https://www.pupia.tv - Roma - Modifica denominazione Archivio di Stato - Audizione - Antonio Tarasco, direttore generale Archivi Mic - Manuel Rossi, Opera Primaziale Pisana - Nicola Grasso, professore associato Università Salento - Guido Melis, professore emerito La Sapienza
La Commissione Cultura, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409, e all'articolo 41 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di cambio della denominazione dell'archivio centrale dello Stato in quella di Archivio nazionale, ha svolto le seguenti audizioni:
- Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero della cultura
- Manuel Rossi, responsabile del patrimonio storico artistico e Archivi dell’Opera della Primaziale Pisana
- Nicola Grasso, professore associato di diritto costituzionale presso l’Università del Salento
- Guido Melis, professore emerito presso l’Università degli studi La Sapienza di Roma. (27.03.25)
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La Commissione Cultura, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409, e all'articolo 41 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di cambio della denominazione dell'archivio centrale dello Stato in quella di Archivio nazionale, ha svolto le seguenti audizioni:
- Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero della cultura
- Manuel Rossi, responsabile del patrimonio storico artistico e Archivi dell’Opera della Primaziale Pisana
- Nicola Grasso, professore associato di diritto costituzionale presso l’Università del Salento
- Guido Melis, professore emerito presso l’Università degli studi La Sapienza di Roma. (27.03.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Non vi farò perdere molto tempo perché la proposta di legge è molto breve, consta sostanzialmente
00:09di due articoli e perché, per la verità, sul primo di questi articoli, che forse è
00:14il più importante, io sono d'accordo, cioè non ho nessuna obiezione a che l'archivio
00:21centrale dello Stato, che è il più grande archivio italiano, un archivio che è sempre
00:26prestato all'apice della gerarchia archivistica italiana, ben diverso dagli archivi di Stato,
00:32che hanno invece una dimensione provinciale, bene, l'archivio centrale dello Stato, si
00:37propone in questa proposta del deputato Amorese, si chiamerà archivio nazionale. Perfetto,
00:45siamo d'accordo, siamo d'accordo, è una maniera anzi di metterlo ulteriormente in
00:51vista, in evidenza, questo grande patrimonio che abbiamo. Ricordo che l'archivio centrale
00:57dello Stato, nella nota che vi ho forse dato e che avete sotto gli occhi, mi sono diffuso
01:04a dire quali sono le sue funzioni, ha delle funzioni delicatissime perché è l'archivio
01:09che conserva tutti gli atti dello Stato italiano e quando dico Stato dico anche gli enti pubblici
01:15e dico anche una congerie di archivi privati che hanno a che fare con l'attività istituzionale
01:21dello Stato, che sono una ricchezza per la nazione, quindi benissimo su questo punto.
01:27Dove ho invece un dissenso radicale è quando, con una specie, se mi permettete di fare il
01:34professore di Ossimoro, cioè negando nel secondo termine ciò che si è detto nel primo, l'archivio
01:40nazionale improvvisamente, invece di un sopraintendente, come sempre ha avuto l'archivio centrale
01:45dello Stato, avrebbe alla sua testa un direttore.
01:50Ora, io non voglio fare una questione nominalistica, però la parola sopraintendente nella nostra
01:57tradizione archivistica riguarda fin dall'età del re, insomma fin dall'archivio regio, i
02:04funzionari di grado quarto, allora si chiamavano così e poi i dirigenti generali.
02:08Non c'è sopraintendente nella storia dell'archivio centrale che non abbia avuto la qualifica
02:15ulteriormente di direttore generale, alla pari con i direttori generali.
02:19La parola direttore non esprime questo, anche se giustamente si fa un cenno all'esperienza
02:28francese, ma l'esperienza francese è molto diversa.
02:30Directeur in Francia non vuol dire direttore di archivio in Italia, sono due cose molto
02:36diverse.
