https://www.pupia.tv - Roma - Audizione Anci
Alle ore 8.15, presso l'Aula del I piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ha svolto l'audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Anci sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale. (26.03.25)
Alle ore 8.15, presso l'Aula del I piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ha svolto l'audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Anci sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale. (26.03.25)
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NovitàTrascrizione
00:00anche attraverso la trasmissione diretta sulla Voce TV della Camera dei Deputati. L'ordine
00:07del giorno recca l'audizione e i sensi dell'articolo 5,5 in videoconferenza del regolamento della
00:12Commissione di Alessandro Canelli, sindaco di Novare, delegato politico alla finanza
00:16locale di Anci, sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive
00:20del federalismo fiscale. Ricordo che allo svolgimento della relazione potranno seguire
00:24domande da parti parlamentari e la replica del soggetto audito. Nel ringraziarlo per
00:28la disponibilità dimostrata cedo quindi la parola al nostro relatore.
00:31Buongiorno Presidente, buongiorno a tutti. Grazie per questa occasione per poter dare
00:43il punto di vista di Anci in tema di stato dell'arte del processo di attuazione del
00:50federalismo fiscale e delle sue prospettive. Come sappiamo l'attuazione del federalismo
00:57fiscale in questi anni, a partire dal 2009, dalla legge delega 42 del 2009, si è sviluppato
01:06in un contesto economico-finanziario estremamente diverso da quello nel quale la stessa legge
01:15delega era stata concepita. Sostanzialmente c'è stato un forte blocco nell'attuazione
01:24del federalismo e soprattutto è avanzato sul comparto dei comuni per cercare di superare
01:33la cosiddetta spesa storica che è basata sul confronto tra le capacità fiscali e i
01:40fabbisogni standard. Ma tutto questo è avvenuto senza finanziamenti statali di carattere
01:48pericoloso generale. Tutto questo è avvenuto in tutti questi anni in questo modo, a parte
01:52gli ultimi anni che poi vedremo che ha avuto un'evoluzione fortunatamente positiva da
01:57questo punto di vista per i comuni. Ora, se il percorso di raggiungimento della standardizzazione
02:06delle risorse assegnate prevedeva inizialmente un target limitato al 50% delle risorse standard
02:15assegnate, però con termine 2021 questo target è stato posticipato al 2030 con un target portato
02:26dal 50 al 100%. Ora, lo sbilancio tra le risorse che dovevano essere sostanzialmente donate dai
02:36comuni con più capacità fiscale verso quelli con meno capacità fiscale è stato colmato grazie
02:44ad alcune normative che sono state concepite dal Lanci, riassegnando le risorse che erano
02:54ovviamente destinate ai comuni che erano state tolte dal DL 66 del 2014. Stiamo parlando di
03:03560 milioni di euro che mano mano noi abbiamo utilizzato per colmare questi gap, facendo in
03:09modo che i comuni che dovessero donare in questi anni non avessero minori capacità di spesa ma
03:18nello stesso tempo i comuni che dovevano ricevere dai comuni con più capacità fiscale continuassero
03:23ad avere maggiori risorse, così come prevedeva il target per equativo. Questa è la dinamica che
03:28siamo riusciti a mantenere in questi ultimi anni anche perché stiamo parlando di un contesto
03:34finanziario per i comuni estremamente difficile che ha caratterizzato i comuni in questi anni,
03:40un contesto finanziario sulla parte corrente estremamente difficile per tutta una serie di
03:44ragioni che vi andrò poi ad elencare. Ora, cosa è successo quest'anno con la nuova legge di
03:53bilancio? Il MEF, il ministro Giorgetti, per la prima volta ha riconosciuto che ci fosse
04:00la necessità, o meglio, ci fosse l'opportunità da parte del Ministero dell'Economia e delle
04:06Finanze, quindi del Governo, di finanziare la perequazione in modo verticale, cosa che
04:13fino adesso non era mai stata fatta, se non attraverso l'applicazione di quei 560 milioni
04:20di euro che comunque erano dei comuni, perché finora la perequazione è sempre stata fatta in
04:25maniera orizzontale tra comuni più ricchi, perché poi i comuni non sono ricchi, abbiamo comuni
04:31meno poveri e comuni più poveri. Allora, tra i comuni meno poveri è stata fatta solidarietà
04:35orizzontale per i comuni più poveri in tutti questi anni. Per la prima volta si riconosce
04:41un principio costituzionale, a nostro avviso, ad avviso di Anci, che anche lo Stato deve
04:47compartecipare al processo perequativo e quindi il MEF ha assegnato 56 milioni di euro di perequazione
04:55verticale che andranno a crescere fino al 2030 per raggiungere la cifra di 310 milioni di euro
05:01e che sostanzialmente consentiranno di compartecipare al 50 per cento a quel progressivo
05:08processo di aumento del target perequativo che sposterà risorse per complessivi 620-630 milioni
05:18di euro dai comuni più capienti a quelli meno capienti, con meno capacità fiscale anzi.
