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MusicaTrascrizione
00:00:00Amici di Canale Europa, io sono Cristian Zaffaroni, benvenuti alla quarta puntata di Rock Session.
00:00:13Che cos'è Rock Session?
00:00:14Rock Session è il programma dedicato alla musica rock dove noi invitiamo dei musicisti
00:00:20o giornalisti con il quale parleremo ovviamente di musica rock, delle loro storie e di tutto
00:00:27ciò che hanno a che fare con la loro vita musicale.
00:00:30Vado a salutare, questa volta non in forma di hologramma, la mia co-conduttrice preferita
00:00:36ovvero Paola Colombo.
00:00:37Ciao Cristian, è molto bello essere qui di persona questa sera, è molto strano, molto
00:00:45bello.
00:00:46E' la prima volta che sarei davanti a un video per parlare con te se non altro, di solito
00:00:50ci parliamo o vis-à-vis, oppure tramite telefono, per una volta ci parliamo.
00:00:55E' molto bello vederti, ti vedo cresciuto tra l'altro, sei diventato un amorevole.
00:00:59Questo è il video che ti devo fare, ma in realtà confondiamo le persone così.
00:01:02Senti Paola, io a questo punto andrei dritto al punto e introdurrei il nostro ospite perché
00:01:10è un ospite molto molto importante per il quale a questo punto cederei a te la parola
00:01:17e l'onere e l'umore della presentazione.
00:01:20Quale la pena di fare una bella presentazione perché questa sera continuiamo nel solco
00:01:26di queste interviste che abbiamo fatto a grandi personaggi che hanno fatto delle cose buone
00:01:34nella scena musicale, indipendente, alternativa, milanese e nazionale, persone che si sono
00:01:41spese come musicisti fino a questo momento.
00:01:44Questa volta abbiamo qualcuno che si è speso non solo come musicista sui palchi negli studi
00:01:50di registrazione con dischi grandiosi, con il suo gruppo Il Ritmo Tribale, non so se
00:01:56vi dice qualcosa, ma anche qualcuno che si è speso dal punto di vista delle energie,
00:02:03anche degli investimenti di lavoro, fatica, soldi immagino pure, per creare un posto,
00:02:09un posto speciale come ce ne erano altri a Milano, ma forse questo personalmente lo trovo
00:02:17unico, un posto dove i musicisti potessero anche avvicinarsi di più al loro sogno, potessero
00:02:24trasformare la loro passione in qualcosa di sempre più vicino a un lavoro, a una professione.
00:02:30Sto parlando del Jungle Sound, il mitico Jungle Sound Station di via Pestalolo, dove appunto
00:02:38c'erano dei bellissimi studi di registrazione, delle sale prova, alcuni musicisti emergenti,
00:02:45non facciamo nomi, hanno avuto la possibilità di registrare i loro primi provini, le loro
00:02:51prime canzoni in uno studio favoloso, di firmare dei contratti di management per la prima volta
00:02:58nella loro vita e anche musicisti molto più grandi, molto più importanti hanno lavorato
00:03:03e hanno portato la loro musica lì dentro, creando una vera e propria scena.
00:03:07E peraltro ti posso anche dire che per chi invece come me che non è musicista ma negli
00:03:11anni 90 era proprio fruitore in modo totale di musica rock, il Jungle per me era una sorta
00:03:18di mecca, un po' come la Bay Road per chi viveva a Londo o comunque in Inghilterra per
00:03:23me era il Jungle, senza fare ovviamente paragoni scomodi, il mio era tutte le volte che sentivo
00:03:28un disco che usciva da lì diceva io voglio un giorno io voglio arrivare, entrare anche
00:03:34solo per vedere perché tutto ciò che usciva da lì per me era veramente dei dischi che
00:03:40mi hanno accompagnato e continuano ad accompagnare nella mia vita.
00:03:42Erano favolosi, basta, bando alle ciance, basta con le introduzioni, abbiamo qui stasera
00:03:49uno degli artefici della musica degli anni 90 e primi 2000 ma anche oltre e anche prima
00:03:55Fabrizio Rioda.
00:03:57Ciao Fabrizio, buonasera.
00:03:59Ciao padre di bella riproduzione, era il mio sogno da sempre sentire dire ha fatto anche
00:04:03cose buone.
00:04:04Esattamente, questo ha fatto anche cose buone.
00:04:07Che di solito è associato ad altri tipi di personaggi che non mi è raggiunto anche a
00:04:13piacere, ma per motivi diversi penso.
00:04:17Infatti la cosa interessante dell'intervista di questa sera è che diciamo non abbiamo
00:04:21pianificato granché spontaneità, preferiamo la spontaneità, ma abbiamo deciso proprio
00:04:28di soffermarci sulle luci ma anche sulle ombre con Fabrizio, giusto?
00:04:33Eh sì, esatto.
00:04:36Intanto, al di là, dopo i convenevoli, perché noi come primo punto della nostra scaletta
00:04:42della serata ci siamo scritti convenevoli, io volevo dirvelo, però al di là di questo
00:04:47vogliamo entrare subito diciamo nel vivo della discussione, della conversazione e avevamo
00:04:55pensato di partire da oggi, da quello che sta succedendo oggi e poi andare a ritroso
00:05:01in una storia che è lunga e appunto ha visto molte luci, molte ombre.
00:05:06Molte ombre, preoccuparmi.
00:05:09Noi sappiamo che tu sei qui perché c'è un progetto importantissimo che sta per essere
00:05:15lanciato a breve, fra qualche settimana, inizio gennaio 2025, giusto?
00:05:20Giusto, assolutamente.
00:05:21Di che si tratta?
00:05:22Ma guarda, è una roba nata in una maniera che mi ha sorpreso, è arrivato il momento
00:05:28giusto indubbiamente, la premessa è che se fosse successo sei mesi prima non sarebbe
00:05:33successo, non l'avrei accettato, non l'avrei neanche presa in considerazione, ma per una
00:05:38serie di ragioni, come magari poi ti racconterò quando parliamo di luci ombre, è successo
00:05:44che praticamente durante l'estate, all'inizio dell'estate ho ricevuto un messaggio, un messaggio
00:05:49tramite social, di uno che mi diceva guarda che io ti sto scrivendo dall'interno del
00:05:54Jungle Sound e ti vorrei parlare di un progetto, questo è il mio numero, io l'ho chiamato,
00:06:00lui mi ha invitato ad andarlo a trovare dicendo che lui aveva la sua attività all'interno
00:06:04delle mura del jungle e a quel punto sono andato, mi sono fatto un lungo viaggio e sono
00:06:11andato al jungle, è stata un'emozione per me notevolissima, ero a vent'anni che non
00:06:15ci andavo, quindi già attraversare il cortile è stato abbastanza impegnativo, quando sono
00:06:20arrivato a mettere Almanò sulla porta lo è stato ancora di più, quando sono entrato
00:06:23è stato uno shock perché lui il jungle ha temuto, ha temuto il jungle nel senso è
00:06:27il Jungle Sound, non ha cambiato una virgola addirittura, ci sono i loghi dentro, ha cambiato
00:06:31attività nel senso ha cambiato le strumentazioni, le attrezzature perché loro fanno produzione
00:06:38post produzione per il video e il suo progetto era di realizzare un podcast ovvero più ne
00:06:44meno che un podcast con anche la parte video sul jungle, ma in realtà il progetto non
00:06:50vuole essere una memoria lacrimevole, storica, nostalgica, ma anzi è una fotografia di alcune
00:06:58cose che sono successe in quel periodo, in quel periodo che ha sembrato lunghissimo ma
00:07:02è stato niente perché il jungle è stato un fuoco d'artificio, 12-13 anni di gloria
00:07:07poi un paio d'anni di fade out, poi chiuso, quindi la fotografia di quello che noi abbiamo
00:07:12tirato in piedi di dentro, noi perché eravamo noi enormi, tantissime persone, compresa te
00:07:17quindi tantissima gente che bazzicava quel posto e la grande domanda del podcast è si
00:07:24può fare oggi tutto questo? Infatti l'obiettivo non è piangersi addosso sul passato anche
00:07:32se un po' di nostalgia sinceramente a noi piace cioè noi siamo un po' nostalgici, nostalgici
00:07:39ma non nostadolci, giusto anche a dire è vecchio, ma come ti permetti? No lo siamo,
00:07:45un po' vecchi siamo nostalgici ma non nostalgici nel senso che se chiede la nostalgia vuole.
