https://www.pupia.tv - Roma - Alimentari - Conferenza stampa di Maria Chiara Gadda. (25.03.25)
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Novità Trascrizione
00:00per me meravigliosa perché giÃ
00:04questa partecipazione denota
00:06insomma l'interesse attorno a un
00:09prodotto che che conosciamo ben
00:11tutti. Il pane artigianale.
00:13Però questa mattina insieme
00:15proveremo a percorrere insomma
00:17la storia di questo pane e
00:19soprattutto capire insieme
00:21all'INAP, l'Istituto Nazionale
00:23Assaggiatore di Pane Artigianale
00:25di Milano, che è l'unico
00:27istituto nazionale che ha
00:29assaggiatore di pane di cosa
00:31stiamo parlando veramente, che
00:33cos'è questo pane artigianale e
00:36soprattutto che n'esso ha anche
00:38rispetto al dibattito che c'è
00:40oggi attorno alle materie prime,
00:42le abitudini dei cittadini che
00:43stanno cambiando, i gusti e ha
00:45un tema anche che sta molto a
00:47cuore anche a me perché con
00:49Chef Barbieri ci siamo conosciuti
00:52qualche mese fa insieme al
00:55dottor Cricri proprio su un
00:57altro tema che pare lontano ma
00:59in realtà è molto coerente con
01:00la conferenza stampa di questa
01:01mattina, il pane è uno dei
01:03prodotti che si sprecano di più
01:05nel sistema produttivo ma anche
01:07nelle nostre case e oggi insieme
01:09proveremo a vedere che anche i
01:11metodi produttivi hanno un
01:13nesso molto importante anche
01:15sulla possibilità di conservare
01:17e recuperare il cibo, quindi
01:19insomma avremo una serie di
01:20punti a cui siamo abituati a
01:22ragionare nella nostra
01:23quotidianità che questa mattina
01:25proveremo a mettere insieme con
01:27dei relatori illustri. Passo al
01:29primo che appunto sarà con noi
01:31appunto per un saluto
01:33istituzionale perché Roma, Roma
01:35Capitale sta ormai lavorando da
01:38diverso tempo insieme ad altre
01:40città del mondo, le cosiddette
01:42food policies, quelle politiche
01:44del cibo che appunto richiedono
01:46anche agli enti pubblici intanto
01:48il riconoscimento di tanti
01:50soggetti che fanno parte appunto
01:52della nostra comunità , soggetti
01:54produttivi, ma anche il
01:56rapporto che questi hanno
01:58insieme all'istituzione con i
02:00cittadini nella valorizzazione
02:02dei prodotti e anche nella
02:04promozione. Quindi io passo la
02:06parola a Paolo Caraccio, lo
02:08segretario generale di Roma
02:10Capitale, a che punto siamo con
02:12questa food policy e cosa state
02:14facendo e soprattutto perché
02:16siete qui questa mattina. Grazie,
02:18buongiorno a tutti, intanto
02:20grazie all'onorevole Maria Chiara
02:22Gadda, grazie all'INAP, grazie
02:24per il coinvolgimento e al suo
02:26presidente storico eh Vincenzo
02:28Barbieri che eh prima che da
02:30segretario generale di cittÃ
02:32metropolitana di Roma Capitale
02:34conosco perché suo conterraneo,
02:36suo conterroneo e il suo suo eh
02:38spero gradito cliente nella sua
02:40struttura che d'allustro da da da
02:42da tanti anni, da tanti decenni
02:44alla alla mia regione. Beh, come
02:46città metropolitana di Roma
02:48Capitale è una città che ha
02:50avuto un grande successo e
02:52che è stata la più importante
02:54città metropolitana della
02:56regione. Beh, come cittÃ
02:58metropolitana di Roma Capitale
03:00noi ovviamente siamo un ente
03:02esponenziale che cura gli
03:04interessi e promuove lo
03:05sviluppo della comunità stanziata
03:07su un dato territorio. Eh il
03:09nostro compito nel dover creare
03:11sviluppo e benessere è quello di
03:13creare reti, quello di creare
03:15sinergie tra ehm le
03:17istituzioni, il mondo
03:19imprenditoriale e il mondo
03:21internazionale dei vari settori
03:23in questo caso nel settore che
03:25riguarda ovviamente la
03:27panificazione e il pane. Noi
03:28come città metropolitana di Roma
03:30Capitale ovviamente così come
03:32tutti gli enti aria vasta
03:34abbiamo l'obbligo di eh
03:36presentare un piano strategico
03:38che prevede gli assi di
03:40sviluppo di carattere decennale
03:42della comunità amministrata. È
03:44ovviamente nell'ambito della
03:46città metropolitana di Roma
03:48Capitale che ricordo ehm riguarda
03:51il comune più grande che
03:53ovviamente Roma che ha qualche
03:55milione di abitanti, al comune
03:57più piccolo Vivaro Romano che ne
03:59ha ottantasette. Quindi abbiamo
04:01diciamo così qualche milione di
04:03di di di differenza ma le
04:05tematiche sono sempre quelli.
04:07Quindi creare eh sinergie per lo
04:09sviluppo. In questo caso ehm
04:11uno delle assi strategico del
04:13piano strategico metropolitano è
04:15proprio quello del cibo.
04:17Quindi stiamo definendo il
04:20contenuto del piano del cibo è
04:22tra questo soprattutto nella
04:25promozione del settore eh dei
04:27cereali ovviamente il pane ha un
04:30punto di riferimento. Qualche
04:32settimana fa Palazzo Valentini
04:34poco distante da qui sede della
04:36città metropolitana insieme a
04:38Roma Capitale abbiamo presentato
04:40un'iniziativa per esempio il pane
04:42del giubileo che riguarderà i
04:44pellegrini che si affacceranno
04:46in nella città più bella del
04:48mondo nel corso del duemila
04:50venticinque. Quindi questa
04:52iniziativa proposta da INAP per
04:54noi come città metropolitana si
04:56situa nell'albio di tutte queste
04:58iniziative finalizzare a creare
05:00sinergie tra associazioni, tra
05:02imprenditori del settore eh nel
05:04Lazio e su Roma ne abbiamo di
05:06importanti a livello nazionale e
05:08ovviamente anche artigiani e
05:10piccoli artigiani. Quindi fare
05:12rete in un settore così
05:14importante. È un'iniziativa
05:16per noi, per la città metropolitana
05:18e Roma Capitale. E Roma Capitale
05:20sono sicuramente diciamo vogliono
05:22essere protagonisti per il
05:24supporto a questi settori vitali
05:26per l'economia. Poi ricordo che
05:28in questo periodo diciamo così
05:30altanelante a livello
05:32internazionale avere il pane anche
05:34come simbolo di fratellanza, di
05:36solidarietà e di cristianità non
05:38è non è male diciamo no? È un
05:40fattore ulteriore. È un fattore
05:42ulteriore. È un fattore
05:44ulteriore. Scusate se vi ho
05:46rubato molto tempo, era solo un
05:48saluto e un ringraziamento. Te la
05:50ringrazio moltissimo per la sua
05:52presenza eh che dovrà tradursi in
05:54ulteriore impegno perché questa
05:56conferenza stampa è utile anche
05:58per riconoscere il lavoro che
06:00Inap ha fatto in questi quindici
06:02anni ma anche per continuare
06:04questo percorso insieme ciascuno
06:06per il suo ruolo. E passando la
06:08parola a Walter Cricri, direttore
06:10di Inap, grazie mille. Grazie
06:12Walter Cricri, direttore di
06:14Inap eh Walter Cricri è
06:16agronomo. Ecco eh il il dottor
06:18Caracciolo ha citato
06:20l'importanza di promuovere eh i
06:22nostri prodotti agroalimentari
06:24presso i cittadini però per
06:26promuovere bisogna conoscere,
06:28bisogna analizzare, bisogna
06:30sapere qual è la storia che sta
06:32dietro un prodotto anche la
06:34storia delle materie prime e nel
06:36caso del pane artigianale le
06:38materie prime fanno la
06:41differenza perché come ben
06:43sappiamo oggi abbiamo un livello
06:45di di conoscenza, di tecnologia
06:47e innovazione per cui molte volte
06:49il pane può essere insomma
06:51accompagnato nel suo percorso
06:53eh gustativo e sensoriale anche
06:55attraverso insomma degli degli
06:57additivi che non sempre però
06:59corrispondono insomma dal punto
07:01di vista qualitativo. E a Walter
07:03Cricri chiederei appunto che
07:05cosa che cos'è Inap? Inap è
07:07un prodotto che è un prodotto
07:09che è un prodotto che è un
07:11prodotto che è un prodotto che
07:13si può imparare grazie a
07:14questo prodotto eh e quindi
07:15chiedo al punto che cosa che
07:17cos'è Inap? Innanzitutto cosa
07:18avete fatto in questi quindici
07:20anni e soprattutto parto insomma
07:22anche con una provocazione
07:24cromatica qui vedo una mappa
07:26meravigliosa che è in
07:28distribuzione eh nella nella
07:30vostra cartellina insomma per
07:32conoscere il pane bisogna anche
07:34capire tecnicamente come si
07:36assaggia il pane perché sappiamo
07:38percorso. E quindi lascio la
07:42parola al direttore Cricri.