05:25Quindi una compartecipazione della Stato che è stata molto ben accolta non soltanto per le
05:31risorse che vengono assegnate, seppur per il 50 per cento, ma comunque sia perché si riconosce
05:37finalmente un principio sacrosanto che l'Anci porta avanti da anni che deve essere anche lo
05:43Stato a compartecipare al processo perequativo per il soddisfacimento delle funzioni fondamentali
05:48dei comuni in un contesto economico e finanziario che, ripeto, è abbastanza preoccupante per i
05:59comuni perché noi abbiamo comunque sia da qui ai prossimi anni, tra tagli e accantonamenti sulla
06:08parte corrente dei bilanci, minore risorse sul totale delle spese dei comuni del comparto di
06:16circa 430-460 milioni all'anno per i prossimi fino al 2028, anzi fino al 2029 e quindi circa
06:272 miliardi e meno di risorse. Quindi sicuramente questo darà una piccola mano ai comuni nel
06:34cercare di contenere la riduzione di risorse finanziarie disponibili per il soddisfacimento
06:39delle proprie funzioni. Il processo perequativo, come ho detto prima, è stato attuato in tutti
06:47questi anni in maniera solidaristica tra comuni, in maniera orizzontale, a parte quest'ultima
06:55novità di quest'anno che accogliamo ovviamente con grande piacere. Cosa ci preoccupa? Ci preoccupa
07:02un'altra cosa che sta avanzando e che è il completamento del federalismo fiscale così come
07:08previsto e inserito tra le riforme PNRR con il numero 1.14 che prevede il completamento del
07:16federalismo fiscale previsto dalla legge 42 del 2019 e in particolare l'attuazione del federalismo
07:23fiscale per le regioni in statuto ordinario, le province e le città metropolitane. Ora,
07:29queste mie considerazioni sono scevre da ogni declinazione politica o ideologica. In anci ci
07:38sono tantissime sensibilità, ci sono sindaci che sono per il federalismo, sindaci che non lo sono,
07:45io per esempio sono a favore del federalismo. Queste considerazioni si basano su considerazioni
07:52di carattere tecnico. Le ipotesi di fiscalizzazione dei trasferimenti statali alle regioni che fin qui
08:01abbiamo sentito, ovvero sostituire i trasferimenti dallo Stato alle regioni con partecipazioni
08:13regionali a tributi reali senza vincolo di destinazioni, comprendono in questa massa di
08:21risorse che cuba circa 10 miliardi e 100 milioni di euro circa la metà, circa 4 miliardi e 900
08:30milioni, fondi che attualmente vengono trasferiti dallo Stato, in alcuni casi alle regioni che poi
08:37le redistribuiscono agli enti locali ma con vincolo di destinazione, in alcuni casi direttamente
08:45agli enti locali, sui servizi sociali, sugli ambiti territoriali dei servizi sociali,
08:51sui consorsi dei servizi sociali, comprendono questa tipologia di fondi che servono soprattutto
08:58sui servizi sociali, sul trasporto pubblico locale e sull'istruzione a soddisfare funzioni
09:06fondamentali dei comuni. Ora, noi non è che siamo contrari a questo processo di attuazione
09:12del federalismo fiscale, ci mancherebbe, anzi vorremmo essere maggiormente protagonisti come
09:18comparto dei comuni in questo processo di attuazione del federalismo fiscale. L'unica
09:25cosa che ci preoccupa è che queste risorse che in questo momento sono con vincolo di
09:30destinazione per il soddisfacimento di determinate funzioni fondamentali dei comuni riconosciute a
09:38livello costituzionale, continuino ad essere con vincolo di destinazione, ovvero che la
09:47fiscalizzazione non rimanga, o ci si trova un meccanismo per il quale la fiscalizzazione non
09:56rimanga poi senza vincolo di destinazione, perché sennò avremmo di quei 10 miliardi di risorse 4
10:04miliardi e 900 milioni di euro di risorse che in questo momento servono ai comuni per soddisfare
