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SportTrascrizione
00:00cari amici sportivi, cari amici di Bike Channel,
00:29benvenuti a questa nuova puntata di Mondo Triatron. Io sono Dario D'Addonardone e quest'oggi con noi abbiamo Paolo Zunino. Ciao Paolo, benvenuto.
00:37Ciao, ciao a tutti, buongiorno.
00:40Soprannominato il Globetrotter del triatron. Adesso andremo a raccontare anche questo aspetto particolare.
00:46Ma, come al solito, cominciamo Paolo con il tuo racconto sportivo. Vogliamo sapere, Paolo Bimbo, come hai scoperto quali sono stati i primi sport?
00:56Io ho qualche pensiero, già ce l'ho.
00:59Paolo Bimbo parte dal nuoto.
01:02Eccoci.
01:03A Loano, dove io sono originario ligure. A Loano c'era uno dei primi palazzetti dello sport di tutta la zona, che è tutto oggi attivo.
01:15Sì.
01:16E tutti i bambini che andavano a scuola ci portavano a nuotare.
01:20Perfetto.
01:21E quindi abbiamo iniziato dal nuoto.
01:24Come è stato questo approccio con il nuoto? Innanzitutto era uno sport che ti piaceva?
01:29Ma sì, abbastanza. Mi piaceva. Forse era più divertente giocare a pallone, però alla fine mi piaceva, mi riusciva abbastanza bene e quindi ho continuato.
01:41Però spiegaci bene, perché qua incominciano i nuotatori a dire che andava abbastanza bene. Spiegaci un po' che specialità e come avevi cominciato a fare.
01:52Allora, io non ero un nuotatore fortissimo, però me la cavavo bene a rana e sono arrivato fino alle categorie giovanili facendo ranista.
02:02Poi qualche campionato italiano, qualche piazzamento, ma nulla di che.
02:08Poi sono arrivato assieme a un'allenatrice molto giovane, quando avevo una quindicina d'anni, a scoprire il mondo del nuoto di fondo.
02:18Da velocista, ranista, al nuoto di fondo, ci passava in mezzo un mondo. Però erano gare abbastanza divertenti, molto simili a quello che poi sarebbe stato il mio futuro.
02:30E ho iniziato anche a fare questa cosa qui, diciamo più che per divertimento, d'estate, assieme agli amici, che poi eravamo tutti gli amici del nuoto.
02:43Però ti interrompo un secondo, perché ci sono diversi nuotatori da piscina, diciamo così, che quando si trovano ad affrontare le acque libere, lo sappiamo tra tutti,
02:52il discorso che fece qualche anno fa Federica Pellegrini, il fatto che lei in acque libere si trova in grossa difficoltà .
03:00Per te evidentemente non è stato così.
03:02A me piaceva. So che non c'entra nulla con i 50 e i 100 rana, però a me piaceva e non mi dava noia.
03:09Anche lì non è che fossi un fenomeno, però mi piaceva.
03:13E poi, attaccato a questa cosa qui, nella zona c'è ancora la Polisportiva Maremola, organizzatrice di una gara di un olimpico molto famoso a Pietralibre.
03:24E alcuni colleghi di mamma le rompevano le scatole per farmi provare a fare triathlon, visto che avevo 16-17 anni.
03:37E poi appunto ho provato, ho iniziato una volta.
03:42Però aspetta, cosa sapevi tu del triathlon prima di…
03:45Nulla.
03:46Niente, ecco, questo ci piace un sacco.
03:48Nulla, infatti sono andato alla gara Osiglia, che è un bacino artificiale nella nostra zona,
03:56dove tutte le stati verso Ferragosto facevano questa gara promozionale,
03:59con una mountain bike, un casco con le orecchie di peluche sopra.
04:05E come ogni buon nuotatore ho iniziato così, uscendo benissimo dall'acqua, e poi la gara finiva qua.
04:13Ecco, qua viene fuori subito una cosa.
