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Trascrizione
00:00Per l'ultima volta in questa settimana diamo il benvenuto anche agli amici di Teletutto,
00:19ultima puntata, quella del venerdì, che ci consente di approfondire un personaggio che
00:25di professione fa la pitrice, che ti travolge con una meravigliosa onda energetica ed è
00:31la pitrice Cinzia Bevilacqua. Ciao Cinzia, come stai? Ciao, bene, bene, grazie. Grazie
00:37per aver accolto il mio invito, è la prima volta che vieni nel magazine e quindi oggi
00:43è proprio una puntata monografica su di te. Tenteremo di fare sintesi delle tante cose
00:48che hai fatto nella vita ma partendo dall'inizio. Tu sei una pitrice bresciana conosciuta in
00:55tutta l'Italia che espone la verità, direi che i fatti parlano per te e quindi mettiamo
01:03da parte la tua modestia e raccontiamo la tua storia. A quanti anni hai capito che esprimerti
01:09attraverso il disegno era una cosa quasi vitale? Allora, io mi sono avvicinata all'arte prestissimo,
01:19proprio da bambina molto piccola, ma non perché in famiglia si respirasse il clima
01:25artistico, no, mi sono avvicinata quando andavo a messa la domenica mattina, anziché ascoltare
01:32a me mi confesso la predica del prete e io quando entravo nella mia bellissima chiesa
01:39ero come si dice estasiata, cioè veramente i dipinti e la volta frescata mi catturavano
01:44in una maniera pazzesca e io rimanevo incantata e mi sarebbe piaciuto un sacco, pensavo riuscire
01:52a dipingere o a disegnare. Poi diciamo che sono stata anche fortunata perché la mia
01:58mamma aveva una cartolibreria e quindi dietro nel retro bottega, a colori e fogli a disposizione,
02:05per tenermi queta perché ero vivacina come tutti i bambini. Come adesso. Sì, sono sempre
02:10abbastanza vivace, è vero. Disegnavo, ritagliavo, incollavo, però diciamo che il battesimo
02:21mi sono avvicinata veramente nel senso che volevo fare forse il pittore, è stato alle
02:26medie. Quindi comunque è stata precocissima questa vocazione diciamo così all'arte.
02:33Sì, devo fare una premessa che io sono stata fortunata perché nella vita ho avuto una
02:38serie di, mi piace dire, fortunati incontri. Il primo è stato alle medie con la mia professoressa
02:44bravissima di educazione artistica, la professoressa Mariuccia Colombini che diceva che io avevo
02:51un dono, avevo queste mani di fata. E quindi ha secondato qualcosa che lei ha riconosciuto
02:57subito cioè il tuo talento. Pensa che hai anticipato un po' la domanda che faccio sempre
03:02ai miei ospiti, cioè chi in qualche modo ha dato il via a quello che sei adesso e questo
03:08incontro mi pare il primo di una serie di incontri felici. Poi sono anche convinta che
03:14sia fortunati ma bisogna anche sapere accogliere l'incontro perché spesso siamo talmente chiusi
03:20che ci sentiamo sfortunati e invece bisogna aprirsi al mondo e tu mi sembri una che si
03:25mette sempre molto in connessione con l'esterno. Questo è vero, è una mia caratteristica
03:31nel senso che io quando la professoressa consiglia i miei genitori di farmi intraprendere e di
03:37farmi mandare a fare il liceo artistico, i miei accettano di buon grado perché mi ha
03:41sempre davvero sostenuto e incoraggiata. E io negli anni del liceo ho maturato un pensiero
03:47che è questo e che siccome ero l'unica del paesello che andava in città a studiare,
03:52il paesello qual è così? Villa Carcina, tutti andavano a Sarezzo, a Gardone, tutti
03:57facevano la classica scuola di ragioneria che ora non c'è più. Io quindi mi sentivo
04:01una privilegiata e ho maturato questo pensiero, cioè che se io faccio tutti i giorni la stessa
04:07strada, vedo le stesse persone, certo mi è comodo, mi sento sicura, mi sento protetta
04:12ma la mia vita sarà un po' piatta. Se invece ho il coraggio di girare la strada e di frequentare
04:20altre persone potrò fare degli incontri che si possono rivelare. Quello che poi nella
04:25tua vita è stato insomma. E quindi quando io finisco il liceo artistico non vado a Brera,
04:31come sono andati i miei compagni di classe, no, troppo comodo, arrivare a Brera devi fare
04:35la pendola. Decido di andare a Firenze, frequento l'Accademia di Belle Arti e lì mi si è aperto
04:42un mondo, io ero strafelice perché non è come adesso che tutti vanno via a studiare.
