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Trascrizione
00:00:00Ben, ritrovate una nuova puntata di Ipso Fatto, l'Italia si racconta.
00:00:04Parleremo di sport, di valori e lifestyle con la World Boxing Fighters Corporation.
00:00:10Insieme alla dottoressa Stefania Trucchi affronteremo poi il tema delle dipendenze affettive.
00:00:16Conosceremo da vicino il festival Colorno Photo Life in compagnia dell'organizzatore Gigi Montali.
00:00:23E indagheremo infine gli errori più rigorrenti dell'imprenditoria italiana
00:00:28con Massimo Martinini, fondatore di Pillole di Business, ovviamente insieme alle nostre rubriche.
00:00:33Subito dopo, la sigla.
00:00:58Ben, ritrovati a tutti con una nuova puntata di Ipso Fatto, l'Italia si racconta.
00:01:07Partiamo con una storia alquanto particolare.
00:01:10Per lui insegnare gli sport da combattimento è una vera e propria missione.
00:01:14A cui si è preparato non solo come atleta, ma anche studiando filosofia, psicologia, le religioni e praticando yoga.
00:01:22Do subito il benvenuto al primo ospite di questa puntata, Franco Scorlano.
00:01:26Franco, buongiorno, ben trovato e grazie per essere qui con noi.
00:01:30Buongiorno a tutti, buongiorno a te.
00:01:33Spero che questa mattinata sia piena di energie e di luce,
00:01:38così come sono tutti i giorni da un po' di tempo a questa parte nella mia vita.
00:01:45E questo è molto bello, già questo messaggio con cui apriamo la puntata.
00:01:50Ti presento brevemente, tu sei settimo Dan di Karate Shortokan,
00:01:54già titolare della squadra azzurra, presidente e fondatore insieme al maestro Alessandro Piavani
00:01:59della World Boxing Fighters Corporation,
00:02:02che riunisce oltre 200 club affiliati su tutto il territorio nazionale.
00:02:08Sei qua per raccontarci la tua storia.
00:02:11Abbiamo capito che non solo sport è nella tua vita,
00:02:13ma soprattutto un grandissimo e profondo percorso interiore.
00:02:17Prego.
00:02:19Sì, io credo che nulla arrivi per caso.
00:02:23In tutta la mia vita, da quando ho scelto fin da ragazzino
00:02:27di lasciare il mio posto che avevo da disegnatore elettromeccanico in una ditta italo-tedesca,
00:02:36dove avrei fatto carriera come capo ufficio tecnico,
00:02:40ho vinto un concorso nelle poste italiane e sono andato a fare l'impiegato per poste italiane,
00:02:46perché questo mi permetteva di avere più tempo per allenarmi.
00:02:50Un grande appassionato di pugilato e karate,
00:02:54e poi mi sono ritrovato tra gli anni 80 e 90, quindi dall'80 al 90,
00:02:59dieci anni nella Nazionale Italiana di Karate, FECAR,
00:03:03con il grande maestro Franco Corbella, scomparso di recente,
00:03:08che ho capito subito di essere su un percorso che era la mia strada, che era la mia via.
00:03:14Non capivo ancora tutto quello che sarebbe successo poi nel futuro,
00:03:19però era quello che volevo fare e dentro di me nasceva sempre di più ogni giorno
00:03:24questa sensazione di essere sulla strada giusta.
00:03:28Questo mi ha permesso poi nell'82 di aprire una palestra,
00:03:33nell'87 di fondare la prima associazione italiana di boxe orientale,
00:03:38dove ho avuto il piacere, la fortuna, l'onore di avere a Sesto San Giovanni
00:03:43oltre 4.000 atleti che mi hanno seguito, chiaramente in quasi 20 anni,
00:03:49perché la palestra a Sesto San Giovanni di boxe orientale l'ho tenuta aperta dall'82 al 2002.
00:03:55Questo mi ha permesso così di capire davvero che cosa mi stava succedendo,
00:04:03di capire davvero di essere sulla strada giusta e mi ha dato la possibilità anche di far conoscere
00:04:10il mio pensiero un po' a tutti quelli che entravano in quella palestra.
00:04:16Ho guidato, non dico insegnato, ma mostrato una strada che tutti questi ragazzi hanno percorso.
00:04:25Poi voi avrete un collegamento anche con Gianmarco Secchi
00:04:30e lui potrà essere una testimonianza anche di questo.
00:04:34Però più nel futuro, più andando avanti, mi sono accorto che questa cosa non doveva
00:04:41solo essere insegnata ai miei allievi diretti, ma la vita, le circostanze e le scelte che sono
00:04:51state fatte durante questo percorso mi hanno portato ad essere così il rappresentante di,
00:04:57insieme con il maestro Alessandro Piavani, prima da solo e poi con lui, abbiamo unificato le
00:05:03nostre due associazioni in un'unica, la World Boxing Fighter Corporation, ad essere così lanciati
00:05:14in tutta Italia ma anche all'estero. Noi abbiamo 32 nazioni associate, solo in Francia abbiamo
00:05:21circa 140 club che ci seguono, in Italia siamo oltre i 250, siamo davvero una grandissima forza
00:05:28che si muove. Tutto questo non è solo gli sport da combattimento, quindi insegnare solo pugni,
00:05:35calci e basta, ma c'è dietro un'etica. L'etica è quella del rispetto delle regole, l'etica è
00:05:42quello che un combattimento o un allenamento si rispecchia nella vita, perché quando vieni colpito
00:05:49forte nella vita è come se subissi un KO sul ring o viceversa. Poi dipende da te, dalla forza
00:05:55che tu trovi dentro di te e noi cerchiamo di far scoprire ai nostri giovani, alle persone
00:06:02che entrano in palestra da noi, che dentro di noi abbiamo una forza incredibile, che comunque se
00:06:09siamo messi a terra dal nostro avversario, siamo colpiti dalla vita duramente con la perdita di un
00:06:16caro, con la perdita del lavoro, con la perdita anche degli affetti che più ci sono vicini,
00:06:25noi sappiamo che, se siamo coscienti di questo, che dentro di noi esiste una forza infinita e la
00:06:32cosa bella secondo me è riuscire ad arrivare a scoprire questo percorso da fare, per arrivare
00:06:41proprio davvero alla nostra conoscenza più intima. In effetti nella vita noi abbiamo un
00:06:51obiettivo ma tante volte quando raggiungiamo l'obiettivo ci accorgiamo che non era importante
00:06:57l'obiettivo ma tutta la strada che abbiamo percorso, le esperienze e le persone che abbiamo
00:07:02conosciuto. Condivido pienamente, hai avuto anche una laurea ad honorem ma oltre a questo
00:07:09riconoscimento nella tua palestra oggi prestate particolare attenzione ai corsi di pugilato
00:07:16dedicati ai ragazzi in carrozzina e agli autistici. Prima di ringraziarti e di dare la
00:07:23linea a Gianmarco Secchi che hai già annunciato tu, Franco ti volevo chiedere lo sport come
00:07:29inclusione, questo è un altro tassello importantissimo dove lo sport davvero può dare un contributo enorme?
00:07:36Sì, nelle nostre palestre, ti posso assicurare in tutte, noi cerchiamo di mettere questo seme,
00:07:44l'inclusività e poi Gianmarco ti potrà andare più nello specifico perché proprio nella sua palestra,
00:07:50visto che poi sarà lui a testimoniare questa cosa, non ci sono solo ragazzi autistici e quelli non
00:07:58normodotati ma ci sono anche dei ragazzi che hanno dei grossi problemi sociali, ragazzi che sono
00:08:07seguiti dall'assistente sociale, ragazzi che senza avere un punto di riferimento o una persona di
00:08:18riferimento si lascerebbero andare e cadrebbero davvero sempre in un baratro più profondo.
