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00:00Città ed università sono le due istituzioni più antiche del nostro paese, hanno avuto
00:23sempre una relazione molto forte, hanno vissuto praticamente in simbiosi e quando oggi noi
00:29pensiamo a una delle nostre città, pensiamo sempre all'università che ospita.
00:38La presenza di atenei grandi, medio, piccoli, generalisti, multidisciplinari, monodisciplinari
00:44in città, piccole, medie, grandi, permette davvero di raggiungere quella coesione sociale e
00:49quel sviluppo democratico che caratterizza il nostro paese, attraverso delle azioni di
00:54scienza partecipata, delle azioni che misurano l'impatto che la ricerca, la formazione e la
00:59cultura, insieme alle istituzioni locali, possono portare per il miglioramento del benessere
01:04e della vita di tutti noi.
01:09Il rapporto tra le università, gli 85 atenei e i comuni nei quali campus si trovano, è
01:15un rapporto fondamentale per lo sviluppo del paese.
01:17Rappresentano il luogo dove si crea competenza, dove si crea conoscenza, dove si crea cittadinanza
01:25delle comunità.
01:26Comuni ed atenei riescono ad arrivare ai cittadini con un miglioramento del benessere, della
01:31qualità dell'area, nel disegno della città del futuro, di una mobilità più sostenibile.
01:36E se noi guardiamo al futuro, un futuro che è sempre più veloce, sempre più digitale,
01:42sempre più capace di interpretare il cambiamento, le università diventeranno sempre più importanti
01:48e il coordinamento tra città e università che è stato messo in campo da Anci e Cruy
01:54è uno strumento molto importante per governare le politiche del futuro.
01:58Insieme possiamo cambiare e migliorare le nostre condizioni di vita.
02:12Buon pomeriggio, 20 marzo, giornata nazionale delle università, università svelate, ovvero
02:26che si presentano, si manifestano, si rendono palesi come luoghi di produzione e di condivisione
02:37di conoscenza.
02:39L'abbiamo sentito, dove si crea cittadinanza, oltre che competenza.
02:47Un'iniziativa, un'iniziativa voluta dalla conferenza dei rettori delle università italiane
02:56e in collaborazione con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani.
03:01Quindi abbiamo le università da una parte e i comuni dall'altra,
03:07due modi diversi ma strettamente connessi di interpretare la città intesa come collettività.
03:17Ed è in questo pomeriggio della giornata dedicata alle università svelate
03:26che apriamo questo dibattito sul senso del fare università ma il senso anche del fare cittadinanza
03:35con il Rettore dell'Università degli Studi di Brescia, Francesco Castelli, ben ritrovato Rettore,
03:42con Mario Taccolini, che è coordinatore delle strategie di sviluppo del Polo Bresciano,
03:47dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, benvenuto anche a lei,
03:53e Laura Castelletti, sindaca della città di Brescia.
03:59Dunque, come è stato introdotto nel filmato che abbiamo sentito,
04:07l'università diventa unità di misura di una città.
04:14Aprirei con la sindaca e poi sentirei invece le due università.
04:20Università e città sono non solo un binomio inscindibile ma, come dire,
04:27si misurano, sono l'unità di misura l'uno dell'altra.
04:33Dal punto di vista della città e quindi della sindaca,
04:38lo sguardo verso le università, lo sente questo binomio?
04:43Lo sento intensamente perché uno dei primissimi appuntamenti,
04:48subito dopo l'avvio della sindacatura, è stato proprio quello di incontrarci
04:54con i due rappresentanti delle università.
04:57Ci siamo seduti intorno a un tavolo, erano con noi anche
05:00i rappresentanti del Conservatorio e delle Accademie,
05:04questo per dire che rispetto all'alta formazione c'è uno sguardo
05:08non solo di grande apertura ma anche di grande collaborazione
05:12che si è ricercato immediatamente.
05:15Poi abbiamo avviato anche attraverso la firma di un protocollo
05:19la costruzione di un rapporto sempre più stretto.
05:24Per noi è evidente che il futuro della città passa attraverso le università,
05:30non solo perché abbiamo scelto come brand della città Brescia,
05:35la tua città europea, cercando di avere uno sguardo anche allo scambio
05:40attraverso le università con una visione molto più ampia.
05:45Abbiamo questa idea che le università ci aiutano,
05:48lo ricordava bene il Presidente dei Sindaci Manfredi,
05:53ci permettono di avere uno sguardo verso la formazione, l'educazione,
05:58ma noi la vediamo anche molto come opportunità per costruire cittadinanza
06:03e soprattutto pensiero libero.
06:05Noi abbiamo un grande bisogno di sapere ma anche di grande pensiero libero.
06:10Il rapporto con l'università lo costruiamo quotidianamente
06:16attraverso le trasformazioni della città e la loro presenza,
06:20ma lo facciamo anche con la fondazione universitaria
06:24nella quale noi abbiamo svolto un ruolo, svolgiamo un ruolo importante.
06:29Rettore Francesco Castelli, allora l'università,
06:33che va ben oltre sulla didattica, che resta comunque importante,
06:37ma come università, in questo caso l'Università degli Studi di Brescia,
06:43come attore anche guardando alla Civitas, guardando alla città,
06:51intesa peraltro in senso lato, perché le due università cittadine
06:56ovviamente guardano non solo la provincia ma anche oltre,
07:00ma come attore e propulsore.
07:03Guardi, pensavo a quello che diceva Gaetano Manfredi,
07:08cioè che siamo le istituzioni comuni e le università più antiche d'Italia,
07:13fatta sarà laiche naturalmente, e questo è particolarmente vero.
07:17Ci sono addirittura delle università che si identificano con la propria città.
07:22Se uno va all'estero e dice Bologna, ecco Bologna è Bologna,
07:25se uno pensa a Heidelberg, pensa all'Università di Heidelberg,
07:29se uno pensa a Coimbra, la città diventa la sua università.
