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Trascrizione
00:00E anche oggi siamo felici di dare il bentrovato agli amici di Teletutto che da questo momento
00:18sono connessi con Radio Brescia 7, il nostro incontro quotidiano che oggi ci permette di
00:23entrare nel mondo dell'Università Lombarda perché abbiamo due personaggi di alto profilo
00:31che rappresentano il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Brescia. Parto
00:36con l'ospite, diciamo così, che arriva da più lontano, la professoressa Susanna Sancassani,
00:41ben arrivata. Grazie, è un piacere essere qui. Doyle, bentrovato, al magnifico rettore dell'Università
00:47degli Studi di Brescia, Francesco Castelli, professore, bentrovato. Grazie. Allora, è un
00:52piacere avervi qui entrambi soprattutto perché oggi tocchiamo un tema che ci sta particolarmente
00:58a cuore, come il mondo dell'Università può mettersi sempre di più al servizio di studenti
01:06che magari possono avere anche degli impedimenti a seguire le lezioni in presenza. L'ho detto in
01:13modo molto stringato e certamente voi saprete approfondire il tema per capire quella che
01:17l'esperienza longeva del Politecnico di Milano in questo senso e che passi significativi in avanti
01:24sta facendo l'Università di Brescia in questo senso. Però partirei dalla professoressa Sancassani
01:30per capire specificatamente il suo ruolo nell'ambito che abbiamo segnalato. Di che cosa si occupa?
01:36Io dirigo da moltissimi anni il centro di innovazione didattica del Politecnico di Milano che si chiama
01:44Metid, metodi e tecnologie innovative per la didattica, insegno metodologie didattiche nella
01:49nostra scuola di dottorato e da pochissimo sono il coordinatore nazionale del progetto
01:56Edvance, una rete di università di cui fa parte, è un pilastro fondamentale anche l'Università di
02:04Brescia e che è proprio questo obiettivo che segnalava lei? L'idea di mettere a disposizione
02:11contenuti digitali di qualità molto alta di tutti, non solo dei nostri studenti ma anche
02:18dei professionisti, dei lavoratori e dei cittadini che possono essere interessati ad ampliare le
02:24loro competenze. Cambia il metodo di insegnamento perché sicuramente tra virgolette la distanza
02:32quasi impone che anche la tecnologia venga messa al servizio di quelle che sono le lezioni,
02:38posso dire così? Credo che abbia detto proprio bene, la tecnologia al servizio, la tecnologia
02:46deve servire, se non serve facciamo senza, non dobbiamo seguire l'utilizzo delle tecnologie
02:54semplicemente per andare dietro delle mode, degli stimoli che ci vengono dal mondo contemporaneo ma
03:01le dobbiamo utilizzare nel momento in cui ci aiutano a raggiungere meglio i risultati
03:08d'apprendimento che ci proponiamo per i nostri ragazzi e ad allargare le possibilità di accesso
03:15a questo apprendimento. Farlo bene non è banale perché farlo male è relativamente banale e infatti
03:23purtroppo ci sono molti operatori che lo fanno in modo, come posso dire, superficiale e trasformano
03:31l'apprendimento in una sorta di rituale che non ha nessuna reale efficacia trasformativa nell'economia
03:37delle conoscenze abita e competenze degli individui, quello che ci proponiamo come Politecnico
03:44e come Rete Advance è invece mettere a disposizione delle comunità che ci ospitano percorsi digitali
03:53che funzionino, che aiutino le persone ad imparare. Quante sono le università sul territorio nazionale
03:59coinvolte da questo progetto? Sono 13 università e 4 a famma che sono le accademie artistiche e musicali.
04:09Rettore Castelli, come Brescia si fa coinvolgere da un progetto che è sicuramente avvincente e che chiaramente
04:19rende ancora di più la nostra università, parliamo di 13 quindi non tantissime sul territorio nazionale
04:25al centro di un sistema nuovo di didattica. Il progetto Advance riunisce 13 università, poi ci sono altre due
04:34accordate in altre sedi, però certamente l'università di Brescia esposa a pieno il concetto di didattica trasformativa
04:43che la professoressa San Cassani ha appena citato. L'università di Brescia è stata, come tutte le altre, coinvolta
04:50in maniera molto violenta dall'esperienza Covid, siamo in qualche modo ribaltati come un calzino sotto il profilo
04:57della logistica e della didattica, non solo in Brescia naturalmente, però noi ne siamo stati coinvolti davvero in prima persona
05:05e questo ci ha stimolato a considerare con sempre maggiore attenzione la cosiddetta didattica innovativa e inclusiva
05:14anche considerando le caratteristiche del nostro territorio, che è un territorio che va dalla D'Amello...
