https://www.pupia.tv - Roma - Effetti transizione demografica - Audizione Petrucci
Alle 8.30 la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto ha svolto presso la sala del IV piano di Palazzo San Macuto audizione della Prof.ssa Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università degli studi di Firenze e Presidente di Age-It.(17.04.25)
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Alle 8.30 la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto ha svolto presso la sala del IV piano di Palazzo San Macuto audizione della Prof.ssa Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università degli studi di Firenze e Presidente di Age-It.(17.04.25)
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NovitàTrascrizione
00:00L'ordine del giorno recla l'audizione della professoressa Alessandra Petrucci,
00:07rettrice dell'Università degli Studi di Firenze e presidente di EGIT,
00:12un partenariato esteso finanziato dal PNRR che mira ad affrontare in maniera interdisciplinare le sfide dell'invecchiamento.
00:19La professoressa Petrucci è accompagnata dalla professoressa Elisabetta Bardi,
00:23docente presso l'Università di Roma La Sapienza.
00:26Ringrazio dunque la professoressa Petrucci e la professoressa Bardi davvero di cuore
00:31per la disponibilità a partecipare ai lavori della nostra Commissione.
00:35Ricordo che la Commissione ha ritenuto di avviare i propri lavori con un ciclo iniziale
00:39di audizioni dei soggetti istituzionali più qualificati a fornire alla medesima
00:43i principali elementi informativi necessari per lo svolgimento delle sue funzioni,
00:48ai sensi della delibera istitutiva.
00:50Nelle precedenti settimane si sono svolte le audizioni dei presidenti del CNEL e dell'ISTAT
00:55e dei rappresentanti del CENSIS, dell'IMS e da ultimo della Banca d'Italia.
01:00La professoressa Petrucci ha inoltre presentato alla Commissione una memoria relativa ai contenuti
01:04della presente audizioni che è già stata trasmessa ai commissari e che, se lei concorda,
01:11sarà pubblicata in allegato al risoconto stenografico della seduta.
01:15Do quindi la parola alla professoressa Petrucci per lo svolgimento della sua relazione.
01:20Grazie. Innanzitutto desidero ringraziare per questo invito l'On. Bonetti e tutti i membri
01:28della Commissione. Come è stato giustamente introdotto dalla Presidente, EGIT è un parternariato
01:35esteso che si è costituito grazie ai fondi del PNRR e parte da una sfida che l'invecchiamento
01:47della popolazione è una straordinaria opportunità per innovare i modelli sociali, sanitari, economici
01:54e culturali del nostro Paese. Quindi riteniamo che questi elementi debbano essere colti per un
02:02cambiamento strutturale e trasformare quindi questa opportunità in una leva di sviluppo capace
02:10di accogliere equità e coesione. In soli due anni EGIT ha generato un vasto patrimonio
02:17di evidenze scientifiche, modelli di intervento e proposte di policy orientate alla gestione
02:23sistemica dell'invecchiamento. E mi piace anche ricordare che all'interno di EGIT lavorano
02:31praticamente quasi 800 ricercatori, le principali università italiane e istituzioni pubbliche
02:38come Istat e IMS e CNR. Allora, chiaramente abbiamo depositato una memoria che cerca di sintetizzare
02:50i nostri risultati, i risultati che abbiamo ottenuto in questi due anni. Però ci piaceva avviare
02:57la nostra audizione, sottolineando come EGIT possa essere interpretato come un laboratorio
03:07per le politiche pubbliche. Infatti EGIT si è posto fin dall'inizio l'obiettivo di non
03:13limitarsi alla ricerca teorica, ma tradurre la conoscenza scientifica in strumenti concreti
03:19per la policy. E questo si basa su tre principi cardine che a nostro avviso sono particolarmente
03:27originali, ovvero sia la multidisciplinarietà o le sfide dell'invecchiamento vengono affrontate
03:34in chiave integrata con il contributo di competenze biologiche, cliniche, sociali, economiche
03:40e tecnologiche. La visione trasformativa, cioè l'invecchiamento, è inteso non come un problema
03:46da gestire ma come un processo da valorizzare e l'impatto sistemico. L'ambizione infatti
03:52è quella di contribuire alla costruzione di un'Italia più inclusiva, sostenibile e giusta
03:58per tutte le età. E a due anni dall'istituzione del parternariato riteniamo necessario fare
04:05un passo avanti. E questo passo avanti consiste in una proposta che è quella dell'Istituto
04:12Italiano sull'invecchiamento, che possiamo indicare con I alla terza, dove questa terza
04:19può significare istituto italiano invecchiamento, ma anche volendo la terza età come fase di
04:27vita da riscoprire e valorizzare. Nonostante l'Italia rappresenti uno dei paesi più longevi
04:34del mondo, manca tuttora un istituto nazionale dedicato in modo specifico allo studio, al monitoraggio,
04:40e alla gestione delle dinamiche legate all'invecchiamento. Al contrario, vi sono molti paesi europei,
04:48Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Portogallo, ma anche extraeuropei, Canada, Stati
04:54Uniti, che hanno già da tempo istituito centri analoghi, in particolare quello in America,
05:01negli Stati Uniti, il National Institute on Aging, che opera ormai da più di 50 anni come
05:07modello di riferimento internazionale. L'Italia può, e se a nostro avviso deve colmare questo
05:13ritardo, e quindi la proposta vuole portare avanti questo centro di eccellenza che abbia
05:21queste funzioni, avere una sorta di coordinamento scientifico, sia in grado di raccogliere e analizzare
05:27i dati longitudinali che possono sia provenire ovviamente da altri enti, da altri centri di
05:34ricerca, ma anche poter definire delle raccolte specifiche, promuovere stili di vita attivi
05:41e sani lungo tutto il ciclo di vita, valutare anche le politiche pubbliche, progettazione
05:47ed interventi mirati, evidence-based. Le finalità di questo istituto appunto
05:53rappresenterebbe un passo fondamentale per consolidare e ampliare le iniziative che sono
05:59state già avviate dal parternariato EGIT. E in particolare il compito dell'istituto
06:04potrebbe essere quello di armonizzare e coordinare le competenze scientifiche esistenti che spesso
06:10sono frammentate in ambiti disciplinari non comunicanti, quello biomedico, quello psicologico,
06:16quello economico, quello sociodemografico. Secondo noi questo è veramente un elemento di forza
06:23della proposta. Promuovere quindi una visione olistica e integrata dell'invecchiamento in
06:29linea con i principi della sanità pubblica contemporanea. Potenziare le infrastrutture
06:34e le piattaforme di ricerca nazionali favorendo il posizionamento competitivo nel nostro Paese
06:40a livello europeo. Trasferire e innovare e portare la conoscenza verso i settori produttivi,
06:47sanitari, tecnologici e sociali. E costruire una base stabile, autorevole per la formulazione
06:53di policy evidence based. E questo approccio integrato consentirà di affrontare le sfide
07:01dell'invecchiamento in modo sistemico, trasformando le connessioni fra demografia, salute pubblica,
07:07innovazione sociale e tecnologica, sostenibilità ambientale e governance economico-politica
07:13in soluzioni scalabili e trasferibili. Quindi potrebbe essere sostanzialmente una sorta di hub
07:20scientifico operativo in grado appunto di trasformare le connessioni fra questi diversi
07:26ambiti. L'Istituto sostanzialmente potrebbe rappresentare una sorta di evoluzione naturale
07:32di questo parternariato consolidando le sinergie fra i diversi attori coinvolti e promuovendo
07:38una governance della longevità efficace e sostenibile. Infatti quello che a noi premia di più
07:44è quello di non disperdere questa esperienza che si è fatta in questi due anni, che è
07:51riuscita appunto a coinvolgere e mettere a sistema tutte queste conoscenze che molto
07:58spesso esistono, esistono da tanto tempo, ci sono tante persone, tanti attori che se ne
08:03occupano, ma in questa maniera così integrata e così reciproca probabilmente è l'unico a nostro
08:10avviso esistente al momento, quantomeno in Italia. Quindi l'impatto è significativo
08:18a nostro modo di vedere e in particolare vogliamo anche sottolineare il valore strategico
08:27che assumono i dati. Un ulteriore asset che l'Istituto erediterà dal programma EGIT
08:35sarà l'approccio avanzato alla scienza dei dati e questo comprende sia il valore d'uso
08:41che il valore di scambio dei dati sensibili raccolti con una visione orientata alla trasparenza,
08:48all'etica e alla sicurezza dei sistemi informativi in sanità pubblica. Questo istituto quindi
08:54potrebbe sviluppare e implementare infrastrutture digitali avanzate per la raccolta, l'analisi,
09:00la condivisione dei dati, supportando in questo modo le politiche pubbliche basate su queste evidenze concrete.
