https://www.pupia.tv - Roma - Latte crudo - Audizioni - Roberto Burioni, Domenico Romeo e Germano Mucchetti - Registro italiano sindrome emolitico-uremica (SEU) dell'Istituto superiore di sanità e associazione "Il trenino di Elia" - Confcooperative Fedagripesca
La Commissione Affari sociali, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge recanti “Modifica all’articolo 8 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, in materia di etichettatura dei prodotti caseari a base di latte crudo”, ha svolto le seguenti audizioni:
ore 14.20 Roberto Burioni, virologo, professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l'Università San Raffaele di Milano; Domenico Romeo, biologo molecolare; Germano Mucchetti, professore ordinario di Scienze e tecnologie alimentari presso l’Università degli Studi di Parma
ore 14.50 Registro italiano della sindrome emolitico-uremica (SEU) dell’Istituto superiore di sanità e Associazione “Il trenino di Elia”
ore 15.10 Confcooperative Fedagripesca. (26.03.25)
La Commissione Affari sociali, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge recanti “Modifica all’articolo 8 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, in materia di etichettatura dei prodotti caseari a base di latte crudo”, ha svolto le seguenti audizioni:
ore 14.20 Roberto Burioni, virologo, professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l'Università San Raffaele di Milano; Domenico Romeo, biologo molecolare; Germano Mucchetti, professore ordinario di Scienze e tecnologie alimentari presso l’Università degli Studi di Parma
ore 14.50 Registro italiano della sindrome emolitico-uremica (SEU) dell’Istituto superiore di sanità e Associazione “Il trenino di Elia”
ore 15.10 Confcooperative Fedagripesca. (26.03.25)
Categoria
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NovitàTrascrizione
00:00:00del decreto legge centocinquantottotuemilaedodici convertito nella legge numero centottantanove
00:00:05duemila e doci in materia di etichettatura dei prodotti caseari a base di latte crudo.
00:00:10Ricordo che l'odierna audizione sarà svolta consentendo la partecipazione in videoconferenza
00:00:15sia dei deputati che dei soggetti auditi secondo le modalità stabilite dalla giunta per regolamento.
00:00:20Partecipano i deputati e i soggetti auditi e i deputati e i soggetti auditi.
00:00:25Secondo le modalità stabilite dalla giunta per regolamento partecipano all'audizione di Erna
00:00:31il professor Roberto Burioni, virologo, professor ordinario di microbiologia e virologia presso
00:00:36l'università di San Raffaele di Milano, il professor Domenico Romeo, biochimico già ordinario di
00:00:42biochimica applicata presso l'università di studi di Trieste e il professor Germano
00:00:46Mucchetti, professore ordinario di scienze e tecnologie alimentari presso l'università
00:00:49degli studi di Parma. Saluto e ringrazio i nostri ospiti per aver accolto l'invito
00:00:54dalla commissione. Avverto che secondo quanto stabilito dalla giunta per regolamento le
00:00:58audizioni informali possono essere trasmesse attraverso la web tv della camera dei deputati
00:01:02con il consenso degli auditi. Se non vi sono pertanto obiezioni da parte dei nostri ospiti
00:01:08dispongo l'attivazione dell'impianto. Ricordo che all'osvolgimento di ciascuna relazione che
00:01:14pregherei di contenere entro sette minuti potranno seguire eventuali domande da parte
00:01:18dei deputati e quindi la replica dei soggetti degli auditi. La documentazione acquisita sarà
00:01:23disponibile ai deputati attraverso l'applicazione Geocamera e sarà altresì pubblicata sul sito
00:01:27internet della camera dei deputati. Do quindi la parola al professor Roberto Burioni, prego.
00:01:32Il professore deve attivare il microfono.
00:01:38Ecco grazie mille per avermi invitato e grazie mille per affrontare questo tema che è molto
00:01:48importante. Molto importante perché si sta diffondendo questa mania di consumare il latte
00:01:55crudo sulla base del gusto, questo non lo disputo, ma anche sulla base di una supposta maggiore
00:02:03diciamo salubrità dello stesso. Invece questo non è proprio vero. Il latte crudo è molto pericoloso
00:02:11e una prova è nel passato, il fatto che si fu costretti durante l'inulmamento delle persone
00:02:21per esempio a Londra a spostare fuori gli allevamenti di mucche, il fatto di dover trasportare
00:02:29il latte senza avere una refrigerazione a quei tempi portò a un aumento della mortalità nei
00:02:35bambini molto alto. Il latte crudo è un pericolo perché da un lato il latte è un terreno di
00:02:44cultura fantastico nel quale i batteri possono crescere, chiaramente se il latte è conservato
00:02:50correttamente in frigorifero i batteri non crescono, però voi capite che questo può
00:02:56succedere perché per esempio le mucche non vengono munte all'interno di un frigorifero.
00:03:02Quindi questo è il primo elemento molto pericoloso, i batteri possono replicarsi,
00:03:08appunto il secondo elemento è che i batteri molto pericolosi possono trovarsi nelle stalle,
00:03:14possono contaminare il latte, possono replicarsi nel latte e poi possono portare a danni molto
00:03:22molto molto gravi, questo specialmente nelle persone più vulnerabili e nelle persone e nei
00:03:28bambini. Ecco dal punto di vista medico la situazione è molto semplice, il latte crudo è
00:03:35un rischio, è un rischio come lo fanno tante altre cose, il fatto che sia permesso o non sia
00:03:42permesso in nome di un possibile gusto migliore del latte crudo o dei formaggi ottenuti con il
00:03:50latte crudo e non sottoposti a un processo tale che possa uccidere gli eventuali batteri patogeni è
00:03:58appunto la scelta politica che voi dovrete fare. C'è un modo per rendere sicuro il latte che
00:04:05conosciamo da tanto tempo ed è la pastorizzazione, se il latte viene pastorizzato i batteri patogeni
00:04:13vengono uccisi e quindi in generale il peggio che può succedere è che il latte prenda di acido e
00:04:19che abbia un cattivo sapore, però questo non ha conseguenze per la salute in generale. Lo stesso
00:04:26vale per i formaggi, io non sono un esperto di tecnologie alimentari e ci saranno altri colleghi
00:04:31che potranno illustrarmi meglio questo punto, però lo stesso se si usa un latte crudo e non
00:04:41si sottopone il formaggio a delle procedure o dei trattamenti chimici che abbiano loro stessi la
00:04:47potenzialità di uccidere i batteri patogeni, chiaramente tutto il rischio che è presente nel
00:04:52latte crudo c'è anche nel formaggio nel latte crudo. E' abbastanza paradossalmente semplice
00:04:58capire se un trattamento termico, per esempio, è sufficiente per uccidere i batteri perché nel latte
00:05:07c'è un enzima che si chiama fosfatase alcalina che se viene distrutto ha una resistenza un po'
00:05:14maggiore dei batteri patogeni, quindi l'attività di questo enzima può essere un indice di sicurezza
00:05:22del latte se viene abolito, ma anche questa è una questione più che medica di tecnologie
00:05:28alimentari, altri saranno sicuramente più esperti di me. Io quello che devo dire è che purtroppo il
00:05:33latte crudo comporta dei gravi rischi sanitari, tant'è che in diversi paesi è vietata la
00:05:39commercializzazione. Io sinceramente potrei dirvi quale malattie causa, ma sono malattie molto gravi,
00:05:45un batterio molto pericoloso, secondo me il più pericoloso è una variante di un batterio comune
00:05:53che si chiama scherichia colica, in grado di produrre una tossina, è molto pericoloso e può
00:05:58provocare delle sindrome anche mortali, quindi non è una cosa da prendere sotto gamba se si vuole
00:06:04difendere la salute pubblica. Sono naturalmente a vostra disposizione per qualunque chiarimento
00:06:09voi possiate ritenere necessario. La ringrazio professore, do quindi la parola al professor
00:06:17Domenico Romeo, prego.
