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Alle ore 14, la Commissione Cultura ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero della cultura. (26.03.25)
Alle ore 14, la Commissione Cultura ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero della cultura. (26.03.25)
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Novità Trascrizione
00:00L'ordine del giorno rega lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su
00:07materia di competenze del Ministero della Cultura.
00:09Saluto il Sottosegretario Mazzi che prende parte della nostra seduta in rappresentanza
00:13del Governo.
00:14Avverto che la pubblicità dei lavori e delle interrogazioni a risposta immediata sarÃ
00:17assicurata anche mediante la trasmissione alla Web TV della Camera dei Deputati, ricordo
00:21che i deputati possono partecipare alla seduta odierna anche in videoconferenza secondo le
00:24modalità stabilite dall'Aggiunta per il Regolamento.
00:26Ricordo altresì che secondo l'articolo 135 ter.4, primo periodo del Regolamento,
00:31il presentatore di ciascuna interrogazione ha la facoltà di illustrarla per non più
00:34di un minuto.
00:35A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante del Governo per
00:38non più di tre minuti e successivamente l'interrogante ha diritto di replicare per non più di due
00:43minuti.
00:44Iniziamo l'interrogazione 503786 Tassinari sulle possibili modifiche alla legge 5 marzo
00:4957 numero 220 per una migliore conservazione e valorizzazione del Parco archeologico di
00:54Pestum.
00:56La deputata Dalla Chiesa ha in qualità di cofirmatore la facoltà di illustrare l'interrogazione.
01:01Prego.
01:02La legge 220 1957 che ha costituito una zona di rispetto della profondità di mille metri
01:11all'esterno della cinta muraria dell'antica Pestum nel comune di Capaccio non è una legge
01:17di tutelia dei beni archeologici ma del paesaggio e prevede in tale area il divieto di eseguire
01:22qualsiasi opera che alteri lo stato attuale della località .
01:25Il perimetro della cinta muraria sul quale insiste la zona di rispetto è di circa 5.000
01:31metri con i templi al centro e costituisce un elemento decisivo di protezione e delimitazione
01:37della zona archeologica.
01:38All'interno della cinta passa la strada statale e si colloca l'agglomerato urbano storico
01:44di Pestum mentre a ridosso vi è la stazione della linea ferroviaria Battipaglia Reggio
01:50Calabria.
01:51Considerato l'attuale quadro normativo si rende necessario abbandonare il criterio del
01:55vincolo assoluto di inedificabilità e prevedere norme di coordinamento tra i principi di
02:01carattere generale e la normativa di tutela generale determinando un sistema di protezione
02:06differenziato che consideri la morfologia del territorio e garantisca ai cittadini paritÃ
02:11di trattamento, uno sviluppo organico delle urbanizzazioni unitamente ad esigenze di
02:17produttività .
02:19Se il Ministero interrogato non ritenga di adottare iniziative di competenza a volte
02:26introdurre norme di coordinamento per l'applicazione e attuazione di strumenti legislativi di
02:31tutela e pianificazione anche urbanistica per conservare e valorizzare l'area archeologica
02:38anche nel rispetto del diritto comunitario per la definitiva sistemazione urbanistica
02:43dell'area nel rispetto delle clausole di salvaguardia individuate dagli strumenti legislativi
02:49di tutela e pianificazione anche urbanistica.
02:52Ringrazio l'onorevole Dallachiesa e gli onorevoli interroganti per il quesito opposto che mi
03:04consente di porre l'attenzione sulla rilevanza dell'area archeologica dell'antica cittÃ
03:08di Pestum e sull'iniziativa per la valorizzazione e la salvaguardia del sito.
03:13Come noto la città di Pestum è interessata dalle disposizioni di tutela della legge numero
03:18220 del 1957 d'iniziativa dell'illustre archeologo Umberto Zanotti Bianco la quale ha costituito
03:26una zona di rispetto della profondità di mille metri all'esterno della città muraria
03:30della città e ha disposto il divieto di realizzare nella medesima zona e dentro le mura opere
03:36che possano pregiudicare lo stato attuale della località mantenendo ferma l'efficacia
03:40dei vincoli di tutela delle cose di interesse storico e artistico imposti dalle normative
03:45di settore.
03:46Tale legge rappresenta ancora oggi la disciplina di riferimento per la tutela del patrimonio
03:51storico archeologico dell'antica città di Pestum sulla quale insiste anche un vincolo
03:55paesaggistico in forza del decreto ministeriale 7 giugno 1967 nell'ottica di preservare il
04:03territorio circostante e i suoi rilevanti profili archeologici e paesaggistici.
