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https://www.pupia.tv - Roma - Ciclo rifiuti, audizione su caso keu
La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, alle 13.30, presso l'aula del II piano di Palazzo San Macuto, ha svolto l'audizione, in videoconferenza, dell’assessore all’ambiente, economia circolare, difesa del suolo, lavori pubblici e protezione civile della Regione Toscana, Monia Monni, nell’ambito del filone d’inchiesta riguardante il cosiddetto “caso keu” in Toscana. (27.03.25)

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Novità
Trascrizione
00:00anche mediante attivazione di piante radioavvisive circuito chiuso, la trasmissione diretta
00:11web tv della Camera dei Deputati, l'ordine del giorno, le traduzioni, le videoconferenze,
00:14l'assessore all'ambiente, economia circolare, difesa del suolo, lavori pubblici e protezione
00:18civile della Regione Toscana, Monia Amonni che ci vede penso, che saluto e ringrazio
00:23della presenza nell'ambito del fenomeno d'inchiesta riguardante il cosiddetto caso Cheo in Toscana
00:27è altresì videocollegato l'ingegnere Andrea Raffanelli, direttore della direzione tutela
00:32dell'ambiente e dell'energia della Regione Toscana, a cui vanno anche i miei ringraziamenti,
00:35ricordo che l'assessore odierna si svolge nelle forme di audizione libera ed è aperta
00:39la partecipazione da remoto dei componenti della Commissione, avverti inoltre i nostri
00:42ospiti che della presenza in audizione sarà dato l'eserconto estenografico, segnalo
00:45altresì che poiché l'audizione odierna si svolgerà in videoconferenza non sarà
00:49possibile sottoporre al regime di segretezza in quanto al regime implicherebbe la sospensione
00:53di tutti i ricollegamenti da remoto, oltre che della trasmissione diretta agli ospiti
00:56videocamere deputati, pertanto se i nostri ospiti dovessero ritenere opportuno essere
01:00auditi in seduta segreta la Commissione potrà valutare la tempistica e modalità di persecuzione
01:04dei lavori compatibili con la segretezza della seduta, ricordo che la Commissione è chiamata
01:09in base all'attiva legislativa a svolgere l'indaginata e a far luce sulle attività
01:12legiste connesse al ciclo di rifiuti e sull'attività ambientale agglielimentaria, anche con riguardo
01:15alla verifica di eventuali comportamenti illeciti nell'ambito della pubblica amministrazione
01:18centrale periferica, ovvero dei soggetti pubblici o privati operanti a gestione del
01:22ciclo dei rifiuti, in tal contesto, nell'ambito dell'attività di inchiesta avviata, la Commissione
01:28verifica altresì l'eventuale sostenza di attività illecite relativa alla gestione
01:30dei servizi di strattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti da parte di soggetti
01:34pubblici o privati, con particolare riguardo anche ai sistemi di affidamento dei citati
01:38servizi, infine, il compito specifico della Commissione è indagare sull'esistenza
01:41di attività illecite legate a siti inquinanti e verificare lo stato di attuazione dell'operazione
01:46di bonifica dei medesimi siti. L'audizione rientra nell'ambito dell'approfondimento
01:50avviato per decisione dell'Ufficio di Presidenza, indagato dal Presidente dei gruppi del 19
01:54dicembre 2024, riguardante il cosiddetto caso che è in Toscana, ovvero attività illecite
01:58di smaltimento del residuo di produzione derivante dal trattamento dei fanghi prodotti
02:02dall'acconcio delle pelli. In particolare, secondo quanto sia dato alla Commissione,
02:05i siti in questione non sarebbero stati trattati secondo il modo prescritto o nel eliminare
02:10pericolose sostanze come cromo e antimonio e il fenomeno avrebbe interessato un'ampia
02:15area della Toscana, contando un vasto numero di siti. Sono inoltre in corso attività di
02:19accertamento condotte dall'Amministratura inquinante. L'audizione odierna si inquadra
02:23dunque nel contesto di un'attività che la Commissione svolgerà mediante approfondimenti
02:26successivi al fine di acquisire tutti gli elementi di conoscenza necessari per finalizzare
02:30gli effetti che l'inquinamento di tale sostanza produce nei confronti dell'ambiente e della
02:34salute di uomini e animali, nonché le attività in corso per contrastare il fenomeno in parole
02:38e rimediare, per quanto possibile, le ricadute nocive che si sono prodotte. La Sessione Monni
02:43potrà quindi illustrare alla Commissione, per i profili di competenza, il quadro della
02:47situazione ambientale della Toscana in connessione ai siti inquinanti da conferimenti di CHEU
02:52e anche, con riferimento all'eventuale esistenza di ulteriori siti contaminanti, nonché le
02:56iniziative intraprese e programmate della Regione al riguardo. Cedo dunque la parola
03:00all'Assessore Monni per lo svolgimento di una relazione introduttiva al tema e del quale
03:03i colleghi parlamentari potranno rivolgere eventuali domande o richiesti di chiarimento.