00:06:48Non l'ho sentita professore, può rispettarmi?
00:06:50Non dicevo che ci sono due Domenico Romeo, io non sono il professore di Trieste,
00:06:56sono l'altro Domenico Romeo, abbiamo lo stesso nome e lo stesso cognome.
00:06:59Ah chiedo scusa, chiedo scusa, c'è stato un errore nella predisposizione dei documenti.
00:07:07Il cognome Romeo è un cognome molto comune.
00:07:09Le chiedo scusa, comunque do la parola a lei dottor Romeo, prego.
00:07:15Parlo io?
00:07:17Sì sì, prego.
00:07:20Niente, io mi occupo di igiene e di ricerca scientifica, quello che ha detto il professor
00:07:27Burioni ha completamente ragione, perché il latte il latte crudo dal punto di vista sanitario
00:07:37proprio dovrebbe essere vietato come è vietato già in diversi paesi europei.
00:07:42Io ho fatto una relazione, una memoria che vi ho mandato, ad esempio ho scritto che la
00:07:49presente memoria si propone di analizzare la situazione attualmente riguardante la distribuzione
00:07:54del latte crudo in Italia, evidenziando le criticità legate alla sicurezza alimentare,
00:07:58suggerendo misure correttive nelle proposte di legge.
00:08:03In Italia ci sono purtroppo 704 distributori di latte crudo attivo nelle strade,
00:08:11in 83 province e mille distributori e rivenditori locali, è essenziale quindi garantire che tali
00:08:18strutture rispettano le normative vigenti e offrono prodotti sicuri ai consumatori.
00:08:23Desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutti voi onorevoli che hanno lavorato e
00:08:28stanno lavorando per una proposta di legge per la loro dedizione e promuovere la salute
00:08:31pubblica e la tutela dei consumatori, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili
00:08:35come i bambini, come diceva il professor Burioni.
00:08:39Il dottor Roberto Tezzeli, che è un esperto dell'azienda sanitaria di Trento, ha messo
00:08:43in evidenza l'importanza di ridurre l'obbligo di etichettature che sconsigli il consumo di
00:08:49farmaci al latte crudo per i bambini al di sotto dieci anni, io sono completamente d'accordo
00:08:54su questo.
00:08:55Questo intervento è particolarmente rilevante in considerazione a diversi casi di contaminazione
00:09:01del latte crudo, verificatesi proprio in Trentino.
00:09:05I dati raccolti mostrano che in Trentino il 5% delle partite analizzate è risultato positivo
00:09:13al batterio, anche in formaggi con stagionatura superiore ai dieci mesi, è dunque evidente
00:09:19che una questione della sicurezza alimentare legata al latte crudo non riguarda solo in
00:09:25Trentino ma riguarda un po' tutta Italia e anche oltre l'Italia.
00:09:29Quindi io chiedendo un po' in giro cos'è che propongo, anche le audizioni che avete
00:09:35fatto hanno messo in evidenza l'importante di chiarire cosa si intende per media stagionatura,
00:09:40perché ci sono gli allevamenti che non hanno ancora capito se la fanno loro la media stagionatura,
00:09:46un aspetto cruciale per la corretta attuazione delle normative, è fondamentale che le etichette
00:09:50dei prodotti caseari al latte crudo riportino in modo chiaro i rischi per la salute dei
00:09:55bambini, anziani e soggetti immunodepressi, l'idea di un simbolo ad esempio potrebbe essere
00:10:02un ottimo sistema perché vieta il consumo sotto i dieci anni, che indichi il rischio
00:10:08come avviene già in altri paesi perché non sempre leggono le etichette, lo sapete meglio
00:10:13di me, ci sono etichette ma non le leggono, se c'è un simbolo visivo probabilmente salta
00:10:18subito all'occhio. Poi, cos'è che ho parlato? Ho detto che tutti i distributori, i produttori
00:10:29e i rivenditori di latte crudo devono assicurarsi che il prodotto rispecchi le seguenti normative,
00:10:34cioè la provenienza, il latte crudo deve provenire esclusivamente da aziende registrate,
00:10:38i sensi di regolamento ci è, di qualità microbiologica, il latte deve rispettare i
00:10:42limiti dei tenori di germi e cellule somatiche stabilite dal nono dell'allegato 3 del regolamento
00:10:50ci è e soprattutto è fondamentale che tutti i soggetti coinvolti nella filiale del latte
00:10:56crudo garantiscono rispetto di queste normative per garantire la sicurezza e la qualità del
00:11:03prodotto finale e che la documentazione sia inserita nel famoso manuale HACCP che tutti
00:11:11dovrebbero avere e tutti dovrebbero conoscere. Quindi ho consigliato di fare un'autoanalisi
00:11:19giornaliera, un'analisi delle superfici anche rilevando l'ATP, l'ultima novità che è la
00:11:25benzina triglosfato, il controllo anche per il latte, soprattutto anche che non è questo
00:11:36di cui stiamo parlando adesso, però i metalli pesanti ad esempio di controllare che non ci
00:11:41siano metalli pesanti perché danno dai bovini, bevono l'acqua dei pozzi ma quei pozzi non
00:11:47vengono mai controllati, le contaminazioni chimici, interferenti endocrini, pesticidi,
00:11:52fitofarmaci e quindi anche un'altra cosa e soprattutto vietare che il latte crudo venga
00:11:59dato sotto i dieci anni con l'indicazione di etichetta di un simbolo visivo. Poi nella
00:12:05mia memoria ho spiegato cos'è l'HACCP e l'Accredia ma penso che lo sappiate tutti,
00:12:09ho quasi finito. La sicurezza del latte crudo distribuito in Italia rappresenta una questione
00:12:14cruciale di massima priorità, l'impletazione delle misure suggerite potrebbero comportare
00:12:19un miglioramento sostanziale dell'attuale situazione garantendo ai consumatori un
00:12:24prodotto più sicuro e di qualità. Invito pertanto a esaminare con attenzione queste
00:12:28proposte finché la salute pubblica venga tutelata e si promuovano pratiche sicure
00:12:35per l'industria del latteario caseario. Inoltre è fondamentale sensibilizzare
00:12:39l'opinione pubblica riguardo alle problematiche della contaminazione incrociata degli alimenti,
00:12:44è essenziale prestare particolarmente attenzione all'uso di utensili da cucina,
00:12:49ad esempio specialmente in contesti in cui sono coinvolti minori la famosa
00:12:55contaminazione incrociata. Desidero poi esprimere la mia sincera gratitudine a tutti coloro che si
00:13:01impegnano a migliorare la sicurezza alimentare in Italia, il loro lavoro è essenziale per
00:13:05garantire un futuro più sicuro per tutti noi. Questa memoria che ho scritto si propone di
00:13:10fornire una base solida per il battimento legislativo evidenziando i rischi connessi
00:13:15al latte crudo e suggerendo misure pratiche per migliorare la sicurezza del nostro Paese.