04:15Gli ex nuotatori, quando arrivano a fare il triathlon, sono odiati da noi triatleti,
04:20perché nella prima frazione ci passate sulle orecchie, però poi ci rifacciamo,
04:24perché evidentemente qualcosa devono pagare.
04:27Se non è la bici, la corsa, in qualche modo, nelle prime esperienze…
04:30No, era tutte e due all'inizio, era tutte e due.
04:33Ok.
04:34All'inizio dell'esperienza ho continuato a nuotare, ancora un pochettino,
04:37per poi abbandonare del tutto il nuoto e arrivare tardissimo, per essere in età giovanile, al mondo del triathlon.
04:46Ok, com'è stata questa scelta? Come hai deciso a un certo punto di dire, ok, basta, nuoto, faccio triathlon?
04:52Era più divertente.
04:54Diciamo, ragazzi!
04:55Era molto più divertente e nonostante le gare non andassero assolutamente come quelle del nuoto,
05:02però era molto più appagante passare sulla finish line.
05:08È una gara totalmente diversa, ma per quanto mi riguarda molto più divertente.
05:14Allora, noi lo diciamo proprio a cuore aperto.
05:16Noi amiamo il nuoto, ovviamente, tutti noi triathleti e quant'altro, però il triathlon è più divertente,
05:21c'è poco da fare. È ragione.
05:23È assolutamente diverso, si passa per allenarsi su una linea azzurra, o blu perlopiù,
05:32a potersi allenare in mezzo alla natura, nei boschi, piuttosto che in bicicletta.
05:38Io in Liguria ho un sacco di itinerari che non sono solo la via Aurelia, famosissima della Milano-Sanremo,
05:45tutti gli itinerari interni, ed era molto più divertente e appagante anche nuotare nei laghi,
05:53piuttosto che in mare, che avevo già provato e mi piaceva rispetto a stare sempre in vasca.
06:00Ok, quindi dopo Osiglia, quali sono state le tappe che ti hanno portato a diventare e a dire
06:05ok, ora sono proprio un triatleta?
06:07Dopo Osiglia intanto ho dovuto comprare una bicicletta che fosse più simile a quella che avevano i miei compagni.
06:13Ok, subito domanda, allora, sulla bici, siamo su Bike Channel, la bici, la marca, la prima bici, te la ricordi?
06:19La mia bici, sì, è una Pinarello.
06:22Ok, perfetto.
06:23Una Pinarello che poi, come ogni buon nuotatore, in un percorso abbastanza semplice in bici,
06:30ce l'accavavamo anche in quello, con una bici un pochino simile a quella che avevano i nostri amici, avversari o compagni,
06:38che li possiamo chiamare come vogliamo.
06:40Quando c'è il pettorale c'è il pettorale, poi lo sport è amicizia, è condivisione,
06:45e quindi ho acquistato questa bicicletta con l'aiuto dei nonni, che mi hanno aiutato a comprarla,
06:53e poi, appunto, sicuramente un nuotatore fa fatica a correre, anche ora sono un bel po' di chili in più.
07:02Allora, però spiegaci questa cosa, facciamola capire anche ai nostri amici che ci stanno seguendo.
07:08Come mai, appunto, e si sa, diciamo è una cosa assodata, quali sono le difficoltà del nuotatore?
07:15Perché il nuotatore fa così fatica, in genere, nella grande maggioranza dei casi, inizialmente ad affrontare la corsa?
07:22Io credo che sia principalmente un fattore anche fisiologico.
07:29Il nuoto sviluppa una muscolatura importante in certe zone del corpo,
07:36che poi è tutto materiale da trascinarsi dietro quando si corre,
07:40oltre al fatto che ci dà un'elasticità buona su alcuni aspetti,
07:47e un afformamento importante alla fatica, ma che poco c'entra con la dinamica di corsa,
07:55anche perché comunque il nuoto è sviluppato in orizzontale,
07:59con la consapevolezza che ormai abbiamo di uno sforzo in questa posizione del corpo e in un fluido,
08:08rispetto a vincere una resistenza in verticale, soprattutto dove in uno sport la tecnica la fa da padrona.
