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Trascrizione
00:00Buonasera e bentrovati ad una nuova edizione del TG Preview, un approfondimento che questa
00:16sera dedichiamo al mondo della scuola, in particolare alla riforma, allo studio del
00:21governo del ministro Valditara. Alcune novità sono già state annunciate e sono entrate
00:27di fatto in vigore, le scuole dovranno adeguarsi in corso d'anno, parliamo ad esempio delle
00:33valutazioni, altre, quelle che riguardano i programmi, sono ancora allo studio e quindi
00:37entreranno in vigore tra il 2026 e il 2027, ma iniziamo a vedere quali sono appunto le
00:45principali novità e durante questo approfondimento di stasera lo facciamo come sempre con degli
00:50ospiti, do il benvenuto al professore Giovanni Scolari, dirigente scolastico, buonasera.
00:57Andiamo subito a vedere in un servizio, una sorta di scheda che abbiamo preparato, quali
01:03sono le principali novità che dovrebbero entrare in vigore e quindi andremo poi a discutere
01:08punto per punto, vediamo.
01:10Nuovi programmi ministeriali a partire dal prossimo anno scolastico per la scuola italiana,
01:21dopo l'annuncio nei giorni scorsi dei giudizi sintetici alla primaria e del voto in condotta
01:25in decimi nella secondaria di primo grado, la commissione, chiamata a sostenere il ministero
01:29dell'istruzione nella stesura di nuovi programmi, ha svelato quali saranno i capisaldi della
01:34riforma attorno alla quale ora si aprirà il dibattito a tutto il mondo della scuola
01:38per apportare eventuali ritocchi.
01:40Tornerà in latino, seppur opzionale, a partire dal secondo anno della scuola media, verrà
01:45abolita la geostoria dei superiori, ridata centralità alla narrazione di quel che è
01:49accaduto nella nostra penisola dai tempi antichi fino ad oggi, più valore sarà attribuito
01:54poi alla fantasia e alla memoria, ad esempio avvicinando i bambini sin dalla prima elementare
01:58alla musica, alla sua comprensione o promuovendo l'apprendimento in rima già alla scuola
02:02dell'infanzia.
02:03Tra gli obiettivi dichiarati del ministro Valditaraccia è il rafforzamento delle abilità
02:07linguistiche e di scrittura degli alunni italiani, le cui carenze sono state a più riprese evidenziate
02:13anche dai test invalsi, in tal senso i programmi stimoleranno la lettura e la scrittura anche
02:18tra i più piccoli, così da indurli ad apprezzare testi scritti anche in epoca e luoghi remoti.
02:24E sia alle primarie ci saranno i primi accenni di epica classica, mitologia greca e saghe
02:28nordiche e verrà anche contemplata la conoscenza della Bibbia come testo della nostra tradizione
02:34anche per aver ispirato opere di letteratura, musica e pittura, novità che hanno già suscitato
02:39polemiche e critiche sia dal mondo scolastico sia dalle opposizioni secondo cui il governo
02:44avrebbe un'idea di scuola nostalgica e fuori dal tempo.
02:48Professore Scolari, una domanda dopo aver sentito queste novità ed obbligo, si guarda
02:56al futuro o si ritorna al passato?
02:58E' una domanda a cui è difficile dare una risposta perché in effetti ci sono spinte
03:04contrastanti, sicuramente c'è un desiderio di recuperare una credibilità, una visibilità
03:10del mondo scolastico che negli ultimi anni ha annullato in parte rendendo quasi la figura
03:16del docente una figura secondaria, trascurata. D'altro lato però si cerca di farlo con
03:22dei tentativi che nel corso degli anni si sono più volte contraddetti e quindi questo
03:27ha portato anche a una grande sfiducia verso queste riforme che di governo in governo,
03:34di legislatura in legislatura cambiano in continuazione rendendo poi inutile e vano
03:39il lavoro dei docenti, quindi è una situazione molto complessa e siamo in attesa di capire
03:44qual è il risvolto perché fino ad ora siamo solo nella fase degli annunci tra alcune riforme
03:48che immagino di cui parleremo dopo.
