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Trascrizione
00:00Format. Ieri, oggi, domani. Con Enzo Mauri.
00:07E benvenuti a Format. Ieri, oggi e domani.
00:10Le magazine di Radio Roma News, come ogni settimana.
00:14Oggi uno speciale natalizio interamente dedicato a una radio prestigiosa.
00:19Voi vi starete chiedendo, ma per quale motivo Enzo Mauri si è presentato con questo giornale?
00:24Questo è un europeo addirittura degli anni 60, pensate, del 1967.
00:30Esattamente un anno prima, o poco più di un anno prima,
00:33compariva sulle onde medie italiane una radio che in poco tempo avrebbe conquistato il gusto del pubblico,
00:40sia per la programmazione musicale, per i giochi, per i programmi di musica e dischi a richiesta e dediche,
00:48ma soprattutto grazie a coloro che si trovavano davanti al microfono, che erano dei veri e propri animatori.
00:55E allora andiamo a scoprire di quale radio sto parlando.
01:02205 metri, 1466 chilocicli.
01:1042 metri e 0,5, 7135 chilocicli.
01:1849 metri e 71, 6035 chilocicli.
01:31Come ogni giorno,
01:37Radio Monte Carlo vi presenta
01:43la trasmissione Italo-Francese.
01:49Produzione di Noel Cutisone.
01:56Eccolo qua, Noel Cutisone. In basso è la foto di quello che è stato il fondatore, il creatore della Radio Monte Carlo italiana.
02:04E sì, perché questo speciale natalizio di format è interamente dedicato proprio a RMC, Radio Monte Carlo,
02:11una radio che esiste ancora, uno marchio prestigioso,
02:14e che nacque, questo è un giornale, dicevo, del 1967, e che nacque nel marzo del 1966.
02:22Ospiti due voci straordinarie di quel periodo, ovvero sia Ettore Andenna e Barbara Marchand. Benvenuti.
02:31Ciao, ciao Enzo, ciao Barbara.
02:35Ciao Ettore, quant'eri carino su quella foto.
02:40In quella foto c'eravate praticamente tutti quelli del periodo.
02:46Allora, benvenuti qui all'appuntamento con Format. Parliamo di questa storica emittente Radio Monte Carlo
02:52che nacque nel marzo del 1966, mentre Barbara, se non ricordo male, arrivò intorno a giugno, giusto?
03:01Il 17 giugno per esattezza. Intanto questo filmato che avete mandato mi ha dato la chair de poule,
03:11come si dice Ettore in italiano, la chair de poule?
03:15Diciamo il la, per così dire.
03:18No, no, no, la pelle d'oca.
03:24Ah, la pelle d'oca.
03:26La pelle d'oca. Mi ha fatto venire la pelle d'oca. Io sono entrata a Radio Monte Carlo il 17 giugno,
03:32a pochi giorni dal mio compleanno che è il 22, non sapendo nulla, non conoscendo un microfono
03:40ed è stata poi tutta una carriera, tutta una vita che io ringrazio il cielo.
03:47Intanto ringrazio Enzo Mauri per averci invitato perché con lui si va sul sicuro.
03:53Grazie, troppo buona. Voi siete due colonne della prima Radio Monte Carlo, quella che storicamente viene più ricordata.
04:00Sono stati 20 anni, per così dire, davvero gloriosi in cui Radio Monte Carlo, ripeto, ha conquistato il pubblico italiano
04:07con milioni e milioni di radioascoltatori al giorno.
04:10Barbara, ci puoi raccontare come ti sei accostata a Radio Monte Carlo?
04:15Io credo che alcuni che mi seguono la sana memoria questa storia, perché la racconto sempre,
04:22cerco di variare un po' così almeno diventa più interessante.
04:27Io studiavo, andavo all'università per laurearmi in lettere italiane e poi insegnare l'italiano al liceo di Monaco
04:37perché io nasco e vivo a Monaco tutta la mia infanzia, la mia adolescenza
04:44e dovevo, secondo mia madre, andare a insegnare l'italiano,
04:52se non che feci la domanda dopo essere quasi laureata, anzi anticipando la laurea per essere sicura di poter lavorare
05:02e poi mi dissero no, no, non abbiamo bisogno e vabbè, ero un po' delusa, ma continuavo a studiare.
05:08Una delle mie vicine di casa, Monaco è una piccola città, quindi ci si conosce tutti,
05:16una mia vicina era la moglie del direttore dei servizi giornalistici delle onde medie e delle onde corte,
05:26la signora Ziliox, ed era la mia professoressa di italiano al liceo.
