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Trascrizione
00:00Buongiorno, bentrovati agli amici di Teletutto. Eccoci nuovamente insieme a Radio Brescia 7 e Teletutto per il nostro incontro quotidiano che oggi porta al mio fianco il giornalista e scrittore Paolo Venturini. Ben ritrovato.
00:30Buongiorno a tutti. Oggi parliamo di Ciclovia della cultura Bergamo-Brescia, un meraviglioso libro, una pubblicazione che racconta della ciclovia.
01:01E' una delle cose che avere a casa e poi ogni tanto sfogliare e andare a trovare punti suggestivi della nostra provincia è molto bello. Ma c'è veramente un percorso lungo? Quanti chilometri sono? 130?
01:15Allora sono 75 chilometri il tracciato principale. Non so come mai sono arrivate a 130. Ma è giusto perché poi ci sono altre tanti anelli di collegamento, 17 anelli di collegamento o diciamo di approfondimento, di escursione attorno alla ciclovia per un totale di oltre 140 chilometri.
01:35Cominciamo a raccontare come sempre facciamo l'inizio di questa storia che ti ha portato a scrivere per quasi due anni perché è un'opera impegnativa questa.
01:45Sì, è stata un'opera impegnativa, però permettimi di dire che è un libro che ci rende orgogliosi. Ci rende orgogliosi come Bresciani e come Bergamaschi perché siamo sempre stati definiti città di provincia.
01:58In realtà sono due province che contengono tantissima storia, tantissima cultura e non sono solo attualmente il motore economico dell'Italia, ma sono un territorio che ha dato tantissimo alla storia, alla cultura, all'arte.
02:16Infatti all'interno del libro non solo racconto il viaggio con la bicicletta che uno può fare anche a piedi o anche con altri mezzi, ma comunque è un viaggio lento alla scoperta del territorio e soprattutto di quei borghi che uniscono Bergamo e Brescia.
02:34L'idea è nata inizialmente quando si è prospettata l'idea di fare Bergamo e Brescia capitali della cultura. Emilio Del Bono e il loro sindaco Gori avevano lanciato l'idea di fare questa ciclovia perché fosse un segno tangibile dell'unione tra le due province.
02:56Di questa cosa tra l'altro loro parlano nella pubblicazione perché sono contemplate le due sindache ma anche sia Gori che Del Bono.
03:05Esattamente. Allora mi è venuto in mente perché non fare una pubblicazione che sia qualcosa di più della guida. Poi il progetto si è arricchito e quindi c'è una parte descrittiva dell'itinerario con tante fotografie.
03:26È quasi un album, una cosa forse anche più bella da sfogliare, da avere, da tenere per capire quanta bellezza ha il nostro territorio.
03:35Faccio un passandito perché hai detto che siamo sempre stati considerati città di provincia e forse è arrivato il momento di non considerarlo un demerito questo, ma un merito perché ha tutto un suo senso anche quello proprio.
03:49Certo, un merito anche perché come testimoniano le immagini non abbiamo nulla da invidiare a qualsiasi altro posto.
03:59Tra l'altro chi scrive in genere fa dei lavori, al di là della parte di ricerca, abbastanza solitari. In questo caso era impossibile far tutto da solo e in effetti c'è una squadra di lavoro che mi piacerebbe che tu ricordassi.
04:12Allora, innanzitutto il coautore del libro che è Andrea Barretta, scrittore critico d'arte, che ha fatto una selezione sugli 800 siti monumentali e archeologici che erano ecci in siti lungo il tracciato della ciclovia, ovviamente facendo una cernita per poter descrivere i sostanziamenti più importanti.
04:33Con un'ottica tra l'altro di considerare soprattutto l'esterno più che l'interno di un monumento perché ci siamo messi nell'ottica del ciclista, quindi uno viaggia, vede all'esterno, si sai cosa c'è all'interno però per quello magari prendete una pausa o mettete in sicurezza anche la bici visto che ha un certo costo.
04:57E poi vorrei ricordare i due fotografi che mi hanno affiancato in quest'opera.
05:02Importante dire che tutte le foto di questo libro sono assolutamente inedite proprio realizzate ad hoc per il libro.
05:09Esatto, si tratta di Mauro Pini, fotografo bresciano e un altro fotografo bresciano che è Mario Rosini che ha curato invece la parte enogastronomica e la parte delle eccellenze aziendali artigianali del territorio.
05:26Mi spiego. Io ho voluto fare, per quanto riguarda le eccellenze del territorio enogastronomiche, realizzare una sorta di menù ideale mettendo insieme i piatti delle due province, piatti che dal punto di vista del nome possono essere lo stesso piatto in realtà sono piatti completamente diversi.
