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https://www.pupia.tv - Roma - ​Presentazione rivista spazio verso legge Italia - Conferenza stampa di Marco Cerreto (27.03.25)

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Trascrizione
00:00verso una legge italiana curato dall'ottimo Tiberio Graziani qui presente al tavolo, un
00:09volume importantissimo che punta ad analizzare sia quello che è il disegno di legge sullo
00:16spazio che sta attualmente in discussione al Senato e che verosimilmente verrà approvata
00:22nei prossimi mesi, sia comunque a fare un punto su quello che è la realtà spaziale
00:28in Italia. L'Italia che ha numerosi primati in ambito spaziale da anni, pensiamo al 1964
00:36quando venne lanciato il primo satellite italiano, subito dopo quello di Stati Uniti e Russia,
00:43pensiamo al modulo logistico della IS che è stato costruito, le parti abitabili per
00:48il 40% sono state costruite in Italia, pensiamo all'ultima missione che è stata compiuta
00:56recentemente, la missione Lugre nel 2025 è terminata, che ha portato il primo ricevitore
01:02GPS operativo sulla luna, l'Italia è uno dei paesi al mondo che ha la più grande tradizione
01:09aerospaziale fra tutti i competitor maggiori che sono Stati Uniti e Russia. In questo quadro
01:18nonostante i numerosi successi collezionali dall'Italia nel corso dei decenti mancava
01:23una legge aerospaziale che è stata formulata e ragionata anche dall'onorevole Mascaretti
01:30qui presente al tavolo e che ringrazio per essere venuti. Passerei la parola all'onorevole
01:35Marco Cerreto che è ospite di questa iniziativa che è stata fatta appunto su sua precisa
01:40volontà. Grazie dottor Pannullo, benvenuti, grazie a tutti, ringrazio il dottor Graziani
01:50per aver voluto scegliere questa sede prestigiosa, io dico sempre che una delle più belle prerogative
01:57di noi parlamentari è quella di poter ospitare eventi come questi, presentazioni di riviste
02:03scientifici, sforzi editoriali, perché la Camera dei Deputati è anche un laboratorio
02:09politico e l'occasione è più che puntuale quando insieme al professore ci siamo conosciuti
02:16per presentare un altro volume, sempre dell'analoga rivista, mi parlò di questo numero speciale
02:23che riguardava l'auspicio e anche una serie di approfondimenti rispetto alla esigenza
02:29che prima il dottor Pannullo evidenziava, cioè quella che l'Italia come paese, come
02:37paese industrializzato, come paese avanzato, come maker importante rispetto alla dinamica
02:45dell'aerospazio, dovesse necessariamente dotarsi di una normativa adeguata anche ai
02:51tempi, alle dinamiche di mercato, ai regimi autorizzatori, ma non solo ai regimi autorizzatori,
02:56anche a tutta una serie di permeabilità che oggi ovviamente il mondo moderno ci chiama
03:03a dover assolvere e penso che forse una delle poche volte in cui possiamo dire di essere
03:10stati antesignani, possiamo oggi grazie soprattutto anche all'aiuto e alla produzione
03:17del collega Andrea Mascaretti che voglio ricordare mette passione e impegno su questo aspetto
03:24e su questo tema, io ci tenevo tantissimo che lui fosse insieme a me perché è stato
03:30uno dei promotori oltre a essere il promotore dell'importante intergruppo parlamentare
03:36sulla space economy, voi sapete che i parlamentari si possono organizzare in attività interdipartimentali
03:45e quindi organizzare gruppi tematici, Andrea ha avuto questa brillante idea e probabilmente
03:52anche grazie a questo impulso che l'atto Camera 2026 almeno alla Camera ha fatto il suo primo
04:00passo dando di fatto quindi esistenza almeno nella prima Camera di questa legge che adesso
04:08è in discussione al Senato, una legge secondo noi importante, una legge che risolve tutti
04:15i problemi che l'Italia ha su questo aspetto e tutti gli orizzonti di sviluppo possibili,
04:20certamente no, ma è sicuramente un segnale importante che si aspettava da tanto tempo
04:26viste anche le cronache che ci sono e che ci sono state oggi su questo argomento sentiamo
04:34tanti pseudoscienziati, questa è un po' la nazione, io amo sempre dire questa è la nazione
04:41dove quando c'è il problema della nazionale, quando ci sono i mondiali diventiamo tutti
04:45quanti allenatori, quando ci sono problemi di cronache giudiziarie diventiamo tutti giudici
04:51avvocati penalisti, adesso c'è il problema dei satelliti dell'aerospazio e sentiamo anche
04:56qui che sono diventati tutti quanti esperti di aerospazio e di giurisprudenza globale
05:03sull'aerospazio sentendo una serie di cantonate inenarrabili ma del resto questo è purtroppo
05:09un costume dal quale questa nazione non si riesce facilmente a liberare, che dobbiamo
05:17fare, ne prendiamo atto, a noi piacciono invece i fatti quindi ci presentiamo qui per presentare
05:25questa bella rivista ma anche diciamo compiacenti del fatto che abbiamo posto in essere Andrea
05:33un primo passo importante per fare che cosa? Per fare quello che il ministro Usso, quello
05:38che il governo Meloni attraverso la voce della nostra stessa presidente ha più volte non
05:46sottaciuto e cioè il fatto che anche nel settore aerospazio noi siamo consapevoli della
05:51nostra potenzialità, siamo consapevoli di quello che è il potenziale non solo tecnologico
05:58ma anche rispetto alla ricerca, penso che questo è un paese che debba ambire a dei
06:03primati, vedo tanti ricercatori tra voi, mi permetterete di salutare il mio concittadino
06:09ingegnere Antonio Concilio che è un ingegnere aerospaziale del CIRA che pure ha avuto in
06:15questa legge grazie a un mio ordine del giorno, cittadinanza, perché noi crediamo effettivamente
06:21che anche attraverso questa impalcatura debbano avere spazio e voce anche i molteplici enti
06:26di ricerca che fanno grande questo settore, fanno grande il paese cercando di aumentare
06:32anche la nostra offerta su orizzonti di sviluppo importanti. Mi taccio perché siamo qui ovviamente
06:40per ascoltare voi e chiaramente il contributo autorevole che il mio collega ingegnere onorevole
06:47Andrea Mascaretti potrà dare a questa iniziativa che speriamo, ma sono convinto, sarà la prima
06:53di tante. Grazie mille al componente dell'intergruppo parlamentare per la spesa economi e capogruppo
07:03in commissione agricoltura onorevole Marco Cerreto, adesso passerei la parola al presidente
07:08dell'intergruppo parlamentare per la spesa economi, nonché vicepresidente della commissione
07:13parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale e reglatore in commissione in assemblea
07:17del DDI alle disposizioni in materia di economia dello spazio onorevole Andrea Mascaretti.