07:33La università dove io mi sono laureato, Pavia, è la università di Pavia, la città.
07:39In qualche modo c'è un'identificazione strettissima
07:42dove l'università trae l'infa della sua città
07:45e dove la città trae l'infa della sua università.
07:48E tra l'altro per inciso, forse non tutti sanno che Gaetano Manfredi,
07:52oggi Presidente del Lanci, era Rettore dell'Università Federico II
07:57e siedeva sul suo asseggio, a dove seggi adesso Giovanna Iannantoni,
08:01nella sua qualità di Presidente della Crui.
08:04Questa testimonianza ancora che sono due entità tra di loro non scintibili,
08:08questo crea volano economico, questo crea commissione di persone.
08:14Io stesso, io non sono di Brescia come forse sapete,
08:17sono qui grazie all'università, oramai sono bresciano e non vi liberate di me,
08:21ma sono arrivato nel 1987 grazie al fatto che allora nasceva l'università statale.
08:27La città, adesso a parte il mio esempio specifico,
08:31è un attrattore e di scambio di intelligenza
08:35e quando ci sono scambi di intelligenza questo non può che fare bene
08:39oltre naturalmente alla rigenerazione urbana e anche a tutto questo il volano economico
08:44che la presenza di migliaia e migliaia di studenti porta.
08:48Mario Taccolini si riconosce in questa identificazione,
08:52l'università con la città, la città con la sua università?
08:55Certamente sì, direi convintamente, anch'io attingo da questa immagine introduttiva,
09:02da questo esordio espresso formulato da Gaetano Manfredi,
09:07mi verrebbe da dire che il Professor Manfredi ha imparato a fare il Sindaco di Napoli
09:14facendo prima il Rettore magnifico della Federico II
09:17e per molti versi poi il Presidente autorevolissimo apprezzato e stimato
09:23della conferenza dei Rettori italiani.
09:26Si è trattato come potete dire di un vero e proprio laboratorio,
09:29di un laboratorio, peraltro Sindaco di Napoli
09:32e Napoli è una città straordinariamente ricca di luci per un verso ma anche di ombre
09:38e quindi anche innestare la sua grande storica plurisecolare storia
09:44in un contesto davvero molto complesso, molto complicato,
09:48per tre universi affascinante ma al tempo stesso critico problematico
09:53come la città, la metropolitana diciamo, la città metropolitana di Napoli
09:58e tutto il suo interland indubbiamente ha costituito un vero e proprio laboratorio,
10:03una vera e propria sperimentazione.
10:05Ma è irrinunciabile l'interlocuzione serrata, l'osmosi, l'interazione tra città e università.
10:13Le università attingono sempre più, tra virgolette, risorse, potenzialità, virtualità
10:20dal contesto cittadino in cui operano efficacemente, attivamente
10:25e però la città stessa attinge risorse estremamente incalzanti, stimolanti
10:32dalle sfide che la conoscenza e la ricerca offre ad una città.
10:37Quindi concordo pienamente in questa straordinaria potenzialità
10:42che talvolta risulta un po' conegretta.
10:45La titolazione di questa giornata delle università italiane è città svelate.
10:51Sta a dire che in parte sono conosciute, sono percepite, sono riconosciute,
10:57sono identificate, ma in parte meriterebbero ancor più di essere appunto svelate, rivelate,
11:03conosciute, approfondite, percepite per le potenzialità che riservano allo sviluppo, alla crescita.
11:10Ed è bello questo concetto dell'osmosi che per quanto riguarda Brescia peraltro
11:16vede attorno a uno stesso tavolo, ma e a tanti altri tavoli che sono
11:22generatori di iniziative, di riflessioni, di pianificazioni e di confronti,
11:28due università che guardano entrambe con interesse alla loro città.
11:35E grazie alle università e attorno alla sindaca
11:42l'offerta formativa diventa molto ovviamente importante nelle scelte degli studenti,
11:49ma diventa importante anche il contesto in cui questa offerta formativa si inserisce.
11:56Quando è che è una città, si dice, universitaria? E Brescia in che posizione è?
12:02Allora, non vorrei farla parte di quella che va a chiedere l'oste se il vino è buono, quindi vorrei una...
12:09Allora, quello bisognerebbero chiederlo anche ai due rappresentanti delle università.
12:16Allora, la città deve essere in assoluto, non solo per gli studenti universitari,
12:22per chiunque la vive, una bella città, una città nella quale si vive bene,
12:28c'è una buona qualità della vita, ci si sposta rapidamente con i mezzi pubblici,
12:33questo lo dico perché so che Brescia da questo punto di vista ha un'offerta
12:37che andrà anche ulteriormente ad ampliare, offre dei servizi che vogliono dire
12:43luoghi per l'estudio, luoghi per le mense, cioè dare l'opportunità o di servizio,
12:49possibilità dell'abitare, perché sappiamo che oggi questo è uno dei temi chiave
12:55per qualsiasi universitario in giro per l'Italia e questo quindi deve essere
13:01uno degli aspetti, deve avere una vita culturale vivace, mi viene in mente questo
13:07anche perché abbiamo appena presentato, perché ha vinto un bando cari,
13:11Rippolo Emblematici Maggiori, dove andiamo a sviluppare cinque hub culturali
13:15che hanno uno sguardo proprio dall'arte contemporanea alla musica, al cinema,
13:21proprio guardando alla possibilità di un'offerta per le nuove generazioni
13:27con le quali peraltro e con gli universitari abbiamo sviluppato anche
13:31gli stati generali dei giovani, perché è stata l'occasione per metterci in ascolto
13:35e capire quali azioni concrete l'amministrazione può fare anche
13:40direttamente dalla loro voce e poi anche una vita notturna gestita con tutti
13:46i problemi e le difficoltà, ma devo pensare anche che i ragazzi vengono,
13:50studiano, poi sulla qualità dell'offerta formativa e della didattica evidentemente
13:57parleranno loro, perché c'è anche una richiesta evidentemente di crescere
14:02sempre di più da questo punto di vista, però complessivamente credo che la città
14:07abbia una buona offerta di qualità di vita che a un studente universitario piace.