00:13:20E mi riallaccio un'altra volta perché sono di Milano pure io al professor Roberto Burioni,
00:13:26è fondamentale ricordare che il latte è il primo alimento con cui i neonati entrano in
00:13:32contatto e spetta a tutti noi la dispensabilità di proteggerli. Vi ringrazio per l'attenzione, ho finito.
00:13:38Grazie a lei, dottor Romeo, mi scuso ancora per l'incidente e do infine la parola al professor
00:13:49Germano Mucchetti, prego. Buongiorno, mi sentite? Sì la sentiamo professore. Ringrazio la commissione
00:14:02per avermi invitato ad esporre le mie opinioni di professore in pensione, anch'io sono già esperto
00:14:09di tecnologie lattierocasearie. Vorrei segnalare che a differenza di molti altri alimenti crudi,
00:14:16il consumatore può non avere consapevolezza che sta acquistando un formaggio fatto con
00:14:22latte crudo, quanto il regolamento europeo 853 2004 permette in troppi casi di non dichiarare
00:14:29in etichetta l'uso del latte crudo. Purtroppo esistono formaggi a latte crudo e sono a rischio
00:14:38per quanta attenzione sia stata apposta alla produzione del latte e alla trasformazione del
00:14:44latte in formaggio. Ritengo quindi che sia più che opportuno informare del pericolo e del rischio
00:14:52con un'etichetta dedicata le persone fragili. Non entro nel merito di definire esattamente quali
00:14:58siano queste persone fragili perché non ne sono competente. I formaggi a latte crudo, come ci
00:15:05dicono le due proposte di legge, non sono tuttavia una categoria omogenea e quindi ce ne possono
00:15:10essere di sicuri e di potenzialmente non sicuri. Le due proposte individuano i formaggi a rischio
00:15:18usando come criterio discriminante la durata della stagionatura. Entrambe sono d'accordo nel
00:15:24considerare a rischio i formaggi freschi, a questi ho letto che la proposta dell'onorevole Rosso
00:15:31aggiunge i formaggi a media stagionatura mentre quella dell'onorevole Vaccari identifica questi
00:15:37ulteriori formaggi in quelli stagionati in meno di 60 giorni. Quindi mi sembra di poter concludere
00:15:44che entrambe escludono dall'obbligo i formaggi con una stagionatura più lunga di 60 giorni o
00:15:49quelli che potrebbero essere definiti a lunga stagionatura. Purtroppo nessuna norma stabilisce
00:15:56il confine tra media e lunga stagionatura e questo rende, diciamo, difficilmente applicabile una norma.
00:16:04Mi permetto tuttavia di notare che possono esistere formaggi a latte crudo freschi,
00:16:09microbiologicamente sicuri, ad esempio alcune mozzarelle anche se non tutte,
00:16:15così come esistono formaggi stagionati anche oltre 9 mesi, 10 mesi, ho appena sentito,
00:16:22che possono risultare ancora vettori di Escherichia cholistec o di altri patogeni.
00:16:28Quindi nella mia opinione la sola durata di stagionatura dei formaggi non può essere un
00:16:34criterio efficace per discriminare i formaggi a latte crudo, quanto la stagionatura gioca un
00:16:40ruolo accessorio o additivo e questo ruolo è giocato solo per quei formaggi cui modo di essere
00:16:47prodotti prevede operazioni che sono letali o che quantomeno stressano i batteri patogeni,
00:16:54rendendoli quindi in tali meno resilienti durante la successiva stagionatura.
00:17:00Quando mancano tali operazioni, che spesso e volentieri mancano in non poche tipologie di
00:17:06formaggio, la stagionatura anche prolungata generalmente non è efficace, non ha un effetto
00:17:12riproducibile e quindi è difficilmente generalizzabile. Inoltre non esiste a mio
00:17:19conoscenza una sola operazione totalmente efficace, ma occorre considerare l'interazione
00:17:25degli effetti di più operazioni tipiche della trasformazione del latte in quel tipo di formaggio.
00:17:31È stato da anni dimostrato che l'interazione tra la cottura della cagliata, la cagliata è il coagulo
00:17:40del latte durante la sua trasformazione, questa cottura a temperature di almeno 53 gradi seguita
00:17:46da un lento raffreddamento dovuto alla massa importante della cagliata. L'acidificazione
00:17:53rapida e l'esaurimento di lattosio e galattosio, che sono gli zuccheri del latte, prima della
00:17:58salagione, quindi in una fase già anche molto precoce della produzione, abbatte la carica di
00:18:04stecche degli altri patogeni in una misura molto importante, superiore al 99,999% della carica iniziale.
00:18:14Queste operazioni dei caseificio sono tipiche del parmigiano reggiano e del grana padano,
00:18:19ovvero due formaggi cosiddetti a lunga stagionatura. La successiva stagionatura rafforza l'effetto
00:18:26letale di queste operazioni. Quando applichiamo invece condizioni di cottura meno drastiche,
00:18:31abbiamo acidificazioni o l'esaurimento dei carboidrati più lenti o incompleti e che sono
00:18:37tipiche di altri formaggi a pasta semicotta o cotta, queste condizioni possono talvolta
00:18:44dare la stessa riduzione di carica di stecche e altri patogeni e solo in quei casi la stagionatura
00:18:51viene da giocare un ruolo chiave perché può garantire la sicurezza di questi formaggi.
00:18:57Analoga incertezza può essere osservata per i formaggi a pasta filata quali mozzarella,
00:19:02provolone, caciocavalli. La filatura con acqua calda può avere talvolta anche effetti analoghi
00:19:09a quelli della pastorizzazione del latte ma solo in determinate condizioni che in caso devono
00:19:14essere previste e gestite come tali nei piani HACCP. Il ciclo produttivo di ogni formaggio
00:19:21è quindi molto diversificato e deve essere considerato nel suo insieme. La dimostrazione
00:19:27dell'efficacia dell'interazione degli effetti di più operazioni passa attraverso l'effettuazione
00:19:32di challenge test secondo modalità accettate dall'autorità sanitaria ed è quello che è
00:19:37accaduto per grana padano, parmigiano reggiano, per il pecorino romano e per altri formaggi.
