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https://www.pupia.tv - Roma - ​​Effetti transizione demografica - Audizione Bankitalia
Alle 11.30 la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto ha svolto presso la sala del IV piano di Palazzo San Macuto audizione di rappresentanti di Bankitalia. (15.04.25)

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Trascrizione
00:00:00L'ordine del giorno reclaudizione dei rappresentanti della Banca d'Italia, che ringrazio davvero di cuore per la disponibilità a partecipare ai lavori della nostra Commissione.
00:00:12Ricordo che la Commissione ha ritenuto di avviare i propri lavori con un ciclo iniziale di audizioni dei soggetti istituzionali più qualificati a fornire alla medesima i principali elementi informativi necessari per lo svolgimento delle sue funzioni ai sensi della delibera istitutiva.
00:00:27Nelle precedenti settimane si sono svolte le audizioni dei presidenti del CNEL e dell'Istat e dei rappresentanti del Censis e dell'Inps.
00:00:35Per la Banca d'Italia sono oggi presenti il dottore Andrea Brandolini, vice capo del Dipartimento di Economia e Statistica, Pietro Tomasini e degli Anna Viviano, dirigenti del medesimo Dipartimento.
00:00:47Gli auditi hanno anche oggi reso a disposizione, per questo le ringraziamo, una memoria che è in distribuzione.
00:00:57Ovviamente questa stessa memoria, chiedo, dovrebbe essere pubblicata, ma solo se abbiamo il consenso da parte del dottore Tommasino,
00:01:11in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.
00:01:14Bene, do quindi la parola al dottor Brandolini, al dottor Tommasino e alla dottoressa Viviano per lo svolgimento della loro audizione.
00:01:23Grazie.
00:01:28Buongiorno, signora Presidente, onorevoli deputati.
00:01:32Ringrazio questa Commissione per aver invitato la Banca d'Italia a svolgere proprie considerazioni su un tema centrale,
00:01:37come i cambiamenti che potranno derivare alla società e all'economia italiana dalle attuali tendenze demografiche.
00:01:44Abbiamo dato un testo molto lungo, non leggerò tutto per ragione di tempo, cercherò di concentrarmi sui punti principali.
00:01:53L'invecchiamento della popolazione è un processo globale, è più veloce di quanto non ci si aspettasse solamente dieci anni fa.
00:01:59È riflesso sia di un significativo miglioramento nello stato di salute della popolazione,
00:02:04sia di una diminuzione della fecondità più rapida del previsto anche in alcune economie dell'Asia,
00:02:09in primis la Cina e dell'America Latina.
00:02:13Nello scenario mediano delle ultime proiezioni demografiche delle Nazioni Unite,
00:02:17la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere un picco di poco superiore ai 10 miliardi di persone
00:02:22intorno alla metà degli anni Ottanta di questo secolo, per poi diminuire lentamente.
00:02:26Da quel periodo in avanti la speranza di vita e la nascita oltrepasserà gli 80 anni
00:02:31e le persone di 65 e più anni saranno più numerose di quelle con meno di 18 anni.
00:02:38L'Italia appartiene al gruppo di Paesi in cui questa evoluzione demografica è già in corso da tempo
00:02:43e sarà più accentuata.
00:02:45Nonostante un consistente afflusso di immigrati, la popolazione residente nel Paese è in calo dal 2015.
00:02:51Secondo le proiezioni dell'Istat, tale tendenza si intensificherà da qui al 2050,
00:02:55per effetto di un numero di nascite insufficiente a compensare quello dei decessi,
00:03:00malgrado il saldo migratorio rimanga positivo.
00:03:03Il prolungato calo delle nascite e l'invecchiamento delle corti del baby boom
00:03:07comporteranno una diminuzione del numero delle persone in età da lavoro ancora più intensa.
00:03:11Nel 2050 la popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni
00:03:15sarà inferiore ai 30 milioni di unità, circa un milione in meno di quanto non fosse nel 1950.
00:03:21Tra ogni 10 persone in età da lavoro vi saranno 8 bambini e anziani rispetto agli attuali 6.
00:03:29La memoria è corredata da una decina di grafici, agli quali si rimane nel testo.
00:03:36Non li cito volta per volta, ma possono essere molto utili per capire le tendenze a cui mi riferisco.
00:03:42Il calo della popolazione e il suo invecchiamento avranno profonde ripercussioni su molti aspetti.
00:03:50In questo mio intervento considererò due questioni in particolare,
00:03:53le conseguenze sul mercato del lavoro e per questa via sulla crescita economica
00:03:57e l'impatto sulle finanze pubbliche.
00:04:00Gli andamenti demografici determinano il numero delle persone potenzialmente disponibili a lavorare
00:04:06e così influenzano uno degli input fondamentali del processo produttivo.
00:04:10La partecipazione effettiva al mercato del lavoro dipende da molti fattori,
00:04:14tra cui le condizioni della domanda di lavoro e varie scelte individuali,
00:04:17percorso scolastico, impegni familiari e aumento del pensionamento.
00:04:21Ma in generale l'invecchiamento della popolazione tende a ridurre il numero delle persone in età da lavoro
00:04:25convenzionalmente fissata tra i 15 e i 64 anni.
00:04:29Una minore disponibilità di manodopera ha meccanicamente un effetto negativo sulla crescita economica,
00:04:35se non è compensato da una maggiore intensità di lavoro o da una sua maggiore produttività.
00:04:40Per illustrare questo punto è utile condurre un esercizio di contabilità della crescita.
00:04:46L'andamento del prodotto interno lordo pro capite, in termini reali,
00:04:49può essere scomposto nel contributo di quattro fattori.
00:04:52La quota di popolazione in età da lavoro,
00:04:55la quota di questa popolazione che è effettivamente occupata,
00:04:58il tasso di occupazione,
00:05:00il numero di ore lavorate in media di ogni occupato,
00:05:03la produttività oraria, ovvero la quantità di beni o servizi prodotta con un'ora di lavoro.
00:05:09Il primo fattore è il reciproco del tasso di dipendenza più uno,
00:05:13definito come rapporto tra il numero dei bambini e degli anziani
00:05:17e quello degli adulti in età da lavoro.
00:05:18È questo termine che risente più direttamente dell'invecchiamento della popolazione.
00:05:22Dal 1950 al 2024 il PIL reale pro capite è aumentato di 6,7 volte,
00:05:31a un tasso medio anno del 2,6%.
00:05:34L'aumento è interamente attribuibile al miglioramento della produttività del lavoro,
00:05:39solo in piccola parte eroso da una riduzione dell'orario di lavoro per addetto.
00:05:44Considerando tra i sottoperiodi di 25 anni della storia italiana,
00:05:49si osserva come il netto rallentamento del PIL reale pro capite
00:05:53abbia essenzialmente riflesso quello della produttività del lavoro.
00:05:58Il contributo delle ore lavorate per addetto è stato sempre negativo
00:06:01nei primi 25 anni per effetto della riduzione degli orari di lavoro contrattuale,
00:06:08negli anni 2000 per la diffusione degli impieghi a termine e a tempo parziale.
00:06:12Il contributo del tasso di occupazione, inizialmente negativo,
00:06:17è divenuto positivo nel secolo attuale.
00:06:19L'andamento del tasso di dipendenza ha dato un apporto positivo
00:06:22allo sviluppo nell'ultimo quarto del secolo scorso,
00:06:25con l'ingresso nel mercato del lavoro delle coorti e del baby boom,
00:06:28ma successivamente ha avuto un effetto depressivo,
00:06:31con il progressivo invecchiamento della popolazione.
00:06:35Nei prossimi 25 anni, se i tassi di occupazione,
00:06:38gli orari di lavoro e la produttività oraria rimanessero immutati sui livelli attuali,
00:06:44il caldo della popolazione in età da lavoro
00:06:46implicherebbe una diminuzione dell'input di lavoro e quindi del PIL
00:06:50dello 0,9% all'anno.
00:06:53La riduzione del PIL pro capita sarebbe più contenuta,
00:06:55lo 0,6% annuo,
00:06:57per effetto della parallela flessione della popolazione complessiva.
00:07:02Quali fattori possono contrastare queste dinamiche demografiche negative?
00:07:05Le nascite.
00:07:10Nelle economie avanzate, il tasso di fecondità è da tempo diminuito
00:07:13al di sotto della soglia di 2,1 figli per donna,
00:07:16il valore che manterrebbe la popolazione stazionale nel lungo periodo.
00:07:20La tendenza è particolarmente pronunciata in Italia,
00:07:22dove è sceso nel 2024 al minimo storico di 1,18 figli per donna.
00:07:27Le proiezioni dell'Istat,
00:07:29che si basano sui giudizi espressi da un gruppo selezionato di esperti di demografia,
00:07:33incorporano un recupero della fecondità nei prossimi anni.
00:07:37Nel 2050 il numero medio di figli per donna salirebbe a 1,38% nello scenario mediano,
00:07:43a 1,59%, un valore prossimo a quello della Francia di oggi,
00:07:47nel limite superiore dell'intervallo di confidenza al 90%.
00:07:50Le previsioni dell'Istat sono probabilisti che hanno un intervallo di confidenza
00:07:55intorno allo scenario mediano, come forse il Presidente Kelly vi ha già raccontato.
00:08:01Nonostante la flessione della fecondità che si è realizzata,
00:08:04questo recupero appare possibile se si tiene conto del fatto
00:08:07che la maggior parte delle coppie continua a desiderare due figli.
00:08:11È però necessario che non solo la politica, ma anche l'intera società e il sistema produttivo
00:08:15riconoscano la centralità del tema della natalità e adottino politiche e azioni concrete
00:08:21a sostegno dei progetti di procreazione delle giovani coppie.
00:08:25Nel progettare le politiche a sostegno della natalità va considerato che non vi è più
00:08:29una contrapposizione tra occupazione femminile e procreazione.
00:08:33Al contrario, dalla metà degli anni Ottanta nelle economie avanzate,
00:08:37il tasso di fecondità è più alto, dove è più elevata la partecipazione delle donne
00:08:41al mercato del lavoro. Qui ci sono un paio di grafici che lo mostrano per l'Italia.
00:08:46Anche il basso tasso di occupazione giovanile rappresenta in Italia
00:08:50un ostacolo alla realizzazione dei progetti di costruzione di una famiglia.
00:08:55I giovani italiani escono tardi dal nucleo di origine, in media 30 anni nel 2023,
00:08:59contro i 26,4 nell'area dell'euro. L'età media al parto delle donne italiane
00:09:04è pari a 32 anni e mezzo ed è superiore ai 31,6 anni della media dell'area.
00:09:11Le politiche che incoraggiano la partecipazione al lavoro dei giovani
00:09:14avrebbero dunque il duplice vantaggio di sostenere l'espansione dell'input di lavoro
00:09:18e di contrastare il declino della natalità.
00:09:22La scelta di avere figli può essere sostenuta dai servizi alle famiglie
00:09:25e dai trasferimenti monetari.
00:09:28Secondo la letteratura economica, l'offerta di servizi è più efficace
00:09:32dei trasferimenti monetari nel permettere alle giovani coppie
00:09:35di realizzare i propri desideri circa il numero di figli.