14:13Sul fronte universitario chiamo stavolta in causa per primo Mario Taccolini,
14:20allora abbiamo una città bella, pratica, vivace, accogliente,
14:25sull'abitare qualche problemino sappiamo che c'è e non poco e poi con un'offerta
14:31formativa varia, peraltro molto complementare rispetto alle vostre due università.
14:38Che voto diamo a Brescia?
14:42Io direi un voto più che soddisfacente, proprio per, come potete dire,
14:51la configurazione connaturale di una università, cioè di un'istituzione di alta formazione
15:00vi è sempre quella riserva critica che sospinge a compiere passi ulteriori,
15:05a guardare oltre il presente, a proiettarci e inoltrare il futuro,
15:10il futuro che sta dietro l'angolo ma il futuro anche più lontano
15:15e quindi è richiesta a tutti noi evidentemente una seria volontà politica
15:23che si declina in una lungimiranza progettuale, un guardare oltre il presente,
15:30proiettarci oltre il presente però non dimenticando retrospettivamente il nostro passato.
15:38Amo sempre ricordare la cronologia anche per deformazione professionale,
15:43la cattolica pro da Brescia 60 anni fa, la statale avvia i propri primi corsi oltre 40 anni fa,
15:50quindi un tratto di strada non trascurabile è stato compiuto da entrambe le due università
15:57ed è stato compiuto, non dimentichiamolo, qui sta la genesi di entrambe le presenze efficaci e qualificate
16:05in ragione di una domanda che la città ha fortemente sollecitato, ha formulato, ha richiesto.
16:14Le due università sono state prima la cattolica poi la statale fortemente incalzate a sfidare
16:20appunto ad approdare a Brescia, ad attivarsi a Brescia in ragione di una realistica domanda
16:28molto composita che poteva essere espressa e declinata dall'impresa bresciana
16:34nelle sue straordinarie eccellenze, non dimentichiamo quale distretto siamo stati,
16:40ma anche da una storia che è connotata da rilevantissime istituzioni e culturali,
16:46si pensi al grande patrimonio museale, artistico, ad una tradizione tra virgolette anche religiosa,
16:56penso anche sociale, solidaristica, quante istituzioni caritative, assistenziali,
17:02economico-sociali, cioè istituzioni culturali e sociali che hanno mostrato la loro capacità sostenibile
17:09in ragione veramente di un concorso di carattere economico che molteplici soggetti hanno offerto,
17:17quindi un terreno molto fertile che appunto ha consentito di avanzare una domanda,
17:22di formulare una domanda, credo che le due università abbiano saputo sinora corrispondere
17:29in un'interlocuzione e la città credo abbia mostrato una recettività, uso un'espressione a me molto cara,
17:38ospitalità, un'ospitalità, cioè le due università sono chiamate dunque sempre più ad abitare la città,
17:45ad abitare la città io credo, quindi è una sfida, una responsabilità che i due Atenei sono chiamati
17:51tra virgolette ad assumersi come mission, come davvero impegno ulteriore, che anzitutto
17:59volto a garantire una cittadinanza la più come poter dire adeguata anche a riguardo delle migliaia,
18:08oltre ormai 20 mila giovani bresciani vivono Brescia frequentando le due università,
18:14oltre 20 mila è una quota rilevante, pensiamo anche alla quota rappresentata dai docenti
18:21che sono centinaia e centinaia, non dimentichiamo che molti dei nostri studenti,
18:26scusate molti dei nostri docenti che insegnano presso l'Università degli Studi di Brescia
18:31e presso la Cattolica vengono da fuori e debbo dire che non pochi, anzi innumerevoli colleghi
18:37hanno sempre come poter dire espresso un apprezzamento, una stima, un riconoscimento
18:42a questo riguardo in ordine ripeto all'ospitalità, poi certamente c'è ancora molta strada da fare.
18:48Le chiedo Professor Taccolini una riflessione sul futuro, la domanda preziosissima per la nascita
18:59delle due università e il loro sviluppo, come sentite il futuro?
19:06E' una domanda di rinnovamento, come lo percepite, come lo captate?
19:12Io credo che anzitutto compie uno sforzo di valutazione critica, di misura critica,
19:21indubbiamente l'esistente è più che lusinghiero, è più che soddisfacente,
19:26è come potete dire ormai confermato e consolidato, però si avverte davvero
19:32una sfida ulteriore, una sfida ulteriore a compiere passi ulteriori.
19:36Allora, per tal'universo credo si tratti di affinare e qualificare l'esistente,
19:42le nostre offerte formative, i nostri saperi.
19:45Noi ieri abbiamo ascoltato al teatro sociale in occasione della giornata nazionale
19:51in memoria delle vittime di Covid una bellissima espressione e una felicissima immagine
19:56da parte di un autorevole scienziato che è il Professor Franco Locatelli.
20:01Lui ha dichiarato, da scienziato, da autorevolissimo clinico, da grande pediatra oncologo,
20:08da Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, quindi con tutti i requisiti, i talenti,
20:13le attitudini, ha dichiarato che per lui non sussiste alcuna differenza
20:19tra le humanities e le scienze, in modo particolare le scienze dure.
20:25Questa secondo me davvero è una sfida che dobbiamo accogliere davvero con consapevolezza
20:31e qui sta il futuro.
20:34E sono convintissimo per la stima e l'amicizia che da lungo tempo nutrono i compronti di Francesco Castelli
20:40che la pensi anche lui la stessa ma prima perché è pure lui molto amico di Franco Locatelli
20:44e quindi non può smentirlo con una dichiarazione oggi.