00:08:25Noi cerchiamo con la nostra associazione, ripeto quello che ho detto prima, di mettere un semino,
00:08:32i ragazzi di questi che sono davvero non abbienti, non hanno nulla, non hanno nemmeno di che mangiarsi
00:08:39un panino, entrano nelle nostre palestre e i nostri istruttori sono pronti ad accoglierli anche senza
00:08:46fargli pagare un centesimo diretta per sostenere le spese di affitto e quant'altro.
00:08:52Franco, io ti ringrazio tantissimo, adesso chiedo alla regia, prima di salutarti, di entrare in
00:08:59collaboramento con Gianmarco Secchi, è stato un grandissimo piacere averti il nostro ospite,
00:09:05grazie ancora per tutto quello che fate Franco. Sono in grazie a te e ringrazio il tuo programma per
00:09:12averci messo, per averci dato a disposizione questo spazio per poter mettere un semino anche in tutte
00:09:19le persone che ci hanno seguito, grazie mille. Continueremo ad annaffiarlo questo semino, grazie
00:09:26a Franco Scorrano. Ed ecco in collegamento Gianmarco Secchi, cintura nera di box orientale,
00:09:33istruttore di kickboxing, quarto livello, presidente della Warriors Prosesto Box, istruttore per
00:09:39ragazzi in carrozzina, al suo fianco abbiamo anche Piero Affatato, vicepresidente Warriors
00:09:45Prosesto Box. Un ben trovato anche a voi, buongiorno, abbiamo parlato con Franco,
00:09:52buongiorno, ben trovati, abbiamo parlato della dimensione sociale che stanno rivestendo gli
00:09:59sport da combattimento, questo è bellissimo perché attraverso uno sport si veicola un
00:10:05messaggio ben più grosso di inclusione, vorrei ripartire da qui ragazzi insieme a voi.
00:10:13La box come diceva Franco, un grande maestro, ci insegna veramente la socialità e l'inclusione,
00:10:21noi con questo nuovo modo di insegnare abbiamo preso a cuore sia i ragazzi disabili che i
00:10:30ragazzi con meno possibilità economiche o sociali per poter frequentare le palestre
00:10:37e ci occupiamo di inserirli in un contesto dove si crea una famiglia, dove tutti, uomini,
00:10:45donne, grandi, piccoli fanno parte di un gruppo, sta andando bene, siamo contenti e soprattutto
00:10:54abbiamo visto che adesso quello che poteva essere prima un qualcosa di nicchia, oggi
00:11:02si sta aprendo anche a tutte le lettigure che non eravamo abituati, chiamiamoli colletti
00:11:09bianchi perché non sapete definirli, però comunque si parla di persone che magari lavorano
00:11:14in ufficio, magari non hanno mai avuto l'intenzione di tipicchiarsi, perché la box era vista
00:11:22come sport violenti, mentre invece è soltanto una cultura che allena il fisico ma soprattutto
00:11:31la mente, a non avere contatti all'esterno di violenza, questo è quello che cerchiamo
00:11:38di insegnare, con autostima propria di persone che magari a volte affettate da bullismo,
00:11:46oppure perché sono diversi dalla società di oggi che ci etichetta, noi creiamo un qualcosa
00:11:54dove tutti devono andare d'accordo e creare un po' di unione e fratellanza.
00:12:01Grazie Piero, dobbiamo un po' scardinare effettivamente questo pregiudizio degli sport
00:12:11da combattimento che invece sono una lezione di vita perché permettono il rispetto dell'avversario,
00:12:19delle regole e anche dell'inclusione, non è in contraddizione, quindi è una propria
00:12:26mindset su cui dobbiamo lavorare che può essere strumento di inclusione, parlavi tu
00:12:36dei golletti bianchi, ovvero come vengono chiamati coloro che di solito ricoprono ruoli
00:12:42apicali, menageriali, chiedo a te Gianmarco se vuoi rispondermi tu invece, so anche che
00:12:49è sempre più in voglia tra le donne, è effettivamente così in base ai vostri numeri
00:12:57e ai vostri riscontri?
00:13:00Assolutamente sì, sono parecchie le donne che si stanno iscrivendo per fare questa difesa
00:13:06personale, che per mio conto, io preciso sempre, io ho fatto appunto la cintura nera di box
00:13:13orientale che sarebbe l'arte che mi ha insegnato il mio maestro, buttata giù così un combattimento
00:13:19da strada, c'è dentro la Thai, la Kick, il Judo, il Karate, un'arte a 360 gradi che comprende
00:13:27parecchie arti marziali. Detto questo serve appunto tanto per dare fiducia, non per forza
00:13:33comunque alle donne, o comunque a tutti gli altri, ma per dare fiducia a tutti gli altri
00:13:38che magari in qualche modo hanno qualche problema di carattere, facendo questo tipo di allenamento
00:13:44diciamo questo sport, riescono comunque a dare fiducia, non per forza comunque alle donne
00:13:50o comunque anche ai maschi, che anche loro non sembra, ma se sono parecchie che magari
00:13:58in qualche modo hanno qualche problema di carattere, facendo questo tipo di allenamento
00:14:05riescono ad aggregarsi, grazie maestro, e quindi fare una vita più serena, più tranquilla,
00:14:16con più sicurezza.
00:14:18Sicurezza, prima di salutarvi e ringraziarvi hai toccato un tema centrale, c'è proprio
00:14:24anche il discorso della difesa personale da non trascurare, questo vale un po' per tutti,
00:14:29siete d'accordo?
00:14:30Assolutamente sì.
00:14:32D'accordissimo, anche perché proprio l'essere sicuri di se stessi, quello che cerchiamo
00:14:38di far capire, è che essere sicuri delle tecniche che si imparano e che si acquisiscono
00:14:46non è perché bisogna uscire fuori dalla palestra e sentirsi Superman, ma sicuramente sentirsi
00:14:53sicuri dei propri mezzi e sapere che non solo per far male, ma semplicemente perché bisogna
00:14:58sentirsi sempre sicuri e tranquilli, questa è una cosa importante, le donne lo apprezzano
00:15:05tantissimo perché noi insegniamo, il maestro conosce delle tecniche che rendiamo facili,
00:15:13però diciamo sempre, in qualsiasi caso dovesse essere un problema e dunque doveste trovarvi
00:15:19davanti a un episodio difficile, la prima cosa è di vincolarsi e chiedere aiuto, tu
00:15:27puoi scappare, mai creare una connotazione o accettare uno scambio di offese, cerchiamo
00:15:35sempre di dare quell'input che ti scioccherebbe, mentre invece in questo caso si sentono più
00:15:42sicuri e riescono a darsi alla puga piuttosto che a chiedere aiuto, mentre invece sappiamo
00:15:48che quando una donna viene aggredita, il primo sciocco è quello proprio di sentirsi ferme,
00:15:54immobili, non si riescono a muovere, mentre invece questo ti dà la possibilità di fare
00:16:00una piccola reazione, anche l'aggressore quando vede che la persona aggredita reagisce, non
00:16:07ha più la forza di poter aggredire, cerca sempre un obiettivo più debole, dunque questo
00:16:14è quello che cerchiamo di insegnare, a dare subito un'immagine di essere forti e sicuri.
00:16:21Per assurdo, per una donna avere una borsetta in mano è un'arma, ha tutti gli effetti di
00:16:31difesa chiaramente, che può essere usata contro l'aggressore o per scappare, per divincolarsi.
