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00:00:00In questa nuova puntata di Ipso Fatto l'Italia si racconta parleremo del
00:00:04problema delle aggressioni e delle violenze alle forze dell'ordine con il
00:00:08segretario generale nazionale del sindacato italiano autonomo finanzieri
00:00:13Eliseo Taverna. Conosceremo poi più da vicino il neuroblastoma e i risultati
00:00:18della ricerca in tal senso grazie alla fondazione italiana per la lotta al
00:00:22neuroblastoma onlus. Faremo un bilancio sulla vendemmia e la raccolta delle
00:00:27olive nelle 2024 con i produttori Francesca Bodei e Luigi Negri e infine
00:00:33discuteremo di empowerment femminile insieme alla psicologa, psicomotricista
00:00:38ed esperta di percorsi di consapevolezza del femminile
00:00:42Paola Lanfranco. Ovviamente in compagnia delle nostre rubriche subito dopo la sigla.
00:00:57Buongiorno, ben trovati a nuova puntata di Ipso Fatto l'Italia si racconta. Ve lo
00:01:17avevamo preannunciato come di consueto nel sommario.
00:01:20Parliamo di un tema di stringente attualità ovvero facciamo il punto sul
00:01:24problema delle aggressioni alle forze dell'ordine. Dopo l'evento tra l'altro
00:01:29che si è tenuto il 5 novembre scorso e che ha visto scendere Siaf in
00:01:34piazza, in più piazze italiane per sensibilizzare sul tema il governo e il
00:01:40Parlamento e anche le istituzioni. In collegamento da Roma abbiamo a tal
00:01:45proposito il segretario generale nazionale del sindacato italiano
00:01:49autonomo finanzieri Eliseo Taverna. Dottor Taverna ben trovato, buongiorno
00:01:54grazie per essere qui con noi. Buongiorno dottoressa Chezzani, ben
00:01:59trovato anche a lei. Grazie, allora come siamo messi a numeri anche a fronte di
00:02:04quanto è emerso nelle piazze italiane il 5 novembre scorso? Il problema delle
00:02:10aggressioni alle forze di polizia in generale a tutti coloro che svolgono una
00:02:15professione di aiuto è arrivata a un livello veramente d'allarme.
00:02:19Consideriamo che l'anno scorso ci sono state una media di sei aggressioni
00:02:24violente al giorno con numerosi colleghi che hanno riportato, delle varie forze di
00:02:28polizia che hanno riportato ferite e lesioni anche di un certo
00:02:33rilievo e questo accade nei controlli quotidiani che si fanno sul territorio,
00:02:37accade nei centri di permanenza e di accoglienza e di rispingimento, accade
00:02:42in ogni contesto della società civile e ovviamente è diventato un'allarme
00:02:48sociale perché purtroppo si hanno delle armi spuntate e si fa fatica a
00:02:56reagire a fronte anche di questi interventi che vengono fatti a tutela
00:03:01della collettività. Purtroppo oggigiorno c'è una
00:03:05impostazione concettuale, un'impostazione sociale che relega un po' le forze
00:03:12dell'ordine in una condizione di difficoltà nell'agire anche per una
00:03:16mancanza di regole d'ingaggio chiare e precise e anche per una normativa che
00:03:22non è troppo a favore o molto a favore o adeguatamente a favore come dovrebbe
00:03:28essere degli operatori di polizia che ricordo rappresentano lo Stato e quindi
00:03:34dovrebbero avere senza ovviamente scivolare in uno Stato di polizia ci
00:03:38mancherebbe ma dovrebbero essere messe nelle condizioni di poter avere quegli
00:03:43strumenti e quelle norme giuridiche che consentano di poter tutelare la
00:03:46collettività. Grazie dottor Taverna, intanto ci vuole spiegare come vi siete
00:03:51attivati il 5 novembre scorso cioè nelle piazze italiane che cos'è accaduto?
00:03:58Proprio per queste ragioni il 5 novembre scorso come SIEF, Sindacale Italiano
00:04:02Autonomo Finanzieri abbiamo organizzato un volantinaggio nelle varie città
00:04:07italiane appunto per sensibilizzare il Governo, il Parlamento e l'opinione
00:04:11pubblica e anche diciamo in questo caso i cittadini che possono fare la loro
00:04:16parte proprio su questa tematica perché oggi il problema delle aggressioni,
00:04:20il problema della mancanza del una certezza della pena, la difficoltà anche
00:04:25ad eseguire in presenza di azioni violente nei confronti degli operatori
00:04:30di polizia, degli arresti e obbligatorie che spesso anche la magistratura fa
00:04:35semplicemente denunciare chi commette questi reati quindi non si procede alla
00:04:40misura caudelare e questo anche per problematiche che sono probabilmente
00:04:45anzi molto più semplicemente legate al sovraffollamento delle carceri non si
00:04:50procede a una misura caudelare e si si ritrova con queste persone violente che
00:04:56il giorno dopo sono o dopo due giorni sono in strada e si continuano a
00:05:01delinquere e a diciamo a commettere reati imperterriti e quindi per questo
00:05:07motivo stiamo cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica, il Parlamento, noi
00:05:12abbiamo chiesto come sindacato anche unitamente al SIAP perché il sindacato
00:05:16italiano autonomo di polizia recentemente abbiamo chiesto a una
00:05:19lettera inviata all'istituzione che si debba inserire nell'ordinamento
00:05:23l'arresto obbligatorio in fraganza qualora ci sono degli atti di violenza
00:05:27nei confronti degli operatori di polizia e anche di coloro che svolgono una
00:05:31professione d'aiuto, l'help and profession, perché anche i sanitari stiamo
00:05:35vedendo, è notizia anche di giorni fa, anche persone che lavorano nel servizio
00:05:40pubblico sono oggetti di aggressione, parlo del personale sanitario, dei
00:05:47controllori sui treni, su gli autobus, quindi c'è una vera e propria emergenza
00:05:51legata alle aggressioni. Tra l'altro dottor Taverna, un problema che riguarda
00:05:57sì il sistema carcerario, quindi all'interno delle mura peritenziarie, ma
00:06:02che appunto, come diceva lei, esula anche da questo, quindi fuori, fuori anche su
00:06:09un treno, è cronaca, non dico di tutti i giorni, ma purtroppo spesso frequente,
00:06:15anche se il controllore vuole fare semplicemente il proprio lavoro, spesso
00:06:18viene aggredito. Lei parlava di un fenomeno che ha il
00:06:23sapore a tutti gli effetti di allarme sociale, ecco le chiedo, quale specchio
00:06:28della società riflette un fenomeno del genere?
00:06:32Purtroppo riflette una società che è molto complicata, insomma effetto anche
00:06:38un po' dal consumismo, effetto anche da altri disaggi, forse da prospettive, per
00:06:43quanto riguarda i giovani, da prospettive future, da difficoltà, da una mancanza
00:06:49anche di educazione civica che sta venendo meno, le forze di polizia o chi
00:06:54svolge un servizio pubblico sono l'emblema dello Stato e sono chiamate a
00:06:58garantire la democrazia, la sicurezza del Paese, e invece oggi sono frequenti sia
00:07:05personale che in servizio, fuori servizio, che interviene a sostegno della
00:07:08collettività, di aggressioni violente, non c'è un minimo rispetto nei confronti del
00:07:13ruolo che le forze di polizia svolgono, questo sicuramente è il sindrome di un
00:07:18male molto più profondo che affligge la società, un male sociale, ricordo a me
00:07:24stesso sicuramente anche la pandemia ha giocato il suo ruolo e confrontandoci
00:07:29anche con degli psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, e dopo questo fenomeno i
00:07:34disaggi sociali sono aumentati notevolmente nella società,
00:07:38quindi sono un mix di situazioni, quindi mancanza di prospettive, mancanza di
00:07:42futuro, mancanza di riferimenti, di punti di valore, molto probabilmente sono un mix
00:07:50che stanno portando a delle reazioni scomposte, sia questo noi
00:07:54aggiungiamo una visione generalizzata che oggi si ha dove l'operatore di
00:08:03polizia con regole poche chiare non può intervenire in modo determinato per
00:08:10garantire eventualmente la giustizia a chi si macchia di reati, questo diventa
00:08:16molto complicato, è chiaro che sia possibile che non può passare certamente nella
00:08:22repressione, c'è bisogno anche di fare un'attività di prevenzione perché bisogna
00:08:27creare la cultura, bisogna ritornare a fare leva molto sull'educazione civica
00:08:31nelle scuole, nei contesti sociali, nella società civile, tutti elementi importanti
00:08:37che oggi a nostro avviso sono venuti meno. Un'ultima domanda Dottor Taverna, abbiamo
00:08:44parlato in parte, minima parte delle carceri, ha citato giustamente il
00:08:47sovraffollamento perché il problema poi a mio avviso va visto a tutto tondo,
00:08:52ogni azione corrisponde a me una reazione, quindi poi è una bomba ad
00:08:56orologeria, a un certo punto un sistema che fa fatica a governarsi, ad essere
00:09:02governato da entrambe le parti, quindi senza voler giustificare assolutamente
00:09:06niente la prevenzione, sono d'accordo con lei, è assolutamente al primo posto
00:09:11prima della repressione, ma le chiedo, allo stato dell'arte, lei ha citato
00:09:16quello che state chiedendo e quella che potrebbe essere quindi una soluzione al
00:09:20livello di intervento, ma le chiedo, sia dentro il sistema penitenziario sia fuori,
00:09:25ad oggi la legge che cosa prevede esattamente?