10:10le esigenze delle funzioni fondamentali che entrerebbero, diciamo così, nella fiscalità
10:17generale della Regione e che potenzialmente potrebbero non essere impiegati per poter
10:23coprire le esigenze che ci sono attualmente, che ci saranno a maggior ragione in futuro,
10:29perché questi posti sociali, legati all'istruzione, legati al trasporto pubblico, crescono tra l'altro
10:36di anno in anno, quindi non vorremmo che queste risorse non siano utilizzate per coprire
10:44questi fabbisogni che gli enti locali hanno. Quindi su questo noi chiediamo un approfondimento
10:51e forte attenzione per poter tranquillizzare, da un punto di vista economico finanziario,
10:58l'esplettamento delle funzioni fondamentali nei prossimi anni degli enti locali.
11:03Perché, vedete, in questo momento, faccio un esempio pratico, in questo momento esiste
11:09un fondo statale, che è per esempio il Fondo per la lotta alle povertà e all'esclusione sociale.
11:15Questo fondo vale 614 milioni di euro. Questo fondo viene ripartito direttamente agli ATS,
11:23la regione eventualmente può integrare ultimamente queste risorse sulla base della
11:31propria programmazione, ovviamente con risorse proprie. Ma questi 614 milioni di euro vengono
11:37ricompresi nell'ipotesi di festivalizzazione regionale. A quel punto non avrebbero più
11:42vincolo di destinazione. Quindi noi vorremmo capire in che modo tutelare gli enti locali
11:49diciamo così sulla copertura finanziaria di queste risorse per l'esplettamento delle
11:54funzioni legate ovviamente alla lotta alla povertà e all'esclusione sociale,
11:57sui quali in questo momento i comuni fanno affidamento, perché evidentemente sono loro
12:04che in prima persona, diciamo così, sono i sindaci, sono le amministrazioni locali
12:10che in prima persona si occupano di questa tematica dell'orogazione del servizio.
12:16Questa è la nostra unica preoccupazione. Quindi noi chiediamo che ci sia un approfondimento da un
12:24punto di vista anche tecnico ma anche politico su questo punto, scevro ovviamente da qualsiasi
12:33considerazione di carattere ideologico. C'è poi tutto il tema legato alla perequazione comunale,
12:42l'impianto perequativo, così come l'ho raccontato prima, in questo momento diciamo così richiede
12:52anche qui una riflessione più profonda su magari un tentativo di revisione complessivo. Noi abbiamo
13:02una grande opportunità che è quella della delega fiscale, perché l'attuazione della delega noi la
13:11vediamo anche come un'occasione per avvicinare l'assetto finanziario dei comuni al quadro
13:17deleneato della Costituzione. I principi di riferimento per l'attuazione della delega in
13:24materia di fiscalità locale, l'articolo 14 della 111 del 2023, comprendono l'introduzione di maggiore
13:32flessibilità, manovrabilità e autonomia nell'assetto dei tributi propri, anche con un esplicito richiamo
13:39alle indicazioni costituzionali della legge 42-2009. Ora noi abbiamo uno sbilancio già adesso
13:47tra i fabbisogni standard dei comuni che sono stimabili in circa 26 miliardi di euro, le
13:57capacità fiscali standard che invece di contro sono stimabili in circa 19 miliardi di euro,
14:03malano 7 miliardi in meno. Questi 7 miliardi andiamo a recuperarli attraverso l'utilizzo della
14:11leva fiscale aggiuntiva da parte dei comuni, ma la leva fiscale aggiuntiva da parte dei comuni
14:17dovrebbe servire per migliorare e implementare i servizi, non per mantenerli a galla proprio
14:23perché mancano risorse. Ora noi abbiamo bisogno quindi di maggiore manovrabilità e maggiore
14:30elasticità su alcune partite e nello stesso tempo dobbiamo impegnarci perché nel momento in cui il
14:36comparto dei comuni va a chiedere risorse o si lamenta per la mancanza di risorse, nello stesso