20:48Ma noi siamo sfidati a generare, a coltivare, a promuovere una combin,
20:54un'interazione tra saperi umanistici, che poi oggi sono sempre più anche saperi
21:00sociali, antropologici, economici, giuridici e saperi scientifici nel senso più stretto del termine.
21:09Non può che essere d'accordo anche perché le riflessioni del Professor Locatelli
21:15erano in risposta a domande che proprio il Rettore gli ha rivolto e annuiva,
21:22quindi non può certo cambiare idea.
21:25Allora Francesco Castelli oltre a questa, come dire, questa combin tra insegnamenti umanistici
21:35e la scienza, non ci sono steccati assolutamente.
21:40Ma anche un po' torniamo al passato dell'Università degli Studi di Brescia,
21:46quello che ha rappresentato in particolar modo per l'impresa bresciana,
21:51e però chiedo anche a lei, il futuro come lo sentite?
21:57Vi sentite preparati?
21:59Indubbiamente le offerte formative delle due università sono premiate,
22:04anche dei numeri va assolutamente detto,
22:07però c'è questa necessità, la sentite questa spinta al rinnovamento?
22:12Ma per forza, ma per forza perché anch'io do un giudizio assolutamente soddisfacente
22:17di quello che i due Atenei fanno nella nostra città,
22:20però c'è ancora da fare, c'è ancora da fare perché noi siamo Atenei,
22:24anche perlomeno università statale, che ha altre sedi sul territorio,
22:28a Chiari, a Desenzano, a Esine, o Trichemanto, a Cremona,
22:32e questo rende l'idea di un territorio ampio e difficile,
22:38quindi oltre alla città noi abbiamo la sfida dei trasporti,
22:41perché in provincia di Brescia se uno va da destra a sinistra, da est a ovest...
22:45È un problema.
22:46No, da est a ovest sull'A4 o via che vai,
22:49ma se invece si va da nord a sud,
22:51certamente qualche problema di trasporto extra urbano esiste.
22:56Come anche non possiamo dimenticare,
22:58e io come Rettore non posso dimenticarlo,
23:00che il tasso di scolarizzazione universitaria della nostra provincia
23:04non è proprio brillantissimo,
23:06noi siamo sotto la media italiana,
23:09quindi sicuramente Mario Taccolini e io ci interroghiamo
23:12su come riuscire a riportare il tasso di scolarizzazione terziaria universitaria,
23:18quindi insomma tante cose ci sono, come anche,
23:21e qui naturalmente l'alleanza con la città viene naturale,
23:27noi abbiamo un bacino di utenza in termini di studenti
23:30che è ancora molto troppo locale.
23:33Per essere attrattivi in altre regioni o all'estero
23:37abbiamo bisogno di fare un passo in più,
23:40un passo in più che sono i servizi,
23:42che sono la palestra, ad esempio,
23:43che stiamo cercando di costruire al Polo Nord,
23:47adesso ho detto la palestra per dirne una,
23:49mensa, palestra e tutto,
23:51ma in questo naturalmente il binomio sinergico con l'amministrazione comunale
23:56non può mancare ed è assolutamente vincente.
24:00Quindi sicuramente sfide ci sono,
24:03sfide ci sono anche perché noi viviamo una situazione
24:07dove c'è delle 14, parlo delle sedi amministrative,
24:11sulle 14 università a Lombarde, 12 sono nell'area milanese,
24:16che sono un polo di attrazione estremamente importante,
24:19e quindi io sento personalmente anche,
24:21sono sicuro che lo sente anche il professor Taccolini,
24:24un imperativo morale di contribuire a limitare
24:28lo spopolamento delle nostre valli,
24:30se uno ad esempio va a studiare in un'altra città,
24:33il che è lecito perché ho avuto anch'io 19-20 anni,
24:36e so benissimo che ai 19-20 anni
24:38si cerca di andare il più lontano possibile dalla propria famiglia,
24:41adesso sto naturalmente scherzando,
24:44però noi siamo anche in questo un ruolo sociale
24:48di crescita e di attrazione,
24:50noi dobbiamo riprendere anche un ruolo di ascensore sociale
24:53e di ancoraggio alla città dei nostri giovani.
24:56Oggi credo che le nostre due università
24:59non abbiano nulla da invidiare nelle discipline che insegnano
25:02alle grandi città che hanno magari
25:05atenei plurisecolari come è stato detto prima.
25:10E forse qui il termine svelare
25:13è proprio appropriato perché se ne sia più consapevole.
25:18Una battuta sul radicamento territoriale nei confronti
25:22e soprattutto lo sguardo al territorio
25:25non solo dal punto di vista del governo della città,
25:28ma anche dal punto di vista delle associazioni di categoria,
25:33dell'imprenditoria privata eccetera,
25:35ci sono molte occasioni di intreccia e di incontro
25:39su tantissimi progetti.
25:41Abbiamo delle progettorità sia con tutte le associazioni di categoria
25:45e con FAPI, con Findustria, con Fartigianato,
25:48questo è un qualcosa di quotidiano.
25:50Credo che per certi valga anche questo valore.
25:52Sì, immagino che sì.
25:54Noi avendo delle facoltà un po' più tecnologiche
25:57abbiamo degli stakeholder locali
26:00che sono più nell'ambito dell'imprenditoria in qualche modo,
26:04ma questo non è solo perché ad esempio
26:07la Facoltà di Giurisprudenza ha come stakeholder
26:09il Tribunale, la Corte d'Appello e così via,
26:12la Facoltà di Medicina per ovvi motivi,
26:14abbiamo tutti i nostri ospedali,
26:17ospedali civili in particolare,
26:19ma anche il Garda, Franciacorta, Esine,
26:21per cui sicuramente abbiamo tutti degli stakeholder locali
26:25che sono per noi importantissimi
26:28e spero che possano dire allo stesso loro di noi.
26:31Rispetto all'essere brescia...