04:07Anche il divieto di inedificabilità risponde alla medesima finalità di tutela mirando
04:13a impedire l'alterazione del territorio.
04:15La legge Zanotti Bianco ha costituito e tuttora costituisce strumento fondamentale per la
04:19protezione e la conservazione delle eccezionali risorse della città antica di Pestum, aree
04:25a forte pressione antropica e con elevati interessi economici.
04:28A sostegno dell'efficacia della legge in questione è possibile citare a titolo esemplificativo
04:33l'importante intervento di riqualificazione nell'area dello stabilimento industriale Excilio,
04:38insistente a ridorso della parte esterna della cinta muraria della città , che ha prodotto
04:42impatti positivi sulla salute del territorio e sulla sua economia, e il rivenimento del
04:47tempio arcaico presso il tratto occidentale delle mura di Pestum, da cui è nato un progetto
04:52di rilevanza internazionale, sia scientifica che di valorizzazione, che consentirà la
04:57creazione di un nuovo percorso di fruizione dalla porta di mare della città di Pestum
05:01al centro della città antica. Tale percorso garantirà nel contempo una più significativa
05:07azione di conservazione e di studio del tratto ovest della cinta muraria, finora poco indagato
05:12e conosciuto, e costituirà dunque nel prossimo futuro un'importante attrazione per studiosi
05:18e utenti. Ad oggi inoltre l'area in questione è interessata
05:22da un importante progetto, il progetto di viabilità alternativa al passaggio a livello
05:26della stazione ferroviaria, proposto dal comune di Capaccio e attualmente in corso
05:31di istruttoria, già valutato dal comitato tecnico-scientifico congiunto costituito
05:36presso il Ministero della Cultura, organo competente a esprimere pareri circa l'ampliamento
05:41o la modifica di costruzioni già esistenti nella zona tutelata dalla legge del 1957.
05:47Detto progetto in particolare è volto ad una migliore sistemazione territoriale della
05:52zona, anche al fine di fronteggiare, mediante l'azione congiunta delle amministrazioni
05:57competenti, il fenomeno dell'abusivismo edilizio sviluppatosi nell'area nel corso degli anni,
06:03nel rispetto degli strumenti legislativi di tutela e di pianificazione e in vista di un
06:07maggior dialogo storico-culturale dei territori costieri con le realtà delle comunità civili
06:12dell'entroterra. Ciò premesso al fine di integrare le previsioni della legge Zanotti-Bianco,
06:17con la disciplina generale di tutela dei beni culturali del paesaggio, per una migliore
06:21salvaguardia e valorizzazione del territorio dell'antica città di Pestum, è certamente
06:26auspicabile prevedere forme di coordinamento per l'applicazione e l'attuazione dei differenti
06:31strumenti normativi di tutela e pianificazione urbanistica, alla luce altresì dello stato
06:37di avanzamento del lavoro di redazione del piano paeseggistico regionale, come previsto
06:42dall'articolo 145 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, decreto legislativo numero
06:4842 del 2004, anche attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento tra
06:54le amministrazioni statali, regionali e locali coinvolte. Anche con tale strumento dunque
06:59sarà possibile garantire che l'elevatissimo valore archeologico del sito, unito al pregio
07:04paesaggistico dell'area più vasta, rappresenta un valore identitario unico per lo sviluppo
07:08della cultura del paese.
07:11La donatorevole dalla Chiesa può replicare, prego.
07:13Sulla risposta che ha dato siamo assolutamente convinti, siamo assolutamente d'accordo,
07:21Pestum non può essere minimamente toccata, è un valore storico, un valore archeologico
07:27che deve rimanere esattamente così com'è. La ringrazio molto e la risposta credo che
07:33sia, con il mio capogruppo, soddisfacente.
07:38Grazie, proseguiamo con l'interrogazione 03787 Manzi sulla destinazione degli entroiti
07:46derivanti dalla maggiorazione del costo del biglietto di ingresso degli istituti culturali
07:52introdotto con il decreto legge 61-2023. Il deputato Gnassi ha facoltà di illustrare
07:59la sua interrogazione per un minuto.