00:16:39Bisogna però lavorare a monte su quello che è il self control e che lo sport da combattimento
00:16:46riesce in qualche modo ad allenare e questo permette poi alla scatola di sentirsi più
00:16:53sicuri e quindi di reagire nel modo migliore e semmai di non essere nemmeno viste come
00:17:00possibili prede. Piero Gian Marco è stato un piacere avervi
00:17:06i nostri ospiti, ci avete portato in questo mondo, parlando anche di sicurezza che è
00:17:11qualcosa che mi sta molto a cuore, quindi non posso che ringraziarvi per questo vostro
00:17:17intervento e augurarvi davvero un ottimo lavoro e tanti successi.
00:17:21Grazie a voi per averci coinvolto e darci questo spazio perché per noi è davvero vitale
00:17:27far conoscere quello che sono questi sport da combattimento e sfatare dei miti cattivi.
00:17:33Esatto, grazie a voi ancora e adesso do appuntamento alla nostra Silvia Alonso con la sua rubrica
00:17:41Ormi di giallo, ascoltiamola.
00:17:52Tutto quello che vediamo e che sembriamo non è altro che un sogno dentro un sogno,
00:17:57così diceva Edgar Allan Poe. Quale migliore citazione amici di Ipso facto per entrare
00:18:03nel romanzo thriller di cui voglio parlarvi oggi.
00:18:06Benvenuti a una nuova puntata di Ormi di giallo da Silvia Alonso.
00:18:09La condanna dei viventi di Marco De Franchi, longanese edizione.
00:18:15Ci eravamo lasciati al primo dei romanzi, al primo thriller di cui protagonista,
00:18:20di quella che sarà una serie speriamo tutti, Valentina Medici, agente, anzi commissario
00:18:27dell'SCO, Servizio Centrale Operativo di Polizia Operante a Roma.
00:18:32Valentina è profondamente ferita, ha ancora i segni di quella che è stata la sua prima indagine,
00:18:37dove di certo non sono mancate le ferite, anzi le torture, da parte della sua abuzzina
00:18:43per salvare dei bambini. Vuole così, ferita, lacerata nell'anima, è decisa a lasciare la polizia
00:18:49quando un nuovo incarico necessita della sua collaborazione.
00:18:53Questa volta si tratta dell'Europol.
00:18:57Quando guardi troppo a lungo l'abisso, alla fine è l'abisso che guarda te,
00:19:01così diceva Friedrich Nietzsche in Allì là del bene e del male.
00:19:04Questa citazione che crea un gioco di specchi e di scatole cinesi l'una dentro l'altra,
00:19:09crea un gioco degli aurori che può ricalcare molto bene la struttura del maestro dei sogni,
00:19:14un orrore che si cela dentro l'altro, con l'uso di nomi chiave tratti a sproposito
00:19:20da un pazzo satico serial killer dal mondo della religione.
00:19:24Questi nomi chiave sono Samuel, angelo della morte, appartenente, un arcangelo
00:19:29appartenente alla tradizione del Talmud e al libro di Enoch.
00:19:34Il nostro pazzo serial killer si maschera molto bene nelle realtà
00:19:39e decide di entrare nel dark web creando la Genna,
00:19:43un orrore che attira esattamente ipnoticamente come un serpente del male
00:19:50le sue prede con falsi miti, ecco perché è il maestro dei sogni,
00:19:53creando delle false realtà, creando delle aspettative
00:19:57e inscenando in questo modo degli orrori che sono ogni volta dei teatri,
00:20:01sono delle sceneggiature, ogni delitto sembra scorrelato dall'altro,
00:20:06ogni delitto è un caso a sé, molto difficile è capire quale sia la mente
00:20:11dietro al quale ci sia, si celi, un disegno unico e scorgere anche questo disegno,
00:20:17ma Valentina è in buona compagnia, sarà affiancata sempre dal suo amore,
00:20:22un amore platonico che non riesce mai a decollare,
00:20:24il commissario Fabio Costa, anche da un bravissimo informatico Loris Manna,
00:20:31ma parliamo un po' del suo autore Marco De Franchi,
00:20:35quanti bravissimi scrittori abbiamo che non appartenendo alla polizia
00:20:39si trovano a inventare storie e poi doversi documentare sul campo
00:20:43per quanto riguarda gli aspetti pratici e dall'altra parte ci sono tanti ispettori,
00:20:49commissari, tanti agenti di polizia o membri della polizia
00:20:52che si cimentano nella narrativa, a volte però mancano un po'
00:20:56di quello spessore letterario o di quello stile sfumato che fa il grande scrittore,
00:21:01ecco l'eccezione che rappresenta il punto di incontro di questi due estremi
00:21:06è proprio Marco De Franchi, sicuramente un talento artistico e narrativo
00:21:11e una sensibilità nello scrivere spiccata a cui si unisce la fortissima esperienza
00:21:16sul campo come commissario di polizia, addirittura operativo nel servizio centrale,
00:21:20operativo di Roma e quindi chi meglio di lui ha indagato
00:21:25nelle menti dei serial killer rari pur rari italiani facendo il profiling,
00:21:31chi meglio di lui ci può parlare di cosa sia il crimine
00:21:35e cosa sia il crimine soprattutto legato alla follia, alla pazzia,
00:21:39che abbia delle derive psicologiche, ecco perché Marco De Franchi
00:21:43è unico nel suo genere e io non posso che consigliarvi il suo libro
00:21:46Il maestro dei sogni e anche il precedente sempre per Longanesi
00:21:50ringraziandovi per l'attenzione e dadovi un appuntamento
00:21:53alla prossima puntata di Orme di Giallo da Silvia Alonso, grazie.
00:22:06E grazie a Silvia Alonso parliamo adesso di dipendenze affettive,
00:22:11cerchiamo di capire meglio di che cosa si tratti con l'aiuto della dottoressa
00:22:14Stefania Trucchi, psicologa, psicoterapeuta e anche terapeuta EMDR,
00:22:20ben ritrovata dottoressa Trucchi, buongiorno.
00:22:23Buongiorno, grazie e saluto tutti.
00:22:27Grazie a lei per essere qui con noi, vorrei partire proprio dall'ABC,
00:22:32di che cosa stiamo parlando quando ci riferiamo al discorso delle dipendenze affettive?
00:22:40Già il termine dipendenza fa capire molto,
00:22:44quando noi affidiamo la propria serenità,
00:22:49il proprio equilibrio, la propria sicurezza ad un'altra persona,
00:22:53perché poi sappiamo che possiamo parlare di tanti tipi di dipendenze,
00:22:59però in questo caso ci stiamo soffermando sulla dipendenza affettiva
00:23:05che purtroppo è un problema che sta venendo sempre più fuori,
00:23:09da una parte diciamo per fortuna se ne parla di più,
00:23:14perché un tempo anche per il ruolo che la donna aveva nei conflitti dell'uomo,
00:23:19ma anche a volte nelle coppie e nelle situazioni,
00:23:22c'erano degli eventi dell'instaurarsi di una dipendenza affettiva,
00:23:29però non veniva messa molto in luce e adesso invece se ne parla di più.
