Magazine Tv - Puntata del 10/10/2024

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Trascrizione
00:00Eccoci comincia da qui il nostro viaggio condiviso fra Teletutto e Radio Brescia7 per il nostro
00:21incontro quotidiano.
00:23Oggi sono veramente contenta perché parleremo di una bella storia di riscatto, la storia
00:29anche di chi trova una chiave per comunicare, tutti noi abbiamo strumenti per diventare
00:35qualcosa di unico e speciale, come Pietro di cui parleremo tra poco con la sua mamma
00:41Anna Albini.
00:42Buongiorno Anna, come stai?
00:43Buongiorno Maddalena, buongiorno a tutti, grazie per l'opportunità.
00:46Prendiamo la cosa dal fondo, inaugura domani al MOCA una mostra bellissima di quadri che
00:56hanno una forza comunicativa, una potenza speciale che sono stati realizzati da Pietro
01:01che è tuo figlio e che ha 15 anni, questa è la notizia, per quanto resta la mostra
01:08al MOCA?
01:09Allora, la mostra resta da domani fino al 20, quindi domenica prossima, sarà aperta
01:16tutti i pomeriggi, quindi domani dalle 15 alle 21 visto che è la giornata di inaugurazione
01:23e poi sabato e domenica dalle 15 alle 19, poi riapriamo il mercoledì fino alla domenica
01:29sempre dalle 15 alle 19.
01:30Sabato pomeriggio vengo a trovarvi, questo ve lo dico perché voglio vedere queste opere
01:34dal vivo che in realtà ho già visto attraverso questo catalogo che racconta la forza comunicativa
01:43di Pietro.
01:44Basterebbe questo per dire, sono quadri talmente belli che Pietro merita un'esposizione,
01:50ma qui arriviamo alla storia, Pietro è un ragazzo che ormai ha 15 anni e che è autistico,
01:59quindi quello che lui comunica attraverso l'arte è quello che magari non riesce a comunicare
02:05attraverso altre chiavi che possono essere la mia, la tua, quella di ognuno di noi.
02:10Torniamo indietro un attimo e mi racconti la storia, poi voglio ricordare che il ricavato
02:14della vendita di questi quadri va in favore di un'associazione che proprio si occupa
02:19di autismo.
02:20Ma lì ci arriviamo dopo.
02:21Cominciamo dall'inizio, tu capisci abbastanza presto che il tuo bimbo è un bimbo con delle
02:31capacità di rapportarsi diverse, diciamo così.
02:35Sì, esatto, naturalmente queste situazioni si vengono a riscontrare quando i bambini
02:43sono piccoli.
02:44Nel caso di Pietro non riusciva a parlare, stava molto solo, non voleva essere toccato,
02:52aveva una serie di comportamenti che naturalmente non erano come tutti gli altri bambini.
02:58Immagino che da mamma, e tiro dentro evidentemente anche tuo marito, non sia stato facile comprendere
03:05che magari non riuscivi ad avvicinarti in una modalità che è quella consueta.
03:09Esatto, anche perché abbiamo una figlia più grande, quindi è naturale che il confronto
03:16lo fai in modo diretto, quindi vedi quale differenze ci sono.
03:21La speranza era sempre quella che nell'andare all'asilo cambieranno le cose, ero io chi
03:31invece diceva ma sì vedrai che appena va all'asilo inizierà a parlare, si sbloccherà,
03:38non era proprio così.
03:39Il pediatra ti aveva indicato che poteva esserci un tema o era prudente anche lui?
03:44Era un pochettino prudente, comunque ha detto vediamo col passare dei mesi come funziona,
03:51poi dopo è naturale che anche lui, prima abbiamo fatto delle visite per vedere se aveva
03:58problemi di udito, perché il primo step è quello, dici non parla, probabilmente non
04:02sente bene.
04:03Ma già sapevo che non era quello il problema, dopo naturalmente con l'inizio dell'asilo
04:11le cose si sono accentuate perché la differenza con gli incognissimili è notevole, era evidente
04:18e quindi ci siamo affidati, abbiamo preso un appuntamento con la neuropsichiatria infantile
04:24di Brescia per poter fare una visita e da lì è iniziato il nostro iter.
04:30La diagnosi dopo quanto?
04:31La diagnosi è arrivata quando Pietro aveva tre anni e mezzo.
04:35Ok, quindi è stato anche un percorso lungo per comprendere.