07:44Allora, grazie per la parola,
07:46eh, benvenuti a tutti voi. Io ho
07:48avuto modo di in qualche modo
07:50contattare ognuno di voi e è
07:52stato veramente un un gran
07:54piacere riuscire a a
07:56incasellare quanto più persone
07:58possibili perché eh devo devo
08:00anche ammettere che questo è un
08:02percorso che mi ha permesso di
08:04riconoscere un po' di persone
08:06e devo anche ammettere che
08:08qualcuno purtroppo è rimasto
08:10fuori nel senso che la i i
08:12posti riservati eh sono
08:14quarantacinque e le le
08:16adessioni sono state oltre la
08:19sessantina. E pertanto ecco la
08:23prima la prima parola voglio
08:25spendere in un ringraziamento a
08:28tutti voi. Ehm com'è nata
08:31Linap? Linap è nata nel duemila
08:35ottobre del duemila e nove
08:38presso la casta alimenti e che
08:40è una sorta di mh centro studi
08:43della dell'agora alimentare
08:45diciamo più della trasformazione
08:47degli alimenti più raffinati
08:50quindi dolciario, panificatori e
08:52così via. Ecco in questa in
08:54questa sede è stata ehm creata
08:56questa questa idea è stata
08:58trasformata in realtà eh con
09:00dei soci fondatori che sin da
09:03subito il nostro primo impegno
09:06è stato quello di trasformare i
09:08buoni intenti in qualcosa di
09:10certo, di di regole, di eh
09:12diciamo qualcosa di
09:14scientificamente provabile,
09:16realizzabile e riproducibile e
09:18quindi abbiamo adottato il
09:20metodo scientifico eh della
09:22utilizzando la statistica
09:24sostanzialmente. Ehm alcuni di
09:27noi provenivano da alcuni
09:30alcuni di noi provenivano
09:32comunque dall'assaggio di altre
09:34matrici, quindi siamo
09:35assaggiatori di olio, di di di
09:37salumi, chi di miele e così via.
09:39Per cui eh questo ci ha
09:41sicuramente facilitato nel fare
09:44tesoro delle diciamo del
09:47background eh ma eh ancor di
09:50più siamo riusciti diciamo a
09:53andare avanti per come fra un
09:55po' vi vi citerò. Sin da
09:58quando abbiamo realizzato il
10:00metodo che abbiamo registrato
10:02presso il Ministero dei Beni
10:03Culturali ed è quindi a
10:05disposizione di tutti coloro
10:07che ne vogliono prendere ehm
10:09visione utilizzarlo ovviamente
10:11noi ci adoperiamo per creare
10:13formazione, per dare per
10:15offrire una una visione eh a
10:17questo punto a questo punto
10:19specifica del metodo stesso
10:21quindi facciamo corsi ma di
10:23questo accenderò ancora dopo e
10:25per cui è a disposizione di
10:27tutti coloro di creare un
10:30linguaggio e un un filo
10:32conduttore che lega eh o meglio
10:34una teleferica che parte dalla
10:37dai panificatori che sono in un
10:40mondo a parte spesso eh isolati
10:43da dal diciamo da dal semplice
10:47eh utilizzo eh e quindi
10:49attraverso la ristorazione fa
10:52che farebbe e e ha fatto in
10:55un certo senso eh eh
10:57utilizzare questa metodologia
10:59questa narrazione questo
11:01racconto come eh diciamo è
11:03stato fatto anche per altre eh
11:05per altri alimenti uno su
11:07tutti lo cito perché penso che
11:09sia emblematico oggi è il vino
11:11eh ormai chiunque di noi eh
11:13entra in un in un ristorante e
11:15appena versato il vino il vino
11:17andiamo a girarne eh liquido
11:19vederne l'unghia, vederne
11:21l'ossidazione e vedere gli
11:23risultati di questo questo
11:25negli anni ottanta non era
11:27minimamente pensabile una cosa
11:29del genere perché era una
11:31bevanda una bevanda per Beoni
11:33era diventata pertanto eh la
11:35venivano finanziati pure gli
11:37agricoltori a destrippare eh
11:39impianti e i vigneti per cui fa
11:42vedere quello che è stato fatto
11:44da parte dei sommelier quindi
11:46ribaltare anzi risollevare le
11:48sorti non solo della vitivinicoltura
11:50ma anche del PIL italiano perché
11:52non è un concorso eh del PIL
11:55italiano e questo ci dà come un
11:57come visione sicuramente un
11:59qualcosa di auspicabile anche
12:01per il pane. Quindi dicevo
12:03abbiamo eh attivato ehm subito
12:05eh la possibilità di farci
12:06conoscere anche attraverso dei
12:08concorsi. Oggi noi siamo eh
12:10siamo da da dal duemila e
12:12quattordici giudici del premio
12:14Roma per esempio. Eh dal
12:16duemila e ventidue assumiamo la
12:17presidenza di questo concorso
12:19che è il concorso più più
12:21attraverso del mondo. È anche
12:23organizzato, è gestito, è
12:25avviato anche altri concorsi in
12:27Sicilia, a Trento, presso il
12:29Muse ehm abbiamo fatto diciamo
12:32altri concorsi anche nel Lazio
12:34per cui eh questa è stato un
12:37modo anche per testare la
12:39nostra metodologia ma anche
12:41iniziare a creare una una
12:43un'attività che possa eh in
12:45qualche modo dare voce al al
12:47settore. Eh subito dopo abbiamo
12:49in collaborazione con le
12:51camere di commercio di Trento,
12:53di Imperia e di Salerno abbiamo
12:55fatto dei corsi in queste
12:57città . Ma altrettanto abbiamo
12:59realizzato dei corsi anche in
13:01in altre regioni oltre che
13:03ecco la la Calabria che ha avuto
13:05un percorso tra l'altro
13:06particolare che adesso cito pure
13:08che merita di essere citato ehm
13:11anche in Abruzzo nel eh nel
13:14Lazio eh e nella e nelle Marche.