00:09:37In particolare è importante il rafforzamento dei servizi educativi
00:09:41per la prima infanzia, che facilitano la partecipazione al mercato del lavoro
00:09:45dei genitori, oltre ad avere effetti positivi sui rendimenti scolastici
00:09:49dei bambini.
00:09:51I risultati non sono invece univoci relativamente all'efficacia
00:09:54dei sussidi monetari.
00:09:56Nei casi in cui si sono stimati effetti positivi sulla natalità,
00:10:00gli incentivi sono di ammontare assai elevato, generalmente di un ordine
00:10:03di grandezza superiore al 20% del reddito medio della donna.
00:10:08Un rilevante cambiamento nelle scelte di fecondità modificherebbe
00:10:11le dinamiche demografiche di lungo periodo, ma non potrebbe comunque
00:10:15compensare il calo della popolazione in realtà da lavoro nel medio periodo.
00:10:19Nell'orizzonte al 2050, qui considerato, le maggiori nascite tenderebbero
00:10:24peraltro ad aumentare il tasso di dipendenza e, di conseguenza,
00:10:27l'impatto negativo della demografia sulla dinamica del PIB pro capita.
00:10:31Un fattore demografico che può controbilanciare il saldo naturale
00:10:36negativo anche nel breve periodo è l'immigrazione.
00:10:39L'ingresso di cittadini stranieri ha interamente sostenuto la crescita
00:10:42della popolazione residente dall'inizio degli anni 2000 fino al 2014.
00:10:46Ciò non è più avvenuto dal 2015, quando i flussi in entrata si sono ridotti
00:10:51e l'immigrazione di italiani e stranieri è aumentata.
00:10:55L'immigrazione è stata finora cruciale per colmare i vuoti creati
00:10:59del mercato del lavoro dal declino della popolazione autoctona.
00:11:03Nel 2024 gli stranieri rappresentavano il 10,5% dell'occupazione totale,
00:11:09ma raggiungevano il 15,1% tra gli operai e gli artigiani
00:11:13e il 30,1% tra il personale non qualificato.
00:11:17Erano il 16,9% nelle costruzioni e il 20% in agricoltura.
00:11:22I lavoratori immigrati per lo più svolgono occupazioni di bassa qualità
00:11:26e peggio retribuite, meno accette ai lavoratori italiani.
00:11:31Anche nei prossimi anni i flussi migratori svolgeranno un ruolo determinante.
00:11:36Nelle proiezioni dell'Istat l'andamento della popolazione residente
00:11:39incorpora un consistente afflusso netto dall'estero.
00:11:42L'immigrazione complessiva dal 2024 al 2050 è pari a 5 milioni di persone
00:11:47nello scenario mediano, con un intervallo di previsione tra 3,4 e 6,7 milioni.
00:11:55La trazione e l'integrazione degli stranieri sono processi complessi
00:11:59e in continua evoluzione, che necessitano strumenti efficaci e aggiornati
00:12:03secondo le migliori esperienze internazionali.
00:12:05Sono necessarie politiche che garantiscano flussi migratori e regolari,
00:12:09che incontrino le necessità delle imprese e assicurino un'integrazione completa
00:12:14per chi arriva nel Paese.
00:12:15Nel contesto normativo attuale permangono spazi per migliorare significativamente
00:12:22l'attrattività dell'Italia, in particolare per i lavoratori stranieri qualificati.
00:12:28Interventi che, oltre alla formazione linguistica, favoriscono il riconoscimento
00:12:32delle qualifiche professionali ottenute all'estero, permetterebbero di massimizzare
00:12:35i benefici a lungo termine dell'immigrazione meno qualificata, come dimostrato
00:12:39dall'evidenza internazionale.
00:12:41L'aumento dei tassi di partecipazione può contribuire in modo sostanziale
00:12:46ad accrescere l'input di lavoro, contrastando gli effetti del declino demografico.
00:12:52Ciò è avvenuto dall'inizio degli anni 2000 a oggi.
00:12:54Potrà continuare a farlo nei prossimi 25 anni, solo se ci saranno cambiamenti significativi
00:12:59nella domanda e nell'offerta di lavoro.
00:13:02Se i tassi di partecipazione per genere e classi di età continuassero a crescere
00:13:09allo stesso ritmo dell'ultimo decennio, a parità di tutte le altre condizioni,
00:13:14il PIL calerebbe di quasi il 9% da qui al 2050, dell'1,6% in termini pro capita.
00:13:21Vi sono ampi i margini su cui si può intervenire.
00:13:24Nonostante i progressi degli ultimi 15 anni, il tasso di partecipazione italiano del 2024
00:13:29era ancora il più basso nell'Unione Europea.
00:13:32Pare al 66,6%, era di circa 9 punti percentuali inferiore alla media europea.
00:13:39Il divario era particolarmente ampio tra le donne e i più giovani.
00:13:44La partecipazione femminile.
00:13:45Nella fascia d'età tra i 15 e i 64 anni, nel 2024, era attivo il 57,6% delle donne,
00:13:52oltre 13 punti percentuali in meno della media europea.
00:13:55Nel mezzogiorno tale quota era appena il 43,1%.
00:14:01Le donne rappresentano circa due terzi di chi non cerca né è disponibile a lavorare.
00:14:07Escludendo le studentesse, i carichi di cura familiari sono il principale ostacolo al lavoro
00:14:11per oltre metà di queste donne.
00:14:14Vi è ampia evidenza che la nascita di un figlio abbia un impatto negativo
00:14:18sia sulla probabilità che le donne rimangano in mercato del lavoro dopo la maternità,
00:14:23sia sui redditi di quelle che invece continuano a lavorare.
00:14:27Queste penalizzazioni subite dalle donne con i figli,
00:14:30rispetto alle donne senza figli e in misura ancora più forte rispetto agli uomini,
00:14:34sono particolarmente persistenti.
00:14:36Lo mostrano i grafici che vedete, la figura 8 a cui si fa riferimento.
00:14:41Se in Italia si rimuovessero gli ostacoli che impediscono alla donna di continuare a lavorare
00:14:46dopo la maternità, nei prossimi vent'anni si riuscirebbe a colmare più di un terzo
00:14:50del divario di genere nell'occupazione.
00:14:54Per progredire verso questo obiettivo sono necessarie politiche pubbliche mirate.
00:14:58Come già menzionato, tra le misure più efficaci rientrano l'ampliamento dell'offerta di servizi
00:15:02per l'infanzia, accessibile e di qualità, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno,
00:15:07dove la copertura è particolarmente bassa,
00:15:09e la previsione è che alcuni trasferimenti monetari siano condizionati all'acquisto di servizi di cura,
00:15:14riservando un trattamento preferenziale e nuclei in cui entrambi i genitori lavorano.
00:15:20È inoltre fondamentale promuovere un'equa distribuzione dei compiti domestici e di cura,
00:15:24ad esempio incentivando un maggior utilizzo del congedo parentale da parte dei padri.
00:15:30Una politica incentrata solo sulle neomadri avrebbe però un effetto contenuto.
00:15:35Se si riuscisse a coinvolgere tutte le donne, anche quelle che hanno avuto figli in passato
00:15:40e sono attualmente non occupate,
00:15:42si riuscirebbe a chiudere gran parte del divario occupazionale di genere in Italia.
00:15:46Andrebbero disegnati incentivi alle imprese mirati,
00:15:50oltre a specifiche forme di politica attive,
00:15:52come programmi di formazione e assistenza nella ricerca di lavoro.
00:15:56Le riforme pensionistiche introdotte negli anni 90
00:16:00hanno sospinto la partecipazione al mercato del lavoro nelle fasce di età più avanzate.
00:16:04Questa tendenza si è riflessa in un aumento dell'età media effettiva di pensionamento per vecchiaia
00:16:08da 62,1 anni nel 2012 a 64,6 nel 2023.
00:16:16Il prolungamento della vita lavorativa non discende solo dalle regole previdenziali,
00:16:22ma anche dal miglioramento delle condizioni di salute.
00:16:25Nel 2024 la speranza di vita a 65 anni era pari a 22,2 anni,
00:16:30quasi due in più rispetto a vent'anni prima.
00:16:32Ancora più marcato è stato l'incremento della speranza di vita in buona salute alla stessa età,
00:16:38passata da 7,5 anni nel 2013 a 10,1 nel 2022,
00:16:43ultimo dato disponibile,
00:16:45un valore superiore di un anno rispetto alla media dell'Unione Europea.
00:16:48L'allungamento ulteriore della vita lavorativa appare più facilmente perseguibile
00:16:55per i lavoratori impiegati in professioni a medio-alto contenuto cognitivo,
00:16:59per le quali la produttività tende a ridursi più lentamente con l'età e non dipende dalla forza fisica.
00:17:05In Italia, tuttavia, persiste un'levata quota di occupazioni ad alta intensità manuale.
00:17:10In Italia la partecipazione è particolarmente bassa anche tra i giovani.
00:17:15Il divario rispetto agli altri principali paesi europei dipende da vari fattori.
00:17:20Gli studenti universitari impiegano più tempo per conseguire la laurea,
00:17:24in media all'età di 25 e 7 anni nel 2023,
00:17:27e una volta laureati incontrano maggiore difficoltà nell'inserimento nel mondo del lavoro.
00:17:32Inoltre, in Italia, solo l'8,7% degli studenti tra i 15 e i 29 anni
00:17:37lavora o è in cerca di un lavoro durante gli studi,
00:17:41a fronte del 28,6% nella media dell'Unione Europea.
00:17:45I dati sono riferiti al 2023.
00:17:48Questi fattori contribuiscono a spiegare perché l'aumento dei livelli di istruzione,
00:17:52fenomeno in sé positivo e osservato anche nel resto d'Europa,
00:17:55si sia accompagnato in Italia a un marcato calo della partecipazione giovanile al lavoro.
00:17:59Dal 2004 a oggi, il tasso di attività nella fascia 15-34 anni è sceso di quasi 10 punti percentuali.
00:18:09È importante evitare che la maggiore frequenza degli studi superiori
00:18:12si riflette in un allontanamento dei giovani dal mercato del lavoro.
00:18:17Allo stesso tempo, è necessario adottare politiche che coinvolgano l'ampio numero di giovani
00:18:21che non lavorano né partecipano a corsi di studio o formazione,
00:18:25che rappresentano il 15,2% dei giovani tra i 15 e i 29 anni.
00:18:29Se nel 2050 i tassi di partecipazione dei giovani e delle donne raggiungessero quelli
00:18:37che si osservano attualmente nella media dell'UE, senza un aumento della produttività del lavoro,
00:18:43il PIL pro capite rimarrebbe sostanzialmente stabile, ma quello complessivo si ridurrebbe del 6-8%.
00:18:50Solo raggiungendo i livelli più elevati tra i Paesi dell'Unione Europea, quelli della Svezia,
00:18:55si riuscirebbe a compensare il calo del PIL complessivo.
00:18:59Una sostanziale ripresa della produttività è quindi una condizione necessaria per la crescita economica del Paese.
00:19:06Dal 2000 la produttività oraria del lavoro è rimasta sostanzialmente stagnante.
00:19:11Da tempo la Banca d'Italia si interroga sulle cause di questo ristagno e sulle possibili soluzioni.
00:19:18La loro trattazione esula dai temi di questa relazione, ma due aspetti meritano qui un accenno,
00:19:23in considerazione della loro interazione con il lavoro come fattore produttivo.
