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L’Unione Europea è di fronte a una svolta cruciale. Il piano di riforme elaborato da Mario Draghi potrebbe riscrivere le regole economiche e finanziarie del blocco Ue, ma quali saranno le reali conseguenze per gli Stati membri? Ci troviamo davanti a un’Europa più forte e coesa o a nuove divisioni? Nel frattempo, con Donald Trump di nuovo alla Casa Bianca, i primi provvedimenti della sua amministrazione stanno già lasciando il segno. Dalla politica commerciale alle relazioni con la Cina e l’Europa, quali saranno gli effetti sulle economie del Vecchio Continente? E quali sfide dovrà affrontare Bruxelles nei prossimi mesi? Ne parliamo con Guido Salerno Aletta, editorialista di Money.it Premium
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L’Unione Europea è di fronte a una svolta cruciale. Il piano di riforme elaborato da Mario Draghi potrebbe riscrivere le regole economiche e finanziarie del blocco Ue, ma quali saranno le reali conseguenze per gli Stati membri? Ci troviamo davanti a un’Europa più forte e coesa o a nuove divisioni? Nel frattempo, con Donald Trump di nuovo alla Casa Bianca, i primi provvedimenti della sua amministrazione stanno già lasciando il segno. Dalla politica commerciale alle relazioni con la Cina e l’Europa, quali saranno gli effetti sulle economie del Vecchio Continente? E quali sfide dovrà affrontare Bruxelles nei prossimi mesi? Ne parliamo con Guido Salerno Aletta, editorialista di Money.it Premium
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Categoria
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NovitàTrascrizione
00:00tra le altre cose, compare in questo libro proprio per
00:04raccontare quello che potrebbe essere il futuro dell'Europa con il piano Draghi. Tra l'altro è proprio in questi giorni
00:11Draghi è tornato di nuovo alla ribalta con
00:16un intervento di una ventina di minuti
00:18all'Europarlamento in cui ha ribadito
00:22i punti chiave del suo piano ma anche aggiornandoli con
00:27l'arrivo di Trump alla Casa Bianca. Ecco un'Europa che tra l'altro
00:32proprio in queste ore si trova un po' schiacciata tra questo nuovo asse che sembra delinearsi Trump-Putin
00:40quindi
00:41come vedi il futuro
00:44nostro, italiano e europeo più in generale in questo quadro?
00:49Saremmo di fronte a un
00:51insomma un'accelerazione
00:53violentissima delle
00:55Nuove relazioni
00:59internazionali. E' il fatto stesso che il presidente Trump
01:04ha sentito Vladimir Putin
01:08Persona che non poteva uscire dal suo territorio ed entrare e partecipare al summit
01:17in India
01:18nell'ambito del G20 oppure in altre località perché era inseguito da un mandato di cattura a corte penale
01:26internazionale quindi Putin era diventato un paglia
01:29e per tutto il mondo invece il presidente Putin
01:33ha avuto questo lungo colloquio
01:36con Trump che Trump ha definito estremamente positivo in vista della definizione
01:43del conflitto in
01:45Ucraina e poi per tanti altri scacchieri quindi mi sembra che
01:50rispetto alla
01:52all'andamento che noi avevamo già riscontrato
01:56in passato con l'amministrazione Biden e che anche oggi noi riscontriamo con la posizione
02:03del presidente francese Macron che ha continuato a definire la Russia come un nemico
02:11esistenziale dell'Europa ormai c'è una divaricazione assoluta e completa
02:18fra le interpretazioni delle relazioni
02:22internazionali da parte degli Stati Uniti e
02:26adesso io dico del presidente Macron
02:29quindi noi ci troviamo
02:32rispetto a un assoluto allineamento che c'era stato con l'amministrazione Biden per cui
02:40la Nato era il punto di contatto fra gli Stati Uniti e gli alleati
02:46europei e la stessa Unione Europea e quindi si marciava all'unisono adesso mi sembra che
02:53la situazione sia completamente diversa. Non solo questo ma mi sembra che i rapporti anche fra
03:02Stati Uniti ed Europa siano i minimi termini anche per quanto riguarda il problema dei dazi.