13:18E quindi già stiamo formando
13:20degli assaggiatori in tutto il
13:22territorio nazionale. Nel caso
13:24della ehm del eh della regione
13:26Calabria siamo riusciti ad
13:28avere una collaborazione con
13:30l'ARSAC, azienda regionale per
13:32i servizi in agricoltura. Ecco
13:34in un frangente in un periodo
13:36abbiamo fatto delle abbiamo
13:38formato trenta trentadue
13:39assaggiatori distribuiti su
13:41tutto il territorio. Eh
13:42calabrese. Questi ci hanno
13:44permesso questa formazione ci
13:46hanno permesso di creare
13:48profili sensoriali per ogni pane
13:50che i cercatori di pani hanno
13:53eh rilevato sul territorio e
13:56queste eh diciamo questa
13:58rilevazione non si è conclusa
14:00solamente con il ma parli eh in
14:03modo cartageo ma eh eh
14:05attraverso un'applicazione che
14:06abbiamo appositamente realizzato
14:08e siamo i primi la prima
14:10associazione di categoria che
14:12abbiamo ehm realizzato
14:14con un database per acquisire
14:18eh le caratteristiche dei dei
14:20pani e i relativi panifici ma
14:23anche è un un eccezionale
14:26ausilio durante l'assaggio. Noi
14:28non facciamo gli assaggi
14:30appuntando su carta ma
14:31direttamente su ovviamente ci
14:33siamo siamo partiti per ultimi
14:35nel mondo della della
14:37dell'assaggio ma eh abbiamo
14:39utilizzato anche le risorse più
14:43e quindi con ehm l'ausilio di
14:47PC o iPad e così via eh
14:49individuiamo tutte le
14:51caratteristiche eh qualitative
14:53con delle tendine e con dei
14:55cursori le intensità di queste
14:57caratteristiche e quindi in
14:59tempo reale il capo panel riesce
15:01ad avere eh la restituzione di
15:03un profilo sensoriale quindi con
15:05tutto un report specifico per
15:07ogni caratteristica che viene
15:09eh assaggiata da da tutto il
15:11mondo e quindi la
15:13statisticamente restituisce
15:14anche un grafico il grafico di
15:16che rappresenta in modo
15:18eloquente eh anche per un
15:20consumatore medio eh le
15:22caratteristiche che potrÃ
15:23ritrovare su quella tipologia di
15:25pane. Mi sono dilungato su
15:27questo aspetto perché per noi è
15:28stato molto importante perché
15:30ogni panificio che è stato
15:32collocato eh ritrovato per
15:34esempio in Calabria lo abbiamo
15:36mappato su una mappa che su
15:38base sulla piattaforma Google
15:40mappato su una mappa dove eh
15:43cliccandoci ancora eh diciamo
15:45eh per gli addetti ai lavori in
15:48senso all'interno del del
15:50speriamo di poter riprodurre
15:52questo eh questo esercizio,
15:54questo esperimento un po' in
15:56tutte le regioni e renderlo più
15:59utilizzabile. Ehm quindi
16:01cliccandoci eh si ha di ogni
16:03pane, di ogni panificio
16:05assaggiato, il profilo, il
16:07relativo profilo sensoriale. Mi
16:09sembra una sensazione insomma
16:11condiviso da tutti noi. Io quando
16:13sento il profumo di pane trovo
16:15diciamo questa sensazione
16:17inebriante che ti attira proprio
16:19a mangiarlo ma come si assaggia
16:21il pane? Dal profumo o perché
16:24profumo insomma una cosa un po'
16:26furba quella reazione di Maillard
16:28che abbiamo imparato tutti a
16:29conoscere perché siamo diventati
16:31quasi tutti chef eh qual è in
16:33realtà il metodo che vi ha
16:35portato a costruire questa
16:37reazione? Il profumo di pane
16:39che vi ha dato? Il profumo? Su
16:42questo su questo mi devo
16:43contenere perché avrei da da
16:45coinvolgervi e questo è
16:47l'appuntamento che poi vi
16:49chiederò. Ehm no non è il
16:51profumo di pane appena sfornato
16:53perché quello è è lo stesso
16:55uguale identico al pane sfornato
16:57a tutte le ore che troviamo nei
16:59grandi nei grandi centri
17:00commerciali. Ecco il profumo di
17:02pane non è quello appena
17:03sfornato. Quello è un una
17:05cosa che ci attrae. Questa è
17:07una cosa interessante. Questa è
17:08una droga. Ci ci attrae. Però a
17:11volte ci inganna. I odori, i
17:13profumi e allora diciamo che in
17:15modo molto sintetico partiamo
17:17dalla vista quindi noi andiamo
17:19a individuare tutte le
17:20caratteristiche per questo
17:21l'importanza anche della scala
17:22cromatica della crosta e della
17:24mollica e e quindi eh
17:26individuarne la forma, il
17:28colore, quindi avere degli
17:29strumenti per per raccontarlo,
17:31per descriverlo, per narrarlo il
17:34olfattivo, gustativo e anche
17:36uditivo in base e questo ci da
17:38diciamo lo self life di spesso
17:40del del del prodotto. Per cui
17:42eh l'assaggio è eh si utilizzano
17:45tutte cinque sensi. Anche il
17:47sesto magari se uno ha la
17:49capacità . Eh e il sesto è
17:51proprio la la narrazione, la
17:52sintesi di tutto eh la
17:54sinestesia di di tutte cinque
17:57sensi e avere la capacità di
17:59rappresentarlo come se fosse
18:01diciamo un un un altro
18:03alimento come siamo abituati a
18:05mh a raccontare. Ecco concludo
18:08questa questa carrellata delle
18:10nostre attività e diciamo che
18:12ovviamente noi abbiamo eh poi
18:13abbiato una serie di attivitÃ
18:15eh in collaborazione con con
18:17altri organismi. Per esempio
18:18siamo stati abbiamo rappresentato
18:20ehm i alcuni pani eh un bel
18:23numero circa quaranta pani al
18:25Golosaria eh la fiera di Milano
18:29eh ma altre fiere, altre
18:31attività , per esempio la Gran
18:32Festa del Pan è stato un una
18:34nostra palestra, un nostro
18:36gymnasium dove poter eh
18:38sperimentare, fare i primi
18:40corsi e così via. Bene. Tutto
18:43questo oggi noi lo vorremmo
18:45mettere a disposizione. Siamo
18:47arrivati, siamo diventati non
18:49maggiorenni, ma siamo prossimi.
18:51E non vorrei essere irrispettoso
18:55e eh dissacrante. Io oggi la
19:00definerei quasi la ventotene del
19:03pane. Nel senso che eh eh qui
19:06siamo riuniti un po' tutti
19:08quanti ehm per vari aspetti,
19:11vari organismi, varie finalità ,
19:13varie ehm conoscenze e
19:15competenze. Siamo riuniti per
19:17lo stesso motivo. Purtroppo non
19:20c'è stato diciamo anche in
19:22qualsiasi tipo di inter di
19:25conoscere la lingua dei vari
19:28stati, delle varie delle varie
19:30regioni, dei vari panifici e
19:32così via. Ecco noi con la
19:34nostra il nostro inglese la
19:36nostra lingua ufficiale diciamo
19:38eh quella del metodo vorremmo
19:40farci da da da interpretri, da
19:43da collettore e quindi questo è
19:45la nostra il nostro auspicio.