00:19:27La diffusione delle nuove tecnologie e le competenze dei lavoratori italiani.
00:19:32Gli investimenti in capitale necessari ad aumentare la produttività vanno di pari passo con l'adozione di nuove tecnologie,
00:19:38che possono spesso portare alla sostituzione di lavoro umano con macchie.
00:19:43Il diffuso timore che l'automazione possa portare a una massiccia distruzione di posti di lavoro
00:19:48non sembra finora aver avuto conferma.
00:19:52In un contesto di diminuzione della popolazione in realtà da lavoro,
00:19:55l'automazione potrebbe al contrario offrire la possibilità di conseguire a livelli di produttività più elevata,
00:20:00sopperendo al ridimensionamento dell'offerta di lavoro.
00:20:05L'allungamento della vita lavorativa e il rapido progresso tecnologico
00:20:09rafforzano la necessità di considerare l'accumulazione di capitale umano
00:20:12come un investimento lungo tutto l'arco della vita.
00:20:16Nel corso di una carriera sempre più lunga emergeranno nuove tecniche
00:20:19e quelle esistenti diventeranno rapidamente obsolete.
00:20:21La formazione continua e la riqualificazione dei lavoratori adulti
00:20:25assumono quindi un'importanza pari a quelli dell'istituzione formale,
00:20:29sia per contrastare il deterioramento delle competenze acquisite in passato,
00:20:32sia per fornirne di nuove, necessarie ad affrontare transizioni tecnologiche complesse.
00:20:38L'Italia in questo campo è in ritardo rispetto ai Paesi più avanzati.
00:20:42Passo ora al secondo gruppo di argomenti, quelli relativi alla finanza pubblica.
00:20:49Le dinamiche demografiche sottoporranno lo Stato sociale italiano a forti tensioni,
00:20:56che andranno conciliate con l'esigenza di ridurre il debito.
00:21:00A parità di politiche, nei prossimi 25 anni,
00:21:02la spesa pubblica legata all'invecchiamento della popolazione
00:21:05è destinata a crescere il rapporto al PIL.
00:21:08Secondo le più recenti proiezioni dell'Aging Report,
00:21:11il totale delle erogazioni per pensioni, sanità, assistenza a lungo termine e istruzione
00:21:16passerebbe da circa il 27% del prodotto nel 2022-2024
00:21:21a oltre il 28% nella seconda metà degli anni 30.
00:21:25Per poi gradualmente scendere a poco più del 25% nel 2070,
00:21:29ultimo anno considerato dall'esercizio.
00:21:31L'Aging Report è curato congiuntamente dall'Economic Policy Committee Aging Working Group
00:21:38e dalla Commissione Europea,
00:21:40e usa metodologie armonizzate tra Paesi europei.
00:21:45Diventeranno allo stesso tempo ancora più evidenti
00:21:48alcune storiche lacune del nostro welfare,
00:21:50che possono essere colmate solo con riforme potenzialmente dispendiose.
00:21:54La spesa pubblica allecata all'età in larga parte riflette in livello e in dinamica
00:22:02quella per le pensioni.
00:22:04L'incidenza di queste ultime salirebbe da poco meno del 16% del PIL nel 2022-2024
00:22:10a un massimo superiore al 17% nel 2036.
00:22:14Calerebbe poi sotto il 14% negli anni 60.
00:22:17Questo profilo temporale è sostanzialmente spiegato da due fattori
00:22:22che in parte interagiscono fra loro, demografia e riforme.
00:22:26Soprattutto nei prossimi anni le spese saranno aumentate
00:22:29dal pensionamento delle corti del baby boom,
00:22:31il cui peso sarà solo parzialmente controbilanciato
00:22:33dal graduale passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo.
00:22:39Nel più lungo termine l'incidenza delle pensioni sul PIL
00:22:41sarà invece diminuita sia dalla piena applicazione del nuovo regime
00:22:44sia dalla riduzione del numero di pensionati.
00:22:48Il sistema contributivo presenta numerosi aspetti positivi.
00:22:52Lo stretto legame di natura attuariale
00:22:53tra il valore atteso dei trattamenti che si riceveranno
00:22:56durante il pensionamento
00:22:58e i contributi versati durante la vita lavorativa
00:23:00costituisce un incentivo all'offerta di lavoro,
00:23:04garantisce la sostenibilità finanziaria del sistema
00:23:06ed evita disparità di trattamento fra generazioni.
00:23:10Inoltre, visti i requisiti minimi per il pensionamento
00:23:13e le elevate aliquote contributive,
00:23:14il contenimento della spesa non richiederebbe una decurtazione sostanziale
00:23:18dei trattamenti,
00:23:19almeno perché ha profili di carriera regolare.
00:23:22Il tasso di sostituzione netta,
00:23:24cioè il rapporto fra il primo assegno pensionistico
00:23:27e l'ultimo stipendio,
00:23:28entrambi al netto di imposto e contributo,
00:23:31di pari oggi in media circa l'80%
00:23:33per un lavoratore dipendente che accede alla pensione di vecchiaia,
00:23:36si manterebbe al 75% nel lungo periodo.
00:23:40Per i lavoratori che aderiscono alla previdenza complementare,
00:23:43il tasso di sostituzione sarebbe più alto.
00:23:47Perché esperienze di lavoro discontinue e frammentare,
00:23:50tuttavia, i contributi accumulati
00:23:52potrebbero essere insufficienti a garantire trattamenti adeguati.
00:23:55In linea di principio,
00:23:57le caratteristiche del sistema contributivo
00:23:59potrebbero consentire,
00:24:00perché è pienamente soggetto alle nuove regole,
00:24:03forme ulteriori di flessibilità in uscita.
00:24:05Si potrebbero anche introdurre forme di rendimento minimo garantito
00:24:08in modo da ridurre i rischi di natura macroeconomica
00:24:11a cui sono esposti gli assicurati.
00:24:14Se attuate senza intaccare il principio dell'equità attuariale,
00:24:17queste modifiche non metterebbero in questione
00:24:19la sostenibilità del sistema.
00:24:22Aumenterebbero però la spesa nel breve medio periodo,
00:24:24assorbendo risorse che potrebbero essere altrimenti dedicate
00:24:28a rafforzare la protezione sociale
00:24:30contro altri rischi altrettanti meritevoli di tutela.
00:24:35Tra i principali paesi dell'area dell'euro,
00:24:36l'Italia è quella che oggi spende di più per pensioni.
00:24:39Cinque punti di PIL più della Germania,
00:24:41due della Spagna, uno della Francia.
00:24:43Viceversa, per la sanità e per l'assistenza di lungo termine,
00:24:46restina meno risorse sia della Germania sia della Francia.
00:24:52Gli oneri complessivi per la sanità
00:24:54sono attualmente a poco più del 6% del PIL.
00:24:58L'Aging Report, che considera un aggregato al netto delle spese
00:25:01connesse con l'assistenza a lungo termine,
00:25:04stima nello scenario di base una sostanziale stabilità
00:25:06fino al 2070.
00:25:08Il profilo atteso dalla spesa si manterebbe più basso
00:25:10di 1,7-2,5 punti percentuali del PIL
00:25:13di quello tedesco e francese.
00:25:15In prospettiva, il Servizio Sanitario Nazionale
00:25:19dovrà far fronte alla fuoriuscita per il pensionamento
00:25:21di una quota rilevante del personale,
00:25:24allo stesso tempo in cui l'invecchiamento della popolazione
00:25:26genererà una domanda crescente per i suoi servizi.
00:25:29Nel prossimo decennio, il turno del personale
00:25:32e il potenziamento dell'assistenza territoriale
00:25:35previsto dal PIL
00:25:36Nazionale di Ripresa e Resilienza
00:25:38genereranno un fabbisogno di medici,
00:25:41compresi i medici di base e i pediatri,
00:25:43pari al 30% dell'attuale organico
00:25:45e di infermieri pari al 14%.
00:25:47Queste dinamiche sono ancora più pronunciate nel mezzogiorno.
00:25:51L'invecchiamento della popolazione
00:25:55accrescerà anche il numero delle persone non autosufficienti,
00:25:58ovvero le persone che hanno perso
00:25:59o ridotto le proprie capacità funzionali
00:26:01e non sono in grado di svolgere autonomamente
00:26:04le attività quotidiane.
00:26:06Per l'assistenza pubblica a lungo termine,
00:26:09l'Italia attualmente spende approssimativamente
00:26:11l'1,5% del PIL,
00:26:13un valore più alto di quello della Spagna, 0,8%,
00:26:15ma più basso di quello di Germania e Francia, 1,9%.
00:26:19Secondo le proiezioni di base dell'Aging Report,
00:26:22nei prossimi decenni queste erogazioni
00:26:24aumenteranno in quasi tutti i paesi dell'area.
00:26:28Per l'Italia l'incremento sarà di circa
00:26:30mezzo punto percentuale al 2,1% del PIL nel 2070.
00:26:35Questa stima riflette il solo invecchiamento,
00:26:37sotto l'ipotesi che le politiche restano invariate.
00:26:40Sono motivi per prevedere che le politiche
00:26:42per la non autosufficienza verranno riformate.
00:26:47A fronte del previsto aumento della domanda di cura,
00:26:49si contrarrà in tutti i paesi
00:26:51la componente di offerta finora centrale,
00:26:54l'assistenza informale fornita dai familiari.
00:26:57Come si è visto, il numero degli adulti
00:26:59per ciascun anziano è destinato a diminuire fortemente.
00:27:03Secondo le proiezioni dell'Istat,
00:27:04il tasso di dipendenza degli anziani
00:27:05passerà da un valore prossimo al 42-63%
00:27:11nel periodo 2050-2070.
00:27:14Peseranno anche la tendenza dei nuclei familiari
00:27:18a diventare più piccoli e i maggiori tassi di attività delle donne,
00:27:21sulle quali tradizionalmente è grave il maggiore onere
00:27:23nella cura di familiari non autosufficienti.
00:27:28L'ampiamento del divario tra domande e offerta di cura
00:27:31si tradurrà in una forte pressione ad accrescere l'assistenza pubblica.
00:27:34Oltre ai congedi di cura per i familiari,
00:27:36le politiche sociali in quest'ambito
00:27:38si sono basate storicamente su due pilastri,
00:27:41le strutture residenziali a minore o maggiore intensità sanitaria
00:27:44e le prestazioni monetarie.
00:27:46I paesi scandinavi, che hanno incentrato gli interventi sul primo pilastro,
00:27:49hanno dovuto far fronte agli alti costi delle strutture
00:27:52e allo stesso tempo alla loro inadeguatezza
00:27:56nel preservare la rete di legami sociali degli anziani ospitati.
00:28:00In Italia i problemi principali della residenza sanitaria e assistenziali
00:28:04sembrano essere la frammentazione dell'offerta,
00:28:07il finanziamento e gli standard spesso insufficienti delle strutture.
00:28:11Anche i trasferimenti monetari, molto rilevanti nel Regno Unito e in Italia,
00:28:15non sono esenti da problemi.
00:28:17A fronte di una più facile attuazione rispetto alle prestazioni in natura
00:28:20e alla possibilità di modularli in base al livello di non autosufficienza al reddito,
00:28:25non vi è alcuna garanzia che il beneficiario riesca a utilizzare il sostegno ricevuto
00:28:29nel modo più adeguato.