00:09:29Il problema è che comunque ci c'è, più che altro è un'impostazione che le norme ci
00:09:34sarebbero anche, anche se andrebbero rafforzate, però è una questione di regole
00:09:38di ingaggio, di modalità di interventi, perché oggi per una serie di ragioni è
00:09:42passato un messaggio nella società dove praticamente l'operatore di polizia
00:09:47spesso ha difficoltà anche a capire come può reagire, in che misura può
00:09:53utilizzare la forza, perché poi regolarmente viene messo sotto processo
00:09:57con accuse mediatiche e poi processi giudiziari che durano anche tantissimi
00:10:03anni, perché dopo si va a vedere se la difesa è proporzionale all'offesa con
00:10:08meccanismi anche complessi e si va a valutare se le reazioni che ci sono
00:10:12state erano conformi e proporzionali all'offesa di chi si è macchiato e
00:10:19questo è complicato, entrare in un meccanismo di valutazione di questo
00:10:22genere molto spesso porta anche a dover subire delle contanne con del
00:10:27risarcimento di danni, noi dobbiamo arrivare senza scivolare in
00:10:31uno stato di polizia, ci mancherebbe, e diciamo perseguendo anche i singoli
00:10:37colleghi che dovessero in modo diciamo doloso macchiarsi di abusi, perseguirli
00:10:45come giusto che sia, perché chi indossa l'uniforme deve essere la garanzia
00:10:49dello Stato, la garanzia per il cittadino, la garanzia anche per una persona che in
00:10:54quel momento vive un momento di difficoltà, vive un momento di
00:10:59fragilità, quindi parlo anche dell'eventuale arrestato, del carcerato,
00:11:02quindi guai a pensare ad abusi, ad azioni gratuite, però la misura
00:11:08deve essere messa nelle condizioni, quando il cittadino viene fermato, chiunque
00:11:12ci sia, deve sapere che di fronte allo Stato ha delle forze di polizia, ci
00:11:15devono essere delle regole chiare, modello americano, anche se forse poi non
00:11:20è risultato sempre il migliore, però deve sapere che deve
00:11:23eseguire quello che gli viene detto con interventi fatti a distanza di
00:11:28sicurezza e con degli strumenti anche adeguati, che sono il taser, che sono lo
00:11:36stra e il peperoncino, che sono il manganello e con delle possibilità di
00:11:39poter reagire a delle azioni violente, ecco assistiamo ogni giorno, le cronache
00:11:44sono piene di persone fuori controllo per una serie di ragioni, perché sono
00:11:49violenti o perché sono delinquenti o perché sono affetti da disturbi e
00:11:52magari pure in possesso di armi e le brandiscono, fanno azioni contro
00:11:57cittadini, contro forze dell'ordine e vediamo che attorno ci sono tutta una
00:12:01serie di agenti che hanno difficoltà anche a poter agire, perché le misure
00:12:06non sono chiare e non sanno neanche bene poi quali saranno le conseguenze, questo
00:12:11sta creando momenti anche di sbandamento negli operatori di polizia.
00:12:16Recentemente abbiamo visto che anche l'ECRI, che è un organismo del Consiglio
00:12:21d'Europa, addirittura ha ritenuto le forze di polizia razziste che fanno
00:12:27azioni di profilazione e questo è grave, cioè pensare che le forze di polizia che
00:12:31in tutti i contesti, le forze di polizia italiane, hanno un portato di umanità,
00:12:35hanno un portato di altruismo, sono presenti in tutti i paesi e riguardato questo paese e sono state
00:12:42sempre in prima linea e hanno mostrato sempre il proprio volto, all'eccezione di
00:12:46singoli e rari storici che si sono verificati nella storia, parlo del G8, di
00:12:50altre situazioni, il caso Cucchi, dove le persone hanno sbagliato e hanno anche
00:12:53pagato ed è giusto che sia così, per il resto è stato sempre mostrato un volto
00:12:59profondamente umano e molta attenzione all'essere umano, quindi bisogna
00:13:06cambiare completamente l'impostazione. Il problema delle carceri è un problema serio?
00:13:10Un problema serissimo e purtroppo non abbiamo adesso il tempo per
00:13:14poterni disquisire abbastanza, magari mi riservo di rifarlo in futuro molto
00:13:19volentieri con il suo ausilio dottor Taverna, non volevo far passare l'idea da
00:13:24parte mia né sua di dover o voler giustificare in un atteggiamento o
00:13:28nell'altro, c'è bisogno di sicurezza, c'è bisogno che le forze dell'ordine possano
00:13:32operare al meglio in maniera etica per far rispettare appunto la sicurezza e
00:13:39l'ordine pubblico, dall'altra parte c'è bisogno di prevenzione e di rieducazione
00:13:45e qua si inserisce sicuramente il discorso del sistema carcerario, immagino
00:13:49sia d'accordo con me dottor Taverna. Nel modo più assoluto c'è bisogno di
00:13:54sicurezza perché lo chiedono i cittadini, le persone si sentono più insicure,
00:13:59dimostrano che le forze di polizia seppur sono brillanti, sono tra le
00:14:04migliori in Europa, forse nel mondo, però con una legislazione, con un'impostazione
00:14:08culturale che ormai ha preso piede, si rischia di depotenziarle e di esporle
00:14:13anche a rischi legali e a rischi anche di aggressioni più violente con tutto
00:14:17quello che ne consegue. E poi a discapito della società tutta,
00:14:21dell'intera società. Dottor Taverna grazie, grazie davvero per essere stato
00:14:25nostro ospite in questa puntata. Grazie a lei dottoressa Chezzani, grazie
00:14:30alla redazione. E ora cambiamo argomento, un argomento di vitale importanza,
00:14:35parliamo di salute, lo facciamo con Sara Costa in collegamento da Vercelli,
00:14:39segretaria generale della Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma e
00:14:43anche presidente Associazione Neuroblastoma. Sara, ben trovata, buongiorno.
00:14:48Buongiorno a tutti voi, ciao. Allora, ciao a te, grazie per essere nostra ospite,
00:14:54argomento importantissimo di cui bisogna parlare, su cui bisogna sensibilizzare.
00:14:59Non tutti sanno di che cosa stiamo parlando, come tumore io vorrei che tu ci
00:15:05spiegassi brevemente la vostra storia a livello associativo e anche di che cosa
00:15:11stiamo parlando a livello clinico, che tumore è e chi colpisce. Sara, puoi
00:15:16spiegarci meglio, per favore. Sì, sì, assolutamente. Purtroppo, come ben dicevi,
00:15:21nonostante siano 30 anni, anzi ormai 31, che ci battiamo per sconfiggere questa
00:15:27malattia, ancora molte troppe persone non sanno di che cosa si tratta. Stiamo
00:15:32parlando di un tumore solido che colpisce i bambini tendenzialmente nell'età
00:15:38prescolare. Il neuroblastoma si manifesta nella maggior parte dei casi con metastasi
00:15:45a scheletro e midollo e viene, diciamo, alloccato tendenzialmente sui linfonodi
00:15:53del sistema parassimpatico. Certamente il fatto di presentare metastasi, come tutti
00:15:58sappiamo, porta a prognosi e diagnosi molto in fauste.