03:50Peraltro spesso quando si parla di scuola si ricordano alcuni problemi che si portano
03:56avanti nel mondo della scuola, parlo delle cattedre vacanti, concorsi, mi verrebbe da
04:02dire forse c'erano altre priorità?
04:03No, ci sono tantissime priorità, lo stato delle nostre strutture scolastiche, l'assenza
04:10di mezzi perché a volte abbiamo avuto grazie al PNRR una quantità di fondi che mai avevamo
04:17visto nella storia della scuola italiana, ma questi fondi sono concentrati su alcune
04:21voci specifiche per cui può essere che ci sia la migliore tecnologia possibile all'interno
04:26di una classe ma non ci sia il personale in grado di utilizzarla in modo completo e soprattutto
04:31magari ci può essere l'aula che non è che lo stipito è rotto, che ha gli infissi mal
04:38dimessi o il muro scostato, un fenomeno che si accentua ancora di più al sud e nelle
04:43zone più degradate d'Italia.
04:45Partiamo da alcune delle novità che abbiamo sentito, il latino, il ritorno del latino
04:49facoltativo va detto, a partire dalla scuola media, dalla seconda, un'ora alla settimana,
04:55servirà?
04:56Allora tutto può servire, non è in discussione il fatto che il latino sia utile per la conoscenza
05:01della lingua italiana e per le competenze che una persona può spendere all'interno
05:05della propria vita professionale e personale, il problema è come e con quali risorse vengono
05:10fatte a detrimento di che cosa viene inserita questa materia e quale sarà la partecipazione.
05:15Bisogna che le riforme siano il più possibile inclusive e soprattutto siano in grado di
05:23completarsi, di compiersi, perché se poi non ci sono i mezzi, non ci sono le risorse
05:27economiche o come accade frequentemente adesso, le riforme sono fatte all'interno dell'instituto
05:34con la famosa dicitura senza onore aggiuntivi per lo Stato, è evidente che si tratta solo
05:41di un'aggiunta, noi siamo un po' stanchi delle giornate a favore di, non perché non
05:46siano importantissime, lo sono e come, perché hanno un valore enorme dal punto di vista
05:51civico, ma quando si pensa di risolvere un problema che di volta in volta si presenta
05:56nel panorama della società italiana con l'inserimento di una giornata propedeutica nella scuola,
06:04significa che si usa la classica foglia di fico per nascondere il problema.
06:08Abbiamo ospite telefonicamente la professoressa Erbilina Ravelli che è stata a lungo preside
06:16e che peraltro più volte abbiamo contattato anche come teletutto il giornale di Brescia
06:23per chiedere un parere sul mondo della scuola, dalla sua autorevole esperienza. Professoressa
06:30Ravelli, come legge queste riforme che ha annunciato il ministro Valditara? Parliamo
06:36in questo momento essenzialmente dei programmi, una scuola che guarda il futuro c'è il
06:42rischio di un anacronistico ritorno al passato?