02:37Il sopraintendente, invece, ha, come dire, una sua tradizione nazionale e io penso che
02:45se si fa un archivio e non si chiama nazionale bisogna metterci un funzionario che sia all'apice
02:50della gerarchia, non un direttore, con tutto il rispetto per i nostri direttori di archivio
02:57che spesso sono bravissimi, non un direttore di un archivio qualunque, quindi io sono in
03:01dissenso su questo, preferirei di cassare questa seconda parte e di lasciare alla testa
03:07dell'archivio centrale dello Stato un sovraintendente.
03:10Ultima cosa, poi non vi rubo più tempo, già che ho affrontato questo tema mi devo dire
03:15che nel mondo archivistico è storico, perché io faccio uno storico e ho lavorato tutta
03:21la mia vita dentro gli archivi e quindi sono un po' di famiglia, siamo tutti molto preoccupati
03:26delle ultime norme che hanno sostanzialmente abbassato il rango dell'archivio centrale
03:32dello Stato a quello appunto degli archivi provinciali.
03:35Attenzione, perché questo significa negare ciò che si è detto all'articolo 1 nei primi
03:41commi, cioè se facciamo l'archivio nazionale non lo possiamo retrocedere poi dal punto
03:47di vista della direzione, come ho appena finito di dire, del personale, delle retribuzioni,
03:54delle funzioni e di quant'altro riguarda i compiti di questo archivio, quindi io penso
04:00che sarebbe saggio, prendendo l'occasione da questa opportuna proposta di legge, ampliare
04:07il raggio e occuparsi in generale di qual è la sorte dell'archivio centrale dello
04:12Stato nell'ambito della futura sottutura degli archivi.
04:17La mia idea è questa, insomma, sono portatore di molte istanze che provengono dal mondo
04:24archivistico, che è un mondo un po' grigio, forse, agli occhi degli estrani, ma è ricchissimo
04:29di personalità, di cultura e anche di laboriosità.
04:35Grazie.
04:36Grazie, grazie anche per le suggestioni, diciamo, che sul tema più generale dello Stato degli
04:46archivi e dell'organizzazione del personale e delle risorse destinate agli archivi e comunque
04:52acquisiamo agli atti per i colleghi, per il presentatore della norma e gli altri colleghi
04:57che vorranno approfondire la vostra relazione, se non ci sono richieste di…
05:03Grazie, condivido anche il giusto richiamo al ruolo degli archivi e all'importanza,
05:12tra l'altro, che quegli spazi rivestono per la ricerca e per la storia del nostro
05:18Paese.
05:19Un chiarimento, appunto, rispetto alla memoria, anche noi come Partito Democratico avevamo
05:24presentato qualche mese fa una interrogazione proprio che sollecitava un ripensamento da
05:31parte del Ministero rispetto alla scelta di declassare di fatto l'archivio centrale e
05:37la domanda è questa, fermare stando ovviamente la diversità delle fonti che hanno disposto
05:42l'una o l'altra, non sarebbe magari opportuno già in questa sede del provvedimento magari
05:48prevedere un emendamento, un atto, una riqualificazione nel senso ovviamente comprende in che senso
05:58lo intendo, quindi un avanzamento dell'archivio dello Stato proprio l'archivio centrale,
06:07proprio in linea con lo spirito della proposta di legge che vuole renderlo in questo caso
06:10nazionale addirittura e quindi uniformando, se vogliamo, tutta la disciplina.
06:15Questo sta a voi, naturalmente, non a me dirlo, io voglio ricordare che c'è un'infausta
06:27disposizione contenuta nel decreto 5 settembre 2024 numero 270 che equipara l'archivio ora
06:39detto centrale e domani, se approverete questa legge, detto nazionale agli archivi provinciali,
06:45questa disposizione è un non-sense, bisogna rimuoverla, tutti i grandi Paesi europei hanno
06:52un archivio centrale, nazionale, si può chiamare come volete Public Record Office in Inghilterra,
07:00National Archives negli Stati Uniti, il quale ha un rango superiore a quello degli archivi di fila,
07:07che ovviamente qualche volta nel caso italiano conservano carte preziosissime, pensate a tutti
07:13gli archivi che insistono sulle vecchie capitali degli Stati preunitari e quindi sono ovviamente
07:21meta anche di un turismo archivistico molto intenso, ma non hanno la stessa qualifica,
07:27la stessa dimensione e le stesse ambizioni di un archivio centrale. Io sono d'accordissimo,
07:33ripeto, di farne un grande archivio nazionale, del resto questa è un'idea che ha circolato
07:39molto in passato e ogni tanto qualcuno la proponeva, ho trovato dei precedenti anche
07:44di questa proposta in passato e quindi ripeto sì, onorevole, si può fare, certamente si può fare,
07:53ma lo dovete fare voi, certamente io molti anni fa facevo questo mestiere, adesso ne faccio un altro.