08:01Grazie Presidente, sì, con questa interrogazione vorremmo fare luce sulla modalità con cui
08:13sono stati utilizzati i fondi per i territori alluvionati dell'Emilia-Romagna raccolti
08:18dal Mic, aumentando di un euro il costo del biglietto dei musei statali. Da quante sono
08:24le evidenze delle quali disponiamo? L'intero ammontare dell'importo raccolto tra il 15
08:31giugno e il 15 settembre del 2023, che è pari circa 10 milioni di euro, è stato destinato
08:36a un unico intervento, che riguarda la riqualificazione dell'ex caserma Monti, convento di Santa Maria
08:42della Ripa, nel comune di Forlì, che è stato destinatario anche di altri 3 milioni di euro
08:47provenienti da un capitolo di bilancio per la tutela del patrimonio culturale. Tutti
08:51sappiamo quanto e come la Romagna è stata colpita, l'archivio di Stato di Forlì è
08:56stato colpito e la ristrutturazione della caserma serve per ospitare l'archivio di
09:03Stato di Forlì colpito, tuttavia noi vorremmo sapere quali sono state le modalità di raccolta
09:10dei fondi, di distribuzione dei fondi stessi e perché l'intero ammontare di questo fondo
09:15è stato destinato ad un unico intervento, che è quello che ho appena citato.
09:20Ringrazio l'onorevole interrogante per il quesito posto, che mi consente di rendere
09:29noto come siano state utilizzate le entrate derivanti dall'incremento del costo dei
09:33biglietti dei musei statali, volto a finanziare gli interventi di recupero del patrimonio
09:37culturale danneggiato dagli eventi alluvionali del 2023. Con decreto legge 1 giugno 2023
09:44numero 61 è stato istituito nello Stato di previsione del Ministero della Cultura un
09:49apposito fondo destinato alla tutela e alla conservazione del patrimonio culturale colpito
09:54dall'alluvione. Le modalità di assegnazione delle somme raccolte è stata definita tramite
09:59decreto interministeriale del Ministero della Cultura e del Ministero delle Economie e delle
10:04Finanze, datato 24 aprile 2024, che rimetteva ad una successiva determinazione del Ministero
10:10della Cultura l'assegnazione dei fondi a specifici interventi. Il decreto del Ministro
10:15della Cultura numero 268 del 4 settembre 2024 ha ripartito le somme versate nel fondo
10:21in due distinti capitoli di spesa, che presentano un valore individuale di 9.560.349 euro e
10:293.183.324 euro, per un ammontare complessivo pari a 12.743.673 euro, cifra che corrisponde
10:41al numero complessivo di ingressi ai quali è stato applicato il sovrapprezzo di un
10:44euro, atteso che la misura interessava sia i biglietti interi che i ridotti. Tramite
10:49tale decreto il Ministero della Cultura ha dato concreta attuazione all'accordo stipulato
10:54nel febbraio del 2024 con l'Agenzia del Demanio del Comune di Forlì per la riqualificazione
11:00dell'ex caserma Monti, convento di Santa Maria della Ripa, immobile e dichiarato di interesse
11:05culturale con decreto dell'8 luglio 2010. Si tratta di un complesso cinquecentesco di
11:10notevole estensione, un tempo adibito a convento e trasformato in caserma nel 1797, che è
11:17stato colpito dagli eventi alluvionali del 2023. Dal documento di indirizzo alla progettazione,
11:23in piena coerenza con quanto disposto nell'accordo del 2024, emerge come una parte del complesso
11:29fungerà da archivio di Stato di Forlì, mentre altra parte della struttura sarà destinata
11:34alla creazione di residenze universitarie per la sede di staccata dell'Alma Mater Studiorum
11:39di Bologna, ospitata dal Comune. Il medesimo stabile sarà adibito anche ad ulteriori funzioni
11:44volte al recupero e alla valorizzazione turistico-ricettiva di un luogo di grande valore storico-artistico
11:50identitario. Nascerà dunque uno spazio innovativo e polifunzionale, un nuovo centro di aggregazione
11:55civile e di crescita culturale. Si tratta di un intervento di ampio respiro con enormi
12:00potenzialità in termini di rilancio del territorio.