00:07:49Perché penso che se c'è la nostalgia vuol dire che abbiamo un trascorso positivo e noi
00:07:54l'abbiamo comunque per chi era giovane negli anni 90 devo dire che, l'abbiamo detto anche
00:08:00ai microfoni spenti, devo dire che di cose positive ne abbiamo sentite, ne abbiamo viste
00:08:05e adesso non volevo farlo diventare un ritrovo degli alpini dove si parla solo di come era
00:08:12bello un tempo, però effettivamente bisogna scavare un po' nella memoria per trovare
00:08:19delle cose buone. Sono d'accordo, in realtà dire che c'è stato un periodo fenomenale
00:08:24per la concentrazione di novità, di energia, di movimento non vuol dire negare che oggi
00:08:29le cose siano anche altrettanto buone o anche migliori, che ne so io, ma stiamo parlando
00:08:33di quello, stiamo parlando di quello che è successo. Sì, sì, certo, certo, una cosa
00:08:36non nega l'altra, giustamente. Come si chiama questo podcast, questo progetto? Si chiama
00:08:41Milano Sogna. Chissà come mai, i nostalgici, i nostalgici? Ma no, in realtà è Lele e
00:08:50Lorenzo che sono le due persone, Emanuele Conchiodoro e Lorenzo Rocchi sono le due persone
00:08:56che hanno ideato questo progetto, non è un progetto mio, è un mio progetto loro. Sì,
00:08:59sì, i ragazzi che sono dentro al giangola. Esatto, uno dei due, l'altro è un pubblicitario
00:09:05autore dei nostri testi ed è un copywriter, un pubblicitario da sempre che in questo momento
00:09:10collabora con l'agenzia anche milanese, lui è a distanza a Torino, ma per Lele è a distanza
00:09:14supera Milano, lui vive ovviamente come chiunque entri al giangola, ci rimane dentro, quindi
00:09:18abita praticamente. Loro, hanno deciso loro di chiamarlo, già in realtà avevano una serie di
00:09:27nomi da scegliere, è passato Milano Sogna, poi in combinazione loro sono due fans totali del
00:09:31ritmo tribale, come di tutta la scena di quel periodo lì. Sì, e senti, come mai avete deciso
00:09:40proprio il formato del podcast? Cioè, qual è stato, hanno deciso in realtà, come mai è stato
00:09:47deciso questo tipo di formato anziché altri tipi di progetto? Io credo che, non abbiamo necessariamente,
00:09:56io non ho mai chiesto a loro perché avessero deciso questo, però siamo tutti d'accordo sul
00:10:00fatto che il podcast è una forma di comunicazione intima, capillare, è un appuntamento senza orario,
00:10:07il podcast, nel senso che tu te lo ascolti quando vuoi, io sono abbastanza, anzi sono parecchio un
00:10:13utente dei podcast, perché viaggio tantissimo in macchina, faccio più chilometri di un camionista
00:10:18e di conseguenza di consumo, perché alla fine la radio dopo un po' o perdi il segnale o questo
00:10:22e quell'altro mi rompe, allora mi seguo intera serie di podcast, ma dovunque lo faccio, posso
00:10:26farlo in macchina sotto la doccia, mentre sto cucinando li ascolto, magari mentre sto cucinando
00:10:31mi capita di buttare l'occhio e vedere che cosa succede, perché il nostro appunto è più un
00:10:36podcast e un vodcast, nel senso che loro, avendo degli studi, giriamo uno studio immersivo, che è
00:10:41una scatola completamente verde, che la prima volta ti fa venire da vomitare, poi ti abitui, ci prendi
00:10:46ritmo e mentre parliamo vengono montate le nostre spalle delle immagini che riguardano quello che
00:10:51stiamo dicendo, quindi è veramente interessante, mi piace molto. Ma a che tipo di pubblico pensate
00:11:00di rivolgervi, oltre ovviamente nostalgici come siamo ovviamente noi, ma pensate magari di rivolgere
00:11:07a persone che magari non hanno vissuto quell'epoca, che magari addirittura non conoscono sia il ritmo
00:11:13piuttosto che dell'albus? Sì, per quello che vi dicevo che non è una memoria da funerale,
00:11:21non è una memoria storica, è una testimonianza che è diversa, una testimonianza di un periodo proprio
00:11:26per cercare di capire quanto alcuni stimoli che avevamo noi possono essere altrettanto vissuti,
00:11:31anche riportati in parte, perché li ho vissuti per vedere se possono essere vissuti ancora in
00:11:36una situazione ovviamente diversa, per la quale è evidente che non abbiamo i centri di aggregazione
00:11:42che avevamo noi, non abbiamo una serie di cose che avevamo noi, anche perché teoricamente servono
00:11:46di meno, e qua c'è la grande domanda, è vero che servono di meno perché basta un computer,
00:11:50una cameretta? Se fai le domande a me ti dico di no, però è una domanda che rimane sospesa,
00:11:58è la domanda del nostro podcast, sono le domande del nostro podcast. Io ho intervistato una quindicina
00:12:06di persone tra musicisti, protagonisti del periodo e degli operatori, cioè come dico io,
00:12:12quelli che la musica l'amplificavano, quindi discografici, manager soprattutto discografici,
00:12:16proprio per capire questo, per capire se c'è un tassello che ci manca oggi per riuscire a
00:12:22rivivere la prepotenza e l'urgenza di certe svolte, di certi impulsi. Qual è la cosa che emerge di più?
00:12:29Cioè su questa cosa, che magari sono quasi tutti concordi, che cos'è che secondo te e secondo chi
00:12:35intervistato manca? Tutti lamentano la mancanza di spazi dove poter suonare, spazi piccoli dove
00:12:41poter suonare. Oggi se non fai almeno la curva dello stadio è praticamente come se stessi suonando
00:12:45dal vivo. A Milano di recente ha riaperto con il nome dei Tune, ha riaperto l'Exatomic Bar,
00:12:51l'ha aperto Tachetto che è uno che mi sale forti miracoli di musica, tra l'altro hanno creato un
00:12:59locale stupendo per suonare molto piccolo, un'impianta esagerata. Mancano strutture di quel
00:13:05genere, mancano club, mancano posti, ce ne sono. Ricordiamo ovviamente Germi di Manuel Agnelli
00:13:10Germi che è un posto bellissimo, una storia unica. Quando c'era il Jungle Milano era una
00:13:18fungaia di locali nei quali ci spostavamo da uno all'altro, eravamo un branco, praticamente sempre
00:13:23la stessa persona. Era una scena e si girava. Io potevo parlare con Ciccolin dei Lilaila o con
00:13:30Michele di Michelino Paoli dei Casino Royale e io suonavo, suonavamo praticamente panca,
00:13:37dicevano che eravamo panca, non mi sono mai ricomprato, dicevano che eravamo panca. I Casino
00:13:41intanto passavano dallo ska, stavano trasmigriando al rock e però eravamo tutti insieme, cioè si
00:13:48parlava, ci si confrontava e tutto quanto, non c'era bisogno di essere tutti sullo stesso beat,
00:13:52proprio per la loro lingua più tecnica, avevamo beat completamente diversi. Ci puoi anticipare
00:13:58o come dicono i giovani oggi spoilerare qualche nome che sarà presente? Sì certo,
00:14:03allora il podcast apre con un'intervista fatta a me, poi in realtà ci sta perché uno come me poi
00:14:14guidi le interviste, io parlo come parlo, mi mangio le parole, sono quello che sono in
00:14:19televisione, ma perché lui nel mondo dell'estetica arriva a Riode a fare interviste? Perché? Perché
00:14:25sono il padrone di casa del podcast, perché tutto gira intorno al Jungle Sound e alle persone che
00:14:31hanno reso vivo quel posto, perché poi erano le persone che tenevano e che davano il ritmo alla
00:14:36scena intera, quindi il Jungle era importante per quello, ma il Jungle era come dicevo un fungo e
00:14:41una fungaia, poi c'erano un miliardo di altri posti, c'era il tunnel, c'era Perlola, c'era il
00:14:47Galileano, c'era un cavallo, c'erano un miliardo di posti in cui ci spostavamo e noi io cominciamo
00:14:51con un'intervista che mi fa Malu e Lanielli, la fanno via a me e poi da lì in poi ci sono una
00:14:57serie di interviste, c'è Paolo Benvenuto, c'è Aljosha del Casino, c'è Omar Pedrini, c'è un sacco di
00:15:03gente per oltre. Chi ha gravitato in quella scena e chi ha vissuto quel posto molto da vicino,
00:15:10sì certo. Esatto. Meraviglioso, non vedo l'ora, sinceramente io non vedo l'ora e sono curiosa,
00:15:17ero anche curiosa di sapere com'è proprio dal punto di vista tecnico il mestiere del podcast,
00:15:25cioè cerchiamo di uscire un attimo dal discorso proprio del tipo, del concetto, del concept,
00:15:31ma com'è stato per te che hai comunque magari lavorato in un altro modo in questo in questo
00:15:37ambito, com'è stato fare questo tipo di mestiere del podcast, parlare, le interviste, le domande,
00:15:43eccetera? Guarda è stato, io da un bel pochettino a questa parte seguo la politica dei piccoli passi,
00:15:51perché ogni passo ne guida un altro, semplicemente ogni passo è chiamato per quello precedente,
00:15:55non mi metto scopi e così offro tutto il podcast e così sta venendo se non è bene,
00:15:59ma perché tutti l'abbiamo preso così, non ci stiamo seduti lì dicendo cercheremo questo sponsor,
00:16:05avremo questi soldi, cioè loro hanno delle strutture, le hanno messe a disposizione,
00:16:08in questo senso anche ricordano il Jungle? Cioè loro sono arrivati a un buon livello con la loro
00:16:14grintella contro Tesla, un'esperienza notevole, sono otto anni che sono lì, è una struttura che
00:16:18esiste da chiaro vent'anni, sono arrivati a un buon livello di esperienza e tutto quanto,
00:16:22hanno deciso comunque di mettersi a disposizione anche di altri, di altre situazioni creando una
00:16:28struttura editoriale che si chiama Maionanoia, che è un'agenzia che si occupa appunto di
00:16:32selezionare e fare dispari. Come abbiamo fatto il podcast? Mettendoci davanti alle camere,
00:16:37davanti ai microfoni, ce l'abbiamo fatto così, nel senso ovviamente Lorenzo è un autore,
00:16:41uno che con la parola lavora, sa esattamente cosa fare, quindi lui ha scritto delle tracce,
00:16:45che sono delle tracce, noi non abbiamo domande vere e proprie, abbiamo delle tracce che scorrono
00:16:49su un gobbo, delle quali chiacchieriamo, molte le saltiamo, altre le esplodiamo e andiamo avanti
00:16:54e parliamo per tempo, però tutto sommato alla fine è una chiacchierata, quindi non è difficile. La
00:16:59prima volta, la primissima, l'ho fatta con David De Carma, perché lui è arrivato a Milano da San
00:17:05Francisco, e poi vabbè, Davide è Davide, io ero produttivo e tutto quanto, quindi ho giocato in
00:17:10casa, l'ho fatta con lui, siamo arrivati alla fine, ci siamo guardati e mi hanno detto questa è la
00:17:14che facciamo, ed è stata l'unica che abbiamo rifatto, perché eravamo di legno, rifattendola
00:17:19siamo stravaccati in poltrona, abbiamo cavallato le gambe e abbiamo parlato, che stiamo facendo
00:17:23noi tra di noi, insomma, che poi alla fine è così, che la gente voglia sentire, come dire.