06:49La prima cosa che mi viene proprio da urlare è che ogni ministro vuole fare qualcosa,
07:09vuole mettere una pietra e fare la sua riforma o perlomeno fare un'altra scuola, una scuola
07:19che vuole fare qualcosa. La cosa che mi incristisce, per me il problema più importante della nostra
07:26scuola è la non formazione specifica dei docenti, è l'accesso alla scuola, è il ruolamento
07:38che si fa dei docenti che si fa solo a numeri di graduatoria e quindi è difficile fare
07:50la scuola, è difficile pensare a competenze e professionalità. Trattandosi poi, io parlo
07:56per le superiori, quindi dai 14 ai 19 anni, uno è già ai 14 anni che i ragazzi, mi diceva
08:05un rispettore molto bravo, o sono fatti o sono sfatti, a 14 anni già in questi tempi
08:13modesti. Quindi il lavorare con questi ragazzi occorre una professionalità cattica di umanità,
08:23di capacità d'ascolto, di relazione che purtroppo con il modo, con la maniera in cui vengono
08:32oggi assunti i docenti non si può verificare. Spostiamo un po' il problema professoressa
08:40dai programmi a chi li veicola questi programmi, quindi ridare una centralità a ruolo del
08:48docente che forse è stata un po' messa da parte questa figura. Le vorrei proprio dire
08:53che il programma viene schilato, è un programma, è sulla carta, ma il problema è come far
09:01calare nei nostri ragazzi questi programmi, ci piacciono o no, però il programma diciamo
09:09è un elenco di argomenti, mi verrebbe da dire che la metà potrebbero essere tolti
09:17e stracciati, nel senso che ai ragazzi serve creare nei ragazzi una cittadinanza, il saper
09:26vivere una cittadinanza attiva, sapersi assumere delle responsabilità, rispettare le regole,
09:34non occorrono grandi programmi per creare una persona responsabile, però occorre che
09:42il docente sia all'altezza di fare questo e soprattutto abbia una grande motivazione
09:51a fare questo lavoro. Nell'esperienza ho trovato docenti bravissimi, motivati che per
09:59lo stipendio certamente non era molto allettante, come ho trovato molti docenti che non trovando
10:09altro lavoro nella scuola col numero si entrava in graduatoria.
10:18Grazie professoressa, passo ancora un attimo la parola al professor Scolari per chiederle
10:24dell'aspetto linguistico, l'importanza della grammatica, il ministro sottolineava la necessità
10:30di tornare anche a scrivere, anche alla grafia fin dagli elementari perché forse c'è un
10:36eccesso di digitale, prima ci siamo lamentati che non c'era digitale alla scuola, adesso
10:40si ritorna a scrivere a mano perché stiamo esagerando e soprattutto necessità di produrre
10:44perché i testi in fatti parlano chiaro, siamo un po' indietro sulla compressione del testo.
10:48Io sono d'accordo con la collega che ha guidato, è una vastissima esperienza, ma io più che
10:54altro ritengo che la cosa sbagliata non sia tanto il fatto che entrino persone con le
11:00graduatorie, ma che poi non sia possibile allontanare queste persone quando si manifestano
11:06chiaramente incompetenti per quanto riguarda l'insegnamento, perché gli strumenti che
11:12noi abbiamo per poter allontanare queste persone o per renderle inefficaci verso gli studenti
11:18per i loro comportamenti sono molto limitati e questo è un vero problema, è anche la
11:24mancanza di formazione, adesso addirittura c'è un eccesso di formazione per via sempre
11:30di fondi PNRR che però viene impossibile quasi da gestire per la enormità, sono tanti
11:35sono i fattori.
11:37Un sistema che non valorizza la meritocrazia?
11:40Esattamente, sì, è questo l'aspetto su cui io concordo, perché a fronte di insegnanti
11:44che danno la vita per la scuola, perdono giornate intere, ci sono casi invece che sono
11:49meno impegnati, ma in generale devo dire che i docenti sono persone che si impegnano, il
11:55problema è quello a cui accennava la professoressa, la mancanza talvolta di strumenti pedagogici
12:01per approcciarsi ai ragazzi, perché le nostre generazioni sono molto complesse, c'è la
12:07adolescenza, c'è stato il Covid, ci aggiungiamo anche il peso della digitalizzazione, della
12:13distrazione che adesso è al massimo livello, chiaramente questi ragazzi hanno una capacità
12:17di percezione diversa dal passato, quindi pensare di affrontare questi problemi che
12:22sono reali con un ritorno al passato, visto che era il titolo della trasmissione, è un
12:26po' anaconistico, perché noi possiamo dire ai ragazzi leggete, ma se questi guardano
12:31invece TikTok o i reel per 15 ore al giorno, questo nostro desiderio rimarrà semplicemente
12:38sulla carta, ma non verrà mai applicato, io credo che le due cose si equivalgano, cioè
12:43i docenti, e qua torniamo all'aspetto della formazione, che sono nati con il mondo della
12:47carta stampata, devono capire, sapere interpretare il mondo del digitale, perché questo permetterà
12:51loro di guidare gli studenti nella decifrazione e nell'approccio al mondo digitale, che
12:58necessariamente, e qua arrivo alla risposta completa, parte da un lavoro di scrittura,
13:05per cui lavorando sulla scrittura degli studenti, questi sanno come scrivere all'interno del
13:10mondo digitale, le due cose vanno di pari passo, e tornare indietro con l'introduzione
13:14del latino, che è sicuramente valida, ma soprattutto, e questo è il vero timore che
13:16hanno tanti dirigenti, i miei colleghi, con l'introduzione di programmi, mentre prima c'era
13:23la linea guida che lasciavano libertà alle scuole di impostare la propria programmatica
13:28con un lavoro, si spera, il più profondo possibile, qui invece si parla, si teme il
13:34ritorno al programma imposto dal ministero, che sarebbe veramente un passo indietro negativo
13:40per quanto riguarda la scuola italiana.