00:28:31Nel caso di trasferimenti monetari senza vincolo di destinazione,
00:28:34comunitaria all'indennità di accompagnamento,
00:28:36il trasferimento può essere usato in modo addirittura illecito,
00:28:38utilizzando personale senza regolare contratto di lavoro.
00:28:43In futuro si potrebbero quindi sviluppare forme di intervento ibride,
00:28:47che da un lato favoriscano l'assistenza domiciliare
00:28:50e dall'altro condizionano l'utilizzo dei trasferimenti monetari
00:28:54a regole più stringenti,
00:28:56come l'acquisto di pacchetti predefiniti di servizi
00:28:58erogati dai soggetti accreditati sotto la consulenza di un operatore pubblico.
00:29:03Un ulteriore aspetto critico dello Stato sociale italiano
00:29:09è la complessità dell'assetto istituzionale,
00:29:11che coinvolge vari livelli di governo
00:29:13con modalità insufficientemente coordinate.
00:29:17Questa complessità comporta una tensione tra le risorse finanziarie necessarie
00:29:20per garantire i livelli essenziali
00:29:22e i vincoli di bilancio delle amministrazioni locali.
00:29:25In assenza di meccanismi preguativi adeguati,
00:29:28l'erogazione dei servizi è condizionata dalla disponibilità di risorse proprie,
00:29:32le coerenze di queste ultime nelle aree meno ricche del Paese
00:29:35e unitamente a una minore capacità amministrativa
00:29:37fanno sì che l'intervento pubblico locale sia più debole
00:29:40proprio nelle aree che ne avrebbero maggiormente bisogno.
00:29:43Queste forti differenze nella qualità e quantità dei servizi offerti sul territorio
00:29:47possono rappresentare un fattore che influenza alcune dinamiche demografiche
00:29:52e possono contribuire a spiegare perché il declino demografico
00:29:55sia più accentuato nel mezzogiorno.
00:29:57Nelle regioni meridionali, alla riduzione della natalità,
00:30:01si aggiunge un consistente deflusso di popolazione giovanile
00:30:05verso le regioni centro-settentrionali.
00:30:09Negli ultimi due decenni, le migrazioni interne hanno ridotto
00:30:12la popolazione nel mezzogiorno di oltre 900.000 persone,
00:30:15per più del 70% giovani fra i 15 e i 34 anni
00:30:18e per quasi un terzo laureate.
00:30:20Gli afflussi netti dall'estero non sono stati sufficienti
00:30:23a controbilanciare le migrazioni interne,
00:30:26segnalando che il mezzogiorno sia una destinazione
00:30:28scarsamente attrattiva anche per gli stranieri.
00:30:33I flussi migratori dal sud al nord del paese
00:30:36sono guidati da molteplici motivazioni,
00:30:39economiche e non.
00:30:40Vi rientra la ricerca di migliori opportunità di studio e di lavoro,
00:30:44ma vi rientrano anche fattori ambientali
00:30:47quale l'offerta dei servizi pubblici locali.
00:30:49Giungo ora alle conclusioni.
00:30:53Le questioni che ho discusso non sono nuove.
00:30:55Da tempo i demografi ci hanno avvisato
00:30:57di come la demografia del paese si sta evolvendo
00:31:00e dei rischi che può generare per l'economia e la società.
00:31:03Il tratto più preoccupante nei prossimi anni
00:31:05è il forte ridimensionamento della popolazione in età da lavoro.
00:31:09Se non vi saranno cambiamenti significativi,
00:31:11questo ridimensionamento è destinato a riflettersi
00:31:14in una diminuzione del prodotto del paese,
00:31:16rendendo più difficile mantenere il tenore di vita
00:31:19sin qui acquisito.
00:31:21Molti andamenti demografici non possono più essere modificati
00:31:23in modo sostanziale,
00:31:25ma ciò non significa che tracciano un destino inevitabile
00:31:27per l'economia.
00:31:29Le considerazioni precedenti suggeriscono
00:31:31che la riduzione della disponibilità di lavoro
00:31:34implicita nei trend demografici
00:31:36può essere contrastata in vari modi,
00:31:39aumentando la partecipazione al mercato del lavoro,
00:31:41soprattutto di donne e giovani,
00:31:43ancora molto bassa nel confronto internazionale,
00:31:45garantendo flussi migratori regolari,
00:31:47assicurando nel contempo che gli stranieri che sono
00:31:50e che arriveranno nel paese
00:31:51possano integrarsi pienamente,
00:31:53facilitando la partecipazione al lavoro
00:31:55anche in età più avanzate,
00:31:56grazie alle migliori condizioni di salute,
00:31:59sfruttando le possibilità di crescita e della produttività
00:32:01che offrono le nuove tecnologie.
00:32:04Politiche volte a conciliare lavoro e genitorialità,
00:32:07centrate più sull'offerta di servizi
00:32:09che sui trasferimenti monetari,
00:32:11possono aiutare ad avvicinare la fecondità
00:32:13a quella desiderata dalla maggior parte delle coppie.
00:32:16Al contempo,
00:32:17l'invecchiamento della popolazione
00:32:18crea nuove esigenze di cura e assistenza
00:32:21e richiede un ripensamento della spesa pubblica
00:32:24rivolta agli anziani non autosufficienti.
00:32:27Pur mantenendo una politica di bilancio prudente,
00:32:29le politiche pubbliche possono svolgere un ruolo fondamentale.
00:32:32Non è mio compito proporre misure specifiche,
00:32:35al di là delle considerazioni generali
00:32:37sviluppate in precedenza,
00:32:38ma è importante che gli interventi nei vari campi
00:32:41siano tra loro coordinati, coerenti e stabili nel tempo.
00:32:44Grazie.
00:32:49Grazie.
00:32:50Grazie davvero di cuore
00:32:52per questa davvero interessante,
00:32:55ampia e corredata con dati molto solidi
00:32:58e approfonditi in relazione.
00:33:00Darei quindi ora la parola ai colleghi commissari
00:33:03che possono formulare requisiti,
00:33:05osservazioni e richieste di chiarimenti.
00:33:08Prego.
00:33:10Onorevole Bergamini.
00:33:12Sì, grazie Presidente.
00:33:13Voglio ringraziare ovviamente anche il Dottor Brandolini
00:33:16per l'importante lavoro che ci ha appena spiegato,
00:33:20ci ha portato dati, come ho detto anche nelle Presidenti,
00:33:23audizioni che sono allarmanti per quanto concerne
00:33:25a livello Paese,
00:33:27perché comunque abbiamo una popolazione
00:33:29che sta invecchiando sempre di più ed è in diminuzione.
00:33:32Da quanto si percepisce ovviamente
00:33:33quelle leve che abbiamo a disposizione come politica
00:33:37sono quelle di riuscire ad incentivare
00:33:39l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro,
00:33:42evitare ovviamente che vadano verso l'estero
00:33:44e creare magari un'immigrazione di migranti regolari.
00:33:47Quindi quello che magari vorrei chiederle è,
00:33:52nella sua relazione,
00:33:53hanno detto che anche le migrazioni in alcune regioni del Sud
00:33:57cercano di non restare perché comunque trovano poco lavoro.
00:34:00Quindi vedo che la prima azione da fare
00:34:02sia proprio quella di riuscire a riportare
00:34:05tutto l'assetto delle varie regioni,
00:34:06anche nelle regioni del Sud,
00:34:09che abbiano quei servizi necessari e soddisfacenti
00:34:14per dare appunto risposta alla popolazione
00:34:16ed evitare appunto questa migrazione.
00:34:18Lei sa benissimo che c'è in atto anche
00:34:20questa riforma a livello regionale,
00:34:24quindi dell'autonomia regionale.
00:34:26Chiedo lei se un'autonomia regionale più forte
00:34:29che possa permettere ovviamente di impiegare più risorse,
00:34:32dare più servizi sui territori,
00:34:34potrebbe aiutare,
00:34:35magari è una domanda un po' provocatoria,
00:34:38a mantenere fermi quei flussi di persone
00:34:40che oggi invece magari si dirigono
00:34:41dalle regioni del Sud che hanno magari alcune
00:34:44meno servizi di altre
00:34:45e soprattutto trattenere magari quella parte di migranti
00:34:48e valutare una politica che ci possa permettere
00:34:52di formare sia dal punto di vista linguistico
00:34:54ma soprattutto dal punto di vista lavorativo
00:34:56quelle professionalità direttamente
00:34:58in paesi stranieri attraverso accordi
00:35:00che poi ci permettono di poterli
00:35:02direttamente posizionare all'interno
00:35:04delle nostre imprese, delle nostre aziende
00:35:05e all'interno del nostro sistema ovviamente sociale e produttivo
00:35:08che possa permettere di mantenere
00:35:11appunto questo diciamo
00:35:14che possa permettere di mantenere
00:35:17non questa riduzione così forte
00:35:20di demografica che stiamo subendo
00:35:23negli ultimi anni.
00:35:23Grazie Presidente, anche io ringrazio il Dottor Brandolini
00:35:34l'equipe qui presente della Banca d'Italia
00:35:38perché ci ha portato in un
00:35:42diciamo con un'articolazione forse
00:35:45ancora più ricca o comunque con spunti, dati ulteriori
00:35:54rispetto a quelli che avevamo già acquisito
00:35:56un quadro che ahimè ogni audizione conferma
00:36:02e ci lascia insomma ancora più attoniti
00:36:05per certi versi però appunto ancora più convinti
00:36:09forse di doverci impegnare poi con ovviamente le conclusioni
00:36:13e le sollecitazioni che dovranno scaturire da questa commissione
00:36:18rispetto a chi ovviamente è chiamato poi a decidere
00:36:24con l'urgenza del caso.
00:36:26a me hanno colpito insomma molto
00:36:28alcuni dati in particolare
00:36:31insomma un paio di tabelle
00:36:33la 4 e la 11
00:36:37la 4 che ovviamente ci conferma come
00:36:41nonostante le criticità
00:36:43e poi vorrei fare una domanda su questo
00:36:45del fenomeno migratorio
00:36:47è l'unico elemento che anche in prospettiva
00:36:52ci dà qualche speranza motivata
00:36:56di cambiare diciamo questo trend
00:37:01pressoché inarrestabile
00:37:05di recessione demografica.
00:37:07La figura 11 che sulla spesa pubblica
00:37:11ci dice chiaramente come questo decennio
00:37:14che è cominciato adesso
00:37:17dal 2025 al 2035
00:37:19ci sarà una crescita esponenziale
00:37:23sostenuta insomma
00:37:24ma anche maggiore dal grafico viene fuori
00:37:28rispetto a una comparazione con altri
00:37:31con altri grandi paesi dell'Unione Europea
00:37:34come la Germania, la Francia e la Spagna
00:37:36quindi ci costringe anche a essere
00:37:38anche rispetto ai nostri partner europei
00:37:40ancora più aggressivi.