00:17:28Perché i programmi sono pieni di gente, tutta impostata che parla, non sei la Steven,
00:17:33sennò... Perché io poi non ho neanche il fisico del ruolo per fare una roba di quel genere.
00:17:36Soprattutto, almeno io non ne sono in grado, quindi o parlo in maniera come...
00:17:40Ma io sono venuto per quello, per parlare...
00:17:42Esatto, una tazza con i miei denti, coppiamo.
00:17:46Ma non so se siamo pronti per fare un passo indietro,
00:17:50tu hai qualche altra domanda riguardante il podcast, magari poi ci ritorniamo.
00:17:54C'è di altri, c'è di altri, io...
00:17:56Però a questo punto, se tu non hai altre domande, io comincerei con i passi all'indietro.
00:18:01Assolutamente, sì sì, sì sì.
00:18:03Procediamo, da dove arrivavi prima di questo progetto?
00:18:07Prima di questo progetto arrivavo da un periodo sabbatico.
00:18:13Io ho avuto la fortuna, nella mia vita, di dover fare due periodi sabbatici.
00:18:19La gente ne sogna uno, io ne ho avuti due.
00:18:22La mia fortuna è stata di essere stato costretto a farli, uno e uno due.
00:18:26Il primo l'ho fatto dopo la chiusura del jungle,
00:18:29sono andato sul lago maggiore...
00:18:32Comprensibile.
00:18:33Ho aperto una piccolissima attività, una pizzeria al taglio che lavorava solo di notte,
00:18:37ad Arona, che è proprio sul lago.
00:18:39Sì sì, conosco bene Arona, è un posto meraviglioso.
00:18:42Per la prima volta ho vissuto il lavoro stagionale, lavoravo qua c'ero io,
00:18:46e dove ci sei tu c'è l'acqua, quindi era favoloso.
00:18:48Magnifico.
00:18:50E abitavo in un bosco, a 600 metri di altezza sopra il lago,
00:18:5413 chilometri di bosco, io lavoravo solo di notte,
00:18:56quindi andavo a casa verso le sei, le sette del mattino, era favoloso, in modo un periodo proprio...
00:19:01E io rivolgo all'inferno, perché la chiusura del jungle per me è stata un inferno,
00:19:05non lo posso voler dire al conto, però è stato un periodo veramente...
00:19:09Questa volta arrivavo ad una situazione leggermente diversa,
00:19:12perché io arrivavo dal posto dove mi è arrivato il messaggio di Lele,
00:19:18in Alta Golfura, cioè praticamente a 1800 metri di quota,
00:19:22alle pendici sotto Monte Gavia,
00:19:26ed ero lì,
00:19:27a fare un altro periodo sabbatico, io e il mio cane e basta,
00:19:32e diciamo che sono partito da Milano venti mesi fa,
00:19:35io sono nato lì a febbraio 2023 da Milano,
00:19:39per ragioni personali pesanti, nel senso che,
00:19:44diciamo, chiamiamo le ragioni familiari,
00:19:45ecco, come a scuola quando c'erano giustificazioni sempre,
00:19:48per molti motivi familiari sono partito.
00:19:52Quando sono partito, se vuoi che ti racconti brevissimamente di quella roba lì,
00:19:56ma proprio toccate e fuga, quando sono partito
00:20:00mi sentivo come uno che va in Siberia, né più né meno,
00:20:02quando sono arrivato lì, ho capito di essere proprio in Siberia,
00:20:06né più né meno,
00:20:06te ne credevi?
00:20:07Tramè!
00:20:08Sì, io sono arrivato alla fine della stagione sciistica,
00:20:10in un paese che contava un centinaio di abitanti,
00:20:14dove sono stato 100, ma neve di 20 nel giro,
00:20:17perché gli altri non si vedono neanche,
00:20:20io abito a Milano nel Corso Sempione,
00:20:22Graziani, arrivavo da lì,
00:20:23quindi di quota un spazio,
00:20:24un cambio pazzesco,
00:20:25temperature che arrivano a meno 20, meno 22,
00:20:28un paio di metri di neve,
00:20:30e un monolocale,
00:20:31questo era quello che avevo come situazione di partenza,
00:20:33tutto il resto l'ho costruito,
00:20:36anzi, l'ho ricostruito,
00:20:38ho ritrovato me stesso dopo un periodo,
00:20:41un lungo periodo nel quale cercavo di acclimatarmi,
00:20:43ma non acclimatarmi,
00:20:44non capivo bene quello che stava succedendo e tutto quanto,
00:20:48sono stato male,
00:20:49prima di riuscire a stare bene,
00:20:50dopodiché ad un certo punto di colpo,
00:20:52le cose succedono,
00:20:53come dicono gli africani molto bravi,
00:20:54le cose non sono,
00:20:55le cose succedono,
00:20:56e a me è successo oggi comunque di ritrovarmi,
00:21:00o per certi versi di trovarmi,
00:21:02nel senso che poi delle cose di me che vivo in questo momento,
00:21:05io penso di non averle neanche mai vissute.
00:21:07Ti ha servito?
00:21:08Enormemente,
00:21:10enormemente.
00:21:13Te lo dico tutta,
00:21:15se quest'anno finisce così,
00:21:17e siamo al primo di dicembre,
00:21:19quindi posso cominciare a sperare che finisca così,
00:21:21questo è stato l'anno più bello della mia vita.
00:21:24E questo è bello,
00:21:25e questo è bello.
00:21:26Senz'altro,
00:21:27a parte un paio di spot nel passato,
00:21:29tipo la nascita dei miei figli,
00:21:30robe così,
00:21:31ma come anno,
00:21:32come significato,
00:21:33come densità che può avere un anno,
00:21:34come importanza,
00:21:35come crescita,
00:21:36cambiamenti,
00:21:37come apertura degli occhi,
00:21:40che frase,
00:21:41è stato l'anno più bello della mia vita.
00:21:42E questa intervista sarà uno degli episodi del tuo anno bellissimo.
00:21:48Esatto.
00:21:49E' come se fosse per te una sorta di rinascita,
00:21:53come se un computer fa il controllo del cancer.
00:21:56Sì, esatto,
00:21:57una cosa di quel genere,
00:21:58anche se poi,
00:21:59se vogliamo fare il filosofi da...
00:22:01No, no,
00:22:02non potevo fare questo,
00:22:03ci mancherei l'altro.
00:22:04Non dì da me.
00:22:05Più che altro,
00:22:06è la voglia di ricordarsi.
00:22:08Sono molto arrivato a capire che non è che è un problema di rinascita,
00:22:10è che noi nasciamo ogni giorno e che ce la dimentichiamo.
00:22:12Sì, è vero.
00:22:13Ogni giorno,
00:22:14ogni momento,
00:22:15ogni istante,
00:22:16però qua diventiamo veramente profondi e pesanti due coglioni,
00:22:19per cui,
00:22:20sì,
00:22:21una sorta di rinascita se vuoi.
00:22:22Sì,
00:22:23di ricostruzione,
00:22:24di...
00:22:25sì.
00:22:26Di avere voglia di respirare,
00:22:27di guardarti intorno.
00:22:28Capito?
00:22:29Cioè,
00:22:30era diventato tutto claustrofobico,
00:22:31era tutto...
00:22:32secondo i ritmi che ho aggiunto,
00:22:33non ti ricordi più perché le scelti,
00:22:34non ti ricordi più perché...
00:22:35Le cose non è che andassero necessariamente male,
00:22:36però era tutto diventato troppo stretto,
00:22:37troppo chiuso,
00:22:38e c'erano troppe cesoie.
00:22:39Io,
00:22:40quando mi trovo in quella situazione,
00:22:41divento autodistruttivo.
00:22:42Ma ti posso chiedere,
00:22:43una volta che tu sei arrivato lì,
00:22:44e giustamente tu sei arrivato lì,
00:22:45e giustamente l'hai detto tu stesso,
00:22:46è anche abbastanza ovvio,
00:22:47no?
00:22:48Che è un cambiamento epocale.
00:22:49Non parlo del tipo di vita che fai,
00:22:50che facevi in quel momento,
00:22:51rispetto a...
00:22:52proprio la dico brutta,
00:22:53no?
00:22:54Da passare in un posto dove a Milano esci,
00:22:55puoi fare qualsiasi cosa,
00:22:56puoi vedere chi...
00:22:57qualunque cosa,
00:22:58tu comunque sei un musicista,
00:22:59comunque hai dei fatti,
00:23:00te ne viste.
00:23:01Passare in un posto dove...