00:23:34E ci si rende conto di quanto la dipendenza affettiva
00:23:38sia proprio un tipo di relazione disfunzionale
00:23:42e in molti casi anche patologica nei confronti dell'altra persona,
00:23:49quindi il dipendere, il far dipendere la propria serenità,
00:23:54anche una questione di identità a volte,
00:24:00cioè io mi sento me stessa o me stesso solo in presenza dell'altra persona,
00:24:06solo se l'altra persona mi rassicura con la relazione,
00:24:13mi rassicura con il suo comportamento che è sempre vicino a me,
00:24:20diciamo che da una parte è presente,
00:24:24ma dall'altra poi vedremo che nel momento in cui parliamo di disfunzionale, patologico,
00:24:28non c'è la stessa corrispondenza di un comportamento amorevole,
00:24:37supportivo e di stima verso l'altro,
00:24:42ma ci sono altri comportamenti che vanno a creare una disfunzionalità.
00:24:50Grazie, grazie dottoressa.
00:24:53Tutto estremamente chiaro, spero anche per chi ci sta guardando in questo momento,
00:24:56quindi addirittura si arriva a non riconoscerci se non in presenza dell'altro
00:25:03che quindi ci conferisce la nostra identità sostanzialmente,
00:25:07una sorta quasi di annullamento.
00:25:10In molti casi in quelle occasioni, in quelle situazioni in cui noi non abbiamo
00:25:16quell'autostima, quella padronanza mi viene anche da dire,
00:25:19di chi siamo veramente con la consapevolezza dei nostri pregi,
00:25:26anche dei nostri limiti e difetti, ma comunque abbiamo delle profonde insicurezze,
00:25:32abbiamo anche una paura enorme dell'abbandono,
00:25:37possiamo correre, conoscere persone che vanno ad agganciarsi in questi punti deboli
00:25:43e quindi quelle persone ci vanno agganciandoci, ci portano verso di loro
00:25:50e ci cominciano ad innescare un sistema di dipendenza,
00:25:55di proprio dipendere da ciò che l'altro dice di noi,
00:26:01se l'altro c'è o non c'è, in che modo c'è o non c'è,
00:26:05perché così noi ci sentiamo rassicurati nella nostra paura,
00:26:09nelle nostre insicurezze, nel terrore di o di essere abbandonati
00:26:16o di essere lasciati completamente da soli.
00:26:20Dottoressa, potremmo in qualche modo con degli aggettivi,
00:26:24ora mi rendo conto che sia un po' una banalizzazione spicciola quella che le chiedo,
00:26:28però delineare ai fini poi di una più facile intercettazione in questi segnali
00:26:33i due profili tipo, cioè da una parte la persona che cade nella dipendenza affettiva
00:26:40e dall'altra parte l'altro soggetto coinvolto,
00:26:44per esempio di solito che tipo di vissuto hanno alle spalle
00:26:48per poter instaurare poi questa sorta, questa struttura di personalità entrambi?
00:26:53Allora, per quanto riguarda la persona che entra in dipendenza dall'altro,
00:26:59spesso ha una struttura di personalità che è stata connotata da un sistema di attaccamento,
00:27:09quindi noi dobbiamo sempre pensare che c'è un passato sul quale porre attenzione,
00:27:16soprattutto il sistema di attaccamento di quando uno è bambino,
00:27:20dove sono state alimentate le paure e tutti quegli elementi
00:27:27che portano il bambino a non sentirsi sicuro,
00:27:31quindi quel tipo di attaccamento insicuro o iperansioso,
00:27:36diciamo che si chiama attaccamento di tipo ansioso.
00:27:40In questi casi il bambino o la bambina crescono senza sentire quella base sicura
00:27:48con la quale poi poter instaurare delle relazioni più sane
00:27:52e anche riconoscere la persona con la quale instaurare questo tipo di relazioni sane.
00:27:58Ci sono molti casi, purtroppo io parlo di molti perché ne stanno venendo sempre più fuori
00:28:05e arrivano nel mio studio persone che hanno assistito o hanno subito,
00:28:11quando erano piccoli, a situazioni di abuso psicologico, di violenza in famiglia
00:28:16e ancora peggio la loro struttura di personalità
00:28:21non ha potuto elaborare quelle sicurezze, quelle reti di forza
00:28:28che poi ci portano, appena riconosciuta la persona pericolosa per noi,
00:28:34il poter andare via, il poterci allontanare, dirigerci verso relazioni più sane.
00:28:40In entrambi i casi, dal continuum dell'attaccamento che non ci ha reso sicuri di noi
00:28:47all'abuso e violenza, cerchiamo di trovare qualcuno sul quale appoggiarci
00:28:54e che ci sostenga.
00:28:56Purtroppo già il fatto di far dipendere la nostra felicità o serenità o equilibrio
00:29:05dalla presenza dell'altra persona, già questo è disfunzionale.
00:29:10Immaginiamo poi se dall'altra parte dovessimo trovare la persona che si approfitta
00:29:15e si aggancia perché individua subito queste parti deboli o pronte a farsi agganciare
00:29:26come l'altro possa distruggerci poi alla fine, no?
00:29:31Assolutamente, se si trova dall'altra parte una persona che ne approfitta
00:29:38e che sta volentieri a galla in questa situazione per trarne beneficio
00:29:45è ovvio che il tutto, questo circolo vizioso viene alimentato e non viene certo fermato e curato.
00:29:53Dottoressa, relazioni non sane?
00:29:57Mi scusi soltanto se la interrompo, ma devo parlare dell'altra figura, no?
00:30:03Volevo chiederle una cosa, poi così ci risponda entrambe.
00:30:08Relazioni non sane, volevo reagganciarmi a questo.
00:30:12Dottoressa Trucchi, relazioni di solito dall'alto della sua esperienza clinica
00:30:16anche quindi destinate a naufragare, mi risponda pure nell'ordine in cui vuole lei?
00:30:21Rispondo prima a questa domanda.
00:30:24Di solito sì, purtroppo sì, bisogna essere realisti e pensare che le relazioni durano
00:30:30se hanno delle basi sane e delle basi nelle quali entrambe le persone che stanno nella relazione
00:30:38hanno un tipo di personalità sana costruita su basi sicure
00:30:47che possano dare spazio sia a loro stessi che all'altro.
00:30:52Quindi la coppia è fatta di due persone, non ci può essere uno squilibrio
00:30:56in cui una persona dipende dall'altra e l'altra può invadere l'interiorità
00:31:04o la sfera personale dell'altra persona come e quando vuole.
00:31:08È normale che prima o poi queste relazioni possano naufragare.
00:31:13A questo proposito voglio aggiungere che molte persone hanno delle gravi difficoltà
00:31:20poi a staccarsi, proprio per il termine dipendenza che stiamo utilizzando.
00:31:27Quindi il fatto che possono naufragare non vuol dire che poi ci si riesce
00:31:34si possa riuscire subito a dire, a riconoscere io sono troppo dipendente
00:31:40mi allontano e mi ricostruisco una vita.
00:31:43Fosse così semplice sarebbe tutto diverso, ma in realtà scattano qui problemi
00:31:48quando le relazioni iniziano a naufragare ma la persona dipendente non riesce a staccarsi.
00:31:55E da chi non riesce a staccarsi?
00:31:58Così mi ricollego alla prima parte della sua domanda.
00:32:01Da personalità narcisistiche che a loro volta non hanno sviluppato
00:32:08una propria sicurezza interna, ma qual è il punto?
00:32:12Che invece di fare un percorso, di cercare di poter sviluppare una propria sicurezza
00:32:19una sicurezza personale, un'autostima, lo fanno i danni dell'altro.
00:32:24Quindi io sento di poterti dominare, sento di poter esercitare un controllo su di te
00:32:30un potere in modo tale che questo alimenta il mio io
00:32:35ed io così sento di stare meglio e di potermi sentire superiore a te.