00:16:03Noi siamo nati nel 1993 proprio per sostenere la ricerca scientifica in modo
00:16:11molto, molto, molto importante. Dico molto importante perché oggi, dopo 30
00:16:16anni, possiamo essere soddisfatti del lavoro svolto perché abbiamo riunito
00:16:23tutti i centri di eccellenza italiani, siano essi clinici e dove si effettuano
00:16:28anche le somministrazioni di protocolli sperimentali, ma e soprattutto di centri
00:16:35di ricerca di base, ricerca preclinica. Quindi per il neuroblastoma oggi,
00:16:41ai miei tempi si parlava di speranza di vita, ma fino qualche anno fa si parlava
00:16:45di speranza di vita, oggi possiamo parlare di prospettive di vita. I
00:16:49risultati sono stati eclatanti, soprattutto per quanto riguarda percorsi legati
00:16:55all'immunoterapia. Immunoterapia che va vista sotto due aspetti, immunoterapia
00:17:00come percorso per far sì che i linfociti del piccolo paziente diventino essi
00:17:09stessi farmaci e sconfiggano la malattia e immunoterapia come combinazione con
00:17:16farmaci citotossici, con questo intendo con farmaci che vadano a colpire la
00:17:22cellula malata. Queste sono le due grandi linee, i due grandi percorsi che noi
00:17:30stiamo spingendo perché sono veramente quelli che danno prospettiva di vita. Ci
00:17:34sono altre linee di ricerca quali ovviamente i progetti sperimentali, le
00:17:41terapie sperimentali, ma anche progetti che riguardano il reclutamento di
00:17:47giovani ricercatori, giovani clinici per creare la discendenza e la continuità
00:17:52sul lavoro da noi fatto. Grazie Sara, ci hai spiegato in maniera
00:17:55assolutamente cristallina quali siano appunto le linee di ricerca finanziate
00:18:00dalla Fondazione che appunto è il ramo scientifico dell'Associazione Italiana
00:18:04per la lotta al neuroblastoma. Sappiamo quanto la ricerca sia fondamentale ma
00:18:08abbia anche bisogno di sostentamento, di sostegno, di fondi. L'Associazione
00:18:14promuove diverse iniziative e tutte finalizzate chiaramente anche alla
00:18:19raccolta di fondi per progetti che sono selezionati accuratamente direi
00:18:24selezionati e finanziati appunto dalla Fondazione. Si avvicina il Natale, io
00:18:29chiederei alla regia anche di mandarci in sovraimpressione una logandina perché
00:18:33quando si parla di solidarietà e beneficenza mi piace sempre dare spazio
00:18:38in trasmissione ci vuoi spiegare qualcosa di più Sara? Ma certamente la
00:18:42campagna natalizia con questa immagine che veramente è emblematica perché
00:18:47vogliamo illuminare il futuro di tutti i bambini ammalati e non solo perché ci
00:18:53sono anche tante altre problematiche però il nostro sogno sarebbe vedere i
00:18:56bambini sereni e felici in un mondo migliore.
00:18:59Cominciamo con le malattie quindi la campagna natalizia è uno degli
00:19:03appuntamenti veramente importanti per sostenere alcuni dei progetti o parte di
00:19:10essi che abbiamo appena deliberato successivamente alla pubblicazione del
00:19:15bando in particolare un progetto di medicina di precisione personalizzata
00:19:21centralizzata all'Istituto Gaslini di Genova dove noi siamo nati in
00:19:25collaborazione con tutti i centri di eccellenza italiani, cito il Meyer, cito
00:19:30il Bambin Gesù, cito Padova, cito molti centri di cura per fare alcuni nomi ma
00:19:36non solo questi, medicina personalizzata che consiste nel trovare la cura
00:19:44specifica per ogni singolo paziente. Questa è straordinariamente importante
00:19:51perché è possibile fin dai primi giorni di somministrazione del protocollo
00:19:57deciso di cura far sì che si possa verificare se questo protocollo, questa
00:20:03cura è efficace per quel bambino e modificarla in itinere. Questo è
00:20:07sorprendente, ai miei tempi quando sono arrivata all'Istituto Gaslini nel 92 era
00:20:12fantascienza, oggi è realtà. Una cura ad personam e quindi auspigabilmente anche
00:20:19con effetti collaterali di gran lunga minori o inesistenti, questo è veramente
00:20:25un obiettivo tra i principali. Sara continuiamo a parlare, io saluto te,
00:20:31salutiamo te, ti ringraziamo, ma continuiamo a parlare di ricerca e di
00:20:35quello che fate andando a Napoli. Io ti ringrazio tantissimo, grazie alla Presidente.
00:20:44Sara Costa sarà un piacere, grazie grazie ancora.
00:20:49Eccoci in collegamento appunto da Napoli abbiamo ora invece il Professor
00:20:54Mario Capasso, buongiorno Professore, ben trovato.
00:20:58Buongiorno a lei, grazie per l'invito. Grazie a lei per averlo accettato,
00:21:02professore di genetica medica presso l'Università Federico II di Napoli e
00:21:06anche ricercatore al Change Biotecnologie Avanzate sempre di Napoli.
00:21:11Allora lei ci porta l'attenzione il caso studio americano delle St Jude Children's
00:21:18Hospital su una bambina, ecco io non svelo nulla, vorrei che fosse lei in
00:21:22qualità di medico a spiegarci che cosa è emerso e di che cosa si tratta esattamente, prego.
00:21:27Sì, allora dobbiamo innanzitutto dire che il nostro gruppo di ricerca guidato da me
00:21:34dal Professor Jolascon si dedica allo studio delle basi genetiche del
00:21:38neurobrastoma, in particolare al gene chiamato BARD1, infatti già nel 2009 il
00:21:45nostro gruppo scoprì che le mutazioni di questo gene erano strettamente collegate
00:21:50allo sviluppo della malattia e negli anni abbiamo validato il suo ruolo come
00:21:54bersaglio terapeutico. Ebbene i ricercatori della St Jude Children's Hospital negli
00:22:00Stati Uniti hanno pubblicato di recente questo lavoro su una rivista molto
00:22:04importante che descrive il caso di una bambina affetta da neurobrastoma,
00:22:09resistenti ai trattamenti convenzionali ma portatrici di una mutazione in BARD1.
00:22:14Ebbene grazie a un farmaco molecolare specificamente mirato contro queste
00:22:20mutazioni in questo gene BARD1, la bambina ha risposto in modo positivo e in maniera
00:22:26a duratura nel tempo alla terapia e questo rappresenta un progresso cruciale per il
00:22:35trattamento di casi simili e anche bisogna dire che questo risultato mette in luce
00:22:40l'importanza del nostro lavoro nei laboratori delle cinge e dimostra come la nostra ricerca
00:22:46basata sulla genetica porta a sviluppi concreti nella pratica clinica, offrendo nuove speranze
00:22:54per i bambini affetti da tumori con mutazioni genetiche complesse. Grazie professor Capasso,
00:23:01la paziente è rimasta libera dalla malattia per 32 mesi dopo il trattamento. Ecco adesso
00:23:08quale follow up è previsto per questa cucciola? Sì allora la bambina come lei ha detto ha mostrato
00:23:17una risposta completa alla terapia, ciò significa che ha avuto anche un'eliminazione di tutte le
00:23:24cellule tumorali dal midollo osso e la cosa ancora più incoraggiante è il fatto che la
00:23:30paziente come diceva è rimasta libera dalla malattia per 32 mesi dopo il trattamento,
00:23:35logicamente va monitorata nel tempo, però questo è un risultato straordinario perché di solito i
00:23:41bambini con iroblastoma ad alto rischio, come lo era questa bambina, sono resistenti alle terapie,
00:23:48non rispondono alle terapie, quando accade questo l'aspettativa di vita è veramente bassa di pochi
00:23:55mesi e quindi questo lo possiamo rappresentare come un risultato veramente straordinario e
00:24:00importante. Assolutamente, i prossimi step? Il professor Capasso mi ha fatto emozionare la
00:24:07mia pazienza, gioisco per questa famiglia, per questa vita e per voi che tutti i giorni vi
00:24:13adoperate per la ricerca scientifica, quali sono i prossimi step che state mettendo in atto?
