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Trascrizione
00:00Ci siamo, diamo il ben trovato agli amici di Teletutto che da questo momento sono connessi
00:18con Radio Brescia 7 per il nostro incontro quotidiano.
00:22Oggi ho il piacere di avere al mio fianco Alessandro Posniak.
00:25Buongiorno.
00:26Buongiorno.
00:27Buongiorno a tutti.
00:28Come stai?
00:29Buongiorno a tutti.
00:30Innanzitutto fammi dire che sono molto colpita dal bel modo che hai, che non è scontato
00:34per un ragazzo di quasi 19 anni, 18 e mezzo possiamo dire?
00:38Sì, li ho appena fatti a luglio.
00:39E ce li sei 18enne.
00:41Esatto.
00:42Com'è stato diventare maggiorenne?
00:43Come sono cambiate le cose?
00:44Hai già la macchina?
00:45No, sto facendo la patente, sto facendo i quiz ora.
00:48Allora, tu sei attaccante delle rondinelle del Brescia, hai una storia bella che vogliamo
00:53mettere al servizio dei nostri ascoltatori e degli spettatori che è un po' al senso
00:57del magazine.
00:59Quindi voglio farci raccontare delle storie che possono diventare carica, esempio, voglia
01:03di reagire a chi ci sta ascoltando.
01:06La tua storia comincia qualche anno fa, ma io la faccio cominciare ancora prima perché
01:11prima voglio parlare con te del tuo amore per il calcio.
01:15Quando hai scoperto di avere questa passione e di essere, come dire, uno bravo?
01:20Allora, io ho iniziato a giocare a calcio molto giovane, circa 4-5 anni, al Rigamonti,
01:27che è stata la prima casa, diciamo, per me, mio papà che viene tutte le partite da quando
01:32sono piccolo.
01:33Poi, dopo 3-4 anni, sono andato al Castenedolese, tra cui ora mio papà è il presidente, e
01:41sono sempre stato un po' contattato dal Brescia per fare i provini, i tornei con loro, fino
01:46a quando, quando ho raggiunto i 10 anni, mi hanno preso e ho iniziato a tornarmi con loro.
01:51Si è capito abbastanza presto che, allora, tanti giocano calcio, da lì a diventare qualcuno
01:58che sul calcio può investire anche a livello professionale, ce ne passa.
02:01Quali sono, lo dico a te che non è una risposta facile da dare, ma quali sono le tue caratteristiche
02:08specifiche che ti rendono un buon giocatore?
02:11Allora, sicuramente una cosa che mi si addice molto è la grinta che metto.
02:17Io non do mai nessuna palla per scontato, cerco di dare sempre il massimo e sicuramente
02:23ogni tanto mi dicono che sembro un po' inzagli in area di rigore, perché per me fare gol,
02:29visto che sono un attaccante, è tutto.
02:31Nasci come attaccante, cioè la tua vocazione è stata chiara fin da subito?
02:35Sempre fatto l'attaccante, sì.
02:36Ok, e in squadra con le rondinelle quando arrivi?
02:41Arrivo a dieci anni, fino a quando raggiungi l'under 14 che è l'inizio dell'agonismo
02:49e ora sono in primavera che faccio la primavera 2.
02:52Certo.
02:53Oggi è una partita?
02:54Oggi è una partita, sì, alle due e mezza col Parma a San Filippo.
02:57Diciamo che non è proprio uno di quei campionati che è partito benissimo, non avete ancora
03:01avuto le soddisfazioni che volete?
03:04No, siamo partiti male la prima, abbiamo perso 2-0 in casa, poi siamo andati con l'Albino
03:10e abbiamo vinto 3-2, tra cui ho segnato il gol vittoria e poi sono state 3-4 partite
03:16difficili in cui non siamo riusciti a portare a casa i risultati che volevamo, ma sicuro
03:22con l'impegno di ogni allenamento torneremo a vincere, sicuro.
03:26Quindi, fino a un certo momento della tua vita tu sei un bel ragazzo, sicuramente sei
03:33un ragazzo che è accomodato bene nella propria vita, hai una bella famiglia che ti ha sempre
03:38sostenuto, entri nelle rondinelle del Brescia, quindi insomma si può dire vita perfetta
03:45fino a lì.