07:21Grazie, che presentazione lunghissima. Io credo a questo punto di dover fare una sorta
07:29di introduzione che faccio un po' da cornicio, da fondamenta per poi tutto quello che direte
07:34dopo perché mi sembra interessante raccontarvi le cose che magari non trovate neanche su siti
07:40internet ma di cui un po' si è parlato. Prima di tutto, come diceva il collega amico Marco Cerreto,
07:47l'onorevole Cerreto, abbiamo dato vita all'intergruppo parlamentare per la spesa economi.
07:53Cosa vuol dire questa cosa? Vuol dire che nel 2022, subito dopo essere stati eletti, abbiamo
08:00ritenuto che tra le priorità per il Paese e per l'Italia ci fosse anche l'economia dello spazio.
08:06Ci sembrava giusto dedicare un gruppo di parlamentari, vuol dire deputati e senatori
08:12di tutti i gruppi politici, che si occupasse di un tema che è affascinante, una grande sfida,
08:18ma merita anche un approfondimento perché capite che trovarsi, come ci siamo trovati adesso,
08:23a affrontare una legge come questa richiede anche delle competenze. Voi sapete che i
08:28parlamentari portano con sé tante competenze, non è detto che su un tema come questo ci fosse
08:35un'adeguata preparazione per poi affrontare nelle commissioni competenti in aula questo tema. E
08:42voglio chiarire che la legge per lo spazio e per la spesa economi, che è la legge voluta dal
08:49ministro Urso, perché bisogna ricordare che è stata voluta dal ministro Urso e portata prima
08:54dell'estate in consiglio dei ministri, dopodiché c'è stato l'avvio dell'iter parlamentare e all'inizio
09:00di marzo l'abbiamo approvata la Camera e adesso attualmente è in discussione al Senato. Stimiamo
09:05che entro la fine del mese di aprile verrà approvata anche al Senato. Ecco, diciamo questa
09:11legge non è il punto di arrivo, è il punto di partenza, perché al di là delle tante cose che
09:17si sarebbero potute inserire e noi potremmo andare avanti vent'anni ad aggiungere delle cose a questa
09:22legge. Ci riferiamo soprattutto a un settore, quello spazio, che cambia molto velocemente. Facciamo
09:28questa cosa voi, cioè dico delle cose che conoscete meglio di me, però lasciatemi dire queste cose. Se
09:33noi avessimo dovuto pensare di rivolgerci a qualcuno per portare, diciamo, un uomo sulla
09:39luna, per 50 anni gli interlocutori erano due, Stati Uniti d'America e Unione Sovietica. Dopodiché
09:45nel giro di cinque anni sono diventati cinque, cioè si sono aggiunti Cina, India e Giappone. Dopodiché
09:51in meno, diciamo un anno e mezzo, abbiamo avuto due missioni private. Allora capite che per 50
09:59anni sono due interlocutori, in cinque anni ne arrivano altri tre e poi passiamo addirittura a
10:04degli interlocutori privati in un anno e mezzo, due missioni. Quindi vuol dire che cambia tutto
10:10velocemente, quindi quello che è sempre stato un po' un problema del legislatore è stare al passo
10:16con i tempi. Io non dico che si possa anticipare l'evoluzione di certe tecnologie, ma credo che si
10:22debba seguire con grande attenzione, farsi trovare preparati e creare degli strumenti perché poi il
10:28sistema paese possa lavorare agilmente all'interno di regole precise, come quelle fissate da questa
10:35legge, ma non troppo vincolanti, altrimenti il rischio è che facciamo una legge ed è già vecchia
10:41nel momento in cui l'abbiamo approvata. Quindi questa è un po' diciamo la stella polare che ci ha
10:46guidato nella definizione per quanto riguarda il governo Mitrourso prima e noi per quanto
10:53riguarda i relatori e la commissione per l'approvazione dopo. Abbiamo in commissione raccolto
10:59dopo le audizioni tutta una serie di richieste dal mondo delle imprese, dal mondo della scienza,
11:04abbiamo cercato di inserire nella legge tutto quello che era possibile, molte cose non erano
11:10possibili verranno inserite nei decreti attuativi, ma poi consideriamo questa legge come qualcosa che
11:17va a colmare un vuoto normativo perché non c'era prima, è sempre difficile quando si fa per la
11:22prima volta una cosa perché non ci sono riferimenti e quindi e oltretutto siamo in Europa sicuramente
11:31i primi a fare questo tipo di legge. Una spiegazione, poi mi fermate quando vado troppo oltre perché
11:38ovviamente la passione mi porta avanti. Innanzitutto non è una novità per l'Italia essere primi in
11:44questo campo, in quello spazio, perché come diceva l'ottimo moderatore nel 1964 abbiamo
11:51messo in orbita un satellite, il San Marco 1, ma la cosa straordinaria è che l'Italia del dopo guerra
11:57che stava ancora ricostruendosi nel 1964 non era certo uno di quei paesi che usciva vincitore
12:04dalla seconda guerra mondiale, eppure in quel momento con l'appoggio degli Stati Uniti d'America
12:11e della NASA riesce a mettere in orbita l'Italia il suo primo satellite, ma il primo satellite del
12:17San Marco 1 messo in orbita in maniera autonoma fa dell'Italia il terzo paese in assoluto dopo
12:23l'Unione Sovietica con lo Sputnik 1 e Stati Uniti d'America a mettere in orbita un satellite. Quindi
12:29diciamo è stata una grandissima conquista in tempi veramente incadibili, in un contesto
12:36veramente difficile. Il padre di questa grande impresa ha un nome che si chiama Luigi Broglio,
12:43ufficiale dell'Aeronautica Militare, ingegnere, torno a impettere qui, parlo a una
12:49platia di persone molto informate, molto competenti, vi garantisco che fuori da questa
12:56sala le persone che conoscono il nome di Luigi Broglio non sono poi tantissime. Noi per farlo
13:01come intergruppo abbiamo organizzato il 16 dicembre, che è la data del lancio del primo
13:07satellite, l'anno scorso abbiamo fatto, e lo ripeteremo, il premio Luigi Broglio.