00:24:19Sì, logicamente questo è un primo passo, attualmente negli Stati Uniti è in corso
00:24:27uno studio clinico volto a testare l'efficacia di quel farmaco in una più ampia popolazione,
00:24:32che include bambini con diversi tumori solidi e con mutazioni in questo gene, Barduani, ma
00:24:39anche, cosa importante, con mutazioni in altri geni che hanno la stessa funzione e quindi questo è
00:24:45importante perché potrebbe allargare il numero di pazienti che può beneficiare di questa terapia
00:24:52innovativa. Inoltre, voglio aggiungere come step successivo, quello che noi stiamo facendo qui in
00:24:59Italia, che inoltre stiamo per partire con un nuovo progetto, un progetto che è coordinato dal mio
00:25:08gruppo di ricerca, un progetto multiscientifico italiano che coinvolge diversi istituti italiani,
00:25:18questo progetto è chiamato AlterAction, finanziato dalla Fondazione Neuroblastoma e
00:25:23della Soluzione Open e mira a identificare nuove alterazioni genetiche che possono essere utilizzate
00:25:28in clinica allo scopo di migliorare la prognosi, sviluppare trattamenti più efficaci per la cura
00:25:35di questi bambini di questa malattia veramente devastante. Viola, ringrazio tantissimo a noi
00:25:41veramente della collettività, oltre che mio, e non mi resta che augurarvi buon lavoro, grazie
00:25:47davvero professor Capasso e grazie anche per essere stato nostro ospite in questa puntata.
00:25:51Buona giornata e grazie a lei.
00:25:54Grazie, altrettanto a lei e adesso arriva la nostra Silvia Alonso con
00:25:59la sua rubrica Orme di Giallo, sentiamo che cosa ci racconta quest'oggi.
00:26:05Per i catanesi la lupa non è solo riferimento ad una delle novelle più celebri di Giovanni Verga,
00:26:21narratore che proprio a Catania è nato, ma anche riferimento ad un fenomeno meteorologico,
00:26:27una nebbiolina che si genera venendo dal mare per un incontro di correnti e proprio
00:26:32dall'atmosfera cupa della lupa, nonché dai lapilli delle ceneri che arrivano dall'Etna,
00:26:38è avvolta la storia del romanzo di cui voglio parlarvi oggi. Benvenuti,
00:26:44amici di Ipso Facto, ad una nuova puntata di Orme di Giallo dalla vostra Silvia Alonso.
00:26:48Dopo il canto della falena, il legal thriller che aveva che si era giudicato il premio tedeschi,
00:26:55torna il secondo episodio della protagonista nata dalla penna di Maria Elisa Aloisi per
00:27:01il Giallo Mondadori. Un legal thriller che vi tiene incollate alla pagina fino all'ultimo
00:27:06momento, con un tocco di cosicrime. Sto mentendo. Il nuovo romanzo che vede Emilia Moncada,
00:27:12ovvero per gli amici Ilia, la giovane avvocatessa di Catania, alle prese col crinne e con le menzogne
00:27:19dei suoi clienti. Si può difendere una persona ai nostri occhi spregevole? È il dilemma con cui
00:27:26deve avere a che fare questa volta Ilia, che non è completamente convinta dell'innocenza del
00:27:31proprio assistito, ma non per questo rifiuta il mandato di assistenza. Perché il compito di un
00:27:37buon legale, come lei ci spiega, è quello che sia garantita la miglior difesa al proprio assistito,
00:27:42a prescindere dal convincimento personale del difensore. Si immagina l'avvocato come un
00:27:50creatore di artifici, un tessitore di raggiri, un manipolatore della realtà. Chi indossa la
00:27:55toga con convinzione invece non va a caccia di cavilli, combatte un sistema inquisitorio sommario
00:28:01e si batte per un processo eco, perché mentre tutela i diritti di un singolo uomo, sta garantendo
00:28:06quelli di un'intera collettività. Ma chi è Ilia? Cosa rende il personaggio di Ilia Moncada incisiva
00:28:14e ce la fa amare facendola entrare nelle nostre case sin dal primo romanzo e soprattutto sin dalla
00:28:19prima pagina? È un personaggio che ha una carta d'identità, con delle caratteristiche, con dei
00:28:23gesti scaramantici e anche con delle passioni e degli affetti. La prima caratteristica è
00:28:28sicuramente la timidezza. Lei riesce a essere una regina del foro, una principessa del foro e a
00:28:34essere bravissima nella ringa, superando la sua timidezza. Questo grazie a un espediente. Come
00:28:41Demostene ha superato la balbuzie tenendo in bocca le famose pietre di Calcedonia, così lei le
00:28:47pietruzze le tiene in tasca, toccandole scaramanticamente prima di ogni dibattimento. Con
00:28:53questo espediente riesce sempre a essere sul pezzo, sbaragliando l'avversario che è un agguerritissimo
00:29:01PM suo ex fidanzato e soprattutto possiede l'arte del contro interrogatorio, una tecnica maieutica
00:29:09tramite la quale riesce a sbaragliare chi è sotto le sue grinfie facendo emergere la menzogna,
00:29:15tramite tecniche di psicologia forense. La verità non conta, insinuare sempre il dubbio se viene
00:29:22interrotta da un giudice persevera. Sono queste solo alcune delle regole personali del personalissimo
00:29:27codice di Ilia Moncada, un decalogo del penalista. Ma la cosa che a me è piaciuta molto di questo
00:29:34romanzo è anche una chicca particolare che attinge alla storia di Catania, il Pozzo di
00:29:41Gammazzita. Gammazzita è l'eroina per eccellenza della ribellione dei catanesi alla dominazione
00:29:49straniera, in questo caso dei francesi e quindi dei moti siciliani. Gammazzita, una giovane donna
00:29:54in costanza di matrimonio sta per sposarsi ma viene insidiata da un soldato francese e a questo
00:30:01punto per preservare il suo onore si butta nel Pozzo e proprio nel Pozzo di Gammazzita sarà
00:30:07ambientata una delle ultime scene chiave che ci faranno trovare la soluzione del caso. Allora sto
00:30:15mentendo, romanzo consigliatissimo di Maria Elisa Aloisi per Mondadori. Io vi ringrazio per
00:30:23l'attenzione, vi invito a mettere un like su tutti i miei canali Silvia Alonso Writer su YouTube e
00:30:29vi do appuntamento alla prossima puntata di Orme di Giallo.