09:08Adesso vorrei passare molto sinteticamente ai principali risultati perché i risultati di EGIT
09:15sono appunto stati ottenuti in vari campi. Innanzitutto quello in campo demografico, quindi il programma EGIT
09:26nella triangolazione fra le scienze sociali, biomediche e tecnologiche, ha identificato dieci sfide
09:33che nel linguaggio del PNRR ormai penso sia abbastanza consolidato, rappresentano dieci SPOC, cioè dieci filiere
09:40di ricerca integrate. Proprio una, la prima, lo SPOC1, è quello dedicato alla demografia dell'invecchiamento
09:46e ha contribuito in modo determinante a ridefinire l'analisi delle trasformazioni sociodemografiche in Italia.
09:52Le ricerche prodotte hanno alimentato il prossimo rapporto AISP 2025, che è attualmente in pubblicazione,
10:01promuovendo una chiave di lettura innovativa, quella della demografia positiva.
10:06Questo approccio consente di andare oltre la narrazione allarmistica, riconoscendo nelle dinamiche demografiche
10:13non solo elementi critici, ma anche leve di sviluppo e di coesione sociale.
10:17Quindi questa nuova chiave interpretativa, questo concetto di demografia positiva, parte da un presupposto essenziale.
10:25L'evoluzione della popolazione può essere una risorsa, se letta, con strumenti adeguati.
10:31Tra gli elementi chiavi di questa visione voglio ricordarvi l'aumento della longevità e della qualità della vita,
10:37il potenziale delle politiche pubbliche nel ridurre il divario fra fecondità desiderata e realizzata,
10:44la crescente accettazione delle nuove strutture familiari, il miglioramento dei livelli di istruzione e nella partecipazione giovanile,
10:52il ruolo delle migrazioni nell'equilibrio demografico e la presenza di territori che mostrano segnali virtuosi di benessere demografico.
11:02Nel 2024 l'Italia ha registrato un nuovo minimo storico di nascite, ma questo probabilmente l'avete già sentito un po' da tutte le audizioni.
11:11Ricordo solo che ci sono stati 380.000 nuovi nati in meno, ma parallelamente è aumentata la percentuale di figli nati fuori dal matrimonio,
11:22un 40%, e quella di bambini con almeno un genitore straniero, il 20%.
11:27Questi dati impongono una riflessione profonda che superi l'impostazione puramente pronatalista,
11:34perché EGIT propone di affrontare due priorità strettamente connesse, colmare il gap fra fecondità desiderata e realizzata,
11:43che oggi è ferma a 1,2 figli per donna, e garantire una transizione fluida all'età adulta,
11:50potenziando l'accesso al lavoro stabile, abitazione e reddito.
11:55In questo contesto anche la procreazione medicalmente assistita assume un ruolo più centrale,
12:02non solo come risposta clinica, ma come strumento per l'effettivo esercizio dei diritti riproduttivi.
12:08Dall'analisi emergono segnali positivi riguardo ai giovani, la formazione e l'autonomia.
12:14Infatti l'abbandono scolastico attualmente è in calo, così come la quota dei NIT aumenta l'occupazione giovanile
12:22e diminuisce la dipendenza economica dei genitori.
12:24Tuttavia persistono barriere strutturali all'autonomia, che richiedono interventi mirati sul piano dell'istruzione, del lavoro e della casa.
12:33Rafforzare queste traiettorie positive è un obiettivo essenziale per costruire una società più giusta e più resiliente.
12:42Inoltre abbiamo anche il panorama familiare italiano che si sta evolvendo rapidamente.
12:47Crescono le famiglie unipersonali, le unioni non tradizionali, le coppie senza figli e le famiglie omogenitoriali.
12:55Le politiche pubbliche devono aggiornarsi per accogliere e tutelare questa pluralità,
13:01promuovendo l'autodeterminazione e la libertà di scelta degli individui lungo il ciclo di vita.
13:07Abbiamo anche una parte che riguarda il contributo delle migrazioni,
13:12che è stato essenziale per compensare il saldo naturale negativo e l'emigrazione giovanile.
13:18Si tratta di una componente giovane, attiva e radicata in molte comunità,
13:22che sostiene il sistema produttivo e sociale, in particolare nei settori meno qualificati.
13:27Tuttavia serve un cambio di paradigma.
13:30È urgente superare approcci emergenziali, adottare politiche di integrazione strutturale,
13:35fondate sull'accesso alla cittadinanza e piena inclusione civica,
13:39il supporto educativo e sociale alle famiglie straniere
13:42e l'inserimento nei percorsi formativi e lavorativi.
13:46L'invecchiamento con la salute.
13:49Ecco, questa è una sfida di equità.
13:50L'Italia ha già recuperato i livelli di speranza di vita pre-pandemia,
13:55confermandosi fra i paesi più longevi al mondo.
13:58Anche la partecipazione sociale degli anziani e la percezione della propria salute
14:02mostrano segnali incoraggianti.
14:05Tuttavia permangono disuguaglianze socio-economiche rilevanti,
14:08che rischiano di compromettere l'universalità del sistema sanitario e sociale.
14:14Serve quindi una strategia lungimirante per garantire sostenibilità, qualità e accessibilità dei servizi,
14:20soprattutto in un contesto di crescente invecchiamento e debito pubblico.
14:24Anche i territori sono in movimento.
14:26Esistono differenze locali e segnali virtuosi.
14:30Accanto alle difficoltà generali si registrano casi locali di dinamiche positive.
14:35Faccio solamente due esempi.
14:37L'Emilia Romagna si conferma come polo attrattivo dei giovani e degli studenti.
14:41L'area interna della Sardegna e della Sicilia mostrano eccezionali livelli di longevità.
14:46L'immigrazione sostiene la vitalità dei piccoli comuni.
14:49Questi esempi dimostrano che politiche territoriali su misura,
14:53fondate sulla conoscenza delle specificità locali,
14:56possono innescare modelli replicabili.
14:58L'istruzione, il genere, il background migratorio sono ancora in qualche maniera distanti.
15:05Esistono ancora dei gap significativi.
15:08Le ragazze ottengono risultati migliori, per esempio in italiano,
15:12ma persistono a distanze in matematica.
15:14Le scelte formative sono ancora influenzate da stereotipi di genere.
15:19Gli studenti con background migratorio sono sottorappresentati nei licei e anche nelle università.