00:19:43Quindi credo che per raggiungere il suo scopo la legge debba prevedere il principio dell'obbligo
00:19:52di etichettare tutti i prodotti a base di latte crudo quindi con questi avvisi di attenzione per
00:20:00i consumatori fragili e stabilendo deroghe per quei formaggi di cui è stata dimostrata
00:20:07la sicurezza. Quindi per cercare di dare un senso compiuto e vado a concludere queste
00:20:13osservazioni nell'allegato inviato ho provato a redigere anche una bozza dell'articolo della
00:20:21legge che potrebbe diventare tutti i formaggi e altri prodotti derivati comunque da latte crudo
00:20:27ad esempio il burro, devono riportare sulla confezione sull'etichetta un caso di prodotti
00:20:32non confezionati con i donne o altro mezzo un pollino adesivo, il simbolo che veniva
00:20:38richiamato ad esempio poco fa, devono riportare l'informazione relativa al rischio per la salute
00:20:44delle persone fragili e da tale obbligo sono esclusi i formaggi a pasta cotta a temperature
00:20:50di almeno 53 gradi centigradi con peso superiore a 24 chilogrammi, acidificazione della cagliata
00:20:57pH minore di 5,3 entro 24 ore della coagulazione del latte e stagionature di almeno 9 mesi. Sono
00:21:04ugualmente esclusi anche quelli per i quali uno studio e un challenge test abbia dimostrato
00:21:09all'autorità sanitaria la sicurezza del prodotto sulla base del modo in cui è stato fatto. Questo
00:21:15grado di dettaglio è necessario perché dire solo un formaggio a pasta cotta avrebbe lo stesso
00:21:22problema di dire un formaggio a media stagionatura, la cottura non esiste una temperatura soglia
00:21:29definita piuttosto che una dimensione minima di diverse varietà di formaggio, per cui per
00:21:38poter garantire che il parmigiano reggiano e grana padano di cui è stata dimostrata la sicurezza
00:21:45non siano tenuti ad essere inclusi nell'elenco dei formaggi che devono essere compresi
00:21:58nell'etichettatura, è necessario, secondo me, o è utile quantomeno necessario, stabilire i criteri
00:22:05base che sono alla base della loro produzione. Vi ringrazio e sono a disposizione per eventuali domande.
00:22:15Grazie a lei professore, a questo punto chiedo se siano deputati in presenza o video collegamento
00:22:20che intendono porre quesiti. No, tutto evidentemente estremamente chiaro. Bene,
00:22:28a questo punto ringrazio ancora una volta i nostri ospiti per il contributo, dichiaro
00:22:36conclusa l'audizione odierna e auguro a tutti buon lavoro e buona serata, grazie.
00:22:41Grazie a voi, arrivederci.
00:22:52Buon pomeriggio, la Commissione prosegue il ciclo di audizioni informali in ambito
00:22:56dell'esame in sede referente delle proposte di legge 21.32 Rosso e 21.65 Vaccari, recanti,
00:23:03modifica articolotto del decreto legge 158 del 2012, convertito con modificazione nella
00:23:09legge 189 del 2012 in materia di etichettatura dei prodotti caseari a base di latte crudo.
00:23:15Ricordo che l'odierna audizione sarà svolta consentendo la partecipazione in videoconferenza
00:23:20sia dei deputati che dei soggetti auditi, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per Regolamento.
00:23:26Partecipano all'audizione odierna per il registro italiano della sindrome immunitica uremica,
00:23:32dell'Istituto Superiore di Sanità Umberto Agrimi, direttore del Dipartimento di
00:23:36Secrezia Alimentare e Nutrizione e Sanità Pubblica, veterinaria dell'Istituto Superiore di Sanità,
00:23:40e per l'Associazione il Trenino di Elia, Marco Damonte e Sonia Girelli, papà e mamma di Elia.
00:23:48Saluto e ringrazio i nostri ospiti per aver accolto l'invito della Commissione.
00:23:53Avverto che, secondo quanto stabilita dalla Giunta per Regolamento, le audizioni informali
00:23:57possono essere trasmesse attraverso la web tv della Camera dei Deputati con il consenso degli
00:24:02auditi. Se non vi sono obiezioni da parte dei nostri ospiti, dispongo l'attivazione dell'impianto.
00:24:07Ricordo che all'osvolgimento di ciascuna relazione, che pregherei di contenere entro
00:24:12sette minuti, potranno seguire eventuali domande da parte dei deputati e quindi la
00:24:16replica dei soggetti auditi. La documentazione acquisita sarà resa disponibile ai deputati,
00:24:21attraverso l'applicazione Geocamera e sarà altresì pubblicata sul sito internet della
00:24:25Camera dei Deputati. Do quindi la parola a Umberto Agrimi. Prego.
00:24:29Buongiorno e grazie per l'invito naturalmente Presidente e a tutti i partecipanti. Sono qui
00:24:43con la dottoressa Gaia Scavia che è la responsabile del registro della sindrome
00:24:47emolitico-remica che è la conseguenza più grave delle infezioni del scherichia coli produttori
00:24:56di scigatossina. Ci tengo a sottolineare innanzitutto, poi passo la parola alla collega,
00:25:02che vogliamo con grande attenzione e interesse naturalmente queste due iniziative volte a
00:25:11informare il consumatore, informare la popolazione sulla natura dei prodotti alimentari, in particolar
00:25:19modo in questo caso dei prodotti caseari al latte crudo, che è un'iniziativa importante e
00:25:26altrettanto da sottolineare il fatto che questa iniziativa debba essere inserita all'interno di
00:25:34un contesto un po' più ampio. Esiste un tavolo voluto dal sottosegretario Gemmato presso il
00:25:41Ministero della Salute che si sta occupando della stessa materia e ha deciso di allargare
00:25:48un po' lo sguardo, non limitandosi semplicemente all'etichettatura, ma ha ritenuto necessario
00:25:55affrontare il problema sull'intera filiera alimentare, naturalmente delle produzioni
00:26:03lattiero-casearie e sulla sorveglianza in ambito umano, tenendo presente che quello che si vuole
00:26:08è evitare che i casi di infezione più lievi possano poi esitare nella sindrome molitico-remica,
00:26:17che come dicevo è la forma più grave di malattia. Passo la parola, se mi è concesso, alla dottoressa
00:26:22Scavia. Sì, certo, anzi io saluto e ringrazio la dottoressa Scavia, non l'avevo nel video e quindi
00:26:29avevo saltato il suo nome. Prego. Sì, nessun problema e grazie molte per dare la possibilità
00:26:36anche a noi appunto di raccontare qualche cosa a riguardo alla sindrome molitico-remica e alla
00:26:41problematica del consumo dei formaggi a base di latte crudo. Dunque, recentemente proprio in merito
00:26:50anche a quello che diceva il dottor Agrimi rispetto al tavolo ministeriale, l'Istituto
00:26:57Superiore di Sanità l'ha sottoscritto insieme al collega Stefano Morabito, che è il responsabile
00:27:02del laboratorio nazionale ed europeo di riferimento per gli scherichia coli, che compresi
00:27:08naturalmente gli scherichia coli produttorici di gattosina, che ha sede qui in istituto. Abbiamo
00:27:12rilasciato un parere proprio riguardo la situazione appunto da un punto di vista delle
00:27:19misure relative alla gestione del rischio di infezione da STEC, appunto dei scherichia coli
00:27:27produttorici di gattosina nei formaggi a base di latte crudo. Devo dire che in generale,
00:27:32e naturalmente il parere lo abbiamo trasmesso ieri insieme anche a una serie di diapositi di
00:27:39slide proprio per condividere anche con questa commissione appunto quanto prodotto per il
00:27:48Ministero della Salute che ci aveva richiesto questa problematica. In generale devo dire che
00:27:53la sorveglianza della sindrome molitico uremica, in particolare il registro, è nata nel 1988 proprio
00:28:01da un'attività di collaborazione tra la società italiana e la nefrologia pediatrica che racchiude
00:28:06tutti i centri in nefrologia pediatrica dove normalmente vengono ricoverati i bambini con
00:28:12la SEU perché hanno bisogno di trattamento dialitico e di trattamento di supporto e da