03:46Poi che cosa succede?
03:48Maggio 2022 vengo diagnosticato con un tumore, il linfoma non Hodgkin, più preciso di Burkitt
03:59ed era già al quarto stadio quando me l'hanno trovato ed è stata una botta molto forte.
04:06Come hai capito che non stavi bene?
04:08Io ho iniziato con un dolore alla mandibola, mandibolare e ai nervi della faccia che non
04:14mi permettevano di mangiare, di sorridere, di stare con i miei amici, con i miei genitori
04:20e nell'andare avanti un susseguirsi di cose, sudavo tantissimo la notte e avevo febbre.
04:28Cioè c'erano dei sintomi molto gravi.
04:33Poi mi è venuta verso fine aprile una diplopia all'occhio e lì abbiamo capito che c'era
04:39qualcosa di più che un semplice dolore e siamo andati al civile dove mi hanno subito
04:44trattato.
04:45Infatti ringrazio la Pia Bondioni che è stata un aiuto clamoroso e mi ha fatto una serie
04:53di test e lì hanno capito cosa avevo.
04:55Lì capiamo quanto sia importante arrivare tempestivamente su un problema, sul tuo problema
05:02ma anche quanto trovare del personale medico e paramedico che ha un'attenzione particolare
05:09verso i propri pazienti faccia assolutamente la differenza.
05:12A te hanno detto che nell'arco di una settimana le cose sarebbero cambiate davvero in peggio
05:17per te.
05:18Esatto.
05:19All'inizio prima di fare le chemioterapie, di cui ho fatto sei cicli, ti fanno delle
05:26pre-chemio e già con quelle vedevano i risultati, quindi quando sapevano che la situazione
05:32si era un po' stabilizzata tra virgolette, mi hanno spiegato che se andavo una settimana
05:36dopo forse non ci sarebbe stato più nulla da fare.
05:38Quella frase mi ha colpito molto perché comunque spiega quanto sia importante reagire veloce.
05:48Esatto.
05:49Allora partiamo, questo è un luogo dove spesso parliamo di prevenzione, in questo caso prevenire
05:55è impossibile, però non accomodarsi già dai primi sintomi cercando di aspettare, prendere
06:02tempo, capire, bisogna andare veloci.
06:05Abbiamo fatto i conti prima, microfono spento, di quanto tempo tu hai passato in ospedale
06:12in quel periodo?
06:13In quel periodo ho passato da maggio fino a settembre, circa sei mesi sono, cinque mesi
06:20in ospedale, sempre però devo dirlo accompagnato da mia mamma, tutte le volte che andavo fare
06:27degli esami o comunque ricoverato mia mamma ci è sempre stata.
06:31Com'è cambiato il tuo rapporto con tua mamma in funzione di quello che ti è accaduto?
06:35Perché eri in un'età in cui il rapporto con la mamma esiste, ci mancherebbe altro, però
06:41in genere pensi ad altro e quindi la mamma la metti un po' lì.
06:44Invece no, mia mamma è sempre stata con me, sicuro quel periodo che ci siamo stati insieme
06:49così tanto, già eravamo vicini, ora ci siamo vicinissimi, ci cerchiamo sempre, ho un bellissimo
06:56rapporto con mia mamma ed è una delle cose secondo me più importanti, al di fuori degli
07:02amici e di tutto, il rapporto con i genitori secondo me è importantissimo.
07:05Io sono fortunato di avere una mamma e un papà che mi sostengono molto in tutto quello
07:11che faccio e se sbaglio sono sempre pronti a dirmelo, anche pronti a sostenerti nelle
07:17tue scelte.
07:18Quando hai avuto la diagnosi hai capito che non sarebbe stata una passeggiata, perché
07:23non è stata una passeggiata, dove hai trovato, al di là della tua famiglia, perché ce l'hai
07:29appena detto, di tua mamma in particolare, dove hai trovato la forza di reagire?
07:33Ci hai sempre creduto, della serie io tornerò, tornerò a fare il calciatore, mi riprendo
07:38in mano la mia vita, cosa ti ha aiutato?
07:41Sicuramente il Brescia mi è stato molto vicino, perché ricevevo quotidianamente messaggi
07:48chiamate dai piani alti del settore giovanile.