19:47E perché ci teniamo tanto? Ci
19:49teniamo tanto perché noi lo
19:51sappiamo da da dall'interesse
19:53del singolo panificatore o del
19:55singolo laboratorio che è
19:57sicuramente importante e che noi
19:59siamo in grado di valorizzarlo
20:01raccontando il il dettaglio di
20:03ogni singola di ogni singola
20:05produzione. Ma oggi l'emergenza
20:07è quella di eh tutelare un
20:09patrimonio culturale che
20:12basterà una generazione di
20:15passaggio che non riceve il
20:17testimone e abbiamo perso
20:19tutti i pani che si sono
20:21sviluppati in Italia e lo
20:23sappiamo da millenni e in
20:25Italia i pani sono uno diverso
20:27da un altro perché sono tutti i
20:29pani che sono legati al
20:31territorio è il migliore biglietto
20:33da visita di ogni territorio
20:35italiano non c'è un pane più
20:37buono e uno meno buono o più
20:39bello o più brutto sono tutti i
20:41pani che si sono sviluppati
20:43accompagnando il companatico cioè
20:45l'agroalimentare che lo ha
20:47sviluppato non si può
20:49trasmettere con un manuale o con
20:51una o con una ricetta una
20:53semplice ricetta questa deve
20:55essere trasmessa attraverso
20:57l'arte attraverso
20:59l'artigianalità e quindi questa
21:01questa eh questa capacità noi
21:03la dobbiamo riuscire a
21:05trasmettere come diceva Sant'
21:07Tommaso nulla è nella mente che
21:09prima non sia stato nei sensi
21:11ecco quindi dobbiamo imparare
21:13iniziare a utilizzare questo
21:15linguaggio per trasferire
21:17trasformare quello che che
21:19noi percepiamo attraverso i
21:21sensi e poterlo in qualche modo
21:23rendere disponibile nella
21:25nella nostra mente
21:27quale sono
21:29le diciamo qual è l'intento
21:31quello di creare una chiave di lettura
21:33offerta come dicevo
21:35prima dal panificatore al ristoratore
21:37fino al consumatore magari
21:39attraverso anche le rivendite
21:41e così via dare
21:43voce dare
21:45narrazione
21:47la ristorazione è un
21:49è un
21:51un complice eccezionale
21:53perché
21:55facevo prima il caso
21:57dell'olio del del
21:59vino ma vale per l'olio per i salumi e così
22:01via ma
22:03altrettanto andrebbe fatto anche per
22:05per la panificazione abbinare
22:07un pane alla
22:09gastronomia di quella ristorazione
22:11è come vendere
22:13un'altra pietanza è come
22:15spendere un'altra
22:17possibilità di
22:19commercio di quel bene quindi a questo
22:21punto si arriva al singolo prodotto
22:23nutrire e
22:25gustare sono due cose diverse
22:27noi fino a qualche decennio fa
22:29avevamo necessità di nutrirci
22:31oggi no oggi il consumatore
22:33attento attraverso anche la formazione
22:35la conoscenza lo diceva prima l'onorevole
22:37e abbiamo competenze abbiamo capacitÃ
22:39di conoscenza cognitive
22:41e quant'altro che ci permettono
22:43tutte quante di poter
22:45o di voler pretendere
22:47di più e quindi non
22:49fermarsi solamente al
22:51nutrimento ma imparare a
22:53gustare quindi ad apprezzarle
22:55e poi si è citato
22:57prima gran parte del pane
22:59proprio magari proprio di quel pane che
23:01viene prodotto chissà dove
23:03importato in Italia con materie prime che
23:05non conosciamo e così via
23:07o comunque un
23:09prodotto altamente industriale
23:11confezionato e così via ben vengano
23:13tutti quanti perché sono comunque
23:15necessari e indispensabili per le persone
23:17meno abbienti però se uno
23:19ha la possibilità di poter distinguere
23:21e scegliere ben venga e quindi quel pane
23:23lì quel pane artigianale
23:25è sicuramente una lotta anche allo spreco
23:27perché noi siamo nelle condizioni di
23:29non solo di assaggiarlo
23:31il pane da quando viene sfornato
23:33magari dopo 12 ore quando il
23:35maillard è andato via
23:37ma poterlo continuare
23:39a nutrirci
23:41e a gustarlo anche nei giorni
23:43successivi perché il pane si matura nei giorni
23:45successivi se è un pane fatto con
23:47lievito madre concludo
23:51questa possibilitÃ
23:53è importante
23:55quindi per lottare lo
23:57spreco alimentare.
23:59Due proposte veloci
24:01la prima è a lungo termine ed è quello che
24:03noi vorremmo
24:05ci auguriamo a questo punto di
24:07creare un albo che possa
24:09in qualche modo riconoscere
24:11questa nostra funzione come avviene
24:13già per l'olio extravergine d'oliva
24:15dove ci sono dei registri
24:17regionali ma l'albo è nazionale
24:19ecco poter utilizzare uno strumento
24:21di questo tipo per coinvolgere
24:23ancora di più
24:25quindi questo è il nostro prossimo
24:27impegno, il nostro prossimo passo e magari
24:29ci darete una mano anche voi
24:31per farlo. La seconda
24:33proposta è una proposta
24:35che non avrebbe termine ed è
24:37quello che io chiedo
24:39diciamo ospitalitÃ
24:41o chiederemmo ospitalitÃ
24:43a un'organizzazione di voi
24:45chiunque voglia iniziare
24:47a farlo a fissare
24:49già una data, un impegno
24:51che possa vederci seduti
24:53al tavolo comune e
24:55quindi trasformare quella ventotene
24:57che ho citato prima in qualcosa
24:59siamo qui apposta, siamo nella sala
25:01stampa della Camera dei Deputati e quindi
25:03colgo già subito con attenzione
25:05questa sua proposta di
25:07medio e lungo termine che però può essere tradotta
25:09in un'iniziativa parlamentare
25:11essendo anch'io insomma vicepresidente
25:13della Commissione Agricoltura
25:15nel suo intervento il direttore Gricri
25:17paventava una
25:19problematica che giro subito
25:21ad Atenaide e Arpone
25:23responsabili nel magazine di
25:25Italia Angourmet perché in effetti
25:27quando parliamo di pane
25:29artigianale noi siamo
25:31come dire in un momento di difficoltÃ
25:33non è così facile il ricambio
25:35generazionale rispetto a una
25:37professione che ha diciamo
25:39una sua capillarità sul territorio
25:41nazionale ma è
25:43un lavoro duro che richiede
25:45impegno, professionalitÃ
25:47e noi rischiamo di perdere
25:49nel nostro paese
25:51un patrimonio irripetibile
25:53poi chi farà un po' di domande
25:55a Chef Barbieri
25:57perché io un po' ho questa curiosità su quanti
25:59pani effettivamente ci sono in Italia
26:01ce l'ho e quindi
26:03si prepari la risposta
26:05ecco però oggi in sala abbiamo
26:07molte rappresentanze del
26:09settore e della filiera
26:11che hanno ulteriori richieste
26:13rispetto e proposte rispetto a quello
26:15che ha fatto INAP e quindi lascio la parola
26:17alla dottoressa Arpone
26:19allora innanzitutto
26:21buongiorno a tutti e
26:23grazie davvero sia Walter
26:25sia Vincenzo di avermi invitato
26:27in quest'occasione
26:29ma ringrazio soprattutto l'onorevole
26:31Maria Chiara Gadda perché
26:33la più grande
26:35la voce più forte che mi
26:37in questi venticinque anni di professione
26:39legata al pane mi arriva
26:41è quello che il pane
26:43venga in qualche modo ascoltato
26:45gli assaggiatori di pane lo ascoltano
26:47proprio toccandolo
26:49e sentendo anche il crunch
26:51le istituzioni
26:53forse anche i consumatori devono
26:55imparare ad ascoltare anche quello
26:57che proprio viene dal mondo del pane
26:59e come essere qui
27:01ed essere in questa
27:03ascoltato in questa occasione
27:05è molto importante
27:07i panificatori cosa chiedono?