15:25Tuttavia, la riduzione dei divari scolastici ed universitari,
15:29osservata negli ultimi anni,
15:31segnala che la scuola può e deve essere il principale motore di equità.
15:36Gli stili di vita e il benessere intergenerazionale.
15:40Qui bisogna attivare sicuramente un dialogo.
15:43Le nuove generazioni appaiono più connesse e partecipi,
15:48ma manifestano crescenti segnali di disagio emotivo,
15:51spesso legati alle conseguenze della pandemia.
15:53Gli anziani e viceversa godono di oggi di migliori condizioni fisiche e sociali
15:59ed è essenziale rafforzare politiche intergenerazionali
16:03capaci di valorizzare l'invecchiamento attivo
16:05e offrire ai giovani strumenti di benessere e autodeterminazione.
16:10Quindi, in sintesi, i nostri studi e le nostre ricerche
16:13portano a delle raccomandazioni che sono molto facilmente riassumibili
16:19in evitare approcci riduttivi, focalizzati esclusivamente sull'invecchiamento
16:24o sulle denatalità, non trascurare il ruolo strategico delle migrazioni,
16:29investire nel capitale sociale e culturale dei giovani,
16:32promuovere coesione e solidarietà fra le generazioni,
16:36trasformare le sfide demografiche in occasioni per rilanciare l'occupazione,
16:41soprattutto femminile.
16:44Un esempio anche pratico che vogliamo portare potrebbe essere anche quello
16:49di riformare alcuni indicatori per raccontare meglio la realtà.
16:54Un esempio sarebbe quello che riguarda l'attuale indice di vecchiaia
16:59che misura il rapporto tra gli over 65 e gli under 15,
17:04quindi sopra i 65 anni e sotto i 15 anni.
17:07Questo indicatore in realtà è in crescita costante ma restituisce
17:12un'immagine un po' distorta del fenomeno perché l'età anagrafica
17:16non corrisponde più automaticamente a una condizione di fragilità.
17:21Degli studi recenti che appunto sono anche all'interno del nostro
17:24parternariato propongono una misura alternativa basata sulla speranza
17:29di vita residua che se si considera anziano chi ha una prospettiva di vita
17:34pari o inferiore a quella di un 65enne nel 2000,
17:39che sono circa 18,5 anni,
17:42l'indice di vecchiaia scenderebbe a 164
17:50contro i 193 attualmente calcolati dal valore convenzionale.
17:55Allora in questa maniera si avrebbe un approccio che restituisce
17:58una fotografia più aderente alla realtà, riconosce e aumenta la vitalità
18:03della popolazione anziana e consente di riformulare appunto
18:06le politiche in modo più coerente con le condizioni effettive della società.
18:11Quindi in definitiva rivedere gli strumenti di analisi
18:15può diventare un atto politico oltre che scientifico.
18:19Solo così sarà possibile costruire una visione più equilibrata e ambiziosa
18:23di un'Italia che invecchia ma può farlo bene insieme.
18:28Ecco, ci sono ovviamente anche trasformazioni socio-economiche
18:32e anche in questo caso la sfida dell'invecchiamento
18:35non riguarda solo la salute e la demografia.
18:38Tocca in profondità i sistemi di cura, le reti familiare,
18:42il mondo del lavoro e la capacità educativa della società.
18:46Questo è il motivo per cui altri spoke di EGIT
18:50hanno affrontato questi temi e in questo ambito
18:55EGIT ha prodotto una serie di evidenze e strumenti
18:57che gettano le basi per una nuova anche governance
19:01della longevità sul versante socio-economico.
19:04In realtà i risultati di EGIT sono molto di più
19:07ma ovviamente mi sto focalizzando solo su una selezione di questi.
19:11Il primo che voglio portare alla vostra attenzione
19:14è quello che riguarda la long-term care nelle aree interne.
19:18Cioè uno dei nodi critici emersi con forza
19:22è rappresentato dalle disuguaglianze territoriali
19:24nell'accesso alla long-term care
19:27soprattutto nelle aree interne e rurali.
19:30Questi territori spesso combinano
19:32un'elevata incidenza di oltreottantenni,
19:35carenze infrastrutturali, spopolamento
19:38e assenza di servizi di base.
19:40In un paese caratterizzato da un modello di welfare familistico
19:44e da un crescente squilibrio fra longevità e natalità
19:47la tenuta dei sistemi di cura è sempre più fragile
19:50con ricadute dirette sulle famiglie e sulla coesione sociale.
19:54Ebbene, questo indice di rischio che è stato costruito
19:58del long-term care
20:00può essere uno strumento utile a governare i bisogni.
20:03Infatti per affrontare questa criticità
20:06questo indice è stato sviluppato dallo SPOC 5
20:10e ha tre funzioni fondamentali
20:12mette in luce la vulnerabilità
20:15oltre le classiche linee di frattura socio-economica
20:18consente una mappatura precisa
20:20dei territori più a rischio
20:21e orienta interventi pubblici
20:24mirati e contestualizzati.
20:26L'indice rivela che oggi l'Italia
20:29conta ben 544 comuni
20:33ad alta criticità potenziale
20:35per l'assistenza agli anziani
20:37distribuite in regioni come
20:39Molise, Basilicata, Abruzzo, Sardegna
20:43ma anche per esempio Toscana e Liguria.
20:46Di fronte alla pressione demografica
20:48e ai limiti della spesa pubblica
20:50emerge anche la necessità di ripensare radicalmente
20:53il sistema del Long Term Care
20:56e in questo senso
20:58EGIT propone ancora un approccio integrato
21:03basato su tre pilastri
21:04l'innovazione tecnologica e sanitaria
21:07la formalizzazione e valorizzazione
21:10la formazione e la valorizzazione dei caregiver
21:14sia familiari che professionali
21:16il coordinamento istituzionale multilivello
21:19dal comune allo Stato
21:21e la sostenibilità dell'assistenza a lungo termine
21:24non è solo una questione economica
21:25ma un imperativo appunto
21:27di equità territoriale e giustizia sociale
21:29investire oggi
21:31in strumenti predittivi
21:32modelli integrati
21:34e professionalità dedicate
21:35significa garantire domani
21:37un sistema più inclusivo e resiliente
21:39ecco un piccolo focus sui caregiver
21:42che hanno necessità di formazione e sopporto
21:46e all'interno di questo percorso
21:48appunto EGIT ha posto una particolare attenzione
21:52ai caregiver informali
21:54veri pilastri e silenziosi del sistema di cura
21:58il team dello SPOC5
22:00ha realizzato piattaforme di e-learning
22:03e strumenti educativi integrati
22:05combinando dimensioni cliniche
22:08psicologiche e tecnologiche
22:09interventi specifici
22:11per il monitoraggio del benessere fisico
22:13ed emotivo di chi assiste
22:15spesso in solitudine
22:17e senza strumenti
22:18queste soluzioni più operative
22:20rappresentano delle buone pratiche