12:03Grazie Presidente. Purtroppo devo prendere atto di quanto le evidenze che avevamo ci
12:17facevano immaginare. Le modalità sono state chiarite, ci mancherebbe il decreto del Governo,
12:24la successiva determina del Ministero della Cultura. Questo fondo era stato istituito
12:31per raccogliere delle risorse per destinare ai luoghi della cultura colpiti dall'alluvione
12:38in tutta la Romagna. È evidente che non basterebbe un elenco che potremmo fare tutto il pomeriggio
12:47per elencare i luoghi colpiti da Faenza, Ravenna eccetera. Quello che avete detto purtroppo
12:54non è tanto il fatto che vengono destinati i fondi all'archivio di Stato di Forlì, cosa
13:02bene merita. Ma qui c'è un'operazione diversa. Tutti i soldi sono finanziati per ristrutturare
13:08un'ex caserma con finalità diverse da quello che il decreto aveva individuato e cioè quando
13:15lei oggi dice che quei fondi sono destinati per l'Università di Bologna, per le residenze,
13:21per attività turistico-ricettive di una caserma e in parte all'archivio di Forlì, quindi
13:26quei 12 milioni sono destinati per riqualificare un edificio e non solo per l'archivio di Forlì,
13:32mentre tutta l'intera Romagna non ha visto un euro per quanto riguarda ad esempio stessi
13:37archivi danneggiati. Qui c'è stato un asse verticale di collegamento, a questo punto
13:43possiamo dirlo, anche diretto probabilmente per affinità politica, che destina i soldi
13:49solo a Forlì, una città dove c'è un mio collega stimatissimo che aveva bisogno di
13:56quei fondi per l'archivio, però tutti i soldi, non solo quelli per l'archivio, vanno a ristrutturare
14:03una caserma che ha finalità diverse, addirittura turistico-ricettive e non c'entrano con i
14:08beni colpiti dall'alluvione.
14:09Grazie, proseguiamo con l'interrogazione 503788, Piccolotti, sui contenuti del decreto in materia
14:16di tax credit per il settore del cinema e dell'audiovisivo in corso di emanazione con
14:21particolare riferimento alla tutela delle produzioni indipendenti. La deputata Piccolotti
14:25ha facoltà di illustrare la sua interrogazione per un minuto, prego.
14:29Grazie Presidente, torniamo sul pasticcio clamoroso che il Governo ha fatto sul tax credit
14:38per il cinema, che ha bloccato l'intero settore, ha costretto i produttori indipendenti a rivolgersi
14:46al TAR perché il decreto favoriva sostanzialmente le grandi produzioni. Il Ministero ha chiesto
14:52al TAR del tempo per fare delle correzioni, ora sono uscite sulla stampa alcune indiscrezioni
14:58su queste correzioni che sembrano però non risolvere tutti i problemi che sono stati
15:04manifestati dai produttori indipendenti, quindi le chiedo se le indiscrezioni corrispondano
15:09al vero e in che direzione vogliate modificare questo decreto sbagliato che avete precedentemente
15:17fatto.
15:18Ringrazio l'onorevole Piccolotti per il quesito opposto che mi consente di chiarire la portata
15:26degli interventi posti in essere dal Ministero della Cultura a vantaggio del settore cinema
15:31e audiovisivo, preliminarmente si informa che i dati a nostra disposizione evidenziano
15:37che il settore della produzione cinematografica ed audiovisiva è assolutamente operativo,
15:42come testimoniano le 475 domande presentate da novembre a oggi per il tax credit produzione
15:49cinematografica ed audiovisiva di opere nazionali ed internazionali per un volume di investimenti
15:54di circa 1 miliardo e 200 milioni. Inoltre sul sito italyformovies.it si può riscontrare
16:02il numero di 35 set attualmente attivi in Italia, ciopposto ai sensi dell'articolo
16:0721 della legge numero 220 del 2016, le linee di intervento del credito d'imposta per
16:13la produzione nazionale ed internazionale non soggiacciono al limite delle risorse
16:17stabilite con il cosiddetto decreto di riparto. La legge del 30 dicembre 2020 numero 178 legge
16:24di bilancio 2021 prevede all'articolo 1,584 che il ministro dell'economia e delle finanze
16:31svolga il monitoraggio degli oneri derivanti dalla suddetta disposizione con facoltà di
16:36provvedere mediante riduzione del fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema
16:41e nell'audiovisivo alla copertura finanziaria del maggior onere risultante dall'attivitÃ
16:46di monitoraggio, per cui paventare la possibilità che le domande pervenute non possano trovare
16:51risposta per mancanza di risorse finanziarie alla luce delle disposizioni vigenti è una
16:57grave disinformazione che può essere messa in campo solo da chi non ha piena consapevolezza
17:02della normativa di riferimento. Tali infondati allarmismi provocano solo la destabilizzazione
17:08del settore creando un clima sfavorevole anche per l'attrazione di capitali. Al ministero
17:14stiamo svolgendo un'attenta attività di monitoraggio con la ragioneria generale dello
17:18Stato e l'Agenzia delle Entrate, al termine della quale saremo in grado di valutare eventuali
17:23ulteriori aggiustamenti al sistema degli incentivi del settore, finalizzati a stabilizzare le
17:28misure di sostegno in un quadro normativo caratterizzato da certezza e stabilità finanziaria.