04:49Più di 40 anni fa era una cosa un pochino nuova, particolare. E' stato un atto di grande
04:54emancipazione. Sì, sì, ma ero strafelice, un po' svampita. Tanto è vero che io il primo
05:01anno non mi scrivo in Accademia Firenze ma faccio l'ultimo anno del liceo, erano 4 più
05:071 una volta come le magistrali, perché per una svista non sono riuscita a scrivermi in
05:12tempo in Accademia, ormai avevo già pronto tutto, vabbè sto lì. E' stato un anno comunque
05:18molto fortunato perché lì ho avuto la possibilità di conoscere la seconda grande personaggio
05:24che mi ha aiutato a crescere, è stato il maestro Pietro Anigoni, il maestro, il pittore
05:29dei re e delle regine, è stato un incontro un po'. E' da lì che nasce la tua grande
05:35vocazione verso i ritratti? Sì, allora lui proprio mi ha insegnato un sacco, mi ha insegnato
05:42un sacco perché io quando mi sono catapultata nel suo studio non ho chiamato e ho fissato
05:52un incontro, ci sono andata così. Lui a un certo punto ti ha vista entrare? Sì, no,
05:58sono entrata prima. Io avevo 18 anni e sei piccola e questa però è una mia caratteristica,
06:06mi lascio trasportare dalle emozioni e non rifletto tanto a volte, che può essere una
06:15cosa positiva, a volte no. Se fai l'artista è più positiva che se fai altro, mettiamola
06:20così. Comunque quando sono arrivata lui mi ha guardato, era abbastanza bulbero e scocciato
06:25perché vada a fare. E ti ha detto ma scusa ma tu cosa fai qui? Sì, però io ho detto
06:30io solo 5 minuti le chiedo, volevo farle i complimenti per le sue opere, sono pazzesche
06:36e non ho resistito dal venire a trovarle. Nel sentendo il mio accento bresciano però
06:41questo è stato il mio jolly perché lui si è confessato e dai 5 minuti mi sono fermata
06:47tutta la mattina, nel senso che lui aveva abitato vicino a casa mia a Tepensa e io non
06:53lo sapevo perché il papà essendo un ingegnere della tramvia, stavano costruendo la tramvia,
06:59non era venuto per lavoro, si era fermato diversi anni. Quindi lui ritornava spesso
07:04anche a Villa Carcina alla Trattoria La Speranza a mangiare lo spiedo. E quindi questa cosa
07:10mi ha permesso, mi ha detto ma venga ancora a trovarmi e quindi io spesso con la mia faccia
07:17tosta andavo a salutarlo, gli ho portato i miei lavori, mi ha sempre dato dei consigli.
07:22Mi ha anche consigliato la scuola in Accademia di scrivermi dal professore Algofredo Trovarelli
07:29che era stato un suo compagno di studi presso Felice Carena e quindi la terza persona è
07:37Trovarelli. Questi sono stati gli incontri in un'età che è estremamente delicata perché
07:43puoi essere una cosa o un'altra cosa nella vita rispetto a quell'età. Dopodiché finisci
07:50l'esperienza fiorentina e torni a casa? Eh sì, allora, io non volevo tornare a casa,
07:57avevo già fatto altri progetti con una mia carissima amica che è tuttora mia amica,
08:04volevamo andare a Parigi, però tutti e due siamo state fregate dall'amore. Capisci?
08:10Ecco, io ho incontrato quello che è il mio marito. Però hai investito bene perché dopo
08:15tanti anni avete fatto tre figlie meravigliose. 37 anni che mi sopporta. Ma lui è come te?