00:32:45Quindi le personalità probabilmente in grandi casi sono cresciuti in famiglie
00:32:55dove non hanno ritrovato quello di poter sviluppare un senso del sé
00:33:02e una personalità sana, ma anche lì hanno probabilmente
00:33:08anche con genitori di tipo narcisistico hanno sviluppato una personalità
00:33:13troppo legata al proprio ego.
00:33:15E non sono in grado di stabilire relazioni sane se non dominando
00:33:20e sottomettendo l'altra persona.
00:33:24E anche qui c'è un continuum, no?
00:33:26Perché ci può essere quella persona che aggancia l'altro sulle proprie insicurezze
00:33:33ma stabilisce semplicemente un rapporto di dipendenza
00:33:38diciamo che non è mai funzionale, ma non si parla di violenza
00:33:43da quelle persone che invece lo fanno proprio per esercitare
00:33:47poi un abuso psicologico o psicofisico.
00:33:50Quindi anche qui tutto si colloca lungo un continuum
00:33:53sempre disfunzionale, ma dal disfunzionale al patologico al pericoloso.
00:34:01Eh sì, perché poi si può sfociare ovviamente anche nel pericoloso.
00:34:05Dottoressa, in chiusura, si può però cercare di fare un percorso
00:34:10per riconoscere queste strutture di personalità, per riconoscersi
00:34:14per sganciarsi, per guarire?
00:34:17Ci sono dei passi da fare, prego?
00:34:20Assolutamente sì.
00:34:21Allora la prima cosa che io spesso mi trovo di fronte a persone
00:34:27che riconoscono questa dipendenza, riconoscono la pericolosità dell'altro
00:34:32qualunque sia il grado di pericolosità
00:34:35ma non riescono e continuano a dare possibilità all'altro
00:34:41dicono va bene adesso no, per questo motivo va bene aspettiamo
00:34:45vediamo magari l'altra persona cambia.
00:34:46In realtà la prima cosa da fare è non avere paura,
00:34:52non pensare che poi il fatto di cambiare le cose
00:34:58o che la relazione termini significhi preassumersi un senso di colpa
00:35:03di aver rovinato, distrutto, perché molte donne o molti uomini
00:35:08che non riescono ad allontanarsi da queste relazioni
00:35:10poi hanno paura di tenersi responsabili della distruzione di questo legame
00:35:17quando loro stessi ammettono che è disfunzionale e li fa soffrire.
00:35:21Quindi il primo punto è prendere coraggio, non avere paura
00:35:26e non sentirsi in colpa.
00:35:28Dopodiché soprattutto grazie alla terapia e alla terapia MDR
00:35:33quella per eccellenza ma non voglio demolire le altre terapie
00:35:36poi sono psicoterapeuta di orientamento psicodinamico
00:35:40per cui le psicoterapie sono tutte ottime per arrivare
00:35:46a vedere dove l'altra persona ti ha potuto agganciare
00:35:51quindi il riconoscimento di chi hai davanti
00:35:54ma soprattutto l'assunzione di responsabilità
00:35:57di dove la persona negativa è andata ad agganciarci dentro
00:36:02perché se quella persona è entrata nella nostra vita
00:36:06e noi abbiamo stabilito il rapporto di dipendenza
00:36:08è perché noi abbiamo permesso tutto questo
00:36:12perché poi ricordiamoci una cosa
00:36:14che la persona che arriva narcisista o comunque potenzialmente
00:36:19disfunzionale o pericolosa ci presenta un biglietto da visita
00:36:23ci sono sempre degli indicatori all'inizio che noi non vogliamo vedere
00:36:26perché è giusto anche a volte vivere una storia bella
00:36:31e pensare che possa andare tutto bene
00:36:33ma noi dobbiamo fidarci di più di noi stessi
00:36:36e quindi se vediamo qualcosa che non va
00:36:38ascoltare quel qualcosa che non va
00:36:40e fermarci prima di buttarci in una relazione
00:36:43dalla quale poi è duro tirarsi fuori
00:36:46ma dalla quale sicuramente ce la si può fare
00:36:52ci si può allontanare da queste relazioni
00:36:54Esattamente, con consapevolezza e togliendo quella complicità
00:36:58che all'inizio ci ha fatto aprire la porta
00:37:02e ci ha fatto entrare questa persona
00:37:04per poterci agganciare
00:37:06Dottoressa Trucchi, grazie, grazie, grazie
00:37:09parliamo sempre con lei di tematiche necessariamente delicate
00:37:12nel suo ambito di afferenza
00:37:14però ci ha dato dei consigli utilissimi
00:37:17ed è stata molto chiara anche nel delineare
00:37:19le strutture di personalità
00:37:21grazie ancora per il suo intervento
00:37:23Grazie a tutti, vi auguro una bella giornata
00:37:25E ora cambiamo completamente argomento
00:37:28Si è tenuta la quindicesima edizione
00:37:30del Festival Fotografico di Colorno
00:37:32in provincia di Parma
00:37:34con il suo gru dal 27 al 29 settembre scorsi
00:37:38Tra le mostre il lavoro di Elio Luxardo
00:37:41che conoscete tutti immagino come ritrattista
00:37:44delle star di Cinecittà negli anni d'oro
00:37:47ma anche eventi e mostre
00:37:49che si protrarranno fino al 10 di novembre
00:37:51Ne parliamo con Gigi Montali
00:37:54Presidente del gruppo fotografico Colorslight di Colorno
00:37:57Organizzatore del Festival, appunto, Colorno Photo Life
00:38:01Gigi buongiorno, ben trovato anche a te
00:38:04una mostra lunga che non è ancora finita
00:38:07Raccontaci, intanto davvero benvenuto
00:38:10grazie per essere qui
00:38:12La cosa bella di questo evento
00:38:14è la fusione a mio avviso
00:38:16tra le radici della fotografia
00:38:18da una parte e dall'altra le nuove frontiere
00:38:21ovviamente arricchendo il tutto
00:38:23edizione dopo edizione
00:38:25di audiovisivi e momenti musicali
00:38:27Ecco questo rinnovamento
00:38:29a che cosa ha portato?
00:38:31Ciao, benvenuto
00:38:33grazie per l'invito
00:38:35mi fa piacere essere con voi oggi pomeriggio
00:38:37Che dire?
00:38:39L'innovazione ha portato
00:38:41di vedere anche alcune visioni fotografiche
00:38:45di giovani ragazzi
00:38:47che hanno vinto dei premi
00:38:49a livello nazionale
00:38:51Il nostro festival
00:38:53che ormai quest'anno è la quindicesima edizione
00:38:55si contraddistingue
00:38:57perché abbiamo una serie di mostre
00:39:01con circa 400 fotografi
00:39:05dedicati ai grandi fotografi
00:39:07a chi ha fatto la storia della fotografia
00:39:09poi abbiamo altre 6 mostre fotografiche
00:39:13dedicate a chi ha vinto dei premi
00:39:16per cui mediamente sono ragazzi
00:39:18dico giovani
00:39:20possono arrivare ai 40 anni
00:39:22però fotografi che sono
00:39:25sul procinto di partire
00:39:26da archivi di reportage
00:39:28e fotografia artistica
00:39:30per cui partecipando
00:39:32ai premi nazionali
00:39:34riescono a vincere queste cose
00:39:36È un festival tematico
00:39:38che in questa edizione 2024
00:39:40ha avuto come focus
00:39:42totem e tabù
00:39:44simboli e modelli
00:39:46tra passato e presente
00:39:48ecco io ti chiederei
00:39:50Gigi che messaggio
00:39:52ne è scaturito?