17:33Il decreto numero 225 del 10 luglio 2024, che detta le disposizioni applicative in materia
17:40di credito imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva, è stato oggetto
17:45di un ricorso al TAR non ancora deciso. Il ministero già prima del ricorso aveva avviato
17:50una serie di riflessioni sul contenuto di tale decreto, decidendo di intervenire attraverso
17:55un decreto correttivo al momento ancora in via di definizione. In risposta a quanto indicato
18:00nell'interrogazione si rappresenta che una delle modifiche potrebbe riguardare i criteri
18:04di distribuzione e circuitazione cinematografica delle opere affinché, ai fini dell'accesso
18:09al beneficio del tax credit, un'opera realizzi un numero minimo di proiezioni. Inoltre si
18:15sta valutando anche la reintroduzione del cosiddetto obbligo di reinvestimento, in base
18:20al quale il produttore beneficiario dei credit di imposta è tenuto a reinvestire una quota
18:24dei preventi dell'opera, solo dopo che siano stati coperti i costi dell'opera e dentro
18:29cinque anni dalla data di riconoscimento del beneficio, nello sviluppo, nella produzione
18:34o nella distribuzione di una o più nuove opere difficili, ad esempio le opere di giovani
18:39autori o le opere a basso budget. In tal modo si mira ad assicurare che le risorse pubbliche
18:44possano fungere da moltiplicatore per produrre e sostenere nuove opere difficili. Infine
18:49si precisa che nel vigente decreto numero 225 del 10 luglio 2024, all'articolo 5, sono
18:57già previsti i limiti al credito di imposta, ossia in caso di opere cinematografiche, televisive
19:02e web, di documentario e di animazione, un limite massimo di credito di imposta di 9
19:08milioni di euro per opera. In caso di opere cinematografiche, televisive e web, di documentario
19:13e di animazione, alla cui copertura del costo complessivo di produzione, concorrono per
19:18almeno il 30% risorse provenienti da paesi al di fuori dell'Italia, un limite massimo
19:24di credito di imposta di 18 milioni di euro per opera. E per i produttori non indipendenti,
19:31imprese cinematografiche, audiovisive e non europee, il limite massimo annuo di 5 milioni
19:35di euro per ciascuna impresa cinematografica, ovvero per ciascun gruppo di imprese. Emerge
19:40dunque l'infondatezza delle notizie riportate dalla stampa, che contribuiscono a creare
19:45un clima di incertezza che è davvero difficile coniugare con la realtà dei fatti.
19:50Grazie, onorevole Piccolotti ha facoltà di replicare.
19:54Grazie Presidente, come al solito ve la prendete con la stampa dicendo che diffonde incertezza
20:04e che danneggia il cinema italiano, quando la verità è semplicemente che a danneggiare
20:08il cinema italiano siete stati voi. E non è un'opinione, lo raccontano le migliaia
20:16di operatori e tecnici delle truppe e delle produzioni che sono rimasti a casa e senza
20:24lavoro, circa il 70% di coloro che erano impiegati. Non solo sono rimasti senza lavoro, ma anche
20:31hanno perduto l'anno contributivo, quindi hanno avuto anche un danno rispetto alle loro
20:37carriere previdenziali. In tutto questo lei mi dice sostanzialmente che le risorse ci
20:44saranno anche se le richieste ammontano a cifre superiori a quelle stanziate. Non mi
20:51dice come volete correggere il decreto sbagliato che avete fatto e per di più mi dice che
21:01metterete un obbligo di reinvestimento sulle opere difficili o reopere a basso budget che
21:07però non è una garanzia di salvezza per i produttori piccoli e meno piccoli, indipendenti
21:16italiani che avete pesantemente danneggiato per favorire le grandi major del cinema e
21:23le grandi produzioni. Quindi sostanzialmente lei evade la domanda che io le avevo fatto,
21:31se la prende con la stampa e ci dimostra ancora una volta che sul terreno dello sviluppo
21:38del cinema italiano, soprattutto quello d'autore e indipendente, questo Governo ha fatto scelte
21:44ideologiche cieche dal punto di vista politico, orientate semplicemente alla volontà di colpire
21:53un certo tipo di cinema che però hanno prodotto un disastro su tutta la linea, un po' come il
22:01disastro e il pasticcio che avete fatto con l'IRPF, peccato che questa volta da andarci
22:05di mezzo a un settore fondamentale dell'economia del paese. Proseguiamo con l'interrogazione 503
22:12789 Orrico sullo stato di attuazione del contratto istituzionale di sviluppo relativo
22:17al centro storico di Cosenza con particolare riferimento alla prevista governance istituzionale.