00:23:02non c'è nulla,
00:23:03lo dico semplicemente,
00:23:04non c'è nulla,
00:23:05non c'è nulla,
00:23:06non c'è nulla,
00:23:07non c'è nulla,
00:23:08non c'è nulla,
00:23:09non c'è nulla,
00:23:10non c'è nulla,
00:23:11non c'è nulla,
00:23:12non c'è nulla,
00:23:13non c'è nulla,
00:23:14non c'è nulla,
00:23:15non c'è nulla,
00:23:16non c'è nulla,
00:23:17non c'è nulla,
00:23:18non c'è nulla,
00:23:19non c'è nulla,
00:23:20non c'è nulla,
00:23:21non c'è nulla,
00:23:22non c'è nulla,
00:23:23non c'è nulla,
00:23:24non c'è nulla,
00:23:25non c'è nulla,
00:23:26non c'è nulla,
00:23:27non c'è nulla,
00:23:28non c'è nulla,
00:23:29non c'è nulla,
00:23:30non c'è nulla,
00:23:31non c'è nulla,
00:23:32non c'è nulla,
00:23:33non c'è nulla,
00:23:34non c'è nulla,
00:23:35non c'è nulla,
00:23:36non c'è nulla,
00:23:37non c'è nulla,
00:23:38non c'è nulla,
00:23:39non c'è nulla,
00:23:40non c'è nulla,
00:23:41non c'è nulla,
00:23:42non c'è nulla,
00:23:43non c'è nulla,
00:23:44non c'è nulla,
00:23:45non c'è nulla,
00:23:46non c'è nulla,
00:23:47non c'è nulla,
00:23:48non c'è nulla,
00:23:49non c'è nulla,
00:23:50non c'è nulla,
00:23:51non c'è nulla,
00:23:52non c'è nulla,
00:23:53non c'è nulla,
00:23:54non c'è nulla,
00:23:55non c'è nulla,
00:23:56non c'è nulla,
00:23:57non c'è nulla,
00:23:58non c'è nulla,
00:23:59non c'è nulla,
00:24:00non c'è nulla,
00:24:01non c'è nulla,
00:24:02non c'è nulla,
00:24:03non c'è nulla,
00:24:04non c'è nulla,
00:24:05non c'è nulla,
00:24:06non c'è nulla,
00:24:07non c'è nulla,
00:24:08non c'è nulla,
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00:24:10non c'è nulla,
00:24:11non c'è nulla,
00:24:12non c'è nulla,
00:24:13non c'è nulla,
00:24:14non c'è nulla,
00:24:15non c'è nulla,
00:24:16non c'è nulla,
00:24:17non c'è nulla,
00:24:18non c'è nulla,
00:24:19non c'è nulla,
00:24:20non c'è nulla,
00:24:21non c'è nulla,
00:24:22non c'è nulla,
00:24:23non c'è nulla,
00:24:24non c'è nulla,
00:24:25non c'è nulla,
00:24:26non c'è nulla,
00:24:27non c'è nulla,
00:24:28non c'è nulla,
00:24:29non c'è nulla,
00:24:30non c'è nulla,
00:24:31non c'è nulla,
00:24:32non c'è nulla,
00:24:33non c'è nulla,
00:24:34non c'è nulla,
00:24:35non c'è nulla,
00:24:36non c'è nulla,
00:24:37non c'è nulla,
00:24:38non c'è nulla,
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00:24:40non c'è nulla,
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00:24:42non c'è nulla,
00:24:43non c'è nulla,
00:24:44non c'è nulla,
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00:24:46non c'è nulla,
00:24:47non c'è nulla,
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00:24:49non c'è nulla,
00:24:50non c'è nulla,
00:24:51non c'è nulla,
00:24:52non c'è nulla,
00:24:53non c'è nulla,
00:24:54non c'è nulla,
00:24:55non c'è nulla,
00:24:56non c'è nulla,
00:24:57non c'è nulla,
00:24:58non c'è nulla,
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00:25:00non c'è nulla,
00:25:01non c'è nulla,
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00:25:03non c'è nulla,
00:25:04non c'è nulla,
00:25:05non c'è nulla,
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00:25:07non c'è nulla,
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00:25:10non c'è nulla,
00:25:11non c'è nulla,
00:25:12non c'è nulla,
00:25:13non c'è nulla,
00:25:14non c'è nulla,
00:25:15non c'è nulla,
00:25:16non c'è nulla,
00:25:17non c'è nulla,
00:25:18non c'è nulla,
00:25:19non c'è nulla,
00:25:20non c'è nulla,
00:25:21non c'è nulla,
00:25:22non c'è nulla,
00:25:23non c'è nulla,
00:25:24non c'è nulla,
00:25:25non c'è nulla,
00:25:26non c'è nulla,
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00:26:00non c'è nulla,
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00:26:28non c'è nulla,
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00:26:43non c'è nulla,
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00:26:50non c'è nulla,
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00:26:56non c'è nulla,
00:26:57non c'è nulla,
00:26:58non c'è nulla,
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00:27:34non c'è nulla,
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00:27:38non c'è nulla,
00:27:39non c'è nulla,
00:27:40non c'è nulla,
00:27:41non c'è nulla,
00:27:42non c'è nulla,
00:27:43non c'è nulla,
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00:27:58non c'è nulla,
00:27:59non c'è nulla,
00:28:00non c'è nulla,
00:28:01non c'è nulla,
00:28:02non c'è nulla,
00:28:03non c'è nulla,
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00:28:20non c'è nulla,
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00:28:24non c'è nulla,
00:28:25non c'è nulla,
00:28:26non c'è nulla,
00:28:27non c'è nulla,
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00:28:30non c'è nulla,
00:28:31non c'è nulla,
00:28:32non c'è nulla,
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00:28:34non c'è nulla,
00:28:35non c'è nulla,
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00:28:40non c'è nulla,
00:28:41non c'è nulla,
00:28:42non c'è nulla,
00:28:43non c'è nulla,
00:28:44non c'è nulla,
00:28:45non c'è nulla,
00:28:46non c'è nulla,
00:28:47non c'è nulla,
00:28:48non c'è nulla,
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00:29:02non c'è nulla,
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00:29:08non c'è nulla,
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00:29:10non c'è nulla,
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00:29:12non c'è nulla,
00:29:13non c'è nulla,
00:29:14non c'è nulla,
00:29:15non c'è nulla,
00:29:16non c'è nulla,
00:29:17non c'è nulla,
00:29:18non c'è nulla,
00:29:19non c'è nulla,
00:29:20non c'è nulla,
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00:29:22non c'è nulla,
00:29:23non c'è nulla,
00:29:24non c'è nulla,
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00:29:26non c'è nulla,
00:29:27non c'è nulla,
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00:29:29non c'è nulla,
00:29:30non c'è nulla,
00:29:31non c'è nulla,
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00:29:33non c'è nulla,
00:29:34non c'è nulla,
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00:29:36non c'è nulla,
00:29:37non c'è nulla,
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00:29:39non c'è nulla,
00:29:40non c'è nulla,
00:29:41non c'è nulla,
00:29:42non c'è nulla,
00:29:43non c'è nulla,
00:29:44non c'è nulla,
00:29:45non c'è nulla,
00:29:46non c'è nulla,
00:29:47non c'è nulla,
00:29:48non c'è nulla,
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00:29:50non c'è nulla,
00:29:51non c'è nulla,
00:29:52non c'è nulla,
00:29:53non c'è nulla,
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00:31:20non c'è nulla,
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00:31:58non c'è nulla,
00:31:59non c'è nulla,
00:32:00non c'è nulla,
00:32:01non c'è nulla,
00:32:02non c'è nulla,
00:32:03non c'è nulla,
00:32:04non c'è nulla,
00:32:05non c'è nulla,
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00:32:07non c'è nulla,
00:32:08non c'è nulla,
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00:32:11non c'è nulla,
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00:32:14non c'è nulla,
00:32:15non c'è nulla,
00:32:16non c'è nulla,
00:32:17non c'è nulla,
00:32:18non c'è nulla,
00:32:19non c'è nulla,
00:32:20non c'è nulla,
00:32:22Chi cos'era per te il Jungle?
00:32:25Sì,
00:32:26questa è una domanda da un milione di dollari.
00:32:28Il Jungle,
00:32:29allora,
00:32:30io il Jungle,
00:32:31esattamente come altre cose che mi sono successe importanti,
00:32:34l'ho capito dopo.
00:32:35Allora adesso io sto recuperando dei pezzi importantissimi del Jungle.
00:32:38Facendo questo podcast,
00:32:40non avevo idea di,
00:32:41vedi,
00:32:42un passo per volta,
00:32:43le cose succedono da sole,
00:32:44proprio.
00:32:45E da sole è successo che mi si è trovato io a tirare con le persone,
00:32:48perché non volevo essere io,
00:32:49non volevo essere io,
00:32:50non volevo un conduttore,
00:32:51ma invece no,
00:32:52hanno deciso che dovevo provare io,
00:32:54e così facendo queste chiacchierate,
00:32:56io recupero dei pezzi di cuore di quel posto.
00:32:59Il Jungle è un posto che,
00:33:03per me,
00:33:04beh,
00:33:05è stato più che casa mia,
00:33:06di più.
00:33:07Ne conosco ogni mattone,
00:33:08ma nel vero senso del parole,
00:33:09nel senso che l'ho visti posare,
00:33:10uno per uno.