00:30:37E come sempre grazie alla nostra Silvia Alonso per la sua rubrica. Adesso andiamo in Valtenesi,
00:30:50vi porto in un bel posto della Lombardia e andiamo ospiti virtualmente di Francesca Bodei e Luigi
00:30:56Negri dell'azienda agricola La Guarda per vedere insieme a loro come sono andate la vendemmia e
00:31:02anche la raccolta delle olive in questo 2024. Buongiorno, bentrovati ad entrambi, grazie per
00:31:08essere qui con noi. Buongiorno, grazie a te, è un piacere. Grazie a voi, addetti ai lavori,
00:31:15insomma ragazzi portateci un po' in questi primi bilanci di questo 2024, prima la vendemmia,
00:31:22ora la raccolta delle olive, che cosa ci potete dire, come sono andate? Allora parlo io perché
00:31:32l'ho pesato sia l'uva che le olive. Allora l'uva quest'anno è uva da vino ovviamente,
00:31:42uva della Valtenesi e abbiamo quattro uve rosse, il groppello che è l'autotono,
00:31:48poi abbiamo della Barbera, del Marzamino, del Sangiovese e un pochino di Merlot, queste le
00:31:54rosse e un pochino di Riesling e Chardonnay con il quale facciamo altri. Allora la vendemmia è
00:32:01andata qualitativamente molto bene perché finalmente abbiamo portato in cantina dell'uva
00:32:09con la buccia sana, integra, senza problemi, con un ottimo grado zuccherino e via. Sicuramente
00:32:21quelle settimane di forte caldo e siccità a cavallo tra luglio e agosto purtroppo hanno
00:32:31lasciato il segno e con meno resa il mosto, ecco praticamente dentro l'acino c'era poco mosto e va
00:32:44bene lo stesso e va bene così anche se cavoli è quasi il sesto anno di fila che non riusciamo a
00:32:55fare la vendemmia perfetta, è una zona soggetta a grandinate, siamo in collina, collina con un
00:33:06terreno composto dalla sasso e sabbia per cui se non piove nei momenti giusti, ahimè, purtroppo la
00:33:16cosa non va per il verso giusto, però almeno quest'anno la qualità l'abbiamo fatta, siamo
00:33:23riusciti a fare praticamente in minor quantità però praticamente tutti i vini che avevamo in
00:33:31programma, qualche piccolo esperimento in meno però va bene. Certo poi c'è anche tutta la parte di
00:33:37sperimentazione e quindi la qualità è salvaguardata, un pochino a discapito della quantità però mi
00:33:44sembra di capire che il clima da diverso tempo stia influendo molto sull'andamento e invece per
00:33:53quanto riguarda l'annata dell'olio che cosa ci dobbiamo aspettare? Allora l'olio vale dire
00:33:59anche lì, hanno sofferto un po' questo forte stress idrico però sono riusciti a irrigarli
00:34:13visto che le piante di olivo sono nettamente inferiori alle piante di vite e per cui sono
00:34:21riusciti a irrigarle 5, 6, 7 volte qualcuna, quelle più piccole e abbiamo mantenuto l'oliva. C'è una
00:34:29resa in olio non delle migliori però anche lì non abbiamo avuto attacchi da mosca, non abbiamo
00:34:40avuto attacchi da occhio di pavone quant'altro eccetera, po' perché anche siamo una zona come
00:34:48dicevo prima in collina perennemente ventilata, un clima molto asciutto, solo adesso si verifica
00:34:56qualche mattina dove c'è un bricio un pochino di rugiada ma poi per il resto non è un clima
00:35:04favorevole alla diffusione della mosca, dell'olivo. Pertanto sono olive molto sane, molto belle,
00:35:12molto grosse proprio perché sono belle qui in ultimo le piante con tutta l'acqua che ha fatto
00:35:20poi a fine settembre e ottobre si sono nutrite bene, hanno dentro parecchia acqua però hanno
00:35:31dentro anche una discreta quantità di olio. Mi hai fatto venire l'acquolina in bocca e vi volevo
00:35:37chiedere tutti gli anni escono articoli sulla ricerca del personale, sul fatto che gli italiani
00:35:44non vogliano più fare questo lavoro, ecco come è andata dall'alto della vostra esperienza? Allora
00:35:52diciamo che noi siamo un'azienda familiare e molto piccola quindi non abbiamo tutte queste
00:36:02enormi difficoltà, la regione in qualche modo ci aiuta con dei contratti che favoriscono la
00:36:12possibilità di utilizzare ragazzi giovani, studenti oppure pensionati e noi abbiamo la
00:36:18fortuna di avere il nostro gruppo di affezionati più pensionati che studenti in realtà che però
00:36:26ci seguono nei nostri lavori, nella vendemmia e quindi noi ecco da questo punto di vista però
00:36:35sentivamo comunque colleghi che fanno fatica, c'è sempre più difficoltà nel reperire
00:36:42manodopera in questo settore, non solo nella nostra zona ma proprio il settore vitivinicolo
00:36:48in generale soffre di questa carenza. Ecco quindi lo andate a confermare anche voi non
00:36:55direttamente però insomma confrontandovi con il settore e con i vostri colleghi. Parliamo
00:37:01tanto di sostenibilità, ecco vi vorrei chiedere a livello proprio di tecniche di sostenibilità nel
00:37:07vostro ambito, nel vostro comparto ci sono state negli ultimi anni delle innovazioni dei nuovi
00:37:12approcci adottati per cercare di migliorare la resa o quindi in termini quantitativi o la qualità
00:37:20a fronte anche di tutto quello che Luigi ci spiegava prima sono sei anni che avvertiamo il
00:37:26colpo in base al clima? A livello tecnologico come strutture abbiamo un paio di impianti
00:37:38fotovoltaici che ci aiutano a compensare i consumi elettrici sia dell'agriturismo che
00:37:46della cantina che del punto vendita per cui diciamo che siamo a quel livello. Di riguardo
00:37:56invece una maggior tutela del territorio dell'ambiente è una bellissima parola però va
00:38:05compresa bene ai chi più si riempie la bocca di questa bella parola ovvero biodiversità.
00:38:16Biodiversità che cosa vuol dire? Vuol dire non andare a interferire con quelle che sono le regole
00:38:23naturali ambientali nel quale noi agricoltori ci troviamo a operare affinché si riesca a ottenere
00:38:35comunque sia una giusta produzione delle culture che effettuiamo in campagna. Questo cosa vuol dire?
00:38:47Vuol dire rispettare quelle che sono i cicli degli insetti, i cicli di eventuali malattie
00:39:00fungine e quant'altro eccetera e intervenire con prodotti sicuramente efficaci perché comunque noi
00:39:11dobbiamo portare a casa il prodotto perché comunque è un'azienda che deve produrre,
00:39:18che deve creare reddito e se questo c'è possibile riusciamo anche a mantenere l'ambiente bello e
00:39:29anche più sano perché comunque sia non ci sono agricoltori che spendono e buttano un sacco di
00:39:37denaro in prodotti chimici non chimici quant'altro che consapevolmente vanno a danneggiare l'ambiente.
00:39:50Ci si prova comunque e bisogna fare il possibile per riuscirci. Abbiamo un forte aiuto dalla ricerca
00:40:08dei vari prodotti delle varie case che producono fitosanitari, prodotti fitosanitari ovvero che
00:40:16prodotti che difendono le nostre culture dalle avversità che sia fungine che da insetti quant'altro
00:40:27eccetera e però siamo noi che dobbiamo fare lo sforzo di restare aggiornati, di applicare quello
00:40:35che ci viene proposto ma siamo sempre noi che dobbiamo anche scegliere il prodotto,
00:40:42il momento giusto e quant'altro. Ad esempio io è anni che i trattamenti che faccio non
00:40:51siamo in coltivazione biologica, siamo in coltivazione convenzionale facendo lotta
00:41:04scusate lotta integrata ovvero rispettando quello che è appunto quello che dicevo prima
00:41:11il ciclo naturale dell'ambiente al quale operiamo e i trattamenti che vado a fare
00:41:19li faccio possibilmente quasi tutti in notturna. In notturna per diversi motivi allora non andiamo
00:41:30a infastidire la fauna che gira nel vigneto, sì c'è qualcosa di notturno che gira ma pochissima.