13:10L'abbiamo fatto coinvolgendo l'ambasciata degli Stati Uniti d'America, l'ambasciata del Kenya,
13:16perché sapete che il programma San Marco, perché gli americani vogliono dare nome a ogni programma,
13:23San Marco è il protettore dei navigatori e come disse Kennedy, lanciando il programma della
13:29missione sulla Luna, ci prepariamo per conquistare, per navigare su questo nuovo mare. Questo è un
13:35po' il senso, quindi lo vediamo in questa direzione. San Marco divenne il nome del
13:39programma che non si limitò a vedere l'Italia con il lancio di una serie di satelliti, il primo
13:46San Marco 1, ma anche nella realizzazione, sempre in quegli anni 60, di una base di lancio equatoriale
13:54a Malindi. Forse non tutti voi sapete la storia che c'è dietro a questa nascita di questa base.
14:02La base venne organizzata con un sema di lancio oceanico, quindi dal mare, dall'acqua, e c'erano
14:10due piattaforme, una che era quella di lancio e l'altra che era quella di controllo. Quella
14:15di controllo, senza la quale non sarebbe stata possibile avere la base di Malindi,
14:20venne donata, diciamo donata, da un altro italiano eccezionale che stava, come dire,
14:30costruendo quell'Italia che poi sarebbe stata una delle grandi economie del mondo, ed è Enrico
14:40Mattei. Quindi Enrico Mattei mise a disposizione di Luigi Broglio la piattaforma Scarabeo che
14:48venne trasformata a Taranto e trainata fino davanti a Malindi, posizionata, e le venne
14:55data il nome di Santa Rita, perché sapete che Santa Rita è la protettrice
15:05delle missioni impossibili. Invece la missione fu possibile e quindi l'Italia divenne in quel
15:12momento una grande potenza dello spazio. Dico questo perché non so quanto tempo è ancora a
15:19disposizione, però mi sembrava, come dire, un'introduzione utile per far capire come abbiamo
15:25una storia importantissima alle nostre spalle e questa storia continua. L'Italia ha dato vita,
15:34insieme con la Francia e la Germania, all'ESA, all'Agenzia Spaziale Europea, da non confondere
15:41con l'Euspo ovviamente, ma anche tutto questo lo sapete bene, è tra i più grandi finanziatori di
15:46quest'Agenzia, diciamo quasi la pari per ogni grandezza con la Francia, un po' meno della
15:51Germania, ma anche in Europa siamo traeno. Adesso con questa legge ci accingiamo a, come dire,
16:00spingere l'Europa a darsi una prima legge per lo spazio a livello europeo, quindi anche in questo
16:06campo saremo sicuramente protagonisti. Perché avevamo bisogno di una legge per la spesa economica?
16:12Perché nel 2011 succede qualcosa di straordinario, cioè la NASA, l'Agenzia Spaziale degli Stati
16:20Uniti d'America, introduce un cambiamento. Dice basta, si conclude il programma Space Shuttle e
16:28non vogliamo più, fino a quel momento tutto ciò che riguardava lo spazio era fatto dalle agenzie
16:33governative, la NASA dice non faremo più direttamente tutto ciò che vuol dire, come
16:39avevamo fatto fino a quel momento, ma affideremo a dei privati, visto che le tecnologie ci sono e le
16:44capacità ci sono, faremo delle gare per affidare delle aziende private il trasporto di astronauti
16:50e di merci per la stazione internazionale che già era in orbita intorno alla Terra. Da lì si apre,
16:56come dire, un sistema completamente nuovo perché gli imprenditori non sono più soggetti a una
17:02dimensione pubblica, quindi c'è un'attenzione anche a rendere particolarmente efficiente la
17:09realizzazione dei lanciatori, diventano enormemente più convenienti, si introducono nuove tecnologie,
17:13si guarda tutto con un occhio diverso, diventa tutto talmente conveniente che questi operatori
17:18non solo riforniscono la NASA di ciò che la NASA chiede, ma cominciano a operare per
17:23conto proprio, cioè quindi cominciano a mettere in orbita non solo satelliti per conto della NASA,
17:27ma anche per conto proprio, e qui abbiamo ad esempio l'esempio più conosciuto da tutti,
17:32ma non è l'unico evidentemente, quello di SpaceX con Starlink, e quindi obiettivo 12.000
17:38satelliti, 6.700-7.000 satelliti già messi in orbita, adesso lo scenario è di 40.000
17:44satelliti, che non era pensabile fino a quel momento, cioè è stato reso possibile soltanto
17:50dall'introduzione di nuove tecnologie e dal fatto che i privati hanno reso in questa gara,
17:54fra di loro hanno reso molto conveniente, perché hanno abbattuto i costi, hanno cambiato l'approccio
18:01all'accesso allo spazio, però è chiaro che nel momento in cui tutto questo è nelle mani dei
18:06privati, comincia a essere nelle mani dei privati, occorrono delle regole. Il primo passo è rendere
18:13accessibile lo spazio, parliamo soprattutto delle orbite basse, quelle che oggi consentono
18:19anche una remunerazione per il capitale investito, il capitale di rischio, e quindi occorrono delle
18:25regole, e le regole stanno in questa legge, quindi il fatto che il privato che decide di
18:31accedere allo spazio debba ottenere dell'autorizzazione, il fatto che ci voglia un'assicurazione,
18:37ma anche di come spingere i privati ad andare avanti, quindi un fondo per l'economia dello
18:41spazio, un piano nazionale per l'economia dello spazio, e tanto altro che trovano spazio appunto,
18:47scusate il gioco di parole, in questa legge, ma soprattutto stiamo lavorando per fare in modo
18:53che la legge poi sia supportato da le cose più importanti come capitale umano, come finanziamenti
19:00diciamo capitali a rischio, che possono sostenere le nostre imprese. Però diciamo oggi l'Italia,
19:07ancora una volta, sta facendo da apripista in Europa, gli americani l'hanno fatto molto prima,
19:12ha già sperimentato la missione action 3 ad esempio dell'inizio dell'anno scorso, ha visto
19:20portare sulla stazione internazionale quattro astronauti, il pilota era italiano, il colonnello
19:25Walter Villadei dell'aeronautica militare italiana, e dentro a questa impresa c'erano
19:30anche delle imprese italiane che hanno collaborato e hanno fatto delle sperimentazioni. Chiudo
19:38oggi, se volete potete stare qui altri due ore, ma chiudo dicendo, non so che non vi preoccupate,
19:44non vi preoccupate, però come dicevo prima c'è l'entusiasmo delle cose fatte, dicendo che come
19:53intergruppo abbiamo fatto l'anno scorso, di questo ne vado molto orgoglioso, la prima edizione degli
19:58Stati Generali per la Spesa Economy, con l'obiettivo di mettere insieme l'ecosistema italiano che opera
20:04nel settore spazio, con l'obiettivo allora di presentarci con una posizione per l'OIAC,
20:10cioè il congresso mondiale sull'aerospazio, che si è tenuto a ottobre a Milano, quindi noi abbiamo
20:15fatto esattamente un mese prima a Torino e a Milano sette sessioni su tutte le tematiche
20:22relate allo spazio, 240 relatori, è stato un grande lavoro e questo lavoro oggi, avendo un
20:28punto di riferimento che è la legge, sarà ancora più importante e si terrà nuovamente tra settembre
20:33e ottobre a Torino e a Milano, poi vedremo se ci sono anche altre sedi. Grazie, io ho finito qua.