08:23No, no, no. E per fortuna così andate in equilibrio, no? Sì, lui è rigido, non si grida. Però
08:33ripeto, è proprio, credo secondo me, il modo perfetto per instaurare un equilibrio. Sì,
08:38forse questo. Quindi incontri l'amore. Ecco, la fregatura. Non dir così. E quindi rientro
08:46a Brescia, però ero felicissima, ci sposiamo, arrivano queste tre figlie, non ho mai accantonato
08:54la pittura perché è sempre stato il mio amore, però io do subito l'esame per l'abilitazione
09:01all'insegnamento alle medie, la vinco, divento professoressa alle medie, insegno. Storia
09:08dell'arte immagino. No, no, educazione artistica. Educazione artistica, scusate. Però cosa
09:14c'è? Quando mi arriva la lettera e io divento di ruolo, mi sono sentita il terreno franare
09:21sotto i piedi, ho detto no. Mi imprigiona troppo e no. Ho fatto questa riflessione, ho
09:26detto ma è questo che voglio nella vita? No. Sai cosa ho fatto Maddalena? Non ho neanche
09:33mandato una lettera in provveditorato dove tu comunque venivi congelata. Mi sono fatta
09:39depennare in modo tale che non avessi più… Era la tua scelta definitiva e in quel momento
09:44lì l'hai capito. Come l'ha presa tuo marito? Ha secondato l'afferentorietà della scelta?
09:50Sì, sì, per forza. Capito che hai fatto la scelta giusta, scegliendo lui. Ci fermiamo
09:54per 40 secondi e poi ritorniamo con la pittricenza, bevi l'acqua. Parleremo anche di grandi
10:01rapporti nati anche da grandi ritratti. Per esempio, non rispondermi subito, lancio però
10:08questa cosa. Il tuo rapporto con Piero Angela nasce da un ritratto o nasce prima il rapporto
10:13e poi il ritratto? Me lo dici tra poco. Rientriamo in diretta con Cinzia, bevi l'acqua.
10:19Abbiamo raccontato, essendo la prima volta che abbiamo il piacere di verla nel magazine
10:24e per questo ringrazio Alex Orsconi. Ne approfitto anche per salutare Ruggero Tavelli che sta
10:28curando la regione audio e video. Grazie a entrambi. Dicevo, abbiamo raccontato l'inizio
10:35della tua storia e poi lì evidentemente capisci che la tua professione è quella di
10:39fare la pittrice. Decidi di non insegnare più e di fare la pittrice. Sì, anche se adesso
10:44insegno in Accademia Santa Giulia Pittura, però è un'altra cosa. Raccontami i primi
10:52passi della tua storia, diciamo così, da pittrice. Allora, apro questo studio e chiaramente
11:00le figlie sono piccole e tutto va un pochino rallentato, però c'è da dire che quando
11:09devo compiere i 38 anni, questi 40 anni mi pesavano un pochino, li volevo un po' esorcizzare,
11:15adesso li vorrei compiere mie, va bene, ho capito. E quindi come li esorcizzo? Facendomi
11:22una mostra, una personale. Quando ho 38 anni comincio già un pochino a imbastirla e poi
11:29ho cominciato a fare la pittoria, e c'era un mio caro amico dell'Accademia, Gian Paolo
11:34Talani, che conosceva bene Vittorio Sgarbi, quindi lui mi dice, mi dà l'indirizzo, mi
11:39dice dove mandare in visione le mie opere, il professore mi risponde e quindi organizziamo
11:44questo incontro. Com'è stato? È stato un incontro fortunato, non tanto per Sgarbi,
11:49ma per il suo agente, il dottor Armenia, che è stato una delle persone veramente che mi
11:54ha fatto crescere sia a livello pittorico che a livello umano. Probabilmente anche a
12:00livello manageriale, perché è indiscutibile, chi fa questa professione deve anche in qualche
12:05modo saperla mettere a reddito, sapersi muovere in un contesto. Non è facile, anzi a giorno
12:11d'oggi. Soprattutto per un'anima molto libera e molto pura come la tua. A giorno d'oggi
12:15poi il mondo dell'arte è sempre più complesso e sempre più a imbuto, si stringe sempre
12:21di più. Poi rispondo, lo dico agli amici che sono a casa, poi rispondiamo sulla domanda
12:25fatta a Piero Angela, ma vi sto tenendo lì per creare un po' di suspense. E quindi il
12:30dottor Roberto Armenia, organizziamo tutta la mostra, viene il professore Sgarbi, io
12:36ero terrorizzatissimo, penso che sia stata la persona che mi ha più agitato e invece
12:42devo dire che poi si è rivelato veramente una persona che a livello umano molto buono.