00:41:41Le api per esempio in notturna si muovono. Esatto, le api che abbiamo a ridosso dei filari
00:41:49dei nostri vigneti alla sera sono tutte a riposo rintanate nei loro alveari e i trattamenti che
00:41:57facciamo pur sempre con base rame e zolfo ovvero prodotti che vengono consentiti anche in ambito
00:42:07di agricoltura con maggior tutela dell'ambiente ovvero biologico, biodinamico e quant'altro
00:42:12eccetera vengono sempre comunque sia rispettate e oltre a quello anche tutti gli altri frequentatori
00:42:26del nostro ambito naturale. Proprio per far sì che si possa lavorare produrre reddito ma
00:42:33dall'altra parte tutelare e fare in modo che la parola biodiversità non rimanga un concetto
00:42:38solamente astratto e come dicevi tu Luigi inizialmente una bella parola. Un'ultima domanda
00:42:45lavorando in prospettiva ragazzi vi volevo chiedere quali sono secondo voi appunto le
00:42:50prospettive economiche per i produttori di olio di vino come voi nel medio lungo termine e anche
00:42:58come vedete il futuro di queste coltivazioni in Italia? Allora noi che siamo ripeto siamo
00:43:07veramente piccoli parliamo della nostra microesperienza negli ultimi anni abbiamo preferito
00:43:15differenziare la nostra attività quindi diciamo che l'attività principale resta la produzione di
00:43:23vino di olio però l'abbiamo integrata con altre attività quali per esempio la produzione di
00:43:30confetture, di composte, di conserve quindi abbiamo integrato alberi da frutto, un piccolo orto e un
00:43:37agriturismo per ospitare diciamo i turisti che vengono in questa zona del lago di Garda sia per
00:43:46il lago principalmente ma che poi scoprono appunto una bellissima zona di produzione di vino perché è
00:43:52sempre più un settore, correggimi se sbaglio, ma dove c'è una concorrenza notevole sono sempre di
00:43:59più i produttori e quindi pensiamo abbiamo per la nostra micro realtà abbiamo pensato che la
00:44:07soluzione migliore fosse quella di anche impegnarsi per non solo per produrre il vino ma anche per
00:44:13farlo conoscere e quindi ci è sembrata la giusta soluzione integrare la produzione all'ospitalità.
00:44:21Poi sul fatto sull'andamento del settore a livello italiano magari Gigi ha più visione.
00:44:29Siamo quasi in chiusura Luigi ti chiedo di essere sintetico però ha detto una cosa
00:44:35importante Francesca cioè la resilienza, la capacità di rimodularsi coniugando da una
00:44:40parte l'attività agricola e di produzione a quella proprio dell'ospitalità e anche
00:44:46dell'educazione se vogliamo a chi magari non vive in campagna ma vive in città e ne
00:44:50conosce poco le dinamiche. Prego Luigi in chiusura prego. Sicuramente il consumo del
00:44:59vino è cambiato negli ultimi decenni purtroppo è calato anche in modo considerevole e certo si
00:45:10beve sempre meglio ormai di vino con difetti o poco gradevole in giro non se ne trova più
00:45:18sicuramente però è altrettanto difficile vendere cioè vendere costa costa molto molto di più che
00:45:27produrre e quindi qui ogni azienda si ingegna con proprie strategie più o meno personali e via.
00:45:37Bisogna avere tanta perseveranza e insistere tanto e soprattutto sperare che il buon Dio ci
00:45:46la mandi buona fino al giorno prima della vendemmia almeno ecco. Se posso aggiungere
00:45:55un'ultimissima cosa che purtroppo siamo un po' a volte demotivati perché nell'ambito agricolo
00:46:04pensa che l'agricoltore va a lavorare nei campi e imbottiglia il vino e che sia finita lì. C'è
00:46:11una marea di burocrazia a cui noi siamo sottoposti che a volte veramente demoralizzante e purtroppo
00:46:20c'è una tendenza da parte di chi ci governa a lasciare un po' questa zona se ne sta andando
00:46:27perché abbandonano i campi e si tende a lasciare andare invece che cercare di recuperare o di
00:46:34valorizzare quello che abbiamo quindi ci vorrebbe un po' più di consapevolezza di chi insomma di chi
00:46:40ci amministra per tutelare e valorizzare quello che è il vero patrimonio. Crediamo che sia uno
00:46:46dei patrimoni italiani più importanti che l'agricoltura. Assolutamente. Una piccola
00:46:50precisazione volevo far notare che quando andate nei vecchi borghi quant'altro eccetera che ci sono
00:46:57delle rivocazioni storiche la storia è legata sempre all'agricoltura, al territorio quindi la
00:47:04centralità della figura dell'agricoltore è assoluta in tutta la nostra vita che sia vita
00:47:14da persone che vivono in campagna, in periferia o in città. E' verissimo. La figura dell'agricoltore è centrale.
00:47:21Se ne sa poco perché si fanno altri tipi di mestieri abitiamo in altre location però è vero se guardiamo
00:47:27indietro le nostre tradizioni arrivano sempre da lì rimane la centralità. Ragazzi io vi ringrazio
00:47:33tantissimo per averci dato dei dati su vendemmia e raccolta delle olive ma anche per averci fatto
00:47:39entrare nelle dinamiche del vostro comparto così importante. Grazie ancora entrambi. Grazie a te.
00:47:45Grazie a Francesca e a Luigi adesso arriva il nostro angolo tutto dedicato alla salute
00:47:54infatti l'angolo della salute sentiamo.
00:48:06Dottor Guizza che cosa si intende per dieta chetogenica?
00:48:12La dieta chetogenica è un regime dietetico di cui si sente molto parlare negli ultimi tempi ma che
00:48:17non è un'invenzione degli ultimi tempi. E' una tipologia di alimentazione principalmente diciamo
00:48:24in parole povere basata sul bassissimo consumo di carboidrati. Cosa vuol dire? Vuol dire che il
00:48:29consumo di carboidrati giornaliero è limitato al di sotto dei 50 grammi giorno. Ovviamente
00:48:37l'alimentazione principale in questo periodo queste saranno le proteine ed i grassi che
00:48:41saranno la base della nostra alimentazione una dieta chetogenica. Potremmo dire che esiste
00:48:48anche un vero e proprio metabolismo chetogenico ovvero come funziona? Certamente. Allora come
00:48:54sappiamo noi il nostro sistema nervoso centrale nostro cervello funziona a glucodio. La dieta
00:49:00chetogenica sfrutta proprio questo metabolismo nel senso che calando fortemente l'apporto di
00:49:06glucosio giornaliero vi è uno shift metabolico cioè il nostro metabolismo è obbligato ad utilizzare
00:49:14altre fonti energetiche per sintetizzare glucosio. In particolare la dieta chetogenica cosa sfrutta?