05:50Come no? Adesso io cito quelli ma magari tu mi correggi. I casoncelli non sono la stessa cosa se sono bresciani o se sono bergamarchi, peraltro addirittura qua anche a Brescia in diversi luoghi della provincia ci sono dei casoncelli che sono diversi.
06:06Io cito ad esempio le due déco, sono i casoncelli di Barbariga e i casoncelli di Pontoglio, differiscono un po' negli ingredienti, nella preparazione eccetera, ma porto un esempio ancora più classico.
06:21Io intanto sto sfogliando le pagine della parte proprio dedicata all'enogastronomia.
06:25La classica polenta e osei, da noi è un piatto salato, a Bergamo è un dolce.
06:31Tutte le vetrine delle pasticcerie di Bergamo Alta riportano questo dolce.
06:36Ecco, quindi c'è anche questa particolarità. Una volta selezionato questo menù ideale ho contattato dei ristoranti che mi hanno realizzato il piatto e quindi abbiamo fotografato la fase di realizzazione e non la classica foto da menù.
06:58Avete assaggiato anche dopo però.
07:00Qualcosa anche assaggiato per forza.
07:03E poi la parte delle eccellenze invece artigianali, in questo caso qui è invece un'azienda più importante che è un caso a sé di eccellenza, da piccola azienda è diventata un'azienda multinazionale che è la Copan.
07:20E a volte premiata anche al nostro Oscar dei bilanci.
07:23Esatto, e poi ci sono altre storie invece meravigliose di aziende artigianali magari anche piccole, però hanno delle storie interessanti, ad esempio qui stai sfogliando la storia dei maestri Dasha che a Montisola realizzano le barche dal 1400, stessa famiglia che realizza le barche.
07:48Abbiamo svelato anche che questo libro è suddiviso in perimetri di appartenenza, quindi entriamo ancora più nel dettaglio, abbiamo parlato di cucina, abbiamo parlato di eccellenze aziendali e poi c'è ovviamente tutto quello che è il tema degli incontri nei paesi e delle eccellenze artistiche.
08:06Delle eccellenze artistiche, ma voglio precisare che per rendere anche più godibile la lettura io l'ho arricchito di storie, leggende, personaggi che hanno fatto, le storie sono state importantissime per le due comunità.
08:25Tu mi devi svelare perché mi sembra un'opera così importante che è fatico a pensare come puoi aver disciplinato tutto questo lavoro, quindi come hai fatto, da cosa sei partito e poi ti chiederò anche che cosa ti ha particolarmente colpito di queste storie che sei stato chiamato a raccontare che immagino non conoscessi tutte fin dall'inizio.
08:46No, assolutamente, le ho scoperte man mano, nel senso che la mia guida è stata in qualche modo il tracciato della ciclovia.
08:59Ricordiamo un pochino i punti strategici.
09:01Allora, si parte dalla stazione ferroviaria di Bergamo e si arriva alla stazione ferroviaria di Brescia perché il treno, spesso con le due linee Brescia-Bergamo e la linea di Iseo, quindi la di Turina per la Val Camonica, intersecano il percorso della ciclovia e possono essere utilizzate tranquillamente per il trasbordo delle biciclette.
09:31Sali con la tua bici e fai un pezzo di strada in treno, poi scendi e magari continui.
09:36Esattamente, questo.
09:38Allora, si parte dalla stazione di Bergamo, la prima via che incontri per andare verso Bergamo è via Giovanni XXIII.
09:49E allora, perché non ricordare a proposito di Brescia-Bergamo i due papi che hanno rivoluzionato la storia della Chiesa e quindi c'è una scheda che ricorda questi due papi.
10:01Ecco perché è un libro veramente ricchissimo e molto interessante al netto, insomma, del senso stretto della ciclovia.
10:08Esatto, e poi se vogliamo, per dire anche l'unire al sacro e al profano, appena usciti da Bergamo incontriamo il portone del diavolo, che è in realtà un portale del 1600 che si trova completamente abbandonato in mezzo al nulla e sono sorti attorno dei supermercati.
10:29E però c'è una storia incredibile perché pare che l'abbia costruito in una notte il diavolo sfidando l'architetto che aveva presentato il suo progetto alla famiglia dei tassi per costruirli la villa e alla famiglia non andava bene e lui sbuttando aveva detto ma questo portone non sarebbe in grado neanche di costruire il diavolo.
