraina vediamo, insomma,
13:31perché evidentemente c'è una stanchezza tra gli europei, c'è anche, insomma, Orban è, tra l'altro,
13:38quello che tra i primi a complimentarsi con Trump, ieri mattina, ancora prima che addirittura Trump
13:45salisse sul palco per dire che aveva vinto e per autocelebrarsi Presidente, Orban aveva già detto,
13:51perché Orban poi ambisce in qualche modo essere uno della destra globale, uno che, insomma, ha dato
13:59soldi per la campagna elettorale americana, c'è un think tank americano a Budapest, quindi c'è una
14:05parte, questa cosa da un lato potrebbe mettere in luce le differenze all'interno dell'Europa, le
14:12stanchezze sulla guerra in Ucraina, questa parte, diciamo, non apertamente filo russa, ma neanche
14:18apertamente filo ucraina, quelli che in qualche modo, guidati da Orban in questo momento, l'Europa
14:28lavorerebbe un po' meno coese, da questo punto di vista potrebbe essere anche fare gioco a Trump,
14:34anche se poi, il ragionamento controintuitivo da questo punto di vista è, magari, il fatto che
14:42Trump abbia già dimostrato di non sopportare l'Europa, di provare un certo fastidio anche
14:47rispetto all'Unione Europea, possa essere un motivo in un momento di difficoltà dell'Unione
14:52Europea per ricompattare i 27, potrebbe succedere in realtà questo, questo non lo sappiamo cosa
14:57succederà e non sappiamo neanche come si comporterà esattamente Trump nelle prossime
15:03anni, certo, i primi 4 anni non sono stati, l'amico Nysel Farage, Orban, insomma, sono questi i
15:12referenti che dall'Europa hanno più sostenuto, Salvini, Wilders, questi. Salvini, tra l'altro,
15:18che ha provato anche a intestarsi la vittoria, diciamo, la vittoria anche nostro, esattamente,
15:24però dal professore del Pero, questa puntata l'abbiamo intitolata l'America del maga,
15:30giocando anche sul movimento di Trump, Make America Great Again e faccio una domanda che
15:38ha due prospettive future, la prima è proprio su Great Old Party, i repubblicani, con la spinta
15:45appunto del movimento trampiano, che futuro possono avere i repubblicani e poi è l'altra,
15:51che futuro avrà invece il vice presidente di Trump, Vance, J.D. Vance, una figura che è
15:58già proiettata al 2028? Questa è una bella domanda, in realtà, perché ne contiene varie. Dicevo,
16:07non è una slavina elettorale, non è un riallineamento elettorale come lo chiamiamo noi
16:14in Italia. Si riarticola completamente la composizione della grande coalizione elettorale
16:22di un partito. I grandi riallineamenti sono quelli di Reagan nell'80, di Roosevelt nel 32,
16:28non è una cosa così. Però c'è un dato interessante, molto interessante e credo per
16:33i democratici molto problematico. Trump non vince più di quanto avesse fatto nel 2020 presso
16:42l'elettorato bianco, presso l'elettorato maschile bianco, presso l'elettorato maschile bianco con
16:48livelli di istruzione bassi o medio-bassi, senza un diploma, un titolo di studio po' secondario,
16:53che è stata storicamente la spina dorsale, la colonna portante della sua coalizione
16:58elettorale. Non vince con quelli, rimane più o meno lì. Addirittura sembra da alcuni exit poll
17:04che Harris è andata un po' meglio con quell'elettorato lì rispetto a Biden di quattro
17:08anni fa. No, conquista voti di minoranze, un po' afroamericani, uomini, maschi, tantissimo
17:17l'hispanice, latinos. C'è un dato degli exit poll che sarà anche rivisto, ma comunque è
17:24straordinario. C'è stata un'oscillazione nell'elettorato maschile, latino, ispanico dai
17:30democratici ai repubblicani del 2020 e del 2024 di 35 punti percentuali. Quindi di quanto parliamo?
17:38Gli ispanici sono il 13% della popolazione del paese, quindi stiamo parlando di un corpo
17:43di elettori e soprattutto erano uno dei pilastri, uno degli elementi della grande coalizione
17:49democratica. Allora, non c'è un riallevamento elettorale, ma c'è qualcosa che è una spia
17:55problematica per i democratici se cominciano a perdere un pezzo importante del loro elettorato.