00:33:11Ne conosco ogni scelta,
00:33:12ne conosco ogni,
00:33:13ogni rampadina,
00:33:14ogni filosofia,
00:33:15ne conosco,
00:33:16mai vissuto un posto così tanto,
00:33:19lavorando con la musica,
00:33:20io ci stavo 48, 72 ore,
00:33:23senza uscire,
00:33:24era normale,
00:33:25sono stato benissimo,
00:33:26sono stato malissimo,
00:33:28ho fatto delle feste epocali,
00:33:31e ci ho fatto il fallimento più doloroso della mia vita.
00:33:34Quindi che cos'era il Jungle?
00:33:35Il Jungle è stato tutto per me,
00:33:37tutto,
00:33:38per un lungo periodo.
00:33:39Poi,
00:33:40quando il Jungle,
00:33:41quando l'ho chiuso,
00:33:42non quando l'ho chiuso,
00:33:43quando l'ho chiuso io,
00:33:44perché alla fine,
00:33:45l'ultimo periodo del Jungle,
00:33:47l'ultimo periodo del Jungle,
00:33:48io quasi,
00:33:49non lo sopportavo più,
00:33:50per alcune ragioni,
00:33:51ma lui,
00:33:53andava avanti nonostante me,
00:33:55andava avanti con una forza tutta sua,
00:33:57era così bello,
00:33:58così pieno di energie belle,
00:34:00avevamo fatto delle cose così stupende,
00:34:02che lui andava avanti anche se io lo pigliavo a calci
00:34:04nelle ginocchia.
00:34:05Era come uno che ti aspetta lì e ti dice,
00:34:07oh ma non giochi più con me.
00:34:08Era un'entità viva.
00:34:10Eh?
00:34:11Era un'entità viva.
00:34:12Sì, assolutamente,
00:34:14assolutamente,
00:34:15il Jungle era,
00:34:16il Monte era diventato una cosa da parte,
00:34:17eravamo noi che andavamo ospiti da lui,
00:34:19era proprio un ferceri cavoli suo.
00:34:21Sì, sì.
00:34:22Sì.
00:34:23È vero.
00:34:24E quindi per me è stato questo,
00:34:25è stato,
00:34:27è stato tutto,
00:34:28alcune cose del Jungle le ho capite dopo,
00:34:30e credo,
00:34:31credo che da parte mia sia giusto
00:34:32quello che sto facendo adesso,
00:34:33anche perché io gli devo qualcosa,
00:34:35è giusto che io gli restituissi qualcosa,
00:34:37è giusto parlare di lui,
00:34:39è giusto che si sappiano
00:34:40alcune delle cose che sono successe lì dentro.
00:34:43Ma infatti,
00:34:44te,
00:34:45io sono proprio curioso,
00:34:46ma noi abbiamo anche delle domande,
00:34:47cioè io sono proprio curiosa delle,
00:34:50abbiamo parlato inizialmente
00:34:51di luci e ombre,
00:34:52no?
00:34:53Luci e ombre,
00:34:54siamo curiosi delle luci e ombre del Jungle,
00:34:56luci e ombre anche poi del ritmo tribale,
00:34:59eventualmente,
00:35:01però siamo curiosi di sapere,
00:35:03no?
00:35:04Gli eventi,
00:35:05gli aneddoti,
00:35:06quelli più dolorosi
00:35:07e anche i più belli,
00:35:08magari.
00:35:10Le cose più belle del Jungle sono,
00:35:12è stato vedere nascere le cose,
00:35:14le cose e qui si torna al fatto del costruire. Sì, 100%, vedere la gente che entrava per la
00:35:23prima volta con una chitarra e usciva con un disco in mano, magari prodotto e magari
00:35:28c'era meno, magari ci attaccava anche una promozione radio, televisione, c'è che di
00:35:34colpo cominciava tutto e cominciava davanti a te. Facciamo un favoloso. Giusto un recap,
00:35:40qualche disco importante per chi magari ci sta ascoltando che magari non se lo ricorda,
00:35:44qualche disco importante, poi ci arriviamo, qualche disco internazionale. Di produzioni
00:35:49nostre, di roba che è stata registrata lì. Entrobe le cose, un paio di dischi sia registrati
00:35:54lì che produzioni. In realtà non sono state tantissime perché noi abbiamo prodotto Karma,
00:35:59Scisma, c'è stata una produzione di Laila che non mi ricordo però bene come si è andata,
00:36:03proviene di produzioni che non sono andate oltre, ne abbiamo fatte tante, poi tutti gli
00:36:10dischi di Enrico Contrebale hanno registrato Blue Meters, Agli After hanno registrato,
00:36:17ma guarda mi stai facendo, i Lacrousse sono andati lì dentro, il primo disco l'ho fatto
00:36:24lì, uno dei loro. Infatti io conoscerò Luigi Andorra perché ne parlavano tutti i Lacrousse,
00:36:30quindi si, ai tempi, agli anni 60. Era di Cesare lo studio di fatto, lui abitava in uno studietto
00:36:34nel quale aveva creato il suo mondo, poi faceva anche del conto terzi infatti. Sì, conosco,
00:36:39conosco infatti. Insomma la valanga di Oro è fatta. Delle prove non ne parliamo, le prove
00:36:45è passate da chiunque, tranne pochissimi, potrei dire di chi non ne è passato, però non abbia
00:36:49fatto nazionale, internazionale e al suo mondo facevano con chiunque. Perché il Jungle? Quando
00:36:54io ho creato il Jungle, il Jungle è nato in una maniera banalissima, cioè alla fine di un concerto
00:36:59dei Ritmo Tribale, mi sembra Budapest, io dormivo sempre con Scaglia, non so perché, eravamo sempre
00:37:04io e lui i produttori che ci sopportavamo avvicendoli, altri non ci sopportavano, si eravano
00:37:08due istereci quindi. E a giorno molto spento alla luce, secondo me verso le 5 del mattino,
00:37:13io ho fatto una serie di ragionamenti perché arrivavo da una lunga estate in giro, avevamo
00:37:19suonato a New York, avevamo suonato in mezzo al mondo praticamente, quest'estate lì in Algeria,
00:37:23Berlino e andando nelle sale prove, tutto quanto io ho sorbito una serie di input che poi quella
00:37:28notte lì ho scaricato pensando io voglio fare un posto dove tutti i servizi per la musica siano
00:37:33riuniti. Perché la cosa incredibile è che prima del Jungle le sale prove erano a parte, le sale
00:37:38prove professionali dall'altra, gli studi dall'altra, era una follia. L'unica vera idea del
00:37:44Jungle è stata mettere tutto insieme, tutto. Infatti la mia presentazione iniziale dell'ospite
00:37:50di stasera includeva proprio questo concetto, creare un posto dove succedeva tutto quello che
00:37:59serviva a un musicista per poter credere un po' più seriamente in quello che stava facendo al di
00:38:04là delle passioni, del sogno. Sì, è stato fatto davvero. Oltretutto l'altra idea del Jungle era
00:38:13che non solo doveva essere un posto fatto così, ma ci dovevano lavorare solo musicisti. Perché
00:38:18io ho sempre pensato che i problemi dei musicisti li possa capire solo un musicista. Cioè i problemi
00:38:23di un pazzo li capisce un pazzo. O c'è lo psichiatra illuminatolo, se no non si va da
00:38:29sua parte. E così era. Ricordo un aneddoto particolarmente, per me fu un momento magico,
00:38:36perché tu, scusate il passato remoto, non vorrei appesantire, ma tu ci invitassi alla
00:38:43presentazione del disco degli scisma Armstrong. Penso che quella sia stata una delle serate più
00:38:50belle e più magiche della mia vita, soprattutto della mia vita come musicista a quel tempo. Perché
00:38:57sembrava tutto così semplice, ma tutto così serio, anche così vero, allo stesso momento. Stava
00:39:05succedendo davvero una cosa amichevole, intima, ma ben fatta, fatta in modo professionale e c'era
00:39:12un'atmosfera davvero magica. Non so, che ricordi hai di quella serata? Le stesse che hai tu,
00:39:19settolineo il fatto che sembrasse semplice. In realtà una delle mie enormi fortune in questa
00:39:28vita è sempre stata che io spessissimo ho avuto intorno delle persone veramente in gabba. Le mie
00:39:34squadre mi hanno sempre permesso di arrivare dove volevo arrivare, ma certe volte ci arrivavano
00:39:38loro, non ero io che... io semplicemente avevo il delirio da consumatore abituale di LSD,
00:39:43che creavo la bomba e questi la prendevano sul serio. Perché in effetti a soluto avevamo
00:39:48anche i mezzi per realizzare i sogni, quindi i mezzi della credibilità. Quando noi chiamavamo
00:39:53o chiamavamo la direzione generale o la presidenza di un multinazionale, quelli ci
00:39:57rispondevano dicendo che c'è un progetto portamolo, se c'è una band facciala sentire.