03:08Ora vedi, quindi quando si chiede che cos'è l'Europa, l'Europa
03:15tutto sommato è sempre stata un
03:19alleato di comodo, ha fatto i suoi comodi con
03:23con gli Stati Uniti e adesso ha un presidente che nuovamente
03:29richiede un riequilibrio dei rapporti
03:33tanto commerciali con
03:35con l'Europa. Una cosa che fece già al suo primo
03:41G7 a
03:42Taormina quando prese
03:46brutto muso la Germania
03:48della cancelliera Merkel e disse che la Germania doveva riequilibrare i suoi conti con
03:55gli Stati Uniti perché non poteva vendere soltanto ma doveva anche comprare e quello fu il momento in cui
04:02la cancelliera
04:04Merkel disse che ormai non ci si poteva più affidare
04:10dell'America e proseguì lo stesso
04:13presidente francese dicendo che la Nato aveva addirittura il coma, coma cerebrale
04:19quindi noi ci troviamo non da oggi
04:23ma già da allora dalla prima presidenza Trumpa in una situazione di forte conflitto
04:30fra le due sponde
04:32dell'Atlantico dove il problema
04:36americano è uno solo, che l'America non può comprare sempre e
04:42indebitarsi sempre di più. Questo è uno dei punti
04:45chiavi
04:46probabilmente
04:47manca
04:49come dire a Trump quella idea secondo cui
04:53il centro dell'impero si deve indebitare continuamente per rifornire il mondo della necessaria
05:00liquidità
05:02valutare quindi
05:04bisogna immettere
05:06dollari sul mercato e per immettere dollari sul mercato bisogna appunto che gli Stati Uniti si indebitino in dollari
05:13naturalmente questi debiti siano sottoscritti dagli altri paesi. Ora l'idea che ha il presidente Trump e non da adesso
05:20è quella della necessità di un riequilibrio totale delle bilance commerciali
05:26degli stati quindi non è possibile che gli Stati Uniti siano come sono il più grande debitore del mondo
05:34addirittura adesso con 22
05:37trilioni di
05:38di dollari di debiti quando poi addirittura
05:42ormai sono anni che la Cina lascia scadere
05:46i titoli che ha in portafoglio del tesoro americano e quindi si fa pagare e magari
05:53investe in altri asset, investe in oro. Dall'altra parte c'è questa questa Europa che
06:01presume pretende di essere al tavolo delle trattative quando poi in realtà
06:07il maggior sforzo per quanto riguarda il sostegno bellico
06:12all'Ucraina l'hanno sostenuto gli Stati Uniti e anche dal punto di vista
06:18diciamo strategico l'Europa si muove sempre con
06:23con grande ritardo, non è mai stata in grado di offrire degli anni scorsi
06:30un
06:31metodo di
06:33raccordo con
06:34con la Russia. Noi siamo fermi all'intervento che fu fatto
06:41dal presidente Putin
06:44alla conferenza del Monaco
06:46nel 2007 e siamo fermi quindi ad uno stato in cui
06:51non ci sono delle delle iniziative da parte della
06:58dell'Unione Europea per un assetto di sicurezza in tutta in tutta l'Europa nei confronti della Russia.
07:05E' andata avanti la Nato con una serie di nuove adesioni, le ultime sono quelle di
07:13Finlandia e di Svezia, due paesi soprattutto la Svezia storicamente e da secoli
07:20Neutrali e questo diciamo ulteriore allargamento è stato
07:26naturalmente
07:27lo statuto della Nato che è
07:30un'istituzione che è
07:33prettamente difensiva ma che ha come come nemico, come
07:38nemico esistenziale l'ha definito il presidente Macron, sempre la Russia. Quindi è chiaro che non c'è stata da parte
07:46dell'Unione Europea
07:47la capacità di estendere quelli che erano stati ai tempi dei tempi e diciamo tutti i colloqui che
07:54erano stati svolti ad Oslo, non per caso
07:58una sede neutrale per definizione, che avevano portato a tutta una serie di
08:05Accomodamenti per rendere la situazione di sicurezza europea nei confronti della Russia
08:12fondata non sul confronto fra
08:15eserciti come invece mi sembra che sia l'idea dello stesso Draghi che chiede spese militari
08:23comuni piuttosto che un'architettura di sicurezza globale e questo è il punto proprio
08:30in cui l'Unione Europea sta dimostrando di non essere in grado di gestire i rapporti quindi non solo non è al tavolo
08:38delle trattative nei confronti
08:41della Russia per quanto riguarda
08:44l'Ucraina ma non ha nessuna idea
08:46di un'architettura di sicurezza e di pace e
08:50lascia tutto nelle mani degli Stati Uniti e invece si preoccupa solamente di
08:58spendere per la difesa
09:01Costruire questo ipotetico
09:04esercito europeo ma appunto questa Europa non esiste tant'è che
09:10Al di là di queste comunicazioni che ha fatto il Presidente Draghi
09:15al Parlamento Europeo, il fatto che sia Macron a invitare alcuni paesi europei e non tutti, il fatto che
09:24successivamente
09:26ha chiesto una nuova riunione con altri partner, questo dimostra che l'Unione Europea
09:32non ha quella presenza strategica che vorrebbe avere e che
09:38sono proprio gli Stati, in questo caso la Francia, a dettare il passo.