13:42Professore, è un sistema che rischia di brillare troppo?
13:46Secondo me altro che brillare, erige muri e muretti difficilmente poi scalpibili, non
13:56è pensabile che da parte del ministro, del ministero, con le generazioni che abbiamo,
14:04con i ragazzi con i quali abbiamo a che fare, ci pensi a programmi che guardano solo al
14:12passato, non è possibile, nel senso al di là della libertà di insegnamento, che è
14:19un sacro santo principio, però se un programma c'è bene o male a questo devi fare riferimento,
14:29è un tornare troppo al passato, la scuola deve essere il faro del futuro, se guardiamo
14:36nella classe ci sono le nuove generazioni, mica possiamo prepararle a tornare indietro,
14:44dobbiamo solo portarle avanti facendo memoria anche del passato naturalmente, perché ci
14:51sono delle radici da tenere giustamente e però proiettarli nel futuro, un futuro di
14:58grandi cambiamenti e di grande velocità, ignorare questo vuol dire ignorare che abbiamo
15:04a che fare con i ragazzi in fase evolutiva molto più veloci che gli adulti.
15:35Per quanto riguarda la scuola elementare, siamo al quarto cambiamento dal 2008, perché
15:43prima si usavano i giudizi sintetici, poi si è passati ai voti, nel 2020 sono stati
15:48introdotti i giudizi descrittivi, un po' più ampi, ed ora invece si tornerà ai giudizi
15:54sintetici, quindi ottimo non sufficiente, si è dato forse anche poco tempo per abituarsi
16:02a un quarto cambiamento dal 2008.
16:06Questo è la principale, faccio riferimento a quello che diceva Ravelli, il problema è
16:12che questi ministri non solo hanno l'esigenza di lasciare il proprio segno, ma hanno anche
16:16fretta di lasciarlo, non so se per questo perché hanno paura della decadenza dei governi
16:19più che più rapida talvolta delle riforme stesse, però si vede che hanno questa esigenza,
16:24questa voglia di mettere in campo le proprie idee e questo comporta il fatto che si corre
16:29in continuazione dietro all'ennesima riforma che cambia quello che si è fatto prima, per
16:34cui c'è stata ad esempio l'inneguida per i voti, c'è stato un periodo di sperimentazione,
16:39si dovevano valutare le competenze, adesso tutto il lavoro che è stato compiuto per
16:42due anni, tre anni, dipende dalle singole scuole, è spazzato via e si ritorna alle
16:47vecchie caratteristiche, si dice in nome della semplificazione, il genitore capisce meglio
16:53i voti in questo caso, ma è un falso problema perché se in tutto il mondo capiscono le
16:57lettere, non si capisce perché qui in Italia non possono capire le competenze, che poi
17:02ci si è messa anche la burocrazia a complicare ulteriormente le bagelle è un altro discorso,
17:05però questo fa parte delle abitudini italiane. Il voto in condotta è stato un cambiamento
17:12importante e significativo, si dà come scopo l'idea di ripristinare una credibilità della
17:19serietà della scuola, punendo gli studenti che sono un po' irrequieti o ancora peggio,
17:25perché purtroppo ci sono casi anche peggiori e la cronaca sta a dimostrarlo, ma non è
17:30sufficiente solo questo, può essere un passo in avanti, ma non è solo questo che può
17:34fermare l'incultura generale, perché possiamo anche dare il voto in condotta negativo allo
17:40studente, ma se il problema è il genitore ad esempio che si approccia alla scuola in
17:44modo aggressivo, violento, come talvolta è capitato e ripeto le cronache stanno a dimostrarlo,
17:49serve a ben poco, in realtà la credibilità della scuola deriva dall'autorevolezza che viene