20:38Grazie all'onorevole Mascaretti, non solo per questo disegno di legge che sta portando avanti,
20:48ma anche per l'entusiasmo che ci ha trasmesso effettivamente con questo bellissimo intervento
20:52su argomenti che andremo a riprendere nel futuro sempre con l'onorevole Mascaretti,
20:56anche con l'onorevole Cerreto. Passerei la parola a Tiberio Graziani, presidente di Vision
21:02e Global Trends e curatore del volume, il quale è riuscito a fare una certa capacità
21:07quasi alchemica, se vogliamo, a portare avanti, ad amalgamare benissimo tutta una serie di
21:16punti di vista su un argomento complesso come quello dello spazio, dando vita ad un volume
21:24che può dare anche spazio in futuro a quello che è dei suggerimenti anche al legislatore,
21:33volendo, da un punto di vista propositivo chiaramente, quindi un lavoro molto complesso
21:37e competente.
21:38Mi devo scusare perché non ho un volo spaziale, ma un volo normalissimo che mi porterà a
21:45Milano perché questa sera c'è un altro convegno a Milano, quindi vi seguirò se è
21:50possibile da remoto con il collegamento, se no chiederò poi all'onorevole Cerreto
21:55di aggiornarmi sulla registrazione per seguire questa sera poi da Milano i lavori che avete
22:02fatti.
22:03Grazie a tutti e buon lavoro.
22:04Buongiorno a tutti, grazie per essere qui.
22:14Questo lavoro non è un lavoro soltanto mio ma è soprattutto del professor Sirio Zolea,
22:21è lui che ha fatto questa operazione alchemica, l'idea è nata proprio durante una conversazione
22:30con l'onorevole Cerreto, non soltanto sulla base della quale ma anche con altre interlocuzioni
22:40abbiamo pensato di aspettare il decreto legge sulla legge dello spazio e sulla base di questo
22:49decreto andare a valutarlo, però farlo valutare da esperti e quindi con il dottor Scalera
22:57siamo riusciti a mettere insieme una serie di autori che hanno quindi otto, noi abbiamo
23:04otto contributi autorevoli in questo volume.
23:07Non rubo più tempo perché abbiamo altri redattori, quindi prego.
23:16Grazie al curatore Tiberio Graziani per il suo saluto iniziale, passerei la parola appunto
23:26a Sirio Zolea, direttore del centro di ricerche politiche spaziali dell'Università Roma 3
23:31e ricercatore di diritto privato comparato, il quale ha portato avanti oltre a dare appunto
23:35sistemato tutto il volume in maniera alchemica come stavamo dicendo poc'anzi, ha scritto
23:41un'analisi sull'approccio nazionale italiano nel quadro della governance spaziale globale
23:46evidenziando la necessità di un equilibrio tra sovranità nazionale e cooperazione internazionale,
23:51al quale chiedere appunto quali sono le principali sfide che l'Italia deve raffrontare per bilanciare
23:55la propria sovranità nazionale con la necessità di cooperazione internazionale nella governance
23:59spaziale.
24:01Allora, due parole per ringraziare oggi l'onorevole Cerreto, l'onorevole Mascaretti e in generale
24:12il mondo politico per averci invitato in questa prestigiosa sede e confrontarsi con noi sulle
24:20problematiche, sulle questioni che girano intorno al DDL.
24:24E' un grande ringraziamento come curatore di questo volume a tutti gli autori, Fabrizio
24:32Cassella, oggi presente, che poi parlerà, Ignazio Castellucci, anche oggi relatore,
24:37Maria Elena De Maestri, Stefano Guerra, oggi presente relatore, Stefania Palladini, Dario
24:43Eliatosi, Arianna Vettorel, oltre al sottoscritto, chi ha scritto dei contributi in questo volume,
24:50un ringraziamento a tutti per aver lavorato in dei tempi veramente stretti, appena uscita
24:55la bozza licenziata dal Consiglio dei Ministri e poi appena messo in circolazione il DDL
25:00sul filo della Camera, si è lavorato con i tempi strettissimi propri di un instant book
25:05per poter essere in tempo per interloquire nel corso del processo stesso di approvazione
25:11della legge.
25:12Lo spazio, quindi, lo spazio come sede di cooperazione nell'interesse comune e elevato
25:18dell'umanità, rispetto a cui ogni paese è chiamato a dare il proprio apporto, quindi
25:22per un più elevato interesse di tutti.
25:25C'è però anche sicuramente un aspetto che, con la presenza da coprotagonisti in questa
25:31fase storica dei privati, diventa anche più intenso e più notevole l'aspetto della competizione
25:40economica e poi i nodi delicati per la sicurezza nazionale che pure vanno conciliati con questi
25:46altri due elementi che ho menzionato.