09:44Sui contenuti del cosiddetto
09:48piano Draghi, perché lui
09:50ribadisce questa urgenza, l'ha detto anche l'altro giorno, questa grande urgenza
09:56nel cambiare
09:59radicalmente le cose
10:01oltre ai soliti temi, forse ha frenato un po' sul green rispetto al passato, ha detto non possiamo
10:08che ne so, abbracciare completamente l'elettrico perché comunque mancano una serie di
10:14infrastrutture per farlo, però per il resto
10:18è un po' il quadro che aveva già
10:20delineato nei mesi
10:22precedenti e ti chiedo poi se lo trovi cambiato come impostazione anche di tipo economico rispetto
10:30magari agli anni novanta, qualcuno ha detto è diventato keynesiano oppure è sempre il solito Draghi?
10:39Ma sai Fabio,
10:42Draghi va a vento, non è mica un uomo che vive al di fuori della storia, interpreta
10:48con molto sussiego, con
10:52una certa
10:54attorevolezza a quello che è il pensiero corrente ma al momento. Insomma noi abbiamo
11:00un Draghi che
11:02scrisse quella lettera doppia firma contro i FEE ordinando allo Stato italiano di
11:09anticipare di un anno il pareggio di bilancio, quindi diciamo una
11:14struttura insomma veramente molto dura di ragionamento per
11:19ridurre il deficit, il debito pubblico, è stato uno dei grandi sostenitori della
11:27necessità dell'austerità come strumento per
11:31rassicurare appunto i mercati
11:34rispetto a quello che era la turbulenza senza rendersi conto che in realtà
11:39la crisi della Grecia fu una maniera per
11:43spostare il centro della crisi
11:46dagli Stati Uniti all'Europa.
11:49Con
11:51Washington o quello che era successo in America, il fallimento della Lehman Brothers, il collasso dei mercati, è chiaro che gli Stati Uniti
11:59non potevano tenersi il fuoco in causa e cosa hanno fatto?
12:04Hanno naturalmente spostato il centro della crisi verso l'Europa, una cosa molto semplice e quindi i conti truccati
12:12della Grecia, insomma era una cosa abbastanza
12:14diciamo
12:17verosimile. Io mi sono consultato tutte le basi dati per quanto riguarda i rapporti esteri
12:24commerciali e posizione finanziaria
12:26diciamo della Grecia con l'estero, non aveva mai avuto un anno non dico di attivo commerciale, ma
12:35di tendenziale pareggio. La Grecia è sempre stata un debitore come poteva
12:40sostenere
12:43un mantenimento dei suoi rapporti all'interno dell'euro, un paese che aveva sempre debiti in continuazione
12:52crescenti nei confronti di altri paesi. Avesse avuto ancora
12:56la dracma avrebbe dovuto svalutare, invece tutto era reso nascosto
13:02dal fatto che i suoi debiti erano in euro e non c'è una contabilità del dare e dell'avere
13:08in euro per cui quando un paese diciamo è in difficoltà deve esalutare perché sta dentro l'euro.
13:15Quindi la crisi della Grecia fu una maniera per
13:19spostare in Europa il centro della crisi, tutto insomma il problema del contagio, l'Italia messa
13:26con le spalle al muro, era un modo attraverso cui
13:30diciamo mettere il fuoco della crisi dall'altra parte dell'Atlantico.