00:37:42Mi pare di capire dalla vostra relazione
00:37:45che i due punti
00:37:47ma lo sapevamo già
00:37:49ma ripeto ce lo confermate
00:37:51anche con i vostri dati
00:37:52su cui intervenire sono
00:37:54le politiche per la natalità
00:37:57che poi giustamente voi dite
00:37:58sono più politiche rivolte ai servizi
00:38:00che non alla natalità
00:38:02cioè dare condizioni
00:38:04e offrire anche
00:38:06alle famiglie direi
00:38:08in particolare del sud
00:38:09perché perdere quasi un milione
00:38:11di cittadini nel giro di vent'anni
00:38:15è veramente un'emorragia
00:38:17che ci ricorda
00:38:19i grandi flussi migratori
00:38:22di altre epoche
00:38:23forse non ci riflettiamo abbastanza.
00:38:27Mi domando
00:38:28e questa è un po' la domanda
00:38:30relativamente al fenomeno migratorio
00:38:34se non dobbiamo intervenire
00:38:38con l'urgenza che richiede il caso
00:38:40con delle politiche più inclusive
00:38:44e anche diciamo di impatto
00:38:48non soltanto nel medio e lungo termine
00:38:51ma nel breve termine
00:38:53sia per rafforzare
00:38:56il necessario flusso di immigrazione
00:39:00in alcune aree
00:39:02voi avete citato tutto il comparto medico
00:39:05sanitario
00:39:06che ovviamente esponenzialmente
00:39:08già oggi
00:39:09ma con l'invecchiamento aumenterà
00:39:12quindi leggi che regolano
00:39:15e favoriscono l'immigrazione
00:39:16io sottolineo sempre
00:39:19venendo da un'esperienza di emigrazione
00:39:23tra l'altro anche a seguito di un incontro
00:39:26che ho avuto ieri con alcuni colleghi
00:39:28con tutti gli ambasciatori dell'America Latina
00:39:31che ci chiedevano preoccupati
00:39:33perché l'Italia
00:39:35con riferimento all'ultimo decreto
00:39:39approvato dal Consiglio dei Ministri
00:39:41il 27 marzo
00:39:42si sta orientando verso politiche di chiusura
00:39:46anche rispetto alle nostre collettività
00:39:49e alle generazioni di italiani
00:39:52nate all'estero
00:39:53perché il decreto sostanzialmente
00:39:55definisce che soltanto
00:39:58chi nasce in Italia
00:40:00fino alla seconda generazione
00:40:03trasferisce la cittadinanza
00:40:05e loro si facevano in qualche maniera
00:40:07interprete di una popolazione
00:40:08che sarebbe anche orientata
00:40:11in maniera favorevole
00:40:15a un'esperienza di studio
00:40:18di lavoro in Italia
00:40:19facevano anche, concludo,
00:40:21l'esempio di paesi
00:40:23come la Spagna e il Portogallo
00:40:25che rispetto a questo continente
00:40:27l'America Latina
00:40:28facevano programmi
00:40:30in materia di equipollenza
00:40:32dei titoli di studio
00:40:33di facilitazione
00:40:36e semplificazione
00:40:37dei visti di lavoro
00:40:40di riconoscimento della cittadinanza
00:40:42più interessanti
00:40:45e più attrattivi
00:40:46rispetto a quelli in essere
00:40:48da parte del nostro governo
00:40:51grazie
00:40:52abbiamo collegato
00:40:56l'onorevole Ricciardi
00:40:57che si era prenotato
00:41:02buongiorno
00:41:04mi sentite?
00:41:06allora intanto
00:41:07grazie
00:41:08per
00:41:08il metodo
00:41:11di analisi
00:41:12e la profondità
00:41:13io sarò transciante
00:41:15e le porrò
00:41:16una domanda
00:41:17intanto
00:41:18mi parli capire
00:41:20che noi
00:41:21da tutti i trend
00:41:22demografici
00:41:23le proiezioni economiche
00:41:25siamo un paese
00:41:26in caduta libera
00:41:27sto esagerando
00:41:28ma mi passi
00:41:29la drammatizzazione
00:41:30del termine
00:41:31noi abbiamo
00:41:34abbandonato da tempo
00:41:36forse non ce l'abbiamo
00:41:37mai avuto
00:41:37in Italia
00:41:38quello che storicamente
00:41:39molti paesi avevano
00:41:40ovvero
00:41:41la demografia
00:41:43utilizzata
00:41:43come strumento
00:41:44di potenza
00:41:45e mi chiedo
00:41:49uno
00:41:50se è possibile
00:41:52secondo lei
00:41:54continuare a intervenire
00:41:56perché lei
00:41:57giustamente
00:41:58facendo il suo mestiere
00:41:59ci ha proposto
00:42:00tutta una serie
00:42:01di interventi macro
00:42:03ma quasi chirurgici
00:42:05l'ha fatto
00:42:05in una maniera
00:42:06eccessivamente
00:42:07educata
00:42:08ovviamente
00:42:09a
00:42:09se abbiamo bisogno
00:42:10di interventi strutturali
00:42:12forti
00:42:13e quali
00:42:14secondo
00:42:15se ritiene
00:42:16necessario
00:42:17ripristinare
00:42:19l'intervento
00:42:19straordinario
00:42:20nel mezzogiorno
00:42:22ribalto esattamente
00:42:23la provocazione
00:42:24del collega
00:42:25che mi ha preceduto
00:42:26prima
00:42:26cioè
00:42:27se non sarebbe
00:42:28il caso
00:42:28abbiamo visto
00:42:29che la nascita
00:42:30delle regioni
00:42:31hanno distrutto
00:42:32la cassa
00:42:32per il mezzogiorno
00:42:33e tutte quelle strutture
00:42:34centralizzate
00:42:35che avevano
00:42:36ridotto il gap
00:42:37in questo paese
00:42:38nei decenni
00:42:39precedenti
00:42:40se è possibile
00:42:42e se
00:42:43secondo lei
00:42:44Banca d'Italia
00:42:45probabilmente
00:42:46bisognerebbe
00:42:47ripescare
00:42:49dal cassetto
00:42:50strategie
00:42:51di intervento
00:42:52strutturali
00:42:53come all'epoca
00:42:54perché altrimenti
00:42:55con micro
00:42:56interventi
00:42:57e con capienze
00:42:58economiche
00:42:59ridotte
00:43:00sempre più ridotte
00:43:01credo che si faccia
00:43:03fatica
00:43:04ad invertire
00:43:06un trend
00:43:07che
00:43:07ci vede
00:43:09come un paese
00:43:10segnato
00:43:11mi scuso
00:43:12per
00:43:13la
00:43:15grezzezza
00:43:17delle espressioni
00:43:18ma
00:43:19mi ha molto
00:43:20molto colpito
00:43:21la qualità
00:43:22scientifica
00:43:23della relazione
00:43:24che ci avete presentato
00:43:25grazie
00:43:26grazie
00:43:28non c'è nessun altro
00:43:29allora
00:43:30mi permetto
00:43:30io
00:43:31intanto
00:43:32anch'io
00:43:32mi unisco
00:43:33davvero
00:43:33ai ringraziamenti
00:43:34avevo anticipato
00:43:36che le attese
00:43:37erano alte
00:43:37ma insomma
00:43:38hanno corrisposto
00:43:39davvero
00:43:40nella
00:43:40profondità
00:43:41della valutazione
00:43:43del materiale
00:43:44che ci avete consegnato
00:43:45e mi permetto
00:43:46anche
00:43:46di anticipare
00:43:47una richiesta
00:43:48di proseguire
00:43:49una collaborazione
00:43:51insomma
00:43:51con questa commissione
00:43:52da parte
00:43:53della vostra istituzione
00:43:55del vostro
00:43:56istituto di studi
00:43:58per
00:43:58proprio
00:43:58per le ragioni
00:43:59che sono
00:44:00già state evidenziate
00:44:02anche dai
00:44:02colleghi
00:44:03arrivo ai punti
00:44:04su quali
00:44:04vi chiedo
00:44:05magari se si può
00:44:07una risposta
00:44:08eventualmente
00:44:08una
00:44:09rimandare
00:44:10a successivi
00:44:11approfondimenti
00:44:12c'è un punto
00:44:14che è emerso
00:44:15anche in altre
00:44:16audizioni
00:44:17e che riguarda
00:44:18l'utilizzo
00:44:19diciamo
00:44:20delle nuove
00:44:20tecnologie
00:44:21nella parte
00:44:22capitolo
00:44:22aumento
00:44:23della produttività
00:44:24lavorativa
00:44:25attraverso
00:44:26anche l'immissione
00:44:27di nuove
00:44:27tecnologie
00:44:28e quel passaggio
00:44:28che giustamente
00:44:29avete fatto
00:44:30sulla
00:44:31diciamo
00:44:32non panelizzazione
00:44:33ma parodossalmente
00:44:35sostituzione
00:44:36audio
00:44:36con la possibilità
00:44:38di poter
00:44:39adiuvare
00:44:39in qualche modo
00:44:40la forza lavoro
00:44:41che sta numericamente
00:44:43diminuendo
00:44:44e da questo
00:44:45è collegato
00:44:45sicuramente
00:44:46la questione
00:44:46formazione
00:44:47delle competenze
00:44:48dei lavoratori
00:44:48ma c'è un altro tema
00:44:49che è quello
00:44:51che ci è stato porto
00:44:52di tenuta
00:44:53del sistema
00:44:55previdenziale
00:44:56rispetto
00:44:57alla struttura
00:44:58diciamo
00:44:59ripartizione
00:45:00nel senso che
00:45:00se abbiamo
00:45:01meno lavoratori
00:45:02in qualche modo
00:45:03le macchine
00:45:04non sono
00:45:04tassate
00:45:06quindi non
00:45:06contribuiscono
00:45:07in qualche modo
00:45:08a portare
00:45:09un elemento
00:45:11di compensazione
00:45:13fiscale
00:45:14contributiva
00:45:15e quindi
00:45:17se avete fatto
00:45:18dei ragionamenti
00:45:19su come
00:45:19modificare
00:45:20ovviamente
00:45:20perché è chiaro
00:45:21che da un lato
00:45:21poi c'è l'aumento
00:45:22della produttività
00:45:23e questo
00:45:23ha un effetto
00:45:24benefico
00:45:25ma
00:45:25se ci sono
00:45:26diciamo
00:45:27delle prime
00:45:28riflessioni
00:45:28o degli studi
00:45:29in merito
00:45:30la seconda
00:45:31questione
00:45:32che era stata
00:45:35anticipata
00:45:35in altre
00:45:36audizioni
00:45:37è evidente
00:45:37qui noi abbiamo
00:45:38una scelta
00:45:40cioè diciamo
00:45:41una prospettiva
00:45:41scusatemi
00:45:42sul tema
00:45:42migratorio
00:45:43che è già stato
00:45:44anticipato
00:45:45volevo capire
00:45:47quanto ci siano
00:45:48invece su questo
00:45:49delle evidenze
00:45:51magari anche
00:45:51provate
00:45:52scientifiche
00:45:52che smontino
00:45:54invece delle teorie
00:45:55che dicono
00:45:56ma se noi