00:39:54Sappiamo che cosa evoca
00:39:56l'immagine del totem
00:39:58sappiamo qual è
00:40:00l'accezione
00:40:02il significato
00:40:04quindi la semantica
00:40:06della parola tabù
00:40:08li mettiamo insieme
00:40:10che cosa ne esce?
00:40:12Allora guarda
00:40:14io partirei per focalizzarmi
00:40:16sulla mostra di Luxardo
00:40:18che mostra proprio
00:40:20toccato i totem e i tabù
00:40:22I totem sono
00:40:24questi bellissimi ritratti
00:40:26per cui queste bellezze
00:40:28di attrice
00:40:30di attori
00:40:32nella sua completezza
00:40:34per cui lo suo splendore
00:40:36ritratti fatti negli anni trenta
00:40:38per cui da Sofia Loren
00:40:40Marcello Mastroianni
00:40:42Albertazzi
00:40:44e chi ne metta
00:40:46ma anche personaggi
00:40:48di certo valore
00:40:50tipo Guillermo Marconi
00:40:52per cui veramente
00:40:54i totem dell'inizio del novecento
00:40:56però
00:40:58ha rotto dei tabù
00:41:00ha rotto dei tabù
00:41:02perché negli anni trenta
00:41:04iniziò a fotografare
00:41:06anche i nudi
00:41:08i nudi
00:41:10visti nel senso
00:41:12della bellezza del corpo
00:41:14sia maschile che femminile
00:41:16per cui nella femminilità
00:41:18enfatizzando la dolcezza
00:41:20le linee
00:41:22le forme
00:41:24di questi corpi
00:41:26enfatizzando la forza
00:41:28per cui ci sono delle fotografie
00:41:30fatte a Primo Carnera
00:41:32che era stato
00:41:34in pochi si ricordano
00:41:36però è stato un lottatore italiano
00:41:38degli anni trenta
00:41:40e vedeva questi muscoli
00:41:42sembrano delle statue
00:41:44delle statue greche
00:41:46o delle statue romane
00:41:48per cui penso che questa mostra
00:41:50esca proprio il totem
00:41:52e il tabù
00:41:54di quell'epoca
00:41:56era già precursore
00:41:58di un linguaggio fotografico
00:42:00che ancora adesso
00:42:02a volte si fatica a fare
00:42:04e che quindi non ha assolutamente
00:42:06perso la sua attualità
00:42:08c'è anche una mostra
00:42:10che è diciamo più
00:42:12prettamente legata
00:42:14al sociale
00:42:16dal titolo
00:42:18a mezzo metro da terra
00:42:20di Maurizio Guarino
00:42:22ecco ci racconti
00:42:24mi preme molto
00:42:26diciamo contestualizzare
00:42:28Gigi insieme a te
00:42:30il lavoro
00:42:32dove soprattutto
00:42:34il luogo
00:42:36il contesto
00:42:38in cui è stato realizzato
00:42:40Guarino è un fotografo
00:42:42che per anni
00:42:44ha seguito
00:42:46una comunità
00:42:48di ragazzi disabili
00:42:50facendo proprie attività
00:42:52che chiamiamo ricreativa
00:42:54ma anche di cultura
00:42:56ma anche di ragazzi
00:42:58insegnando la fotografia
00:43:00a ragazzi
00:43:02questo progetto
00:43:04è stato il vincitore
00:43:06proprio del premio
00:43:08totem e tabù
00:43:10dello scorso anno
00:43:12al nostro festival
00:43:14si è messo
00:43:16all'altezza
00:43:18di questi ragazzi
00:43:20che mediamente
00:43:22sono mortelle
00:43:24per cui
00:43:26nel luogo
00:43:28dove loro fanno attività
00:43:30fotografica
00:43:32ma non solo
00:43:34dove loro
00:43:36vivono
00:43:38ed è un progetto
00:43:40molto interessante
00:43:42ha vinto
00:43:44meritatamente
00:43:46questo premio
00:43:48perché ha affrontato
00:43:50con enorme delicatezza
00:43:52questa tematica
00:43:54c'è un messaggio sociale
00:43:56che è emerso
00:43:58come dire
00:44:00come minimo gomondenominatore
00:44:02ecco Gigi
00:44:04direi
00:44:06dall'edizione 2024
00:44:08che abbiamo detto
00:44:10non essere ancora finita
00:44:12manca ancora un po' di tempo
00:44:14però c'è un qualcosa di forte
00:44:16in un periodo storico
00:44:18anche come stiamo vivendo
00:44:20che in qualche modo
00:44:22a tuo avviso
00:44:24è emerso più forte
00:44:26perché
00:44:28la mia visione
00:44:30è fare vedere
00:44:32anche dei lavori
00:44:34del fotoreporter
00:44:36Angelo Cozzi
00:44:38Angelo Cozzi
00:44:40ha iniziato a fotografare
00:44:42in Italia
00:44:44negli anni 50
00:44:46per cui aveva avuto
00:44:48il primo incarico
00:44:50da epoca
00:44:52negli anni 50
00:44:54e poi ha iniziato
00:44:56a rivedere
00:44:58questi mondi
00:45:00in guerra
00:45:02la Palestina
00:45:04la seggiorne di Israele
00:45:06e ragionare
00:45:08che ancora oggi
00:45:10nel 2024
00:45:12vediamo gente che purtroppo
00:45:14si uccide
00:45:16in questi luoghi
00:45:18ti fa capire che a volte
00:45:20l'uomo non ha capito
00:45:22niente del passato
00:45:24per cui
00:45:26l'uomo
00:45:28non ha capito
00:45:30niente del passato
00:45:32ma molto attuale
00:45:34e anche perché
00:45:36Angelo Cozzi
00:45:38quando ha fotografato
00:45:40la guerra
00:45:42sia in Vietnam
00:45:44che in Palestina
00:45:46ha sempre dato
00:45:48una visione
00:45:50dal punto di vista
00:45:52anche di bambini
00:45:54perché i bambini
00:45:56sono vanni di profughi
00:45:58che scappano via
00:46:00da questi luoghi bombardati
00:46:02per cui
00:46:04uno che viene a vedere
00:46:06questa mostra
00:46:08deve riflettere
00:46:10e dire
00:46:12ma come
00:46:14ancora sono passati
00:46:16praticamente più di 50 anni
00:46:18e siamo qua
00:46:20a contendersi
00:46:22qualcuno sta contendendo
00:46:24un pezzo di terra
00:46:26e è un bello
00:46:28messaggio
00:46:30e anche
00:46:32anche
00:46:34un messaggio
00:46:36forte
00:46:38quindi davanti ad una foto
00:46:40ci si rilassa
00:46:42perché è una forma
00:46:44di espressione
00:46:45increativa
00:46:47però
00:46:49dall'altra parte
00:46:51l'immagine
00:46:53ci colpisce
00:46:54Gigi, è stato un piacere averti qui per parlare del post-evento, ma non solo, anche di quello
00:47:00che ancora è in corso, soprattutto per dare un messaggio sociale attraverso questa bellissima
00:47:06arte che è appunto la fotografia.
00:47:08Io ti ringrazio tanto.
00:47:09Grazie tanto, io invito tutti gli ascoltatori a venire a Colorno, le mostre sono aperte
00:47:16il sabato e la domenica dalle 10 alle 12.30, dalle 15 alle 18.30, per cui Colorno, per
00:47:24chi non sa dove sia, è a 10 chilometri da Parma, uscito dall'autostrada, 5 minuti
00:47:29e uno arriva, per cui è veramente anche molto comodo da raggiungere, anche col treno, parliamo
00:47:33di eco-sostenibilità, abbiamo la stazione ferroviaria, per cui venite a Colorno, sono
00:47:38veramente mostre che fanno pensare, fanno riflettere e poi c'è anche la bellezza di
00:47:42Luxardo.