14:41tempo deve essere in grado di dimostrare che sta facendo qualcosa di efficace sul tema della
14:49riscossione per esempio. Dobbiamo migliorare i livelli di riscossione così come li devono
14:54migliorare tutti. Dobbiamo migliorare le agenzie territoriali per la casa, lo Stato stesso nella
15:00lotta all'evasione. Anche noi dobbiamo migliorare i livelli di riscossione del comparto, ma nello
15:08stesso tempo questa è un'occasione, quella della delega fiscale, proprio per andare diciamo così
15:14incontro al dettato costituzionale e al spirito della legge delega 42 del 2009 che diceva che
15:24anche gli enti locali potevano diciamo così avere una compartecipazione erariale, una
15:32compartecipazione comunale ai tributi erariali e questa è un'occasione per magari poter fare
15:40una riflessione da questo punto di vista. Per noi entrare in questo processo di attuazione del
15:46federalismo fiscale in maniera più diretta come comparto dei comuni è una grande occasione per
15:53rivedere un po' l'assetto complessivo della finanza pubblica locale nel nostro paese. Quindi
16:04sicuramente i comuni sono quelli che hanno dimostrato in questi anni di attuare quelli
16:17che sono alcuni dei principi del federalismo fiscale nel nostro paese. Ci sono tanti temi sui
16:23quali ovviamente vale la pena fare approfondimenti. Abbiamo questa piccola preoccupazione di carattere
16:30tecnico sulla destinazione di queste risorse che andranno ad essere fiscalizzate, come si prevede
16:39di fiscalizzare a livello regionale, sul quale noi chiediamo un approfondimento sia tecnico che
16:45politico perché vogliamo essere sicuri che i comuni nei prossimi anni non abbiano la certezza
16:55di poter continuare ad avere determinate risorse che riteniamo di fondamentale importanza per
17:02l'assorbimento delle nostre funzioni fondamentali. Poi allegheremo ovviamente una relazione con
17:11tanto giaccentice dove faremo il punto su tutti i fondi che in questo momento si prevede di
17:19trasferire dallo Stato e dalle regioni e che in parte impattano sulla copertura finanziaria
17:27delle funzioni fondamentali dei comuni. Grazie Presidente.
17:32Grazie a lei. L'onorevole Guerra ha chiesto di intervenire,
17:37poi chiedo se vi sono altri interventi. Prego onorevole Guerra.
17:40Grazie Presidente, ringrazio il dottor Carelli per questa audizione. Sì, penso che sia molto
17:48importante per la nostra Commissione avere questi aggiornamenti ulteriori e di dettaglio sulla
17:54partita dei trasferimenti così come ci è stata raccontata. Però ci sono altri punti su cui
18:00volevo chiedere i pareri e in particolare tutta la partita della perequazione infrastrutturale,
18:09perché mi sembra che ci sia qui un tema già forte in generale perché la perequazione
18:14infrastrutturale è stata completamente dimenticata. Ma in particolare un colpo
18:19abbastanza grosso viene proprio dalla legge di bilancio, perché la legge di bilancio prevedendosi
18:24accantonamenti, quindi tagli di spesa corrente da recuperare come spesa in conto capitale,
18:29sembra sostenere le spese di investimento, ma in realtà contemporaneamente taglia più del doppio
18:36i fondi di circa 8 o più miliardi, i fondi che dallo Stato andavano ai comuni. In particolare
18:45vengono tagliati i fondi che avevano destinazioni precise, quelli per i piccoli comuni, quelli che
18:51avevano una destinazione al sud del 40%, quindi non abbiamo nessuna sicurezza che queste risorse
18:58destinate alle spese di investimento vengano distribuite secondo criteri di perequazione e
19:04anche che possano essere utilizzate, perché chiaramente i piccoli comuni che abbiano un
19:09accantonamento insufficiente per sostenere poi un investimento magari si ritrovano lì ma non
19:13riescono a spendere in modo adeguato, quindi mi sembra questo un punto molto importante.
