• settimana scorsa
"Fantasmi di cemento e ruggine", questo il titolo del documentario che ci trasporta dentro la vita economica pontina e che ci prospetta anche come ridare nuova vita e finalità ai tanti ruderi industriali presenti nell'Agro Pontino.

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Trascrizione
00:00Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:30Camminando per le vie della città, ci rendiamo conto che esistono dei luoghi che fanno parte
00:40ormai di una città fantasma.
00:41Nel giro di una generazione, diciamo fino agli anni 30, fino al 2000, ha vissuto tutte
00:53le fasi che l'umanità ha vissuta attraverso millenni.
00:56Se adesso noi vediamo tanti stabilimenti così allo stato di ruggine è perché evidentemente
01:03c'è stato qualcosa che non ha funzionato.
01:05Mi sorprendo ancora quando sono all'interno di questo spazio, è come se fossi uno fra
01:10i tanti che lo sta guardando per la prima volta, invece c'è stato un vissuto piuttosto
01:15intenso.
01:16I nostri genitori, i nostri nonni magari hanno lavorato e noi abbiamo studiato grazie a
01:22quegli edifici, siamo cresciuti.
01:26Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:56Benvenuti su Polis, il racconto dei territori.
02:21Oggi il quarto e ultimo documentario della serie Custodi del Tempo, documentari realizzati
02:29da Flavio Cammerano che è ancora ospite qui con noi oggi.
02:34Flavio, questo quarto documentario racconta una storia più recente di quella che abbiamo
02:42visto la scorsa settimana quando abbiamo parlato della Seconda Guerra Mondiale, qui parliamo
02:47invece di ciò che è avvenuto dopo la Seconda Guerra Mondiale, cioè l'industrializzazione
02:53delle province pontine e poi il progressivo abbandono delle industrie che sono surte in
03:02quelle aree.
03:03Flavio, parleremo insieme di tutto questo, fra poco io partirei subito col vedere la
03:09prima parte del documentario, Fantasmi di cemento e ruggine.
03:43La città di Latina venne inaugurata nel 1932 con il nome di Littoria, nata come provvedimento
04:13del territorio pontino.
04:14Littoria, come porgo rurale, diventa provincia nel 1934, un territorio da sempre legato all'agricoltura
04:20ma nel 1945 si rimette in gioco, cercando di lasciarsi alle spalle le brutture della
04:27guerra.
04:28Cambia il nome in Latina e cerca di tagliare i ponti con il passato.
04:34Grazie alla Cassa del Mezzogiorno tutto il territorio pontino può beneficiare di agevolazioni
04:41e risorse.
04:42Infrastrutture e progresso entrarono dalla porta principale, con una rapidità inaspettata
04:51stabilimenti industriali cominciarono a sorgere sul territorio, molte multinazionali decisero
04:58di investire su questa terra nuova.
05:03Potrebbe definitivamente cessare le proprie attività e dare avvio alle procedure di licenziamento
05:09collettivo.
05:11Una notizia a sciocca che ha travolto 150 lavoratori insieme con le loro famiglie ha
05:15annunciato la chiusura entro fine giugno, a rischio, come detto, circa 150 lavoratori
05:2181 dei quali interni.
05:23240 lavoratori a rischio di licenziamento sono con il fiato sospeso e attendono fiduciosi
05:29l'incontro di lunedì.
05:32Dopo un anno e mezzo di lotta ha deciso di chiudere lo stabilimento di operai, più
05:37di 30 per i quali è previsto un anno di cassa integrazione, ieri hanno manifestato
05:42disappunto dinanzi all'azienda e non hanno intenzione di mollare.
05:46Chiude ufficialmente, vanno a cassa i 40 dipendenti.
05:52Procedura di mobilità annunciata per i 124 lavoratori fu confermandone la chiusura.
05:58Quasi quotidianamente ormai assistiamo a queste notizie sui notiziari e dg, aziende
06:08in crisi, prossime alla chiusura.
06:11Oltre a lasciare molti lavoratori senza occupazione, lasciano anche un vuoto nelle città dove
06:18sono collocate.
06:19E alla fine ciò che resta sono questi fantasmi di cemento e ruggine.
06:28Le immagini di queste fabbriche ci restituiscono la città dei nostri nonni in un percorso
06:49che attraversa la città, una città ormai divisa in due, una parte fatta di luoghi e
06:55l'altra fatta di non-luoghi.
06:57Molte di queste aziende si trovano lungo il percorso cittadino che noi tutti quotidianamente
07:04percorriamo.
07:05Hanno avuto una notevole importanza per lo sviluppo economico della città nel dopoguerra
07:12ma ora sono lì, abbandonate, decadenti e fatiscenti, senza più un'identità.
07:25Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
07:55Grazie a tutti per aver guardato fino alla fine
08:25Camminando per le vie della città ci rendiamo conto che esistono dei luoghi che fanno parte
08:33ormai di una città fantasma.
08:35Ci passiamo quotidianamente davanti senza più nemmeno farci caso, mentre in realtà
08:48sono ricchi di storia e storie, trasmettono emozioni a chi li attraversa senza fretta
08:55o, meglio ancora, si ferma ad osservarli.
08:58Un mix di conoscenza ed esperienza di quello che ci sta attorno, a sua volta specchio riflesso
09:05della nostra identità di cittadino, senza il quale difficilmente ci verranno idee luminose
09:12per riutilizzare in futuro questi spazi abbandonati.
09:26Quando guardo questi edifici maestosi e decadenti, immagino uomini e donne che entrano ed escono
09:37dai fortoni di quelle grandi fabbriche.
09:40Mi sembra di sentire ancora le loro voci, i suoni, il rumore, la sirena che suonava tra
09:53loro, l'odore dei materiali, la forza delle idee, spazi ora disabitati che per ancora
10:04chissà quanto tempo resteranno tali, una realtà desolata, triste.
10:24Abbiamo visto questi luoghi, Flavio, non luoghi li hai definiti in questo documentario, eppure
10:41sono luoghi che a loro modo hanno un grande fascino, oltre a permettere potenzialmente
10:47dei progetti di ristrutturazione anche interessanti, di alcuni poi ne parleremo nel corso di questo
10:55documentario, vero Flavio?
10:57Sì esatto, in questo capitolo non si fa polemiche o qualcosa a livello di politica, sono riflessioni
11:09che nascono un po' da un'idea che ho avuto riguardo al fatto che io passeggiando quotidianamente
11:18nel mio peregrinario quotidiano, io e come penso anche tanti altri cittadini, passano
11:25giornalmente davanti a diversi edifici di questo tipo, o edifici abbandonati o vecchie
11:33fabbriche del dopoguerra, costruite subito nel dopoguerra, che hanno contribuito a dare
11:39un grandissimo sviluppo alle città dopo la guerra, ma che ad oggi purtroppo, ahimè,
11:46sono state così abbandonate.
11:48Esatto, Flavio, anche perché tra l'altro poi non è un problema soltanto di Latina
11:52e della provincia di Latina, ma è un problema nazionale, anzi credo internazionale, per
12:00le trasformazioni che ha avuto il sistema produttivo mondiale, dalle grandi fabbriche
12:06con centinaia e migliaia di operai a realtà diversa e molto più piccola e questo sta
12:13creando questi scheletri industriali un po' ovunque sparsi nel territorio della nostra
12:22regione, nel territorio di tutta Europa, non soltanto d'Italia, ma di tutto questo
12:29parleremo fra poco, guardando anche la prossima parte del documentario, Fantasmi di cemento
12:37e ruggine, solo pochi secondi e poi torniamo qui su Polis.

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