22:22da potenziare a livello nazionale
22:24anche in coerenza
22:25con le linee guida del PNRR
22:27e dei recenti indirizzi normativi
22:30in materia di domiciliarità
22:32l'invecchiamento occupazionale
22:34anche questo è veramente un punto interessante
22:39che EGIT ha esplorato
22:41ha indagato infatti questo nodo
22:44l'invecchiamento della forza del lavoro
22:46l'Italia ha una delle popolazioni attive
22:48più anziani del mondo
22:50ma il sistema produttivo
22:51non si è ancora adattato
22:52a questa nuova realtà
22:54dalle analisi che sono state condotte
22:56su oltre 4.000 imprese
22:58emergono tre criticità ricorrenti
23:00la bassa alfabetizzazione demografica
23:03da parte dei datori di lavoro
23:04l'assenza di dialogo sociale
23:07e contrattazione sull'età
23:09il ricorso sistematico al prepensionamento
23:12invece che a percorsi sostenibili di carriera
23:15eppure si adottano pratiche di age management
23:19come la flessibilità a oraria
23:23la formazione continua
23:24e l'inclusione contrattuale
23:26si registrano benefici misurabili
23:28in termini di produttività
23:29clima organizzativo
23:30e contenimento dei costi
23:33le politiche pubbliche
23:35possono sostenere una cultura del lavoro
23:38che valorizzi l'età
23:39favorendo carriere più lunghe
23:41flessibili
23:42anche per rafforzare
23:43la sostenibilità del sistema previdenziale
23:46e la coesione intergenerazionale
23:48desidero anche porre alla vostra attenzione
23:51lo SPOC 6
23:52ha indagato in particolare
23:54le disuguaglianze dei percorsi pensionistici
23:57tra uomini e donne
23:59utilizzando dati IMS
24:02e lavorando anche in collaborazione
24:04con ricercatori di IMS
24:05mi piace solamente sottolineare
24:07uno dei risultati che sono stati ottenuti
24:09che sono attualmente in fase di ulteriore studio
24:13cioè il fatto che le donne hanno spesso
24:16anzi quasi sempre carriere molto discontinue
24:19dovute per esempio alle maternità
24:21e in particolare l'uscita dal mercato del lavoro
24:25diciamo così dal mondo del lavoro
24:27per esempio all'arrivo dell'ultimo figlio
24:32quindi questo è un appunto d'attenzione
24:35perché che cosa succede poi sulle pensioni
24:37che arrivano donne di 70-80 anni
24:40che hanno sicuramente pensioni più basse
24:43e che quindi questo si riflette poi
24:45sulle loro capacità di affrontare le cure
24:50insomma la situazione sanitaria
24:52la propria situazione sanitaria
24:54un piccolo focus sull'educazione per l'invecchiamento
24:58infatti EGIT ha investito
25:00nella dimensione educativa e culturale dell'invecchiamento
25:03promuovendo iniziative formative
25:06rivolte ad adulti ed anziani
25:08in chiave olistica e anche intergenerazionale
25:12tre assi portanti
25:14valorizzare le esperienze educative e territoriali
25:16contrastando l'isolamento
25:18promuovendo l'empowerment degli anziani
25:21favorire il dialogo fra le generazioni e discipline
25:25costruendo una nuova narrazione dell'invecchiamento
25:28centrata sulle storie di vita
25:30e sulla diversità culturale
25:33mappare e diffondere buone pratiche
25:36infatti sono state censite 52 esperienze in tutta Italia
25:40promosse da enti pubblici, privati e del terzo settore
25:43che rappresentano un patrimonio da ampliare
25:45e sistematizzare a livello nazionale
25:47e in questa visione l'invecchiamento non è solo un obiettivo sanitario e economico
25:52ma una sfida educativa che richiede visione, cura e investimento nelle comunità
25:58e poi non poteva mancare ovviamente la ricerca biomedica e l'innovazione sanitaria
26:04e in questo caso EGIT ha dato dei grossi contributi
26:08infatti accanto agli aspetti sociali e demografici
26:11il programma EGIT si è impegnato a generare innovazione
26:14anche nel campo della prevenzione, diagnosi e trattamento delle condizioni cliniche
26:19legate all'invecchiamento
26:22e l'obiettivo è duplice da un lato aumentare la qualità e la durata della vita in salute
26:27dall'altro contenere i costi per il servizio sanitario nazionale
26:31contribuendo a una sanità più sostenibile, predittiva e personalizzata
26:36chiaramente questo impegno ha ricadute significative
26:39desidero sottolinearlo in ambito biomedico, farmaceutico, tecnologico
26:44e nella salute digitale
26:46aprendo nuove prospettive terapeutiche
26:49e rafforzando il posizionamento dell'Italia nell'innovazione sanitaria
26:53abbiamo individuato da studi più recenti
26:58il problema della senescenza cellulare
27:03approfondito quindi i meccanismi molecolari dell'invecchiamento
27:07individuando nella senescenza cellulare
27:09in particolare nel deterioramento dei telomeri
27:13un potenziale fattore fisiopatologico trattabile
27:17le ricerche hanno portato allo sviluppo di molecole
27:19capaci di bloccare i segnali d'allarme cellulare
27:22indotti dal danno telometrico
27:25con risultati promettenti su modelli animali
27:28in termini di sopravvivenza e resistenza
27:31alle patologie legate all'età
27:33questa linea è in fase di traslazione clinica
27:36quindi si stanno avviando i trial sperimentali
27:40che potrebbero poi tradursi in strategie terapeutiche concrete
27:43per rallentare l'invecchiamento cellulare
27:46e aprendo la strada a una medicina rigenerativa
27:49per l'età avanzata
27:50anche la diagnosi precoce con biomarcatori digitali
27:54in questo campo l'EGIT ha sviluppato una nuova generazione di biomarcatori digitali
28:00basati su sistemi immersivi di realtà virtuale
28:03applicabili anche a distanza
28:05attraverso l'interazione fra paziente e ambiente
28:09con visori e sensori tattili
28:11è possibile rilevare movimenti ricorrenti della testa e delle mani
28:15che vengono poi analizzate tramite algoritmi predittivi
28:18per individuare i primi segnali di decadimento cognitivo o Alzheimer
28:23questi strumenti pongono come alternativa scalabile a basso costo
28:27si pongono appunto come alternativa scalabile a basso costo
28:31i metodi tradizionali
28:32potenziando l'accessibilità alla diagnosi precoce
28:35soprattutto in contesti extra ospedalieri
28:39abbiamo anche uno SPOC Lotto
28:41che ha avviato un modello integrato di prevenzione
28:44del declino cognitivo e funzionale negli anziani
28:47basato sull'interazione fra alimentazione, attività fisica
28:51stimolazione cognitiva, rete sociale e assistenza clinica
28:55sono in atto tre studi pilota
28:57in tempo, Optinage e Eye Count
29:01e stanno sperimentando l'efficacia dell'approccio in diversi contesti