08:00Grazie. Ma siamo a disposizione, il mondo degli archivi è a disposizione, vorrei dire,
08:09anche a nome dei colleghi archivisti che rappresento un po' abusivamente, ma insomma noi
08:15abbiamo molto lavorato negli anni scorsi con i sovraintendenzi eccetera e quindi è una memoria,
08:21è un contenitore di memoria fondamentale per la nazione. Grazie professore, allora non estendoci
08:30altre richieste ringrazio il professor Melis per il contenuto fornito alle commissioni e passo
08:36all'intervento successivo che è quello di Manuel Rossi, responsabile del patrimonio storico e
08:45artistico archivi dell'opera della Primaziale Pisana. Buongiorno, benvenuto e lo saluto e
08:53ringrazio per aver raccolto l'invito della commissione e le chiedo l'assenza in merito
08:59alla trasmissione dell'audizione sulla web tv della Camera dei Deputati e le do la parola
09:04per il suo intervento di cinque minuti, grazie.
09:16Grazie, a lungo sovrintendente dell'Archivio del Regno e dopo la guerra commissario straordinario
09:23agli archivi, siamo nel dopoguerra e il brano si riferisce allo sforzo che re sta compiendo per
09:28assicurare al dominio della storia le carte della monarchia e del regime salvaguardandole
09:34dalla dispersione. Questo brano ci consente di giungere immediatamente al cuore della
09:38questione sollevata dalla proposta di legge d'iniziativa del deputato Alessandro Amorese.
09:42Parlando di queste carte re scrive per quanto riguarda la definitiva conservazione nessun
09:49dubbio che essa dovrebbe essere affidata come in Francia agli organi dello Stato e più
09:54precisamente agli archivi di Stato e perché non chiamarli come in Francia archivi nazionali,
10:00ciò servirebbe ad eliminare l'apparenza e l'equivoco di un'antitesi che non esiste.
10:05La nota di re sottolinea immediatamente un problema, anzi in questo caso il problema,
10:10sotteso alla proposta ovvero un corto circuito lessicale che non solo impedisce una immediata
10:16comprensione del ruolo dell'istituto ma soprattutto crea i presupposti per cui i due
10:21attributi centrale e di Stato fai un'espressione senz'altro più circoscritta rispetto a quello di
10:28nazionale. Era stata la prima legge archivistica dello Stato unitario 1875 ad evitare accuratamente
10:35qualsiasi possibile fraintendimento applicando al nascente istituto la denominazione di archivio
10:41del regno. In tal senso la successiva trasformazione in seguito alla nota legge 340 del 13 aprile 53
10:48rispolverò un aggettivo centrale per l'appunto che volle da un lato senz'altro evocare la grande
10:54tradizione archivistica e se mi è concesso in particolar modo quella toscana che aveva visto
10:59l'istituzione ad opera di Francesco Bonaini per l'appunto dell'archivio centrale dello Stato
11:04granducale e dall'altro allineare la denominazione del principale istituto archivistico a quelli
11:10delle due biblioteche che proprio a Firenze e Roma furono fregiate dell'aggettivo centrale.