00:47:43Grazie, grazie ancora a Gigi e ai Montali.
00:47:47Eccoci ora in chiusura di puntata, parliamo appunto di imprenditoria italiana, perché
00:47:52il 30% delle aziende fallisce nei primi tre anni e oltre il 50% nei primi 5, secondo
00:48:00Istat.
00:48:01Cerchiamo di capirne meglio il perché e il come con Massimo Martinini, consulente, speaker,
00:48:07autore e formatore.
00:48:08Massimo, buongiorno, ben trovato anche a te.
00:48:11Buongiorno a te, Francesca, buongiorno a tutti.
00:48:14Allora, entriamo subito nel vivo della questione, quali sono solitamente le problematiche maggiori
00:48:21che affliggono le imprese, soprattutto in fase di startup e nei primi anni di vita?
00:48:26Sicuramente la prima in assoluto, quella che si può notare ovunque, è quella che molti
00:48:32imprenditori ancora aprono un qualunque tipo di attività e aspettano, sperando che i clienti
00:48:35arrivino da soli, come si faceva nel dopoguerra, quando c'era tanta domanda, poca offerta e
00:48:42le persone si muovevano per andare a fare acquisti.
00:48:44Oggi non è così, il mondo è cambiato, abbiamo qualunque tipo di concorrente praticamente
00:48:49a portata di click e gli imprenditori devono muoversi, attivarsi per accarappiarsi i clienti,
00:48:55altrimenti i clienti da soli non arriveranno.
00:48:56E questa immobilità, dal mio punto di vista, è la causa principale che porta poi al fallimento
00:49:01e alla chiusura.
00:49:02Questo quindi è il motivo numero uno, sostanzialmente.
00:49:06Vediamo anche l'altra parte, la parte, quella più vincente, poi magari mi piacerebbe che
00:49:12tu portassi anche a nostra conoscenza, alla tua esperienza personale.
00:49:17Dall'altra parte abbiamo invece dei business, dei modelli di business di successo.
00:49:21Ecco, qual è la differenza, se guardiamo il problema da entrambe le parti, qual è
00:49:27la differenza nell'approccio di alcuni imprenditori che ce la fanno e altri che, appunto, dicevi
00:49:33tu, si mettono in attesa dell'arrivo dei clienti, clienti che poi inevitabilmente non arrivano.
00:49:38Qual è la strategia giusta che mettono in atto?
00:49:41Allora, diciamo che sono ovviamente molteplici perché non c'è una singola cosa, ma è
00:49:46un insieme di cose che, dalla mia esperienza oramai ventennale, anche se fatte in maniera
00:49:51tra virgolette elementare o comunque basilare, se fatte tutte portano comunque dei grandi
00:49:55risultati.
00:49:56Quindi è meglio fare tutto in maniera discreta piuttosto che una singola cosa eccellente,
00:50:00ma poi ignorare il resto.
00:50:02Io faccio sempre l'esempio dei ristoranti, se tu aprissi il miglior ristorante del mondo,
00:50:06il miglior chef del mondo, i migliori ingredienti, i migliori camerieri, i migliori di tutto,
00:50:10ma nessuno lo sa, il ristorante non lavorerebbe ovviamente e quindi bisogna cercare di bilanciare
00:50:16un po' il tutto e le aziende che vediamo che hanno successo tendenzialmente si concentrano
00:50:20tantissimo sulla comunicazione e sul dare ai clienti una motivazione per farsi scegliere.
00:50:25Diciamo che più o meno parte tutto da lì, quindi partiamo dalla risoluzione di un problema
00:50:29che può essere un problema reale, pensiamo alla multinazionale delle più conosciute,
00:50:35Amazon, che il problema risolve e che ti porta tutto a casa in un giorno tendenzialmente
00:50:38senza bisogno che tu nemmeno esca di casa, quindi è partita da un problema e ha cercato
00:50:42di risolverlo e moltissime aziende nascono con questa, diciamo, con questa idea del risolvere
00:50:48un problema al cliente e risolverlo meglio dei concorrenti e farlo sapere, questi sono
00:50:52i due elementi chiavi che permettono effettivamente di far crescere poi le aziende, svilupparsi
00:50:57insieme a tutte le altre competenze che servono.
00:50:59Chiarissimo, quindi bisogna in qualche modo essere in grado di soddisfare facendo la differenza,
00:51:05l'esigenza che fino a quel momento magari non è soddisfatta o non lo è appieno e dall'altra
00:51:09parte comunicarlo nella maniera più strategica ed efficace possibile e ti chiedo, in tutto
00:51:15ciò dicevi è una ricetta, è un mix di ingredienti, non ne basta solo uno, non ne bastano due,
00:51:22la crescita personale e la produttività quanto incidono nello sviluppo del business?
00:51:28Secondo me è tantissimo, c'è un autore che mi piace molto, Gladwell, Maxwell, che lui
00:51:35sostiene, la chiamo se non sbaglio, la legge del coperchio, ovvero dice che ogni imprenditore
00:51:39ha un livello oltre il quale non può andare se non cresce come imprenditore appunto, quindi
00:51:44noi riusciremo a far crescere il nostro business fino a quanto siamo in grado di gestirlo.
00:51:48Oltre, diciamo, per farlo andare oltre dobbiamo crescere noi come imprenditori, la crescita
00:51:53personale ovviamente entra in gioco.
00:51:55Oltretutto un'altra, dal mio punto di vista, mancanza che ho notato che hanno molti imprenditori
00:52:00è proprio quella di fissarsi degli obiettivi che fa parte della pianificazione di tutte
00:52:04le soft skills ovviamente che entrano in gioco, perché se noi ci diamo un obiettivo
00:52:09a quel punto, nel momento che non lo raggiungiamo, siamo costretti a fare delle azioni per raggiungerlo
00:52:14ma nel momento che noi non abbiamo alcun tipo di obiettivo, anche a livello imprenditoriale
00:52:18ma anche nella sfera personale, semplicemente ci lasciamo trascinare da quello che succede,
00:52:24quindi rimaniamo un po' passivi e come una zattera sul fiume, senza controllo, e invece
00:52:29se abbiamo degli obiettivi ben chiari, poi possiamo non raggiungerli per carità, però
00:52:33iniziamo a fare azione, e la chiave nel mondo del business è proprio fare azione, iniziamo
00:52:38a fare qualcosa per cercare di raggiungere quell'obiettivo, non funzionerà la prima
00:52:42volta, non funzionerà la seconda, non funzionerà la terza, ma nel frattempo noi cresciamo come
00:52:47imprenditori perché dobbiamo sperimentare cose nuove, facciamo più esperienze e prima
00:52:51o poi troveremo un qualcosa che ci farà avvicinare verso il nostro obiettivo, anche a costo di
00:52:55andare per tentativi, letteralmente.
00:52:58Quindi ci fai capire che la pianificazione è fondamentale, ancora più di perseguire
00:53:04al primo colpo l'obiettivo stesso, se non c'è di base questo non riusciamo a visualizzare
00:53:10i punti di arrivo, le falle nel sistema e quindi trovare poi le soluzioni alle falle
00:53:16stesse, giusto?
00:53:17Assolutamente sì, e ti aggiungo il fatto che moltissimi imprenditori, siccome peccano
00:53:23tantissimo di pianificazione, di capacità di organizzare, con la famosa gestione del
00:53:26tempo, se lo vogliamo chiamare in termini grediti, in ogni caso si trovano tutto il
00:53:31giorno a lavorare tantissime ore ma per cose non prioritarie che non portano poi risultati
00:53:35importanti e tralasciano invece le scelte importanti per far crescere l'attività nei
00:53:41ritagli di tempo e questo ovviamente si trasforma in un disastro.