05:32La incontro spesso, andando magari a comprare il giornale, a comprare il pane,
05:38e ci salutiamo, ci parliamo, una delle ultime volte mi disse che cosa fai?
05:44Dico ma forse non lo sa signora ma io studio lettere italiane per poi insegnare, poi vedremo.
05:50Ah ma guarda che a Radio Monte Carlo stanno cercando delle persone che parlino sia il francese correntemente
06:00e l'italiano correntemente, perché non vai a fare un provino? Io avevo 20 anni,
06:06dico ma dove vado a fare un provino, non so neanche che cosa sia un microfono per carità,
06:11no, no, no, grazie signora, la ringrazio molto ma non fa per me.
06:16Ci ho pensato una settimana, dopo una settimana sono andata io a cercare la signora Ziliox
06:22e le ho detto signora che devo fare per fare questo provino?
06:26Lei mi introdusse evidentemente perché non ricordo neanche se ho telefonato io
06:30o se mi hanno cercato loro, insomma non lo so, e sono andata a fare quel benedetto provino.
06:35Il benedetto provino consisteva in un testo sulla festa del principe in francese
06:41che dovevo tradurre in italiano e leggerla sia in francese che in italiano.
06:45Un vero disastro perché leggevo come a scuola, identico, e ho detto non mi prenderanno mai,
06:53se non che il buon Jean Larigny che era uno dei nostri tecnici...
06:58Guarda vediamo se il buon Federico, perdonami se ti interrompo, il buon Federico Cappè ha una foto,
07:04colui che collabora alla regia, colui che cura la regia del programma, ha una foto di Jean Larigny,
07:10eccolo qua, così lo facciamo vedere. Jean Larigny che era una delle menti per così dire di Radio Monte Carlo,
07:17curava, era il regista, ma i registi a Radio Monte Carlo ricordiamo avevano un'importanza notevole.
07:24Sì, se vogliamo, perché il vero registro era quello che segnava il passaggio delle pubblicità
07:33con l'orario preciso e quello che controllava se la scaletta musicale veniva rispettata
07:38e va bene così, la regia ce la facevamo noi e credo che Ettore non mi contraddirà.
07:44Ma stavo dicendo, Jean Larigny su questa foto era molto giovane, nel 66 era già un po' più maturo,
07:53ecco diciamo così, e mi fece rifare il testo per ben dieci volte, sì sicuramente dieci volte,
08:03dopo di che non ne poteva più e ha detto, va bene faccio sentire questa, il direttore che era Noël Coutisson.
08:09Dopo una settimana io ricevo una lettera intestata di Radio Monte Carlo che mi diceva che sarei stata in diretta
08:17dalle quattordici alle sedici tutti i giorni della settimana. Ecco qua.
08:22Ecco io a questo punto vorrei fare un po' di chiarezza Barbara, perché ci sono dei libri di testo,
08:26io come sai tu e come sa bene anche Ettore mi sono occupato in maniera abbastanza approfondita di Radio Monte Carlo,
08:34ho pubblicato anche un libro al riguardo. Su molti altri testi invece è riportato che le prime trasmissioni
08:40erano in pratica due ore e su questo ci siamo, perché effettivamente le prime trasmissioni erano di due ore.
08:46Però su alcuni libri è riportato che in conduzione c'era Herbert Pagani per carità,
08:53tanto di cappello perché è stato insomma il maestro di molti di voi.
08:58Però in realtà le prime a andare in onda foste te, ma soprattutto la signora Bassani che già trovasti lì, giusto?
09:08Esatto, che era la mia professoressa dell'università e che non voleva che si sapesse che lavorava anche a Radio Monte Carlo,
09:15perché era stata contattata dal consolato d'Italia a Nizza, perché inizialmente non trovavano nessuno
09:23che parlasse correntemente sia il francese che l'italiano, quindi la prima persona che ti viene in mente
09:29è una che insegna in un paese di lingua francofona e che quindi conosce il francese, ma soprattutto che è di lingua italiana.
09:40Quindi lei non voleva che si sapesse, io la sgamai immediatamente, andai a fine turno di una lezione al suo banco,
09:50alla sua cattedra e le disse, signora ma è lei che parla Radio Monte Carlo?
09:55No, no, no, perché in realtà non sono io e poi invece ci siamo incontrate nei corridoi.