04:38Sì, perché i tempi di attesa purtroppo non sono proprio celeri, quindi hanno bisogno
04:45di un po' di tempo, quindi fai una prima visita, ne fai altre, quindi intorno a 4-5
04:51sedute per poter arrivare al dunque.
04:54Anche perché lo spettro autistico è davvero… Enorme.
04:58Enorme.
04:59Sì, c'è veramente tantissimo di varie tipologie, allora noi, infortunatamente, Pietro è migliorato
05:07tantissimo nell'arco della sua vita.
05:10Poi raccontiamo anche grazie a cosa è migliorato, perché si tratta sempre di un gioco di squadra
05:16io credo e si tratta anche di comprendere, ne parlavamo prima chiacchierando, poi questa
05:23è una mia idea e mi confronto volentieri con te e lo faccio volentieri a microfono
05:28aperto.
05:29Il grande problema rispetto a quelli che sono i temi anche di tipo psicologico, non necessariamente
05:35lo spettro autistico, è immaginare che il tuo bene enorme, gigante, da genitore o comunque
05:41da persona che prova grande affetto nei confronti di chi sta vivendo un percorso magari un po'
05:47complesso sia sufficiente ad aiutare, in realtà ci vogliono degli specialisti.
05:54Sono fondamentali.
05:55Allora, il momento in cui ti arriva una diagnosi di questo tipo è tremendo.
06:01Anche tu in qualche modo già lo sapevi, però quando te lo dicono è tutta un'altra cosa.
06:09Certo.
06:10E ti sembra di cadere in un borrone.
06:12Lì poi devi trovare la forza di dire, ok, c'è questa cosa, devo fare il bene possibile,
06:23tutto quello che è possibile per il bene di mio figlio, devo affidarmi a qualcuno.
06:29E lì devi iniziare purtroppo a mettere un po' da parte il sentimento per ragionare.
06:34Oltretutto per trovare le strategie.
06:36Raccontano anche di famiglie che non vogliono accettare una diagnosi, magari di fronte
06:43a delle prime indicazioni in ambito scolastico i genitori tendono a non voler accettare questa
06:50cosa.
06:51Sì, purtroppo sì, capita anche questo e non è facile assolutamente, dipende anche
06:59da chi hai vicino, è fondamentale il supporto del marito, della moglie, dei familiari che
07:08ti aiutano.
07:09In questo credo che ci possano essere due strade, cioè la via di mezzo non la credo
07:15possibile.
07:16Ci sono due strade, o la coesione fortissima interna alla famiglia che diventa davvero
07:21una squadra, oppure purtroppo ci sono anche delle realtà che collassano proprio perché
07:27non si riesce a gestire l'extranormalità.
07:30Esatto, e infatti secondo me è importante il parlarne, il sensibilizzare, proprio perché
07:37bisogna rendersi conto che ci sono tantissime realtà che fanno tanto, che sono super specializzate,
07:45che fanno un sacco di formazione e che amano fortemente il loro lavoro per poter aiutare
07:51gli altri.
07:52Se non hai una rete di supporto specializzata è difficilissimo.
07:57E quindi la prima cosa, e questo è il motivo che mi ha fatto invitare Anna qui oggi, la
08:03prima cosa è che dopo un momento di smarrimento, di senso di solitudine, poi però si trova
08:10la strada, perché per fortuna, Brescia in questo è anche un'eccellenza, ci sono le
08:14persone e gli strumenti per affrontare un percorso.
08:20E' vero, noi abbiamo a Brescia San Fortunati, nel senso che dopo, io non so, altre realtà
08:25però, abbiamo il FOBAP che è in prima linea su tutto ciò che riguarda le necessità proprio
08:32delle famiglie e dei ragazzi affetti da autismo.
08:37Prima di parlare del FOBAP, perché mi interessa molto approfondire questo tema, sempre restando
08:42nel tuo ambito familiare, tu hai detto che hai una figlia più grande, di quanto più
08:46grande?
08:47A lei ha 19 anni.
08:48Come è stato per lei?
08:50Perché non deve essere, oltretutto, in un'età in cui hai quasi diritto di concentrarti sulle
08:57tue cose e non su un tema che in qualche modo va un po' a scardinare la dinamica familiare.