22:22La deputata Orrico ha facoltà di illustrare la sua interrogazione per un minuto, prego.
22:25Grazie, buongiorno signor sottosegretario. L'interrogazione nasce per capire a che
22:34punto sia innanzitutto la nomina del nuovo RUC, il responsabile unico del contratto,
22:42perché il contratto istituzionale che riguarda il centro storico di Cosenza ma anche gli altri tre
22:47centri storici, Palermo, Napoli e Taranto, da più di un anno di fatto non hanno un responsabile
22:54unico del contratto che è il compito di coordinare l'attuazione dei progetti che appunto sono stati
23:01messi in campo. Nel caso specifico del centro storico di Cosenza il contratto è stato firmato
23:09nel duemilaventi, ero io sottosegretario alla cultura così come ho firmato anche gli altri tre
23:15contratti istituzionali di sviluppo. Alcuni cantieri sono stati attivati, in particolar modo
23:21quelli dell'amministrazione comunale ma ci sono anche cantieri della provincia di Cosenza e del
23:28ministero della cultura di cui non si ha notizia. Grazie, grazie. Il sottosegretario Mazzi a facoltà di risposta.
23:34Ringrazio l'onorevole Orrico per il quesito posto che mi consente di relazionare sullo
23:38stato di attuazione del contratto istituzionale di sviluppo CIS relativo al centro storico di
23:43Cosenza sottoscritto in data 4 febbraio 2021 con l'obiettivo principale di valorizzare attraverso
23:48una serie di interventi funzionalmente connessi i luoghi del centro storico per troppo tempo
23:52trascurato. I CIS istituiti con il decreto legislativo numero 88 del 2011 sono strumenti
23:58di programmazione negoziata volti ad accelerare la realizzazione di progetti strategici di rilievo
24:04nazionale interregionale e regionale tra loro funzionalmente connessi che richiedono quindi
24:10un approccio integrato. Quelli promossi nell'ambito del piano sviluppo e coesione cultura finanziato
24:15dal fondo sviluppo e coesione 2014-2020 sono dedicati alla rigenerazione e alla valorizzazione
24:22del patrimonio culturale dei centri storici di quattro città del sud, Cosenza, Napoli,
24:26Palermo e Taranto. In particolare con delibera del comitato interministeriale per la programmazione
24:31economica CIPE numero 10 del 2018 ai fini dell'attuazione dei quattro progetti integrati
24:37veniva assegnata al Ministero della Cultura un'adattazione finanziaria pari a 360 milioni
24:43di euro di cui 90 milioni sono stati concessi per il progetto di riqualificazione e rigenerazione
24:49del centro storico della città di Cosenza volto a recuperare, rinnovare e riscoprire
24:54quei luoghi che ne sono cifra identitaria. In una prima fase con decreto del Presidente
25:00del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2020 è stato istituito presso la Presidenza del
25:04Consiglio dei Ministri il tavolo istituzionale chiamato a coordinare l'attuazione del progetto
25:09presieduto dal Ministro della Cultura e composto da tutti i soggetti sottoscrittori del CIS.
25:15In tale contesto l'attuazione del progetto si è concretizzata a valle di uniter di concertazione
25:20tecnico-istituzionali con le amministrazioni competenti, con l'individuazione e la successiva
25:25approvazione da parte del tavolo in data 14 settembre 2020 di ben 20 interventi, tutti
25:32a titolarità delle amministrazioni del territorio. In particolare il segretariato regionale del
25:36Ministero della Cultura per la Calabria è risultato beneficiario di un importo complessivo
25:41di 17 milioni e 100 mila euro per la realizzazione di quattro interventi volti a recuperare le
25:47qualificazioni di immobili di pregio dal punto di vista culturale, quali il complesso architettonico
25:52di Santa Chiara, la Biblioteca Nazionale di Cosenza, il Centro Studi Internazionale Telesio,
25:57Bruno e Campanella ed infine i laboratori di restauro e cultura creativa.
26:01La sottoscrizione del CIS ha visto coinvolti il Ministro per il Sud e la coesione territoriale,
26:07il Ministero della Cultura, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero dell'Interno
26:12Prefettura di Cosenza, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per le Politiche
26:17Giovanili e lo Sport, l'Agenzia del Demanio, la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza,
26:22il Comune di Cosenza, l'Università della Calabria, l'Agenzia Nazionale per la Trazione
26:27degli Investimenti e lo Sviluppo di Impresa S.p.A. in Italia.