08:17Quindi io non posso solo avere il motore, ma devo imparare anche un pochettino a correre.
08:22Ok, però si riesce a imparare, questo è un messaggio per i nuotatori, si può fare questa cosa?
08:27Si fa, si fa.
08:28Assolutamente.
08:29Si fa e si fa a buoni livelli.
08:31Certo.
08:32Si può fare a buoni livelli, poi c'è chi riesce molto bene e c'è chi riesce un po' meno bene,
08:36ma volendo si può.
08:38La tua storia invece è com'è andata avanti?
08:41La mia storia è andata avanti con triathlon pietra.
08:46Quella era una gara che dovevi assolutamente fare.
08:50Eh, andava fatta, ma come buon nuotatore era difficilissima da portare a termine
08:54per il suo percorso molto particolare in salita e tecnico.
08:58Anche il diecimila finale è tutt'altro che semplice, perché è possibile farlo,
09:04ma presuppone un buon allenamento.
09:06Certo.
09:07Però mi sono tesserato lì con loro, c'erano due persone che sono stati miei riferimenti,
09:13una Erika Luzzo, a cui tengo particolarmente, e Marco Ivaldo, che all'epoca era atleta,
09:20ma poi è stato…
09:21Vabbè, li salutiamo.
09:22Li salutiamo.
09:23Due pietre miniari.
09:24Entrambi, soprattutto per noi della zona e ancora del nostro triathlon.
09:29E nulla, ho iniziato così.
09:33Poi ho fatto qualche gara, assolutamente senza i risultati che potevo ottenere nel nuoto,
09:40però mi divertivo, ero contento, stavo bene e quindi…
09:45Ecco, facci capire questo aspetto, perché stavi parlando ovviamente dell'aspetto agonistico,
09:50che ovviamente avevi vissuto nel nuoto in una certa modalità .
09:55Nel triathlon ci stai raccontando che invece questi risultati non sono arrivati così come te li aspettavi,
10:00quindi dal punto di vista mentale questo cosa ti dava da fare magari inizialmente?
10:05No, non mi dispiaceva, anche perché sono passato a questa disciplina perché mi divertivo,
10:12mi piaceva e ero contento.
10:15Non sono passato di lì per i risultati, altrimenti sarei dovuto rimanere dove ero.
10:22E quindi banalmente ero contento di farla, andavo volentieri anche con qualche giugruppo forte in bicicletta
10:29a prendere un bel po' di scopole e allenarmi e soprattutto anche a correre, che era molto difficile.
10:36Lo è stato costantemente per tutti i nuotatori, però per me era stato difficoltoso.
10:42Però mi piaceva, mi divertivo e quindi poi ho iniziato così.
10:47Ok, ma alla fine, poi non c'è mai una fine perché un triatleta lo è per sempre.
10:53Lo è per sempre.
10:54Che sono gli impegni poi lavorativi o quello che succede nel corso della propria vita?
10:59Hai fatto pace con la corsa? È diventato un qualcosa che è diventato…
11:04Ho fatto pace con la corsa nel senso che tuttora se riesco, anche se non si direbbe mi piace andare a correre, vado.
11:12Quindi ho fatto pace, non ho fatto pace con i risultati, ma ero in pace con me stesso ed era sufficiente.
11:18La cosa migliore.
11:19Alla fine l'importante è divertirsi e soprattutto stare bene in quello che si fa nel quotidiano.
11:27Il messaggio è che comunque il triathlon non è impossibile.
11:30Il triathlon è per tutti, è uno sport assolutamente alla portata di tutti.
11:35E questo è un bellissimo messaggio che fa parte anche di quello che poi Paolo è diventato nel corso della sua carriera nel mondo del triathlon.