19:19Sull'aspetto fiscale mi scuseranno i colleghi perché io intervengo spesso su questo stesso
19:23punto. Giustamente lei ha richiamato il tema della riscossione e ho letto con grande interesse
19:29l'audizione che Anci ha fatto a seguito dello studio fatto da IFEL sulla riscossione e mi
19:35sembra che vada sottolineato con forza quanto la riforma della riscossione, quella erariale,
19:40quella definita con la riforma fiscale, sia penalizzante per i comuni perché è molto
19:46prevedibile, lo dice il vostro studio, non lo dico io, che le priorità nelle riscossioni entro
19:51i cinque anni dopo di che i ruoli vi vengono restituiti non vengano dati ai piccoli importi
19:58che spesso sono quelli che interessano i comuni e quindi peggiori, una situazione già molto
20:03problematica nell'assidamento della riscossione all'agenzia delle entrate. Quindi una parola
20:09su questo gliela chiederei. Ultima cosa, siccome ha parlato giustamente degli spazi fiscali lasciati
20:16ai comuni, ecco io forse ho capito male ma non credo che questi spazi fiscali, cioè credo che
20:22vada denunciato con forza, come in parte lei ha fatto, il fatto che gli spazi fiscali che la
20:27legge sull'autonomia, la legge fiscale riservava all'autonomia degli enti debbano invece essere
20:33utilizzati per finanziare le funzioni fondamentali, cosa che è successo in modo molto evidente,
20:38tant'è che gli spazi sono ormai molto ridotti, ma soprattutto mi preoccupa perché sta per succedere
20:43di nuovo e su questo una parola di verità da parte di Anci me l'aspetterei sul fatto che voi
20:49avete delle leve fiscali che sono inique, in particolare mi riferisco all'addizionale IRPEF,
20:54che quando l'aumentate fate pagare i servizi soltanto ai soggetti che sono in IRPEF,
20:59mica per scelta vostra, non è colpa dei comuni perché la legge è fatta così, però che ci sia
21:05una leva fiscale comunale che insiste solo sui redditi praticamente di lavoratori dipendenti,
21:13autonomi ricchi e tutti gli altri, redditi di capitale, redditi di casa, redditi da lavoro
21:18autonomo nel forfettario, siano esentati, esclusi dalla possibilità di dare anche solo un euro
21:24comunale, mi sembra un'ingiustizia così assurda che il fatto che l'Anci non dica niente su questa
21:30parola mi lascia e continua a lasciare piuttosto perplessa. Grazie.
21:34Chiedo all'onorevole Aloisa se voleva intervenire così poi facciamo una risposta accumulativa,
21:41prego onorevole. Grazie, vorrei prima ringraziare il relatore che ha fatto un'analisi scientifica,
21:50analitica molto puntuale, vorrei mettere in risalto solo due aspetti, lei ha parlato della
21:58difficoltà dei vingoli di destinazione, cioè della difficoltà di cambiare, quindi di eliminare
22:05i vingoli di destinazione, quindi dei fondi che vengono trasferiti alle regioni, mi aspetto da lei
22:12quindi che dia un suggerimento perché avete studiato questo aspetto, poi per quanto riguarda
22:19l'attuazione del federalismo fiscale, l'articolo 14 del 2023 e la legge 42 del 2009, lei ha detto
22:27che ideologicamente non siete contrari come Anci, però ha chiesto quindi se non sbaglio,
22:36si è posto il problema di come risolvere il problema della riscossione quindi di questi
22:46tributi e la mia domanda è questa precisa, quali sono i loro suggerimenti perché incontrando
22:53queste difficoltà nell'attuazione del federalismo fiscale, da loro come Anci mi aspetto quindi dei
22:59suggerimenti, grazie. Chiedo al relatore se desidera intervenire in risposta alle due domande. Io
23:09chiedo scusa ma l'ultima domanda non sono riuscito a sentirla bene perché c'è un ritorno fastidioso.