13:37Non è un caso che i premi Nobel
13:41dissero
13:42tutti insieme, io lo ricordo nel
13:45lavoro che ho fatto,
13:47dissero tutti insieme che la Grecia si doveva prendere una vacanza dall'euro. Che cos'era questa richiesta dei tre premi Nobel
13:56americani di
13:58far uscire dalla Grecia dall'euro? Una maniera per
14:01sgretolare quello che era stato il grande vescillo della
14:07resistenza europea rispetto allo strapotere
14:11del dollaro. Naturalmente chi è che si oppose? Si oppose la
14:15cancelleria Merkel perché far uscire la Grecia dall'euro per esalutare, di mettere in piedi
14:22i suoi conti avrebbe distrutto il suo stesso
14:28strumento di dominio
14:30internazionale che l'euro, perché con l'euro debole la Germania è riuscita a macinare
14:37avanzi commerciali per per vent'anni, cosa che in realtà in precedenza non riusciva a fare perché ogni tanto
14:45il marco era costretto dagli stessi Stati Uniti a rivalutare.
14:50Cioè noi ci dobbiamo rendere conto che quello che stiamo vivendo oggi non è un fatto
14:56casuale, un fatto strano, ma rientriamo in una logica per cui dopo lunghi periodi di tensione c'è un
15:04assestamento violento, come ci fu nel
15:081971 quando Presidente americano Nixon dichiarò unilateralmente
15:13il recesso dagli accordi di Bretton Woods e quindi si rifiutò di
15:18convertire in oro
15:21quelli che erano gli avanzi
15:23internazionali dell'Europa, perché era l'Europa che fino al 71
15:29continuava ad avere con una volta avanzi commerciali nei confronti
15:34dell'America e l'America per via appunto dell'impegno che si era autoimposta a
15:40Bretton Woods doveva
15:43trasformare la carta che veniva restituita, perché allora c'erano le banconote, non c'era tanta moneta
15:50diciamo scritturale e doveva dare in cambio gli ingotti d'oro. Non è un caso che il presidente De Golla mandò le
15:59fregate della marina francese a ritirare i suoi
16:06fondi e non è un caso che ancora l'Italia ha dell'oro
16:12depositato negli Stati Uniti. Che cosa è quell'oro?
16:15Diciamo il controvalore di quello che erano gli Stati, gli avanzi commerciali e che fino appunto al
16:231971 erano stati convertiti in oro. Ecco perché c'è dell'oro depositato
16:29della Banca d'Italia
16:32in America. In realtà non è depositato, hanno cambiato solamente il nome del
16:38proprietario sui lingotti, anziché essere di proprietà del
16:42tesoro americano, erano diventati di proprietà della Banca d'Italia.
16:47Quindi già nel 71 ci fu un un violento
16:51riassestamento dei rapporti
16:53fra gli Stati Uniti e l'Unione Europea. C'è stato poi appunto nel
17:012010
17:02per quanto riguarda la crisi, il collasso dell'euro.
17:06Poi a quel collasso dell'euro, quella disciplina feroce di cui
17:11lo stesso Draghi era stato
17:14diciamo antesignano quando ha chiesto al governo italiano di fare
17:19questa manovra molto molto dura dal punto di vista delle politiche fiscali. Poi è diventato
17:29la colomba quando andando alla Banca Centrale Europea si stava rendendo conto che si andava non verso
17:37la recessione economica. Cosa che noi abbiamo avuto per via delle politiche di bilancio fatte prima
17:45dal governo Berlusconi con il ministro Tramonti e poi dalla presidente Monti che
17:51sottostimò molto molto molto l'effetto
17:58depressivo delle sue delle sue manovre. E a quel punto poi Draghi cominciò a stampare moneta e a
18:04comprare titoli di Stato come se non ci fosse un domani, tant'è che i
18:12rendimenti andavano addirittura a valori nominali negativi. Quindi gli investitori si vedevano
18:20restituito un capitale inferiore in termini nominali di quello che
18:25che
18:26avevano avevano versato. Quindi il presidente Draghi è cambiato tutte le volte. Quindi
18:34prima era
18:36fortemente
18:38allineato al problema, diciamo, l'obiettivo del rigore assoluto. Poi si è reso conto che questo rigore assoluto
18:45portava
18:47addirittura alla deflazione dei prezzi, che è quello che effettivamente
18:51rende impossibile
18:52alle imprese onorare il proprio debito perché vendono i propri beni a dei prezzi inferiori
18:58a quelli a cui hanno comprato le materie prime che sono servite per la produzione e quindi portano al collasso.