11:43Adesso è diventato un coach, è diventato un dirigente, un organizzatore di eventi, di triathlon, insomma tante cose.
11:50Questo fa parte anche della cosa che dicevamo inizialmente del Globetrotter, perché poi gira molto.
11:56Ma ci arriviamo a raccontare questa cosa.
11:58Quello che ti volevo chiedere in questo momento era di raccontarci quali sono stati poi i momenti più importanti,
12:05le gare che sono state per te più significative da atleta e che ti hanno fatto apprezzare realmente quello che hai detto tu,
12:12anche l'amicizia, il poter vivere insieme, condividere la fatica.
12:16Assolutamente, perché nella squadra in cui ero tesserato poi servivano atleti che riuscissero a nuotare
12:27Erika mi fece subito fare le gare a squadra, anche se ero il più piccolo, con qualche age group di buon livello.
12:36Quindi mi sono subito piaciute.
12:38All'epoca si potevano fare le coppe crono e mi ricordo che praticamente io in acqua con i miei compagni fisicamente li spingevo,
12:47anche se poi oggigiorno non si può più, li aiutavo a nuotare.
12:51Poi giravamo in bicicletta e loro mi aiutavano a correre ed è stato molto molto bello.
12:59Assieme poi essermi subito buttato anche più per gioco che per il resto a fare qualsiasi tipologia di gara,
13:06dagli aquatron, ai duatron, a parecchi mezzi Ironman, solo con lo scopo di divertirmi e di andare in giro
13:15e a vedere comunque posti nuovi, perché il triathlon non si è chiuso in una piscina,
13:21ma si vede tutto quello che di bello c'è intorno di qualsiasi località dove si organizza una gara
13:26e quindi ci consente anche di essere una cosa un pochino più varia e divertente rispetto a uno sport
13:32dove prettamente si nuota in una vasca o si corre in una pista di atletica.
13:37Certo.
13:38O comunque la differenza della disciplina è quella.
13:43Parlei prima della Coppa Crono, faccio un breve inciso perché la Coppa Crono,
13:47diciamo poi in particolare per noi age group, è una formula che si può dire la formula più bella del triathlon per noi,
13:54perché insomma si gareggia da un squadra di tre, minimo, massimo cinque atleti della stessa team
14:00che fanno un triathlon sprint e si crea quella rivalità con gli altri team delle proprie squadre
14:06o con il team delle altre squadre che è sana e anche quello sano sfottò, ma c'è una sfida nella sfida
14:12e poi alla fine ci si aiuta anche, come dicevi tu, perché poi nella corsa magari una mano dietro la schiena
14:18per aiutare quello che è un po' più in difficoltà , comunque anche delle parole di conforto,
14:22o non proprio di conforto magari.
14:24O di qualche sveglia un pochino strana, però adesso forse sono cambiate qualche regolamento,
14:31non ci si può più aiutare in maniera fisica eccetera.
14:34Anni fa c'erano regole un pochettino più elastiche e quindi sono stati dei pezzi di gare
14:43che ci hanno fatto a noi più giovani amare questa cosa e poterla condividere con altre persone
14:49che erano magari molto più esperti o comunque, come si dice ogni tanto, pionieri della situazione,
14:55dove trovavano forze giovani per poi proseguire in questa tradizione che era proprio le gare a squadre
15:03che erano molto sentite e che lo sono tutt'oggi.
15:08Hai assolutamente ragione, vorrei sottolineare anche questo aspetto del triathlon che è assolutamente
15:12ed evidentemente uno sport individuale, ma che nella condivisione della fatica in allenamento
15:18e in alcune tipologie di gara, magari anche poi nelle gare, adesso ci arriviamo nelle gare elite
15:24di cui tu sei anche un grande intenditore e segui in maniera assidua.