03:07Io le lascerei la parola, Assessore, e dopodiché avremo delle domande, immagino, da parte dei
03:14commissari. Prego.
03:15Buonasera, buonasera a tutti. Accanto a me l'Ingegnere Raffanelli. Io vi inquadrerò
03:28un po' la situazione e le azioni che la Regione ha intrapreso, mentre l'Ingegnere Raffanelli
03:35darà il quadro della situazione ambientale e risponderà alle domande più di natura tecnica.
03:40Permettetemi di ringraziarvi non solo per l'attenzione, ma anche per la disponibilità
03:45e il rinvio di questa audizione, perché, come sapete, era programmata in un momento
03:50un po' complicato di nuovo per la nostra Regione, che ha vissuto nuovamente, purtroppo, un evento
03:55alluvionale importante. La vicenda CHEU nasce dalla segnalazione fatta nel 2018 dalla Regione
04:04Toscana, attraverso la propria agenzia, attraverso l'ARPAT, che aveva effettuato alcune verifiche
04:10presso un sito denominato Green Park, situato a Pontevere, in provincia di Pisa. Nel corso
04:16di queste verifiche emersero alcune non conformità rispetto all'autorizzazione dell'impianto
04:22ex-Ecoespanso, che era di proprietà del Consorzio Acquarno-SPA, nel quale si effettua un processo
04:30termico di recupero sia energetico che materiale, da cui risulta appunto questo materiale, questo
04:36granulato, che viene chiamato CHEU. In sintesi, i risultati dei test di cessione fatti sui
04:43materiali rinvenuti a Green Park, effettuati da ARPAT, evidenziarono, leggo testualmente,
04:49la non conformità al recupero diretto in ambiente, avvenuto attraverso un impianto
04:54terzo, dove è stato utilizzato per la produzione di agglomerati ciclati, destinati soprattutto
05:00all'utilizzo come materiale di riempimento, recupero ambientale e sottofondi stradali.
05:04Ricevuta questa segnalazione da parte di ARPAT, gli uffici della Direzione Ambiente
05:10e Energia della Regione si attivarono e emisero una diffida nei confronti di Ecoespanso,
05:17disponendo, con un decreto dirigenziale del 4 dicembre 2018, il rispetto delle condizioni
05:24autorizzative anche riguardo alla gestione dei rifiuti, con l'obbligo in capo ad Acquarno,
05:30quale produttore del rifiuto CHEU, di effettuare, oltre alla caratterizzazione per accertarne la
05:38conformità allo smaltimento, anche il test di cessione. Il 1 aprile 2019 Acquarno inottrò,
05:46su questo provvedimento, un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, chiedendone
05:51l'annullamento, ricorso che però non fermò né l'attività di ARPAT né quella degli uffici
05:57regionali. Il Dipartimento di ARPAT di Pisa scrisse quindi ad Acquarno, con una nota dell'11
06:05aprile 2019, specificando che il CHEU ottenuto dal consorzio Acquarno-SPA, pur rispettando i
06:13limiti del test di cessione, nell'immediatezza e dopo essere stato stoccato in singlos,
06:19una volta processato all'interno dell'impianto di recupero Le Rose, che è il soggetto che avrebbe
06:26dovuto provvedere al recupero e al riciclo di questo materiale, determinava il rilascio di
06:31sostanze nocive. Invitò quindi la società al rispetto dei contenuti di questa diffida,
06:37che era appunto del 4 dicembre 2018. Con nota del 16 aprile 2019, il settore
06:44autorizzazione rifiuti e bonifiche della regione scrisse al consorzio Acquarno, chiarendo che lo
06:50stesso, e anche questo cito testualmente, è tenuto a effettuare le analisi di caratterizzazione di
06:56conformità del CHEU prodotto in base alla sua effettiva destinazione, in quanto soggetto
07:02responsabile non solo della regolarità delle proprie operazioni, ma anche di quelle dei
07:06soggetti che precedono o seguono il proprio intervento. Si ritenne quindi che il consorzio
07:13Acquarno non potesse esimersi dalla responsabilità di verificare la regolarità delle operazioni di
07:19recupero o di smaltimento, sebbene effettuate da altri soggetti che intervengono nella gestione
07:26del rifiuto, anche in considerazione del fatto che la società è consapevole delle caratteristiche
07:32analitiche del CHEU e quindi anche delle sue capacità di rilascio di sali e metalli se
07:37sottoposto al test di cessione. Così si giunse ormalmente a un nuovo decreto dirigenziale del
07:4517 dicembre 2019 che modificava il provvedimento autorizzativo dell'autorizzazione integrata
07:51ambientale di ecoespanso, che stabiliva che fino alla definizione di altre forme di riempiego del
07:57CHEU questo dovesse essere destinato esclusivamente alla discarica. Questa premessa mi consente di
08:05illustrare alla Commissione una ricostruzione sulle attività che invece sono state svolte a