07:53So che però anche Bisoli ti è stato vicino tanto.
07:56Anche Bisoli sì, mi ricordo ero in ospedale, insieme a Piero Serpelloni, che anche lui
08:00mi ha aiutato tantissimo, mi ha fatto una videochiamata, è stato bellissimo, poi quando
08:07mi sono allenato in prima squadra per le prime volte, mi ha detto ma ti ricordi di
08:11me che ti ho fatto una videochiamata, ho detto certo, poi lui ha capito benissimo chi ero
08:15perché ero in condizioni diverse diciamo, comunque oltre a loro anche i miei amici in
08:23generale erano sempre dai vieni facciamo un giro, gli dicevo grazie mille ma non riesco.
08:28Però il fatto di sapere che eri nei loro pensieri credo che sia una cosa che rincuora
08:34tanto.
08:35Mi emozionavo molto soprattutto quando mi scrivevano messaggi tipo succede sempre le
08:41persone sbagliate, mi dispiace, quelle cose lì mi emozionavano tantissimo.
08:46Poi sai non è facile in certi momenti trovare le parole giuste per essere vicino a qualcuno
08:50che sta attraversando un mare mosso e quindi non è neanche facile per chi è a fianco di
08:56qualcuno.
08:57Hai dei ricordi che ti hanno fatto anche felice in quel periodo?
09:02C'è qualcosa che ti ricordi con piacere dei momenti in ospedale, incontri particolari?
09:08Allora uno degli incontri che mi ricordo è quando è venuto Pippo Inzaghi, è venuto
09:15non so per che motivo all'ospedale però ha saputo che ero lì, ha saputo dove ero
09:20ed è subito venuto a trovarmi, abbiamo fatto anche delle foto e sì quello è uno dei momenti
09:26migliori credo.
09:27Però era ancora all'inizio della malattia, non ero ancora sotto le chemio, però comunque
09:33è stato un incontro piacevolissimo.
09:35Di quelli che ti sono piaciuti.
09:36Tra l'altro mi paragonano ogni tanto per i gol che fa Rapace D'Aria e quindi è stato
09:43proprio il momento perfetto.
09:44Era la persona giusta per te in quel momento.
09:47La cosa che ti ha fatto più paura invece in quel periodo qual è stata?
09:52Se posso essere sincero il primo giorno di chemio è venuto da me il dottore, mi ha spiegato
09:59quanto dovevo fare e mi ha detto che nella sfortuna, lo dicevo sempre con mia mamma,
10:04nella sfortuna siamo stati molto fortunati perché invece che fare 24 mesi me ne servivano
10:10solo 6 perché sono appunto arrivato in tempo e sicuramente mi han detto ovviamente che
10:19con le chemio perdi i capelli, avevo proprio il capellone lunghissimo, anche quello a un
10:24ragazzo comunque di 16 anni colpisce molto.
10:26Mannaggia, è inutile nascondersi di trundito, lo penso anche rispetto alle donne per esempio
10:33che vedono venire meno anche un po' di femminilità attraverso questa cosa, però ce la si fa.
10:38Esatto, non è la cosa importante.
10:41Certo.
10:42Fermiamoci per 40 secondi soli, poi ritorniamo con Alessandro Posniak, attaccante delle rondinelle
10:48del Brescia che ci sta raccontando, e grazie per questo a cuore aperto, la sua storia che
10:52però è fatta di cose belle che racconteremo tra poco.
10:56Eccoci nuovamente qui con Alessandro Posniak, do il buongiorno e il bentrovato anche a Ruggero
11:02Tavelli che sta curando la rege Oddio e Virgio e ne approfitto anche per salutare Erika Bariselli
11:07che è dall'altra parte del vetro e che sulle pagine del giornale di Brescia credo racconterà
11:13a modo suo attraverso anche le tue dichiarazioni, la tua storia, che è una storia certamente
11:22tosta soprattutto perché quando capita a un ragazzino, perché allora avevi 16 anni,
11:29non è semplice da affrontare.
11:30Come hai capito che ce l'avevi fatta, che eri guarito e che potevi prenderti in mano
11:37la tua vita?