00:45:57mettiamo delle forze
00:45:58immigrati di lavoro
00:45:59continuativi in Italia
00:46:00di fatto
00:46:01andremo a peggiorare
00:46:02la passività
00:46:04successiva
00:46:04di popolazione
00:46:05che deve essere
00:46:06come dire
00:46:07oggetto di servizi
00:46:08di cura
00:46:09fuori dall'età
00:46:10lavorativa
00:46:11e al contrario
00:46:13se la questione
00:46:14che riguarda
00:46:15politiche
00:46:15di attivazione
00:46:16al lavoro
00:46:17per le donne
00:46:17per i giovani
00:46:18per le donne
00:46:18insomma
00:46:19Banca d'Italia
00:46:20ha fatto un ampio
00:46:21studio
00:46:22qui c'è la dottoressa Viviano
00:46:23che ci ha lavorato
00:46:25insomma
00:46:25su tutte le politiche
00:46:27di diciamo
00:46:28promozione
00:46:30del lavoro
00:46:30della partecipazione
00:46:31femminile
00:46:32e degli effetti
00:46:32conseguenti
00:46:33volevo capire
00:46:34se avete fatto
00:46:36studi analoghi
00:46:37da un punto di vista
00:46:37giovanile
00:46:38e se avete
00:46:39individuato
00:46:39alcune leve
00:46:40particolari
00:46:41da attivare
00:46:42che da un lato
00:46:42è la questione
00:46:43competenza
00:46:43c'è molto
00:46:44la questione
00:46:44salari
00:46:45pongo
00:46:46una terza
00:46:46questione
00:46:47che è quella
00:46:48che insomma
00:46:48un po' anche
00:46:49riguarda
00:46:49la questione
00:46:49dell'accesso
00:46:50al credito
00:46:51che riguarda
00:46:53molto
00:46:53l'imprenditorialità
00:46:54giovanile
00:46:55l'impressione
00:46:56che
00:46:56i processi
00:46:57di autonomia
00:46:58giovanile
00:46:58lavorativa
00:46:59abitativa
00:47:00oggi richiedano
00:47:01per esempio
00:47:02un investimento
00:47:02di risorse
00:47:03iniziali
00:47:04che difficilmente
00:47:05è compensato
00:47:06da una garanzia
00:47:07di accesso
00:47:07al credito
00:47:08venendo meno
00:47:09la struttura
00:47:10familiare
00:47:10di riferimento
00:47:11parto
00:47:12dalla misura
00:47:14del mutuo
00:47:14per i giovani
00:47:15con la copertura
00:47:16in qualche modo
00:47:17diciamo
00:47:17statale
00:47:18di alcune forme
00:47:19di garanzia
00:47:20capire se ci sono
00:47:21forme di incentivo
00:47:22che possono anche
00:47:23aiutare
00:47:23da questo punto di vista
00:47:24ultimissimo punto
00:47:26una delle cose
00:47:27che sta emergendo
00:47:28nelle audizioni
00:47:29è quella
00:47:30della necessità
00:47:31di iniziare
00:47:32a introdurre
00:47:33principi di valutazione
00:47:34d'impatto
00:47:35delle politiche pubbliche
00:47:37vabbè
00:47:38c'è lo strumento
00:47:39della valutazione
00:47:40di impatto generazionale
00:47:42che si sta affermando
00:47:43nel dibattito
00:47:44insomma
00:47:44anche
00:47:45legislativo
00:47:46ma mi chiedevo
00:47:48quanto
00:47:48adesso siamo anche
00:47:49in fase di revisione
00:47:51delle leggi di contabilità
00:47:52quanto oggi si possa
00:47:54iniziare
00:47:55a pensare
00:47:56di introdurre
00:47:57elementi quantitativi
00:47:59e qualitativi
00:47:59di valutazione
00:48:00dell'impatto
00:48:01sulla sostenibilità
00:48:02demografica
00:48:02perché da quanto emerge
00:48:04per esempio
00:48:04già dal primo paragrafo
00:48:06variabili
00:48:07come l'andamento
00:48:09del PIL
00:48:09o comunque
00:48:10l'andamento
00:48:10diciamo
00:48:11su una compagina
00:48:12macroeconomica
00:48:13quanto questo
00:48:14possa trovare
00:48:15sia opportuno
00:48:16che venga
00:48:16invece introdotto
00:48:17nella nostra
00:48:18legislazione
00:48:20un elemento
00:48:20specificatamente
00:48:22indirizzato
00:48:22su questo
00:48:23dato lo scenario
00:48:24che avete
00:48:24disegnato
00:48:26direi che
00:48:32posso dare
00:48:33quindi la parola
00:48:34al dottor Bandolino
00:48:35e gli altri auditi
00:48:36per le risposte
00:48:37grazie
00:48:37grazie
00:48:39dico
00:48:40qualche cosa
00:48:42poi se dopo
00:48:42Eliana
00:48:43Viviano
00:48:44e Piero Tomasino
00:48:45voglio intervenire
00:48:46ovviamente sono liberi
00:48:47non l'ho detto all'inizio
00:48:48c'è scritto la prima nota
00:48:49questo è il lavoro
00:48:50collettivo
00:48:51io l'ho presentato
00:48:52ma è un lavoro
00:48:53di numerosissime persone
00:48:55del Dipartimento
00:48:56di Economia
00:48:56e Ricerca
00:48:57e che si avvale
00:48:58anche di tanti altri
00:48:59studi fatti
00:48:59nel tempo
00:49:01parto dal fondo
00:49:03su due punti
00:49:04diciamo
00:49:04tra virgolette
00:49:04più metodologici
00:49:05ovviamente c'è la nostra
00:49:07disponibilità
00:49:07per successivi approfondimenti
00:49:09sa dove trovarci
00:49:10e quindi
00:49:11noi siamo a disposizione
00:49:12per questo
00:49:14sulla questione
00:49:16delle valutazioni
00:49:16di impatto
00:49:16delle politiche pubbliche
00:49:17anche questo è molto importante
00:49:19da anni
00:49:20gli economisti
00:49:23gli statistici
00:49:24gli sociologi
00:49:28insistono
00:49:29sull'importanza
00:49:30che venga
00:49:31introdotto
00:49:33un meccanismo
00:49:33standard di valutazione
00:49:34di impatto
00:49:35ex-anti
00:49:35in tinere
00:49:36ed ex post
00:49:37delle politiche pubbliche
00:49:39che vengono adottate
00:49:40noi spendiamo
00:49:43abbastanza energie
00:49:46per valutare
00:49:47le politiche
00:49:47con i dati disponibili
00:49:49per valutare
00:49:51se le politiche
00:49:51sono efficace
00:49:52o meno
00:49:52in campi
00:49:53differenti
00:49:54quindi sicuramente
00:49:55credo che sia importante
00:49:57prevedere
00:49:58questa valutazione
00:50:00di impatto
00:50:01vengo alle questioni
00:50:02più di sostanza
00:50:03le domande che avete fatto
00:50:04sono domande
00:50:04molto
00:50:05complicate
00:50:06parto dal sud
00:50:09il punto
00:50:11che abbiamo
00:50:12sollevato
00:50:12le migrazioni
00:50:14dal sud
00:50:15al nord
00:50:16del paese
00:50:16sono diventate
00:50:17sono tornate
00:50:18a essere
00:50:19molto importanti
00:50:20forse la differenza
00:50:22rispetto a quello
00:50:23che avveniva
00:50:24negli anni 50 e 60
00:50:25è che è un'immigrazione
00:50:26di persone
00:50:28laureate
00:50:29più istruite
00:50:30di quanto fosse
00:50:31in passato
00:50:32quindi questo pone
00:50:34ulteriori problemi
00:50:35per lo sviluppo
00:50:36del sud
00:50:36un tema
00:50:38che non abbiamo toccato
00:50:39per ragione di spazio
00:50:40c'è anche un problema
00:50:40dell'immigrazione
00:50:41dei giovani
00:50:42istruiti
00:50:42dall'Italia
00:50:43verso l'estero
00:50:44su questo
00:50:45la valutazione
00:50:46deve essere
00:50:46che non è negativo
00:50:48tutto questo
00:50:48cioè questo movimento
00:50:49dei giovani
00:50:50soprattutto quando
00:50:51è verso l'Europa
00:50:52ma non solo
00:50:54l'Europa
00:50:55è positivo
00:50:56è un meccanismo
00:50:57di acquisizione
00:50:58di competenze
00:51:00e specifiche
00:51:02capacità
00:51:03e quindi
00:51:04partecipa
00:51:05al miglioramento
00:51:06del capitale umano
00:51:07il problema
00:51:07è che non c'è
00:51:08un rientro
00:51:09non c'è sufficientemente
00:51:10un rientro
00:51:11di questi giovani
00:51:12o un'entrata
00:51:13di giovani
00:51:14istruiti
00:51:14quello è il problema
00:51:15dell'immigrazione italiana
00:51:16che è
00:51:17dell'immigrazione
00:51:18in Italia
00:51:18che tende a essere
00:51:20concentrata
00:51:20su persone
00:51:22con qualifiche
00:51:22più basse
00:51:24e
00:51:25sulla autonomia
00:51:26differenziata
00:51:26abbiamo fatto
00:51:27tre memorie
00:51:28e audizioni
00:51:29quindi non
00:51:30dentro nel merito
00:51:31specifico
00:51:31il punto è
00:51:32che qualsiasi cosa
00:51:33qui rispondo
00:51:33a lei
00:51:34contemporaneamente
00:51:35qualsiasi cosa
00:51:37che aiuti
00:51:38lo sviluppo
00:51:39del mezzogiorno
00:51:41è un qualche cosa
00:51:43che aumenta
00:51:44che aiuta
00:51:45lo sviluppo
00:51:46dell'intero paese
00:51:47lo sviluppo
00:51:48equilibrato
00:51:49del paese
00:51:49dovrebbe essere
00:51:50un obiettivo
00:51:51prioritario
00:51:52delle politiche
00:51:53in Italia
00:51:53se un maggiore
00:51:56decentramento
00:51:57garantendo
00:51:58i livelli
00:51:59di assistenza
00:52:00essenziali
00:52:02di assistenza
00:52:03e delle prestazioni
00:52:06aiuta questo
00:52:07ben venga
00:52:08nello stesso tempo
00:52:10però bisogna
00:52:11anche garantire
00:52:12le risorse
00:52:13per queste
00:52:14operazioni
00:52:16e senza
00:52:17intaccare
00:52:17gli equilibri
00:52:18della finanza pubblica
00:52:19che sappiamo
00:52:20essere molto
00:52:20delicati
00:52:21in questo paese
00:52:22la cassa
00:52:23per il mezzogiorno
00:52:24è un esempio
00:52:25è un'iniziativa
00:52:27che ha avuto
00:52:29un peso
00:52:29rilevante
00:52:30per lo sviluppo
00:52:31del paese
00:52:31nel dopoguerra
00:52:33la fase iniziale
00:52:35il giudizio
00:52:36degli economisti
00:52:38è sicuramente
00:52:39positivo
00:52:39per la fase iniziale
00:52:40della cassa
00:52:42per il mezzogiorno
00:52:42meno positivo
00:52:43per la sua fase
00:52:44la sua seconda fase
00:52:46e quella finale
00:52:47non necessariamente
