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NovitàTrascrizione
00:00Chiamatelo kung fu movie, chiamatelo action movie, fatto sta che Gabriele Mainetti nelle
00:08sale in questi giorni con la città proibita si cimenta in un genere rarissimo in Italia,
00:13quasi impossibile da vedere, un film sulle arti marziali in cui gli scontri, le mosse,
00:18le scene a volte quasi più vicine ad un cartone animato fanno da filo conduttore ad una storia
00:23ambientata tra la Cina e un quartiere di Roma.
00:26Sento la responsabilità del pubblico, perché per me quando uno deve muoversi da casa deve
00:31essere motivato a vedere qualche cosa che valga la pena quel viaggio, che valga il prezzo
00:37del biglietto.
00:38Molto apprezzato dalla critica la città proibita è il terzo lavoro del regista romano, dopo
00:42il grande successo di Lo Chiamavano Gig Robo, diventato in pochi anni un cult movie e freaks
00:47out, uscito in un periodo difficile per tutto il cinema in piena pandemia, tutto ruota attorno
00:52ad una ragazza cinese che per la destrezza con le arti marziali ricorda Bruce Lee e alla
00:57sua ricerca a tutti i costi della sorella.
01:00Se la dovrà vedere con un boss della mala, uno struzzino romano, un Marco Gianlini imbianchito,
01:04i titolari di un ristorante gestito da una coppia in crisi, Luca Zingaretti e Sabrina
01:09Ferigli.
01:10A salutare il regista un pubblico discreto in una delle sale del Loz, sono contento di
01:14essere qui, ha ringraziato Mainetti, moderato da Enrico Danesi, sono sicuro che questo film
01:18vi piacerà.
01:19Ho coltivato fin da piccolo questa passione per le arti marziali e per Bruce Lee e finalmente
01:24ho raccontato tutto questo in questo film, che è un action movie, ma anche una bella
01:28storia d'amore.
01:29È una storia d'amore su più livelli, un amore tra due realtà che si incontrano, quella
01:34di May e di Marcello, Marcello è il cuoco che vive in questa trattoria di famiglia praticamente
01:41e lei viene dalla Cina alla ricerca di questa sorella scomparsa e con sé porta tutto il
01:46genere del film d'azione.