25:50E' in questo contesto che giunge il DDL attualmente in discussione.
25:58In serie di dibattito alla Camera, gran parte delle opinioni pro e contro si sono concentrati
26:05sul tema della riserva di capacità trasmissiva nazionale.
26:10Mi sento di liquidare rapidamente questa questione osservando che non mi sembra questo
26:16un punto di rimente, né pro né contro, rispetto al DDL in discussione, nel senso che si sarebbe
26:24potuto tranquillamente fare la stessa cosa senza bisogno di inserirla in questa legge,
26:30perché rientra nell'ambito di quelle politiche spaziali che il governo da sempre attua.
26:38Quindi, forse, sia focalizzati su un punto che non è così importante per capire l'assetto
26:43complessivo del DDL e, nei pochi minuti che mi restano, vorrei evidenziare quelli che
26:52sono i punti su cui i diversi autori poi si sono soffermati.
26:55Per come la vedo, ha due grandissimi pregi questo DDL, l'importanza di una legge omnicomprensiva
27:03sullo spazio, perché mancava, e questa era una grave mancanza per un Paese con un'industria
27:10spaziale fiorente come quella italiana, la mancanza di un DDL omnicomprensivo era un
27:15qualcosa che rendeva impossibile un ingresso a pieno ritorno della nuova space economy
27:23in cui si hanno i privati con questo nuovo ruolo di attori autonomi, se non c'è la certezza
27:28del diritto datato da un quadro giuridico, se non c'è comunque un quadro autorizzatorio
27:34chiaro e comunque in campo che permetta di dare un assetto a questo tipo di ruolo e questo
27:41è, secondo me, la grande intuizione che c'è dietro questo DDL.
27:45E poi, la valenza strategica del piano nazionale per l'economia dello spazio.
27:50Non ci si limita, come troppe volte si è fatto forse negli ultimi anni, a lasciare
27:55il tema alla mano invisibile del mercato, che tanti lutti addussi agli achei, ma si
28:04fa una scelta di politica industriale, che ovviamente è l'importante che poi nel tempo
28:09sia mantenuta sviluppata, è una scelta strategica importante, eppure però, e questo emerge
28:14dai vari contributi, anche come prima esperienza di questo genere in Italia, in questo DDL
28:21sembra che dei problemi ci siano, nel sistema di governance, troppo complesso e laborioso
28:28come emerge dal contributo di Cassella, sul sistema di responsabilità e assicurazioni
28:35per danni a terzi, come emerge dal contributo di Castellucci, la questione dell'assenza
28:45di una copertura specifica delle clausole di rinuncia incrociata alle azioni di responsabilità
28:50lungo la filiera contrattuale, che sono proprie della contrattualistica spaziale ovunque nel
28:58settore dell'industria spaziale, e paesi più diversi come la Francia e gli Stati Uniti
29:03vi hanno dato un'espressa copertura legislativa, che è importante che ci sia.
29:07La forte discrezionalità politica del procedimento autorizzatorio, che pure può apparire come
29:14un punto interrogativo, come un'ipoteca in termini di certezza del diritto, particolarmente
29:20è laddove, e qui chiudo, si fa riferimento tra gli elementi dell'autorizzazione ai legami
29:28con stati non conformi ai principi della democrazia e dello Stato di diritto.
29:33Qualunque legge spaziale nazionale pone delle clausole di salvaguardia, di sicurezza nazionale,
29:39di difesa nazionale e ci mancherebbe altro, però invece, proprio perché l'ambito dello
29:44spazio è un ambito di cooperazione tra diversi, nessun paese tende a mettere clausole di questo
29:49tipo, che peraltro ci possono venire problematiche anche nello stesso quadro del programma Artemis,
29:54di cui l'Italia è parte, e del programma Artemis fanno parte paesi che non sono democratici,
30:00non sono interessati a essere, hanno delle visioni diverse, e noi con questi paesi con
30:05cui stiamo costruendo insieme un programma spaziale poniamo un'ipoteca, quindi ci sono
30:09degli aspetti che mi sembrano auspicabili, che siano in qualche modo oggetto di riflessione,
30:16sia adesso in fase di approvazione, sia poi in sede di implementazione, ma questo è
30:21l'auspicio che viene, penso, da tutti gli autori, sollecitare una riflessione su tutto
30:25questo.
30:26Grazie mille a Sirio Zola per l'ottimo intervento, grazie anche per il suggerimento di riflessioni
30:34colto dall'onorevole Cerreto, invito al tavolo di presenza gli altri relatori, quindi
30:40Ignazio Castellucci, Fabrizio Cassella e Stefano Guerra, per consentirci di proseguire
30:46i lavori.
30:47Passerei la parola subito al professor Ignazio Castellucci dell'Università degli studi
30:54di Teramo, ordinario di diritto privato comparato, il quale ha affrontato le questioni legate
30:59alla responsabilità e al danno, con particolare riferimento alla legge dello spazio del 2024
31:06e dell'anno scorso, offrendo una prospettiva innovativa sul tema delle assicurazioni spaziali,
31:11a quale chiederei in che modo il disegno di legge in disposizione in materia di economia
31:15dello spazio incide sulle questioni di responsabilità e danno e quale potrebbe essere l'evoluzione
31:19delle assicurazioni spaziali in questo contesto.
31:21Le chiedo, e chiedo anche agli altri relatori, di mantenersi nei limiti di tempo prestabiliti
31:26che stiamo portando avanti con gli uni e gli altri, grazie.
31:31Grazie a tutti, grazie a Tiberio Graziani, a Sirio Zolea, alla Camera dei Deputati che
31:37oggi ci ospita e a voi per la bontà di stare ad ascoltarci.
31:43È una domandona e il tempo è poco, quindi più che avere la risposta, che non ho nemmeno
31:52e non potrei darla neanche in un'ora, segnalo un principio di metodo e cioè il professore
31:59universitario di solito quando legge un disegno di legge ha la tentazione quasi irresistibile
32:06di fare il saputello, no?
32:07E qui non va bene questo, e qui non va bene quello.