11:15Questo attributo tuttavia nel caso delle biblioteche rimase posposto all'altro aggettivo
11:20al centro di questa discussione nazionale proprio per evitare quella falsa contrapposizione da cui
11:25ho preso le mosse poco fa e del resto proprio nel disegno che avrebbe condotto alla legge 340 in
11:32capo al punto primo relativo per l'appunto alla denominazione non si può che rilevare un vistoso
11:38impasso in cui il costituendo centrale viene contrapposto dapprima agli archivi periferici
11:42ovvero gli archivi di Stato to Cure i quali conservano oltre quelli degli antichi Stati
11:48gli atti delle magistrature provinciali moderne mentre l'archivio centrale raccoglie ordine
11:52ed esamina esamina ed illustra gli atti delle amministrazioni centrali e gli atti del Governo
11:57in genere quindi una duplice contraddizione il centro e la periferia con una ulteriore
12:03limitazione il Governo ovvero soltanto lo Stato e non il resto della memoria archivistica della
12:09nazione d'altronde occorre osservarlo l'archivio centrale sin dagli anni 60 e 70 iniziò a raccogliere
12:17le più diverse spoglie documentarie non solo documenti dello Stato sono infatti conservati
12:22presso la massima istituzione archivistica della Repubblica ma anche archivi di personalità
12:27politici funzionari artisti architetti eccetera come pure di rilevanti enti pubblici e privati
12:33e financo di importantissime aziende assumendo nei fatti il compito di vero e proprio conservatore
12:38delle più diverse memorie nazionali non solo statali dunque del resto interventi chiarificatori
12:44in merito a denominazioni apparentemente oscure o comunque obsolete ha recentemente condotto anche
12:50a più importanti interventi in contesti scusate ha condotto a importanti interventi anche in
12:55contesti ben più storicizzati uno per tutti il motu proprio del 22 ottobre 2019 con cui Papa
13:01Francesco rinominava l'archivio segreto vaticano in archivio apostolico intervenendo così cito su
13:08un aspetto che penso possa essere ancora utile aggiornare ribadendo le finalità in quel caso
13:13ecclesiali soprattutto culturali della missione dell'archivio proprio la logica che ha condotto
13:18l'illustre caso Petrino mi pare che non contraddica ma anzi rafforzi questa proposta la quale pare
13:24condurre con sé il triplice beneficio di sanare un vulnus di natura concettuale rendere immediatamente
13:31comprensibile lo scopo dell'istituto e per di più allinearle la denominazione agli omologhi
13:36istituti esteri in particolar modo quello francese e quello inglese giunto a concludere vorrei
13:41tuttavia segnalare che come avviene ancora una volta per gli omologhi istituti stranieri affinché
13:46il nostro archivio possa effettivamente esercitare un ruolo di primo piano in grado di rappresentare
13:51pienamente la nazione soprattutto verso i suoi vertici sarebbe opportuno che per il suo reggente
13:56venisse ripristinato il ruolo di dirigente di prima fascia da qualche tempo invece declassato
14:01senza entrare nelle difficoltà che da tempo l'istituto sta vivendo risulta altresì del tutto
14:06chiaro come solo un dirigente di primo livello possa agevolmente e con piena autorevolezza
14:10rapportarsi alle altre direzioni generali delle amministrazioni centrali dello Stato e più in
14:16generale coi vertici della pubblica amministrazione diversamente seppur con questa rinnovata
14:22rilevanza ribadita dalla nuova denominazione l'istituto difficilmente potrà
14:28vedersi concretamente riconosciuto il ruolo di affermato protagonista e conservatore di una
14:33memoria archivistica veramente nazionale grazie poi le chiederei se non le dispiace sia per il
14:41collega diciamo presentatore della norma sia per tutti gli altri colleghi se il suo intervento può
14:47essere inviato alla commissione in modo che possiamo poi valutarne la trasformazione in
14:52proposta emendativa la ringraziamo anche per averci dato un quadro insomma che anche esula
14:58dallo stretto intento della norma mandandoci una riflessione un po' più ampia sul modello
15:05organizzativo del attuale del settore archivistico se non ci sono richieste di intervento da parte
15:12dei colleghi ringrazio Manuel Rossi per il contributo fornito ai lavori della commissione
15:18e proseguo l'audizione a riederci grazie grazie
15:28grazie
15:52essendo esauriti
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