19:05E poi quindi è diventato una colomba. Poi ha cominciato a parlare il debito buono e il debito cattivo. Adesso sta cominciando a parlare
19:14del problema della difesa comune. E praticamente lui si muove, come dire,
19:19in maniera coerente con il suo tempo. Si adegua, quindi prima era tutto green
19:25e c'era poco, insomma, sullo sfondo, la questione
19:29dell'armamento comune. Adesso il problema dell'armamento comune diventa l'unico collante di questa Europa che in realtà
19:37non ha mai avuto un'anima se non quello di combattere qualsiasi
19:44struttura statale. Quindi sopravvive solo se gli stati sono in grave difficoltà.
19:51Poi lo dimostra anche
19:53l'ultima idea sul MES, che adesso dovrebbe essere il MES, a finanziare
19:58le spese militari. Quindi all'inizio nasce come salva stati, poi diventa come salva banche tedesche e l'Italia
20:05unica si oppone, io l'ho sempre sostenuto, che era
20:10una trappola per l'Italia questa questa revisione del MES. L'ho sostenuto
20:15in ogni in ogni occasione in cui sono stato richiesto del mio parere
20:21Molto diciamo personale, ma comunque l'Italia ha capito che dietro c'era veramente un tranello
20:29e questo dopo essere stato
20:32non è riuscito a diventare un fondo salva banche tedesche e ha cercato di essere il fondo per
20:39la emergenza sanitaria. E là non c'è stato un solo paese che ha aderito a questa
20:46quest'offerta fatta dal fondo. Adesso questo MES vuole fare il
20:51finanziatore
20:53delle spese militari. Cioè noi ci troviamo di fronte a delle
20:58istituzioni che nascono come perfette, si rivelano inutili e
21:03cercano di cambiare la propria
21:06la propria
21:08fisionomia proprio perché
21:10sentono la propria inutilità, sentono che
21:13sono del tutto del tutto non coerenti con quelle che sono le realtà. Sono degli strumenti di dominio
21:21come è stata
21:22come è stata la Troica, sono degli strumenti per asservire gli stati e ormai non c'è nessuno stato che si vuole
21:30affidare a questi strumenti di dominio. Quindi
21:33ancora più oggi con
21:35diciamo
21:36delle delle condizioni
21:38non certo unanimi dal punto di vista della costruzione di un superstato europeo. Basta vedere quello che
21:46è l'orientamento dell'Ungheria, basta vedere quello che sta succedendo in Romania, basta vedere
21:52anche quello che è insomma l'orientamento
21:56da lunga data della della Francia che con
22:00Marine Le Pen non è mai stata per
22:03la costruzione di un superstato europeo
22:06Quindi diciamo questo discorso del nemico comune è l'unica maniera per fare vedere che
22:13illudersi che esista un'Europa.
22:18Questa illusione porterà secondo te oltre a questa rivisitazione
22:22messe, capito perché l'altro giorno si parlava proprio di uno strumento nuovo
22:28con cui finanziare
22:30questo che è a tutti gli effetti insomma un
22:34riarmo che poi
22:35giustificato da che cosa visto che non mi risulta che nessun paese abbia dichiarato guerra
22:42all'Europa. Ma al di là di questo
22:44questa illusione potrebbe continuare
22:47perché Draghi ha usato quella frase
22:51sibillina, dobbiamo
22:53comportarci come fossimo un unico Stato.
22:57Secondo te lo scenario degli Stati Uniti d'Europa, ricordiamo che era stata approvata lo scorso anno
23:03la riforma dei dei trattati, cioè è possibile uno scenario
23:09paradossalmente con l'arrivo di Trump che spinga
23:13ancora di più a cedere altre sovranità all'Unione Europea?