00:28:19appunto insieme all'istituto superiore di sanità al laboratorio riferimento hanno attivato questa
00:28:24attività di sorveglianza fin dal 1988. Dal 2005 la società di nefrologia pediatrica ha formalizzato
00:28:33tutto questo nell'ambito del registro. Il registro ha proprio la finalità, attraverso l'attività di
00:28:39supporto dell'istituto superiore di sanità, ha proprio la finalità di documentare oltre che
00:28:45naturalmente di registrare i casi, ma poi di documentare quelle che sono state le possibili
00:28:51esposizioni, cioè le possibili cause della sindrome emolitico uremica, le possibili cause
00:28:58di infezione. Sui casi sporadici, cioè sui singoli casi di SEU che avvengono normalmente,
00:29:05non è semplice fare questo tipo di attività perché il numero dei casi di SEU che si registra
00:29:14annualmente è relativamente basso, anche se ha un grande impatto da un punto di vista sanitario,
00:29:20e soprattutto arriviamo sempre con molto ritardo a condividere le informazioni insieme alle ASLE
00:29:29per poter poi fare i campionamenti e dimostrare che effettivamente le fonti che si sospettano
00:29:38effettivamente la causa delle sindrome emolitico uremica. Tuttavia questa attività è stata portata
00:29:46avanti appunto ormai da più decenni e ha permesso sia di raccogliere informazioni che sono confluite
00:29:53in questo parere, da cui emergono e sono documentati una serie di casi di bambini
00:29:59appunto che avevano consumato il formaggio a base di latte crudo e questa informazione però spesso
00:30:11e volentieri rimane a livello del forte sospetto, cioè è difficile produrre un'evidenza di ordine
00:30:18microbiologico, un'evidenza forte che permette di provare in modo causale, definitivo che è stato
00:30:26proprio il consumo di un alimento, formaggio oppure ci sono anche molti altri alimenti che
00:30:31causano l'aseo o anche altri fattori di rischio. Però questa documentazione è confluita nel parere
00:30:38che abbiamo fornito al ministero insieme a molte altre informazioni e dati raccolti attraverso le
00:30:45fonti ufficiali europee, in particolare la fonte ufficiale dell'autorità europea di sicurezza
00:30:51alimentare dell'EFSA. In breve, le conclusioni appunto del nostro parere mostrano come il rischio
00:31:00legato appunto all'esposizione al consumo di formaggi da latte crudo attualmente sia non
00:31:07trascurabile. In particolare il nostro parere si è soffermato sulla diverso livello di sicurezza e
00:31:17di protezione del consumatore che attualmente esiste e viene disegnato dall'attuale normativa
00:31:24tra il consumo di latte crudo diretto che prevede appunto tutta una serie di requisiti per i
00:31:31produttori per gli allevamenti e in particolare prevede poi anche l'informazione diretta al
00:31:37consumatore sulla necessità di bollire il latte crudo prima di essere consumato che non trova
00:31:43rispetto ai formaggi a base di latte crudo che naturalmente hanno un rischio diverso,
00:31:49però le attuali misure non consentono un livello di protezione analogo a quello previsto per la
00:31:57sola matrice latte crudo e questo è un punto che abbiamo sottolineato per indicare che naturalmente
00:32:02da un punto di vista della tutela della salute occorre rafforzare le misure di comunicazione
00:32:09al consumatore ma come diceva prima appunto il dottor Agrime naturalmente questo a volte
00:32:14questo può non essere sufficiente perché chiaramente il consumatore può avere livelli
00:32:20di culturali, educativi e soprattutto differenti per cui è già difficile comunicare che cos'è il
00:32:29latte crudo, che cos'è un formaggio a base di latte crudo, spesso viene confuso il latte fresco
00:32:35con il latte crudo, sono due cose completamente diverse. Quindi ci siamo soffermati su questo ma
00:32:41naturalmente come diceva il dottor Agrime anche continuando questo parallelismo tra la filiera
00:32:48del formaggio a base di latte crudo e la filiera del latte crudo abbiamo sottolineato come per la
00:32:54produzione di latte destinato a essere a produrre il formaggio a base di latte crudo non esistono
00:33:02o comunque sono molto inferiori i requisiti di carattere igienico-sanitari che invece esistono
00:33:10per gli allevamenti che producono il latte crudo da consumo diretto. Quindi questo diciamo
00:33:18disegna in qualche modo un gap che è importante riempire ed è quello che il tavolo attualmente in
00:33:26cui anch'io e naturalmente il dottor Agrime e il dottor Morabito siamo coinvolti sta facendo
00:33:31nell'ambito appunto del tavolo ministeriale. L'altro elemento molto importante e credo che
00:33:37sia veramente degno di nota rispetto alle proposte di legge che avete condiviso è la
00:33:46seguente cosa. Il registro della sindrome ammolitico-uremica è un registro che raccoglie
00:33:52prevalentemente i casi pediatrici. È un registro volontario cioè non ha un dispositivo normativo
00:34:00che l'ha introdotto ma come ricordavo prima nasce dalla azione spontanea della Sinepe,
00:34:06della società italiana di nefrologia pediatrica insieme all'istituto superiore di sanità. Ora
00:34:11questo significa che noi raccogliamo informazione nella fascia pediatrica di età ma ci sfugge
00:34:18quello che accade nella fascia, nel resto della popolazione, negli adulti. Questo è degno di nota
00:34:26perché per esempio molto recentemente in Francia c'è stata un'epidemia di SEU legata al consumo
00:34:33di un formaggio da latte crudo contaminato e tutti i casi di SEU erano adulti. Quindi
00:34:39naturalmente questo fa sì che sia piuttosto difficile a nostro avviso stabilire un'età
00:34:48rispetto alla quale va informato oppure non vanno informati i consumatori. Per riassumere,
00:34:56i dati italiani del registro italiano SEU ci permettono appunto di esprimere un giudizio
00:35:01solo nella fascia pediatrica ma purtroppo appunto uno dei problemi maggiori è il fatto che da
00:35:09un punto di vista della documentazione degli alimenti implicati nei casi di SEU l'attuale
00:35:16sistema di sorveglianza ufficiale, esiste un dpcm del 2017 che disciplina le sorveglianze ufficiali,
00:35:25è incompleto in quanto non è ancora stato emanato il regolamento attuativo per la sorveglianza
00:35:31degli enterobatteri che ha un coordinamento dell'istituto superiore di sanità e che questo
00:35:36regolamento non è ancora stato attivato. Questo è un vulnus importante perché sostanzialmente la
00:35:45sorveglianza ufficiale delle infezioni da STEC non ha tutto il supporto anche delle regioni,
00:35:53tutto il supporto funzionale di un regolamento che specifica chi fa che cosa e specifica i
00:35:59processi e anche le finalità. Questa è una cosa che anche nel parere abbiamo sottolineato perché
00:36:06a nostro avviso appunto il rafforzamento della sorveglianza delle SEU e quindi una migliore
00:36:11valutazione del rischio indispensabile per permettere poi ai decisori di adottare le
00:36:17opportune misure, dovrebbe avere appunto una situazione di sorveglianza ottimale e anche
00:36:28qui esiste un gap che sottolineiamo che è importante che andrebbe rafforzato. Finisco
00:36:35chiudo dicendo appunto che l'impianto in generale della sorveglianza ufficiale delle malattie
00:36:40infettive comprese quindi anche le infezioni da STEC e SEU è in corso di una profonda
00:36:48ristrutturazione, importante ristrutturazione che però naturalmente va sostenuta. L'istituto
00:36:53superiore di sanità fa attività di formazione costantemente proprio per sostenere ma naturalmente
00:36:59come ricordavo poco fa va anche sostenuta da un punto di vista strutturale regolatorio
00:37:06con il completamento appunto di questi aspetti regolamentari. Grazie.