29:05dal domicilio all'ospedale fino alle strutture residenziali
29:09con l'uso di tecnologie come l'intelligenza artificiale
29:12il monitoraggio remoto e l'interfaccia cervello computer
29:16abbiamo una piattaforma, l'ISA
29:19che permette il coinvolgimento attivo della cittadinanza
29:22secondo i principi della citizen science
29:25e rappresenta un ponte diretto
29:27fra ricerca, istituzioni e comunità
29:30questo infatti è un modello coerente
29:32col DM 77 del 2022
29:35e con l'evoluzione della medicina territoriale
29:38abbiamo anche altre evidenze
29:42ovvero sia le evidenze raccolte
29:44indicano che la corte dei nati negli anni 50
29:48presenta a parità di età
29:50migliori capacità cognitive, sensoriali e motorie
29:53rispetto alle generazioni precedenti
29:55un risultato attribuibile a fattori sanitari
29:58le protesi, le terapie croniche efficaci
30:01ma anche determinanti culturali e sociali
30:04come l'istruzione, la nutrizione, l'igiene
30:07il paradigma si sposta così dalla malattia
30:10alla funzionalità complessiva dell'individuo
30:13in linea con le definizioni
30:14dell'Organizzazione Mondiale di Sanità
30:16di capacità intrinseche da preservare
30:19lungo tutto l'arco della vita
30:20sono stati attivati living labs
30:23per mappare i bisogni in chiave biopsico-sociale
30:26ambulatori dedicati alla promozione
30:29dell'attività fisica per persone con multimorbilità
30:33modelli assistenziali centrati sulla persona
30:36fondati su evidenze scientifiche e replicabili
30:39l'approccio EGIT integra anche la dimensione ambientale
30:43l'avevo ricordato all'inizio
30:45e abbiamo uno studio, lo studio Moli-Zani
30:48condotto su oltre 24.000 persone
30:51e indagato il legame fra inquinamento atmosferico
30:54da PM10 e disturbi neodegenerativi
30:58individuando una correlazione significativa
31:01con insorgenza del morbo di Parkinson
31:03queste evidenze confermano l'urgenza
31:06di adottare una visione One Health
31:08che riduca l'interdipendenza
31:10fra ambiente, salute umana e sistemi sanitari
31:13e le politiche pubbliche dovranno senz'altro includere
31:16la prevenzione ambientale
31:18fra gli strumenti di promozione della salute collettiva
31:21e infine una visione strutturale
31:25riguardo gli impatti sul sistema sanitario
31:27che sono stati appunto analizzati dal nostro programma
31:30e il contributo di EGIT al sistema sanitario
31:35si articola in risultati concreti
31:37appunto con lo sviluppo di nuove terapie cellulari e molecolari
31:41con la creazione di strumenti diagnostici digitali
31:44e ad alta accessibilità
31:46la validazione di modelli preventivi integrati e sostenibili
31:49l'attivazione di piattaforme partecipative
31:52per la cultura della salute attiva
31:54la produzione di indicatori epidemiologici innovativi
31:58per correrare ambiente e salute
32:00questi risultati fanno di EGIT
32:02un vero e proprio motore di innovazione strutturale
32:05in grado di sostenere la transizione
32:07verso un welfare predittivo e personalizzato
32:10promuovere la trasformazione digitale e scientifica
32:13dei servizi sanitari
32:15offrire una risposta coordinata e sistemica
32:18all'invecchiamento della popolazione
32:21quindi per concludere
32:24e mi scuso magari un po' per la lunghezza
32:26tutto questo ci ha fatto arrivare a pensare
32:30a riflettere appunto su questa proposta
32:32che vi ho fatto fin dall'inizio
32:34ovvero sia la proposta dell'istituzione
32:36dell'istituto italiano sull'invecchiamento
32:39come un'esigenza concreta
32:41per garantire una sorta di regia stabile
32:44autorevole e scientificamente fondata
32:47per governare le trasformazioni legate
32:49all'invecchiamento
32:51e a nostro modo di vedere
32:54la sua realizzazione rappresenterebbe
32:56un investimento strategico per il futuro del Paese
32:59un punto di riferimento per la coesione intergenerazionale
33:02e territoriale
33:03un centro di eccellenza capace di integrare
33:06ricerca, dati e politiche pubbliche
33:08i risultati di EGIT dimostrano che esistono già queste competenze
33:13esistono già le reti
33:15esistono e ovviamente si possono sviluppare gli strumenti
33:18per costruire questa infrastruttura
33:21serve quindi ora un aiuto
33:23speriamo anche dai risultati dei vostri studi
33:28una volta che abbiate audito tutti
33:30vi ringrazio molto
33:31Grazie, davvero grazie di cuore per questa relazione
33:37davvero ampia
33:40con una solidità anche di dati
33:42insomma molto forte
33:44quindi credo sicuramente
33:46può essere oggetto di lavoro
33:49di riflessione col quale
33:51un po' anticipo
33:52insomma credo sarebbe importante
33:54mantenere un rapporto stretto
33:58tra questa commissione
34:01e la realtà di EGIT
34:03darei quindi la parola adesso
34:05ai colleghi commissari
34:06che vogliono intervenire
34:08formulando quesiti, osservazioni
34:10o richieste di chiarimenti
34:12No? Allora in attesa
34:18se qualcuno intende intervenire
34:21ho io qualche domanda
34:24allora
34:24la prima riguarda
34:27il diciamo
34:29complessivamente
34:30mi sembra
34:31emerga
34:32che voi avete fatto
34:34un lavoro
34:34molto
34:36anche indirizzato
34:38da un punto di vista
34:39dell'individuazione
34:41di indicatori
34:43diciamo in qualche modo
34:44che permettano
34:45l'orientamento
34:46decisionale
34:48possibilmente
34:49insomma diciamo
34:49anche del legislatore
34:51uno di questi
34:54questa figura
34:56su questo indice
34:57di criticità
34:58che molto
34:58si interseca
34:59delle criticità potenziali
35:02ho visto
35:02sulle aree del paese
35:04che molto
35:05si interseca
35:06per esempio
35:07su uno degli aspetti
35:07che anche questa commissione
35:09ha nel mandato
35:10di dover valutare
35:12che riguarda
35:13la questione
35:14diciamo
35:15in qualche modo
35:15la simmetria territoriale
35:17ma che non è solo
35:19nord-sud
35:19ma è
35:20aree interne
35:21aree urbane
35:22volevo capire
35:23se in qualche modo
35:25voi rispetto a questo
35:26abbiate fatto anche
35:28diciamo
35:29una previsione
35:30potenziale
35:31di
35:33non solo costi
35:35ma diciamo
35:35dinamiche di organizzazione
35:37rispetto ad esempio
35:39alla possibilità
35:39dell'introduzione
35:40nel livello essenziale
35:42di prestazione
35:42alcuni dei punti
35:44che voi avete
35:45come dire
35:45individuato
35:46come politiche
35:47strategiche
35:48anche nell'area
35:49di definizione
35:50del welfare
35:50la seconda domanda
35:52era
35:52più in generale
35:53se avete
35:54come dire
35:55in qualche modo
35:55fatte valutazioni