32:10Bisogna avere molto rispetto per chi le leggi e le scrive, perché sporcandosi le mani chi
32:19scrive le leggi mette a sistema mille tensioni, mille spinte e controspinte di tutti i tipi,
32:29quindi è giusto che poi il tecnico del diritto rilevi delle cose che non quadrano, delle
32:36cose che vanno chiarite, delle cose che potrebbero significare una cosa diversa da quello che
32:40sembra, però poi è utilissimo che ci sia il confronto, perché dal dialogo probabilmente
32:48esce un prodotto migliore, esce una legge che, come è stato detto, non avrà bisogno
32:53di essere rimaneggiata magari fra un anno, due, tre, perché questo è il rischio dal
33:00punto di vista dell'assicurazione dei danni e stiamo parlando di costi, costi, rischi
33:06e loro distribuzione, quindi noi possiamo immaginare uno qualunque dei modelli disponibili
33:14nel mondo di allocazione dei costi e dei rischi delle attività spaziali, ce ne sono
33:18molti, alcuni in atto, alcuni immaginati, il modello a responsabilità dello Stato
33:22e il modello a responsabilità esclusiva dell'impresa, ne possiamo immaginare quanti
33:26ne vogliamo, ogni modello pensato, descritto, studiato e attuato avrà delle sue regole
33:34per cui dopo un certo tempo di familiarizzazione tutti gli operatori sapranno organizzarsi
33:42intorno alle regole e evitare risultati inefficienti, adesso la semplifico un po' per ragione di
33:49tempo, l'unica cosa che davvero non può accadere è che ci siano incertezze sulle
33:52regole, perché il dire vabbè poi fra tre anni si rimaneggia la legge significa che
33:58in questi tre anni si generano delle incertezze, delle incongruenze, del contenzioso che diventano
34:09una zavorra per il sistema nazione, quindi il sistema paese pagherà il prezzo di non
34:16avere le idee chiare, adesso la dico un po' semplice, e quindi in materia di costi ci
34:21sono quelle due o tre cose che in effetti richiedono una riflessione supplementare
34:28secondo noi, in materia di assicurazione evidentemente la scelta del modello è chiarissima dalla
34:35relazione e anche dall'impianto del disegno che la scelta è quella di dire lo Stato si
34:42fa garante al di sopra di una certa soglia di tutti i rischi e i danni d'attività spaziali
34:47in modo che i tre attori principali, adesso dico così, del sistema dei rischi, cioè
34:53lo Stato, l'imprenditore e il sistema assicurativo distribuiscano questo rischio e questo costo
34:58in un certo modo, quindi se tutto questo è chiaro tutti si organizzano, poi è chiaro
35:05che gli assicuratori e anche gli imprenditori diranno è però questo massimale a 100 milioni
35:11è troppo alto, ci penalizza rispetto ad altri paesi simili dove il massimale è 50
35:17milioni, quindi costi assicurativi inferiori e allora la domanda è allora dobbiamo essere
35:24sicuri che sopra ai 50 milioni c'è la responsabilità dello Stato, perché è descritta nella relazione,
35:32era prevista nella prima stesura del decreto del disegno di legge, non è prevista nel
35:382026 e allora è chiaro che si può dire è stata tolta perché era una previsione
35:44ridondante, perché dal sistema comunque si capisce, però dal sistema comunque si capisce
35:51è una di quelle frasi che poi alla prova dei fatti, alla prova del fuoco con gli avvocati,
35:57i giuristi nel tempo, le imprese, gli interessi porta contenzioso, se non siamo sicurissimi
36:04che quella responsabilità ultramassimale se la carica lo Stato, non abbiamo capito
36:11che stiamo facendo, cioè questo Stato sta dicendo io come investimento strategico metto
36:18delle risorse sul comparto perché sia competitivo con quello di altri paesi grandi, magari sì,
36:27però allora si può fare a saldi invariati un'operazione del genere, vedo una contraddizione
36:32tra dire vogliamo promuovere questo settore però lo facciamo senza oneri per il bilancio
36:37dello Stato, quindi sparisce la responsabilità dal disegno dello Stato e a quel punto può
36:42darsi che i 100 milioni di massimali siano anche pochi, se qualcuno può avere il dubbio
36:48che al di sopra non c'è un soggetto responsabile, quindi va ricalibrato un pochino, era chiaro
36:55lo spirito, però di fronte poi alla prova del fuoco ci sarà una parte che avrà interesse
37:01a dire qui non c'è la responsabilità dello Stato, si genererà un contenzioso, si genereranno
37:06costi transattivi e incertezze che faranno sì che alla fine molte scelte potrebbero
37:13essere fatte in favore di un altro sistema paese, poi qualcuno dirà ma la responsabilità
37:19è comunque illimitata dello Stato perché lo dice il diritto internazionale, certo,
37:25l'operatore italiano che produce un danno allo straniero pagherà il danno, meglio se
37:31si assicura perché lo Stato risarcirà e si rivarrà, l'italiano danneggiato dall'operatore
37:37straniero sarà integralmente risarcito perché lo Stato si attiverà per ottenere risarcimento
37:42e trasferimento, ma l'operatore italiano, il cittadino italiano danneggiato in Italia
37:46da un operatore italiano, sopra i 100 milioni chi lo risarcirà, immaginiamo l'idea di avere
37:52uno spazio porta pilottaglia adesso, quanto costa assicurare un contesto del genere dai
37:59rischi inerenti all'attività? E allora se c'è un minimo dubbio che non c'è questa
38:06responsabilità aggiuntiva il sistema diventa incerto, questo credo non ce lo possiamo permettere
38:11quindi noi con l'umiltà, con la disponibilità, con l'amicizia che crediamo di aver dimostrato
38:18con questo volume siamo a disposizione di tutti quelli che vogliono dibattere, in particolare
38:23ovviamente di chi si sta sporcando le mani per dare questo strumento e questa risorsa
38:28al Paese che certamente ne ha bisogno. Grazie mille al professor Ignazio Castellucci e anche
38:33a questi suggerimenti che daranno sicuramente luogo a successive riflessioni. Passerei la
38:41parola al professor Fabrizio Cassella dell'Università degli Studi di Torino, ordinario di diritto
38:45pubblico comparato, il quale ha esplorato il ruolo cruciale dell'Agenzia Spaziale italiana
38:50nell'autorizzazione amministrativa delle attività spaziali, ovvero un tema centrale
38:54per garantire trasparenza e sicurezza in un settore sempre più competitivo, al quale
38:59chiederei appunto qual è il ruolo dell'Agenzia Spaziale italiana nel processo di autorizzazione
39:03delle attività spaziali e quali strumenti normativi, alla luce anche di quanto detto
39:06finora, potrebbero migliorarne l'efficacia? Grazie, allora mi unisco per essere sintetico
39:13ai ringraziamenti che hanno fatto i colleghi, quindi tutti sono ringraziati. Cercherò di
39:19contenere in sei minuti, cinque minuti, tre punti, il ruolo dell'Agenzia Spaziale come
39:26esce rafforzato dal disegno di legge, la sostenibilità di questo ruolo e la compatibilità col contesto.