05:21Un milione e duecentomila...
05:24Di più, sfioriamo un milione e tre...
05:26Ah, ecco! Quindi dati significativi e soprattutto una morfologia di territorio che è abbastanza complessa.
05:34Esattamente, ma non solo, l'università di Brescia, a parte il fatto che noi speriamo di avere sempre più studenti che vengono anche fuori,
05:40ha già come suo bacino di utenza ufficiale anche le province di Cremone e Mantua, abbiamo sette sede di insegnamento in queste tre province
05:48e quindi chiaramente le difficoltà di tipo geomorfologico si fanno sentire, quindi siamo ben contenti, abbiamo da recuperare forse del terreno
05:58nel senso che ci avviciniamo adesso dopo un periodo di apprendistato un po' più artigianale a metodologie di alta sofisticazione
06:06e il fatto di poterci in qualche modo far guidare anche da un'istituzione come il Politecnico di Milano, che ha già esperienze in questo, però non è una cosa senz'altro positiva.
06:16E tra poco entreremo dal vivo, ma ci prendiamo 40 secondi e tra poco torniamo con voi.
06:22Ritorniamo alla nostra interessante chiacchierata e riparto dalla professoressa Sancassani perché mi piacerebbe sapere in sintesi quella che è l'esperienza del Politecnico.
06:34In realtà parto da una domanda personale che faccio a tutti i miei ospiti perché la storia attuale degli ospiti che passano da qui ovviamente ha a che fare con delle scelte fatte in passato,
06:46quindi mi piacerebbe sapere da lei come è arrivata a essere quello che è oggi, che cosa l'ha spinta a fare le sue scelte professionali.
06:54Bellissima domanda, inaspettata. Io in realtà nasco come architetto a Politecnico di Milano e ho scelto il percorso dell'architettura perché avevo una insana passione per l'idea di progetto.
07:12Sono stata veramente fulminata dall'idea di progetto inteso come un processo attraverso il quale si inventa un futuro desiderabile e poi si strumenta l'arrivo a questo futuro.
07:27Poi in realtà io non mi sono mai occupata di progettazione di spazi di ambienti fisici, da subito appena dopo l'università mi sono occupata invece di tecnologie, di tecnologie digitali,
07:40che io sono nata negli anni Ottanta, per cui allora erano tecnologie digitali veramente embrionali rispetto a quelle che sono ad ora, servizi digitali sul territorio, iniziato da questi temi con una prospettiva più ingegneristica.
07:56E poi negli anni Novanta è cominciato a nascere il tema dell'utilizzo di queste tecnologie per la formazione ed educazione e lì mi sono veramente appassionata perché ne ho visto finalmente l'utilizzo per un obiettivo rilevante dal punto di vista proprio dello sviluppo delle nostre comunità.
08:18Veniamo invece più specificatamente all'esperienza più recente fatta dal Politecnico, tanto da farlo diventare il capofila sul progetto ADVANCE.
08:31Il Politecnico nel 1996, proprio quando io sono tornata dopo circa 10 anni di lavoro all'estero.
08:40Posso chiederle dove è stata?
08:42Io ho lavorato con una società di consulenza che lavorava un po' con tante realtà diverse.
08:52Il mio paese di riferimento principale era la Francia, per cui gli scambi principali erano con la Francia perché il tema centrale era l'homotomation, la domotique che allora in Francia aveva uno stato di avanzamento ben diverso di quello che avveniva in Italia.
09:13Si è messa in pari da questo punto di vista?
09:14E' cambiato tutto, sono cambiate completamente le logiche di questo settore.
09:21Niente assoluto.
09:23Dal 1996 nasce questo centro, Metodi e Tecnologie Innovative e Didattiche, su iniziativa del professore Colorni.
09:34Allora per soddisfare dei bisogni proprio organizzativi e logistici, perché il Politecnico ha tanti campus distribuiti sul territorio e quindi c'era il tema di sostenere i docenti che non riuscivano a spostarsi così rapidamente tra i vari campus.