35:56anche di carattere
35:58finanziario
36:00per la finanza pubblica
36:02cioè
36:02di comparazione
36:04costi benefici
36:06ma anche
36:06non solo in termini
36:07diciamo poi
36:08di efficacia di politica
36:09ma anche di sostenibilità
36:10economica
36:11della politica
36:12e l'ultimo punto
36:13che volevo chiedere
36:15riguarda
36:15a un certo punto
36:17avete parlato
36:17di un indice
36:18di
36:18ingiustizia
36:20o disuguaglianza
36:21di giustizia
36:22generazionale
36:23volevo capire
36:24quanto questo
36:25rispetto a
36:26un altro
36:27studio
36:28strumento
36:29che ci è stato
36:30prospettato
36:30in un'altra audizione
36:31che è
36:32la VIG
36:32la valutazione
36:33dell'impatto
36:34generazionale
36:35se si interseca
36:36uno degli elementi
36:37e se
36:37invece
36:38ci sia
36:40anche
36:40avvisate
36:41una necessità
36:42che sia
36:43di trovare
36:44indicatori
36:45di
36:45impatto
36:47demografico
36:48sulla
36:48sostenibilità
36:49demografica
36:49che non è
36:50limitabile
36:51al solo
36:51rapporto
36:52generazionale
36:53questo va un po'
36:53incontro anche
36:54rispetto a quello
36:54che lei diceva
36:55per esempio
36:56l'indice di vecchiaia
36:57rispetto a rispettativa
36:58di vita
36:59eccetera
36:59Allora
37:05si
37:06provo a rispondere
37:07per quanto
37:08riguarda
37:09appunto
37:09il discorso
37:10aria interne
37:11e
37:12aree urbane
37:12allora
37:14lo SPOC
37:15che ci sta
37:16lavorando
37:17sostanzialmente
37:17al momento
37:18ha
37:19individuato
37:20diciamo così
37:21degli indicatori
37:22che gli hanno
37:22consentito
37:23di costruire
37:23questa mappa
37:24però
37:25ovviamente
37:26ha
37:27ancora
37:28come dire
37:28altro da fare
37:30nel senso
37:30che ancora
37:31sta lavorando
37:31perché ecco
37:33una cosa
37:33forse che non
37:34ho sottolineato
37:34abbastanza
37:35è che questo
37:36parterneriato
37:36si è costituito
37:37nel 2023
37:38quindi
37:39diciamo
37:40adesso siamo
37:40nel 2025
37:41insomma
37:42all'inizio
37:43purtroppo
37:43come sapete
37:44deve concludersi
37:45il PNRR
37:46quindi
37:47c'è stato
37:47sicuramente
37:48un periodo
37:49un po'
37:49di latenza
37:50perché chiaramente
37:51uno deve
37:51partire
37:52tutto
37:52però
37:53sono tutti
37:54stimoli
37:55che senz'altro
37:55stanno continuando
37:57è chiaro
37:57che per noi
37:58non finirà mai
37:59EGIT
38:00perché chi fa parte
38:01di questo gruppo
38:02ha avviato
38:03queste ricerche
38:04anche se non
38:05dovesse arrivare
38:06a ottenere
38:06diciamo così
38:07uno sviluppo
38:08come quello
38:08che vi ho
38:09prospettato
38:09sono ricerche
38:10che continueranno
38:11ad andare avanti
38:12quindi
38:12diciamo così
38:13ecco
38:13quello che mi sento
38:14di rispondere
38:15riguardo
38:15a questo studio
38:16specialmente
38:18sulle interne
38:18siccome è di
38:19particolare interesse
38:20perché abbiamo visto
38:21che per esempio
38:22siamo stati contattati
38:24anche da
38:24comuni
38:25da entità
38:27diciamo
38:27enti locali
38:28che volevano
38:29conoscere meglio
38:30questa loro realtà
38:32vedere come poter
38:33incidere
38:33e quindi
38:35senz'altro
38:35si continuerà
38:36quindi anche
38:37nella linea
38:38che stava
38:38parlando
38:39che stava
38:40chiedendo lei
38:40presidente
38:41riguarda appunto
38:42anche ILEA
38:42che insomma
38:43sono fondamentali
38:44e so che in questo
38:45momento
38:46sono appunto
38:47allo studio
38:48la cosa interessante
38:49che posso dire
38:50che mi fa
38:51ben pensare
38:52ben prevedere
38:53è che siccome
38:54nella nostro
38:54diciamo così
38:55gruppo
38:56esistono effettivamente
38:57talmente tante diversità
38:59di disciplina
38:59ci possono essere
39:01effettivamente
39:01dei fruttuosi
39:02incontri
39:03e anche in questo caso
39:04poter considerare
39:05in maniera un pochettino
39:06più complessiva
39:07il problema
39:08per quanto riguarda
39:09il discorso
39:10dell'impatto finanziario
39:11le posso dire
39:11sì
39:12qui in questa
39:13in questa memoria
39:14è vero
39:14non abbiamo riportato
39:15ma avevamo fatto
39:16già anche degli studi
39:17di che cosa
39:18di simulazione
39:19di che cosa succede
39:20se uno diciamo così
39:22non fa nulla
39:23e lascia
39:24che la popolazione
39:25invecchi
39:26secondo le azioni
39:27attuali
39:28e sia
39:29qualcosa da succede
39:30se tu semplicemente
39:32migliori
39:33determinati
39:34elementi
39:35e si vede
39:35che c'è un grosso risparmio
39:37da parte della sanità pubblica
39:38perché chiaramente
39:39arrivare
39:40in buona salute
39:42a una determinata età
39:43a riuscire
39:44a prolungare
39:45il più possibile
39:46e incide
39:47moltissimo
39:48sulla spesa
39:49sanitaria
39:50questo senz'altro
39:50e invece
39:52per l'ultima
39:53forse do la parola
39:54anche così
39:54non sono monotona
39:55ecco
39:57lascio la parola
39:58alla professoressa
39:59Bari
39:59volevo aggiungere
40:03qualcosa
40:04sui costi
40:06benefici
40:06allora abbiamo
40:07una popolazione
40:08che invecchia
40:10però abbiamo
40:11anche persone
40:12che arrivano
40:13all'età anziane
40:14in migliore salute
40:15questo
40:15ce lo dicono
40:16i medici
40:17ma ce lo dicono
40:19anche i demografi
40:20matematici
40:21e quindi
40:22investire
40:25diciamo
40:27in sviluppo
40:28tecnologia
40:29in innovazione
40:32vuol dire anche
40:34diciamo
40:35sfruttare
40:37tutti quegli ambiti
40:38in cui
40:39i giovani
40:40possono
40:41i giovani
40:43con alta
40:44formazione
40:45con formazione
40:46di livello
40:47possono essere
40:48più produttivi
40:49diciamo
40:50e quindi
40:51investire
40:52diciamo
40:53in
40:53investire
40:56nel lavoro
40:57dei giovani
40:58e soprattutto
40:58delle donne
40:59vuol dire
41:00però anche
41:00occuparsi
41:01della popolazione
41:02anziana
41:02perché i risultati
41:03del loro lavoro
41:05in appunto
41:06nell'innovazione
41:08medica
41:08e nell'innovazione
41:09tecnologica
41:10è proprio
41:11quello di cui
41:12hanno bisogno
41:12i nostri anziani
41:13quindi
41:14immaginiamo
41:15di
41:16diciamo
41:17se i nostri anziani
41:18potessero
41:19usufruire
41:20diciamo
41:21delle innovazioni
41:23in campo medico
41:24e penso
41:25alla
41:26rigenerazione
41:29dei tessuti
41:30alle terapie
41:31genetiche
41:31ecco
41:32possono
41:33essere
41:33possono
41:34arrivare
41:35in anziani
41:36migliore salute
41:37e quindi
41:37pesare di meno
41:38sul sistema
41:39sui costi
41:41diciamo
41:41sulla spesa
41:42del sistema
41:42sanitario
41:43e così
41:44anche
41:44per l'accesso
41:45dei servizi
41:46quindi