15:28Ci sono spesso anche dei giochi, delle tattiche di squadra che si possono mettere in alto,
15:33quindi sì, sport individuale, ma con delle sfaccettature davvero molto interessanti.
15:39Assolutamente sì.
15:41Se dovessi poi allora raccontare quelle che per te sono state magari anche le localitÃ
15:46delle gare che ti sono rimaste più nel cuore?
15:50Ce ne sono tante, questo è molto difficile.
15:53Io ricordo con piacere un mezzo Ironman che poco centrava con l'attività giovanile
16:00o comunque under 23 dell'epoca, ma che non era ancora così precisa come poi l'evoluzione
16:08fortunatamente ha voluto per portare il triathlon a un livello superiore come altre discipline.
16:13Ricordo di una gara a Rapperswil, in Svizzera,
16:17che per scommessa dopo una mia caduta dalla bicicletta intorno a dicembre,
16:24un mio caro amico che è Carlo Bozzano mi disse, mi ero spaccato la faccia,
16:31ero caduto malamente sull'aurelia, mi disse
16:34dai a giugno saremo a fare questa gara assieme, andiamo insieme.
16:40Così è stato, con risultati scadenti, ma con la gioia e la felicità di averla finita.
16:48Era stata un'esperienza bellissima da molto giovani
16:51e la ricordo con molto affetto questa cosa qui.
16:56Tendenzialmente sul mezzo e anche sul full distance ci si arriva dopo diversi anni,
17:03quindi per te com'è stato invece metterti subito alla prova su distanze anche più sfidanti?
17:08Ma non lo so, in quella circostanza da caduto dalla bicicletta in ospedale,
17:16una rovinosissima caduta, Carlo venne e mi disse così e io accettai,
17:22era una luce in fondo a quel tunnel per tirarsi su
17:26e poi è stato piacevole condividere questa esperienza anche se eravamo molto giovani,
17:33però mi è piaciuto e mi è rimasta lì.
17:36A un certo punto adesso dobbiamo colmare questo buco di storia che c'è tra il Paolo,
17:42atleta, giovane atleta, che fa le sue esperienze, si diverte,
17:46arriva fino al mezzo Ironman e si gode il suo triathlon,
17:49alla trasformazione o comunque al salto della barricata in Paolo, coach, organizzatore,
17:55esperto anche a livello internazionale del triathlon.
17:59Cosa è successo?
18:01Allora, dobbiamo fare un saltino indietro che abbiamo messo prima.
18:05Nel frattempo, quando ero a cavallo del mondo delle piscine e del triathlon,
18:11sono diventato allenatore di nuoto, istruttore allenatore di nuoto
18:17e contestualmente, siccome ero allenatore di nuoto,
18:24davo una mano a tenere i kids, i triatleti piccolini, assieme a Erika.
18:31Beh, innanzitutto, come mai, perché ti è venuta questa voglia di fare anche l'allenatore?
18:36Ma questo risale ancora più indietro quando, in pratica, alla fine di una primavera,
18:44ora non ricordo l'anno, comunque ne sono passati,
18:48mancava un allenatore in piscina, degli esordientici che sono la propaganda del nuoto,
18:56si chiamavano esordientici, ora si chiamano squali e altre cose,
18:59e mi dissero, vuoi aiutarci tu?
19:03Sì, ero anche ora senza brevetti perché minorenne, eccetera.
19:08Io accettai e scoprì in quel momento che mi piaceva anche quello,
19:14riuscire a lavorare con i ragazzini, con i bambini,
19:20e diciamo che da lì in poi le cose sono andate avanti sempre in maniera parallela.
19:26Però fino a un certo punto mi piaceva fare l'atleta, che mi piace tuttora,
19:33ma poi arrivati a una certa situazione,
19:37si era presentata, non più nel Maremola, ma nel Doria Nuoto,
19:43la possibilità di aprire il settore triathlon,
19:45grazie a un progetto della federazione di quegli anni,
19:48che si chiamava Swim School o qualcosa di analogo,
19:53ci si poteva affiliare all'affitri, se si era affiliati alla FIN,
20:00e iniziare così un'attività federale all'interno delle società sportive.