00:52:49noi dobbiamo pensare
00:52:50a interventi
00:52:51così massicci
00:52:52come quella
00:52:53della cassa
00:52:54per il mezzogiorno
00:52:55io
00:52:55strumenti
00:52:58come la ZES
00:52:58che sia unica
00:52:59o che sia differenziata
00:53:00possono per esempio
00:53:01aiutare
00:53:02quello
00:53:05che vorrei dire
00:53:06però
00:53:07all'onore
00:53:08River Ricciardi
00:53:09io non sono
00:53:12del tutto
00:53:12d'accordo
00:53:13sulla distinzione
00:53:14tra grandi
00:53:14tra macro
00:53:15interventi
00:53:16e micro
00:53:17interventi
00:53:18lo sforzo
00:53:19che abbiamo fatto
00:53:19in questo testo
00:53:21è individuare
00:53:22tutta una serie
00:53:23di spunti
00:53:24di intervento
00:53:26i micro
00:53:27interventi
00:53:28nel loro
00:53:28insieme
00:53:29generano
00:53:30macro
00:53:31fenomeni
00:53:31e macro
00:53:32risposte
00:53:33spesso
00:53:35si pensa
00:53:36che
00:53:36solo
00:53:37grandi
00:53:37interventi
00:53:38possano
00:53:38cambiare
00:53:39le cose
00:53:39no
00:53:39i comportamenti
00:53:41delle persone
00:53:42degli operatori
00:53:43economici
00:53:43delle imprese
00:53:44dipendono
00:53:46da come
00:53:47noi disegniamo
00:53:48tutta una serie
00:53:48di politiche
00:53:49e l'obiettivo
00:53:50è disegnare
00:53:51politiche
00:53:52che siano
00:53:53per la natalità
00:53:54per la partecipazione
00:53:55al mercato del lavoro
00:53:56che siano servizi
00:53:57o trasferimenti
00:53:58politiche
00:53:59che
00:53:59portino
00:54:01per esempio
00:54:02le persone
00:54:03a
00:54:03avere il numero
00:54:05di figli
00:54:05che desiderano
00:54:06o che
00:54:07spingano le persone
00:54:08stimolino le persone
00:54:09a partecipare
00:54:11più al mercato
00:54:12del lavoro
00:54:12l'insieme
00:54:13dei micro
00:54:13interventi
00:54:14produce
00:54:14macro
00:54:15fenomeni
00:54:16quindi
00:54:16attenzione
00:54:17a sottovalutare
00:54:18il disegno
00:54:19micro
00:54:20delle singole
00:54:22politiche
00:54:22e questo
00:54:24è un aspetto
00:54:25importante
00:54:26sulle
00:54:30politiche
00:54:31migratorie
00:54:31abbiamo scritto
00:54:32alcune cose
00:54:33l'importante
00:54:34è
00:54:35creare un quadro
00:54:37certo
00:54:37per
00:54:38l'immigrazione
00:54:41in questo paese
00:54:42abbiamo
00:54:43non l'ho letto
00:54:44per ragione di tempo
00:54:45ma
00:54:45in un corpo piccolo
00:54:46corpo piccolo
00:54:48è l'espressione
00:54:49che usiamo
00:54:49in Banca d'Italia
00:54:50quindi le parti
00:54:50in corsivo
00:54:51carattere più piccole
00:54:52pagina 10
00:54:52per esempio
00:54:53diciamo
00:54:54abbiamo
00:54:56notiamo
00:54:56alcuni importanti
00:54:58cambiamenti
00:54:58in particolare
00:54:59i decreti legge
00:55:0020
00:55:012023
00:55:01e 145
00:55:022024
00:55:03sto leggendo
00:55:04hanno ampliato
00:55:05la possibilità
00:55:06di permanenza
00:55:06in Italia
00:55:07per gli studenti
00:55:07stranieri
00:55:08che convertono
00:55:09il permesso
00:55:09di soggiorno
00:55:10per motivi
00:55:10di studio
00:55:11in uno
00:55:11per lavoro
00:55:12e per chi sostiene
00:55:13i corsi di lingua
00:55:14e di qualificazione
00:55:15professionale
00:55:15organizzate
00:55:16nei paesi
00:55:16di origine
00:55:17dalla regione
00:55:17italiana
00:55:17e dall'associazione
00:55:18di attore
00:55:18di lavoro
00:55:19questo è un
00:55:20meccanismo
00:55:21per entrare
00:55:21nel paese
00:55:21alternativo
00:55:22o complementare
00:55:24alle quote
00:55:25queste sono innovazioni
00:55:27importanti
00:55:29potenzialmente
00:55:30importanti
00:55:31però è necessario
00:55:32che queste nuove norme
00:55:34siano
00:55:35applicate
00:55:37con
00:55:37efficienza
00:55:39e efficacia
00:55:41nel processo
00:55:42amministrativo
00:55:42quindi
00:55:43si possono fare
00:55:44cambiamenti
00:55:45importanti
00:55:46questi sono
00:55:46potenzialmente
00:55:47però poi
00:55:48bisogna
00:55:48dare seguito
00:55:49nella loro
00:55:51attuazione
00:55:51concreta
00:55:52non sono
00:55:54in grado
00:55:54di rispondere
00:55:55qui
00:55:55alle differenze
00:55:56tra le politiche
00:55:57migratorie
00:55:57italiane
00:55:58e quelle
00:55:58della Spagna
00:55:59e del Portogallo
00:56:00ma su questo
00:56:00posso anticiparle
00:56:01che sta uscendo
00:56:02un lavoro
00:56:02di alcuni miei colleghi
00:56:03che forse
00:56:04oggi stesso
00:56:05che hanno analizzato
00:56:07le politiche
00:56:07migratorie
00:56:08in
00:56:08punto di vista
00:56:10comparato
00:56:11per i principali
00:56:12paesi europei
00:56:13quindi lì
00:56:13ci saranno
00:56:14alcuni spunti
00:56:15su questo tema
00:56:16vengo
00:56:22alle osservazioni
00:56:23del
00:56:23Presidente Bonetti
00:56:25allora
00:56:26vabbè
00:56:26non torno
00:56:27sull'importanza
00:56:28della formazione
00:56:28siamo tutti
00:56:29d'accordo
00:56:29formazione
00:56:30lungo tutto
00:56:31il ciclo di vita
00:56:32non solo
00:56:33all'inizio
00:56:33tenuta
00:56:34il sistema
00:56:34previdenziale
00:56:35sì è vero
00:56:36che i dobor
00:56:37non pagano
00:56:37contributi
00:56:38però è anche vero
00:56:38che non prendono
00:56:39le pensioni
00:56:39quindi
00:56:40quel punto lì
00:56:41il problema
00:56:43è se noi
00:56:43abbiamo
00:56:44un sistema
00:56:44che si
00:56:45automartizza
00:56:46fortemente
00:56:46abbiamo meno
00:56:47lavoratori
00:56:48dovremo capire
00:56:48come disegnare
00:56:49la tassazione
00:56:50di questo
00:56:50sistema
00:56:51se i robot
00:56:52creano
00:56:52produttività
00:56:54creeranno
00:56:55profitti
00:56:55avremo un meccanismo
00:56:56diverso
00:56:57di tassazione
00:56:58qui non abbiamo
00:56:59parlato di imposte
00:57:00in questo
00:57:00lavoro
00:57:01sul
00:57:03credito
00:57:05sono state
00:57:05fatte misure
00:57:06molte misure
00:57:07a favore
00:57:07dei giovani
00:57:08alcune
00:57:11sono state
00:57:11efficaci
00:57:12alcune
00:57:12meno
00:57:12ci si può
00:57:14tornare
00:57:14questo potrebbe
00:57:15essere un approfondimento
00:57:16se lo ritenete
00:57:16necessario
00:57:17che possiamo
00:57:18chiedere
00:57:19ai nostri colleghi
00:57:20che se facendo un quadro
00:57:22di questi interventi
00:57:23e verificando
00:57:26quali interventi
00:57:26si possano fare
00:57:27credo di avere
00:57:29toccato più o meno
00:57:30tutte le questioni
00:57:31che avete posto
00:57:32voglio però fare
00:57:34prima di lasciare
00:57:35eventualmente la parola
00:57:36a Eliana
00:57:37e Pietro
00:57:37un punto molto
00:57:38importante
00:57:39avete parlato
00:57:43penso
00:57:45di paese
00:57:46in caduta
00:57:46libera
00:57:47è stato
00:57:47parlato
00:57:48di quadro
00:57:49ahimè
00:57:49molto
00:57:49preoccupante
00:57:50chiariamo
00:57:51una questione
00:57:52importante
00:57:52quello che sta
00:57:54avvenendo
00:57:54non è un male
00:57:55semplicemente
00:57:58il paese
00:57:59si sta evolvendo
00:58:00verso un diverso
00:58:01equilibrio demografico
00:58:02da quello che c'era
00:58:02in precedenza
00:58:03grande parte
00:58:04di questo
00:58:05cambiamento
00:58:05deriva dal
00:58:06fatto
00:58:06che gli italiani
00:58:08vivono più a lungo
00:58:09e vivono più a lungo
00:58:10in buone salute
00:58:11partiamo da questo
00:58:13come un dato positivo
00:58:14non trattiamolo
00:58:15come un dato negativo
00:58:17se gli italiani
00:58:19vogliono fare
00:58:21meno figli
00:58:21e questa è una scelta
00:58:23loro
00:58:24è una scelta
00:58:26legittima
00:58:27dei cittadini
00:58:28di questo paese
00:58:29se invece
00:58:29non fanno
00:58:30figli a sufficienza
00:58:33per l'equilibrio
00:58:34demografico
00:58:35è un problema
00:58:36delle politiche
00:58:37che possono aiutarli
00:58:39a raggiungerla
00:58:40da fecondità
00:58:41desiderata
00:58:42però
00:58:43il punto
00:58:44cioè la difficoltà
00:58:45che siamo
00:58:46in una transizione
00:58:47che ha
00:58:47squilibrato
00:58:49l'equilibrio
00:58:51scusate gioco i parole
00:58:52tra le generazioni
00:58:53rispetto a quello
00:58:55a cui eravamo
00:58:55abituati prima
00:58:56quindi dobbiamo avere
00:58:57la capacità
00:58:58di concepire
00:58:59il funzionamento
00:59:00di una società
00:59:01e di un'economia
00:59:02con una demografia
00:59:04diversa
00:59:05in cui ci sono
00:59:05più anziani
00:59:06e meno giovani
00:59:09di quelli
00:59:09a cui eravamo
00:59:10abituati
00:59:11prima
00:59:12quindi qui si tratta
00:59:14di immaginare
00:59:14un nuovo mondo
00:59:15non di pensare
00:59:16che è un dramma
00:59:18che siamo
00:59:18appunto
00:59:19caduta libera
00:59:19io non sono d'accordo
00:59:21sull'usare il termine
00:59:22caduta libera
00:59:22anche perché non sono
00:59:23d'accordo
00:59:24sull'utilizzo
00:59:24della demografia
00:59:25a fini di potenza
00:59:26come è stato detto
00:59:27prendiamo atto
00:59:29di questi cambiamenti
00:59:30capiamo che cosa
00:59:31possiamo intervenire
00:59:32attraverso le politiche
00:59:34per venire incontro
00:59:36a quelle che sono
00:59:37le scelte
00:59:37delle persone
00:59:38in questo paese
00:59:39e cerchiamo