08:10partire dal 15 aprile 2021, quindi dal momento in cui questa amministrazione era in carica,
08:17che era la data in cui siamo venuti a conoscenza delle indagini in corso. Per quanto riguarda la
08:23ditta Lerose, i giustici tre posti della Regione Toscana svolsero un'azione di controllo sulla
08:28loro attività, inoltrando alla Prefettura di Crotone una richiesta di aggiornamento della
08:34comunicazione antimafia. In risposta la Prefettura di Crotone negò l'iscrizione white list per la
08:40ditta Lerose, emettendo di fatto un'interdittiva. A seguito di queste comunicazioni gli uffici
08:46regionali preposti revocarono le autorizzazioni alla gestione dei rifiuti della società Lerose
08:51di Buccine ad Arezzo e di Pontedera a Pisa. Con successivi decreti la Regione diffidò la ditta
08:58Lerose all'esecuzione delle operazioni di messa in sicurezza dell'impianto e allontanamento
09:03dei rifiuti. Di fronte all'inerzia del gestore, la Regione avviò le procedure per effettuare
09:09gli interventi di sutela ambientale in sostituzione del soggetto gestore in adempiente, procedendo
09:15poi in danno alla ripetizione delle spese. Il 17 aprile 2021, quindi due giorni dopo essere
09:22venuti a conoscenza delle indagini, inviai personalmente ad ARPA una richiesta per avviare
09:29le attività utili a verificare la situazione della falda acquifere dei terreni, al fine di garantire
09:35la massima tutela della salute e delle matrici ambientali. Quindi furono attivate una serie di
09:40procedure, tra cui un proverbo dedicato per fornire informazioni specifiche ai proprietari
09:45dei pozzi che erano situati lungo la strada regionale di Poresila 429, dove secondo gli
09:52inquirenti era stato utilizzato illegalmente materiale riciclato contenente Cheu, e avviare
09:58le attività di campionamento e analisi, che era ovviamente della salute per i proprietari,
10:02finalizzate alla ricerca di metalli e cromo esavalente. Nel pomeriggio di giovedì 22 aprile
10:09iniziarono già i primi campionamenti dei pozzi appunto situati lungo la strada regionale.
10:15Nello stesso giorno convocammo tutti i sindaci dei territori coinvolti per avviare un confronto
10:21sulle attività svolte e condividere il piano delle attività di monitoraggio dei pozzi per
10:26uso domestico di regione toscana attraverso ARPAT. Ovviamente fu anche un momento di confronto che
10:33ha fatto iniziare un processo di accompagnamento dei comuni in procedure spesso molto complesse
10:40per strutture poco attrezzate, diciamo, a affrontare questa complessità. A seguito di
10:48ulteriori approfondimenti svolti con ARPAT la regione ha chiesto all'agenzia che fosse
10:53estesa questa campagna per il controllo e monitoraggio delle acque all'interno dei
10:59pozzi ad uso domestico a tutte le aree potenzialmente interessate dalla contaminazione dei materiali
11:04potenzialmente dannosi. Gli esiti di questi campionamenti sono stati condivisi con i comuni
11:10interessati e ovviamente anche con la procura dell'area critica. Questa campagna di analisi
11:15era aggiuntiva rispetto alla consueta attività di regione ARPAT per il controllo sia delle
11:22acque superficiali che di quelle sotterranee che si svolge attraverso una diffusa rete di
11:27rilevatori e sensori che sono distribuiti lungo tutto il territorio regionale. L'attività di
11:33campionamento è stata affiancata da un'alo d'attività svolta anche da autorità idrica
11:40toscana, infatti in data 27 aprile inviai al direttore dell'AIT la richiesta di effettuare
11:47sulla base delle indicazioni tecniche di ARPAT e tramite gestori del servizio pubblico una
11:52campagna di controllo delle acque sotterranee e superficiali in prossimità dei luoghi potenzialmente
11:59contaminati. Il 15 maggio fu acquisita e quindi trasmessa alla procura la sintesi della valutazione
12:07degli esiti della campagna di controllo delle acque sotterranee e superficiali in zone
12:11potenzialmente contaminate effettuata come detto da AIT. Il 19 di maggio il settore bonifiche e
12:19autorizzazione rifiuti inviò ad ARPAT una nota con cui richiedeva la trasmissione di una proposta
12:25vente ad oggetto un'attività istituzionale integrativa per la caratterizzazione del
12:31materiale contenente che è rinvenuto nei diversi siti, il supporto alla definizione
12:37sito per sito della campagna di indagini da effettuare da parte dei soggetti interessati
12:43per accertare lo stato di eventuale contaminazione delle matrici ambientali, le attività di verifica