09:03Anche perché comunque mia figlia, che si chiama Sara, ha 4 anni e mezzo di differenza
09:09da Pietro, quindi era piccola, era piccola anche lei, aveva delle esigenze e naturalmente
09:17da bambina vedeva la differenza tra lei e i suoi amici, che avevano magari fratelli
09:22che avevano presso a poco l'età di Pietro, quindi la differenza più grossa cos'è?
09:27C'è la festina di compleanno ma purtroppo siamo in difficoltà perché non riusciamo
09:34a tenerlo fermo, non riesce, soprattutto quando era piccolino, non riusciamo a gestirlo, saltiamo
09:42oppure magari vai con la nonna e dopo vediamo se riesco, cioè vedeva una differenza.
09:49Nella quotidianità, insomma, questa cosa che è fuori.
09:53Poi lei comunque è sempre stata una bambina molto brava, che si è autogestita comunque
10:00da sola, senza mai manifestare a parole un eventuale disagio, che però c'era.
10:06Ora questo è un comune denominatore di storie simili alle tue o anche diverse, ma che hanno
10:12questo tipo magari di squilibrio perché poi sei portato a prestare attenzione a chi
10:17in quel momento è più, tra virgolette, in difficoltà e ci sono dei fratelli che si
10:26fanno carico di una responsabilità di essere bravi, buoni, di non disturbare eccetera.
10:31Credo che non sia facile neanche per i genitori tentare, come dire, di vivere questa situazione.
10:39Allora, devo dire che lei l'ha gestita benissimo, perché è veramente una brava ragazza.
10:44L'ha gestita molto bene e è un bel punto di riferimento adesso per suo fratello, perché
10:50Pietro gli vuole un gran bene, quindi la cerca, la vuole.
10:54Sono riusciti a trovare il loro modo.
10:56Esatto, che all'inizio era molto difficile perché non c'era proprio questo rapporto
11:02di fratellanza, che poi invece si è sviluppato, ma penso enormemente per il lavoro e la bravura
11:08di lei, della Sara sicuramente.
11:10E anche per il lavoro che credo, insieme a voi famiglia, Foba ha fatto per trovare degli
11:17strumenti da mettere a disposizione di Pietro per essere quello che è adesso da 15 anni.
11:22Sì, anche perché da una situazione molto particolare da bambino siamo passati a dei
11:28miglioramenti enormi, e i miglioramenti enormi che l'hanno portato poi a una modifica
11:33della diagnosi in disturbo del rispetto autistico ad alto funzionamento a Sperger,
11:39quindi lui adesso parla benissimo, ha un linguaggio abbastanza ricco, è un bravissimo ragazzo,
11:46voglio dire, ha naturalmente la sua solitudine, le sue ansie, le sue paure, tutta una serie
11:53di situazioni sociali difficili, ma comunque è veramente un ragazzo cambiato.
12:01Ha fatto un viaggio ricco di cambiamenti.
12:04Ha fatto un viaggio ricco di cambiamenti e devo dire che il filo conduttore della sua
12:08vita, dei suoi 15 anni, è stato il Fobat, che è cambiato negli anni perché i centri
12:15non sono uguali, variano in base all'età, quindi quando era più piccolo era il centro
12:20Faroni, in via Duca degli Abruzzi, dagli 11 anni è diventato il centro Ineaut, officina
12:28Autismo di Colle Beato, che sta frequentando tutt'ora e, lo ricordo, i soldini che raccoglierete
12:36attraverso la vendita delle opere di Pietro andranno proprio in favore loro, totalmente,
12:42per non creare problemi di marketing, lo specifichiamo, è giusto, totalmente.
12:48Quello che mi piace dire è che vi invito con tutto il cuore ad andare a vedere la mostra
12:53perché è stato deciso, perché tuo marito ha detto una cosa bellissima, l'arte è di
12:58tutti, di dare a questi quadri un prezzo piccolino, alla portata di tutti noi, proprio perché
13:06tutti questi soldini diano veramente un senso di beneficio a Ineaut, tornando un attimo
13:14indietro, mi dici qual è stato il tuo momento più difficile, che secondo me è quello
13:19antecedente all'inserimento nel mondo Fobap?
