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Alle ore 14, la Commissione Ambiente ha svolto l'audizione del Capo del Dipartimento Sviluppo Sostenibile (DiSS) del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile. (26.03.25)
Alle ore 14, la Commissione Ambiente ha svolto l'audizione del Capo del Dipartimento Sviluppo Sostenibile (DiSS) del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile. (26.03.25)
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NovitàTrascrizione
00:00TV della Camera dei Deputati. L'ordine del giorno reca l'audizione a informare del Capo
00:09di Dipartimento Sviluppo Sostenibile del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
00:15sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei ripiuti
00:20nel settore tessile. Ringrazio e saluto Laura D'Aprile, Capo di Dipartimento Sviluppo Sostenibile
00:28e non so se c'è anche Pietro Cucumile, anche? Sì. Salve, buongiorno, terza della direzione
00:39generale economica circolare bonifica del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza
00:44Energetica. Quindi per la loro disponibilità e lavoro di commissione cedo la parola al
00:50Capo di Dipartimento che sintetizzerà come vedo già la relazione che ci ha inviato.
00:57Grazie, buongiorno Presidente, buon pomeriggio a tutti gli onorevoli presenti componenti della
01:05Commissione. Allora noi abbiamo inviato una relazione sintetica di cui mi accingo a sintetizzare
01:15appunto i punti principali. Nel campo dell'EPR tessile per quanto riguarda innanzitutto il
01:23contesto internazionale e globale come sapete nell'ambito della presidenza italiana del G7 del
01:292024 l'industria tessile della moda è stata al centro di una svolta a livello internazionale. A
01:36dicembre dello scorso anno nell'ambito della nostra presidenza abbiamo approvato l'agenda G7
01:44per la circolarità del tessile della moda, cosiddetto G7 Act. All'evento di lancio hanno
01:50partecipato tra gli altri Business7, Sistema Moda Italia, CNA, Compartigionato, Asso Ambiente,
01:59tutti gli stakeholder nazionali del settore e l'agenda mette al centro delle proprie iniziative
02:07che verranno auspicabilmente portate avanti dalle presidenze successive il tema della
02:14collaborazione e cooperazione tra i membri G7 proprio con lo strumento della responsabilità
02:26estesa del produttore. A livello europeo l'accordo provvisorio riguardante l'ambito di applicazione
02:38della direttiva ai rifiuti alimentari e ai tessili è stato approvato recentissimamente
02:46il 19 marzo del 2025 e rispetto alla relazione consegnata possiamo dare un ulteriore aggiornamento
02:55recentissimo e cioè che il compromesso raggiunto prevede che le micro imprese operanti nel settore
03:02tessile vengano incluse nell'ambito di applicazione della responsabilità estesa del produttore
03:07ma tale inclusione dovrà avvenire nei 12 mesi successivi all'istituzione del regime di
03:15responsabilità estesa da parte dello Stato membro al fine di ridurre gli oneri amministrativi a
03:21carico di questi operatori. All'interno della proposta abbiamo una serie di definizioni strategiche
03:31quella della messa a disposizione sul mercato ovviamente il testo prevede entro il 31 dicembre
03:42del 2029 un riesame della parte relativa ai rifiuti tessili e della direttiva prevede anche
03:49delle misure che possono essere modulate da parte degli Stati membri per combattere le pratiche
03:56del fast fashion dell'ultra fast fashion criteri che devono tenere conto della durata di vita dei
04:04prodotti e del contributo all'economia circolare. Il testo prevede anche diciamo delle disposizioni
04:14da modulare sempre da parte degli Stati membri rispetto al piattaforme online di grandi dimensioni
04:24vista la rilevanza del tema con specifico riferimento al ambito del fast fashion.
04:34Quali sono i prossimi passi? Di fatto sarà avviata l'analisi giuridico-linguistica del
04:44tasso normativo che dovrebbe essere completata entro la metà di giugno e quindi il Parlamento
04:51europeo potrebbe votare il testo in plenaria alla fine dell'autunno e la pubblicazione potrebbe
04:57avvenire quindi entro il 2025. Cosa abbiamo fatto a livello nazionale? A livello nazionale noi
05:04chiaramente ci siamo mossi perché stiamo programmando e pianificando le attività nell'ambito
05:13della strategia nazionale dell'economia circolare come sapete è stata approvata il 24 giugno del
05:202022 e costituisce una riforma abilitante del piano nazionale di ripresa e resilienza.