23:18Ho chiesto, lei ha parlato della difficoltà della riscossione dei tributi e aveva messo in
23:29evidenza l'aspetto qualificante della legge 42 del 2009 e dell'articolo 14 del 2023 che delegava
23:39quindi questa funzione della riscossione ai comuni e però poneva il problema che c'erano
23:49delle difficoltà di poter riscuotere i tributi. Quali sono i suggerimenti dell'Anci? Era questo
23:57che chiedevo. Voi che cosa suggerite? Come risolvere? Perché voi come Anci incontravi
24:03comuni che incontrano questa difficoltà. Pensa che si sia fatta un'idea di come risolvere questi
24:09problemi perché pensa che bisognerebbe suggerire risolvere i problemi. Grazie.
24:14Partiamo dal tema della riscossione perché c'è stata una sollecitazione sia dall'On. Guerra sia
24:34nell'ultimo intervento. Siamo fortemente convinti che in questo momento si debba ridefinire il
24:48sistema della riscossione degli enti locali che sconta ovviamente forte difficoltà a seguito di
24:54un magazzino enorme di crediti che probabilmente non verranno mai recuperati. Anche perché c'è la
25:07difficoltà relativa al fatto che sono per la maggior parte crediti di piccolo taglio. Questo è
25:13un problema del comparto dei comuni ma anche di altre amministrazioni dello Stato. Laddove ci
25:18siano credite da riscuotere di piccolo taglio evidentemente l'Agenzia Entrata e Riscossione
25:23non è un granché incentivata ad andare nella direzione di recuperare queste risorse non perché
25:29non lo voglia fare ma perché ovviamente anche l'Agenzia Entrata e Riscossione ha dei limiti
25:36dal punto di vista della dotazione di personale, di risorse umane e quant'altro. Quindi probabilmente
25:44preferisce andare su recuperi e riscossioni di più alto taglio da un punto di vista numerico
25:51monetario. Ma non stiamo facendo una critica all'Agenzia Entrata e Riscossione, è stare nelle
25:56cose purtroppo che succeda questo. Ecco perché secondo l'avviso di ANCI e di IFEL bisogna
26:04lavorare su più piani. Innanzitutto bisogna cercare di capire se è opportuno costituire
26:12diciamo così una sorta di spin-off di Agenzia Entrata e Riscossione o comunque di un ente che
26:20si dedichi espressamente e specificatamente alla riscossione di tributi che hanno determinate
26:26caratteristiche, quindi di piccolo taglio, tributi locali, attraverso magari anche un aiuto da parte
26:33diciamo così di ANCI che vada un po' a coordinare gli interventi preliminari per poter individuare
26:40quelli che sono i settori dove c'è maggiore necessità di andare. Perché anche nel comparto
26:46dei comuni dovete sapere che ci sono differenze territoriali molto elevate, cioè la riscossione che
26:51troviamo in alcune aree del centro nord la troviamo molto più bassa in alcune aree del centro sud. Non
26:59sto dicendo che il centro nord è tutto virtuoso e il centro sud è tutto no, attenzione, anche nel
27:05centro nord ci sono aree che sono poco virtuose da un punto di vista della riscossione, però ci
27:10sono dei livelli di riscossione che mediamente, e questo ce lo dicono i dati, sono superiori
27:16nelle aree del centro nord rispetto a quelle del centro sud. Quindi bisogna anche avere la
27:24capacità e la forza, e IFE e le ANCI lo stanno facendo attraverso un percorso sperimentale di
27:30studio e di valutazioni incrociando banche dati e quant'altro, di poter suggerire laddove ci sono
27:37maggiori necessità di riscossione, poter suggerire quelli che sono i percorsi più virtuosi per
27:46poterlo fare. Adesso faccio un esempio, Napoli aveva, e ha ancora, livelli di riscossione molto
27:52molto bassa. La volontà politica a quale noi stiamo assistendo, anche da un punto di vista
27:59tecnico, è stata quella di aumentare notevolmente i livelli di riscossione e questo sta dando dei
28:04risultati importanti. Ci vuole da una parte la volontà politica di camministra, dall'altra parte