00:37:11Posso permettermi un flash velocissimo Presidente rispetto alla questione dell'età della fascia
00:37:21dei bambini insomma e rispetto alla stagionatura dei prodotti perché ci sono entrambi due parametri
00:37:26che sono contenuti all'interno delle proposte di legge. Come diceva la dottoressa Scavia,
00:37:31fissare un range al di sotto e al di sopra del quale si indica un rischio, parlo di età,
00:37:42ha dei limiti. L'ultimo vero e importante fogolaio ha coinvolto esclusivamente persone
00:37:49adulte come diceva la dottoressa Scavia. L'altro aspetto relativo alla stagionatura,
00:37:54non siamo degli esperti di tecnologie alimentari ma sappiamo molto bene da colleghi che se ne
00:37:59occupano che si possono trovare batteri vivi e quindi infettanti anche in prodotti a più lunga
00:38:06stagionatura rispetto ai 60, ai 70, agli 80 giorni che spesso si sentono come limite. Mi fermo.
00:38:12La ringrazio, grazie ad entrambi. Do quindi la parola ai rappresentanti dell'associazione
00:38:20Il Trenino per Elia. Prego. Buongiorno Presidente, grazie per averci accolto.
00:38:26La nostra associazione nasce in seguito alla perdita del nostro bimbo. Elia doveva compiere
00:38:37tre anni ma è mancato nove giorni prima del suo terzo compleanno. Naturalmente questo è un dolore
00:38:46lacerante ogni giorno che passa. Da quel momento però noi non abbiamo smesso di informarci e con
00:38:56l'aiuto dell'equipe che seguiva Elia siamo riusciti a capire che la malattia comunque è evitabile,
00:39:04è evitabile poiché basta saperlo. Tra l'altro ci hanno anche spiegato nel dettaglio qual è
00:39:11l'azione della malattia che praticamente registra un'emoglobina che cala drasticamente e quindi la
00:39:21reazione del corpo è un'agglomerazione di piastrine in microtrombi che ovviamente vanno ad intasare i
00:39:29piccoli vasi che sono presenti nel nostro corpo. Ovviamente in primis vengono colpiti i reni e
00:39:36accascata polmone, cuore, cervello. Elia è stato ricoverato 50 giorni in terapia intensiva. Noi
00:39:46raccontiamo questo perché secondo noi è di fondamentale importanza riuscire a capire anche
00:39:53la violenza di questa malattia per poter dare poi una risposta concreta. La malattia è molto
00:40:00violenta ovviamente anche in base alla carica batterica presente nel prodotto. Elia purtroppo
00:40:10ha avuto una ipoperfusione cerebrale, significa che praticamente il suo cervello non era più
00:40:20alimentato come doveva e di conseguenza anche i comandi a cuore e polmoni sono venuti meno.
00:40:28Effettivamente mi ricollego alla dottoressa quello che stava dicendo, il registro italiano
00:40:37SEU è su base volontaria e questo determina anche che effettivamente i riscontri che si hanno su
00:40:46tale registro sono solamente il minimo dei casi perché se la famiglia non accetta di inserire il
00:40:54dato all'interno del registro ovviamente non viene preso in considerazione. Quindi potrebbero
00:41:02essere anche di più in realtà i casi. Tra l'altro da maggio dell'anno scorso quando è successo il
00:41:11caso di nostro figlio a gennaio di quest'anno abbiamo saputo che solamente nell'ambito di Genova
00:41:17sono successi altri tre casi di SEU. È una malattia che purtroppo viene definita rara ma tanto rara
00:41:26poi non è, quindi se si riuscisse effettivamente ad avere una etichettatura esaustiva chiara ed
00:41:35inequivocabile sui prodotti caseari a latte crudo questo sarebbe sicuramente una fonte di informazione
00:41:43per le famiglie che magari non conoscono questo problema e al tempo stesso potrebbe essere anche
00:41:51una tutela per i produttori stessi, poiché noi abbiamo a spanne fatto due conti per lì la spesa
00:42:00pubblica è stata molto importante perché comunque 50 giorni di terapia intensiva con tutti i
00:42:06macchinari attaccati, dialisi H24 per oltre 40 giorni, insomma è un'incidenza abbastanza elevata
00:42:15per lo Stato a fronte di una minima spesa invece per un'etichettatura che potrebbe essere una fonte
00:42:24di salvavita. Sì, mi collego un attimo io, buongiorno a tutti. Ecco noi quello che volevamo dire siamo
00:42:36ben consapevoli che questo batterio non si trova soltanto nei prodotti a latte crudo, ci siamo
00:42:43concentrati su quello soprattutto perché in ospedale ci avevano comunicato che senza una
00:42:48certezza ma verosimilmente il ceppo che avrà colpito Elia era proprio quello insomma con le
00:42:56caratteristiche dei prodotti a latte crudo. Per cui abbiamo analizzato la normativa, le leggi,
00:43:04ci siamo un po' informati, abbiamo visto appunto che la legge attuale come diceva il dottore si
00:43:11riferisce ovviamente alla normativa europea ma di fatto lascia un gap importante per i prodotti a
00:43:18latte crudo, però riconosce intrinsecamente il pericolo nel latte crudo. Per cui secondo noi
00:43:26sarebbe indispensabile un'indicazione esattamente come per quanto riguarda la commercializzazione
00:43:31del latte crudo viene indicato di consumarlo previ a bollitura, per quanto riguarda i prodotti a
00:43:37latte crudo freschi, a breve, a media stagionatura, andrebbe indicato che sono sconsigliati giustamente
00:43:47come si fa notare non soltanto i bambini vengono colpiti quindi potrebbe essere una dicitura ad
00:43:52esempio i bambini sotto i 10 anni oppure integrando con le donne in gravidanza persone anziane o con
00:44:02immunocompromissioni. Quindi raggruppare le categorie fragili che sarebbe meglio che non
00:44:09consumino questi prodotti o quantomeno che gli venga indicato questo pericolo intrinseco.
00:44:16Noi ci siamo riferiti soprattutto ai bambini perché di fatto gli adulti poi sono liberi di
00:44:23scegliere che cosa consumare nonostante ci possano essere delle indicazioni, mentre i
00:44:28bambini consumano quello che gli danno i genitori, i nonni o chi si occupa dell'alimentazione ed è
00:44:35per questo che queste indicazioni devono essere evidenziate anche secondo la nostra parere nelle
00:44:42mese scolastiche ad esempio dove la norma vieta di consumare latte crudo ma non vieta di
00:44:48somministrare prodotti a latte crudo quindi potrebbero essere formaggi ad esempio o yogurt
00:44:56o altri prodotti che sono a latte fresco magari anche e soprattutto provenienti da realtà più
00:45:02piccole e rurali dove il consumo di questi prodotti può anche essere davvero all'ordine del giorno.