12:49della corretta effettuazione delle suddette indagini e la validazione dei risultati,
12:53l'analisi complessiva delle informazioni disponibili relative allo stato delle varie
12:58matrici ambientali e l'interpretazione delle stesse, per la valutazione dell'eventuale
13:03interessamento delle aree afferenti o contigue dei singoli siti. Il 23 giugno ricevemo da ARPAT
13:11una nota di risposta avente oggetto attività di supporto alle azioni regionali riguardanti
13:16le problematiche ambientali connesse con l'utilizzo di materiali riciclati contenenti
13:21CHEO con cui ci veniva trasmesso il testo consolidato contenente la descrizione delle
13:27attività istituzionali straordinarie che la Censia intendeva proporre. Il 28 giugno,
13:33quindi cinque giorni dopo, la giunta regionale ha approvato una delibera da 680 con cui si
13:38integrarono gli indirizzi ad ARPAT per l'anno 2021 con questa nuova attività straordinaria
13:44individuando le risorse per coprirla che ammontavano a circa 72 mila euro. L'attività
13:52svolta da ARPAT nell'ambito delle attività supportate finanziariamente da Regione Toscana
13:57consisteva in una campagna di indagine sui corsi privati su richiesta dei cittadini,
14:02un monitoraggio di sorveglianza delle acque sotterranee e un monitoraggio delle acque
14:07superficiali. Nell'ambito di questa attività si segnala che le concentrazioni riscontrate
14:13nelle acque sotterranee dei metalli considerati indicatori del potenziale impatto conseguente
14:18alla presenza di materiale reciclato contenente che è quindi principalmente cromo e antimonio,
14:24sono risultate inferiori alle soglie di contaminazione stabilite dalla norma per
14:29le acque sotterranee e le acque superficiali rispettano gli standard di qualità ambientale
14:34di cui dal decreto legislativo 152 per la classificazione dello stato chimico per le
14:40acque superficiali interne. Al fine di garantire il massimo presidio e il coordinamento sulla
14:46vicenda Arpat procedette alla costituzione di una task force formata da personale di tutti i
14:52dipartimenti interessati e coordinata dalla stessa direzione di Arpat. La regione toscana
14:57inoltre chiedeva il 14 dicembre 2021 l'attivazione della struttura del commissario unico per la
15:04realizzazione degli interventi necessari all'adeguamento alla normativa vigente delle
15:09scariche abusive presenti sul territorio nazionale, quindi del generale dei carabinieri Giuseppe
15:15Vadala in considerazione di quanto disposto dall'articolo 43 del DL 152 per la conduzione
15:21degli interventi su due impianti della ditta Lerose SRL e per la strada regionale 429,
15:28quindi per i siti di competenza regionale. Il generale Ciro Strettissimo ci fece ricevere
15:35la sua disponibilità e il 2 febbraio 2022 il direttore generale della direzione generale
15:43uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche del Mite fece la stessa cosa,
15:47tuttavia il proseguo dell'attività di bonifica in campo quindi alla struttura commissariale è
15:55avvenuta con delibera del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2023. Per consentire al commissario
16:02il proseguo degli interventi di bonifica ovviamente sui tre siti di competenza regionale,
16:07ricordo che i siti ad oggi no si è oggetto anche del processo, non più dell'indagine,
16:13sono 14 però la struttura commissariale è incaricata da noi per seguire i tre di competenza
16:21e in linea con quanto disposto dal DL 152 la regione toscana ha provveduto a stanziare sue
16:28risorse sulla contabilità del commissario pari a 15 milioni di euro con la disponibilità ovviamente
16:35che se non fossero sufficienti siamo pronti a reintegrarle. In data 16 febbraio 2022 è stato
16:43inoltre presentato uno studio di cui alla delibera della giunta regionale 1021 del 4
16:48ottobre 2021 con cui la regione ha integrato la carta dei servizi di ARPAT affinché si procedesse
16:55con la stipula di una specifica convenzione fra l'agenzia e l'università di Pisa individuata
17:00dalla stessa agenzia con lo scopo di approfondire la maggiore conoscenza del materiale oggetto
17:06dell'indagine e del suo comportamento in termini di sciviazione anche per descrivere l'impatto del
17:13suo utilizzo nelle matrici ambientali e eventualmente individuare forme di possibili
17:18utilizzazioni in sicurezza. Queste attività sono state finanziate da regione toscana per un importo
17:25pari a 97 mila euro. Le attività di studio svolte avevano nel dettaglio l'obiettivo di uno studio