00:53:45Che tra l'altro è sempre un binomio abbastanza complesso, quello della gestione, della vita
00:53:52imprenditoriale, lavorativa e di tutto ciò che è di fuori, quindi di tutto ciò che
00:53:57è la sfera poi personale, familiare e il tempo libro, hai toccato secondo me un elemento
00:54:03cruciale insieme al tema delle soft skills, infatti ti volevo chiedere se potessi dirci
00:54:08qualcosa di più, cioè quanto sono importanti, quanto peso hanno le soft skills in tutto
00:54:14ciò?
00:54:15Mi sembra di capire che forse sono a volte un po' trascurate ma che in realtà hanno
00:54:18un peso specifico altrettanto fondamentale, è così?
00:54:22Secondo me assolutamente sì, anche perché oggi purtroppo sono difficili o meglio non
00:54:29gli si dà la giusta importanza quindi vengono tendenzialmente ignorati, ci si concentra
00:54:32tantissimo nel diventare competenti nella propria area di specializzazione e per carità
00:54:37è fondamentale ma trascurando tutta la parte di competenze trasversali siamo limitati e
00:54:44quindi è assolutamente importante, anche semplicemente considerando la capacità di
00:54:48pianificare correttamente una giornata, c'è un gruppo di imprenditori che perdono letteralmente
00:54:54ore e ore durante la settimana ma anche decine in alcuni casi per fare attività che dovrebbero
00:54:59totalmente ignorare perché non sanno pianificare e quindi non hanno tempo per sé, non hanno
00:55:03tempo per la famiglia, non hanno tempo per fare le cose veramente importanti per l'azienda
00:55:08e rimangono sempre in questo vortice di cose da fare che gli stressa, gli ruba del tempo,
00:55:14gli prosciuga di energie e diciamo non gli fa evolvere, non gli fa portare nuovi risultati
00:55:20e tutto parte dalla mancanza di queste competenze che vengono totalmente ignorate, dal mio punto
00:55:25di vista sono fondamentali. Sì anche perché distolgono poi da quello che è il focalizzare
00:55:30l'obiettivo, la palla come si suol dire e mi piacerebbe che tu portassi appunto alla
00:55:37nostra conoscenza come è nata pillole di business, come si è posizionata perché attraverso l'esempio
00:55:46credo che si riesca a trasmettere ancora meglio alcuni elementi fondamentali. Sì diciamo che
00:55:53innanzitutto un progetto che è partito ormai da 6-7 anni, forse anche qualcosa in più, è nato
00:55:58tutto dal 2003, ho gestito un ristorante in spiaggia, un bel ristorante a Rimini,
00:56:06e ho fatto esattamente quello che fanno ancora molti imprenditori oggi, quindi ho aperto, siccome
00:56:10siamo in una zona turistica, le persone arriveranno da sole e stavo tutto il giorno ad aspettare queste
00:56:14persone che non arrivavano mai ed è stato un fallimento molto importante, mi è costato 5
00:56:19anni di vita, di lavoro per ripagare tutti i debiti che siamo accumulati in quel tempo e durante quel
00:56:24periodo mi sono detto ma perché ci sono alcuni imprenditori che qualunque attività aprono,
00:56:28avviano, hanno successo e ce ne sono altri che fanno una fatica incredibile o addirittura falliscono
00:56:33come era successo a me, ed ecco iniziato a studiare tutti quegli elementi di business, di
00:56:38marketing, di crescita che ho oggettivamente imparato perché ho studiato veramente tanto e le
00:56:45pillole di business nascono con quest'ottica perché quando io avvia e apri il mio bar non
00:56:50c'era tanta formazione come oggi e se avessi avuto le formazioni che condivido nelle mie pillole
00:56:54avrei veramente risparmiato tanti soldi, forse avrei aperto un locale di successo già quella
00:56:59volta, quindi è nata proprio con l'idea di essere quella figura di cui io avrei avuto bisogno 20
00:57:05anni fa, ho iniziato a condividere le mie competenze via mail e via video, sono più di 2.900 video al
00:57:11momento quindi sono veramente tanti. Diciamo che hai pagato lo scotto tu in prima persona ma poi
00:57:16in maniera resiliente ti sei rimodulato applicandoti, studiando e poi adesso facendoti portavoce di
00:57:22tutto questo, quindi un appello ai nostri imprenditori italiani se dovessimo riassumere
00:57:28in chiusura di puntata Massimo le nuove imprese, quali sono gli errori che devono assolutamente
00:57:34evitare visto che hanno la fortuna oggi di poter usufruire di una formazione, di una
00:57:39conoscenza molto più ampia rispetto anche solo ad alcuni decenni fa quando hai iniziato tu?
00:57:45Sicuramente non rimanete fermi sperando che i clienti arrivino da soli perché se non arrivano
00:57:52oggi, non arrivavano ieri, non arriveranno nemmeno domani, quindi muoviamoci, facciamo azione,
00:57:57facciamogli sapere che esistiamo, capiamo chiaramente che il nostro cliente, quindi come lo
00:58:01possiamo aiutare, come può beneficiare del nostro prodotto o servizio, diciamoglielo, spieghiamoglielo
00:58:06in maniera chiara e comunichiamolo e poi partiamo, altra nota dolente soprattutto per i piccoli,
00:58:11partiamo dal presupposto che da soli abbiamo sempre un limite quindi con il tempo avremo
00:58:15bisogno di crescere, imparare a delegare, altra nota super dolente, ma l'importante è fare azione
00:58:21quindi non rimanere fermi sperando che le cose cambino perché non cambieranno mai.
00:58:26Un'ultima domanda, una curiosità che mi è sorta adesso nel momento in cui ti stavo ascoltando,
00:58:31il networking è un qualcosa che ci può avvenire quindi in soccorso?
00:58:35Tendenzialmente sì anche perché diciamo che la nostra rete di conoscenza innanzitutto ci
00:58:42permette, ci apre tantissime opportunità soprattutto nel momento che noi, c'è una
00:58:46cosa bella degli imprenditori dal mio punto di vista è che se vogliamo crescere è una
00:58:50crescita infinita, quindi noi ogni giorno impariamo cose nuove, confrontarsi con imprenditori,
00:58:55a parte che c'è una crescita da entrambi i lati perché io condivido esperienze che ho avuto con
00:59:01altri imprenditori che possono apprendere molto della mia esperienza e a mia volta posso prendere
00:59:05da loro e quindi mettere in atto alcune strategie che loro hanno fatto che io non avevo pensato che
00:59:10possono portare risultati interessanti e questa è una cosa assolutamente esplosiva, in più si
00:59:16creano tante opportunità perché non è raro che imprenditori si incontrino, aprono nuove società,
00:59:20ne ho aperta una due settimane fa, tre settimane fa io, per la stessa logica perché quando si
00:59:25mescolano competenze diverse ed imprenditoriali di un certo livello vengono veramente fuori delle
00:59:31grandissime idee con tantissimo potenziale di business sostenibile. Quando si dice la
00:59:36contaminazione quella positiva, quella vincente. Massimo è stato un piacere, grazie per essere
00:59:43stato il nostro ospite e stai qui con noi per i saluti finali, grazie ai nostri telespettatori,
00:59:49ovviamente una nuova puntata vi aspetta la prossima settimana, grazie ancora tutti per l'ascolto.