00:40:02Avevamo creato una credibilità, c'era un hype per il quale gente come noi, che alla fine,
00:40:08come dicevo di recente in un'altra intervista, io sono arrivato a 60 anni e non lo dico con
00:40:14orgoglio, ma come dato di fatto io non sono capace di fare il nodo della cravatta, seppure
00:40:18noi senza saper fare il nodo della cravatta siamo arrivati a parlare la lingua, addirittura
00:40:24a essere consulenti dei marchi come la Unilever, come la Unicredit, come Heineck. Esatto, perché
00:40:29poi Jalbo Sound era anche molto di più, oltre all'aspetto prettamente musicale, produzione,
00:40:36management era molto di più. Quello era l'aspetto nascosto che dava da mangiare agli aspetti
00:40:40visibili, erano quelli per i quali tiravano la caretta e gli artisti erano molto convinti che
00:40:46noi facessimo tanti soldi su di loro, ma non è mai stato così, abbiamo persi tantissimi. Però
00:40:51d'altra parte in due, con due telefoni e due computer, li recuperavamo moltissimo lavorando
00:40:55col corporate con il quale abbiamo fatto delle bellissime operazioni, tipo l'Heineck Germain
00:41:00Festival Contest, tipo tutti gli spot di H3G, dei cheffonini della 3, tipo tutte le gare per
00:41:06la pubblicità, una valanga di ome. Sì, era una serietà allo stesso tempo giocosa che in quella
00:41:13serata io ho visto proprio esprimersi al suo meglio. Quella sera lì era particolare, entrare
00:41:20in un posto secondo me, entrare in un atrio di uno spazio proprio come il Jungle che aveva
00:41:23il suo palco scarico. Esatto, i musicisti erano piguiti nello spazio, uno sul suo palco,
00:41:30l'altro al piano terra, era bellissimo. Sì, veramente tanto, assolutamente. Altri momenti
00:41:36magici per te? Beh, io mi ricordo con sorriso, non posso non ricordarmi le feste del Jungle,
00:41:43perché le feste erano storiche, nel senso che io non ho mai sentito, la prima festa del Jungle
00:41:47è stato il primo compleanno e lì abbiamo creato una festa, c'era un lungo cortile che portava al
00:41:53Jungle Sound, noi avevamo fatto spegnere le luci del cortile, abbiamo riempito il cortile da una
00:41:57parte all'altra dei bidoni quelli che usano le mignote in mezzo alla strada, quel che segnano
00:42:02le vie del sesso, con il fuoco dentro e tu praticamente attraverso una strada infuocata
00:42:11arriva qui al Jungle e dentro c'era la festa e la festa era mostruosa perché il pacchetto è
00:42:16discesa. Improvvisatamente in dieci giorni abbiamo deciso che all'ingresso c'era un banco
00:42:20di reception dove avremmo servito da bere gratuitamente. E già lì il locale che ha
00:42:26chiuso il locale quella sera è venuto via e ha montato un sabara. Nella sala di ripresa dello studio che era un
00:42:32enorme spazio, gigantesco, con i soffittoni, tutto legno, c'era un ristorante Tex-Mex
00:42:39che offreva un catering tutto gratis, cioè tutto gratuitamente, catering Tex-Mex eccetera eccetera
00:42:44e noi volevamo festeggiare, un anno avevamo aperto in silenzio per sei mesi, c'erano fatti un culo così
00:42:49per far andare bene le cose e dopo un anno abbiamo detto festeggiamo e quella sera abbiamo stimato che
00:42:53siamo passati a duemila persone. Le sale erano aperte, tutte le sale erano aperte, c'era DJ, gli impianti
00:42:58erano dappertutto, ma nelle sale c'era la possibilità di jam action, tutti gli strumenti, quindi in ogni
00:43:02sala c'era una jam diversa, tutte con le porche aperte, è stata una serata indimenticabile
00:43:08altrimenti. A un certo punto ho dovuto fare la finiera perché rischiavo, dicevo che se il ritmo si è
00:43:13alzato un po' troppo, quindi ho detto adesso basta togliamo la musica, andiamo tutti a casa, però è stata una
00:43:18serata epocale e come quella ne abbiamo fatte molte altre, ma il problema, il punto è che noi facevamo
00:43:23le feste, avevamo uno studio di registrazione con attrezzature oltre sofisticate e noi abbiamo fatto
00:43:28una di carnevale che accordo benissimo con centinaia di persone in costume di ogni tipo
00:43:34che ballavano impazzite nel latrio e in studio c'erano i nannini che facevano le voci in un
00:43:39silenzio religioso, questa apriva la porta e fuori c'era. E niente birre rovesciate sulla
00:43:47strumentazione immagino? Meno male. Non come ad alcuni concerti dove ti ritrovi
00:43:53sull'amplificatore litri e litri di alzato. Ma ci sono stati invece momenti di tensione,
00:43:57nel senso tra musicisti che provavano, magari gruppi diversi. Questa non la sapevo.
00:44:05Sì sì ho visto squadra sangue. O anche magari tra di loro o anche magari tra gruppi
00:44:13se ce ne puoi raccontare qualcuno? No, le tensioni ci sono state come sempre. Cioè le
00:44:19tensioni c'erano e si generavano perché quando le situazioni crescono la gente tende a sentirsi
00:44:26troppo importante. Io mi sentivo troppo importante a questo punto. A un certo punto sembrava quasi
00:44:30di essere di Irimida. Nel senso che veramente tutto quello che tu fai. Dici qualsiasi cosa,
00:44:35va tutto bene e ti fa prendere la mani. Tutto ciò che abbiamo fatto è andato benissimo e
00:44:40a un certo punto tu cominci a dimenticarti che per andare bene nelle cose hanno bisogno di molto
00:44:44lavoro. Hanno bisogno di una fatica della madonna di crederci, di lavorarci tanto già da prima. Devi
00:44:49lavorare già dall'idea. E scusami se ti cito, costruire ogni giorno. Costruire ogni singolo
00:44:53minuto. Sì ogni singolo minuto. A un certo punto capita che questa cosa ti passi di mente. Perché
00:44:59perché per l'appunto. Certo. Non li conti più gli successi. Ma poi eravate anche giovani,
00:45:04quindi comunque se la maturità che ero. In altri casi mi facevo male accompagnare,
00:45:10per cui c'erano un po' di compagni di merende, un po' di copolini, quelli che vivono nel formaggio
00:45:15ogni tanto tirano fuori la testolina per vedere se c'è un po' di luce anche per loro. Tutta questa
00:45:19genere. Quando le cose vanno bene, quando vanno male è più facile fare differenza tra questo sì
00:45:25e questo no. Quando le cose vanno bene c'è una massa, no? Telefoniamo, smettiamo di parlare.
00:45:30Sì questo è proprio una cosa che può fare giro alla testa. Infatti la mia prossima domanda era
00:45:35cos'è successo? Cioè come mai arrivando a livelli così alti cosa si è spezzato? Senza che
00:45:45necessariamente se non lo ritieni tu debba condividere proprio i dettagli. Però anche
00:45:52dal punto di vista proprio emotivo, morale, cosa si è sfilacciato? Cosa si è rotto a un certo punto?
00:45:59Ero stanco morto perché perché avevo tirato tantissimo, perché avevo spinto tantissimo,
00:46:07perché dietro ho avuto per lunghi periodi quello che il ritmo tribale definisce come il carettino,
00:46:13cioè quella gente che ti sali dietro e ti segui dovunque, ma sei tu che stai tirando,
00:46:17cioè non c'è nulla in massima, le gambe. Avevo giudicato male alcune situazioni,
00:46:24avevo creato delle cose basandomi su un metro molto personale e di persone che mi erano molto
00:46:30care per pensare che quella fosse la mia piccola normalità, della piazza, della panchina dove tutto
00:46:35è nato, dove sono andati in ritmo tribale, da qui poi è nato tutto. Quella normalità io pensavo
00:46:40fosse la normalità a un certo punto, comunque pensavo che fosse una normalità possibile,
00:46:44dimenticandomi che molto spesso la gente non è così. Gli artisti stessi, ed è normale,
00:46:51assolutamente normale che sia così. Quando arrivi in un posto dove c'è tutto e ti dicono
00:46:56per usare tutto, al primo disco è come cos'è Natale tutti i giorni, ma che figa,
00:47:02nel mio fonico del cuore, in mughe, mi serve un piano, Fabri me lo legge il piano, è tutto
00:47:07bellissimo. Poi fai la tua prima tournée e quando arriva un momento del secondo disco cominci a
00:47:12pensare, ma non è che Fabri sta facendo un sacco di soldi grazie a me? E lì si comincia a incastrare
00:47:18qualcosa, ed è normale, succede, succede in tutte le buone famiglie, succede nelle ottime famiglie,
00:47:23ed era semplicemente una cosa da prevedere e da sapere gestire anche emotivamente. Forse io non
00:47:29sono stato molto bravo in questo, magari in un paio di situazioni. Poi mi sono successe delle
00:47:36cose anche a livello mio, a me personalmente, che sono cose che succedono nell'arco di una vita a
00:47:41tutti, ma a me sono successe in un tempo molto distretto. Mi sono morte delle persone molto
00:47:46cari eccetera eccetera e io che già avevo delle attitudini di un certo tipo, perché comunque io
00:47:50sono rock'n'roll, cioè quindi voglio dire è una cosa normale avere delle attitudini, come dire,
00:47:56festaiole. In certe situazioni ho schiacciato l'acceleratore troppo e questo non mi ha aiutato,
00:48:04sicuramente. Ho cominciato a non avere più la lucidità, i sensi del prospettivo. Questo
00:48:11unito alla stanchezza, unito a dei dolori che mi portavo dentro per delle cose che mi erano
00:48:15successe, che non mi erano piaciute o comunque, come ripeto, molte cose previste nella vita,
00:48:19credo che sia stato un coacervo di cose. E poi hanno cambiato le cose, hanno finito un periodo,
00:48:26hanno finito gli anni 90, cioè nel senso, ha scoppiato una bomba che va seminato schegge
00:48:33dappertutto e quelle schegge a loro volta cominciavano a crescere, a dare altri frutti
00:48:37e in altre situazioni a sbocciare altri fiori, come giusto che sia, come normale che sia. Il
00:48:41giangolè era legato a quella roba lì. Senti, ma prima di arrivare a parlare, a ritornare a parlare
00:48:47quello che di fatto è l'argomento principale, che in realtà è l'argomento pilota, che è quello,
00:48:51appunto, la nascita di Milano Sogna, io a questo punto farei vedere il trailer di quello che è
00:48:59appunto il vostro podcast e subito dopo io ho una domanda, appunto, tidente alle domande che hai
00:49:05fatto. Vediamolo. Io ho fatto questo posto, l'ho pensato una notte a Budapest, figurati, dopo un
00:49:18concerto di Ritmo Tribale e io voglio fare un posto nel quale tutti i servizi per la musica
00:49:22siano tutti insieme. Volevo un posto che fosse il rifugio dei musicisti e poi soprattutto solo
00:49:28musicisti che lavorano per i musicisti. Devono ricordarsi che fare le cose è più bello che
00:49:34cantare la voglia di farle. E' l'unica cosa che gli serve. E' la benzina che gli serve. Ma perché
00:49:38nessuno sta facendo così sta roba? La faccio io. Ed eccoci di Nuovi Nonda. Abbiamo visto il trailer
00:49:57di quello che sarà Milano Sogna. Io, Fabrizio, visto che ci hai raccontato, che insomma un po'
00:50:04di interviste l'avete già registrate, visto che abbiamo un po' introdotto l'argomento prima parlando
00:50:10di quello che c'era prima e di quello che c'è adesso nella scena musicale milanese ma non solo,
00:50:16tra le domande, tra le riflessioni che hanno fatto appunto i musicisti che sono venuti lì,
00:50:22ospiti nel vostro format. Qual è la cosa per cui voi siete più concordi? Quando si parla,
00:50:34semmai separato dalla differenza di quello che c'era allora rispetto a quello che c'è adesso?
