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Dopo il successo de Il pap'occhio, Renzo Arbore è a caccia di idee fresche per un nuovo film. Mentre girovaga senza meta per le strade di Roma ne discute con Luciano De Crescenzo, il quale, accortosi della scarsa vena dell'amico, si lascia andare a una previsione: solo un miracolo di San Gennaro potrebbe regalare la giusta ispirazione ai due. Così discutendo, i due si ritrovano a sostare in prossimità di un semaforo. Proprio qui, una folata di vento fa cadere in strada una gran mole di fogli, raccolti i quali, Arbore e De Crescenzo restano stupefatti: si tratta della sceneggiatura di una pellicola inedita di Federico Fellini intitolata F.F.S.S., ovvero Federico Fellini Sud Story. Compreso di trovarsi proprio sotto alla finestra del grande cineasta, i due prendono il copione e fuggono.

Cominciano così le riprese di F.F.S.S., con un Arbore nella doppia veste di regista e attore: lo showman interpreta il ruolo di Onliù Caporetto, uno sgrammaticato impresario campano, il quale tenta di portare al successo la giovane Lucia Canaria. La ragazza, che a Napoli lavora come sorvegliante di bagni pubblici, è dotata di uno straordinario talento canoro, ma è anche affetta da uno strano morbo, la napoletanite: l'eccessiva esposizione a profumi, visioni o suoni che le ricordino le sue origini da autentica partenopea, le causa mancamenti improvvisi. La ragazza sogna di calcare palcoscenici importanti, ma il massimo che Onliù possa offrirle è qualche ospitata alla sgangherata televisione locale Tele Ottaviano.

È proprio negli studi di questa emittente che Onliù e Lucia incontrano lo Sceicco Beige, rivelazione musicale del momento e inventore del cosiddetto arabian sound. Lo Sceicco, seccato dalle velate richieste di raccomandazione di Onliù, suggerisce molto seccamente a Lucia di cambiare manager e cercar fortuna in città dove ferva maggiormente la scena musicale. Lucia, però, non ha intenzione di separarsi da Onliù, perciò i due intraprendono uno sconclusionato peregrinare per l'Italia.

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