23:18No, in realtà accadrà esattamente il contrario perché di fronte ai dazi ognuno ha i suoi interessi
23:25gli interessi dell'Italia non sono gli interessi della Germania
23:30come non sono gli interessi della Francia, ogni paese ha i suoi interessi. È chiaro che
23:36a quel punto, e lo stesso Presidente Trump l'ha detto, lui imporrà dazi paesi per paese
23:43non mi metterà i dazi a tutta l'Unione Europea
23:47quindi la sua intenzione è quella di diciamo rompere questo questo giocattolo europeo
23:53questo giocattolo che, come
23:57ho ricordato anche prima, la nascita dell'euro serve proprio per
24:07diciamo
24:09contrastare l'egemonia del dollaro, questo è ovvio. È chiaro quindi che l'Unione Europea ha
24:17Nella sua DNA, nella sua origine di nascita, a cominciare dal serpente monetario europeo
24:23che nasce non per caso dopo la
24:27svalutazione del dollaro del
24:3171 e sono tutti dei rimedi che noi abbiamo cercato di adottare per
24:38resistere alla
24:41alla strapotenza del dollaro. In realtà noi attraverso
24:46l'euro non abbiamo fatto altro, soprattutto io parlo della Germania, che è accumulare
24:52degli avanzi commerciali strepitosi e tutto questo non è possibile averlo per tempo
24:59indeterminato. Quindi quando la Germania
25:01quando
25:03Trump chiede un riequilibrio dei conti, chiede qualcosa che in tutte le economie mondiali
25:09dovrebbe essere il principio di
25:12diciamo di stabilità, perché non ci può essere un paese che è sempre in avanzo e
25:17un altro paese sempre in disavanzo. A un certo punto questo debito
25:22diventa insostenibile. È quello che è appunto
25:26finalmente Trump ha messo sotto gli occhi di tutti. Ma come ti dicevo prima l'aveva già
25:34l'aveva già
25:35detto molto chiaramente
25:38quando fu
25:40il G7 di
25:42Tauramina. Cioè noi non ci rendiamo conto che, insomma, non possiamo vivere sempre diciamo
25:48vendendo
25:50all'estero. E in questo caso l'idea di un esercito europeo e di un riarmo è
25:58perché è del tutto
26:00ridicolo. Perché
26:02cosa volete immaginare? Di cominciare a fare una
26:05un'invasione della Russia? Non dico come quella, la campagna di Russia fatta da Napoleone, ma come l'operazione Barbarossa fatta da
26:15da Hitler. Oppure
26:17immaginare di fare una gigantesca linea Maginot per difendere i confini
26:22europei. Ma voi immaginate veramente che la Russia, se volesse attaccare
26:27l'Europa, lo farebbe con i carri armati oppure manderebbe qualche
26:32qualche missile
26:34con testata nucleare?
26:37Evidentemente manderebbe una testata nucleare. Non avrebbe nessun bisogno di sacrificare
26:43centinaia di migliaia di uomini sui carri armati. Quindi l'idea di
26:48costruire carri armati, di avere questi questi questi strumenti di armamento di terra è veramente una
26:55un'idea, se posso dirlo veramente, insomma, bambinesca. Cioè che oggi un confronto, se noi immaginiamo che
27:03il
27:05confronto è fra l'Europa, i paesi europei e la Russia e si possa giocare con i carri armatini e con
27:14anche i droni, insomma, fa un po' ridere. È chiaro che un equilibrio strategico dove
27:20l'Europa, se volesse, se volesse difendersi, dovrebbe avere un armamento nucleare che è quello che ha la Francia.
27:27Infatti non è un caso che la Francia dice che il suo territorio è
27:33santuarizzato, nel senso che è protetto dal punto di vista, diciamo, della minaccia nucleare e
27:42di converso la strategia
27:45francese contempla, come dire, un uso nucleare della forza. Quindi
27:51rispetto a una Francia che ha una dottrina e ha anche una force de frappe che
27:57è appunto dotata di armamento nucleare, sia navale, sia sottomarino, sia del resto e dall'altra parte c'è l'Europa che
28:05immagina che si tratti di costruire i carri armati. È una cosa veramente, insomma, bambinesca. Non c'è niente di
28:14sensato in questa
28:16in questa strategia.