00:49:21Sfrutta l'acetilcoenzima A che solitamente è prodotto da un'ossidazione del piruvato
00:49:29generato dal metabolismo dei carboidrati ma può essere anche un metabolita un prodotto secondario
00:49:35dell'ossidazione degli acidi grassi. Di conseguenza calando copiosamente l'apporto di carboidrati
00:49:41giornalieri l'acetilcoenzima A è appunto prodotto dall'ossidazione degli acidi grassi. Il corpo viene
00:49:48obbligato a produrre corpi chetonici partendo dall'acetilcoenzima A e fornirci energia per il
00:49:55nostro sistema nervoso centrale a partire da acetilcoenzima A derivato da grassi piuttosto
00:50:03che acetilcoenzima A derivato da carboidrati, da piruvato da carboidrati. Può quindi farci un
00:50:09esempio di menù giornaliero? Certamente, allora partiamo col presupposto che ci sono diversi tipi
00:50:16di diete chetogeniche, ci sono diete chetogeniche in preparati nel senso che ci sono dei preparati
00:50:23commerciali da aziende farmaceutiche che preparano dei beveroni che sono pronti all'uso,
00:50:30ma appunto io come nutrizionista lavoro utilizzando gli alimenti. Per cui con una dieta chetogenica di
00:50:37tipo lipidico o anche di tipo proteico diciamo che una buona colazione può essere fatta con
00:50:43un yogurt greco, con della frutta secca o dei semi oleosi, con una bevanda scelta che possa
00:50:49essere caffè, tè, tè verde, tisane, ovviamente senza l'apporto di zuccheri, ma perché no potrebbe
00:50:56essere fatta anche con della ricotta, degli affettato magro o dell'uovo, sempre accompagnato
00:51:02da una bevanda che si vuole, l'importante che non sia zuccherata. Gli spuntini non potendoci
00:51:07essere dei carboidrati possono essere, se non abbiamo mangiato lo yogurt a colazione, può
00:51:11esserci uno yogurt o uno yogurt greco ancora meglio, ma perché no della frutta secca, del
00:51:15parmigiano, delle olive o comunque altri tipi di formaggio magro. I pranzi principalmente sempre,
00:51:23ripeto, non essendoci carboidrati, possiamo sbagliare in tutte quelle che è la panoramica
00:51:28dei secondi, per cui carne, pesce, uova, latticini, alternative vegetali alla carne,
00:51:35guardando bene l'etichetta per evitare che non ci siano troppi carboidrati all'interno,
00:51:41lo spuntino pomeridiano replica diciamo quello mattutino e la cena è un'altra porzione di
00:51:48secondo che possa essere variata tra, come vi ho detto, carne, pesce, uova, latticini. Ovviamente
00:51:54il tutto deve essere accompagnato da abbondante verdura, le verdure però anche qua quali? Le
00:52:02verdure verdi e bianche, perché diciamo le verdure colorate sono più ricche in carboidrati,
00:52:08in questo periodo è meglio non eccederne. Dottore i risultati in quali tempi cominciamo
00:52:14a vederli e anche se sono duraturi? I risultati li iniziamo a vedere diciamo da subito perché
00:52:22un riflesso di dieta chetogenica è la perdita di acqua immediate, per cui in brevissimo tempo
00:52:26si vede un calo peso del paziente, che però ci tengo a dire è un calo peso riferito all'acqua
00:52:33corporea. Continuando nella chetosi il corpo inizia a utilizzare grassi, di conseguenza
00:52:39iniziamo a vedere degli ottimi risultati abbastanza repentini e ci tengo a precisare
00:52:44che non è utilizzata solo per una perdita di peso, questa tipologia di dieta, ma è utilizzata
00:52:50spesso anche per delle patologie come l'epilessia infantile, perché l'eccesso di zuccheri si è visto
00:52:57che è associato a un aumento di crisi epilettiche, quindi gli studiosi e studi scientifici negli
00:53:04anni hanno constatato che una dieta chetogenica su questi tipi di patologie come l'epilessia calava
00:53:10drasticamente gli eventi epilettici nel bambino, per cui non ci siano solo risultati sul peso ma
00:53:17anche proprio a livello del sistema nervoso centrale. Possono farla tutti o per alcuni
00:53:22soggetti possono esserci delle controindicazioni? Allora come per tutto ci sono dei pro e dei
00:53:27contro, ovviamente il diabetico insulino dipendente al diabetico non è consigliata questa tipologia
00:53:34di dieta, come chi ha delle patologie conclamate come l'insufficienza renale, l'insufficienza
00:53:40cardiaca, l'insufficienza epatica e le donne in fase di allattamento o incinta, diciamo queste
00:53:49sono le macro categorie a cui è sconsigliata, mentre è consigliata per obesi, per chi voglia
00:53:55diciamo calare di grasso in breve tempo, per chi si senta scarico di energia, per chi ha fallito
00:54:04molte volte o per chi si sente in blocco metabolico. Dottore un'ultimissima domanda in merito
00:54:10all'idratazione che cosa possiamo aggiungere? L'idratazione è fondamentale, poi quando si è
00:54:16in dieta chetogenica è ancora più fondamentale bere costantemente, bere almeno due litri d'acqua
00:54:22al giorno e integrare quest'acqua con dei sali minerali quali magnesio e potassio che ci forniscono
00:54:30un po' dei minerali che non assumiamo in questo periodo per il fatto che non mangiamo molta
00:54:36frutta e non possiamo svariare con tutta la verdura.
00:54:47E grazie anche al dottore Buizza per il suo contributo, adesso abbiamo l'ultima ospite di
00:54:54questa puntata psicologa psicomotricista da circa un ventennio impegnata in percorsi di
00:55:00consapevolezza del femminile, abbiamo in collegamento Paola Lanfranco. Paola ben trovata
00:55:07anche a te, buongiorno. Buongiorno, buongiorno a te, buongiorno a tutti. E ci porti un bel sorriso
00:55:14del resto perché non potrebbe essere, altrimenti tu sei l'autrice di un libro arrivato recentemente
00:55:20in libreria dal titolo Il coraggio appunto di un sorriso senza l'appunto nel mezzo il coraggio di
00:55:26un sorriso pubblicato con Rossini Editore. Allora un libro particolare prima di svelarne i dettagli
00:55:35ti chiederei innanzitutto che cosa ti ha spinto a scrivere queste pagine e se dietro a questa
00:55:40ispirazione c'è anche qualcosa che viene rimandato alla tua esperienza personale, alla tua esperienza
00:55:49di vita vissuta. Allora inizio con una battuta, allora da grande volevo fare il pompiere oppure
00:55:57da grande sarò un pompiere come diceva Grisù, no vabbè a parte la battuta iniziale. Il libro nasce
00:56:05proprio da una mia esigenza ma un'esigenza che ho sentito condivisa da tante altre donne. Il mio
00:56:13percorso parte tantissimi anni fa prima come partecipante a dei corsi che hanno un po'
00:56:24suzzicato la mia curiosità sul femminile sacro e da lì poi è nata tutta una ricerca mia personale
00:56:32di letteratura e di approfondimento e ne sono incappata in tanti esempi di donne e soprattutto
00:56:40mi sono resa conto che le donne che venivano spesso considerate come ispiratrici erano comunque
00:56:50donne che appartenevano a percorsi di donne molto famose e quindi mi sono chiesta come io avrei
00:57:01potuto prendere ispirazione sicuramente storie molto interessanti però sempre storie di donne
00:57:10che percepivo lontane da me, dalla mia esperienza e mi sono detta ci sono tante donne che hanno
00:57:18delle storie interessantissime che possono essere la mia vicina di casa, la mia amica che però
00:57:26possono dare, donare la loro esperienza ad altre donne comuni che potrebbero attivare loro stesse
00:57:34la loro rivoluzione personale, quindi è nato proprio così, non mi sentivo identificata in un
00:57:42modello di donna famosa, io sono una donna normale, sono una donna della porta accanto.
00:57:49Non a caso Paola scusa non volevo interromperti, volevo semplicemente proprio fare una
00:57:57puntualizzazione, le chiami eroine silenti perché lo sono a tutti gli effetti ma sono magari persone
00:58:05di cui non si parla mai perché non sono persone celebri e attraverso loro tra l'altro tu parli
00:58:12di valori dimenticati, parli di condivisione, parli di accoglienza, parli di ascolto che credo
00:58:18essere un aspetto molto dimenticato nella società attuale, non so se tu sia d'accordo con me e
00:58:26attraverso questi esempi, potremmo dire assolutamente queste donne che fanno da esempio, cerchi appunto
00:58:34di far capire come alcuni esempi possano in qualche modo influenzare la nostra società moderna, sia se
00:58:42mancano questi valori di cui parlavamo prima ma anche se invece li riportiamo alla luce attraverso
00:58:47le storie che racconti. Sì perché quello che ho incontrato è comunque una grande esigenza e un
00:58:56grande desiderio di raccontarsi e di ascoltare che sono due peculiarità tipicamente delle energie
00:59:04femminili che sono state dimenticate però questo bisogno c'è perché nel momento in cui tu inizi a
00:59:10raccontarti c'è subito chi ti ascolta e chi partecipa e quindi mi sono detta questo fa parte
00:59:17di qualcosa che si è un po' sfilacciato, andiamo a risvegliarlo perché è qualcosa di positivo, di