27:09chiedono
27:11hanno due settori
27:13che vogliono in qualche modo
27:15tutelare, prima vogliono tutelare
27:17il prodotto
27:19e seconda cosa vogliono tutelare
27:21la professione, in questo modo
27:23si riesce a valorizzare
27:25quella straordinaria
27:27biodiversità che noi abbiamo
27:29in questo paese in tutti i
27:31settori dell'agricoltura e anche
27:33nella panificazione
27:35i panificatori io ho raccolto
27:37diciamo così le voci
27:39di alcune
27:41associazioni di categoria perché
27:43questo è una piccola
27:45pecca, ce ne sono tantissime
27:47associazioni di categorie bisognerebbe
27:49avere una voce
27:51comune però molte associazioni
27:53hanno presentato delle
27:55norme, dei disegni
27:57di legge e questi disegni di legge
27:59andrebbero ascoltati
28:01perché vengono
28:03direttamente da loro e nessuno
28:05meglio di un panificatore conosce
28:07che cosa tutelare
28:09a livello sia di prodotto sia di maestria
28:11con Fartigianato e CNA
28:13mi hanno
28:15detto che insomma c'è un disegno di
28:17legge che si identifica con
28:19un AS 413
28:21io sono
28:23non conosco diciamo le procedure però
28:25ecco
28:27tutte le associazioni chiedono di
28:29tutelare il pane come pane fresco
28:33perché è quello che
28:35contraddistingue sicuramente
28:37un artigiano
28:39da un'industria per esempio
28:41che non vuol dire demonizzare l'industria
28:43ma valorizzare la diversitÃ
28:45che c'è nella produzione di
28:47questo
28:49alimento che un panificatore
28:51che io stimo tantissimo che è
28:53Ezio Marinato definisce come libero
28:55quindi la prima cosa è che
28:57nessuna associazione vuole demonizzare
28:59nessuno però vogliono puntare
29:01sulla qualità del prodotto
29:03l'eccellenza del prodotto
29:05e lo si fa tutelandolo
29:07anche Simone Pieragostini del
29:09Richmond Club mi ha
29:11sottoposto come dire
29:13nelle sue note il fatto che esiste da nove
29:15anni un provvedimento
29:17legislativo che si chiama
29:19DDL 600
29:21che giace nelle Camere del
29:23Parlamento quindi se un senso
29:25a essere qui è quello di
29:27ho presentato anche io nella scorsa legislatura
29:29esattamente se un senso a
29:31essere qui è perché i panificatori
29:33vorrebbero essere
29:35ascoltati e poi
29:37si tutelano da soli ma essere ascoltati
29:39e essere coadiuvati
29:41dalle istituzioni sicuramente
29:43è positivo e quindi
29:45dicevo questa è una
29:47richiesta di tutela del prodotto
29:49che è diverso che è
29:51sicuramente legato al territorio
29:53che è legato all'agricoltura
29:55ma che ha un tratto
29:57comune almeno quello artigianale
30:01qualcuno ce l'è riuscito
30:03il mio amico Massimo Gorgetto
30:05è riuscito a far varare
30:07una legge regionale
30:09sul pane fresco
30:13e non si ferma perché una volta che
30:15lo tuteli lo devi anche
30:17far conoscere e loro fanno delle
30:19feste del pane
30:21lo devi continuare a modificare perché
30:23è un elemento vivo il pane quindi cambia
30:25cambiano le tecniche cambiano le materie prime
30:27e quindi insomma
30:29è sicuramente un alimento
30:31della nostra cucina che
30:33va valorizzato
30:35e tutelato in qualche modo
30:37non si tutela solo
30:39con la legge perché non è
30:41sempre tra virgolette colpa dei politici
30:43o merito dei politici
30:45quello che bisogna fare
30:47è tutelare anche la
30:49professione del panificatore
30:51in questo senso
30:53la professione del panificatore è un po'
30:55accomunata ad altre categorie
30:57tutti gli artigiani da tempo
30:59chiedono che ci sia
31:01un profilo comune
31:03una forma comune di
31:05crescere
31:07come dire studiare
31:09e quindi di far studiare i ragazzi
31:11con un percorso
31:13che sia uniforme
31:15gli artigiani hanno delle caratteristiche
31:17peculiari per ogni
31:19settore ma hanno anche delle caratteristiche
31:21in comune il lavoro manuale
31:23anche l'apprendistato
31:25e quindi insomma ci sono
31:27dei tratti comuni
31:29e sicuramente una grande
31:31necessità di
31:33valorizzare non in senso
31:35di tutela in senso stretto ma
31:37proprio di tutelare un percorso
31:39di formazione che
31:41fa a monte
31:43sul prodotto ma
31:45che deve essere fatto anche sulla professione
31:47in sé quindi educare i ragazzi
31:49e valorizzare
31:51la loro formazione in modo che si sentano
31:53orgogliosi di quello che fanno
31:55a me vengono in mente
31:57degli esempi per esempio in Francia c'è
31:59un percorso che si chiama
32:01MOF che è
32:03Meilleur Ouvrier de France vuol dire che è legato
32:05alle professioni artigianali ma anche no
32:07è una specie di master però è un master
32:09che dura dalla formazione
32:11di base fino alla laurea
32:13portarlo anche in Italia
32:15con forme magari più
32:17adatte al nostro settore
32:19potrebbe essere una strada
32:21comunque sicuramente
32:23molte delle
32:25associazioni chiedono
32:27e realizzano dei programmi di formazione
32:29come
32:31per esempio
32:33l'associazione di Antonio Tassone che è
32:35Assipan che ha proprio
32:37mandato una proposta concreta
32:39di come si potrebbe realizzare
32:41la formazione per valorizzare
32:43il pane di qualitÃ
32:45e questa formazione parte
32:47innanzitutto dai dirigenti
32:49da chi poi deve trasmettere
32:51la cultura
32:53del pane
32:55quindi diciamo da un lato
32:57tutelare il prodotto dall'altro tutelare
32:59la professione valorizzarla
33:01far capire una volta
33:03quando ero giovane io che ho fatto il liceo classico
33:05la scuola professionale
33:07era il parcheggio di chi
33:09non aveva voglia di studiare
33:11deve questa
33:13come dire malconoscenza
33:15e questo pregiudizio
33:17deve essere in qualche modo
33:19scardinato e secondo me
33:21un percorso formativo potrebbe essere
33:23una qualifica professionale che renda
33:25non solo consapevoli non solo edotti
33:27ma anche proprio orgogliosi di fare
33:29il panificatore
33:31secondo me potrebbe essere una strada
33:33e in questo chiedo
33:35nel mio piccolo che ci sia veramente una collaborazione
33:37che trascenda le associazioni
33:39che trascenda le professioni
33:41che trascenda la politica
33:43che trascenda tutto perché sono d'accordo
33:45con Walter
33:47il pane è un patrimonio
33:49incredibile
33:51il pane italiano non è uguale al mondo
33:53questo penso di poterlo dire dopo 25 anni
33:55di professione in cui
33:57mi occupo del pane in cui ho girato
33:59moltissimo in Italia
34:01ma anche la stessa Francia
34:03che pure è avvantaggiata
34:05da questo percorso
34:07che è degli anni venti
34:09sono ormai tarati
34:11non ha la nostra biodiversitÃ
34:13non ha molto spesso la nostra perizia
34:15non ha molto spesso neanche dal punto di vista
34:17del consumatore
34:19non ha la nostra attenzione poi così
34:21incredibile al prodotto
34:23e quindi la tanto
34:25come dire
34:27blasonata baguette
34:29nel 90% dei casi non è un prodotto
34:31poi così d'eccellenza tant'è che
34:33nei vari campionati del mondo
34:35da ormai qualche anno la migliore baguette
34:37la fanno gli italiani
34:39perché abbiamo una maestria
34:41e questa maestria
34:43in qualche modo deve essere valorizzata
34:45chiudo con l'intervento
34:47di Michela Giurilli spero di non aver dimenticato