20:07Nell'attuale Oano.
20:09Nella mia Oano.
20:10Da lì c'era bisogno di continuare a tenere i ragazzini,
20:16o il drop out dei nuotatori,
20:21che erano quasi miei coetanei,
20:24quindi era stata anche quella una sfida.
20:26Io ho vissuto di sfide, mi tengono vivo, mi piace,
20:31è la mia quotidianità , tu mi conosci,
20:34e forse chi è intorno l'ha capito e quindi me ne somministra costantemente.
20:39Però è nata così, quello me lo ricordo bene,
20:45era l'estate del 2011,
20:48e da lì Doria Nuoto aprì anche il settore triathlon
20:53e diciamo che non ci siamo più fermati.
20:55E poi è arrivata anche, parliamo anche di questo aspetto bellissimo e importante,
21:01ormai è diventata, non dico un classico,
21:05ma un appuntamento davvero molto importante,
21:07quello con il triathlon di Loano.
21:09Sì, il triathlon di Loano, anche quello, bisogna fare un saltino all'indietro.
21:14E noi lo facciamo.
21:16Negli anni pre-Covid organizziamo più volte l'Aquathlon,
21:23che si chiamava lo Aquathlon,
21:26e lo organizzavamo in piscina nella vasca olimpica,
21:30perché il palazzetto di Loano ha anche la vasca olimpionica all'esterno,
21:35e anche il Triathlon Kids, solo con la mountain bike.
21:40Post-Covid abbiamo poi organizzato il Triathlon Sprint,
21:44che è stato campionato universitario gli ultimi due anni,
21:48e al suo interno, di questo Triathlon Sprint,
21:51c'è stato anche il campionato nazionale del paratriathlon.
21:57Io vi dico solo, ragazzi, che è stato soprannominato la Monte Carlo del triathlon italiano,
22:02perché sembra un circuito di Formula 1 di Monte Carlo, più o meno,
22:05con le sue curve, le sue rettiline, bellissimo davvero.
22:09È stata una sfida importante,
22:11perché organizzare un evento del genere e continuare a dare continuitÃ
22:16è veramente qualcosa di sfidante.
22:18Sì, molto, soprattutto non essendo la mia principale occupazione,
22:23quella dell'organizzatore, ma appunto,
22:26avendo anche altri ruoli all'interno della federazione,
22:31è stata una bella sfida, ci è riuscita discretamente.
22:37Lui dice discretamente, io dico ottimamente, avendola vissuta in prima persona.
22:41Esatto, grazie.
22:44E nulla, ora si va avanti.
22:48Si va avanti.
22:49Però adesso dobbiamo parlare di un pezzo importante,
22:52di quello che è il mondo attuale del nostro Paolo,
22:55che riguarda appunto il poter stare vicino
22:58sia ai giovanili del triathlon italiano,
23:02sia anche al mondo del paratriathlon,
23:05che è stato, abbiamo vissuto con le Paralimpiadi,
23:08le terze Paralimpiadi del paratriathlon,
23:11appunto dopo l'esorbio di Rio c'è stato Tokyo
23:14e abbiamo fatto un grande esploit anche in quel di Parigi 2024.
23:19Cosa ci racconti prima di paratriathlon?
23:22Di paratriathlon, anche quella è stata una bella sfida.
23:27Io ho accettato la richiesta del direttore sportivo
23:32che a inizio quadriennio mi ha chiesto la mia collaborazione
23:37per arrivare comunque a Parigi
23:41e è stato un bel viaggio perché poter vedere
23:47le varie sfaccettature del triathlon,
23:50come hai detto tu, dal giovanile agli under-23
23:53anche al paratriathlon, ti apre molto la visuale
23:58e le idee su tutto quello che c'è da fare in questo mondo
24:03molto differente, ma per questa cosa molto bello.