41:46l'innovazione
41:47tecnologica
41:48quindi
41:48penso
41:49tutto
41:49alla telemedicina
41:50ai servizi
41:52digitalizzati
41:54risolverebbero
41:55non solo
41:55migliorerebbero
41:57l'accesso
41:57ai servizi
41:58sanitari
41:59degli anziani
41:59risolverebbero
42:00anche
42:01diciamo
42:02quel discorso
42:04delle aree interne
42:05in cui c'è
42:05carenza
42:06in cui c'è
42:07difficoltà
42:07all'accesso
42:08al pronto
42:09soccorso
42:10per esempio
42:11ma anche
42:11banalmente
42:12a fare la spesa
42:13quindi
42:14innovazione
42:14in campo
42:15medico
42:15innovazione
42:16investimenti
42:18su campo
42:19medico
42:20e su
42:21nuove
42:21tecnologie
42:22vuol dire
42:24affrontare
42:24l'invecchiamento
42:25a 360 gradi
42:27quindi
42:27risolvere
42:28risolvere
42:29insomma
42:29supportare
42:30il lavoro
42:30dei giovani
42:31in questi
42:32campi
42:32quindi
42:33giovani
42:33con alta
42:34formazione
42:36con formazione
42:36di livello
42:37e proporre
42:38soluzioni
42:39anche
42:39per
42:40per
42:40gli anziani
42:42e per
42:42ridurre
42:43i costi
42:44quindi è
42:44veramente
42:45un approccio
42:45integrato
42:46una visione
42:47a 360 gradi
42:49per quanto
42:49riguarda
42:50invece
42:50gli indicatori
42:52demografici
42:54il rapporto
42:55tra
42:55generazioni
42:56è chiaro
42:57come dicevo
42:57prima
42:58la nostra
42:58popolazione
42:59aumenta
43:00abbiamo
43:01quasi
43:015 milioni
43:02di ottantenni
43:03abbiamo
43:0423 mila
43:05centenari
43:06e questi
43:07numeri
43:07sono destinati
43:08ad aumentare
43:09perché
43:10appunto
43:12arriviamo
43:13con
43:14il migliore
43:14salute
43:15e
43:16perché
43:17arrivano
43:17in età
43:18anziane
43:19le generazioni
43:20del baby boom
43:21quindi questi
43:21sono numeri
43:23che aumentano
43:24e siamo contenti
43:25non è ovviamente
43:25un trend
43:26che vogliamo
43:27che vogliamo
43:28deviare
43:29però
43:30lo dobbiamo
43:30sostenere
43:31l'indicatore
43:34demografico
43:35l'indice
43:36di vecchiaia
43:37tradizionalmente
43:38convenzionalmente
43:39pone la popolazione
43:40è un rapporto
43:41tra gli over 65
43:43e gli under 15
43:44ma
43:45diciamo
43:47i 65 anni
43:49di oggi
43:49non sono certi
43:50i 65 anni
43:51di ieri
43:52quindi l'idea
43:52è quella
43:52di creare
43:53una soglia
43:54dinamica
43:55una nuova definizione
43:56alla vecchiaia
43:57una soglia dinamica
43:58in cui non si prenda
43:59più un'età fissa
44:01una definizione
44:02fissa
44:02alla vecchiaia
44:04convenzionalmente
44:04appunto
44:0565
44:05ma
44:06si considera
44:07il residuo
44:08di vita
44:08cioè la speranza
44:09di vita
44:09residua
44:10nel 2065
44:12anni
44:12questa era
44:13appunto
44:13di 18,5
44:15questa speranza
44:17di vita
44:17questa attesa
44:18di vita
44:18è di
44:2018,5
44:21anni
44:21e oggi
44:22corrisponde
44:22circa
44:23a un
44:24quasi
44:2469 anni
44:25quindi abbiamo
44:26guadagnato
44:264 anni
44:27di vita
44:28se poniamo
44:29al numeratore
44:30la popolazione
44:31di 69 anni
44:33e più
44:33è chiaro
44:34che questo
44:34indicatore
44:35si abbassa
44:37e quindi
44:38fotografa
44:40una realtà
44:41più verosimile
44:44insomma
44:44ci dà
44:46una fotografia
44:46della realtà
44:47più corretta
44:48perché
44:48appunto
44:49le persone
44:51anziane
44:52cioè
44:52i 65
44:53di oggi
44:54non sono
44:54certi
44:55i 65
44:55di ieri
44:56e
44:56se noi
44:57teniamo
44:57fissa
44:58la speranza
44:59di vita
44:59residua
45:00e non
45:00l'età
45:00questa è una
45:01soglia
45:01dinamica
45:02che si
45:02aggiorna
45:03con la
45:04diminuzione
45:05della mortalità
45:05di anno
45:06in anno
45:06e ci restituisce
45:07appunto
45:08una fotografia
45:09più corretta
45:10della situazione
45:11e una realtà
45:12tra rapporti
45:13di generazione
45:14tra generazioni
45:15più corretta
45:16una cosa
45:20magari
45:20che è emersa
45:22forse
45:22ma mi piace
45:23sottolinearla
45:24come
45:24le azioni
45:26che vengono fatte
45:26devono essere fatte
45:27in maniera
45:28completa
45:29cioè non è che agire
45:30solamente sugli anziani
45:31succede qualche cosa
45:32dobbiamo agire
45:33su tutti
45:34anche sui giovani
45:35ecco
45:35in questa maniera
45:36possiamo arrivare
45:38a una longevità
45:39come dire
45:40consapevole
45:41allora
45:46prima di chiudere
45:47ho un'ultimissima domanda
45:49mentre parlavate
45:50allora
45:50diciamo
45:52atteso
45:53insomma
45:53la proposta
45:54che già
45:55sta emergendo
45:56di dare una continuità
45:57anche istituzionale
45:59al lavoro
45:59che state svolgendo
46:00il progetto
46:01del PNRR
46:02finisce nel
46:032026
46:04con un
46:05immagino
46:05report
46:06finale
46:06di lavoro
46:08dopodiché
46:11giustamente
46:12voi ditemi
46:12noi in qualche modo
46:13il filone
46:14della ricerca
46:15cercheremo
46:16di portarlo avanti
46:17e quindi
46:17in qualche modo
46:18l'interlocuzione
46:18con le istituzioni
46:19anche in che modo
46:20dare strutturalità
46:21a tutto questo
46:23a livello
46:25di
46:25indicatori
46:26attesi
46:27a livello
46:27europeo
46:29sul PNRR
46:30specificatamente
46:31c'è qualcosa
46:32oppure
46:32era
46:33diciamo
46:34l'obiettivo
46:34era semplicemente
46:35il prodotto
46:36dell'analisi
46:36finale
46:37insomma
46:38oppure
46:38una quantificazione
46:39di
46:40politiche
46:41di efficacia
46:42che nel contesto
46:43europeo
46:43sono state guardate
46:44come per esempio
46:45una potenzialità
46:46di un laboratorio
46:47Italia
46:48rispetto ad un tema
46:49che anche a livello
46:50europeo
46:50si sta
46:51evidenziando
46:52veramente
46:53l'idea
46:54è anche un po'
46:55questa
46:55nel senso
46:56che come sappiamo
46:57il PNRR
46:58doveva dare
46:59lo stimolo
47:00lo spunto
47:01e poi
47:02uno doveva cercare
47:03di creare
47:04quella possibilità
47:05di sicuro
47:06sì
47:07diciamo che
47:07noi stiamo cercando
47:08anche
47:09di portare
47:10il progetto
47:11alla conoscenza
47:12internazionale
47:13fra l'altro
47:14anche
47:14adesso andremo
47:15in Giappone
47:16perché
47:16è stato
47:17presenteremo
47:18anche al
47:19Padiglione Italia
47:20a Osaka
47:21perché infatti
47:22fra l'altro
47:23non so se avete letto
47:24anche recentemente
47:25gli stessi giornali
47:27il Giappone
47:28è ovviamente
47:29un altro
47:29delle popolazioni
47:30più longeve
47:31è molto attento
47:33quindi questo potrebbe
47:34essere effettivamente
47:35un grande
47:35una grande potenzialità
47:38di far vedere
47:38come l'Italia
47:39è assolutamente
47:41un
47:41come dire
47:43un faro
47:44un pilota
47:45che può
47:46che può essere