11:38Dopo i primi due cicli facevo settimanalmente degli esami nel bidollo, mi facevano delle
11:45punture e prelevavano questo liquido chiamato liquor che c'è dentro il bidollo osseo
11:52e vedevano le cellule maligne che c'erano e dopo i primi due cicli mi hanno detto che
11:57era già negativo quel test, è stato un sollievo perché comunque voleva dire che le cure andavano
12:03benissimo e già da lì il mio umore è cambiato perché ho detto tra poco torno, manca poco,
12:12era un tempo che non finiva mai, però comunque guardavo sempre la fine di questo periodo
12:18e poi il sostegno di nuovo della mia famiglia mi dicevano tranquillo che tu, perché io
12:23avevo ovviamente facendo il cacciatore una muscolatura diciamo importante, perché poi
12:29stare non in attività per così tanto tempo può fare paura a chi vive di sport. Vedevo
12:35i muscoli che non c'erano più e mi deprimevo perché dicevo ma come faccio? Tu però sei
12:42sempre stato convinto che tu avresti fatto il calciatore? Allora io purtroppo però dico
12:49spero non sono ancora un calciatore professionista a tutti gli effetti però io sapevo che comunque
12:56il calcio sarebbe stata una gran parte della mia vita, spero ovviamente nel futuro di
13:00raggiungere la firma di un contratto professionistico per dichiararmi un professionista. Certamente
13:07non ti manca l'attitudine, poi io mi guardo bene da fare considerazioni di altra natura
13:12perché non ho certamente gli strumenti, ma sicuramente l'attitudine ce l'hai. Hai parlato
13:17prima di Inzaghi come una persona a cui spesso ti paragonano, i tuoi miti nel calcio quali
13:23sono? Allora io sono sempre cresciuto guardando Lewandowski, i suoi gol sono qualcosa di incredibile,
13:30inspiegabile quasi e anche Luis Suarez ai tempi del Barcellona era uno di cui proprio volevo dire
13:39cacchio io vorrei essere lui. Quanto è importante avere dei riferimenti e questa è una domanda che
13:44faccio a tutti gli ospiti che passano da qui. Nella nostra vita soprattutto in un'età come la
13:50tua gli incontri possono fare tanto bene o tanto male. C'è qualcuno che tu hai incontrato nella
13:57tua strada e che prendi come modello e che ha fatto svoltare un pochino il tuo modo di pensare
14:04e di approcciarti alla vita? Spesso è un professore oppure un genitore oppure l'incontro con qualcuno
14:11che per te rappresenta l'essere arrivati da qualche parte. Sicuramente aver la fortuna di allenarmi
14:18ogni tanto con la prima squadra è una cosa che mi aiuta molto perché vedo l'impegno che ci mettono
14:25i calciatori che sono arrivati comunque in un campionato difficile come la Serie B e loro
14:31secondo me tra tutti i borrelli, lo conosco anche da di fuori del calcio, lui è uno che mi dice mi
14:38tiene sempre attivo mentalmente e mi spinge sempre a fare il meglio. Sai che una delle cose che dicono
14:45dei giovani e anche degli sportivi è che il rispetto agli sportivi di una volta si applicano
14:51di meno, sono un po' più superficiali, sono più legati tra virgolette all'estetica delle cose e non
14:55alla sostanza. Che rispondi a questa affermazione? Io non sono così. La cosa più importante è soprattutto
15:05quando ti succedono cose che non ti aspetti come la mia malattia, cose che ti colpiscono davvero,
15:12capisci come mettere in scalette d'importanza le cose. La prima cosa è la salute perché senza
15:20la salute non si va da nessuna parte. Sentirselo dire alla tua età è abbastanza significativo.
15:27La salute, gli amici, la famiglia. Quando non ti alleni e quando non giochi cosa fai? Allora io passo
15:36molto tempo a casa con i miei fratelli, tra l'altro siamo in quattro. Sono quattro fratelli, tutti maschi
15:45sparpagliati in vari talenti perché uno è impegnato nel mondo della moda, l'altro è impegnato nel mondo
15:54della musica, lo conosciamo molto bene, l'abbiamo incontrato anche al festival di Sanremo. Quindi
16:00avete tutti una certa forma destro che avete messo in campo nelle vostre varie attività. Esatto,
16:07se no cose che fanno i ragazzi della mia età. Sei fidanzato? No, no. Perentoriamente no. Non è il tuo momento, va bene.