00:50:37La sofferenza, proprio non c'è dubbio, la sofferenza per la mancanza di luoghi così
00:50:44definiti di aggregazione. A noi manca un bancono dove appoggiarci, consolarci o festeggiare o
00:50:51annoiarci. E lei non capisce un posto dove andare sempre, quel posto lì? Ora, ai miei tempi quando
00:51:00io spaccavo l'arco nel catino, però ai miei tempi non c'era il cellulare, non c'era bisogno di nessun
00:51:05cazzo di cellulare perché noi andavamo sempre nello stesso posto. Da sera ci trovavamo in piazze
00:51:09grandi a Milano. Il classico punto di ritrovo? Da quella panchina, è nata tutta la baracca,
00:51:16se non fossimo andati lì tutte le sere ad annoiarci, a festeggiare, a essere tristi,
00:51:22allegri, a raccontarci, a stare in silenzio, a prendere la pioggia, non sarebbe successo niente.
00:51:27Ci saranno dei posti, non necessariamente per andare a prendere la pioggia, ma ci saranno dei
00:51:31posti. Abbiamo bisogno di spazi. Dovrebbe interessarsene, secondo me, e è un problema di
00:51:36cui dovrebbe interessarsi anche l'amministrazione comunale, nel senso che è veramente una roba che
00:51:40riguarda i cittadini. E anche perché poi ci chiediamo, non dico che è quella la motivazione,
00:51:46poi ci chiediamo il perché in questo momento c'è una deriva brutta, anche perché mancano
00:51:52forse evidentemente questi posti che non erano necessariamente dei posti di catechismo chiaramente,
00:51:57ma però non è questo il punto, è il punto dove appunto delle persone che avevano degli ideali,
00:52:02che possono essere qualsiasi tipo di ideale, che comunque si incontravano e tiravano fuori
00:52:07un qualcosa. E ripeto, lo abbiamo detto, lo ribadisco, c'era una sorta di costruzione ed è
00:52:13quello che io onestamente vi invidio, che è quello che manca e che probabilmente sarà uscito in
00:52:17epoteca. La cosa fondamentale è costruire, come ripeto, è la cosa fondamentale, assolutamente,
00:52:21mettere un mattone sull'altro e metterlo anche tutti insieme. Torniamo invece, abbiamo parlato
00:52:28della panchina, la panchina dove è nato tutto, dove è successo tutto. Prima hai accennato appunto
00:52:34al fatto che nella, diciamo, nella discesa del jungle, nella fine del jungle, ha avuto una parte
00:52:44importante o meglio forse è stata la conseguenza anche il fatto di raggiungere uno stile di vita,
00:52:54un livello di vita rock and roll un po' eccessivo, con degli eccessi. Si può dire la stessa cosa
00:53:00anche del gruppo dei Ritmo Tribale? Cioè anche questo ha avuto una parte importante, diciamolo
00:53:10soprattutto per chi magari non conoscesse bene la storia dei Ritmo Tribale. Beh direi proprio di sì,
00:53:15cioè noi, senza essere mai stato una band di signorine, chi più chi meno, perché non è che
00:53:21tutti i componenti siano tutti uguali, ma noi abbiamo cominciato a fare quello che stavamo
00:53:26facendo, avevamo una certa formazione, abbiamo fatto i dischi, abbiamo fatto il Criminale,
00:53:31Mantra, il primo disco per la Polyjam e Upstake La Sonica, il secondo disco per la Polyjam che
00:53:35eravamo in sei e a un certo punto ci siamo trovati in cinque. E questo è il grazie,
00:53:40lo dobbiamo dare all'eroina o comunque a chi l'ha scelta, nel senso che così è andata né più né
00:53:44meno. Quella è la ragione, anche se poi è dato un modo di andare in televisione dalla Bignardi a
00:53:49dichiarare che lui aveva cominciato a farsi perché noi avevamo buttato fuori dei Ritmo Tribale,
00:53:54che l'ho sempre trovata una cosa veramente esilarante. E chi ha un passo dal fare il
00:53:59forum butta fuori il cantante, cioè deve essere un suicido. Va bene essere contro,
00:54:03ma però così è troppo. Non è che essere confusi, ma questa mi sembra un po' troppo.
00:54:07Infatti, ma cosa cosa è scattato? Cioè quell'esperienza cosa ti ha portato? L'esperienza
00:54:18proprio della vita, degli eccessi del rock'n'roll. Che cosa ti hanno portato?
00:54:22Mi ha insegnato molto su me stesso. Noi siamo stati una generazione. Noi veniamo dopo gli anni
00:54:2880. Cioè ci sono stati i movimenti. Il punk è stato distrutto dall'eroina praticamente. Poi siamo
00:54:33arrivati noi con gli anni 90 e negli anni 90 dire che noi avevamo uno stile di vita rock'n'roll è
00:54:40una battuta perché negli anni 90 chiunque aveva uno stile. Chiunque magari, non so se non vorrei
00:54:44che uno dicesse no io no, però è abbastanza diffuso lo stile di vita rock'n'roll. Ovvero
00:54:50qualunque parte. E' un stile di vita che ci veniva permesso anche da quello che succedeva intorno a
00:54:56noi. Poi nel senso la velocità e poi certe cose erano molto dietonate, si facevano alla luce del
00:55:02sole, non c'era niente di nascosto eccetera. Però pensare che parlavo oggi con un altro musicista che
00:55:07mi raccontava che è uno che anche lui si è divertito molto e mi diceva sai però la differenza
00:55:13tra allora e adesso è che adesso io ho paura dei miei figli, queste cose le vado a recuperare
00:55:18in rete. Prima cosa non so di che cosa stiamo parlando perché non lo sanno quasi neanche loro
00:55:23di cosa stiamo parlando. Mischioni di sciroppi, robe, pastiglie, casino eccetera eccetera. E in
00:55:27questo io sono veramente un vecchio, sono un boomer orrendo perché non ne so queste cose. Mentre lui
00:55:31mi diceva io con mio pusher avevo un rapporto quasi intimo perché sapevo quel pusher cosa aveva
00:55:36e mi dava sempre quello che cercavo. Quindi era, non so come dire, paradossalmente era più controllata
00:55:42la situazione. Adesso è quasi se vogliamo più pericolosa, con tutto che comunque anche noi
00:55:47abbiamo avuto i nostri morti e ferite perché non è che sia stata una passeggiata di salute.
00:55:51Quindi abbiamo giocato col fuoco e ci siamo scottati. Certo. Tornando, siamo sempre sul
00:56:00discorso ritmo tribale. So che qualcuno ha ripreso in mano i mix di qualcosa. Oh sì,
00:56:05oh sì sì. Quest'estate mi sono divertito un casino, ho fatto delle cose bellissime sull'onda
00:56:09di questo anno favoloso. Ma perché a gennaio dell'anno scorso, mentre io ero alla Perica a fare
00:56:15la stagione come aiuto cuoco, in un buon albergo a tre stelle sul passo della Perica, perché colpo
00:56:20di vita in una seconda stagione, ho giornato Cesca, Stefano Cesca che era ufolico del Jungle,
00:56:26dei Casino, di un sacco e mezzo di band, dei Karma eccetera eccetera, mi ha telefonato e mi ha detto
00:56:30che lui aveva da qualche parte, che lui si ricordava di aver registrato il Bye Bye Show
00:56:36del Ritmo Tribale, cioè l'ultimo concerto ufficiale del Ritmo Tribale del 2000. E in effetti era vero,
00:56:41cioè io che avevo il Jungle l'avevo murato vivo in un camerino che era concesso, con tre adat a
00:56:46registrare, semplicemente in quattro tracce, quello che noi facevamo sul palco. Una serata assurda,
00:56:51quella che era emozione per tutto. E lui si ricordava queste registrazioni, quindi io alla
00:56:57Perica e lui in Umbria. Siamo partiti in un lavoro alla Sherlock Holmes, abbiamo trovato
00:57:01quest'hard disk che poi Brighe l'ha recuperato e poi mille casine e tutto quanto, finché alla
00:57:05fine lui è venuto in possesso e ha cominciato ad apertorire quelli che noi chiamiamo i rough mix,
00:57:09cioè gli ascolti crudi di quello che c'è sulle tracce. A me è piaciuto, io ho detto agli altri
00:57:15a me sta roba piace, voglio andare avanti, sono andato avanti e alla fine il lavoro è arrivato
00:57:19che quest'estate l'ho mixato, l'ho chiuso e quindi al 2025 uscirà il primo live del Ritmo
00:57:24Tribale, di cui sono entusiasta, mi piace un casino. E poi sopra c'è gente, c'è un mio amico
00:57:29suona il basso su un pezzo, uno dei miei migliori amici, che non c'è più, che è morto. Cioè ci sono
00:57:35ospiti di qualunque tipo, c'è Nigerita, c'è Renga, c'è un botto di gente che non sa neanche
00:57:39che l'ho mixato. Stavo facendo lo spoiler di quelli clamorosi che mi arriveranno in faccia.