47:47utile anche
47:48insomma
47:49per altre
47:50situazioni
47:50altre contesti
47:52per l'onorevole
47:53Malavasi
47:54collegata
47:54che vuole fare
47:55una domanda
47:56un intervento
47:58prego
47:58buongiorno
48:00buongiorno
48:01chiedevo un'informazione
48:02rispetto
48:03un chiarimento
48:03rispetto
48:04alla piattaforma
48:06per la formazione
48:07dei cargiver
48:08di cui avete fatto
48:09un passaggio
48:10veloce
48:12nel senso che
48:12stiamo discutendo
48:13nella commissione
48:14dodicesima
48:15una legge
48:16nazionale
48:16per il riconoscimento
48:18dei cargiver
48:19e il tema
48:20della formazione
48:21è un elemento
48:21centrale
48:22sia per
48:23in due fasi
48:25diciamo
48:26stiamo riflettendo
48:27sia per
48:28accompagnare
48:29i cargiver
48:30rispetto agli aspetti
48:32anche sanitari
48:34legati comunque
48:35a patologie
48:35che non si conoscono
48:36ma anche rispetto
48:38al bisogno
48:39di informazioni
48:40in generale
48:41sulla presa
48:42in carico
48:42oltre al supporto
48:44psicologico
48:45che spesso
48:45è molto importante
48:46per queste persone
48:48che si trovano
48:48sempre un po' sole
48:50ad affrontare
48:51dei percorsi
48:52molto complicati
48:53con l'obiettivo
48:53ovviamente
48:54di riconoscere
48:55il diritto
48:56e il ruolo sociale
48:57che il cargiver
48:58svolge
48:59quindi mi interesserà
48:59capire meglio
49:00il contenuto
49:02dei corsi
49:04di formazione
49:04che avete previsto
49:05con questa piattaforma
49:06perché mi sembra
49:07molto interessante
49:08perché questo è un nodo
49:10cruciale
49:10io credo
49:11per accompagnare
49:12i cargiver
49:13e supportarli
49:14in questi percorsi
49:15di cura
49:15l'altro tema
49:16su cui stiamo riflettendo
49:18è capire
49:18in che modo
49:19supportare il cargiver
49:21nel momento
49:21in cui termina
49:23questo lavoro
49:23di cura
49:24perché la vita
49:24è lunga
49:26è articolata
49:27e
49:27non è sempre
49:29prevedibile
49:30in che modo
49:31poterlo supportare
49:32anche con una formazione
49:34mirata
49:34a reinserirsi
49:36nel mercato
49:36del lavoro
49:37perché
49:38potrebbe essere
49:40che un cargiver
49:40dedica una parte
49:41della sua vita
49:42a una persona
49:43non autosufficiente
49:44disabile
49:44anziana
49:45insomma
49:45la vita
49:47è imprevedibile
49:48quindi come
49:49riaccompagnarlo
49:50poi in un percorso
49:51per evitare
49:52che venga escluso
49:53dal mondo del lavoro
49:54a cui spesso
49:55deve rinunciare
49:57perché
49:57spesso sono donne
49:59in età lavorativa
49:59che svolgono
50:01oggi questo ruolo
50:02lei ha usato
50:03un termine
50:03che io condivido
50:04molto
50:04silenzioso
50:05abbiamo un esercito
50:06silenzioso
50:07nel nostro paese
50:08che è indispensabile
50:09collante
50:11di un sistema
50:11di welfare
50:12che altrimenti
50:12non sarebbe in grado
50:14nel sistema pubblico
50:15di reggere
50:15e quindi anche
50:17questo aspetto
50:17della riconversione
50:18professionale
50:19volevo capire
50:20se è un aspetto
50:20sicuramente
50:21delle riflessioni
50:22grazie
50:23grazie
50:25onorevole
50:25allora
50:27sulla piattaforma
50:29diciamo così
50:31è attualmente
50:33attiva
50:33quindi
50:34casomai
50:34si può anche
50:35andare
50:36può anche andare
50:37ovviamente
50:37a esplorarla
50:38e questo
50:39è il frutto
50:40di uno studio
50:41congiunto
50:41anche
50:42con colleghi
50:44che si occupano
50:45di psicologia
50:45ovviamente
50:46quindi
50:46questi corsi
50:47sono sostanzialmente
50:48mirati
50:49a cercare
50:50di dare
50:51sia delle indicazioni
50:52se vogliamo
50:53di tipo sanitario
50:54ma anche
50:54soprattutto
50:55di sostegno
50:56chiamiamolo
50:57psicologico
50:58a queste persone
50:59che si devono
51:00appunto
51:01che si dedicano
51:02che si dedicano
51:03appunto
51:04all'attenzione
51:06nei confronti
51:07di persone
51:07che purtroppo
51:08stanno
51:09meno bene
51:10forse
51:11volevi aggiungere
51:12qualcosa
51:13anche tu
51:13sì
51:16dunque
51:17l'idea
51:18è quella
51:19di
51:20immaginare
51:22delle fasi
51:24del corso
51:24della vita
51:25che non siano
51:26così fisse
51:27come lo siano
51:27state finora
51:28cioè la nostra vita
51:30è caratterizzata
51:31fondamentalmente
51:32in tre fasi
51:33no
51:33la formazione
51:34l'istruzione
51:35la formazione
51:36poi una fase
51:38lavorativa
51:38e una lunga
51:40sempre più lunga
51:41fase
51:42post
51:43lavorativa
51:44spesso
51:45in buona salute
51:46e
51:47allora
51:47l'idea
51:48è quella
51:48di rendere
51:50diciamo
51:50intanto
51:51di favorire
51:52una formazione
51:54continua
51:55quindi
51:55che non lasci
51:58indietro
51:58le persone
51:59che vengano
52:00aggiornate
52:00continuamente
52:01perché questo
52:02potrebbe
52:03aiutare
52:05supportare
52:06l'idea
52:08di carriere
52:09più flessibili
52:10cioè il fatto
52:11di potersi
52:12poter pensare
52:14a periodi
52:15di pausa
52:17di aspettativa
52:18per prendersi
52:20la cura
52:21insomma
52:22il carico
52:23della cura
52:24che spesso
52:25è a carico
52:26appunto
52:26delle donne
52:27tra figli
52:29piccoli
52:30e genitori
52:30anziani
52:31più a cuor
52:34leggero
52:35cioè
52:35sapendo
52:36che poi
52:37non hanno
52:40particolare
52:40queste donne
52:41non hanno
52:41non si ha
52:42particolare
52:43difficoltà
52:43a rientrare
52:44nel mondo
52:45del lavoro
52:45perché appunto
52:46persone
52:47comunque
52:48formate
52:49continuamente
52:49formate
52:50e quindi
52:51il periodo
52:52di aspettativa
52:53o queste fasi
52:54diciamo
52:54di lavoro
52:55di cura
52:57e non
52:58potrebbero
52:59non destare
53:00troppa
53:00preoccupazione
53:01in termini
53:02di carriera
53:03e anche
53:04quindi
53:04di guadagno
53:05di reddito
53:06perché appunto
53:07è possibile
53:09l'idea
53:09è quella
53:09di possibile
53:10di recuperare
53:12diciamo
53:13in una fase
53:14più avanzata
53:15quindi
53:16è proprio
53:17diciamo
53:17stravolgere
53:19un po'
53:20l'idea
53:20che noi abbiamo
53:21del nostro
53:22corso di vita
53:22e quindi
53:23rendere
53:24avere
53:26delle fasi
53:26più flessibili
53:27avere
53:27delle carriere
53:28più flessibili
53:29bene
53:35non ci sono
53:36altri
53:37interventi
53:39quindi
53:39davvero
53:40ringraziare
53:41nuovamente
53:42la professoressa
53:42Petrucci
53:43e
53:44la professoressa
53:46scusi
53:47Bardi
53:48mi perdoni
53:49dichiaro
53:50conclusa
53:51l'audizione
53:52ma
53:52auspicando appunto
53:54che la collaborazione
53:55con questa
53:55commissione
53:56possa proseguire
53:57grazie
53:58grazie a tutti
54:00grazie