34:49nessuno ma insomma mi sono
34:51segnata
34:53Mario Porrone per esempio
34:55era un altro che mi sono dimenticata
34:57che punta l'attenzione
34:59su proprio valorizzare il mestiere
35:01dell'artigiano
35:03Michela Giurilli mi fa
35:05una proposta molto interessante che è quella di creare
35:07una rete. Allora noi abbiamo
35:09in Italia non solo la biodiversità del pane
35:11ma anche la biodiversità delle associazioni
35:13quindi ognuno attraverso le proprie
35:15istanze
35:17cerca di portare avanti
35:19sia a livello legislativo
35:21sia a livello anche di formazione
35:23quello che ritiene
35:25più importante nel modo del pane
35:27Michela che fa parte di
35:29Ambassador du Pain che è un'associazione
35:31francofona
35:33francese che è stata
35:35come dire di cui
35:37il maestro Giurilli, la moglie
35:39Fausta e Michela che è la figlia
35:41portano avanti
35:43come dire questo concetto di rispetto del pane
35:45ecco questo rispetto del pane
35:47dovrebbe essere secondo me
35:49un po' il tratto comune
35:51che serve per
35:53per crearla questa rete
35:55INAP può essere in questo senso
35:57forse come dire
35:59non dico garante ma essendo
36:01super partes potrebbe essere uno strumento
36:03interessante perché
36:05secondo me nel nostro paese abbiamo
36:07un grande patrimonio e una
36:09scarsa volontà o una scarsa capacitÃ
36:11di fare rete. Perché la baguette
36:13è il pane più famoso al mondo? Perché la Francia
36:15i francesi sono in grado di fare rete
36:17e non è vero che non sono belligeranti
36:19e non è vero che non sono diversi
36:21e non è vero che non sono attaccati
36:23alla poltrona o quello che vogliamo dire
36:25hanno però la capacitÃ
36:27di fare scudo, di fare
36:29rete e nel momento in cui si
36:31sporta qualcosa di francese
36:33se ne conoscono le caratteristiche
36:35se ne conosce lo standard
36:37si riconosce una certa maestria
36:39nel farlo e nel comunicarlo
36:41e quindi
36:43noi non dico
36:45di essere esterofili perché noi abbiamo
36:47le nostre caratteristiche e se litighiamo
36:49alla fine va bene anche così
36:51perché vuol dire che siamo più vivaci
36:53però secondo me in alcuni tratti
36:55comuni che sono il rispetto del pane
36:57la formazione, la tutela
36:59perché molti artigiani
37:01devono essere tutelati molto spesso
37:03si trovano impreparati anche di fronte ai
37:05controlli
37:07giusti e corretti che fanno
37:09le istituzioni che però
37:11sono talmente lasciati così
37:13un po' al caso o alla buona coscienza
37:15di chi fa i controlli che loro sono
37:17impreparati. In questo senso le normative
37:19servono anche per uniformare, per chiarire
37:21cos'è un pane fresco, per chiarire
37:23che cos'è
37:25un pane precotto
37:27per chiarire una certa filiera
37:29adesso ci sono gli strumenti anche per le filiere
37:31quindi c'è la blockchain
37:33ci sono tantissimi strumenti che possono
37:35aiutare anche il consumatore
37:37a verificare esattamente cosa c'è
37:39in un prodotto.
37:41Chiudo perché credo di essere
37:43di avversorato
37:45dicendo questo, se ognuno di noi
37:47sembra banale, sembra retorico
37:49e lo capisco
37:51la realtà ci porta un pochino anche a
37:53non dico combatterci
37:55ma insomma quantomeno
37:57a disputarci
37:59e a chiarirci tra di noi
38:01però se noi facessimo
38:03tutti un piccolo passo indietro
38:05e un passo invece in avanti
38:07nel mettere
38:09per iscritto delle regole
38:11delle necessitÃ
38:13che esistono in questo mercato
38:15per permettere
38:17di crescere, quindi permettere
38:19di non perdere una generazione
38:21di artigiani ma anzi
38:23di valorizzarla, secondo me
38:25si potrebbe veramente
38:27andare avanti. Uniti, è inutile dirlo
38:29ribadisco è banale ma è vero
38:31si ottiene di più rispetto, se si presentano
38:33due leggi
38:35che magari hanno delle caratteristiche
38:37particolari ma altre in comune
38:39non si fa il bene della categoria
38:41quindi se dal mio punto di vista privilegiato
38:43io ho veramente il privilegio di conoscere
38:45delle persone straordinarie
38:47nell'ambiente del pane
38:49straordinarie, alcuni sono, li considero
38:51miei fratelli perché sono
38:53ho conosciuto nel pane delle persone
38:55per bene e permettetemi di dirlo
38:57ci sono in tutti i settori
38:59però i panificatori
39:01hanno una marcia in più, forse hanno
39:03un elemento magico sottomano
39:05imparano a rispettarlo
39:07e a seguirlo
39:09invece che
39:11condizionarlo, comunque il tema è
39:13se noi facciamo
39:15un piccolo passo indietro ognuno
39:17e ne facciamo invece uno avanti
39:19nel senso dell'unione
39:21della categoria in nome del prodotto
39:23e della professione
39:25potremmo fare di più
39:27ringrazio la dottoressa Arponi per questa
39:29perfetta sintesi perché
39:31in pochi minuti
39:33portare così tante voci
39:35ma soprattutto richiamarci a quella necessitÃ
39:37che insomma è quella che dobbiamo
39:39portare anche in quest'aula di
39:41mettere
39:43esatto quindi possiamo
39:45poi verificarli insieme
39:47mettere a sistema quando
39:49le regole servono per crescere
39:51per definire e non per mettere
39:53burocrazia sono
39:55diciamo il dovere che ciascuno
39:57di noi deve fare. Le conclusioni
39:59non possono che essere
40:01lasciate a chef
40:03Vincenzo Barbieri presidente
40:05di INAP, non posso
40:07però non ricordare dove ci siamo
40:09conosciuti e dove ci siamo rincontrati
40:11perché noi ci siamo conosciuti al G7
40:13agricoltura e peraltro
40:15ricordo che in queste ore c'è
40:17un grande evento che riguarda l'agricoltura
40:19che appunto agricoltura è, oggi
40:21è anche una giornata importante perché abbiamo in Italia
40:23il nuovo commissario
40:25per l'agricoltura e quindi insomma
40:27sappiamo bene, l'ho detto
40:29fin dall'inizio, quando si parla di pane
40:31non si può non parlare anche
40:33delle materie prime che
40:35costituiscono il pane, che costituiscono questa
40:37questa biodiversitÃ
40:39quindi anche tutelare delle politiche
40:41di filiera è un altro
40:43elemento importante però
40:45con chef Barbieri vorrei insomma
40:47toccare un altro tema perché quando si parla
40:49di pane spesso
40:51noi vediamo il pane sulla tavola
40:53ma è inserito nel
40:55coperto, non sempre
40:57si dà al pane quel
40:59suo ruolo importante
41:01che nella storia ha sempre avuto
41:03il pane ha
41:05come è già stato detto
41:07un impatto simbolico
41:09nelle grandi religioni
41:11ce l'ha sicuramente, ce l'ha sul fronte
41:13dello spreco alimentare, ce l'ha anche nella storia
41:15del nostro paese, ricordo
41:17soltanto la vostra memoria, il viaggio
41:19che fece De Gasperi dopo la
41:21seconda guerra mondiale è chiamato il viaggio
41:23del pane perché il nostro era un paese
41:25dove le persone non avevano
41:27dopo la seconda guerra mondiale accesso
41:29a un cibo buono, sano e di qualitÃ
41:31quindi il pane sicuramente
41:33non va sprecato e noi ci siamo
41:35conosciuti al G7 e rincontrati
41:37ad Altomonte alla grande
41:39festa del pane perché qui insomma lascio
41:41la parola a Denzo
41:43Barbieri, il pane è anche
41:45e può essere anche un'occasione
41:47per rivitalizzare