10:00Allora Herbert Pagani è venuto molto dopo, forse leggermente prima di Ettore, ma non subito,
10:09subito eravamo singole, eravamo queste povere donne che dovevano condurre queste famose due ore.
10:17Forse c'era Gigi Salvadori all'inizio.
10:25Sì ma anche dopo, guarda che inizialmente state per ascoltare i tre titoli,
10:34poi alla fine avete ascoltato i tre titoli e poi si parlava delle lunghezze d'onda,
10:40per far capire all'ascoltatore che era collegato con Radio Monte Carlo.
10:45Facevi dei brevi disannunci tra una serie di dischi e un'altra serie di dischi.
10:51Queste furono le prime trasmissioni della Radio Monte Carlo quando comparve appunto nell'AM italiana nel 1966.
10:59Poi nel 1967, data di pubblicazione di questo giornale europeo, adesso non li fanno più di questo formato,
11:06questo è un formato che si chiamava Elefante proprio perché era bello grande, adesso non li fanno più così,
11:12comparve questo servizio e nel 1967 arrivò Ettore Andenna.
11:18Sì, facciamolo dire a lui, certo.
11:23Gli ho dato il là.
11:26Sì, arrivai in un modo anch'io un po' come Barbara, a sorpresa, perché io a Milano avevo abbandonato l'università
11:38perché mi annoiavo da morire e su spinta di mia mamma io ero interessato, mi piaceva molto la regia,
11:46la regia di qualsiasi tipo, per cui avevo fatto il provino ed ero passato con i filodrammatici di Milano.
11:55Avevo cominciato, era un corso di tre anni, serale, con la mitica signorina Setti che faceva dizione
12:03e la grande attrice Sperani che faceva recitazione.
12:07Gli anni erano primo anno dizione, secondo anno recitazione, terzo anno avviamento alla regia
12:13ed eravamo in quattro su ventidue del corso che avremmo, se fossimo arrivati in fondo,
12:20avremmo fatto questo benedetto avviamento alla regia.
12:23All'inizio del secondo anno, ed era novembre come se fosse adesso, nel 1967,
12:31arriva un signore che parla unicamente francese con la pipa in bocca
12:37e nessuno ha mai detto che Cutisone era anche un po' bleso quando parlava il suo francese,
12:43per cui immaginate come se io, italiano, con la pipa in bocca, prendo la penna,
12:49parlassi praticamente tutto così e cercassi di farmi capire in francese da persone
12:57che io avevo fatto ben otto anni di francese a scuola, per cui mi ritenevo uno che capiva la lingua.
13:06Non capivo assolutamente alcun che.
13:09Per cui lui ci fa un provino, lì ai filodrammatici, facendoci leggere dei testi pubblicitari
13:16a tutti i maschietti del corso.
13:19Noi ne avevamo già fatti altri, per cui facciamo questo provino,
13:24dopodiché lui prende e se ne va e noi ce ne dimentichiamo.
13:28Attorno al 10 di dicembre ricevo una telefonata da una signora,
13:35che poi ho scoperto di essere Solange e parlava italiano,
13:38che era la segretaria di Cutisone,
13:41che mi dice che vorrebbe venire a fare un provino più approfondito qui a Monte Carlo.
13:47Io che non ero mai stato a Monte Carlo ho detto,
13:49ospita a Monte Carlo, carico la mia mamma sulla macchina e arriviamo a Monte Carlo.
13:55Allora io ti interrompo un attimo perché abbiamo terminato la prima parte,
14:01ci prendiamo un secondo di pausa e torniamo subito dopo.
14:04Linea alla regia.
14:12Format ieri, oggi e domani qui su Radio Roma News e Canale 14,
14:17uno speciale natalizio dedicato a una storica emittente, Radio Monte Carlo,
14:22protagoniste altrettanto storiche voci, ovverosia Ettore Andenna e Barbara Marcian.
14:27Ettore mi stava raccontando di quando stava per arrivare a Radio Monte Carlo
14:32dopo essere stato selezionato. Puoi continuare, Ettore?
14:36Certo, arrivo l'11 di dicembre a Monte Carlo,
14:41arrivo la sera prima, abbiamo dormito con mamma in un albergo,
14:44mi ricordo ancora l'Alexandra, non so se c'è ancora,
14:48e al pomeriggio vengo convocato alle tre a fare un provino,
14:53guarda caso da Jean Larini, da Noèl Coutisson e della presente anche Gigi Salvadori.