26:34Faccio dire una cosa ancora in più,
26:35sull'amministrazione pubblica adesso abbiamo anche incominciato
26:38dei corsi di formazione dei funzionari
26:41dell'amministrazione pubblica,
26:43che ci lega molto ad esempio al comune, alla provincia,
26:47questo rende sempre più intimo il rapporto
26:51tra l'università e la sua città,
26:54e tra la città e la sua università,
26:56e le loro università insomma.
27:00Accennava, ma le chiedo di circostanziare un po' la problematica
27:06del fatto che Brescia comunque è vicina a Milano,
27:10Milano è un capoluogo di regione,
27:12ha un'offerta formativa straordinaria,
27:16credo che il sogno sia di trovare qualche giovane milanese
27:19che viene a Brescia a studiare.
27:23Come superiamo questo, non dico complesso di inferiorità,
27:27però questo senso di essere sempre alla periferia?
27:32Ci sono possibilità o una partita persa?
27:34No, io non mi arrendo per quello,
27:36penso che questo rapporto possa essere da un lato
27:41utilizzato in modo utilitaristico,
27:43vivere a Milano, che è la mia città di nascita,
27:46è dispersivo e costoso,
27:49Brescia è meno dispersiva e meno costosa,
27:53non voglio dire non costosa, ma meno costosa,
27:55questo è già un fattore di attrazione.
27:57Dobbiamo però valorizzare di più quello che facciamo,
28:00svelarci, e oggi è un'occasione per farlo,
28:03e mi piacerebbe farlo anche in un'ottica,
28:05sempre di più stiamo cercando di farlo, regionale e nazionale.
28:09Noi viviamo anche, al di là della regione Lombardia,
28:12anche geograficamente al confine con un'altra regione
28:17che è il Veneto, dove c'è un'altra ottima università
28:19che è Verona, e dunque chi abita sul lago
28:22può essere anche fatalmente,
28:24quindi spetta a noi, in un'ottica di sana competizione,
28:27direi che anche noi ci siamo.
28:30Forse questi progetti che nasceranno
28:33potranno essere d'aiuto per far diventare Brescia...
28:36Sicuramente questi progetti sono progetti che ci aiuteranno,
28:41è altrettanto vero, complesso, il peso di una realtà
28:46capoluogo di regione come Milano,
28:48non solo dal punto di vista universitario,
28:51lo è in tanti ambiti che noi viviamo quotidianamente,
28:55hanno una dimensione, una massa critica,
28:57certamente importante.
29:00Io credo che il fatto che ci troviamo seduti con a fianco
29:04le due università indica che c'è una volontà,
29:07ma l'abbiamo visto anche nell'arco degli anni,
29:11di una collaborazione, ma anche andare a coprire ambiti,
29:14oltre alla collaborazione, anche ambiti diversi,
29:17cioè si costituiscono strategie per dare delle risposte
29:20dal punto di vista del rapporto educativo
29:22piuttosto che della tecnologia,
29:24cioè si lavora e si muove insieme.
29:27Sicuramente la necessità di essere attrattivi,
29:30quando richiamavo il termine Europa all'inizio
29:33e anche nei termini di una didattica,
29:36di un'offerta formativa che porti con sé anche
29:39una lingua internazionale, diventa un elemento importante
29:42perché anche questa ha la capacità di essere
29:45attraente e attrattiva, e poi credo anche
29:48che il ragionamento non possa essere circoscritto
29:51come massa critica solo a Brescia.
29:53Noi abbiamo, ma lo facciamo anche rispetto
29:55alle amministrazioni, un lavoro con Bergamo,
29:58con Cremona, con Mantova.
30:00Io ho visto cosa siamo riusciti a fare, per esempio,
30:03con le nostre università a Brescia e Bergamo
30:05durante l'anno della Capitale della Cultura.
30:07Quelle sono delle opportunità che a mio avviso
30:10devono essere seguite e perseguite perché ci mettono
30:14appunto nell'ottica anche di una massa critica
30:17che vuol dire creare diverse opportunità
30:20per chi vuole venire a vivere nella nostra città.
30:24Poi, in verità, come diceva il Rettore Castelli,
30:28è proprio la qualità del vivere in questo momento
30:30che possiamo offrire, che vuol dire costi,
30:33possibilità di muoverci, che diventano importanti.
30:37Io poi penso che se l'offerta delle due università
30:41diventa così interessante, uno in 24 minuti di treno
30:46arriva a Brescia, può decidere anche di venire qua
30:49all'università senza necessariamente starci a vivere.
30:52Poi se viene a vivere noi siamo molto più contenti
30:54perché evidentemente le ragioni di essere città universitaria
30:58positive sono tantissime.
31:00Professor Mario Taccolini, in qualità poi di coordinatore
31:04delle strategie di sviluppo, questo essere periferia di Milano
31:10è un cruccio, non lo è un falso problema o è il problema?
31:16Io credo che entrambe le due università operanti attive a Brescia
31:21soffrano, io direi addirittura acutamente,
31:25questa mortificante configurazione, definizione
31:29quali istituzioni di alta formazione provinciali
31:34e dunque per tali universi periferiche.
31:37La soffrano perché sono consapevoli legittimamente,
31:41realisticamente, documentatamente di offrire,
31:45appunto di proporre offerte formative serie,
31:50qualificate, persuasive e convincenti
31:54e sono i fatti che lo attestano, lo dimostrano.
31:57Nel ranking nazionale, pur con i limiti che le classifiche
32:01evidentemente recano con sé, risultano le nostre università
32:07particolarmente, significativamente evidenziate
32:11impostazioni particolarmente elevate.
32:15Ma ripeto, sono anche i fatti che, come potrei dire,
32:19ci sospingono a compiere e a superare, come potrei dire,
32:24questa opinio, ma ripeto, rispondendo realisticamente
32:30e concretamente.