05:25All'interno della strategia per l'economia circolare avevamo già previsto l'istituzione
05:34di un regime di responsabilità estesa per il tessile, le prime interlocuzioni e confronti con
05:43gli stakeholder sono stati avviati proprio nel 2022 ma sono stati ripresi recentissimamente per
05:53poter garantire un effettivo bilanciamento del testo tra le necessità del comparto industriale
06:02di beneficiare di materiali derivanti dal riciclo e quindi contrastare anche l'ingresso di materiali
06:13tessili che provengono dall'area extra UE e quindi subiscono anche meno controlli di tipo
06:24sanitario e ambientale e dall'altra quello di mantenere una filiera virtuosa nazionale che è
06:31quella del riuso e del coinvolgimento anche delle cooperative sociali. In questo esercizio
06:42che il Mase ha effettuato di bilanciamento quindi di questi due grandi ambiti che interessano il
06:51settore del tessile è stato diciamo avviato un proficuo confronto che si è chiuso con la
06:59predisposizione di uno schema di regolamento EPR aggiornato che è stato trasmesso il 28 febbraio
07:09scorso al MIMIT, al ministero del Made in Italy e delle imprese perché è il ministero che è
07:20concertante in materia di regolamentazione dell'EPR quindi in questa fase noi stiamo
07:28attendendo le osservazioni da parte dei colleghi del MIMIT. Il testo, i contenuti, le linee di
07:39massima del testo sono state anche rappresentate il 4 marzo nell'ambito della riunione del tavolo
07:46della moda che come probabilmente saprete è stato istituito presso il MIMIT dal ministro Urzo per
07:55garantire un allineamento e un sostegno di un settore che in questo momento è un settore
08:03oggettivamente che risente di una di una crisi globale quindi noi riteniamo che questo strumento
08:11possa effettivamente supportare il settore sia il settore come abbiamo detto industriale ma
08:20anche quello del più diciamo sviluppato del sociale e delle cooperative con un sostegno
08:31strutturato e regolamentare. Un punto che ci teniamo a evidenziare all'interno del testo
08:43è la costituzione di un centro di coordinamento che consenta di garantire il necessario raccordo
08:54tra i consorzi operanti nel campo del tessile e le attività di rendicontazione della raccolta
09:02differenziata che poi devono essere comunicate da Ispra alla Commissione europea e garantire
09:09anche un controllo dell'omogeneità e dell'operatività dei sistemi di gestione. Occorre
09:16anche visti i numerosissimi soggetti che sono interessati a questo settore ma che sono coinvolti
09:25nelle attività del settore tessile garantire il più ampio coordinamento quindi questo centro di
09:33coordinamento denominato Corit a nostro avviso costituisce proprio il punto nodale dell'attuazione
09:41dello schema di regolamentazione estesa del produttore nel nostro paese. Ovviamente viene
09:52data particolare enfasi anche alle attività di ricerca e sviluppo, all'ecodesign, sappiamo che
10:01ci sono già investimenti in corso finanziati con il PNRR, quattordici impianti in totale di cui
10:10dieci al nord Italia, uno al centro e tre al sud Italia quindi noi dobbiamo garantire che questi
10:15impianti abbiano sufficienti materiali per poter entrare nella completa operatività entro il 30
10:23giugno del 2026. Ricordiamo anche che sempre nell'ambito del PNRR andando alla fase a monte
10:33che è quella della raccolta dei rifiuti tessili abbiamo finanziato all'interno dell'investimento
10:40dedicato ai beneficiari pubblici in particolare alle linee B e C di questo investimento l'ammodernamento
10:49e la realizzazione di impianti di trattamento rifiuti risultano ammessi a finanziamento due
10:53progetti di impianti per il recupero di rifiuti tessili. In questo caso si tratta di impianti
11:02che beneficiano integralmente risorse pubbliche mentre gli impianti, quattordici impianti ammessi
11:09a finanziamento nell'ambito dei progetti faro chiaramente beneficiano di risorse pubbliche
11:13nei limiti della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato. Io mi fermerai qui per lasciare spazio ad
11:23eventuali domande. Grazie Presidente. Grazie a lei. Adesso fare intervenire Pietro Cucumile,
11:29dirigente dell'Italia. Non interviene quindi. Perfetto. Allora grazie mille. Quindi chiedo se
11:36ci sono delle domande da parte dei colleghi. Sì. Se posso solo molto velocemente. Avevo preparato
11:44una serie di domande diverse alle quali già risposto. Era solo per capire, intanto ringrazio
11:49ovviamente la dottoressa per la disponibilità, per capire se avevate già ipotizzato le tempistiche
11:56per arrivare alla fine all'approvazione del decreto. Magari volevo fare un giro di domande
12:07così forse ci possono essere cose simili. La faccio rispondere dopo. Grazie Presidente. Io
12:21la ringrazio molto per la sua relazione. Mi scuso se sono arrivata tardi e non ho ascoltato la prima
12:30parte in quanto ero impegnata in un'altra commissione. Io volevo sapere, per quanto riguarda
12:38il regime di responsabilità estesa del produttore, c'è il rischio che ogni Paese europeo abbia un
12:51metodo diversificato e questo potrebbe creare un grande problema per le nostre imprese. Sappiamo
