Un amore impossibile
Questo episodio è un'iperbole della paura delle malattie sessualmente trasmissibili, che porta la precauzione a diventare rapidamente ossessione.
In discoteca, il giovane siciliano Salvatore adocchia le ragazze del posto e in seguito risponde ai saluti ammiccanti di una di esse, Daniela. I due fanno conoscenza e iniziano a flirtare, ma ben presto viene a galla l'estrema meticolosità di lei, che si definisce una "ragazza di oggi, informata e responsabile". Dopo aver preso un costoso taxi in quanto l'etilometro della discoteca aveva segnalato che lui aveva un tasso alcolemico troppo alto per guidare e a seguito dell'entrata in vigore delle targhe pari (e Salvatore si sarebbe disinteressato di tutto ciò se Daniela non lo avesse pressato in merito), i due arrivano a casa di Salvatore, dove lui riesce a fatica a convincerla a concedersi, in quanto lei ha molta paura dell'AIDS e più in generale di tutte le malattie che si trasmettono con il sesso. Daniela solleva un'enorme quantità di obiezioni riguardo alle precauzioni nei rapporti sessuali, al punto che Salvatore indossa una mascherina e si ricopre di teli di plastica e nastro adesivo dalla testa ai piedi, ma nonostante ciò la sua focosità a letto non viene meno («Però mi attizzi anche sottovuoto... ora ti faccio male!»).
La telefonata
Questo episodio prende di mira la crescente diffusione dei telefoni cellulari e la moda degli "appuntamenti al buio" e delle chat erotiche, all'epoca soltanto telefoniche.
Nel traffico milanese, Cesare Proietti[1], un piazzista romano in trasferta, a causa di un'interferenza con il telefono cellulare mentre cerca di contattare dei clienti dall'auto, inizia a dialogare con Cleopatra Valentini, una prosperosa e giunonica automobilista a sua volta originaria della Capitale, scambiando con lei complimenti e frasi galanti. I due non si accorgono di essere, in realtà, l'uno davanti all'altra con le proprie vetture; poco dopo, arrivati ad un semaforo, Cleopatra tampona l'auto di Cesare. A questo punto accade per ben due volte che, dopo essersi visti senza riconoscersi ed essersi insultati pesantemente dal vivo, i due risalgono in macchina e riprendono l'amabile conversazione telefonica come prima, giungendo praticamente a fissare un appuntamento al buio.
Questo episodio è un'iperbole della paura delle malattie sessualmente trasmissibili, che porta la precauzione a diventare rapidamente ossessione.
In discoteca, il giovane siciliano Salvatore adocchia le ragazze del posto e in seguito risponde ai saluti ammiccanti di una di esse, Daniela. I due fanno conoscenza e iniziano a flirtare, ma ben presto viene a galla l'estrema meticolosità di lei, che si definisce una "ragazza di oggi, informata e responsabile". Dopo aver preso un costoso taxi in quanto l'etilometro della discoteca aveva segnalato che lui aveva un tasso alcolemico troppo alto per guidare e a seguito dell'entrata in vigore delle targhe pari (e Salvatore si sarebbe disinteressato di tutto ciò se Daniela non lo avesse pressato in merito), i due arrivano a casa di Salvatore, dove lui riesce a fatica a convincerla a concedersi, in quanto lei ha molta paura dell'AIDS e più in generale di tutte le malattie che si trasmettono con il sesso. Daniela solleva un'enorme quantità di obiezioni riguardo alle precauzioni nei rapporti sessuali, al punto che Salvatore indossa una mascherina e si ricopre di teli di plastica e nastro adesivo dalla testa ai piedi, ma nonostante ciò la sua focosità a letto non viene meno («Però mi attizzi anche sottovuoto... ora ti faccio male!»).
La telefonata
Questo episodio prende di mira la crescente diffusione dei telefoni cellulari e la moda degli "appuntamenti al buio" e delle chat erotiche, all'epoca soltanto telefoniche.
Nel traffico milanese, Cesare Proietti[1], un piazzista romano in trasferta, a causa di un'interferenza con il telefono cellulare mentre cerca di contattare dei clienti dall'auto, inizia a dialogare con Cleopatra Valentini, una prosperosa e giunonica automobilista a sua volta originaria della Capitale, scambiando con lei complimenti e frasi galanti. I due non si accorgono di essere, in realtà, l'uno davanti all'altra con le proprie vetture; poco dopo, arrivati ad un semaforo, Cleopatra tampona l'auto di Cesare. A questo punto accade per ben due volte che, dopo essersi visti senza riconoscersi ed essersi insultati pesantemente dal vivo, i due risalgono in macchina e riprendono l'amabile conversazione telefonica come prima, giungendo praticamente a fissare un appuntamento al buio.
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