32:32Cito una piccola circostanza che da alcuni anni
32:36è praticata nella nostra Sede Bresciane della Cattolica,
32:40ormai da sette anni, un seminario permanente,
32:44l'uno sul welfare, ma è statamente correlato
32:48ad una titolazione, ad un ambito e ad un percorso di ricerca
32:53significativamente titolato Brescia Glocale.
32:58Noi dobbiamo, lo voglio riconoscere,
33:01noi dobbiamo questa definizione di Brescia Glocale
33:05ad un grande maestro, ad un grande imprenditore,
33:08ad un grande intellettuale, Piero Bassetti,
33:11che alcuni anni orsono, 94 anni, alcuni anni orsono
33:15fu invitato a tenere una prolusione nell'anno accademico,
33:18un'operazione nell'anno accademico della Sede Bresciane
33:21e lui sviluppò una riflessione da milanese, tutto tondo,
33:25che lo sospinse a riconoscere in Brescia,
33:29nel suo territorio, come potete dire,
33:34delle straordinarie potenzialità, ma la propria, la storia bresciana
33:38attestava questa capacità radicata localmente,
33:42ma al tempo stesso davvero globale e internazionale.
33:46Non indugio oltre questo.
33:49Allora, qual è la sfida? Mi pare che implicitamente,
33:53anche se non più di tanto dichiarata dall'amico Francesco Castelli,
33:58la sfida che, come potrei dire, ci incalza sempre più
34:02è la sfida dell'internazionalizzazione,
34:06e questo però deve misurarsi nella concretezza
34:10e nel realismo più assoluto. Mi riferisco appunto
34:14ad una capacità ricettiva che evidentemente anche la città
34:18è chiamata a compiere insieme con le due università,
34:22ad esprimere. Noi abbiamo decine e decine,
34:26sia l'Università degli Studi di Brescia sia l'Università Cattolica,
34:30decine e decine di studenti stranieri, ma la sfida è appunto
34:34quella di implementare, di andare oltre.
34:38C'è un'altra considerazione.
34:42Che premia è la qualità?
34:46E lasciatemi dire che premia è la città?
34:50Non a caso il rettore Castelli ha l'uso
34:54sempre più onerose e gravi criticità, che è una grande città,
34:58metropoli, grande città universitaria, pluriuniversitaria
35:02quale Milano, pone sempre più in evidenza.
35:06Io sono testimone di non pochi studenti
35:10della Università che mi onoro di rappresentare nella sede di Milano,
35:14la Cattolica Milano ha circa 28 mila studenti
35:18e non ce la fanno più a risiedere a Milano.
35:22Noi registriamo una leggera contrazione di un tradizionale
35:26afflusso di studenti del sud che approdavano a Milano
35:30e che oggi si imbattono in enormi difficoltà
35:34di carattere economico, finanziario, ambientale, eccetera.
35:38Allora Brescia effettivamente potrebbe invece davvero
35:42aprirsi sempre più ad una prospettiva,
35:46questo richiede indubbiamente uno sforzo collettivo.
35:50Allora a me verrebbe da dire che solo in virtù
35:54e in ragione di un'alleanza che mi pare potenzialmente
35:58sia già in essere, già in atto e che a questo tavolo
36:02è, posso dire un po' simbolicamente ma anche efficacemente
36:06e responsabilmente rappresentata, potrebbe davvero come poter dire
36:10aiutarci a compiere quelle ulteriori
36:14aperture verso una prospettiva
36:18più internazionale. Allora in questa giornata abbiamo posto le basi
36:22per un piano di marketing, regole di ingaggio rinnovate
36:26che passino anche attraverso la città,
36:30poi magari bisogna risolvere un po' il problema anche abitativo perché anche
36:34non siamo ancora pronti. Però devo dire che su questo degli investimenti importanti
36:38sia delle università ma anche di private che si stanno
36:42affacciando sullo degli studentati per esempio sono una realtà
36:46presente. E poi investimenti abitativi che si fanno ma
36:50la crisi della casa si fa sentire da tutti i punti di vista
36:54quindi si sta attuando un piano e vediamo anche questo di rispondere
36:58ad alcune domande come lo abbiamo fatto sul trasporto, su altri servizi.
37:02La cosa importante è sapere dove si vuole, qual è la traiettoria
37:06e qual è attendere l'obiettivo. Resto
37:10sul Professor Mario Taccolini per aprire
37:14un'altra riflessione. Si diceva la qualità ma la qualità
37:18passa anche dall'innovazione, non c'è verso. Quindi
37:22la offerta didattica sì ma poi c'è anche l'innovazione,
37:26la ricerca. Su questo terreno come siamo?
37:30Io mi permetto di fare come potete dire un affondo retrospettivo
37:34e mi scuso per questo a Marcord ma sono testimone
37:38di una esperienza particolarmente innovativa,
37:42singolare e significativa ma che ci condusse
37:46poi a delle amare constatazioni, alle quali all'uso poc'anzi
37:50il Rettore Castelli. Vado a memoria, circa 23-24 anni
37:54or sono si svolsero a Brescia gli stati
37:58generali dell'economia e della società bresciana e la
38:02cabina di regia si componeva di una rappresentanza
38:06di Regione Lombardia, nella sua declinazione più bresciana,
38:10del Comune di Brescia, della Provincia di Brescia
38:14e delle due università. Fu commissionata alle due università
38:18un'indagine, un'indagine previa per come potete dire
38:22esplorare il terreno e verificare quanto fosse
38:26questo terreno fertile sul piano dell'istruzione,
38:30dell'alfabetizzazione, della formazione e dunque della capacità
38:34di corrispondere ad un'offerta formativa sempre più elevata.
38:38Concordemente appunto si pervenne
38:42ad una costazione molto, molto amara. Ripeto
38:4623-24 anni or sono noi risultavamo la penultima
38:50provincia di Regione Lombardia per
38:54istruzione, per alfabetizzazione e istruzione e formazione.