24:08Siamo riusciti, grazie a Francesca Tarantello e la sua guida
24:13Silvia Visaggi e a Veronica Ioco Plebani
24:18a prendere due medaglie d'argento.
24:21Vivere la Paralimpiade è stata anche quella una bellissima esperienza
24:25che è difficilmente spiegabile in tre parole
24:31però quando si cresce e si arriva a certi palcoscenici
24:38anche se ti senti pronto, anche se hai fatto tutto
24:42devi sempre pensare che non sei mai arrivato
24:45e di continuare a migliorare.
24:47Ti mancano le ore per pensare a quello che c'è da fare
24:50e quello che c'è ancora da migliorare
24:52quindi è anche quella l'ennesima sfida.
24:55No, l'uomo delle sfide è il nostro Paolo
24:59e l'occasione abbiamo parlato di paratriathlon, di paralimpiadi
25:04salutiamo anche il capitano Giovanni Achenza che è arrivato quarto
25:07purtroppo Giuseppe Romele che è stato squalificato
25:10aveva fatto anche lui un'ottima prova sempre a Parigi 2024
25:13e ovviamente Gianluca Valori che ha fatto la sua gara
25:17ed è stato fantastico poi a vederlo al traguardo
25:19abbracciare Veronica in quella maniera
25:21c'è stato un tripudio di emozioni
25:24e Anna Barbaro con Charlotte
25:27che dopo entrambi, le due maternitÃ
25:30dopo la medaglia di Tokyo
25:34sono riuscite a rimettersi velocissimamente in forma
25:38e partecipare a un altro olimpiade da mamme
25:41è stato strepitoso
25:43veramente incredibile, quindi vi salutiamo a tutti quanti
25:46e grazie Paolo che ci ha dato la possibilitÃ
25:48anche di fare questa parentesi così bella
25:50in chiusura parliamo però dei tuoi giovani
25:53perché sei Globetrotter
25:55perché il nostro Paolo è in giro sempre
25:58in particolare non solo il paratriatro
26:01ma anche con le nazionali giovanili
26:03per accompagnare questi futuri
26:06questi talenti attuali che diventeranno poi futuri triatleti
26:09che gareggeranno anche nel circuito Elite
26:11ovviamente ci auguriamo
26:14come è stare vicino a questi ragazzi
26:16sono anche molto giovani
26:18quindi hanno davvero una vita davanti a loro
26:21e sappiamo quanto è complicato anche il vivere
26:24in questi anni della loro crescita al triatlo
26:27è affascinante anche quello come sfida
26:31è quella che sento più mia
26:33senza nulla togliere da tutto il resto
26:36di cui abbiamo parlato e che vivo
26:40è difficoltoso perché
26:43diciamo che negli ultimi anni
26:45i ragazzi sono molto influenzati
26:48da tutto quello che è i social media
26:51e le distrazioni che banalmente
26:54qualche anno fa erano molto più limitate
26:57però diciamo che tutto ciò
26:59come ogni medaglia ha due facce
27:02e attualmente abbiamo molte più risorse
27:07per provare a allenarli meglio
27:09e per conoscere molti più dati
27:13molte più situazioni di allenamento
27:15e di condivisione soprattutto con tutti gli strumenti
27:18che già da giovani ora posseggono
27:21quindi è una bella sfida
27:24ne vengo dallo Youth Festival di Bagnoles
27:27che sarebbe un pochettino il campionato europeo
27:30degli youth
27:32quindi erano 2007-2008
27:34siamo riusciti a prendere la medaglia d'argento
27:37nella Mix Team Relay
27:39quindi siamo arrivati secondi dietro la Francia
27:41e un bronzo individuale con Vittoria Facco
27:45è stato bellissimo poter condividere con i ragazzi
27:52questa esperienza
27:54c'è un gruppo unito