13:24A parte il momento in cui ti fanno la diagnosi, che quello è indescrivibile, il momento mio
13:31più difficile è stato proprio prima di avere l'informazione e di essere entrati finalmente
13:37al Fobap, perché comunque il Fobap purtroppo, avendo tanti ragazzi in Brescia e provincia
13:45che hanno necessità di entrare nei centri, perché il livello di ragazzi con diagnosi
13:51di autismo è sempre in evoluzione, è sempre in crescita, hai una lista di attesa, questa
13:58lista di attesa per noi è stata di un anno e mezzo, però eravamo supportati psicologicamente
14:05da delle persone che ci davano degli aiuti di strategia da poi attuare su Pietro, non
14:12è una cosa facile.
14:13E erano sempre rispondenti al mondo Fobap, erano sempre legati all'ospedale civile,
14:22alla neuropsichiatria, è naturale che è un impegno anche psicologico non indifferente,
14:30riuscire a gestire tutto, perché comunque c'è anche una vita familiare normale, c'è
14:35lavoro, ci sono le esigenze di casa e tutto quanto.
14:38Tu sei una donna che è un'imprenditrice, lavori, per cui…
14:42Sì, non è stato facile, però come vi ripeto sempre si fa tutto e anche di più, però
14:47siamo arrivati a un certo punto in cui non ce la facevo più, proprio non ce la facevo
14:53più e mi ricordo proprio il focus di quando guidando in macchina stavamo andando in neuropsichiatria
15:01per fare uno di questi incontri e a mio marito ho detto io non ce la faccio più, ho proprio
15:06detto così, ho detto io questa è l'ultima volta che vengo, glielo dico, gli dico io
15:11faccio fatica, sono entrata, siamo entrati nello studio della dottoressa che è bravissima
15:19e gli ho detto guardi io devo dirle una cosa e lei mi fa guardi ho una notizia per lei
15:24e lei mi ha detto siete dentro al Fobap.
15:28E lì è cambiato tutto il mondo.
15:29E quindi lì ho avuto il momento più brutto perché non ce la facevo più, ma ho anche
15:34avuto il momento più bello che poi hai colto nel tempo perché poi probabilmente tu non
15:39sapevi quanti miglioramenti Pietro avrebbe avuto, che percorso, però in quel momento
15:45ti dà ossigeno, certo, perché sei in apnea da tempo quindi ti dà molto ossigeno e questo
15:50fondamentalmente è il mio punto, la mia idea che mi ha portato poi arrivare in la nostra
15:59mia di mio marito che ci ha portato alla mostra e al fattore di voler fare la beneficenza
16:04perché vorrei con tutto il cuore poter aiutare il più possibile il centro in autoautismo
16:10o comunque il Fobap perché vorrei che tante famiglie provassero quella sensazione.
16:15Quella sensazione di solevo e di sapere di non essere soli, di sapere che si può fare
16:20davvero squadra e insieme possono generarsi dei cambiamenti.
16:24Come ha fatto Pietro a capire che era, o voi avete fatto a capire che Pietro era così
16:29dotato ed era così straordinariamente potente nelle sue opere?
16:34La pittura per Pietro è stata una valvola di sfogo inizialmente, lui ha iniziato facendo
16:40dei normali disegni come fanno tutti i bambini, però gli serviva perché lo scaricava dalla
16:45rabbia, dall'ansia, dalla grande tensione, esatto, era una sfoga, una valvola di sfogo
16:51era il disegno, lui si metteva lì, disegnava, si rilassava, si è trasformato col tempo
16:58quindi da una necessità che lo è ancora, però si è trasformato in un divertimento,
17:04lui da solo ha affinato le sue metodologie eccetera e quindi da disegni poi siamo passati
17:11a voler provare su tela, nel provare su tela, dipingia olio con che? Acridici lui, e quindi
17:19ha iniziato piano piano a fare dei quadri, gli venivano bene devo dire nel senso, decisamente
17:27chi sta guardando la versione tv può ovviamente vedere alcune opere che Ruggero Tavelli, buongiorno
17:33Ruggero, sta mostrando, chi sta ascoltando la radio sappia che può vedere la replica
17:38le 17.40 di questo pomeriggio ma poi ci darai anche i profili social eccetera per andare
17:44a vedere questo mostro, la cosa più bella è andare a vedersi la mostra al MoCA lo dico,
17:48dopo ecco durante la mostra ci saranno delle brochure illustrative di alcune sue opere
17:56e chi vorrà potrà avere, naturalmente sì da tenere sicuramente e niente quindi si è