00:45:11Sì diciamo che sicuramente questa nostra proposta formulata attraverso la regola rossa
00:45:22si prevede quello che è normabile perché noi ci siamo anche detti se ad esempio la sindrome
00:45:32ammolitica oremica può essere contratta dalla carne poco cotta però non si può mettere una
00:45:38norma su per quanto tempo cuocere un hamburger, ecco tanto per fare l'esempio, mentre si può
00:45:44mettere un obbligo di legge su un'etichetta che dice il pericolo. Volevo inoltre fare una
00:45:54considerazione sulla proposta invece inoltrata dall'onorevole Baccari dove si indica come
00:46:01stagionatura di sicurezza i 60 giorni. Noi abbiamo un po' studiato, abbiamo visto tesi di
00:46:07laurea proposte in istituti veterinari e quant'altro dove la presenza dei batteri viene
00:46:14evidenziata fino anche ai sei mesi e c'è un calo drastico intorno ai nove mesi, per questo che noi
00:46:21indichiamo come una stagionatura di sicurezza i 12 mesi per stare comodi all'interno di una fascia
00:46:27di stagionatura di sicurezza per le fasce a rischio. Ovviamente questo dovrebbe essere una
00:46:34tutela importante anche per chi produce perché qualora appunto venga riconosciuto il messo di
00:46:41causa tra il prodotto contaminante e la malattia di una persona, in quel caso lì un'eventuale
00:46:49denuncia e un eventuale risarcimento danni sarebbe molto più importante, mentre con una
00:46:54semplice etichetta si potrebbe tutelare sia il consumatore sia il produttore. Ho finito,
00:47:01scusate se mi sono dilungato. Grazie a voi per la vostra preziosa e toccante testimonianza,
00:47:10chiedo se vi siano interventi. Grazie Presidente, io volevo ringraziare di fronte alla Commissione
00:47:18i genitori del piccolo Elia perché loro da quando è successa la tragedia hanno creato un trenino che
00:47:25gira in forma e sensibilizza ed è grazie a loro che in particolare con il senatore Lorenzo Basso
00:47:31abbiamo presentato insieme questa proposta. Quindi un grande grazie per il coraggio e per
00:47:35veramente l'avvicinanza che hanno e grazie a loro io spero che riusciremo anche a loro a evitare che
00:47:41succedano nuovamente situazioni simili. Grazie, grazie, unisco ai suoi anche i miei anche a nome
00:47:50di tutti gli altri componenti della Commissione. Grazie, grazie davvero di cuore. Non ci sono
00:47:55altre domande e quindi dichiaro pertanto conclusa l'audizione. Ringrazio ancora una
00:48:00volta i nostri ospiti, li saluto e gli auguro buon lavoro. Grazie. Prego, c'era forse una
00:48:10richiesta intervento dal direttore Agrini, prego. Perdono Presidente, arrivo veramente in estremità,
00:48:18però anch'io ringrazio i genitori di Elia anche per la grande testimonianza di fiducia
00:48:23nelle istituzioni che in questo modo formulano. Il fatto di porre questa informazione sull'etichetta
00:48:35è un'importante informazione per il consumatore, ma non deve de-responsabilizzare il produttore,
00:48:41perché esiste questo rischio. Nel senso che nel momento in cui io, produttore, ho messo
00:48:47l'etichetta, posso sentirmi tranquillo rispetto a ciò che faccio a monte delle mie produzioni.
00:48:53Ovviamente noi abbiamo piena fiducia nei produttori di alimenti, perché in Italia sono un'eccellenza,
00:49:02però naturalmente bisogna stare attenti perché può essere addirittura controproducente per
00:49:09certi versi. Se non c'è un approccio di filiera che obbliga il produttore anche a garantire gli
00:49:15step precedenti, oltre a quello successivo di informazione, ma di igiene della mungitura,
00:49:22di igiene della produzione eccetera eccetera, poi si corre il rischio di arrivare ad un prodotto
00:49:27che non soddisfi i requisiti di sicurezza che sono invece necessari. Mi scusi per l'intervento.
00:49:33La ringrazio, è molto opportuno. Peraltro devo sottolineare e prendere atto del fatto che anche
00:49:43gli stessi genitori di Elia, nel loro documento, che la memoria che hanno allegato, che ho letto,
00:49:49sottolineano l'importanza di salvaguardare le nostre eccellenze, ma pongono naturalmente
00:49:55delle questioni che non possono non essere considerate di buon senso e doverose. Quindi
00:50:03grazie e veramente ancora di cuore. Grazie. Modifica articolato del decreto legge 158 del
00:50:122012, convertito in legge con modificazioni, 189 del 2012, in materia di etichettatura
00:50:19dei prodotti caseari a base di latte crudo. Ricordo che l'odierna audizione sarà svolta
00:50:22consentendo la partecipazione in videoconferenza sia del soggetto audito che dei deputati.
00:50:28Partecipa all'audizione odierna la cooperativa Fedagripesca con il presidente del settore
00:50:39Giovanni Guarneri. Che saluto e ringrazio per aver accolto l'invito della Commissione.
00:50:44Avete che secondo quanto stabilito dall'Aggiunta per il Regolamento, le audizioni informali
00:50:48possono essere trasmesse attraverso la web tv della Camera dei Deputati con il consenso
00:50:51degli auditi. Se non vi sono pertanto obiezioni da parte del nostro ospite, dispongo l'attivazione
00:50:56dell'impianto. Ricordo che allo svolgimento della relazione, che pregherei di contenere
00:51:00entro sette minuti, potranno seguire vent'alle domande da parte dei deputati e quindi la
00:51:04replica del soggetto audito. La documentazione acquisita sarà presa a disponibile ai deputati
00:51:09secondo i consueti strumenti. Do quindi la parola a Giovanni Guarneri, prego.
00:51:12Grazie, spero che mi sentiate bene. Forte e chiaro, prego.