09:49Da lì si è sviluppato un expertise che ha portato alla creazione della prima laurea online in Italia.
09:58Nel 2000-2001 lanciamo la prima laurea di Ingegneria Informatica Online che pensate allora veniva supportata da dei CD-ROM che venivano spediti con la posta a casa degli studenti.
10:13E da lì di strada se ne è fatta parecchia e il passaggio principale è stato il lancio nel 2014 del portale Polimi Open Knowledge che in questo momento ospita oltre 130 corsi online aperti, gratuiti, tutti realizzati da docenti di Politecnico di Milano, realizzati con oltre 3500 video e che sono completamente sempre a disposizione di tutti.
10:40Da un punto di vista invece Bresciano è un'avventura diciamo così più recente e mi piacerebbe sapere da entrambi, partendo dal Rettore, secondo lei il valore sociale tangibile che progetti come questi possono avere sul nostro territorio e in generale.
11:01Oltretutto credo che vada sottolineato sempre quanti più studenti che hanno vite molto articolate eccetera però abbiano il diritto di arrivare a un'informazione che appunto deve essere di alto profilo come faceva giustamente un riferimento la professoressa Sancassani.
11:25Allora prima di tutto mi faccia dire che anch'io sono un prodotto del Politecnico, non peraltro perché anche la mia mamma si è laureata in architettura al Politecnico però nel 1952.
11:36Questi sono scoop che vi regaliamo.
11:39Però davvero è incredibile nel senso che…
11:4272 anni o so.
11:43Fantastico.
11:44Bene vive con me e sta bene.
11:46Bene detto questo mi faccia fare anche, rispondo in modo indiretto alla sua domanda, lei sa che io mi occupo d'Africa ecco e per qualche anno una cosa simile, noi che ci occupiamo di quello, la telemedicina per supportare e dispensare urali eccetera.
12:02Quello è un impatto sociale evidente trasportato da noi e mantenendo la qualità elevatissima non soltanto della tecnologia perché la qualità della tecnologia è evidentemente essenziale ma dei contenuti e un'attività di ricerca che nutre la didattica perché attenzione la nostra didattica non può prescindere dall'attività di ricerca dell'istituzione e del professore.
12:24Ecco questo sicuramente può avere un impatto sociale importante nel rendere più flessibili i nostri corsi e sia per gli studenti ma la professoressa San Cassai nel suo primo intervento ha detto anche per la popolazione perché esiste anche la possibilità di mettere a disposizione corsi che vengono detti MOOC ecco che non è una parolaccia in modo directo e anche per la popolazione.
12:49Quindi aperti davvero a tutti.
12:52Questa è l'idea, questa è l'idea del progetto trastico.
12:56Esattamente perché le università soprattutto le università pubbliche è importante che pensino anche alla loro cosiddetta terza missione cioè in ogni caso a restituire parte della conoscenza che riescono a produrre e a formalizzare alle comunità che li ospitano.
13:14E non è un processo facile perché non è semplicemente il fatto di aprire dei canali dal punto di vista tecnologico ma significa anche ripensare l'organizzazione dei contenuti, la loro presentazione e la loro organizzazione sotto forma di percorsi che mettano in gioco le persone perché non si tratta solo di guardare ed ascoltare in questi MOOC, in questi Massive Open Online Courses ma è stato anche di fare, di esercitarsi.
13:44Di provare, di confrontarsi, di discutere con gli altri partecipanti e questo fa veramente la differenza con la didattica ben fatta online.
13:57Rettore noi l'abbiamo interrotta però.
13:59No, penso di aver detto quello che volevo dire.
14:01Hai explicitato tutto il pensiero.
14:03L'unica cosa che mi viene in mente anche se non c'era l'interazione è che la mia età mi fa anche ricordare il maestro Manzi di un tempo.
14:09Mannaggia che bel link che ha creato.
14:13Era il primo tentativo di una istituzione pubblica, a quel tempo la RAI, che rivolgeva la popolazione che allora erano altri tempi, c'era un'alfabetizzazione differente e quindi facendo le debiti e proporzioni Marco Gerti Ispiratore penso che sia cresciuto.
14:30E ci dà anche l'occasione, questo riferimento, di toccare quello che è un altro tema, cioè la strategia di linguaggio che probabilmente cambia da un metodo diciamo così frontale a un metodo online per così dire.