00:57:44Gli arriverà la cassettina, gli fai arrivare la cassetta. E poi non contento, ho anche fatto un
00:57:51remaster del primo disco, il primo disco fondamentale del Ritmo Tribale, perché
00:57:56il primissimo è Bocca Chiusa, che era un bel disco, però poi è venuto Criminale, che ha lasciato un po'
00:58:02più di segno, perché segnava proprio quel periodo lì. Io me lo sono rimasterizzato e ho trovato
00:58:07Alberto Cutulo, su mia strada, che è quello con cui ho rimasterizzato, che ha le mani
00:58:13attaccate al cuore, cioè fa di quelle cose veramente... e quindi adesso il disco suona completamente
00:58:18in un altro modo. E questo esce adesso, alla fine dicembre.
00:58:22Ah bene, quindi ancora prima del podcast.
00:58:25Esce il doppio su vinile del live di Ritmo Tribale.
00:58:27Quindi solo su vinile, non digitale?
00:58:30Criminale e live.
00:58:31Sì, sia Criminale che...
00:58:33Criminale è uscito, esce su vinile e cassetta.
00:58:36Ok, invece il live uscirà in cassetta e bellissimo.
00:58:41Il live non lo so. Non lo so perché non me ne frega mezza, perché non voglio più avere niente a che fare con
00:58:47questa roba di come esce, come mi viene promosso, quante copie vende, perché quella roba
00:58:52l'ha ammazzata mezza città.
00:58:53L'intervista, questa è l'intervista che fai?
00:58:56Sì, questa è un'intervista.
00:58:58E ci sta un po' snaturando questo qua.
00:59:01Senti io un'ultima domanda, sempre inerente a Ritmo Tribale ma parlando dell'oggi.
00:59:08C'è una band in questo momento che, non dico musicalmente, ma anche come attitudine, o forse anche musicalmente,
00:59:14che un po' ti ricorda i vostri mesi?
00:59:16Una band proprio, ma io l'ultima che ho sentito...
00:59:18O anche cantato, cioè nel senso qualcosa...
00:59:20E' bello che ci ricordiamo di Ritmo Tribale, sono i ministri.
00:59:22Io pensi ai ministri, pensavo a loro.
00:59:25Cacchio, anche come è l'evento.
00:59:27Stavo per dirti, io stavo dicendo i ministri, quindi...
00:59:31Ok, perfetto.
00:59:32Sì, come tante cose, sì.
00:59:34Loro, che sono, cominciano ad essere in giro anche loro da un po' di tempo.
00:59:39Sono quasi 20 anni.
00:59:41Allora, sono giovani, ma non sono giovanissimi.
00:59:44Eh, sono quasi 20 anni in realtà.
00:59:47Divi a 40 anni, divi che saluto.
00:59:49Siamo che sono circa...
00:59:51Ne ho in quei tanni, forse poco meno, sì.
00:59:54Di altro non so, ma perché sono io che non sono informato?
00:59:57Ah no, aspetta, è SercoSpark, perdonami tutti, è SercoSpark.
01:00:01No, una stella veramente, una stella che brilla, li presenti?
01:00:04Certo, sono favolosi.
01:00:06Orgoglio, orgoglio Brianzolo, perché arrivo da lì.
01:00:09Sì, non solo orgoglio a Brianzolo, ma orgoglio anche di Ritmo Tribale,
01:00:12perché noi, loro ci hanno fatto...
01:00:14E quello che ti dicevo l'altra volta, quello che ti dicevo dieci minuti fa,
01:00:17quando vedi la gente che cresce, che è bellissimo, loro ci hanno fatto da
01:00:20supporter, hanno aperto il concerto a Legend di Ritmo Tribale,
01:00:23di un netto qualcosa fa, e sabato scorso hanno fatto la loro data a Legend.
01:00:29Fantastico, è una soddisfazione di che ancora abissimo!
01:00:32Io gli ho sentito un messaggio e gli ho detto, ma io non ci credo.
01:00:35Sì, sì, andatevi a recuperare, perché sono veramente parodiaschi.
01:00:39Chissà che magari non possiamo ospitarli
01:00:42che è uno dei prossimi podcast, che è uno dei prossimi interviste
01:00:44che avremo qua da noi.
01:00:45Esatto, esatto. Allora, siamo addirittura d'arrivo?
01:00:48Mi pare di capire.
01:00:49Io allora chiuderei ricordando...
01:00:51Sono autocensurato perché di domande ne avevo altre,
01:00:53però effettivamente...
01:00:55Stissimi, veramente, che palle!
01:00:57Anzi, un bel applauso a chi è esistito fino adesso alla Scooters,
01:01:00ma magari hanno mandato avanti e sono arrivati fino all'ultima domanda.
01:01:05Per te è sglocco, non si può fare altro che non possano fare.
01:01:08Io chiuderei ricordando il prossimo in arrivo podcast
01:01:14con e di, in parte, Fabrizio Rioda, Milano Sogna,
01:01:19registrato proprio per riunire tutte le persone
01:01:24che sono passate dal Jungle Sound Station,
01:01:27che era questo studio favoloso.
01:01:29Un studio, ma non solo studio, a Milano.
01:01:32Le riedizioni, i mix che riusciranno della musica di ritmo tribale,
01:01:38ma soprattutto chiudiamo con una domanda che abbiamo,
01:01:41ve lo diciamo, concordato al nostro ospite,
01:01:44cioè fatti una domanda e dati una risposta.
01:01:49Era così? O la ricordo male?
01:01:52Non l'abbiamo concordata, non è vero.
01:01:55Abbiamo accennato prima due o tre ore, ma io non me la sono preparata, sta domanda.
01:02:00Adesso è parte un'altra ventina di minuti.
01:02:04Questo è l'easter egg, quando compravi DVD c'era l'easter egg.
01:02:08E' uno scherzo di cattivo gusto che ti ho fatto.
01:02:10Date una domanda e date una risposta, è bello.
01:02:13Però ci sono pensato 6 coppie.
01:02:16Non c'è problema, nel frattempo possiamo giocare a briscola, io e Cristian.
01:02:22Ti sarei dato il soldo per farmi la domanda?
01:02:26Non ce l'ho la domanda.
01:02:28Non ce l'ho la domanda da farmi, perché quello di cui stiamo parlando è quello di cui abbiamo parlato stasera.
01:02:36Il podcast che faccio io non c'è, parliamo del jungle, parliamo degli anni 90.
01:02:41Io in realtà ho una domanda, avevo una domanda di chiusura,
01:02:45però a questo punto che stiamo più o meno in tema,
01:02:49se dovesse la possibilità di incontrare Fabrizio Rioda, 17enne, cosa gli diresti?
01:02:56Questa mi piace, è bella.
01:03:00Da una parte mi viene da dire che non gli direi niente,
01:03:03perché a me quello che sta succedendo adesso è frutto di tutto,
01:03:07di tutti i miei sbagli, di tutte le distruzioni che ha registrato il jungle, oltre altro.
01:03:13Per l'interno non gli direi niente, se potessi proprio dirgli qualcosa, qualcosa, gli direi...
01:03:19Com'è bella questa intervista, no?
01:03:21Non è tutto, ho qualche luce che gli direi.
01:03:24Ok.
01:03:25Sei attento.
01:03:26A me mi è sempre piaciuto tantissimo fidarmi.
01:03:31Anche ai miei figli devo dire questo, attenti, non è tutto, ho qualche luce.
01:03:35Ci sta, ci sta. Bene.
01:03:38Siamo arrivati alla fine, dico ahimè, grazie Fabrizio, è stata veramente una bellissima chiacchierata.
01:03:45Io ringrazio Paola questa volta, non in versione di hologramma.
01:03:50Carne ed ossa, più carne diciamo che ossa però.
01:03:53Non avrei tollerato se non si fosse presentata.
01:03:57Grazie.
01:03:59Grazie a Fabrizio Rioda, grazie a Fabri.
01:04:03Io vi ringrazio nuovamente per essere stati in ascolto, è stata una puntata per noi molto molto bella
01:04:09e ci auguriamo, anzi ne siamo sicuri che aveva stato anche per voi.
01:04:13Ringrazio Paola Colombo e vi diamo l'appuntamento alla prossima puntata di Rock Session, sempre su Canale Europa.
01:04:23Grazie a tutti.