00:51:18Ottimo, grazie. Innanzitutto ringrazio il Presidente Onorevole Capellacci e tutti i
00:51:24componenti della Commissione per averci invitato a questa audizione relativa alle due proposte
00:51:29di legge in materia di eticoetatura dei prodotti lattiero caseari a base di latte crudo. L'organizzazione
00:51:35che rappresento, Concoverative Fedagri Pesca, desidero ricordare che rappresenta oltre il
00:51:4120% del made in Italy agroalimentare italiano, nello specifico il 45% della produzione roda
00:51:49vendibile di vino, il 40% della produzione ortofrutticola, il 41% del valore della produzione
00:51:55lattiero casearia che io rappresento e in termini di formaggi di OP, nello specifico il 50% del
00:52:01fatturato e il 75% della produzione inoltre del settore avico nipolo. Il settore lattiero
00:52:11caseario che noi rappresentiamo è composto da oltre 400 cooperative, le nostre strutture sono
00:52:17in tali casi grandi e organizzate ma in molti casi sono anche di piccole dimensioni, piccole
00:52:24medie e sviluppano la loro attività economica con i soci legati al territorio nelle aree interne
00:52:30nelle zone montane del nostro paese dove l'attività privata non è presente. Il settore lattiero
00:52:36caseario collegato Concoverative Fedagri Pesca inoltre nel suo insieme rappresenta il 65% del
00:52:45latte raccolto. Sono comunque rappresentate nell'ambito della nostra organizzazione piccole
00:52:51aziende come dicevo piccole cooperative locali che a tutti gli effetti sono interessate dalla
00:52:56gestione del problema derivante dalla presenza di batteri patogeni come l'estericchia colistec
00:53:00oggetto della presente discussione, quindi ne siamo direttamente coinvolti. Alla luce
00:53:07della rappresentatività della nostra organizzazione che ho presentato nei numeri poco descritti
00:53:13vorremmo sottoporre alla commissione alcune considerazioni circa le disposizioni contenute
00:53:18nella proposta di legge 21.32 Rosso e 21.65 Vaccari recanti modifiche all'articolo 8 del
00:53:27decreto legge elettrici settembre 2012 158 poi convertito con legge 189 dell'8 novembre 2012
00:53:34in materia appunto di etichettatura sui prodotti lattiero caseari a base di latte crudo. Quindi
00:53:40partiamo dal primo elemento fondamentale in Italia i dati EFSA 2020 indicano un livello
00:53:47di contaminazione dei formaggi a base di latte crudo del 2,8 per cento complessivamente superiore
00:53:53rispetto alla media dei paesi UE e delle stime risultanti per la maggioranza dei paesi. Quindi
00:54:00il problema esiste ed è particolarmente grave perché colpisce una delle fasce più deboli
00:54:04della popolazione, i bambini, ma è di difficile analisi e merita un approccio estremamente accurato
00:54:11scientifico e tecnico perché derivante solo una specifica tipologia di prodotto che per
00:54:18metodologia trasformazione tecniche di allevamento degli animali potrebbe contenere patogeni di
00:54:27difficile individuazione. In questo senso il sistema produttivo lattiero caseario italiano
00:54:33che noi per parte significativa rappresentiamo è il primo a voler eliminare il rischio legato a
00:54:39questo tipo di formaggi. A questo proposito dobbiamo però operare una distinzione tra i
00:54:46prodotti a latte crudo che possono comportare un rischio e quelli a latte crudo che non comportano
00:54:52un rischio. A questo proposito desidero ricordare che il 50 per cento delle produzioni casearie
00:55:00italiane collegate alle DOP di fatto sono produzioni a latte crudo quindi il latte crudo
00:55:05è una tecnologia ampiamente utilizzata per grandissime fette di produzione. Per alcune
00:55:13produzioni i dati derivanti dalla ricerca e dell'autocontrollo dimostrano che la temperatura
00:55:18di cottura della cagliata e la stagionatura comportano una mitigazione significativa del
00:55:24rischio, una mitigazione risolutiva del rischio. Cito alcuni esempi, il grana padano la cui
00:55:33temperatura di processo produttivo arriva a 53 gradi e nel caso del provone piccante la
00:55:39fase di filatura della pasta 60 gradi. Per questi prodotti e altri questi prodotti non
00:55:47dovrebbero essere inclusi nelle valutazioni per ragioni di carattere tecnico-scientifico.
00:55:52Questo problema merita quindi un approccio multidisciplinare che interessa tutta la
00:55:59filiera produttiva e che intervenga sulla prevenzione e su sistemi di autocontrollo ma
00:56:04anche sulla formazione e sulla comunicazione. Molte imprese del settore stanno adottando
00:56:09sistemi sofisticati di autocontrollo e investendo in ricerca per assicurare la
00:56:15mitigazione del rischio ma il problema persiste oggettivamente proprio perché è complesso da
00:56:20prevenire, va quindi indubbiamente gestito assicurando la massima trasparenza verso i
00:56:26consumatori finali, purché questa sia chiara, non sia fuorviante e non banalizzi il problema.
00:56:35A questo proposito informiamo la Commissione che Cooperative Fedagli-Pesca così come altre
00:56:42organizzazioni che rappresentano il sistema produttivo lattiero caseario italiano fanno
00:56:47parte del tavolo di lavoro per la gestione del rischio legato a Ricciacoli-Stec istituito con
00:56:54decreto da sottosegretario del Ministero della Salute l'onorevole Marcello Gemmato lo scorso 6
00:56:59marzo e che ha l'obiettivo di individuare in un trimestre soluzioni possibili per la mitigazione
00:57:05del rischio associato ai casi di SEU derivanti dal consumo di prodotti lattiero caseari contenenti
00:57:12Coli-Stec. Il tavolo è composto da rappresentanti del Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore
00:57:18di Sanità e dagli istituti zooprofilattici e dei massimi esponenti della comunità scientifica
00:57:23ed esperti in materia. Il tavolo è in procinto di predisporre delle linee guida che interessano
00:57:31il sistema produttivo e gli operatori sanitari volti alla mitigazione e la gestione del problema
00:57:36trattandosi di proposte informate da valutazioni tecnico-scientifiche di natura sanitaria e
00:57:43lavorazione delle linee guida comunque affidata ai membri del tavolo afferenti agli enti pubblici
00:57:48di riferimento, per esempio l'azienda ospedaliera di Bari e l'ospedale maggiore di Milano che al
00:57:55bisogno possono avvalersi della competenza e delle informazioni derivanti da tutti gli altri
00:57:59membri del tavolo. Pertanto venendo un po' al dunque riteniamo che prima di predisporre un
00:58:06qualsiasi testo normativo che intervenga sui sistemi di informazione al consumatore relativi
00:58:12ai prodotti caseari a latte crudo sia necessario attendere che gli enti nazionali preposti alla
00:58:20gestione scientifica e tecnica del problema forniscano le loro indicazioni in modo da
00:58:26garantire la costituzione di un testo normativo accurato e corretto. Riteniamo infatti che le
00:58:33proposte di legge in esame oggetto della discussione siano premature, non fondate
00:58:38su informazioni scientifiche accurate e desaustive e propongono una soluzione semplicistica a un
00:58:44problema delicato e complesso che rischia di confondere il consumatore, compromettendo al
00:58:49tempo stesso la credibilità dell'intera produzione lattiero caseare italiana. Di fatto l'obiettivo
00:58:56fondamentale deve essere quello di riuscire a portare le modifiche tecnologiche in modo da
00:59:03eliminare il rischio, questo è l'obiettivo fondamentale. Chiaramente in alcune produzioni
00:59:09questa evoluzione tecnologica avrà bisogno di tempo e in quel caso è necessario sicuramente
00:59:15provvedere a un'ottichettatura delicata, però il punto focale è non fare di tutto un erbo un
00:59:24fascio e non considerare tutti i formaggi al latte crudo sullo stesso piano. Grazie
00:59:30per l'attenzione, sono a disposizione. Grazie a lei del contributo, chiedo se vi
00:59:38siano domande da parte dei deputati, no nessuna domanda, perfetto, quindi molto chiaro,
00:59:44d'altra parte è evidente che la sua posizione è molto chiara, è in una direzione univoca quindi
00:59:53non ci sono motivi di ulteriori approfondimenti. La ringrazio, a questo punto dichiaro quindi
01:00:10conclusa l'audizione, saluto e ringrazio ancora il nostro ospite, auguro buon lavoro e buona serata.
01:00:15Grazie a voi, buon lavoro.