41:49i nostri borghi, le nostre aree interne che
41:51spesso sono a rischio spopolamento
41:53e quindi questo connubio
41:55tra cibo, pane
41:57e territorio è in questo
41:59devo dire che Enzo
42:01Barbieri è assolutamente
42:03un testimonial perfetto perché è
42:05grazie anche alla sua attivitÃ
42:07imprenditoriale, al suo essere
42:09testimonial nel mondo che questo
42:11piccolo e meraviglioso borgo
42:13della Calabria che è Altomonte appunto
42:15vive
42:17e appunto vive soprattutto in quelle giornate
42:19in cui il pane
42:21riapre anche delle tradizioni
42:23storiche che appunto rischiano
42:25anche in questo momento storico di perdersi
42:29Grazie Maria Chiara
42:31è stata veramente un'emozione
42:33grande, io e Walter
42:35il direttore stiamo
42:37vivendo oggi un'emozione
42:39una cosa che sognavamo da tempo
42:41poi la cosa si è realizzata
42:43perché incontrando
42:45l'On. Gadda lei ci ha
42:47detto che sarebbe molto bello presentare
42:49questi nostri progetti, queste nostre idee
42:51all'interno di una
42:53istituzione così
42:55importante
42:57e dar voce ai nostri pensieri
42:59io sono da sempre
43:01mi occupo di ristorazione
43:03anche dalla mia stazza si vede
43:05quanto amo il pane, per me
43:07il pane ha un valore importantissimo
43:09il pane in generale
43:11il pane è buono in generale
43:13l'altro giorno con una
43:15critica giornalista americana
43:17parlando di pane
43:19lei impazziva per i nostri pani
43:21e io facevo un bel discorso
43:23sui pani in generale
43:25io ho vissuto la mia infanzia a Ferrara
43:27e ho parlato benissimo
43:29del pane di Ferrara
43:31la coppia ferrarese
43:33lei
43:35subitamente ha detto
43:37no ma quello è un pane
43:39io l'ho anche
43:41sgridato, ho detto del pane
43:43non si possono dire queste espressioni
43:45il pane di Ferrara
43:47va mangiato con le specialità ferrarese
43:49se io mangio un pezzo
43:51di salame all'aglio, mangio
43:53del salame da sugo
43:55col purè, non posso non mangiare
43:57abbinarlo al pane di Ferrara
43:59assolutamente
44:01se mi mangio uno stufato di manzo
44:03di carne podolica, ho bisogno
44:05del pane calabrese
44:07c'è bisogno di salumi toscani
44:09c'è bisogno del pane sciapo toscano
44:11i pani sono tutti straordinari
44:13quando sono fatti bene
44:15e a proposito quando si parlava
44:17dottoressa Rapone
44:19di cose particolari
44:21a favore dei panificatori
44:23io e Walter da tempo
44:25stiamo progettando una cosa bellissima
44:27pensavamo di realizzarli
44:29in questa giornata
44:31un colloquio col Ministro
44:33Lollobrigida
44:35con lui l'ho incontrato in Germania
44:37l'ho incontrato a Milano, l'ho incontrato in varie occasioni
44:39e gli dico sempre
44:41che gli devo parlare di quello che
44:43noi pensiamo, perché il mondo del pane
44:45i panificatori
44:47non sono artigiani comuni
44:49un conto è fare biciclette
44:51un conto è fare
44:53i panificatori fanno una cosa
44:55non bella, meravigliosa
44:57fanno un lavoro
44:59svolgono un lavoro che merita
45:01un rispetto straordinario
45:03come si fa in Francia
45:05io mi ricordo quando
45:07Walter ti ricordi quando invitammo
45:09Messie
45:11Joseph D'Orfè
45:13il campione del mondo di pane al saziano
45:15che è stato da noi una settimana
45:17ci ha dato delle lezioni
45:19su pane bellissimi
45:21in Francia i panificatori
45:23gli artigiani di pane
45:25hanno il titolo di
45:27di maestri
45:29del pane
45:31cioè perché non dare
45:33un titolo del genere
45:35ai nostri panificatori
45:37da parte del ministero
45:39da parte di quegli enti che sono
45:41preposti a far sì
45:43perché i panificatori dato che fanno un lavoro
45:45di sacrificio, un lavoro
45:47particolarmente
45:49importante per quello che ci poi
45:51portano a tavola, un lavoro difficile
45:53perché poi difficilmente
45:55nel mondo del pane
45:57le generazioni si alterano
45:59i figli dei panificatori
46:01ma stessi i panificatori dicono ai figli
46:03no tu devi studiare, non devi fare
46:05i sacrifici che abbiamo fatto noi
46:07io per esempio sono uno di quelli
46:09fortunatissimo perché ai miei figli
46:11nonostante laureati tutti ho detto
46:13ragazzi sappiate che se fate i ristoratori
46:15sarete uomini liberi
46:17per sempre, se invece farete
46:19gli avvocati e cose sarete
46:21schiavi di
46:23tutta una serie di cose e ai miei figli
46:25sono fortunato, fanno il mio lavoro
46:27mi permettono per esempio di essere
46:29oggi qui, io ho Michele mio figlio
46:31che oggi gestisce
46:33anzi dopo siete tutti invitati
46:35a Agricoltura Epe
46:37che cuciniamo noi delle cose meravigliose
46:39venite a mangiare con noi
46:41le mie figlie sono ad
46:43Altomonte dove gestiscono
46:45l'attività senza problemi con
46:47grande
46:49capacità , con grande
46:51diligenza
46:53e questa è una cosa che a me
46:55fa onore, fa piacere
46:57e mi fanno sognare
46:59così pure il mondo del pane dovrebbe
47:01essere così perché qui io
47:03ho dei panificatori che conosco benissimo
47:05che tra l'altro
47:07io sono il loro testimone
47:09pensate anche oggi
47:11io assaggerete un pane
47:13meraviglioso
47:15al mio stand, questo panificatore
47:17pensate come sono
47:19anche generosi i panificatori, ogni
47:21volta che io vado in giro per
47:23il mondo, ma non solo lui
47:25tanti altri qui presenti
47:27mi dicono Enzo quanto pane ti serve?
47:29100 pagnotte, 200 pagnotte
47:31300 pagnotte, mi danno
47:33pagnotte da 2 kg, noi in Calabria sapete
47:35siamo esagerati, per noi il pane
47:37da 250 grammi non esiste
47:39per esempio l'altro giorno mi sono trovato
47:41a Ferrara in un panificio
47:43dove vado a pigliare la famosa tenerina
47:45ferrarese, una signora che ha preso
47:47una coppietta di 50 grammi
47:49anche ferrarese siamo un po' diversi
47:51quindi sono
47:53realtà diverse
47:55però
47:57assolutamente, noi
47:59ad Altomonte, io sono il presidente
48:01dell'INAP
48:03perché il
48:05mago dell'INAP è il dottor Cricri
48:07e tutti i nostri collaboratori
48:09io ho avuto solo la bella idea
48:1115 anni fa
48:13alla Casta Alimenti di Brescia
48:15di incominciare a studiare
48:17a sognare questa attivitÃ
48:19mi ricordo quando sceglievamo il nome
48:21quanti nomi abbiamo messo, poi è venuto fuori l'INAP
48:23ed è bello, mi piace
48:25e pani al contrario
48:27esatto
48:29però io
48:31del momento tecnico
48:33non me ne occupo
48:35non ho il tempo, non ne ho la capacitÃ
48:37perché io mi occupo di tutt'altro
48:39però c'ho questa grande passione
48:41quindi quando vedo
48:43un panificatore
48:45mi ricordo noi siamo stati a Genzano
48:47siamo stati a Ferrara
48:49ah, di una cosa che non ha detto Walter
48:51le camere di commercio spesso ci hanno
48:53mandato di certificare i propri panni
48:55quando l'abbiamo fatto a Ferrara
48:57dico, scusate, insisto sempre su Ferrara
48:59perché io ho mezza famiglia ferrarese
49:01mamma era ferrarese, mia moglie è ferrarese
49:03quindi c'ho sempre questa piccola
49:05io mi sono cresciuto
49:07in un ristorante della nonna ferrarese
49:09poi vi racconto un aneddoto
49:11bellissimo
49:13per me è motivo
49:15di gioia essere stati
49:17essere andati a Ferrara
49:19con l'incarico della camera di commercio