17:52dal ruolo sociale che gli insegnanti hanno, dall'iconoscimento anche economico, io sento
17:58dire molto spesso che i docenti hanno tre mesi di vacanze, perché dicono uniscono la
18:03Pasqua e il Natale alle vacanze estive, non è così, non è proprio così, posso assicurare
18:08ai docenti che lavorano tantissimo anche d'estate, certo è che poi c'è chi può
18:12approfittarne e non lavorare, perché chiaramente se mancano i controlli salta fuori questo
18:16problema, però non è questa la difficoltà, il voto in condotta e il cambiamento energetico
18:22che è stato apportato nella valutazione dei studenti è secondo me un elemento di confusione
18:26che all'esterno forse non percepiscono, ma all'interno della scuola è fortissimo e il
18:30disagio cresce di più e anche la demotivazione, perché se una persona ha investito per anni
18:34su questo tipo di riforma e poi si trova a cancellarla da un giorno all'altro diventa
18:39difficile, sugli invalsi, i risultati degli invalsi che sono molto negativi sono invece
18:43un elemento di riflessione importante e significativo, ma invece di prendere
18:48l'organizzazione della scuola in generale si è deciso di intervenire in modo direttivo
18:52con i programmi e non so quale beneficio potremmo trarre, io sono d'accordo con quello
18:56che diceva la collega, che togliere l'autonomia delle scuole che è stata
19:01faticosamente conquistata, almeno da questo punto di vista è una cosa grave, soprattutto
19:06perché tutto il resto invece è autonomia, mentre un tempo c'era una scuola centralizzata
19:11in cui il direttore eseguiva i compiti che gli venivano dati dal ministero, ora invece
19:16si danno compiti e responsabilità a docenti e a dirigenti, ma poi se si vuole, c'è
19:21l'autonomia in questo campo, c'è l'autonomia di rispondere civilmente per la mente a
19:25quello che avviene, ma non c'è l'autonomia di decidere sui programmi, sembrerebbe una
19:29cosa contraddittoria.
19:31Professore Saravelli vado con l'ultima domanda, poi il tempo stringe, sulla condotta
19:36si torna a dare, almeno così sembrerebbe, un peso maggiore alla condotta, si arriva
19:41a dire che bisognerà anche nel caso dell'esame di maturità preparare un elaborato in più
19:46per chi sta in condotta, dimostrando un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva
19:51e solidale, così recita la novità, che cosa ne pensa?
19:56Non è il reprimere che aiuta, la scuola è un quantiere che aiuta, la scuola è un
20:01quantiere che aiuta, la scuola è un quantiere sempre aperto, purtroppo non sempre in sicurezza,
20:09questo del sei in condotta e preparare una tesina da discutere sull'essere cittadinanza
20:16attiva, cittadino responsabile, è una presa, non vorrei dire brutte parole, ma se sei in
20:26condotta, una volta era bocciata, andava a settembre in tutte le materie, è un palliativo,
20:34si tenta, ma io ripeto, non è con il reprimere che si portano avanti i ragazzi, i ragazzi
20:42hanno bisogno di un ascolto, hanno bisogno di affetto vero, perché spesso non è così,
20:49i ragazzi hanno bisogno di un ascolto, hanno bisogno di affetto vero, perché spesso le
20:57famiglie che hanno alle spalle hanno grossi disagi e quindi loro, il ragazzo in classe
21:03porta ciò che vive anche fuori nella società e quindi noi adulti dovremmo essere, diciamo
21:11adulti di riferimento, dobbiamo essere in grado di cogliere tutti questi segnali, però
21:19in una classe l'insegnante è l'attore principale, se riesce a guardare e ad avere lo sguardo
21:30di ritorno dai ragazzi è già un insegnante d'oro.