12:48Mi sento, oltretutto in un momento così delicato della sua storia umana, mi sento
12:53di dire la stessa cosa, nel senso che io ho avuto il piacere di passare un pomeriggio
12:57all'interno della Pinacoteca Tosio Martinengo e di aver visto quadri con lui, di averlo
13:02intervistato ed è stata una persona gentilissima che ha sempre chiesto lei cosa pensa, nel
13:10senso non è stato per niente lo Sgarbi che abbiamo visto in certi momenti. È verissimo,
13:16tanto è vero, dico soltanto questa piccola cosa, una mia cliente aveva acquistato tre
13:22dipinti prima della mostra e allora ha chiesto al professore, secondo lei ha fatto un ottimo
13:27investimento? Lui l'ha presa a braccetto, lei ha fatto vedere quali e lui è stato carinissimo
13:32e ha detto ha fatto un ottimo investimento, poi non lo so, però è stato generoso diciamo.
13:39Sto dicendo che il dottor Roberto Armenia, che a me però è mancato, lui veramente è
13:45stato una persona che mi ha aperto le porte del mondo, il suo lavoro non era il curatore
13:51di Sgarbi, infatti poi l'ha lasciato e ha proseguito con la sua passione di Sembria,
13:56cioè era presentare libri d'autore e appunto tra questi libri c'erano i libri di Pupia
14:01Vati, Veltroni, cito dei nomi molto notori, Valerio Massimo Manfredi di cui era la gente,
14:07Piero e Alberto Angela appunto e in tutte queste presentazioni probabilmente io gli
14:13sono rimasta anche simpatica perché diceva sempre che ero frizzante, gli mettevo il
14:17buon umore e quindi mi invitava e in questo modo ho conosciuto tutti questi personaggi
14:24ancora quando avevo 40 anni, ho conosciuto sia Piero che Alberto.
14:30Ad Alberto hai fatto il retrato o solo a Piero?
14:33No, anche Alberto, c'era il duple fax fronte retro e lo metterò in mostra a Roma quest'anno,
14:41anche perché non so se ti è nota questa cosa ma Alberto Angela ha un successo strepitoso
14:50con le donne, lui è veramente uno di quelli che sono ambitissimi dal panorama femminile,
14:57com'è fare un ritratto a un personaggio come Piero Angela, come Alberto e come tutti i
15:03ritratti importanti che hai fatto perché poi parliamoci chiaro tu hai fatto anche cose
15:08grandissime legate a Papa Francesco, hai lavorato tanto anche per il mondo ecclesiatico.
15:15Anche adesso devo fare quattro ritratti degli ultimi papi per il Duomo di Montichiari ma
15:22molto grandi saranno tre metri per due metri un bel lavorone, comunque con Piero sono entrata
15:28in contatto ma non c'era un'amicizia era soltanto una conoscenza molto superficiale.
15:32Chi sta guardando la tv può vedere il bellissimo quadro.
15:35Si era piaciuto tantissimo.
15:37Eh ma ci credo anche perché lo rende molto vero anche umanamente non so come dire
15:42arriva come molto vero, chi sta ascoltando la radio può vedere la replica della puntata
15:47alle 17.30 così può vedere il quadro a cui facciamo riferimento.