39:36Il ruolo dell'Agenzia Spaziale, la legge la colloca, è collocata in una fase iniziale
39:45diciamo e poi di mantenimento delle autorizzazioni quindi dell'esercizio delle attività spaziali.
39:53Iniziale nel senso che è l'organo che svolge, l'ente che svolge l'istruttoria, quell'istruttoria
39:59che in ultima analisi poi verrà fatta propria dall'autorità responsabile, quindi dalla
40:06Presidenza del Consiglio. Istruttoria per la concessione delle autorizzazioni, un ruolo
40:12sicuramente rilevantissimo, gravosissimo, che metterà, immagino, l'Agenzia Spaziale in
40:21grande fibrillazione, perché svolgere questo ruolo in termini di tempo limitati al procedimento
40:30amministrativo, perché oggi sono 60 giorni, dovendo fare una quantità di istruttorie,
40:38perché per ogni attività spaziale e non per il soggetto, cioè l'operatore privato, come
40:43peraltro avviene in altri ordinamenti, quindi non c'è un accreditamento dell'operatore
40:48o degli operatori, c'è la verifica della singola iniziativa. Questo comporterà che
40:55si debbano dotare, a parte delle risorse che probabilmente saranno, immagino, superiori
41:00a quelle dell'attuale dotazione per lo svolgimento delle attività istituzionali, di processi,
41:07di protocolli, di griglie di valutazione, quindi ci sarà un lavoro di impostazione
41:14per l'Agenzia decisamente molto relevante, molto sfidante e direi anche molto interessante.
41:23Poi l'attività di vigilanza, di nuovo assegnata all'Agenzia, e questo mi pare un aspetto
41:32anch'esso rilevantissimo, perché questo significa non rendere le autorizzazioni un
41:39passaggio burocratico fino a se stesso, ma significa poi appunto stare addosso agli operatori
41:45perché rispettino i progetti e i requisiti, ma di nuovo necessità di strutturazione dell'Agenzia
41:53per dotarsi anche qui degli strumenti per la vigilanza, che sono ovviamente strumenti
41:59di soft law interna, quindi diciamo procedure interne. Secondo punto, la sostenibilità.
42:07Ecco, la sostenibilità sta proprio in questo, cioè oggi l'Agenzia Speciale è partita,
42:14inizialmente è partita come un ente di ricerca e poi ovviamente ha aggiunto progressivamente
42:20varie attribuzioni, quindi aggiunge di molto importanti, quindi bisognerà comprendere
42:27se e quanto l'Agenzia necessita di sostegno, rinforzo, che significa organico, significa
42:35organico qualificato, significa appunto attività di ricerca negli ambiti che abbiamo indicato prima,
42:42significa poi un'operatività costante e significa anche dover affrontare eventuali
42:49problemi contenziosi che dovessero essere avviati dai privati che non ritengono che l'esito
42:56dell'istruttoria sia corretto o legittimo. Compatibilità, terzo punto sul quale mi soffermo
43:04un po' di più e qui c'è un particolare apprezzamento del ruolo del nostro legislatore, cioè il
43:11legislatore interviene in un momento in cui le acque sono agitate dal punto di vista normativo,
43:16le acque sono agitate perché da una parte è già regola europea il Competitiveness Compass,
43:28cioè il fatidico rapporto sulla competitività di Draghi, di cui uno dei cinque attivatori
43:34trasversali è la riduzione drastica degli oneri amministrativi e normativi e quindi
43:42diciamo il primo punto di confronto, cioè è una buona legge o non è una buona legge,
43:47dobbiamo considerarla a rispetto anche al tema della competitività che è una competitività
43:52del paese, cioè questa legge non deve scoraggiare, perché questo è il rischio, non deve scoraggiare
44:00l'operatore privato a svolgere altrove le sue iniziative, ma al contrario deve incentivare
44:08gli operatori privati che magari oggi sono abituati a lavorare in altri contesti normativi
44:14a venire a lavorare con noi in Italia, a fondare le aziende qui o comunque partecipare a progetti
44:21con aziende italiane. Secondo aspetto di compatibilità è che sappiamo che l'Unione europea,
44:33perché è segretissima il contenuto eccetera eccetera, che l'Unione europea sta appropriandosi
44:39di una parte dell'argomento attraverso un regolamento, il regolamento significa che
44:44qualunque sia la norma che tocca quella parte prevale il regolamento dell'Unione europea.
44:49Oggi non sappiamo esattamente quali sono gli ambiti che saranno toccati, però comunque
44:54se ne dovrà prendere conto e il legislatore italiano ben fa a incominciare a occupare
45:02normativamente tutto lo spazio possibile e poi decideremo. L'ultimo aspetto che riguarda
45:08un po' in generale il funzionamento dell'amministrazione italiana, ritornando e concludendo sull'Agenzia,
45:13la compatibilità con gli altri enti che già oggi operano. In un modo particolare sono
45:23state dicete prima le basi di partenza e atterraggio dei veicoli suborbitali e qui
45:30c'è la compatibilità con l'Enac, l'Enac è che ha una struttura, che ha un ruolo,
45:35che assorbe dell'energia, del risorso, quindi si tratterà di rendere compatibile anche
45:41questo nuovo ruolo dell'Agenzia rispetto agli enti, ho citato Enac ma non è l'unico
45:45che già oggi operano e che hanno un ruolo essenziale nel volo.