10:51Il diavolo gli appare alla notte e dice mi hai sfidato e io te lo costruisco.
10:56La reale storia invece si sa oppure resta solo questa?
11:00No, la reale storia è che in effetti questo portone era apparso dal nulla e gli abitanti che venivano dalla provincia e andavano verso Bergamo a un certo punto una mattina si sono trovati questo portone e allora hanno cominciato a ricamarci storie da leggere.
11:19Ma quindi non si è mai capito davvero cosa realmente sia accaduto?
11:22Sì, diciamo l'ha costruito in fretta e furia poi è rimasto abbandonato perché la villa in realtà è a un chilometro all'interno quindi non si vede più però c'è una leggenda che dice che quando ci sono delle serate di temporale attorno al portone si sentono odore di zolfo.
11:43E per mettersi in pace di fronte al portone hanno costruito una santella dedicata alla Madonna di Lourdes.
11:53Per andare a intercettare il portone.
11:59Ci fermiamo per tre minuti di musica poi ritorniamo con Paolo Venturini per parlare di questo libro La ciclovia della cultura Bergamo-Brescia che come vedete è un volume ricchissimo di molta storia, di bellissime immagini, di arte, di cucina, di storia reale del territorio anche attraverso le rappresentazioni migliori di aziende piccole o grandi ma che insomma sono significative in un tessuto come quello di Bergamo e di Brescia. Ne parliamo tra poco.
12:29Siamo i soli svegli in tutto l'universo e non conosco ancora bene il tuo deserto forse in un posto del mio cuore dove il sole è sempre spento dove a volte ti perdo ma se voglio ti prendo.
12:45Siamo fermi in un tempo così che solleva le strade con il cielo ad un passo da qui siamo i mostri allefati dovrei telefonarti dirti le cose che sento ma ho finito le scuse e non ho più difese.
13:01Siamo un libro sul pavimento in una casa vuota che sembra la nostra il caffè con limone contro l'engover sembra una foto mossa e ci siamo fottuti ancora una notte fuori locale e meno male.
13:17Se questa è l'ultima canzone poi la luna esploderà sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai qui non arriva la musica e tu non dormi.
13:35E dove sarai dove vai quando la vita può esagerare tutte le corse gli schiaffi gli sbagli che fai quando qualcosa ti agita tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai che giri fanno due vite.
14:02Siamo i suoni svegli in tutto l'universo a gridare un po' di rabbia sopra un tetto che nessuno si sente così che nessuno li guarda più i film i fiori nella tua camera la mia maglia metallica siamo un libro sul pavimento in una casa vuota che sembra la nostra.
14:24Le persone quante parole senza mai una risposta e ci siamo fottuti ancora una notte fuori locale e meno male se questa è l'ultima canzone poi la luna esploderà sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai qui non arriva la musica.
14:50E tu non dormi e dove sarai dove vai quando la vita può esagerare tutte le corse gli schiaffi gli sbagli che fai quando qualcosa ti agita tanto lo so che tu non dormi.
15:11Spegni la luce anche se non ti va.
15:28Se questa.
15:41Non arriva la musica.
15:50Allora di vite in realtà non ce ne sono solo due come nella canzone di Mengoni ma tantissime perché.
15:58Si intrecciano ovviamente tante storie per esempio adesso stavo leggendo di Ermengarda la moglie ripudiata da Carlo Magno e anche questo tu lo racconti nel libro e poi ci sono due suggestioni fortissime legate a Dante Alighieri e Leonardo da Vinci.
16:15Svelaci qualcosa non troppo perché non vogliamo togliere però è un libro talmente complesso che qualche cosa possiamo già cominciare a svelarlo questa mattina.
16:23Sì a proposito di cultura e a proposito del fatto che siamo città di provincia sì città di provincia però sono state a quanto pare frequentati questi luoghi dalle due massime icone della cultura italiana e sono state anche influenzati nelle loro massime opere sto parlando di Dante Alighieri e della Divina Commedia e di Leonardo da Vinci e la Gioconda.
16:46E qui devi spiegarla meglio.
16:47Allora Dante Alighieri a quanto pare ci sarebbero delle testimonianze o delle prove che è stato ospite per qualche mese presso il castello Lantieri di Paratico dove ha peraltro imparato un po' la durezza del dialetto tant'è vero che nel De Vulgare Eloquentia che pubblica qualche anno dopo a Verona definisce il dialetto locale talmente duro che se lo parla una donna parrebbe un uomo.
17:17Capito.
17:18E quindi doveva averlo per forza sentito.
17:21Sentito davvero ecco.