15:00Cominciano a farmi questo provino in uno studio,
15:04io come Barbara non avevo mai visto un microfono,
15:07cioè sì, avevo visto i microfoni, ma non li avevo mai usati,
15:11perché alla scuola a Milano si parlava a voce nuda,
15:16bisognava recitare o dire cose come se fosse teatro.
15:21Fatto sta che mi fanno questo provino e a un certo punto Jean Larini e Gigi Salvadori
15:26mi dicono «Ettore», perché Jean parlava anche lui con un po' di accento francese,
15:33«devi tirare fuori un po' di attributi maschili»,
15:40mentre Jean mi dice «Ettore, le nuances,
15:44devi avere la voce che segua un po' quello che è il parlare abituale,
15:51quindi la voce non è sempre monocorde, ha delle nuances»,
15:55e allora io cercai di fare le nuances,
15:59quindi di andare su e giù con la voce e di interpretare quello che dicevo.
16:04Fatto sta che finisco e alle 16.45 mi portano in diretta
16:11davanti ad una fanciulla,
16:13che è quella che stiamo vedendo dall'altra parte dello schermo,
16:17qui in trasmissione in questo momento,
16:19che è Barbara Marchion,
16:21e lei mi presenta e dice «Oh, abbiamo qui un nuovo annunciatore,
16:28un bel ragazzo, come ti chiami,
16:34Ettore Andenna?
16:36Ah, qui siamo solo con il nome, io sono Barbara e tu sei Ettore.
16:39Da dove vieni?»
16:41E io dico «Da Milano».
16:43«Ah, va bene. Che cosa fai?»
16:46«Niente, faccio questo, faccio quell'altro».
16:50«Hai mai fatto radio?»
16:51«No, è la prima volta che sono qui davanti ad un microfono».
16:54«Va bene, allora aiutami a presentare il prossimo disco».
16:58E mi mette davanti la scaletta,
17:01con un segno mi fa vedere il disco,
17:03e il disco era Mereve du Satin,
17:06me lo ricorderò sempre,
17:08cantato da Patricia,
17:10che era una cantante franco-svizzera,
17:14che aveva partecipato anche all'Eurovision Song Festival,
17:17ed era la versione francese di Nights in White Satin.
17:23Io ho annunciato il mio disco,
17:27dopo di che sono, non dico svenuto,
17:29ma mi sono ritirato, ho lasciato finire la trasmissione a bar,
17:33dalla mattina dopo sono stato messo in diretta per due ore,
17:38e ci sono rimasto per dieci anni.
17:41Anche se non era il mio format della mattina,
17:46il mio target della mattina.
17:48Poi saresti stato alla conduzione del cosiddetto drive time,
17:53quindi dalle 17 in poi, se non ricordo male.
17:56Esatto, io l'ho rispetto di angolo americano.
17:59Ecco, questa è la storia di Radio Monte Carlo,
18:02di quando nacque questa emittente,
18:04che continua a essere nella AM,
18:07ma soprattutto nella FM italiana,
18:09anche adesso noi stiamo ripercorrendo la fase gloriosa,
18:13se volete, di quando effettivamente
18:15erano milioni e milioni i radioascoltatori che la seguivano.
18:19Ecco, io vorrei farvi una domanda.
18:21Inizierei da Barbara, poi farò la stessa anche a Ettore.
18:24Una curiosità che viene anche a me.
18:26Quando andavate a Radio Monte Carlo?
18:28Fate conto che era la giornata in cui dovevate andare in onda.
18:31Com'era la vostra giornata a Radio Monte Carlo?
18:34Arrivavate lì al numero 16 di Boulevard Princess Charlotte,
18:38e poi cosa accadeva?
18:40Accadeva che andavi in studio,
18:44c'era il regisseur che ti dava la scaletta,
18:47ti diceva là dove c'erano le pubblicità,
18:50che dovevi rispettare ovviamente,
18:53e niente, tu ti preparavi, per modo di dire,
18:57perché andando poi giornalmente a lavorare,
19:00diventava una, come dire, una cosa normale,
19:06una routine, come andare all'università,
19:11come andare alla lezione di guida,
19:13come andare, che ne so, dovunque, a fare la spesa.
19:18Era la stessa per me, perlomeno,
19:20non so per Ettore che cosa rappresentasse,
19:23ma per me era quasi normale,
19:25come se l'avessi sempre fatto,
19:27mentre non l'avevo mai fatto.