28:19L'ultima battuta. Ci sono le elezioni in Germania. Cosa possono determinare in questo scenario?
28:27Ma guarda, la Germania
28:29sta facendo i conti con
28:32vent'anni della sua storia, se non con la sua essenza. E quali sono i problemi della Germania? Che
28:41nel nuovo secolo ha avuto da una parte l'euro che gli consentiva di avere una moneta
28:49debole e non
28:53avere il problema di
28:55svalutazioni competitive da parte dei concorrenti, tipo l'Italia. L'Italia ha sempre cercato di
29:04svalutarsi nei confronti del marco e rivalutarsi sul dollaro in maniera tale, essendo un paese
29:10trasformatore, di comprare meglio e vendere a condizioni più favorevoli, perché è una moneta
29:17debole. Quindi da una parte c'era l'euro che ha consentito alla Germania di avere
29:23una valuta molto favorevole per le sue esportazioni e dall'altra parte si è orientata
29:31verso
29:32un'acquisizione di risorse energetiche a condizioni molto favorevoli che erano
29:38le acquisizioni di gas dalla Russia. Non è un caso che il cancelliere Schroeder, che è quello che fa l'accordo con i Verdi per
29:47chiudere le centrali nucleari e passare il gas,
29:50come dire, è entrato in Gazprom.
29:53Quindi, diciamo, più palese, più chiaro di questo, il raccordo a livello
29:59politico strategico fra Germania e Russia non poteva esserci.
30:04Naturalmente il gas ha così basso costo, condizioni così favorevoli, con il Nord Stream
30:11prima e con il secondo, che è stato costruito nonostante
30:16tutta una serie di sanzioni che erano state imposte direttamente
30:21dagli Stati Uniti nei confronti di tutte le ditte che
30:25collaboravano alla sua realizzazione
30:27e a un certo punto ha creato
30:31delle condizioni anche distasi
30:35della dinamica
30:37produttiva della Germania, che è rimasta ferma all'industria dell'auto e è rimasta ferma
30:45alla chimica e alla siderurgia, per
30:49citare le cose. Naturalmente la Germania, quindi, non solo aveva questo rapporto
30:56fondamentale energetico con la Russia, ma dopo aver
31:00distrutto la domanda europea con il Fiscal Compact, si è messa a fare il partner con
31:07la FINA, che aveva bisogno di sviluppare la propria industria e quindi la
31:14l'obiettivo della Germania è stato quello di mettersi insieme
31:20come partner
31:23verso la Russia e verso la Cina e quindi si è esposta nei confronti
31:30dell'amministrazione americana che aveva in più occasione, già ai tempi di Obama, cercato di isolare l'Europa
31:39dalla Russia con un trattato
31:42transatlantico e
31:45la Cina da tutti i paesi del Pacifico con un trattato che escludeva
31:52esplicitamente la Cina da un'ulteriore
31:55apertura
31:56commerciale dei mercati. Quindi, insomma, la Germania ha fatto quello che voleva e in questo momento
32:03si viene a trovare con
32:05la Cina, che viene considerata dall'America come il vero grande
32:10antagonista per via dello sviluppo tecnologico e militare che sta
32:15portando avanti, e dall'altra parte nei confronti della Russia con cui
32:20Presidente Trump, mi sembra, che voglia avere un rapporto molto più
32:26diciamo
32:29costruttivo rispetto alle precedenti amministrazioni proprio perché non può avere troppi
32:36dossier
32:39di livello
32:41strategico
32:43complessi, quindi deve chiudere per forza la questione dell'Ucraina, naturalmente con i suoi vantaggi, con le terre rare,
32:52le minerali e quant'altro, per
32:56avere indietro le garanzie di restituzione
33:00delle somme che sono state date come aiuti,
33:03ridurre
33:05l'attaccamento e la dipendenza della della Russia dalla Cina e
33:11diciamo quindi
33:12avere il problema della della sfida strategica con la Cina come unico
33:19punto di riferimento.
33:21Questo è un po' il quadro
33:23che si va
33:25a delineare.
33:27Guido, grazie davvero. Ricordo che trovate anche
33:32gli iscritti di Guido nel libro Money
33:342024, trovate tutto in descrizione. Grazie Guido di essere stato con noi e a presto. Grazie a te Fabio, grazie.