28:10anche un supporto tecnico da parte di ANCI, ma poi ci vuole un ente che sia specificatamente
28:21dedicato alla riscossione di tributi con caratteristiche particolari, che sono quelle
28:30dei comuni. Il tema ormai è nell'agenda centrale di ANCI e, secondo me, anche del Governo,
28:38del Ministero dell'Economia e delle Finanze e quindi io confido che ci possano essere
28:43degli sviluppi positivi da questo punto di vista, dai prossimi anni, proprio per aiutare e supportare
28:51i comuni laddove hanno più difficoltà a riuscire a riscuotere meglio e di più. Per quanto riguarda
28:58spazi fiscali NICO, allora è l'impianto del nostro Paese, la stessa cosa la possiamo dire a livello
29:11di Fiscalità Generale del Paese che pagano certamente, secondo l'impostazione dell'Onorevole
29:18Guerra, coloro quali hanno reddito dipendente e sono pensionati e non pagano certamente quelli
29:25che invece hanno il lavoratore autonomo. Questa è una sua impostazione. Così come lo diciamo del
29:30Comune, lo possiamo dire a livello generale del Paese. Noi ovviamente siamo accritici da questo
29:39punto di vista nel senso che noi applichiamo le norme, noi abbiamo degli spazi fiscali che
29:43possiamo andare ad occupare secondo quello che ci dice la norma e cerchiamo di farlo nel modo più
29:51eco possibile. Fare una battaglia su questo significa fare una battaglia sull'impianto
29:59della Fiscalità Generale del Paese dal mio punto di vista. Comunque detto questo, bilancio piccoli
30:04comuni o meglio taglio risorse e investimenti piccolo comune. Sì, confermo c'è stato,
30:11inutile che stiamo qua a nasconderci dietro un dito. Devo dire che la cosa che ci preoccupa di
30:19più da qui ai prossimi anni, a parte gli investimenti, che comunque noi abbiamo assistito
30:26dal 2018 al 2019 in poi a un'impennata delle risorse per investimenti a disposizione del
30:32comparto dei comuni veramente importante, probabilmente vista poche volte nel Paese,
30:40la cosa che ci preoccupa di più però è la parte corrente dei bilanci. Noi siamo effettivamente
30:47preoccupati perché ci sono, c'è il combinato disposto di alcune situazioni. La prima di queste
30:54è l'aumento dei costi energetici. C'è stato post Covid, poi c'è stato un raffreddamento di questa
31:01dinamica di aumento dei costi energetici, ora sembra essere ripartita e quindi i comuni già nel
31:082025 sanno che hanno maggiori rispese rispetto al 2024 sui costi energetici. Nonostante ci sia in
31:17corso in tantissimi enti locali progetti di efficientamento energetico sui edifici pubblici,
31:24strutture pubbliche, illuminazione pubblica, nonostante questo che andrà a regime fra qualche
31:31anno perché parte di queste risorse vengono anche da PNRR, noi abbiamo una dinamica dei costi
31:38energetici crescente. Abbiamo una dinamica di costi del personale, viva il Dio che sia così,
31:43dei costi del personale crescente perché il comparto dei comuni ha tanti dipendenti pubblici
31:48e tra l'altro secondo me c'è una concorrenza sleale all'interno della pubblica amministrazione
31:52perché se uno è dipendente di un comune e ha la stessa posizione prende meno rispetto a uno che
31:58sta in regione, in Dogano o quant'altro. Quindi c'è anche una difficoltà nel tenerli i dipendenti
32:04perché molti ovviamente, quelli che possono, quelli che vogliono mettersi in gioco, hanno
32:08l'ambizione di guadagnare di più e quindi all'interno dello stesso comparto della pubblica
32:12amministrazione cercano di essere assunti con mobilità o spostamenti in altre in altre
32:20amministrazioni. Quindi c'è una dinamica crescente dei costi del personale nel senso che i comuni,
32:25grazie a Dio, visto che ci sono stati nuovi contratti collettivi nazionali del pubblico
32:31impiego, i comuni dovranno spendere di più per il personale a parità di personale senza assumere
32:37nuovo personale. Però i soldi li dobbiamo trovare noi, non è che ce li dà lo Stato.