17:24Inoltre se si parte dal castello Lantieri dalla Rocca oggi è un ruder sostanzialmente per scendere al porto di Clusane bisogna fare una via che ancora adesso c'è via Santi Maria sul quale praticamente massicciata vi sono dei murales che ricordano alcune scene della Divina Commedia che sarebbero state ispirate dal luogo.
17:50E sostanzialmente si gira così attorno e sotto c'era una selva oscura e quindi scendendo si arrivava a questo porto passando attraverso questo bosco e quindi è una suggestione.
18:05Esatto diciamo che ci piace crederlo poi insomma ci limitiamo a quello mettiamola così.
18:12Invece per quanto riguarda Leonardo anche qui suggestione forte però insomma adesso.
18:17Suggestione forte perché Leonardo ha mappato il corso dell'olio in tutta la Valcamonica questo è accertato perché c'è un suo disegno in uno dei codici che sono conservati.
18:33E sostanzialmente in fondo all'olio lui ha disegnato un ponte a più arcate scrivendo Ponti a Caleppio dove esisteva effettivamente un ponte e un ponte esattamente disegnato così che attraversa un corso fluviale con delle anse e roba in genere lo ritroviamo sulla spalla della Gioconda.
18:52Quindi alla prossima volta che vi capita di andare all'Uvra guardate bene il quadro e fatevi una vostra idea rispetto a questo.
19:01C'è un particolare in più siccome Leonardo disegnava in modo specchiato una tesi sostiene che la montagna che si vede alle spalle girata nella versione originale corrisponderebbe al profilo della corna a 30 passi.
19:21Quanta percentuale di probabilità dai tu a tutto questo? Non lo sappiamo.
19:25Non lo sappiamo però diciamo che tutte queste leggende hanno spesso un fondo di verità.
19:31E quindi un qualche tipo di suggestione c'è. Poi ci sarebbero altre cose che racconto eccetera che adesso non svegliamo però ecco questo è un po' il concetto.
19:42Già quello che hai detto adesso è abbastanza stupefacente ma la cosa che ti ha colpito di più nello scrivere questo libro che ripeto è stato un lavoro che è andato bene al di là di mettersi seduti, fare delle ricerche in internet e scrivere.
19:56Qui hai dovuto andare, vedere, affiancare i fotografi, affiancare lo storico. È stato un lavoro abbastanza complesso. Qualcosa che ti ha stupito che riesci a raccontarmi in un minuto?
20:08Mi ha stupito un pochettino l'idea e anche la bellezza di raccontare delle storie che sono rimaste perse nel tempo. Ne racconto brevissimamente una che è una leggenda che racconterebbe quando i Bergamaschi cercarono di rubare la luna ai Bresciani.
20:30Sostanzialmente i Bergamaschi come allora come oggi vedevano la luna sorgere dietro ai ronchi e si erano convinti che fosse proprietà dei Bresciani.
20:39Si erano arrabbiati perché come noi cosa?
20:42E quindi si sono armati di piccozze, ramponi, corde eccetera volendo andare sotto i ronchi a arpionare la luna e portarsela a Bergamo.
20:54Solo che quando arrivano di soppiato ovviamente scoprono che c'è nuvolo e quindi la luna non si vede. Allora devono aspettare un giorno. Il secondo giorno pide e dicono guarda che i Bresciani hanno mangiato la foglia e quindi non ce la fanno vedere.
21:11Allora piuttosto di arrendersi dicono andiamo a contrattare con i Bresciani e si palesano un po' intimoriti, un po' ridendo sotto i baffi dicendo ma potreste insomma non preoccupatevi ve la concediamo.
21:29E prima di andare via i Bergamaschi dicono ma potrete darci un anticipo questa sera? Non preoccupatevi sapendo che la sera c'era la luna piena ed era sereno non preoccupatevi andate tranquilli.
21:43E loro tornando verso casa vedono questa luna che rischiare il loro cammino e dicono ah i Bresciani sono stati di più.
21:51Va bene, grazie mille Paolo per questa storia e per tutte le altre che hai raccontato nel libro.
21:57Prima di salutarci ringrazio Ruggero Tavelli per la regia audio video.
22:01Grazie mille a voi.
22:03Grazie a chi ci ha ascoltati alla radio, a chi ci ha guardati in tv, grazie soprattutto per essere stato con noi, sempre piacevolissimo ascoltarti.
22:10Paolo Venturini alla prossima.
22:12Grazie, grazie a voi, da acquistare e da tenere come libro.
22:16Vero, a presto.
22:18Grazie.
22:20A presto.