17:32della distribuzione delle diverse forme di cromo presenti nel Cheo e nello stabilizzato, il
17:37comportamento dei materiali nel tempo attraverso esperimenti in camere di invecchiamento e
17:43l'impatto in ambiente tramite esperimenti di microcosmo. In sintesi secondo quanto riferito
17:50ad ARPAT, i risultati che sono stati pubblicati il 14 aprile 2023 hanno evidenziato come il Cheo
17:58all'uscita dell'impianto di produzione non contenga quantità apprezzabili di cromo esavalente,
18:04il cromo risulta presente solo nella forma trivalente che è insolubile in acqua. Questo
18:10è in accordo con i test di sciviazione condotti dalla stessa ARPAT che non misuravano il rilascio
18:16di cromo esavalente. Lo studio ha però evidenziato che il materiale che è esposto alle diverse
18:21condizioni ambientali e con il passare del tempo ha la capacità di rilasciare in acqua,
18:28quindi a contatto con l'acqua, cromo esavalente. Questi risultati indicano che il Cheo può
18:33rappresentare dunque una potenziale sorgente di cromo esavalente soprattutto in determinate
18:39condizioni. Queste risultate sono state ovviamente condivise con la direzione regionale su tella
18:44dell'ambiente d'energia per le valutazioni tecniche di competenza nell'ambito dei procedimenti di
18:51valutazione d'impatto ambientale e autorizzazione integrata ambientale. Credo sia necessario,
18:57a comportamento di quanto rappresentato, segnalare che Regione Toscana aveva avviato,
19:02in accordo con ARPAT, un approfondimento finalizzato alla possibile individuazione di
19:09ulteriori siti in cui era stato utilizzato potenzialmente materiale riciclato contenente
19:15Cheo. Tuttavia, in considerazione dell'interessamento della competente Procura della Repubblica,
19:20i dati relativi a questi approfondimenti non sono più nella disponibilità della Regione Toscana,
19:28perché in questo momento ARPAT sta agendo per conto della Procura e non più per conto della
19:33Regione. Se mi consentite l'ingegnere Raffanelli può fare il punto su ogni singolo sito, sia quelli
19:44di interessi di competenza regionale che quelli che stanno sotto le competenze dei compagni,
19:48ovviamente siamo a vostra disposizione. Noi abbiamo anche la relazione che io
19:53trasmetto direttamente ai commissari e quindi direi che possiamo guardarla poi se c'è qualche
19:58domanda specifica oppure se facciamo una carnata veloce però e altrimenti io farei prima delle
20:04domande se abbiamo dei quesiti, poi dopo vediamo che spazio abbiamo, cosa dite.
20:10Senatore Potenti. Sì, la ringrazio Presidente, saluto l'assessore e anche l'ingegnere, li ringrazio di essere
20:19in collegamento con noi. Voglio rivolgere una domanda all'assessore Monni per chiederle conferma
20:29circa l'episodio riguardante la presentazione in sede di consiglio regionale di una interrogazione
20:37riguardante i nuovi siti inquinati da utilizzo illegittimo di CHEU, questo era il titolo
20:45dell'interrogazione presentata dalla consigliere regionale Elena Meini, riguardo alla quale
20:53ella rispose di non poter rivelare né dove né quali siano gli altri siti nel mirino, cioè oggetto
21:04evidentemente di indagine, presumo di accertamento, come poco fa ci stava accennando, perché gli
21:15inquirenti della DDA di Firenze potrebbero aprire un nuovo filone dell'inchiesta, quindi le anticipo
21:21evidentemente in altra sede l'opportunità di rivolgerle questa domanda con poi i requisiti del caso.
21:30Onorevole Simiani. Sì grazie, ringrazio l'assessora e il dottor Raffanelli, anche della puntuale relazione
21:42che abbiamo letto stamattina e volevo fare un paio di domande anche perché nella relazione si vince
21:51chiaramente il lavoro della regione toscana addirittura denunciando già nel 2018 da parte di
21:58ARPAT di questa situazione, comunque metteva a repentaglio l'ambiente e la possibile salute per
22:07i cittadini e soprattutto nel proseguo anche della relazione ci sono alcuni aspetti che
22:17logicamente sono assolutamente, come dire, addirittura anticipavano anche alcune azioni che la procura
22:25stessa poi ha sviscerato e poi vedremo anche nell'ambito delle scelte che la procura farà.
22:34Giustamente noi siamo qui per riuscire anche a diciamo non solo a sopportare diciamo questa
22:42l'azione delle istituzioni ma anche a capire alcuni aspetti che possono comunque arricchire
22:48anche la documentazione che poi nella relazione faremo. Le domande erano due,
22:53logicamente una all'assessora poi non so se può rispondere il dottor Raffanelli per la seconda.