15:51Succede nel 2013 che faccio la mostra per i miei 50 anni e questo era il titolo era
15:5650-50 erano una serie di ritratti e il dottor Roberto Arminia mi consiglia Pupia Vati, Valerio
16:03Massimo Manfredi, faccio tutto, mi dice farlo anche a Piero, io non me la sentivo, ho detto
16:08di no, poi mi sono mangiata le mani perché mi metteva soggettione, no non ce la posso
16:14fare, poi lui non è un appassionato d'arte, cosa sbagliatissima perché non è assolutamente
16:19vero e quindi quando deve compiere i famosi 90 anni il dottor Arminia mi commissiona a
16:28lui il ritratto, mi dice adesso me lo fai per me e non potevo dirgli no con tutti i
16:32favori che mi aveva fatto, tutto ciò che mi aveva regalato, quindi inizio questo piccolo
16:37ritratto, solo che cosa succede ahimè che il dottor Roberto Arminia nel giro di un mese
16:42e mezzo si ammala e muore e io tengo lì il quadro così in sospeso, poi sento telefonicamente
16:50Alberto e parlando di Roberto Arminia gli dico ma sai che mi aveva anche commissionato
16:55un quadro su tuo papà e lui dice ma gira me lo sono curioso, a me mio papà sarebbe
17:00piaciuto molto, piacerebbe, quindi glielo giro e lui mi dice finiscilo e mi dà una mano
17:05lui e il quadro è andato avanti un po' a quattro mani diciamo perché mi diceva sistema
17:09la gota, metti un pochino più, avete lavorato virtualmente a quattro mani, e quindi quando
17:18è stato pronto in definitiva lui mi ha organizzato l'incontro con il papà nei camerini,
17:24nei camerini degli studi della RAI e quando Piero, questo è davvero verissimo, ha scartato
17:33il quadro e ha visto il suo ritratto e c'erano lì anche delle persone, la costumista eccetera
17:38eccetera, è rimasto veramente colpitissimo, diceva che ero riuscita a catturare quella
17:44luce frizzante che lui ha negli occhi, che è la sua caratteristica, diceva che era
17:49la sua curiosità, quindi mi ha invitato sul set della RAI, c'era la puntata sul lunaggio
17:55e poi mi ha invitato, mi ha detto quando verrà a Roma io la invito a pranzo.
18:00E' accaduto tutto ciò?
18:02Certo, certo.
18:03Sai qual è il problema? Che abbiamo ancora due minuti di intervista, due, e quindi adesso
18:09ti spiego cosa devi fare, al di là del pranzo con Piero Angela che immaginiamo bello divertente
18:14e curioso, mi devi dire in due minuti quali sono le cose che della tua storia artistica
18:20ti rendono più orgogliosa, qui vediamo una foto dell'incontro con il Santo Padre.
18:24L'incontro senz'altro, è stato molto emozionante quello con il Papa, l'amicizia con Piero Angela
18:28che si è portata, adesso sono pure amica della moglie e poi il mio maestro Goffredo Trovarelli
18:34anche lui maestro di scuola e di vita.
18:36La mostra di Roma, parlaci di quella.
18:38Allora, per il giubileo ho fatto un ritratto al Monsignor Liberio Andreatta e anche lui
18:43si è intrippato tantissimo, si è piaciuto.
18:46Magari te l'ha detto non con questo termine.
18:49No, è vero, anche lui mi metteva soggezione e poi invece quando ci siamo conosciuti
18:54tutto si è abbassato e mi ha organizzato la mostra in Vaticano nella prima galleria
18:59che ha fondato Papa Montini, la prima UCAI, sarà il 18 luglio con un mio collega
19:06dell'accademia perché non mi piace più fare le personali, preferisco sempre coinvolgere
19:10qualcun altro e il tema sarà, il titolo non c'è ancora perché è curato dal professor
19:16Claudio Strinati, non mi ha ancora detto il titolo e parlerà un pochino del giubileo,
19:22ho fatto un trittico sulla speranza e poi le mie opere mi racconto attraverso i miei affetti,
19:28la mia famiglia, il ritratto, le mie composizioni.
19:32Quello che è il problema vero è che il tempo che abbiamo a disposizione è finito
19:38ma siccome abbiamo una meravigliosa, tra l'altro ho visto un bellissimo quadro
19:43che ritrae Mario Balotelli, ho visto bene, bellissimo, stavo dicendo che abbiamo un buon motivo
19:51per vederti tornare prima della fine di giugno quando chiuderemo la stagione
19:56per parlare della mostra di luglio a Roma e di tutto quello che non siamo riusciti
20:00a dire adesso perché abbiamo finito il tempo, perché hai fatto cose bellissime
20:04anche per Capitale della Cultura, ci sarebbe da dire molto ma non abbiamo più tempo
20:08quindi prima di salutarci Cinzia, si è stata un bellissimo incontro,
20:12grazie ancora a Alex Ursconi e a Ruggero Tavelli per la regia audio e video,
20:16grazie a voi che ci avete ascoltati alla radio, voi che ci avete seguiti in tv
20:20ma grazie soprattutto per la bellissima energia che hai portato nel magazine oggi
20:24a Cinzia, bevi l'acqua, grazie, un bacio.
20:30Sottotitoli e revisione a cura di QTSS