38:58Evidentemente tutti sappiamo qual è una delle chiavi interpretative
39:02più convincenti, il mercato del lavoro bresciano,
39:06particolarmente direi dinamico e accelerato che assorbiva
39:10a 16 anni lo studente che frequenta
39:14l'istituto professionale piuttosto, e quindi perché
39:18dico questo, che noi dobbiamo sempre comunque
39:22fare i conti con un contesto, con un terreno qual è questo insomma.
39:26Che però, come dire, sta ritornando su se stesso
39:30perché non c'è più impresa se non c'è innovazione, se non c'è ricerca.
39:34C'è stata questa circostanza, ripeto, che affonda nel passato
39:38ma che ahimè purtroppo credo non sia del tutto, del tutto
39:42risolta, perché un distretto economico-industriale
39:46con tutte le ricadute di carattere sociale
39:50qual è quello bresciano? Evidentemente riconosce
39:54sempre più come irrinunciabili ricerca, formazione
39:58aggiornamento permanente e dunque
40:02innovazione. Non c'è innovazione e qui soprattutto
40:06le facoltà più tecnologiche dell'Università degli Studi di Brescia lo confermono
40:10ma anche per parte nostra abbiamo appunto le indagini sociologiche
40:14le indagini statistiche eccetera eccetera. Noi stiamo studiando ad esempio
40:18in questo frangente gli effetti della denatalità
40:22sull'impresa bresciana. La stiamo studiando, i nostri statistici, i nostri
40:26sociologi stanno indagando seriamente, daremo appunto
40:30come potrei dire esito a questa indagine alla fine di maggio prossimo.
40:34Ora indubbiamente in un contesto direi
40:38di grande dinamismo, di grande accelerazione nonostante una latente
40:42crisi eccetera eccetera, ma noi ci attestiamo ancora oggi come il secondo
40:46terzo distretto industriale bresciano, senza formazione
40:50senza innovazione, senza ricerca, senza conoscenza
40:54sempre più appunto come potrei dire proiettata
40:58verso il futuro. Parlano queste mie battute un po' sloganistiche
41:02retoriche, ma la vera partita è proprio questa
41:06e quindi è una domanda, riviene proprio dall'impresa bresciana
41:10dal sistema imprenditoriale bresciano, dalle
41:14istituzioni anche economico-sociali, dal sistema bancario stesso
41:18e quindi davvero credo questo sia un terreno
41:22sul quale merita, però anche qui evidentemente sempre
41:26mai dico a prescindere
41:30dall'amministrazione, dalle istituzioni politiche
41:34e sociali, cittadine e territoriali.
41:38L'ultimissima battuta, qui qualche dato
41:42ci può illuminare maggiormente, però dovremmo approfondire di più
41:46indubbiamente a me pare di percepire che la città
41:50sotto questo profilo risulta ancora elitaria rispetto alla provincia
41:54elitaria nel senso che il livello
41:58di formazione è prevalentemente più cittadino che
42:02provinciale, non me ne vogliono eccetera, perché?
42:06Perché evidentemente lo studente, il giovane che vive in città
42:10evidentemente ha un'accessibilità immediata
42:14diretta, tutto al più passa dal sud al nord della città
42:18dall'est all'ovest, ma evidentemente il contesto è questo, ma
42:22lo studente che abita a Ponte di Legno, che abita a Eidolo,
42:26che abita in Alta Valsabbia o in Alta Valtrompia, indubbiamente
42:30ecco perché non a caso ripetutamente l'allusione da parte
42:34della sindaca al sistema, alle infrastrutture
42:38eccetera è d'obbligo.
42:42Professor Francesco Castelli,
42:46il tema dell'innovazione, poi sulla cittadella dell'innovazione
42:50che poi è questo progetto che alleggia ma che fatichiamo
42:54a vedere,
42:58quindi magari chiamiamo poi in causa anche la
43:02sindaca, ma al Rettore io chiedo appunto
43:06il rapporto tra didattica, ricerca e innovazione
43:10perché poi oggi la differenza la si fa su questo termine.
43:14Mi faccio però dire una cosa sull'internazionalizzazione.
43:18Allora, questo è essenziale e sono contento
43:22di dire anche che, per quanto riguardo all'università statale conosco
43:26un po' i numeri, abbiamo una sempre maggiore presenza di studenti stranieri
43:30nell'Erasmus che vanno e che vengono e questa è una cosa straordinaria e abbiamo
43:34qui in prima fila anche gli studenti che animano questo
43:38network che hanno anche organizzato a Brescia, non ricordo più quando, ma pochi
43:42due o tre mesi fa, la riunione nazionale degli studenti Erasmus, quindi
43:46ringrazio, perché questo crea veramente sempre una
43:50estrema circolarità di persone, questo è positivo. E anche
43:54lo dico come battuta, ma non troppo, noi facciamo parte di una alleanza
43:58europea di università, di dodici università, che recentemente ha deciso
44:02di chiedere alla Unione Europea di facilitare
44:06il percorso e di abbattere gli ostacoli per i veri e propri diplomi
44:10europei, perché ancora questo è un problema. Bene, siccome questa
44:14richiesta che arriverà sul tavolo della Wunderland
44:18prossimamente è stata stilata a Brescia, allora è stata chiamata
44:22la Brescia Declaration, quindi questo sembrerà
44:26una cosa piccola, ma invece per me è una cosa molto grande. Allora,
44:30credo che Ursula abbia in questo momento forse altre priorità, però per dire
44:34il nome di Brescia arriverà e questo ci arriverà anche grazie
44:38all'università, ma non eludo la sua domanda, certamente questo è importantissimo
44:42e devo dire che la ricerca è un po' un fiore all'occhiello
44:46di quella che è la nostra università, che seppur giovane
44:50oggi si classifica in termini di uno degli indicatori
44:55a quante citazioni vengono fatte per singolo prodotto della ricerca.