23:00Volevo capire se nel 2000 diciamo nel momento in cui ci fu questa scelta da parte della regione
23:08toscana di chiedere al governo un aiuto comunque una diciamo una visione anche terza di avere un
23:14commissario ecco questo avvenne molto prima cioè venne prima che il commissario Badalà arrivò
23:23sostanzialmente da quello che ho sentito poi volevo una conferma dall'assessora si parla
23:30addirittura del 2022 addirittura del 2021 di questa richiesta questa è la prima domanda perché
23:35credo che sia un fatto importante insomma da parte anche della regione toscana di aver richiesto
23:40sostanzialmente capire insomma se questo visto che poi la presidenza del consiglio ha validato
23:49questa scelta il 3 novembre del 2023 l'altra invece richiesta che volevo fare come domanda
23:54è proprio sulla il capitolo secondo sulla parte attualizzativa perché io so abbiamo letto che
24:02avete chiesto ad ARPAT e all'università di Pisa di verificare diciamo in base anche agli uffici
24:11se tutto il percorso dell'Industry Waste da parte del processo attualizzativo per
24:19diciamo per l'inertizzazione comunque del materiale stesso ecco questo processo oggi
24:27è un processo comunque valido cioè oggi si può reciclare questo prodotto si può arrivare a
24:34utilizzare per ripristini stradali o altre cose perché questo è un elemento anche di diciamo di
24:40fiducia perché questa questa commissione non deve essere solamente una commissione che cerca di
24:47guardare solamente gli aspetti negativi dobbiamo guardare anche ritengo gli aspetti positivi ecco
24:53volevo capire se questa questa procedura questo processo insomma oggi è assolutamente positivo e
24:59che se oggi questo materiale viene utilizzato tranquillamente in base anche alle alle
25:06indicazioni che l'ARPAT e l'università di Pisa hanno dato in questi in questi in questi mesi
25:12grazie potenti doveva integrare la ringrazio presidente di nuovo assessore mi rivolgo a
25:19lei per una domanda che diciamo ha evidentemente anche poi dei risvolti sociali e politici circa
25:28la lista degli altri siti che ci sono stati trasmessi nella relazione volevo chiederle dato
25:37che uno dei problemi principali è capire se ci sia una compromissione delle matrici ambientali
25:44o meno perché questo fa evidentemente spostare diciamo per legge la responsabilità della
25:52eventuale o bonifica o rimozione dei rifiuti rispettivamente in capo alla regione o al comune
26:00e in alcuni casi abbiamo visto anche in capo ai privati che sono stati onerati mi sono visto
26:08ecco alcune diciamo pendenze amministrative che hanno appunto riguardato la necessità di chiarire
26:15se ci fosse l'obbligo di in qualche modo sostenere congiuntamente delle spese fra
26:23amministrazioni pubbliche e privati quindi la domanda è nel complesso di quelle che sono
26:29evidentemente informazioni che ci può riferire sui siti che ci avete ulteriormente indicato
26:36rispetto ai tre per semplicità esiste quindi una compromissione di matrici ambientali si parla
26:43quindi di esigenza di bonifica oppure siamo in situazioni in cui la mera rimozione del rifiuto
26:49può essere sufficiente grazie. Grazie non ho altre domande lascio a voi la risposta prego.
26:55Grazie rispetto al tema dei possibili ulteriori siti e quindi all'interrogazione della consigliera
27:07Melini confermo quanto contenuto nella risposta a quell'interrogazione ossia che integro con altre
27:16informazioni la Procura della Repubblica desecretò un importante mole di documentazione, fatture,
27:24volle relativi alle attività di Lerose consegnandola ad ARPAT. Entrata in possesso di questa
27:30documentazione con il direttore di ARPAT decidemmo in autonomia di verificare i posti,
27:39i possibili luoghi dove queste volle, queste fatture facevano presupporre che fossero stati
27:46consegnati quantitativi di materiale riciclato contenente. Iniziata questa attività è intervenuta
27:55però la Procura della Repubblica e ha assunto a sé la stessa attività quindi noi non disponiamo
28:01delle informazioni relative all'esito di queste verifiche che oltre a essere documentali ovviamente
28:07poi devono essere espletate anche sul campo. Rispetto a quanto chiesto dal donorevole Simian
28:16la richiesta di intersi a valere della struttura commissariale del generale Vadala avvenne
28:23sostanzialmente all'indomani della modifica della legge che inizialmente attestava le competenze del
28:29generale soltanto il governo si poteva valere la struttura commissariale. Alla modifica della
28:36norma si è stata la prima regione a chiedere di poter attingere a questa competenza fondamentale
28:44per noi che è assicurata appunto dalla struttura commissariale quindi il 14 dicembre 2021 abbiamo
28:51fatto la nostra richiesta, il 3 novembre 2023 è arrivato il DPCM che ci ha consentito di utilizzare
28:58la struttura commissariale. Nel mezzo c'è stata la disponibilità formalizzata dallo stesso generale
29:06e quella come dicevo prima del direttore generale del Ministero. Sui temi più tecnici lascerei
29:16rispondere l'ingegnere Raffanelli faccio soltanto una considerazione rispetto a chi deve occuparsi
29:24delle rimozioni dei rifiuti e quindi del risanamento delle aree compromesse. Quello
29:31che abbiamo chiarito fin dal primo momento è che per noi il principio guida, il faro è che chi inquina
29:36paga e quindi quando agiamo lo facciamo chiunque chiamando a responsabilità chiunque nella filiera
29:44abbia dato un contributo all'utilizzo del proprio di questo materiale perché riteniamo che certo la
29:50tutela della salute dell'ambiente sia il nostro primo dovere ma stiamo anche convinti che i
29:56cittadini abbiano già pagato a sufficienza e che quindi per quanto possibile non debba essere il
30:01pubblico a farsi carico anche delle bonifiche perché vuol dire far pagare di nuovo i cittadini.