00:59:40gli equilibri ottimali
00:59:41che non intacchino
00:59:43il tenore di vita
00:59:44che abbiamo raggiunto
00:59:45finora
00:59:45con questo chiudo
00:59:48non so se Diana
00:59:48vuoi aggiungere
00:59:49qualche
00:59:49brevemente
00:59:53sulle
00:59:54sulle
00:59:55suggestioni
00:59:57proposte dagli
00:59:59onorevoli
00:59:59Bergamini e Porta
01:00:00allora
01:00:02per quanto riguarda
01:00:03l'immigrazione
01:00:04rimando anch'io
01:00:05al
01:00:06lavoro
01:00:09che sarà pubblicato
01:00:10a breve
01:00:10se non oggi stesso
01:00:11per quanto riguarda
01:00:14la possibilità
01:00:15di acquisire
01:00:16e formare
01:00:16lavoratori
01:00:18all'estero
01:00:19direttamente
01:00:19sicuramente
01:00:21è
01:00:22una
01:00:22una
01:00:23una via
01:00:23una soluzione
01:00:24che
01:00:26va
01:00:27percorsa
01:00:28nel senso
01:00:29che
01:00:30si tratta
01:00:31di
01:00:31potrebbe
01:00:32potenzialmente
01:00:33essere
01:00:34una
01:00:34una
01:00:35soluzione
01:00:36utile
01:00:38sia per
01:00:39noi
01:00:39come paese
01:00:40che
01:00:40che
01:00:41accettiamo
01:00:42immigrati
01:00:43con
01:00:43titoli di studio
01:00:45significativamente
01:00:46inferiori
01:00:47rispetto a quelli
01:00:47che ad esempio
01:00:48vanno anche
01:00:48negli altri paesi
01:00:49europei
01:00:50sia
01:00:51per le
01:00:52popolazioni
01:00:52stesse
01:00:53che comunque
01:00:54si troverebbero
01:00:54ad avere
01:00:55anche per
01:00:56per il paese
01:00:57stesso
01:00:57delle
01:00:58risorse
01:01:01più qualificate
01:01:02rispetto a questo
01:01:03tema
01:01:03bisogna però
01:01:03essere molto
01:01:04consapevoli
01:01:05del fatto
01:01:06che
01:01:06non sono
01:01:07sicurissima
01:01:08che
01:01:08il
01:01:09per quanto
01:01:11una
01:01:12una
01:01:12diciamo
01:01:13attività
01:01:14regionale
01:01:15in tal senso
01:01:15le camere
01:01:16di commercio
01:01:17effettivamente
01:01:18riescano a
01:01:19bilanciare
01:01:19meglio
01:01:20la
01:01:21le richieste
01:01:22di competenze
01:01:23e l'offerta
01:01:24di formazione
01:01:25dall'altro
01:01:26spesso
01:01:27si tratta
01:01:27di
01:01:28fenomeni
01:01:29talmente
01:01:30complessi
01:01:30cioè
01:01:30è anche
01:01:31difficile
01:01:31trovare
01:01:32chi
01:01:33dall'altra
01:01:33parte
01:01:34può
01:01:35effettivamente
01:01:36offrire
01:01:36quella
01:01:37formazione
01:01:38al
01:01:38lavoratore
01:01:40e nel
01:01:41paese
01:01:41di
01:01:41destinazione
01:01:42cioè
01:01:42quello
01:01:43che è
01:01:43difficile
01:01:44è proprio
01:01:45trovare
01:01:45l'interlocutore
01:01:46nel paese
01:01:47di
01:01:47destinazione
01:01:48che
01:01:49possa
01:01:49effettivamente
01:01:50garantire
01:01:50una
01:01:51formazione
01:01:51che
01:01:52abbia
01:01:52gli standard
01:01:53richiesti
01:01:54questo
01:01:54in generale
01:01:55per cui
01:01:56oggettivamente
01:01:57non sono
01:01:57sicurissima
01:01:58che
01:01:59lasciare
01:02:00l'iniziativa
01:02:01delle realtà
01:02:01locali
01:02:02possa
01:02:03poi
01:02:04spostare
01:02:05grandi
01:02:05numeri
01:02:06benché
01:02:06se
01:02:06invece
01:02:07ci sono
01:02:08realtà
01:02:08locali
01:02:08che sono
01:02:09in grado
01:02:09di poter
01:02:10mettere
01:02:11insieme
01:02:13mettere in pista
01:02:14delle soluzioni
01:02:15del genere
01:02:15ovviamente
01:02:16per una
01:02:16maggiore
01:02:17attinenza
01:02:18tra
01:02:18profilo
01:02:19richiesto
01:02:20e
01:02:20formazione
01:02:22questo
01:02:22può
01:02:22essere
01:02:23una
01:02:23soluzione
01:02:24da perseguire
01:02:25in generale
01:02:26però bisogna
01:02:27anche
01:02:28tener conto
01:02:28che anche
01:02:29questo è
01:02:29un campo
01:02:30nel quale
01:02:30sta crescendo
01:02:31diciamo
01:02:32la concorrenza
01:02:33internazionale
01:02:34e abbiamo
01:02:36avuto modo
01:02:36di parlare
01:02:37con la banca
01:02:37mondiale
01:02:38che si offre
01:02:39anche di
01:02:40aiutare
01:02:41iniziative
01:02:42del genere
01:02:42soprattutto
01:02:43in alcuni
01:02:44paesi
01:02:45dell'Africa
01:02:46e
01:02:47abbiamo
01:02:48saputo
01:02:49che altri
01:02:50paesi
01:02:50come
01:02:51la Germania
01:02:52ma anche
01:02:53la stessa
01:02:53Spagna
01:02:54si stanno
01:02:54muovendo
01:02:55in tal senso
01:02:55anche in modo
01:02:56piuttosto
01:02:57organizzato
01:02:57e ci sono
01:02:58anche iniziative
01:02:59italiane
01:03:00anche se i numeri
01:03:01in questo momento
01:03:02sono ancora
01:03:02piuttosto
01:03:03piccoli
01:03:03quanto invece
01:03:05a quello
01:03:05che sollevava
01:03:07l'onorevole
01:03:07porta
01:03:08sì è vero
01:03:09noi abbiamo
01:03:10un problema
01:03:10di riconoscimento
01:03:11delle competenze
01:03:12nel lavoro
01:03:13che esce
01:03:14oggi
01:03:15se ne parla
01:03:16se ne parla
01:03:17soprattutto
01:03:18nel confronto
01:03:19col sistema
01:03:20tedesco
01:03:20e anche
01:03:21nel confronto
01:03:22con il sistema
01:03:23inglese
01:03:24più che
01:03:25Spagna
01:03:26e Portogallo
01:03:27quanto
01:03:28alla questione
01:03:29dei passaporti
01:03:31restringere
01:03:32piuttosto che
01:03:33allargare
01:03:33
01:03:34non mi
01:03:35sento
01:03:39di dire
01:03:40quale deve essere
01:03:41il grado
01:03:42di generazione
01:03:42giusto
01:03:43per dire
01:03:43se un individuo
01:03:45è italiano
01:03:46oppure no
01:03:46però
01:03:47per certo
01:03:48so che
01:03:49effettivamente
01:03:50la necessità
01:03:51di trovare
01:03:52un equilibrio
01:03:52è anche data
01:03:53dal fatto
01:03:54che ci sono stati
01:03:55casi di abuso
01:03:56perché il passaporto
01:03:57italiano
01:03:58di fatto
01:03:58poi consente
01:03:59a chiunque
01:04:00di
01:04:01di
01:04:02di
01:04:02di
01:04:04muoversi
01:04:06in praticamente
01:04:07tutti i paesi
01:04:08del mondo
01:04:08e sicuramente
01:04:09di muoversi
01:04:10all'interno
01:04:11della UE
01:04:11e
01:04:12queste situazioni
01:04:14di abuso
01:04:15hanno dato
01:04:16diverso
01:04:17diversi
01:04:19dubbi
01:04:22anche a chi
01:04:26analizza i flussi
01:04:27perché non necessariamente
01:04:28chi prende il passaporto
01:04:29italiano
01:04:30poi viene a lavorare
01:04:31in Italia
01:04:32molto spesso
01:04:33essendo queste persone
01:04:34dell'America Latina
01:04:35poi vanno a lavorare
01:04:36in Spagna
01:04:37col passaporto italiano
01:04:38perché c'erano
01:04:39delle realtà
01:04:40che concedevano
01:04:41questi passaporti
01:04:42pare
01:04:43in modo
01:04:43un pochino
01:04:44troppo rilassato
01:04:45e
01:04:46non avrei
01:04:48altro da aggiungere
01:04:49grazie
01:04:49una sottolineatura
01:04:56sul tema
01:04:57come dire
01:04:57delle
01:04:59del livello territoriale
01:05:01insomma
01:05:01delle differenze territoriali
01:05:02ovviamente
01:05:03l'autonomia differenziata
01:05:04è un tema caldo
01:05:05controverso
01:05:06attuale
01:05:07però quello che
01:05:08di cui abbiamo parlato
01:05:09già
01:05:10con altri contributi
01:05:13però quello che volevo
01:05:14sottolineare
01:05:14è che già oggi
01:05:15a regole invariate
01:05:17c'è un problema
01:05:18di coordinamento
01:05:19tra livelli istituzionali
01:05:21nell'erogazione
01:05:23di servizi pubblici
01:05:25importanti
01:05:26già adesso
01:05:26per molti aspetti
01:05:29importanti
01:05:29la sanità
01:05:30e i servizi sociali
01:05:31i livelli
01:05:32di governo
01:05:32coinvolti
01:05:33sono più di uno
01:05:35ed è importante
01:05:36coordinare
01:05:37gli sforzi
01:05:38di questi
01:05:39di questi livelli
01:05:39di governo
01:05:40che poi
01:05:40sono anche diversi
01:05:42in tema
01:05:42di tipologie
01:05:44di intervento
01:05:44spesso dal centro
01:05:46arrivano
01:05:46trasferimenti monetari
01:05:48mentre i servizi
01:05:49vengono erogati
01:05:50a livello locale
01:05:51e quando si va
01:05:53a livello
01:05:54dei servizi locali
01:05:55c'è una grande
01:05:55disparità
01:05:56di risorse
01:05:57spendibili
01:05:58in Italia
01:05:59ecco
01:06:00è importante
01:06:00che
01:06:01si raggiunga
01:06:03un'efficienza
01:06:04in questo
01:06:05e il concetto
01:06:06centrale
01:06:06è quella
01:06:06presa in carico
01:06:07della persona
01:06:08che ha bisogno
01:06:09di essere aiutata
01:06:10o diritto
01:06:11di essere aiutata
01:06:12questa presa in carico
01:06:13deve essere
01:06:14come dire
01:06:15deve esserci
01:06:18un unico punto
01:06:18di ingresso
01:06:19nel sistema
01:06:19di welfare
01:06:20sul territorio
01:06:22a partire
01:06:24dal quale
01:06:24si aiuta
01:06:25la persona
01:06:26con denaro
01:06:28con servizi
01:06:29con consulenza
01:06:30questo al momento
01:06:31ancora non c'è
01:06:33e come dire
01:06:34a prescindere
01:06:36dall'autonomia
01:06:37differenziata
01:06:37è qualcosa
01:06:38che già adesso
01:06:38è problematico
01:06:40bene
01:06:45nel ringraziare
01:06:46nuovamente
01:06:46i rappresentanti
01:06:47della Banca d'Italia
01:06:48dichiaro
01:06:49conclusa
01:06:49l'audizione
01:06:50a presto

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