26:30Da ultimo, l'articolo 12 del Decreto-Legge 7 maggio 2024, numero 60, recante ulteriori
26:37disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, ha stabilito l'avvio da parte
26:42del Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio
26:46dei Ministri di una ricognizione avente ad oggetto lo stato di avanzamento degli interventi
26:52inseriti nei CIS, finalizzata alla revisione della governance istituzionale di tali contratti
26:59mediante decreto del competente Ministro. Nello specifico, il Decreto-Legge ha previsto
27:04anche che al sommenzionato Dipartimento venissero trasferite le funzioni del responsabile unico
27:09del contratto di tutti i CIS, con particolare riferimento allo stato di avanzamento procedurale
27:14degli interventi finanziati a monta 6 in numero di quelli rispettivamente in fase di progettazione
27:20e di stipula del contratto, mentre 7 sono gli interventi in fase di esecuzione ed uno
27:25è stato già concluso. Tutto questo in termini finanziari corrisponde ad un impegno di spesa
27:31di circa 68 milioni di euro, ben il 75% del finanziamento complessivo, una percentuale
27:38di cui possiamo ritenerci soddisfatti.
27:41La deputata Orrico ha facoltà di ripicare.
27:45Purtroppo, sottosegretario, io invece non mi posso ritenere soddisfatta. Oddio. Da un
27:50certo punto di vista sì, perché lei ha fatto l'excursus di un lavoro che ho portato a termine
27:56e ho svolto durante il periodo della pandemia, quindi complimenti a me, insomma me li faccio
28:02da sola perché tutto quello che lei ha descritto io ovviamente lo conosco a memoria perché
28:07l'ho costruito quel percorso e so quanto è stato faticoso soprattutto per Cosenza far
28:14sedere allo stesso tavolo una pluralità di soggetti istituzionali coinvolgere dal basso
28:19le associazioni e i comitati che hanno potuto contribuire con le loro proposte ad arricchire
28:25la progettualità delle amministrazioni del territorio. Ciò a cui lei però non ha risposto
28:30è la mia domanda. Dove sta la nomina del responsabile unico del contratto? Perché
28:36le dico che in questo anno di vacanzio abbiamo perso contezza ad esempio del protocollo sulla
28:42legalità che si era proposto di fare e che sarebbe dovuto entrare in vigore per garantire
28:49la trasparenza negli affidamenti delle gare che sono state fatte sui cantieri del CIS,
28:55ma soprattutto sapere che a distanza di quattro anni e mezzo solo un progetto dei venti messi
29:04all'interno del CIS è stato realizzato, non direi che siamo proprio soddisfatti. Quindi
29:10le chiederei per cortesia l'appello di accelerare sulla nomina del RUC e di verificare quale sia
29:17lo stato reale dei cantieri perché ce ne sono alcuni che sono molto indietro. Ne nomino uno
29:24su tutti l'ex convitto Telesio che ha un importo che supera i 13 milioni di euro dove dovrebbe
29:31essere insediato l'incubatore per le imprese culturali e turistiche che oggi invece viene
29:36ospitato da un altro immobile messo a disposizione dal comune di Cosenza. Per non parlare della
29:42biblioteca civica che per metà è ubicata nel complesso di Santa Chiara, mi faccio concludere
29:49Presidente perché è una cosa molto importante, le chiedo questa cortesia. Faccio concludere che
29:57sono arrivata alla fine, rischiamo di perdere un patrimonio librario di inestimabile valore
30:04perché non vengono accelerati i lavori di questo cantiere. Grazie, concludiamo con l'interrogazione
30:11503790 Mollicone, iniziative per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio
30:16culturale immateriale della rivoluzione storica. Il deputato Amoresi ha la facoltà di registrare
30:20la sua interrogazione per un minuto. Sì, grazie Presidente. Sottosegretario,
30:25noi con questa interrogazione chiediamo sostanzialmente un aggiornamento
30:29sulla legge a prima firma peraltro del Presidente Mollicone, votata alla Camera e poi al Senato
30:35dal febbraio-ottobre 2024, quindi sulle rivoluzioni storiche, in particolar modo per sapere il
30:41governo nel frattempo cosa ha fatto, in particolar modo la delega per l'adozione di norme per la
30:46salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Grazie, prego Sottosegretario Mazzi. Ringrazio
30:51Presidente onorevole Mollicone e l'onorevole Amoresi per il quesito opposto, che mi consente
30:55di fare il punto sull'attuazione della legge 7 ottobre 2024, numero 152, recante disposizione
31:02in materia di manifestazioni di rievocazione storica e delega al governo per l'adozione di
31:07norme per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Si tratta di un intervento normativo
31:13di sistema che il governo Meloni ha fortemente voluto, ascoltando e rispondendo alle istanze
31:18dei territori, che si dedicano con abnegazione all'allestimento delle proprie rievocazioni
31:22storiche, tradizioni, costumi, ma anche eventi di aggregazione sociale e di attrazione turistica.