32:42Quindi a parità di personale il costo del personale per i comuni sarà maggiore,
32:48con risorse che dobbiamo trovare noi. Quindi costi energetici, personale,
32:54costano di più i servizi perché l'inflazione, così come ha morso le famiglie, morde anche i
33:02servizi comunali. Nel senso che se prima io avevo un servizio di assistenza per la
33:08domiciliazione delle anziani che mi costava 100, adesso mi costa 110-115. C'è un'esplosione dei
33:17costi sociali legati ai minori. Se noi abbiamo avuto in quasi tutti i comuni, in alcuni casi più
33:26del doppio, dei costi legati all'assistenza ai minori da sentenze di tribunale affidati ai comuni,
33:37perché ovviamente vivono in condizioni di fragilità sociale, hanno problematiche familiari
33:45e quant'altro, il tribunale di minori dice ai comuni dovete occuparvene voi, quindi lo dovete
33:51mettere in struttura. Questa dinamica qui esplosa negli ultimi quattro anni, ecco perché il Ministero
33:57dell'Economia e delle Finanze, il Ministro Giorgetti, per la prima volta nella storia ha
34:02costituito un fondo ad hoc per i comuni per aiutarli a sostenere l'incremento esplosivo
34:09delle spese di assistenza ai minori. Per la prima volta quest'anno è stato costituito un fondo di
34:15100 milioni di euro. Basta questo fondo? No, perché noi stimiamo che le spese complessive
34:21sulla problematica, su questa criticità, siano almeno quattro volte tanto, però perlomeno ci
34:28dà una mano da un punto di vista del sostegno alla parte corrente delle nostre spese su questo
34:33tema specifico. Abbiamo un'esplosione delle spese, dell'assistenza scolastica ai ragazzi con
34:42disabilità lievi o gravi all'interno delle scuole, perché voi sapete che hanno gli insegnanti di
34:49sostegno che viene pagato dallo Stato, ma i comuni hanno la responsabilità di dare ulteriore
34:54collaborazione per l'integrazione di questi ragazzi. Sto parlando della 104,1,3. Ora,
35:03queste spese sono esplose, sono più che raddoppiate, perché evidentemente le certificazioni
35:09sulla disabilità di carattere non soltanto comportamentale, ma anche su problemi di
35:18dislessia, sull'autismo. Ci sono esplosioni di casi di autismo e quindi i comuni devono
35:23far fronte a queste spese. Quindi noi, il combinato di sposto di tutti questi fattori,
35:28ci preoccupa per la tenuta su alcuni settori e sui bilanci comunali, a seguito dell'esplosione
35:39delle spese su alcuni settori, ci preoccupa in un certo modo. Ecco perché vogliamo essere
35:46sicuri, come dicevo durante la relazione, che queste risorse che verranno fiscalizzate
35:52a livello regionale possano continuare ad avere un vincolo di destinazione a copertura
35:59delle spese sociali che abbiamo. Cioè dobbiamo essere sicuri e tranquilli che nulla cambierà
36:06sulla copertura delle funzioni fondamentali dei comuni. Questo chiediamo, nient'altro.
36:11Mi sembra, non per noi, lo chiediamo per i cittadini più che altro, perché non ci siano
36:16poi problematiche di erogazione dei servizi su questi settori che sono di estrema importanza
36:23e che devono avere un'attenzione e una sensibilità maggiore. Non chiediamo di avere vincoli di
36:31destinazioni su risorse per fare le feste di paese o per fare le manifestazioni estive,
36:41no? Chiediamo risorse vincolate, stabili e coperture finanziarie certe su temi sui quali
36:49non si scherza. Temi legati alla disabilità, all'assistenza dei minori, all'istruzione. Insomma,
36:56temi sui quali, ovviamente, tutti noi abbiamo a che fare quotidianamente nel rapporto con i
37:03nostri cittadini.