La moda vuole leggere i contrasti del presente?

  • mese scorso
È una domanda che sorge sempre puntuale alla fine di ogni sessionde delle sfilate, perchè in quell'occasione la moda si presenta in tutte le sue sfumature, con i vestiti e con le parole. Soprattutto dopo la Settimana della Moda Uomo a Milano e a Parigi la domanda più pertinente appare: che cosa pensa la moda di un mondo polarizzato che si schiera o di qua o di là, che dichiara o con me o contro di me, che non ama nessuna sfumatura, che non accetta più nè la diversità di opinione e nemmeno la partecipazione?

Già, che cosa pensa la moda di un mondo che mostra evidenti segni di durezza e che provoca parecchio disagio in quelle sensibilità che invece proprio la moda proclama di proteggere e sostenere? In questi mesi si sono avute le conferme di quello che  è evidente già da anni: la moda non riesce più a staccarsi dalla complicità del presente in cui nasce, soprattutto perchè non vuole allargare lo sguardo oltre le staccionate in cui è ristretto il suo mercato.

Un mercato che, è vero, si è allargato enormemente dal punto di vista geografico, ma che è rimasto ristretto all'osservazione dell'orizzonte della disponibilità di spesa. Nella costante sovrapproduzione di vestiti e di immagini, che non provoca pentimenti, la moda pare incapace perchè non le interessa di prendere una posizione rispetto alle tante contraddizioni con cui convive e rischia di apparire reazionaria, come a molti occhi appare tutta la politica, quella di destra ma anche quella di sinistra.

Ed è questa mancata presa di posizione che la rende complice del conservatorismo vincente. Ad esempio, qual è la posizione della moda rispetto a un mondo in guerra, alle ingigantite ingiustizie sociali, al rifiuto di partecipazione democratica delle generazioni giovanili, alle quali dovrebbe rivolgersi? Un solo esempio: qual è la posizione della moda sul rispetto dei diritti delle persone dei paesi che posseggono i mercati ricchi in cui prosperano i fatturati?

Ed è questo forse il neo più evidente che la moda di questi tempi si è dipinto sul suo viso forzatamente sorridente. Dice Miuccia Prada: "C'è bisogno dell'ottimismo dei giovani in questi tempi bui". È vero. Ma i giovani della moda dove sono?

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