19:30Anche perché ricordiamo appunto
19:32che eravate delle pagine bianche all'inizio,
19:35e proprio grazie al supporto di Noël Kuitisson
19:39e di tutta, per così dire, la parte tecnica di Radio Monte Carlo,
19:42alla fine siete diventati quegli animatori
19:45di cui ancora tutti si ricordano.
19:47Ecco, Ettore, ma quindi i dischi non li sceglievate voi?
19:51No, c'era François Fléjus e Madame Kuitisson,
19:59perché Madame Kuitisson, non dimentichiamoci,
20:01che Kuitisson in casa aveva qualche cosa come 200 mila dischi,
20:05una roba impressionante,
20:07ed erano loro gli addetti.
20:09C'era la moglie di Kuitisson, la figlia di Kuitisson,
20:11e questo François Fléjus,
20:13che erano i programmatori della trasmissione.
20:16Noi eravamo gli esecutori sul campo,
20:19e a ragione barbara per noi era una routine.
20:22Poi lei aveva casa sua,
20:24per cui aveva la sua mamma, aveva la sua sorella.
20:27Io ero là da solo,
20:28per cui la maggior parte della giornata la passavo proprio io in radio,
20:32anche quando non avevo niente da fare,
20:34perché ormai era diventato,
20:37non dico un lavoro d'ufficio,
20:39ma conoscevi gli altri,
20:41chiacchieravi,
20:43guardavi come facevano per esempio i francesi,
20:46perché erano un pochino più avanti,
20:49avevano già un sistema di presentazione
20:52che era differente da quello che adoperavamo noi in Italia.
20:55Ecco, ecco, Ettore, perdonami se ti interrompo,
20:58ricordiamo che nello stesso stabile c'erano,
21:01quindi Boulevard Princess Charlotte numero 16,
21:05a Monte Carlo,
21:06nello stesso stabile c'erano più Radio Monte Carlo,
21:09fra cui anche la Radio Monte Carlo francese.
21:12E all'ultimo piano c'era Tele Monte Carlo italiana.
21:16C'era Joselaine con Tele Monte Carlo, sì.
21:19Esatto.
21:21Poi c'erano le Orchidude di quattrocento metri,
21:25quella in francese.
21:27Era un palazzo meraviglioso,
21:31dell'Ottocento,
21:34in cui l'atmosfera era molto particolare.
21:38Quello che tu dicevi,
21:40che noi eravamo una carta bianca,
21:42sì, perché Coutisson era un genio
21:46e ci lasciò esprimere la nostra personalità
21:50conducendoci da fuori.
21:52Ci lasciava andare secondo la nostra personalità,
21:56venendo a farci dei,
21:59passami il termine, dei cazziatoni
22:01se facevamo qualcosa che non andava bene secondo lui.
22:04Ma quindi indirizzandoci man mano,
22:07introducendoci e portandoci avanti,
22:10ma esprimendo la nostra personalità
22:13nell'ambito della conduzione.
22:15Cosa che in Italia non veniva fatta.
22:18E fu quella la novità
22:20che cambiò il modo di fare la radio in Italia.
22:23Assolutamente, anche perché poi non dimentichiamo
22:26che tutte le radio libere che arriveranno dal 1975
22:29a poco in poi,
22:30si ispireranno per la maggior parte
22:32proprio alla programmazione di Radio Monte Carlo.
22:34Barbara, tu però a un certo punto
22:36emigrasti, per così dire, in Rai.
22:39Ci racconti questo passaggio?
22:41Allora, intanto posso fare una domanda a Ettore
22:44che non ho mai fatto.
22:46Bene, certo.
22:48Perché mi ha ricordato una cosa
22:51appunto nella vita di tutti i giorni
22:54nel palazzo di Radio Monte Carlo.
22:56Ettore, tu hai conosciuto Michel Fugain
22:59che lavorava in discoteca?
23:03Sì.
23:05Michel Fugain, quello di Unestad,
23:07lui lavorava in discoteca?
23:09Sì, assolutamente.
23:11Allora, l'ho passato recentemente
23:15a Radio Liscio, questa nuova esperienza.
23:17Ricordiamo che Ettore va in onda a Radio Liscio
23:20la mattina.
23:22Sono ritornato al primo amore, sì, la radio.
23:25Proprio la settimana scorsa ho passato
23:28un brano di Michel Fugain
23:30e ho ricordato tutti quelli che passavano di lì
23:33perché a Radio Monte Carlo arrivavano
23:35Demis Roussos, Charles Aznavour.
23:37Io giocavo a ping-pong con Michel Polnareff, ragazzi.