30:08Dichiederei contesamente all'ingegnere di integrarmi sulle parti tecniche.
30:14Buon pomeriggio, allora per quanto riguarda il rilascio le autorizzazioni oggi vigenti
30:22sulla sezione impiantistica di trattamento dei fanghi di origine conciare con produzione di
30:29KU. Abbiamo attivato un procedimento di riesame che è durato tempo e ha richiesto molte indagini
30:39e interventi tecnici in quanto siamo partiti dal presupposto oggettivo che il KU fino a qualche
30:48anno fa considerato un rifiuto inerte oggi non è più possibile parlare di rifiuto inerte bensì di
30:55un rifiuto che in determinate condizioni può produrre il rilascio di cessioni di crombossei
31:02e antimoni. Quindi alla luce di questo fatto è stata fatta un'indagine, un confronto tecnico
31:08insieme all'Università di Pisa Arpat e un confronto con altre Atenei a cui a KU si è appoggiato per
31:17capire quali potessero essere le cause durante il processo produttivo che portava alla formazione di
31:25un composto instabile Grimaldite che in determinate condizioni ambientali di pH potenziale Redox è
31:33capace di rilasciare crombossei. Alla luce dell'attività svolta è stata rilasciata una
31:41nuova autorizzazione che obbliga a quando prima di tutto ha attivato, e vi do già riscontro che
31:53sono già attivati appunto, a individuare delle soluzioni impiantistiche che consentono di
32:01intervenire sul proprio processo industriale al fine di modificare l'intervento e ottenere un
32:14materiale che effettivamente possa essere inerte. Già per questo stanno facendo dei test e con gli
32:21uffici nostri si stanno confrontando per capire quali soluzioni autorizzative devono essere
32:26adottate per poi andare a realizzare l'intervento. Dall'altra parte l'attuale autorizzazione impedisce
32:34ad Acquarno l'invio del materiale che oggi che viene prodotto per essere inviato ad impianti
32:41che facciano utilizzo di invio a recupero, ma è possibile attivare la procedura di flusso una
32:54filiera di recupero solo se, verificate determinate condizioni, il materiale viene inserito, viene
33:02annegato in una malta cementizia che quindi ne congeli il granulo all'interno appunto di una
33:08struttura che ne impedisca il contatto con le condizioni ambientali e quindi la possibilità
33:13di cessione. Questa condizione deve però prima essere verificata mediante degli accertamenti
33:20in laboratorio, quindi analitici, e il tutto deve essere verificato dall'Arco. Quindi ad oggi queste
33:29possibili soluzioni di invio a recupero sono state bloccate per evitare, applicando il principio
33:38cautelativo, che ci potessero essere nuove forme di non corretto utilizzo del materiale. Per quanto
33:48riguarda invece i siti oggetto di procedimento di bonifica, al di là dei tre siti che sono invece
33:57di competenza della regione toscana, ogni situazione ha una fattispecie specifica. Quello
34:09che possiamo dire in generale è che la presenza di E.U., o meglio aggregato, riciclato, contenente
34:17E.U., in nessun punto ha prodotto un rilascio per cui nelle matrici suolo, sottosuolo e falda
34:25idrica, riscontriamo dei superamenti alle CSC. A volte su alcuni siti è anche difficile
34:32identificare l'aggregato riciclato e quindi la presenza di E.U. perché magari è stato frammisto
34:38durante le operazioni di cantiere, è stato steso con terra e con altri materiali, quindi è anche
34:46difficilmente individuato. Quello che conforta è proprio la mancata rilevazione nelle matrici di
34:55superamenti. In alcuni siti è stato però riscontrato, prelevato il campione del terreno
35:02di riporto, sono state riscontrate capacità di cessione e pertanto gli interventi di bonifica
35:08hanno visto la soluzione della rimozione del materiale che era stato messo in opera. Come
35:18avete potuto vedere dalla relazione che abbiamo predisposto, su tutti i siti, prima dell'attivazione
35:27da parte della pubblica amministrazione, sono stati attivati i procedimenti di ordinanza verso
35:34soggetto responsabile e come avete potuto vedere il soggetto responsabile è stato
35:40sistematicamente individuato non solo il produttore del rifiuto ma anche i soggetti che hanno svolto
35:47l'azione proprio di messa in opera, quindi tutte quelle società che hanno effettuato i lavori e
35:53che avevano avuto la fornitura del materiale dalle rose. Su questo abbiamo avuto diversi