12:59che la Francia ha già adottato un regolamento. Mi stavo domandando se non era il caso invece
13:07di insistere affinché ci sia un metodo unitario per tutti i 27 Paesi, altrimenti c'è il rischio
13:17che le nostre imprese possano avere un metodo diversificato per ogni Paese. Pertanto questo
13:29creerebbe inevitabilmente un caos in quanto per ogni Paese nel quale esporta, parlando
13:39dell'Unione Europea, c'è il rischio che ci siano dei blocchi oppure ci sia veramente
13:47una complicazione enorme. Io so che anche molti consorsi stanno cercando di far capire
13:57questa cosa al Ministero in quanto anche per i consorsi che poi andranno a recuperare il
14:04tessile o che già stanno recuperando il tessile, ricordo che per legge in realtà è già un
14:10obbligo di legge per i nostri comuni, anche se purtroppo non avendo ancora ricevuto moltissime
14:16indicazioni da parte del Ministero non lo stanno facendo, creando un ulteriore danno
14:23alle imprese dell'economia circolare. Volevo capire, visto che questo era soprattutto il
14:31tema di questa audizione, grazie. Non vedo altre domande, mi permetto io di fargliene
14:38una molto breve, visto che appunto abbiamo detto che è stata approvata alla direttiva
14:45a livello europeo, volevo sapere noi in che modo la seguiamo, nel senso che ci siamo già
14:52posti nello stesso mood, cioè abbiamo visto quello che forse dovremmo recepire o aspettiamo
14:58che sia ricepita, ecco, tutto qua, grazie. Grazie Presidenta, se posso parto dal primo
15:08quesito sulle tempistiche. Allora, come annunciato abbiamo inviato al Dipartimento competente
15:16del Ministero delle Imprese del Made in Italy il testo il 28 febbraio. Il Ministero ci sta
15:24rispondendo, una volta ricevute le osservazioni e le eventuali richieste di integrazione modificheremo
15:32il testo e lo porremo in consultazione pubblica aperta sul sito del Mase per 30 giorni, perché in
15:39considerazione della numerosità dei soggetti coinvolti in questo settore del test le riteniamo
15:46di garantire il massimo grado di partecipazione degli stakeholder. Dopo l'avvio della consultazione,
15:56i successivi 30 giorni ovviamente recepiremo le osservazioni laddove diciamo recepibili
16:04nell'ambito del testo e quindi arriveremo al testo ultimo sul quale acquisire il concerto finale
16:11del Ministero delle Imprese del Made in Italy. Quindi diciamo noi vogliamo correre e andare
16:16molto velocemente su questo testo e contiamo a questo punto di chiuderlo entro il 2025 come
16:24del resto da cronoprogramma di attuazione della strategia per l'economia circolare. Sul secondo
16:29punto criteri generali per l'EPR. Allora la Commissione sta lavorando in tutti i settori
16:36su criteri generali dell'EPR proprio per evitare nel quadro complessivo del nuovo Circular Economy
16:43Act che si pone come obiettivo quello di non di garantire una competitività europea della
16:54gestione circolare dei materiali, soprattutto un mercato sviluppato dai materiali di prime
16:59seconde eh chiaramente dei paletti di massima dei criteri sulla regolamentazione EPR li sta
17:07ponendo. Noi siamo in contatto costante con gli uffici delle commissioni in modo tale da avere
17:14un completo allineamento. Cioè nel caso noi eh diciamo questi criteri saranno generali. Noi ci
17:21inseriamo eh valorizzando quello che quelle che sono le filiere industriali nazionali. Certamente
17:28non andiamo come dire a stravolgere un sistema che già funziona. Ecco in questo è un po'
17:36l'approccio che utilizziamo ehm nell'ambito del trasferimento di quelle che sono le
17:42regolamentazioni comunitarie. Per rispondere poi alla domanda del Presidente allora come
17:49ci poniamo con la negoziazione eh noi stiamo seguendo tutti i tavoli eh di negoziazione sia
17:57eh in fase ascendente della normativa che in fase tecnica con i TAC con eh gruppi di lavoro appositi
18:06questi gruppi di lavoro nell'ambito eh e nell'esprimere la propria eh posizione eh diciamo
18:16eh valorizzano eh una serie di eh confronti che vengono effettuati dal Ministero con tutti gli
18:25stakeholder pubblici e privati di settore chiaramente in fase associativa. Quindi nel
18:30portare il nostro posizionamento noi ascoltiamo la realtà nazionale, ascoltiamo ovviamente gli
18:38istituti tecnici tecnico scientifici di riferimento, nel caso di specie abbiamo
18:43prevalentemente Ispra e CNR ma anche Enea su tutti gli aspetti tecnologici e ascoltiamo in
18:50forma associativa eh le i comparti, le varie filere interessate oltre ovviamente nel caso
18:59di specie ad ANCI e eh Utilitalia per eh poter garantire un un effettivo bilanciamento delle
19:07posizioni che vengono portate. Quindi noi stiamo lavorando in parallelo con un metodo
19:13ben preciso che è quello che utilizziamo per tutta la negoziazione in fase ascendente delle
19:17direttive. Perfetto, grazie. Quindi ringrazio Laura D'Aprile, capo del Dipartimento Sviluppo
19:25Sostenibile e Pietro Cucomile, dirigente della divisione terza della direzione generale economica
19:30circolare e bonifiche del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per il contributo
19:35che hanno reso ai nostri lavori e dichiaro conclusa l'audizione informale. Arrivederci.