44:59Ecco, questo ci ha portato nell'ultimo ranking internazionale ad essere
45:03secondi tra le università pubbliche italiane, quarti in generale secondi
45:07tra quelle pubbliche, che per noi è una cosa estremamente positiva,
45:11che mettiamo a servizio del tessuto imprenditoriale.
45:14Senza ricerca non c'è innovazione, senza innovazione non c'è sviluppo.
45:18Dirò di più, nell'ambito sanitario, io sono medico, è oramai ampiamente provato
45:23che laddove si fa ricerca la cura è migliore e quindi questo è anche
45:27un ulteriore ricadute d'impatto positivo sulla comunità bresciana.
45:31Sindaca, abbiamo pochissimi minuti.
45:36Cittadella dell'innovazione, senza innovazione non c'è sviluppo,
45:41è un tema caldo, è un tema di questi mesi, a che punto siamo?
45:46A che punto siamo? Siamo che ricerca, formazione, innovazione, sviluppo
45:50avevano la necessità di ritrovare un luogo, hanno necessità di ritrovare
45:55un luogo per permetterci di essere competitivi da ogni punto di vista
46:00intellettualmente, economicamente e come città.
46:05Le università sono state elemento centrale perché hanno fatto moltissimi
46:09tavoli di lavoro, si è anche arrivati a comprendere che non è necessario
46:16trovare un luogo fisico ma serve fare sistema.
46:19L'amministrazione comunale ha più volte dato la propria disponibilità,
46:24io credo che adesso le forze economiche della città, le forze imprenditoriali
46:29devano buttare in cuore oltre l'ostacolo e svelare se davvero
46:34c'è questa intenzione di fare sistema, di lavorare insieme perché
46:38l'amministrazione può farlo, è il capoluogo di una provincia
46:42molto evidentemente più ampia ma bisogna anche che chi fa impresa,
46:47chi fa industria, chi ha la possibilità, era poi Confindustria con le realtà
46:53economiche che avevano rilanciato nella fase iniziale insieme alle università
46:57decidano di lanciare il cuore oltre l'ostacolo.
47:00Noi da questo punto di vista ci siamo, lo abbiamo anche dichiarato
47:03in più e più occasioni.
47:08Io l'ho detto anche a Futura Brescia dieci giorni fa, per un'ampia platea
47:15non ho nessun problema a ripetere.
47:17Davvero un paio di minuti ai nostri alti rappresentanti delle due università
47:22a proposito di luoghi, i vostri luoghi in estrema sintesi,
47:27il luogo dell'università, il rapporto urbanistico direi,
47:31già parlava della necessità di nuovi servizi.
47:35Noi come Università di Brescia abbiamo sostanzialmente un polo nel centro
47:40con le varie riqualificazioni, anche San Fostino, Santa Chiara, Palazzo Caligna
47:45ai Fiumi, adesso Porta Pile, anche una rigenerazione urbana che ha avuto
47:48anche un impatto sociale forte e poi il polo diciamo più tecnologico
47:53sopra l'ospedale con le ex facoltà di medicina e ingegneria.
47:58Stiamo finalizzando anche gli impianti sportivi, abbiamo una grande piastra
48:03sportiva a nord, direi che siamo molto messi bene sotto questo profilo.
48:09Abbiamo una recettività di residenza che è intorno ai 500 posti letto
48:16che non è poco ma ne ha bisogno di più.
48:18Stiamo cercando di fare la nostra parte prendendo tutte le occasioni
48:23di cofinanziamento che ci sono. Purtroppo devo dire, finisco,
48:26che negli ultimi anni il costo di realizzazione delle opere è esploso,
48:31quindi quello che parte che costa 10 una volta che lo realizzi
48:35costa 17 o 18, ecco un rapporto presso a poco di questo tipo,
48:39il che naturalmente limita le possibilità di ulteriori investimenti.
48:42Grazie, riqualificazione anche per voi tra la città e la periferia.
48:48Certamente, evidentemente l'Università Cattolica decise alcuni anni or sono
48:55di consolidare, di rafforzare, di qualificare, di confermare la propria volontà
49:02di radicarsi sempre più a Brescia. Ecco perché sorta alla prima sede
49:08del prestigioso Palazzo Martinengo di via Trieste 17 maturò appunto
49:14la decisione in un contesto nazionale particolarmente incalzante.
49:19Nel frattempo l'Università Cattolica Ateneo dei cattolici italiani
49:23di livello nazionale, oggi attiva apparente in ben 5 campus,
49:27aveva avviato alcune dinamiche, alcune politiche di sviluppo
49:32anche nelle altre sedi, talunne addirittura estremamente corpose,
49:36estremamente onerose, diciamo così. Però al tempo stesso decise appunto
49:41di aprire una nuova sede nel campus di via Garzetta nel settembre del 21.
49:48Siamo particolarmente soddisfatti e quello mi pare sia un modello virtuoso
49:53di rigenerazione urbana, di rigenerazione urbana.
49:57Compete a noi radicarci sempre di più al nord della città e quindi anche
50:02nel quartiere di Monpiano che è particolarmente recettivo,
50:05dopo qualche piccola difficoltà iniziale, mi pare sia stato agevolmente
50:10e progressivamente superato e la volontà della nostra postazione
50:15in via Garzetta è quella appunto di espanderci nel senso di aprirci
50:21sempre di più al quartiere e di ospitare anche il quartiere,
50:25in modo che la sede sia abitata dalla città e appunto l'università
50:31abiti appunto la città. Quindi mi pare che in questa dinamica progressiva
50:37vi sia davvero una volontà di, come potrei dire, brescianizzare sempre più la città.
50:42Grazie, grazie mille. Queste sono le nostre università svelate.
50:48Grazie al professor Mario Taccolini, grazie al rettore Francesco Castelli
50:53e grazie alla sindaca Laura Castelletti. Buona serata a tutti.
50:57Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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