00:59:23bello che aiuta a creare rete e quindi aiuta poi chi è magari solo in una difficoltà a superarla
00:59:33perché inizia a ricordarsi che esiste la condivisione e quindi per me questi sono dei
00:59:41valori che sono in questa società del morda e fuggi, sono dei valori assolutamente da andare
00:59:47a ripescare e da riutilizzare. Non a caso io ho letto di una cosa interessantissima che è successa
00:59:55tramite i social, c'è stato un gruppo di donne che erano iscritte a questo social e hanno deciso a
01:00:01Londra di incontrarsi in un caffè e questo incontro ha generato una serie di incontri
01:00:07settimanali dove queste donne hanno ricominciato a chiacchierare, a condividere e hanno anche
01:00:14aggiunto un'altra che secondo me è una caratteristica femminile, hanno cominciato a
01:00:20creare perché noi donne abbiamo questa attitudine innata nell'essere particolarmente creative e
01:00:31quindi fa parte di quelle doti che invece sono un po' dimenticate perché viaggiamo ormai per
01:00:38stereotipi e cose già preconfezionate, invece abbiamo la fortuna di avere una mente, abbiamo
01:00:44delle mani, abbiamo un corpo con cui possiamo rimodellare tutto e quindi perché non risvegliare
01:00:50qualcosa che è un potenziale che ci può essere di grande aiuto. A proposito di stereotipi che
01:00:57cosa risponderesti tu a coloro che sostengono che l'emancipazione femminile passi necessariamente
01:01:05dall'uguaglianza con l'altro sesso quindi con quello maschile in termini di ruoli, di cariche,
01:01:12di linguaggio, cioè pensi che la parità di genere si raggiunga solo in questo modo o invece
01:01:19riscoprendo proprio questo femminile satro che abbiamo un po' perso, che abbiamo un po' messo
01:01:26da parte? Allora io mi trovo un po' in disaccordo ma concedetemi la parola forte con l'emancipazione
01:01:36che sia legata a questo tipo di riconoscimento, io sicuramente sono tappe importanti cioè non
01:01:43vorrei essere fraintesa ma io sono convinta che nel momento in cui ci riposizioniamo in una
01:01:51situazione di accoglienza e ascolto impariamo non solo a ascoltare i nostri bisogni ma impariamo
01:01:58di nuovo ad ascoltare i bisogni dell'altro e quindi poi quella parte lì che secondo me è la fine avviene
01:02:07in automatico perché nel momento in cui io riconosco me stessa, riconosco l'altro, lo ascolto
01:02:14insieme ci ascoltiamo non ho più questa necessità di rivendicare un vuolo perché viene in automatico
01:02:23si scioglie quel nodo e la cosa diventa più limpida e più automatica, non so se mi sono spiegata
01:02:29assolutamente, io personalmente ho capito quello che che intendi tra l'altro molte donne nel tuo
01:02:38libro hanno affrontato traumi, difficoltà anche serie come lutti, violenze, malattie ecco io volevo
01:02:48chiederti Paola qual è secondo te l'elemento comune che ha permesso loro di uscirne in qualche
01:02:55modo rafforzate più consapevoli? Allora non ci sono solo quelle donne, volutamente ho inserito
01:03:03anche storie non di abuso o violenza, è vero che fanno parte di una cosa un po' più mediatica però
01:03:11ci sono altre donne che hanno sfidato le convenzioni o comunque un percorso che sembrava già lineare
01:03:20perché si sono rese conto che quello non era il loro percorso. Cosa le accomuna? Le accomuna il
01:03:27fatto di aver incominciato ad ascoltarsi, quindi la reazione a quella che è una violenza, la reazione
01:03:35a quella che è una situazione anche familiare che non è più consona oppure rendersi conto che il
01:03:42percorso accademico che sto facendo non è in linea con me stessa e ricomincio a guardarmi dentro e
01:03:52ad ascoltarmi, a capire qual è il mio desiderio più profondo o come direbbe lei stessa il mio io
01:03:59selvaggio, accoglierlo, guardarlo e prendere di nuovo in mano la mia vita ha permesso a tutte
01:04:07queste donne di ricominciare ma soprattutto di non usare il contrasto per uscire da una situazione
01:04:17che poteva essere anche pericolosa se pensiamo alle donne che sono vittime di violenza cioè sono
01:04:25situazioni che ti mettono molto a disagio su quella che potrebbe essere la scelta giusta però
01:04:31la tua parte istintiva te lo dice che non puoi stare lì e quindi come faccio a ripartire? Mi
01:04:39ascolto, ascolto quella vocina che mi sta dicendo non è giusto per me e riparto con le difficoltà
01:04:48con tutte le difficoltà del caso con il fatto che combattiamo spesso con le aspettative che la
01:04:54società ci mette addosso ma quindi se io ti dovessi chiedere qual è il messaggio che vorresti
01:05:01trasmettere a queste donne che si sentono in perenne lotta tra la ricerca di se stesse,
01:05:09la consapevolezza propria e le aspettative esterne è la chiave la troviamo nell'ascolto. Ho capito
01:05:17bene Paola? Nell'ascolto e nella condivisione perché alle volte io mi ascolto ma c'è l'altra
01:05:24vocina dentro di me che mi dice stai lì non farlo poi cosa succede quindi per quello che
01:05:31dico che è importantissimo imparare di nuovo a raccontarsi e a trovare qualcuno
01:05:39che ascolti perché l'altro ci può permettere di fare quel passo che da sole non riusciamo a fare
01:05:46per mille motivi che potrebbe anche semplicemente essere una gabbia culturale della società. Paola
01:05:55senti prima di salutarti perché siamo proprio in chiusura volevo parlare di una cosa bella che ti
01:06:01attende perché proprio per questo impegno che hai in questa direzione a sostenere quindi l'avete
01:06:09capito e a valorizzare quello che è l'empowerment femminile il prossimo 22 novembre prenderai parte
01:06:16con uno spettacolo reading dal titolo lo posso dire il coraggio di un sorriso 13 donne tra parole
01:06:23danze di rinascita al cartellone off che quest'anno tra l'altro diventa nazionale del festival
01:06:30l'eredità delle donne 2024 che è giunto ormai alla settima edizione che vede anche la direzione
01:06:37artistica di se raccontaci un po che cosa ti aspetti cosa state preparando si può dire qualcosa
01:06:45in anteprima sì posso dire come è nato che è nato per caso perché tutto è nato dal mio desiderio
01:06:54di presentare il libro riuscendo a metterci qualcosa che fosse uno di ispirazione a chi
01:07:01legge perché comunque chi immagino che chi possa leggere questo libro magari si trovi ad un video
01:07:08e quindi da terapista mi sono detta facciamo qualcosa che sia uno spunto e in secondo luogo
01:07:16perché io non riuscivo e non riesco tuttora a immaginarmi una presentazione di un libro seduta
01:07:23raccontare e quindi ci ho messo il mio know how di psicomotricista e quindi non poteva mancare il
01:07:29corpo e mi sono incontrata con queste mie due colleghe abbiamo fatto questa danza che è una
01:07:36danza sacra meditativa e poi ho letto questa cosa sul giornale dell'eredità delle donne e mi sono
01:07:45detta perché no nel senso se la mia intenzione è quella di risvegliare più donne possibile e quale
01:07:54canale migliore che festival nazionale e da lì è nato un po' tutto è stata mandata la candidatura
01:08:00in modo molto umile non pensavo neanche che sarei stata presa per cui quando ho ricevuto l'ok
01:08:09ho fatto i salti di gioia con le mie colleghe siamo orgogliosissime di mettere un pezzettino
01:08:16della nostra esperienza all'interno di un festival così importante e tra l'altro è anche doveroso lo
01:08:25faccio io ricordare appunto che il festival è un progetto di elastica con la fondazione cr
01:08:31firenze gucci come partner fondatori e con la copromozione del comune di firenze il patrocinio
01:08:37della regione toscana il progetto in collaborazione con l reso possibile grazie a intesa san paolo e
01:08:43vederai radio 2 come media partner ufficiale era doveroso ai fini della comunicazione citare anche
01:08:49questi dettagli importanti un evento appunto di prestigio e quindi insomma noi siamo lì a fare
01:08:56il tifo per te per queste donne che ti accompagneranno paola è veramente una bella cosa
01:09:02questa sì sono proprio contenta ma soprattutto il grande risultato sarà svegliare altre donne e
01:09:10creare una sorta di onda giusto sì sì io mi immagino questa onda bellissima e potente è un'onda
01:09:18pacifica perché si riparte da delle doti innate e si riesce a fare una grandissima rivoluzione
01:09:25sì scusa no no scusami tu ma siamo davvero in chiusura o la regia che mi sta bacchettando per
01:09:33i tempi televisivi un'onda l'hai detto tu pacifica è molto bello mi piace chiudere questa puntata con
01:09:40questo messaggio e anche ringraziarti paola e tutti in bocca al lupo per questo evento del 22 di
01:09:46novembre grazie ancora a te e grazie a te grazie grazie a paola lanfranco grazie a voi che ci
01:09:53avete seguito e ovviamente un appuntamento la prossima settimana con una puntata di
01:09:58ipso fatto l'italia si racconta grazie ancora a tutti a tutte