49:21della ConfCommercio
49:23Confisercente
49:25a certificare le coppie ferrarese
49:27pensate che io da Altomonte
49:29adesso sto insistendo
49:31con alcuni amici
49:33e qui c'è un rappresentante
49:35un mio compagno di infanzia ferrarese
49:37gli sto pregando di fare
49:39la confraternita della coppia ferrarese
49:41perché noi abbiamo fatto
49:43la confraternita dei cruschi
49:45i peperoni che assaggerete oggi allo stand
49:47perché
49:49io credo che una
49:51confraternita crei
49:53tanto movimento, si fa parlare
49:55di una cosa, si creano
49:57momenti
49:59di virialità bellissima
50:01e il pane ferrarese non può avere
50:03per esempio una non confraternita
50:05quindi sto pregando l'amico
50:07William insieme a tanti altri fornai
50:09di fare questa cosa
50:11non è nulla di scientifico, è solo una cosa
50:13di convivialitÃ
50:15però fa parlare del prodotto
50:17quindi questo è il mio
50:19poi abbiamo inventato
50:21questa gran festa del pane
50:25perché io credo che le feste
50:27e i momenti
50:29gastronomici
50:31le manifestazioni di interesse
50:33enogastronomico ma culturale in generale
50:35sono
50:37la vita dei centri storici
50:39che in un centro storico
50:41come Automont
50:43non ti puoi inventare una fabbrica
50:45non ti puoi inventare cose
50:47il mare non c'è, non c'è
50:49noi possiamo attrarre le persone
50:51solo con eventi di qualitÃ
50:53legati al mondo
50:55della cultura, al mondo dell'enogastronomia
50:57al mondo dell'olio
50:59perché noi queste cose le abbiamo
51:01ed è giusto che
51:03le facciamo conoscere
51:05e vi posso garantire
51:07che quando si è appunti alla
51:09diciannovesima edizione della
51:11gran festa del pane
51:13che si è creato un mito
51:15del pane di Automont
51:17i gruppi turistici che
51:19arrivano la domenica da noi
51:21arrivano e la prima cosa
51:23chiedono di dove poter acquistare
51:25il pane di Automont
51:27quindi questo merito
51:29io e Walter
51:31lo vogliamo perché è stato
51:33un bel sacrificio
51:35all'epoca c'era Mario Oliverio
51:37presidente della regione
51:39della provincia che mi ha sempre
51:41aiutato e sempre finanziato
51:43nasce tutto perché
51:45l'onorevole principe sindaco di
51:47allora
51:49assessore regionale
51:51calabrese
51:53mi riede
51:55un finanziamento
51:57qualcosa legato al mondo della gastronomia
51:59che c'è un bel finanziamento da dare
52:01io dopo due giorni avevo giÃ
52:03una cartella piena col progetto
52:05ogni anno
52:07noi con la nostra gran festa del pane
52:09facciamo un tema diverso
52:11e viviamo dei momenti di
52:13gloria, pensate quando alcuni anni
52:15fa facemmo il pane della pace
52:17invitammo
52:19venti fornai palestinesi
52:21e venti fornai israeliani
52:23a panificare insieme
52:25nei forni di Automont
52:27perché pensate la mia pazzia, la mia
52:29follia come dice mia moglie
52:31ho fatto in tutte le mie centinaia di
52:33case che ho nel centro storico
52:35al piano terra ho fatto dei forni
52:37e ripeto non sono un fornaio
52:39l'ho fatto che poi
52:41non è che dici sa Enzo li affitta
52:43no li metto a disposizione
52:45poi dato che lo fanno
52:47antiche massaie, signore
52:49che non è che sono signore ambiente
52:51gli do la legna, la luce
52:53gli pulisco, cioè vedete
52:55però questo è la
52:57passione e l'amore per il nostro territorio
52:59che ci porta poi a dei bei risultati
53:01vi dico abbiamo fatto la festa del
53:03pane dedicato
53:05al pane della pace
53:07Luigi Soini che era quello
53:09che inventò a Cormoz il vino
53:11della pace, su internet scoprì
53:13questa cosa, mi invitò a Cormoz
53:15e mi
53:17diedero un premio speciale
53:19e facemmo
53:21un gemellaggio speciale, il vino della pace
53:23e il pane della pace, una grande festa
53:25a Cormoz che non avete idea
53:27cosa bella che è stata
53:29quando per esempio promuovavamo
53:31la gran festa del pane all'aeroporto
53:33di La Mezzia, ci inventammo
53:35pane alato
53:37una settimana prima della festa
53:39del pane, io
53:41Walter e i nostri amici
53:43e soprattutto, lo devo dire
53:45perché il comune spendeva zero
53:47perché i pani ce li davano
53:49tutti i nostri fornai, ma non
53:51cinque pani, sette pani
53:53tremila pani, pagnottine
53:55da un chilo, una bottiglietta
53:57di olio, un'anduia
53:59e quindi
54:03ottenevamo un risultato
54:05mediatico bellissimo e delle cose
54:07straordinarie, adesso chiudo
54:09perché il tempo stringe
54:11vi dico una cosa, non leggo il messaggio
54:13del sindaco che oggi non è qui con noi
54:15perché è ammalato, però mando
54:17un saluto a tutti, un ringraziamento particolare
54:19alla dottoressa Maria Chiara
54:21sarebbe stato
54:23voluto essere con noi, ha detto
54:25non mancherà occasione, un saluto all'amico Paolo
54:27Caracciolo e a tutti voi
54:29ai fornai presenti e ringrazio
54:31per questa bellissima
54:33disponibilità che ci avete dato
54:35e quest'onore ad ospitarci in questo luogo
54:37così importante, grazie. Io ringrazio
54:39questi nostri magnifici
54:41relatori e ci diamo
54:43appuntamento anche ad Altomonte, così
54:45il sindaco lo incontriamo lì, quindi
54:47il pane genera economia, ma
54:49soprattutto genera valore
54:51sociale, convivialità , storia
54:53e soprattutto ci unisce
54:55insomma Sheffer Barbieri
54:57ci ha ricordato anche
54:59la simbologia che il pane ha
55:01anche attraverso tante iniziative che sono state
55:03fatte grazie all'INAP
55:05quindi ci diamo appuntamento
55:07magari tra qualche mese. Mi dico
55:09una cosa solo Maria Chiara, un secondo
55:11l'anno scorso facevamo un'iniziativa
55:13molto bella, il pane della legalitÃ
55:15riuscì a portare
55:17il procuratore Gratteri
55:19a Altomonte, muoverlo è come avere
55:21il papa, tanto per dire
55:23io sono riuscito, grazie
55:25ai miei rapporti
55:27è venuto e in uno dei tanti
55:29forni di cui vi parlavo
55:31ha impastato il pane con
55:33un gruppo di carcerati
55:35è stata una cosa di una bellezza unica
55:37tanto per dire cosa vuol dire l'amore
55:39la passione e soprattutto
55:41il tema pane è bellissimo, grazie
55:43Guardate quanti aggettivi sul pane si sono
55:45messi e poi sfatiamo il mito
55:47di cui il pane precotto
55:49è meno costoso, perché io ascoltando
55:51le parole preziosi di Chef Barbieri
55:53se noi abbiamo un pane che dura
55:55addirittura giorni e giorni
55:57e che può essere trasportato in tutte le parti
55:59del mondo, forse dobbiamo iniziare
56:01a riaccompagnare i consumatori
56:03nel appunto accompagnare
56:05il pane con gli alimenti giusti
56:07ma anche fare delle scelte di buonsenso
56:09e di qualità . Le cose belle che si
56:11possono fare col pane da fermo
56:13voi avrete modo di assaggiare
56:15ma se venite giù da me
56:17noi col pane vecchio facciamo pietanze
56:19e ricette
56:21c'è una ricetta che dico così
56:23velocemente
56:25non ve la descrivo, ve la dico solamente
56:27melingiana a minestra
56:29le melenzane fatte a minestra
56:31che si fanno con la mollica
56:33di pane vecchio
56:35è una cosa che fa venire
56:37stagionato
56:39fa venire
56:41fa tremare le tempie tanto che è buona
56:43sono cose semplici
56:45economiche
56:47buon pranzo
56:49vi aspetto
56:51a Agricultura E