18:00Questo è il primo punto. Il secondo punto, le chiede MAGA. Allora, MAGA si è divorato
18:05i repubblicani, letteralmente divorati. La famiglia Trump è il partito repubblicano,
18:10lo è quasi nei fatti, ma lo è anche nell'immaginario. Oggi Trump è il partito
18:14repubblicano. La vecchia elite repubblicana è stata spazzata via. Pensavano loro nel 2021,
18:21dopo il 6 gennaio, dopo la diversione successiva alle elezioni, di essersi liberati di Trump. È
18:26tra Trump che ha fatto piazza pulita di loro. Insomma, Trump ha una certa età, è anche
18:32sovrappeso. Ci dicono che beva un sacco di coca cola, mangia tanti Big Mac. Si augura una lunga
18:42vita. Comunque nel 2028 va a scadenza il suo secondo mandato e a quel punto qualcosa deve
18:49succedere. Vence è l'erede naturale. Tra parentesi, Vence è una figura molto più articolata,
18:56più sofisticata, più colta. È anche più radicale di Trump, ma meno volgare,
19:02meno grossolano, meno violento. È una figura interessante. Però dentro questo male stanno
19:11arrivando dei grandi interessi. Sono arrivati, sono sempre stati, ma si sono manifestati pienamente
19:16dei grandi interessi privati, che lo fanno per i loro conti. Un candidato che ti promette
19:26che si profitti d'azienda con la corporate tax al 15% e l'altra al 28%, beh un Musk fa due conti
19:33con la calcolatrice, ma li posso fare anch'io. Capisce che risparmia centinaia di milioni di
19:38dollari. Ma soprattutto questi grandi interessi privati vogliono preservare dei privilegi che
19:43colpevolmente le nostre democrazie hanno concesso loro. Perché vivono in condizioni monopolistiche,
19:49che hanno permesso a loro di accumulare una concentrazione di ricchezza indecente e di
19:59potere. Perché poi offrono beni pubblici, vivono di spazi pubblici. Questo è un dato e questi
20:08vorranno giocare un ruolo dentro il futuro partito democratico. Sappiamo che Vance è un
20:14uomo di Peter Thiel, un uomo di un pezzo della Silicon Valley. Abbiamo visto Jeff Bezos
20:19riposizionarsi. Abbiamo visto Musk, poi Musk c'è dentro un elemento di megalomania, questo vuole
20:28andare a colonizzare Marte, fare il re del mondo. Però l'idea del Musk, che sicuramente è una
20:34figura problematica, non è solo Musk, ma quello che segnale e rappresenta una serie di interessi
20:39privati che non solo vogliono entrare nel MAGA, nel partito repubblicano, ma in una certa misura
20:45vogliono appropriarsi delle leve del potere pubblico. Il gancio con Musk, perché siamo in
20:52chiusura, ma voglio passare da Carlo Muzio, è proprio il tweet. Game, set, match, ancora
20:58sostanzialmente a spoglio in corso. Musk però, anzi, Georgia Meloni, anche lei grandemente
21:06affascinata da Elon Musk. Quindi adesso, visto che è stata una campagna elettorale molto fondata
21:13anche sui grandi nomi, sia da una parte che dall'altra, adesso c'è Elon Musk che potrebbe
21:19avere un ruolo, o quasi sicuramente avrà un ruolo, all'interno del governo. Cosa farà
21:24Georgia Meloni con Elon Musk, visto che l'ha sempre tenuto vicino? Ti ringrazio per la domanda.
21:30Anche perché siamo in chiusura. Certo, certo. Cosa farà Georgia Meloni? Georgia Meloni
21:34si è già riposizionata. Alla fine ha già detto che sarà il ponte tra gli Stati Uniti
21:42e l'Italia, e l'Unione Europea attraverso l'Italia. Bisogna vedere però, Georgia Meloni,
21:49perché Trump è imprevedibile, questo a prescindere da Musk. Ricordo, come ricordavo all'inizio,
21:54che l'Italia è sotto la spesa del 2% per la difesa. Magari ce lo ricorderà ancora
22:02Donald Trump. Poi è donna, questo potrebbe essere un altro problema. Non lo so, è lo
22:11stesso problema che ha Orban con Georgia Meloni. È donna, anche lui. Sì, bene, certo, siamo
22:17tutti alleati nei conservatori. L'Italia, però, cercherà, come sempre, di posizionarsi
22:25in fedeltà. Mi sembra che anche Giuseppe Conte, a sinistra, sia uno di quelli tra i
22:30più contenti per la vittoria di Trump. C'era quel famoso tweet anche lì. Giuseppe era,
22:36quando era esponente ormai del governo morente giallo-verde, il più populista d'Europa,
22:42e quello lo sosteneva. Però io non mi aspetto grandi sorprese, ma neanche di un rapporto
22:49speciale, diverso, di quello che finora c'è stato con gli Stati Uniti. Alla fine Georgia
22:54Meloni è dovuta andare da Biden e promettere che chiudeva definitivamente il memorandum
22:58della via della seta. Quindi, alla fine, noi siamo una media potenza.
23:03Sostanzialmente stiamo a vedere, anche perché poi l'insediamento sarà a gennaio, da lì
23:08capiremo qualcosa di più. Grazie allora al professor Mario Delpero per essere stato
23:12con noi. Grazie a Carlo Muzzi per averci accompagnato. Noi ci fermiamo qui. Il Tg4vi torna domani,
23:19dopo di noi, fra pochi minuti, il telegiornale di Teletutto. Vi aspettiamo lì.

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