45:49Grazie mille professore per il suo ottimo intervento, lascerei la parola a Stefano
45:55Guerra, avvocato dottore di ricerche scienze e giuridiche dell'Università degli Studi
45:59di Macerata, che ha affrontato invece come argomento la sovranità dello spazio extra
46:04atmosferico nel contesto della cyber sicurezza e della governanza dei dati, combinando una
46:08certa visione filosofica e giuridico informatica, al quale chiederei come si intrecciano i temi
46:13della sovranità dello spazio extra atmosferico con le sfide della cyber sicurezza e della
46:18governanza dei dati a livello internazionale.
46:20Grazie, intanto anch'io mi unisco ai vari ringraziamenti per i presenti e in particolare
46:26anche secondo me alla sensibilità e alla chiarezza con cui i politici e il legislatore
46:33hanno presentato un tema così complesso anche solo per i presenti ma per la cittadinanza
46:39in generale e quindi anche per come viene affrontato un tema così vasto e così poco
46:45conosciuto nella cittadinanza. E poi tengo a ringraziare particolarmente i curatori e
46:52il collega Sirio Ezzolea e tramite questo rispondo anche alla domanda del moderatore
46:59perché in effetti quando si commenta un testo normativo, un disegno di legge come quello
47:05italiano sullo spazio, verrebbe da pensare soprattutto a giuristi di tipo positivo.
47:12Credo che sono stato coinvolto in questo volume per la mia doppia anima, il moderatore
47:17giustamente faceva riferimento alla filosofia, in questo caso alla filosofia del diritto
47:22e dall'altra parte anche alla mia attività di giurista positivo e tecnico.
47:29Queste due anime sono contemplate anche nel mio contributo e lo sono proprio perché
47:39tratto un tema che potrebbe sembrare banale che è quello della sovranità, ma tanto
47:44banale non lo è perché bisogna sempre pensare che quando si va a leggiferare esistono dei
47:50principi ineludibili, in questo caso un principio fondamentale a livello costituzionale che
47:56va interpretato e che deve servire allo scopo della legge. Quindi ad un tempo sovranità
48:02e ad un altro le declinazioni dell'esercizio, della proiezione dell'esercizio della sovranità
48:08nelle sue declinazioni di sicurezza cibernetica e governance dei dati. Ovviamente non sarà
48:16questo il consesso, anzi vi invito appunto a leggere il volume per approfondirlo, quindi
48:22non è questo il consesso per poter sviluppare un tema così complesso e un intreccio così
48:28variegato di tematiche, però cercherò di essere sintetico toccando davvero due o tre
48:34punti. Intanto conviene sottolineare che lo spazio
48:41estrattomosferico ha per lungo tempo prodotto quasi una silenziosa competizione tra gli
48:48Stati, accennava questo anche l'onorevole Mascaretti prima e lo faceva tramite esercizi
48:54di sovranità che erano sia diretti o indiretti, ma con effetti proprio sulla terra. Oggi invece
49:00diciamo che la bagarre tra gli Stati inizia a fare rumore anche per l'ingresso appunto
49:05dei privati sulla scena internazionale e il tema dell'esercizio della sovranità dello
49:11Stato che appunto è esteso ai privati torna quindi centrale nella regolamentazione dello
49:17spazio, facendo pesare maggiormente il potere dei singoli Stati anche a livello internazionale
49:23ma soprattutto in un clima geopolitico diciamo dinamico, complesso e sempre diciamo in rapida
49:32evoluzione. Manca in effetti un concetto tradizionale di territorialità nello spazio
49:41estrattomosferico e questo pone in discussione dei paradigmi classici di sovranità statale
49:48come ci hanno insegnati i classici. Dal punto di vista invece della tecnica legislativa
49:55e soprattutto di quella che è la storia legislativa a livello internazionale che si ripercuota
50:00ovviamente anche negli ordinamenti nazionali e poi sovranazionali come quello che sarà
50:05dell'Unione Europea come diceva il professore precedentemente, abbiamo un corpus iuris spazialis
50:14che in estrema sintesi appare in taluni punti se non parecchi ormai obsoleto e ricollegandomi
50:24ai temi da me trattati nel connubio che si ha con l'esercizio della sovranità questo
50:30ha a che fare anche con la mancanza di norme davvero specifiche non tanto in tema di governance
50:35di dati o di cyber sicurezza perché esistono numerose disposizioni legislative sia a livello
50:43dell'Unione Europea sia a livello internazionale e anche nazionale ma mancano norme specifiche
50:49relativi all'ambito dello spazio estratmosferico. Guardando al disegno di legge balza subito
50:58agli occhi l'articolo 5 dove però giustamente e qui ritorno anche al concetto di sovranità
51:05ai principi che devono regolare la trattazione di queste materie sono elencati la resilienza
51:13dell'infrastruttura satellitale rispetto ai rischi informati fisici e di interferenza
51:18la sostenibilità ambientale delle attività spaziali e la sicurezza delle attività spaziali
51:24in tutte le sue fasi. Poi l'articolo 13 del disegno di legge che stiamo trattando
51:31rimanda come in altri casi a un futuro di PCM una regolazione più specifica. Va da sé che
51:37se la devo pensare con gli occhi del giurista tecnico diciamo che non sempre è auspicabile
51:48una futura programmazione, d'altronde invece con gli occhi sia di un cittadino e sia di
51:55un giurista non positivo potrei pensare invece che un tema appunto così complesso necessita
52:01comunque sia di tempo, di lavori in commissioni, di analisi come quella che sta avvenendo adesso
52:07al Senato e quindi non può essere questa una critica troppo severa nei confronti del
52:12legislatore perché abbiamo davanti delle sfide non solo geopolitiche ma io direi a
52:18livello proprio nazionale per garantire al nostro Paese un ruolo predominante nell'ottica
52:25dello spazio etno-atmosferico.
52:28Grazie mille a Stefano Guerra, grazie mille a tutti gli intervenuti per gli ottimi contributi
52:37che hanno dato al legislatore qui presente rappresentato all'onorevole Cerreto. Sono convinto
52:43che tutti questi contributi potranno dare luogo a successivi spunti e successive riflessioni.
52:52Grazie a tutti per essere intervenuti.
53:13Grazie a tutti.
53:43Grazie a tutti.
54:13Grazie a tutti.

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