36:00contenziosi, il Tar Lazio, parlo ad esempio del sito di Pontevera, il Tar Toscana aveva dato
36:09ragione in prima battuta agli operatori che avevano fatto opposizione a tale provvedimento,
36:16successivamente il Consiglio di Stato invece ha ribaltato la sentenza riconoscendo effettivamente
36:23una loro corresponsabilità nell'azione. Questa azione è dovuta per il rispetto ovviamente
36:30dell'impegno da parte dei soggetti obbligati a dare una prima risposta e quindi nell'attuazione
36:35del rifiuto del chimi fino a farla. Laddove invece il soggetto obbligato non è intervenuto abbiamo
36:42esercitato il potere della pubblica amministrazione, quindi di volta in volta il soggetto
36:49responsabile, l'amministrazione competente e comuni sono intervenuti per andare a concludere
36:56il procedimento di bonifica e quindi la rimozione del materiale. Per quanto riguarda i tre siti
37:02di competenza della Regione Toscana ci avvaliamo appunto la struttura commissariale del generale
37:10Vadala e siamo in una fase abbastanza avanzata su tre procedimenti perché, lo ricordo velocemente,
37:18sulla strada regionale siamo in una fase di approfazione definitiva dell'intervento di
37:27messa in sicurezza permanente che prevederà anche un pitoraggio annuale delle matrici
37:35ambientali del sito circostante l'area di deposito del materiale. Per quanto riguarda il sito di
37:43Pontedera siamo prossimi alla pubblicazione del bando con l'attivazione quindi del cacchiere che
37:53è prevedibile tra fine maggio e metà del mese di giugno e ipotizziamo una posizione dei lavori
38:01di rimozione dei cumuli di CHEU entro la fine dell'anno. Per quanto riguarda in ultimo il sito
38:09di Bucine è l'altro sito su cui veniva svolta l'attività siamo anche lì in fase di conclusione
38:17del piano di caratterizzazione sia dei rifiuti sia delle matrici ambientali del sito e verrà
38:26presentato a brevissimo per la sua approvazione. Nell'ambito del piano di caratterizzazione saranno
38:33proposte differenti soluzioni di intervento con la valutazione anche dei costi per lo svolgimento.
38:39Grazie, lascio Potenti a un'altra domanda. Sì grazie ingegnere della sua esposizione. Vorrei
38:50riprendere le parole che Pocanzi ha utilizzato l'assessore, si riferiva alla circostanza di una
39:00tracciatura delle destinazioni di questo materiale sulla base ovviamente di quella
39:05documentazione contabile quindi le fatture di accompagnamento ai trasporti del materiale che
39:12sono state reperite. Potendo ovviamente dubitare di una totale regolare tenuta contabile di
39:20qualunque attività svolta nelle 24 ore dalla società Lerose ma mi prendo la responsabilità
39:27essendo in condizione di poterlo fare volevo chiederle dalla quantità di materiali che avete
39:34ovviamente insomma conoscenza che fossero presenti in situ al momento del sequestro dagli
39:43strumenti dai mezzi avete maturato il convincimento che ci possano essere anche ulteriori siti dove
39:51questi materiali magari informalmente e illecitamente possono essere magari stati
39:57conferiti senza la tracciatura. Ultima domanda giusto per tranquillizzare alcuni gruppi di
40:06cittadini che anche recentemente si sono espressi in questo senso. Vi sentite di poter escludere la
40:12necessità o l'opportunità anche su attività di controllo sulla popolazione da un punto di vista
40:19indagine sanitaria? Grazie. Prego. Sulla seconda domanda Arpat non ha mai segnalato elementi che
40:33potessero minimamente allarmare rispetto a possibili problematiche sulla salute come ben
40:39ha spiegato l'ingegnere Raffanelli c'è un tema di contaminazione delle matrici ambientali tanto
40:46che siamo per tutti i 14 siti nell'ambito della rimozione di rifiuto e sui siti regionali siamo
40:55intervenuti comunque con lavori di messa in sicurezza temporanea che garantissero il fatto
41:01che non vi fossero anche nel tempo necessario per effettuare queste operazioni problemi di
41:07nessun tipo. Per le domande sugli ulteriori siti sono domande che dovete rivolgere agli inquirenti,
41:14sono nelle risposte nella mia disponibilità e sono nella disponibilità degli inquirenti.
41:20Grazie, io ringrazio l'assessore Monni e ringrazio anche l'ingegnere Andrea Raffanelli
41:31e dichiaro conclusa la visione. Grazie. Grazie. A rivederci, grazie.

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