27:56le riserve della staffetta hanno fatto il riscaldamento
28:00con i titolari
28:02e poi sono stati ad aiutare
28:05ad incoraggiare, a fare il tifo ai compagni di staffetta
28:08senza invidie varie
28:10questo è stato coinvolgente
28:13è stato bello poterlo vedere
28:15è bello poter essere una delle tante pedine dello staff
28:19con cui condivido queste esperienze
28:23e con i quali possiamo provare a far crescere
28:25speriamo le nazionali del futuro
28:28e casomai riuscire ad arrivare a qualche risultato importante
28:34per il nostro mondo
28:36sarebbe molto bello
28:39Paolo ormai siamo quasi in chiusura
28:41però io ti voglio sfruttare
28:43per un messaggio che vogliamo lanciare a te
28:47proprio a te
28:48un ragazzo che abbiamo qua di fronte a noi
28:50che ci sta guardando
28:51in questo momento
28:52un giovane ragazzo
28:53ce ne saranno magari diversi
28:54ce ne auguriamo
28:55che stanno seguendo questa chiacchierata
28:57dagli un consiglio
28:59lui vorrebbe cominciare a fare triathlon
29:01però è un po' spaventato
29:02perché sai nel nuoto sì, così, così
29:04però poi c'è da fare un sacco di allenamenti
29:07e come faccio a organizzarmi
29:09non ho ancora la bici
29:10come si comincia a fare triathlon?
29:12come si appassionano i nostri ragazzi a fare triathlon?
29:14ma intanto quello che si vuol fare
29:16secondo me si può fare
29:18e io sono la persona
29:20che abbiamo detto delle sfide
29:22in carne e ossa
29:23che è quello che
29:24dove si vuole arrivare
29:25lavorando con impegno ed edizione
29:27ci si può arrivare
29:29nulla è impossibile
29:31e poi a uno
29:33a qualsiasi persona che vuol provare
29:35se spaventa
29:37non è così
29:39perché comunque
29:41non bisogna fare tutto assieme
29:43non bisogna darsi un limite temporale
29:45vincolante
29:46bisogna provare
29:48cercare di capire
29:49quello che ci fa più piacere fare
29:51quello che ci fa più difficoltÃ
29:53e poi lavorare su questi punti
29:56lavorare sulle cose
29:58un pochino più difficili
29:59non fare solo quelle semplici
30:00altrimenti un nuotatore non correrà mai
30:02un nuotatore deve andare a correre
30:04un pochettino di più
30:05e un podista deve provare
30:07a buttarsi a bagno qualche volta in più
30:09ma detto ciò
30:10mettendo mattoncino su mattoncino
30:12e i miei ragazzi sanno
30:14sanno questa frase
30:15cosa vuol dire
30:16costruendo pezzettino per pezzettino
30:18si può arrivare
30:20a costruire un bel castello
30:22soprattutto con l'aiuto
30:24di tanti tecnici ottimi
30:26che stanno crescendo anche loro
30:28in ogni realtà italiana
30:30ormai il triathlon
30:32è uno sport che è diventato
30:34ben presente
30:36e coperto non più
30:38a macchia di leopardo
30:40come magari all'inizio
30:42ma in ogni cittÃ
30:43c'è la possibilità di provare
30:44c'è una scuola federale
30:47che sono nate gli anni scorsi
30:49le scuole tedesche sono federali
30:50quindi un marchio di bontÃ
30:53di un progetto
30:55e poi
30:57sempre col sorriso però
30:59divertendosi altrimenti
31:00è molto difficoltoso
31:02grazie di cuore
31:03del tuo entusiasmo
31:04del tuo impegno
31:05il nostro Paolo Zunino
31:06finisce qui la puntata
31:07di Mondo Triathlon
31:09ci vediamo alla prossima
31:10sempre su Bike Channel
31:11daddo c'è io triamo
31:13buon triathlon a tutti
31:15ciao amici
31:16ciao ciao