18:04trasformato questo suo dipingere in veramente dei quadri molto belli, poi diciamo che in
18:11termini pratici avevamo la casa che praticamente era piena di quadri e abbiamo optato per questa
18:20soluzione anche perché parenti e amici li hanno iniziati ad apprezzare e quindi abbiamo
18:25detto ma perché non provare? Ti racconta mai quello che sta dipingendo dove vuole arrivare
18:31nel senso, ti racconta mai il senso dei suoi quadri? No, lui è molto asciutto nel dirlo
18:45però lui viene ispirato, dice adesso devo dipingere, salui, si mette lì fa il suo quadro
18:53così ma non ti dice cosa vuole, dopo vederli dal vivo ti danno una certa emozione, secondo
19:01me poi va a interpretazione però ecco lui l'altro giorno è venuto a trovarci una persona
19:08che conosci che è Don Marco Mori, lo conosco molto bene, nel che a chiarare che comunque
19:15è stato uno dei primi che aveva visto una visione di Pietro perché Pietro ha fatto
19:20anche un murales all'oratorio della nostra parrocchia, io ti devo confessare che di Pietro
19:24ho sentito parlare troppo tempo fa e proprio da Don Marco, esatto e gli ha chiesto che
19:30cosa voleva che le persone avessero dalla mostra e lui ha detto che siano felici. Poi sai che cosa,
19:38Pietro che è un artista quando consegna la sua opera al suo pubblico consegna qualcosa che
19:46probabilmente lui ha in testa ma le opere di Pietro poi agli altri regaleranno quello che
19:53gli altri vogliono vedere che è la cosa più straordinaria dell'arte secondo me. Esattamente,
19:57libera interpretazione, è vero. Ti volevo fare una domanda personale come comunichi con Pietro,
20:04ne avete fatta tanta di strada insieme, in che cosa trovate la vostra connessione se hai voglia
20:10di raccontarlo? Allora naturalmente la connessione con Pietro è cambiata nel tempo, adesso allora
20:17quando era più piccolo era molto più difficile e quindi va bene il disegno è stata l'unione. Una
20:22chiave un po' per tutti per riuscire a trovarsi. Adesso che è grande e che è un ragazzo che ha
20:29tante qualità ma che fondamentalmente fa una vita normale, la comunicazione è molto simile a quella
20:37dei ragazzi della sua età. Quindi siamo nella fase dell'adolescenza? Sì, molto bene. Anche per lui,
20:43sì. Molto bene. E anche lì devo dire che ha delle educatrici fantastiche, Minula Elisa la saluto
20:50perché è veramente fantastica che lo sta aiutando tanto per capire cosa gli sta succedendo. Anche in
20:56questo momento complicato per tutti gli adolescenti, a prescindere. Ricordiamo come entrare nel vostro
21:03mondo anche attraverso i social, se esiste appunto modo di seguire i lavori di Pietro,
21:08se ha un profilo. Allora Pietro per ora non ha un profilo, adesso vediamo perché stanno nascendo
21:13tante cose e probabilmente qualcosa cambierà. Momentaneamente è il mio profilo, è un profilo
21:24aperto. Anna.Albini79, lo avevo appuntato. Esatto, quello è il mio e lì pubblico sempre le sue opere,
21:37è principalmente dedicato a lui. Io in questo periodo sto pubblicando opere che ha fatto nel
21:45mentre tra la pubblicazione della stampa, del catalogo, perché altrimenti ci sono dei tempi
21:50tecnici, ma lui ha continuato a lavorare. Dipinge tutti i giorni? Allora d'estate sì, perché non
21:57c'è la scuola. Quando ha la scuola quindi ha un carico emotivo diverso, è un pochettino più sotto
22:04stress. Dipinge principalmente il fine settimana, quando si sente più libero. Siamo arrivati al
22:10termine, vi ricordo da domani e per tutta la settimana prossima. Al MOCA c'è con gli occhi
22:18di Pietro questa bella mostra, si inaugura domani alle 15. Io sono veramente contenta, Anna, di
22:25aver fatto questa chiacchierata con te. So quanto importante sia per chi ha vissuto già un percorso
22:32regalare ad altri che magari sono in un viaggio e sono ai primi passi le esperienze. Grazie di
22:39cuore per la tua generosità. Grazie mille, grazie a voi. Prima di salutarci, grazie a Rogero Tavelli
22:43che ha curato la regia audio-video, grazie a chi ci ha ascoltato alla radio, a chi ci ha guardato
22:47in tv, grazie soprattutto ad Anna Albini. Alla prossima, un bacio a Pietro.