16:19Veniamo invece alle vicende del campo. A un certo punto per fortuna superi la malattia, guarisci,
16:28però lì giustamente devi rimetterti in pista, rifarti i muscoli, capire che le cose non fossero
16:33davvero cambiate da un punto di vista credo sia di testa che agonistico. Allora dal punto di
16:39vista fisico le cose erano molto diverse, se devo essere sincero. Mi sentivo anch'io che non
16:46riuscivo all'inizio ovviamente a dare quello che facevo prima. Ovviamente io ho finito le cure a
16:51settembre, no a fine agosto del 2022 e fino a febbraio 2023 non potevo allenarmi in squadra
17:04perché c'era un gap ovviamente troppo grande ancora per allenarmi e andavo da Demiser a Cagni
17:09a Salò, che lo ringrazio tantissimo che mi ha aiutato un sacco, e lì con Mattia Apostoli che è
17:16un grande, mi ha sempre accompagnato dappertutto. Ha indicato la porta perché molto carinamente è
17:23qui dall'altra parte degli studi. Fino a quando a febbraio sono riuscito a tornare ad allenarmi in
17:29squadra, ovviamente anche lì ero molto indietro rispetto agli altri, nessuno è stato fermo quasi
17:35un anno per una cosa così grave, però comunque con l'aiuto degli allenatori, del direttore tutto
17:42sono riuscito finalmente a tornare come ero prima diciamo. Adesso ti senti al 100% della forma? Sì,
17:48non c'è mai il 100% sennò al 100% sei già dove vuoi essere, comunque dai diciamo a 70. Comunque
17:55l'attitudine che fa tanto e tu hai veramente una bella attitudine. Grazie. Allora siamo praticamente
18:00in dirittura d'arrivo, vorrei parlare del tema della paura. Quanto è parte della tua vita di
18:06adesso? Se ti è rimasta una paura insomma attaccata addosso oppure no? Allora io come
18:14protocollo sono in cura col civile per cinque anni dalla malattia perché dicono che la malattia
18:22comunque entro cinque anni è più probabile che se deve tornare torni. Questo vale purtroppo per
18:28questo tema tuo e vale per tutti. Esatto, però la paura ormai ce l'ho ovviamente perché
18:37ripassare a quello che ho passato non lo auguro a nessuno. La paura è una cosa che c'è molto
18:45nella mia famiglia in questo momento. Qualcuno della mia famiglia se ha un piccolo acciacco,
18:50un dolorino, vuole subito andare a farsi controllare. Ha un po' segnato tutti. Esatto,
18:57un dolorino alla spalla subito al pronto soccorso a farsi vedere. Comunque sappiamo che da una
19:05piccola cosa come per me il dolore mandibolare può scaturire un inferno diciamo. Parliamo di
19:10cose belle. Mi dici dove ti vedi, sognando alla grande senza limiti, tra cinque anni cosa vuoi
19:17essere? Calciatore sicuro. Il mio sogno sicuro, il primo obiettivo è esordire con la maglia del
19:25Brescia perché è la mia città e sono sempre stato legato al Brescia Calcio. Quando succederà,
19:31e dico quando succederà o non succederà, tu sappi che io sarò lì. Grazie mille. Quindi
19:37questa è la cosa che tu vorresti di più in questo momento. In questo momento sì, il mio sogno è
19:41raggiungere il mare Rigamonti con la maglia del Brescia Calcio. In questo momento vi devo dire
19:48che mi sono emozionata. Sarà così, voglio dirti che sarà così, quindi avanti con questo atteggiamento
19:55bello gagliardo. Esatto, speriamo. Prima di salutarci, consentimi di ringraziare Ruggero
20:02Tavelli per la regiavo di Evvideo. Grazie a voi, buongiorno. Grazie a voi che ci avete
20:05ascoltati alla radio, a voi che ci avete guardato in tv, grazie soprattutto ad Alessandro Posniak
20:12in bocca al lupo per la tua carriera. Grazie mille a tutti. Grazie, alla prossima.