23:40Era un via vai di personaggi
23:44che venivano lì
23:46e con i quali noi ci intrattenevamo
23:49perché venivano ospiti nella trasmissione.
23:52Sia italiani che francesi
23:54che inglesi.
23:56Venivano tutti questi grandi nomi
23:59e man mano ci toccavano in trasmissione
24:02o a Barbara, o a Liliana, o a me
24:05o a Herbert Pagani
24:07che era bravissimo
24:09e che creava sempre cose così.
24:11Io ti ho parlato di Michel Fugain
24:13perché Michel Fugain lavorava proprio
24:15in discoteca per Radio Monte Carlo 1400 metri.
24:19Lavorava per i francesi
24:21però veniva ogni tanto a salutarci
24:23a farci sentire qualcosa
24:25alla chitarra.
24:26Per lo meno con me è capitato più volte.
24:29Questo volevo dire.
24:30Allora parliamo un po' del...
24:32Ho conosciuto, scusa Barbara,
24:34un personaggio che nessuno sa.
24:36Jean-Pierre Lescure.
24:38Era un giornalistuffolo
24:40dei 1500 metri francesi.
24:42Io andavo a cena con lui
24:44della sera
24:46da Madame Balestrat
24:48che sapeva che non avevamo soldi
24:50per cui ci dava delle porzioni più abbondanti
24:52per i famosi
24:54trois francs un compte
24:56e una birra cruda
24:58da un bel boccale
25:00perché ci riempiva
25:02e sapeva che avremmo potuto pagare poco
25:04e così ci nutriva.
25:06Jean-Pierre Lescure è diventato
25:08l'amministratore delegato
25:10della Sank
25:14e di altre grandissime televisioni francesi
25:17a Parigi.
25:19Io l'ho incontrato una quindicina d'anni fa
25:21all'aeroporto a Parigi
25:23lui andava in giro con la scorta
25:25ci siamo abbracciati come bambinetti
25:27che si ritrovano
25:29in sala giochi
25:31in ricordo di quei tempi meravigliosi
25:33e lui è diventato il numero uno
25:35della televisione francese
25:37la nascita
25:39di quelli
25:41che frequentavano Radio Monte Carlo
25:43e ricordiamo che Radio Monte Carlo
25:45divenne talmente famosa
25:47che in pratica ospitaste
25:49il mondo dello spettacolo italiano
25:51e non proprio
25:53nei vostri studi.
25:55Ma per tornare a quello che ha detto
25:57adesso Ettore
25:59Lescure mi ha insegnato
26:01la radio perché io andavo a fare
26:03l'elettrice di pubblicità
26:05quando la loro elettrice
26:07andava in vacanza e quindi
26:09io li vedevo lavorare
26:11quindi ho imparato tutto
26:13quasi da loro
26:15da Jean-Michel Desjeunes
26:17da Pierre Lescure
26:19da Jacques Ball
26:21e quindi devo dire grazie
26:23anche a loro.
26:25Volevo far notare
26:27ai nostri telespettatori che
26:29potrebbero andare tranquillamente in onda da soli
26:31io li lascerei parlare tra di loro
26:33e sarebbero perfetti
26:35perché ormai la scuola della radio
26:37l'hanno talmente assimilata
26:39che è poi molto simile a quella televisiva
26:41quindi io potrei anche andarmene
26:43e loro andrebbero avanti
26:45Bravissimi aneddoti
26:47Complimenti
26:51Noi ci siamo fatti anche
26:53un po' di televisione insieme
26:55ci siamo fatti la pazza a pazza nera
26:57le canzoni invernali
26:59e i giochi sotto l'albero
27:05Lo sai Barbara ti dico una cosa
27:07che purtroppo non è molto piacevole
27:09abbiamo esaurito il tempo
27:11perché con voi
27:13ci vorrebbe una puntata di almeno un'ora
27:15abbiamo già terminato la mezz'ora a disposizione
27:17ma io ne approfitto
27:19per strapparvi la promessa di tornare
27:21con un altro speciale su Radio Monte Carlo
27:23perché avete tanti di quegli aneddoti
27:25acchilate e non solo su Radio Monte Carlo
27:27che potremmo farci
27:29veramente una serie di trasmissioni
27:31io intanto vi ringrazio
27:33ringrazio Ettore Andenna e Barbara Marchand
27:35per essere stati ospiti di format
27:37speciale natale
27:39dedicato a questa straordinaria emittente
27:41che si chiama Radio Monte Carlo
27:43e vi do appuntamento
27:45alla prossima

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