31:28L'istituto centrale per il patrimonio immateriale ha collocato nella mappatura nazionale pubblicata
31:33sul portale dedicato nel settembre 2023 ben 1.320 rievocativi. Questo atto legislativo,
31:40nella sua prima disposizione, reca un'affermazione di principio fondamentale, ovvero che si stia
31:45intervenendo a tutela di componenti fondamentali del patrimonio culturale, nonché di un elemento
31:51qualificante per la formazione e per la crescita socio-culturale della comunità nazionale.
31:56Il Ministero della Cultura è consapevole della propria responsabilità di salvaguardia e
32:00valorizzazione del patrimonio culturale immateriale e sta ponendo in essere tutte
32:04le iniziative necessarie per l'attuazione degli strumenti previsti a livello parlamentare.
32:09È doveroso precisare che gli uffici tecnici seguono con attenzione l'interparlamentare
32:14degli atti che disciplinano materie affini, affinché gli interventi normativi vengano
32:18adottati nell'ambito di un quadro legislativo organico e sistematico.
32:22Ad esempio si avvia alla conclusione il percorso del disegno di legge Atto Senato numero 597,
32:29ora all'esame del Senato in terza lettura, recante disposizioni per la promozione delle
32:34manifestazioni in abiti storici, che presenta finalità analoge e strumenti simili a quelli
32:39della legge 152 del 2024. Rispetto alle attività di valorizzazione delle rievocazioni storiche di
32:45cui è l'articolo 3, comunico che è all'attenzione degli organi di controllo il decreto ministeriale
32:5120 marzo 2025 numero 75, con il quale sono stati disciplinati accesso, modalità e criteri di
32:57attribuzioni e di erogazione delle risorse, a valere sul Fondo nazionale per la rievocazione
33:02storica. Detto Fondo ha per il 2025 una disponibilità finanziaria di 2 milioni 800 mila euro,
33:09a seguito della registrazione il decreto ministeriale sarà pubblicato per l'acquisizione
33:13delle istanze di contributo 2025. Sono inoltre in corso le attività propriedeutiche alla
33:19costituzione del comitato tecnico-scientifico di cui è l'articolo 5, con compiti di ricerca,
33:25di promozione ma soprattutto di riconoscimento della qualifica di ente o di manifestazione di
33:31rievocazione storica nel rispetto di quanto stabilito dall'articolo 2 e dall'articolo 4.
33:36In aggiunta a ciò l'istituto centrale per il patrimonio materiale sta portando avanti
33:40il costante aggiornamento del portale dedicato alle rievocazioni storiche, il quale costituirÃ
33:46la base di dati necessaria per la definizione dell'elenco nazionale delle rievocazioni storiche,
33:51previsto dall'articolo 4 della legge 152 del 2024, nonché per la pubblicazione del calendario
33:58delle rievocazioni previsto dall'articolo 6 della medesima legge. Con riferimento agli attuativi
34:04previsti dalla delega di cui all'articolo 11, recanti alla disciplina del patrimonio
34:08culturale e materiale in ragione della complessità della materia, si sta valutando l'opportunità di
34:14istituire una commissione di studio, composta da soggetti dotati di competenze specifiche,
34:19per l'elaborazione degli schemi dei decreti legislativi da adottare. Sarà certamente
34:24ambiziosa, ma necessaria, l'attività di censimento, catalogazione e inventariazione
34:30a livello nazionale del patrimonio culturale e materiale, prevista in una lettera specifica
34:35della delega, finalizzata all'istituzione di tre elenchi distinti, il primo per il patrimonio
34:41culturale e materiale, il secondo per il patrimonio culturale e materiale a salvaguardia urgente e il
34:47terzo per le buone pratiche per la salvaguardia del patrimonio culturale e materiale. Riteniamo
34:52imprescindibile coinvolgere pienamente nella costruzione della disciplina di settore le
34:57associazioni di categoria. In tal senso, una disposizione di delega ha immaginato la costituzione
35:02di un forum che si assiede di confronto e di sintesi al suo interno, con il compito di
35:07salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale e materiale. Il Ministero della
35:12Cultura saprà percorrere la strada tracciata dalla legge delega, adottando tutte le misure
35:17previste e quelle necessarie per assicurare al patrimonio culturale e materiale nazionale
35:22le più ampie e incisive forme di salvaguardia, valorizzazione e partecipazione.