21:36In qualche modo si rischia, confinando il giudizio ad un vuoto, di fare un'operazione
21:43un po' riduttiva, di semplificare troppo senza rendersi conto di quello che c'è dietro,
21:50magari un vuoto basso?
21:52Si deve trovare un metodo di valutazione necessariamente, che sia il vuoto, che sia un giudizio
21:57a poca importanza, quello che ha colto Ravelli è sicuramente l'aspetto più importante,
22:02cioè il fatto che, io posso confermare quello che gli dice, che abbiamo di fronte a noi
22:07dei ragazzi con decine di problemi, famiglie disagiate, situazioni complicate, abbandoni
22:15di tutto, per cui le sofferenze di questi ragazzi inevitabilmente si riversano nella
22:20scuola, che diventa il luogo dove in qualche maniera possono sfuggire al loro mondo, ma
22:25ne sono ancora prigionieri, quindi effettivamente lo sguardo empatico del docente è uno degli
22:29aspetti essenziali, senza quello non si va da nessuna parte, non c'è nessuna riforma
22:33che può garantirlo, la riforma potrebbe garantire l'accesso all'insegnamento di persone equilibrate
22:37con capacità in questo senso, anche se non è ovviamente come contato capirlo, non è
22:43ovviamente facile definire chi è empatico e chi è meno empatico, però uno sforzo in
22:48questo senso va fatto, il voto in condotta alla fine è un risultato finale, però come
22:53diceva Ravelli, 6-5, chi arriva a quel livello lì deve essere veramente in una situazione
22:58di estrema gravità, ci si può arrivare, ma mi dispiace dirlo, per certi aspetti molte
23:03riforme di cui si parlava c'erano già, per cui il latino in alcune scuole medie si faceva
23:08già come proprio pediutico, la terza all'esame di Stato e all'accesso futuro al liceo, lo
23:13studio della Bibbia era già presente nell'antologia come mito, poi se si vorrà fare un altro
23:19tipo di impostazione lo vedremo quando uscirà il programma.
23:24Tra l'altro un testo forse anche ostico se si pensa di proporlo all'elementare, insomma
23:28non sicuramente è anche complesso, se è antico testamento o no testamento, non vorrei
23:35entrare nello specifico, dipende chiaramente dall'argomento, però esiste già devo dire
23:41nello studio delle religioni, esiste già la religione appunto che è già ampiamente
23:46tratta questo argomento, se no siamo in uno Stato comunque cattolico, per cui è vero
23:51che c'è una grande presenza di studenti stranieri con altre religioni, però è indubbio
23:54dire che la storia delle religioni si può fare, la storia delle religioni si fa comunque,
24:00quindi molte delle cose sono state introdotte, al momento finché non ci saranno i programmi
24:05e non c'è una definizione più esatta, sono riforme che lasciano, non dico il tempo che
24:10trovano, ma che hanno una certa applicazione, sarà il modo con cui questi annunci verranno
24:15poi declinati nelle leggi che poi sarà veramente significativo.
24:19Grazie mille, abbiamo il tempo, si è concluso, la nostra esposizione si è conclusa, io ringrazio
24:24i miei ospiti, grazie al professor Giovanni Scolari che è stato in studio con noi
24:29e grazie alla professore Saravelli in collegamento, grazie.
24:32Io vi aspetto tra pochissimo per una nuova edizione del TG di Teletutto puntuali alle 19.30.