14:47In questo il famoso maestro Manzi ci aveva raccontato tanto nel senso che riusciva a raggiungere un pubblico assolutamente variegato usando una strategia di linguaggio vincente.
15:03Capita evidentemente anche a quelle che sono le lezioni che si possono trovare diciamo così in rete.
15:12Sì, ma soprattutto capita ai corsi, nel senso che il corso è qualcosa di diverso rispetto a delle singole lezioni, dei singoli contenuti.
15:22Il corso è un percorso che ha un obiettivo trasformativo, che vuole trasformare le mie conoscenze, abilità e competenze attraverso dei contenuti, delle attività, degli esercizi di verifica e consolidamento.
15:36Quindi diciamo che quello che cambia sostanzialmente è l'approccio alla progettazione del percorso formativo.
15:44Sicuramente c'è un tema di linguaggio, nel senso che i contenuti di tipo visuale o in particolare di video che si utilizzano in questi percorsi devono essere pensati accuratamente per sfruttare tutte le possibilità
15:59della comunicazione visuale, delle dinamiche, delle animazioni eccetera per far comprendere meglio i contenuti che vengono presentati.
16:10Quindi la dimensione visuale non è semplicemente un riempitivo ma ha lo scopo proprio di aiutare la comprensione.
16:19Ma quello che sta per cambiare in modo radicale e cambierà anche lungo il nostro progetto è l'ingresso dell'intelligenza artificiale.
16:28Volevo proprio toccare con voi questo argomento perché secondo me è ancora un po' più nebuloso.
16:35Mi consola il fatto che anche i grandi esperti di intelligenza artificiale mi dicano che è normale perché siamo in un momento di metamorfosi, di viaggio e quindi non è che bisogna aver capito tutto subito.
16:49Credo che però valga quello che abbiamo detto in apertura. Bisogna essere padroni dei nuovi strumenti e non subirli.
16:59Questo è sicuramente vero. Anche io volevo sottolineare un fatto che per noi dell'Università di Brescia come università generalista,
17:10il Politecnico è comunque un'università a pronta tecnologica forte. Noi invece abbiamo le aree giurisprudenza, abbiamo economia, quindi abbiamo anche non tecniche in senso stretto.
17:22Questo ovviamente ci porrà qualche problema in più di avvicinamento a un mondo ed è per questo che anche con la progettrice, la didattica, la professoressa Allevi e la professoressa Bosivio...
17:34Le salutiamo perché sono dall'altra parte del vetro. Vigili osservatrici.
17:39Vigili osservatrici controllano quello che dico. Stiamo organizzando corsi anche di didattica innovativa proprio per avvicinarci come università generalista a questi aspetti tecnologici,
17:54inclusa l'intelligenza artificiale a cui forse la popolazione accademica del Politecnico è più abituata anche come background disciplinare.
18:03Volete aggiungere qualcosa?
18:05L'intelligenza artificiale generativa in particolare, che poi è un piccolissimo segmento dell'enorme mondo dell'intelligenza artificiale, in realtà ci sta cambiando le carte in tavola rispetto al nostro rapporto con la conoscenza.
18:20Perché è come se improvvisamente ci trovassimo di fronte a un'enorme, vastissima biblioteca che è in grado di dialogare con noi nella nostra lingua e con la complessità di linguaggio più o meno elevata che siamo in grado di gestire.
18:36Non esiste solo chat GPT, che è quello più famoso, ce ne sono numerosi di questi strumenti.
18:42In Politecnico abbiamo sviluppato specificamente uno strumento che si chiama My Learning Talk che è finalizzato proprio a supportare i processi d'apprendimento da parte degli studenti.
18:53Conversare con uno strumento che è in grado di risponderti in modo significativo ed efficace cambia un po' le logiche dell'utilizzo del digitale per l'apprendimento.
19:06Professoressa, caro Rettore, dobbiamo prevedere in un prossimo futuro una parte due di questa chiacchierata perché per il momento il tempo di esposizione è scaduto.
19:16Prima di salutarci grazie a Ruggero Tavelli per la regia audio e video, grazie a chi ci ha ascoltati alla radio, a voi che ci avete guardati in tv, ma grazie soprattutto agli ospiti per questa interessantissima puntata.
19:27Grazie alla professoressa Sancassani, è stato un piacere averla qui e grazie al nostro Rettore Francesco Castelli per essere tornato nei nostri studi. Buona continuazione a voi.
19:45Grazie a tutti.