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TVTrascrizione
00:00Buon pomeriggio e ben ritrovati con Daniela Finita e con Andrea Lombardi, benvenuti.
00:20Come tutto racconta lunedì finalmente torniamo con il sole dopo un lungo periodo di pioggia
00:26anche se in realtà vivremo una settimana con il sole, forse il weekend ancora pioggia.
00:30Eh sì, ormai ci siamo abituati, sembra di vivere in Inghilterra.
00:34Allora, lunedì 17 marzo ci si avvicina anche all'inizio ufficiale della primavera, tra
00:39l'altro questo mese poi si cambieranno le lancette, si cambierà l'ora l'ultimo weekend
00:44di marzo.
00:45Dopo le notizie del sito giornalibrescia.it ritroveremo con noi Stefano Anzinelli, educational
00:51counsellor, parleremo della figura dello studente atleta all'interno degli istituti
00:56scolastici.
00:57E poi?
00:58E poi avremo lo spazio dedicato alla salute con la psicologa Maddalena Garzoni, psicoterapeuta.
01:04Con lei affronteremo la richiesta di aiuto che è spesso difficile per tutte quelle persone
01:11che soffrono di disturbi alimentari, è appena finita la settimana dedicata del fiocchetto
01:17Lilla, dedicato proprio ai disturbi dell'alimentazione e con lei vedremo come aiutare magari le ragazze
01:24o i ragazzi che sono all'ascolto questa sera.
01:27E poi continuiamo a parlare di salute, lo facciamo con il dottor Ignazio Difazio che
01:33è specialista in geriatria e il dottor Paolo Bergami che è coordinatore invece della riabilitazione
01:39geriatrica per quanto riguarda l'ospedale Ricchiedei.
01:42Interessanti anche gli spazi dedicati come sempre alla salute e tutto sommato anche con
01:48Anzionelli si parla di salute visto che si parla anche di sport, ma adesso guardiamo
01:53il sito www.giornalidibrescia.it e ritroviamo Daniela più tardi.
01:58Si apre con Passo del Tonale, Valanga, Capanna, Presena, un morto, altri due tra cui un bresciano
02:06sarebbero riusciti a mettersi in salvo.
02:09La prima è uno scialpinista tedesco, il territorio è in Valle di Sole in Trentino.
02:15E questa è la notizia che apre in questo momento il sito www.giornalidibrescia.it.
02:20Poi torniamo a Gardone a coltellamento, a Gardone per il GIP non è legittima difesa.
02:26Così sostiene il giudice che ha convalidato l'arresto del 21enne, lui e Simone Lazzari.
02:34Le immagini delle telecamere pubbliche hanno ripreso le fasi della lita smentendo la prima
02:39ricostruzione fornita proprio dal giovane.
02:42Brescia entro fine anno arriverà il bilancio di genere e poi ancora rapine nelle gioiellerie
02:50a Brescia a 7 anni al modello Alione Silla e ancora bonus rifiuti, aiuto per le famiglie
02:58in difficoltà, sconto del 25%.
03:02Apriamo la notizia per vedere quello che viene riportato, arriva un altro aiuto contro il
03:07carobolletta finalizzato alle famiglie in difficoltà economica, questa volta sugli
03:12importi pagati per la raccolta dei rifiuti urbani.
03:15Si è sbloccata una norma prevista 5 anni fa che ora attende solo l'ultimo passaggio,
03:21l'approvazione del regolamento per la messa a terra della Rera che è competente non solo
03:30per il settore energetico ma anche per quello dei servizi dei rifiuti.
03:34Si tratta del cosiddetto bonus rifiuti contenuto da un dpcm pubblicizzato in Gazzetta Ufficiale
03:42che individua i principi e i criteri per la definizione delle modalità applicative.
03:47Torniamo nella homepage, Manerbio tenta un furto in una casa rintracciato e arrestato.
03:54Une trentenne residente nel Comune della Bassa si sarebbe diretto in un'abitazione limitrofa
03:59armato di martello.
04:02E per finire, giornata Bresciana per il Ministro Valditara, la prima tappa, Torbole, per la
04:10visita nelle scuole, l'accoglienza della Sindaca Sisti a Remedello per l'inaugurazione del
04:16murales e della legalità dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
04:22Detto questo, vediamo quello che accade al MOCA, perché è caccia agli enigmi, c'è
04:27un servizio, lo seguiamo insieme.
04:31Partecipare a una caccia al tesoro con quiz di matematica, risolvere un rompicapo e creare
04:36origami.
04:37Queste attività sono state al centro di Math4Fun, la giornata organizzata da STEM in genere
04:42al MOCA di Brescia.
04:43Qui, centinaia di bambini si sono messe alla prova risolvendo enigmi di matematica ludica
04:48insieme alle loro famiglie.
04:51Abbiamo avuto ben 11 squadre iscritte, quindi abbiamo raggiunto il nostro tetto massimo
04:56e ci sarà una squadra vincitrice che avrà in premio dei biglietti ingresso gratuito
05:01per un museo scientifico nella Bergamasca.
05:04Abbiamo pensato di non fare squadre solo di bambini o bambine, ma di proporre delle tappe
05:09con degli enigmi di diversa difficoltà in modo davvero di riuscire a coinvolgere tutta
05:14la cittadinanza con un'iniziativa aperta alle famiglie.
05:18La giornata però non è stata scelta a caso.
05:20Il 14 marzo si celebra infatti il Pi-Greco Day e in tutto il mondo vengono organizzati
05:25eventi dove la matematica è la protagonista.
05:28Questa data è stata scelta perché in notazione anglosassona il 14 marzo si denota con 3 prima
05:34al mese, quindi 3-14, che è l'approssimazione più famosa del Pi-Greco, più usata del Pi-Greco,
05:40che rappresenta il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro.
05:45Grande successo per questa prima edizione di Math4Fun, che ha anche l'obiettivo di
05:49far familiarizzare sempre più bambine con le discipline scientifiche.
05:53Tante bambine, grazie ai progetti che appunto continuiamo a finanziare, si stanno avvicinando
05:59alle materie STEM ed è esattamente ciò che volevamo.
06:04E noi ci fermiamo per un attimo, tra poco torniamo con Stefano Anzvinelli, rimanete con noi.
06:15Torna nella nostra diretta anche Stefano Anzvinelli, Educational Counselor. Buonasera Stefano.
06:26Buonasera a tutti, buonasera Andrea, grazie.
06:29Ricordo il sito subito del liceo isaacnewton.it e anche la Swiss School of Management è sempre
06:37appartenente alla famiglia Anzvinelli.
06:39Grazie.
06:41Detto questo, vogliamo parlare anche del sito personale StefanoAnzvinelli.com
06:47perché qui trasferisci dei tuoi pensieri oppure comunque allarghi degli argomenti
06:51trattati anche da altre persone.
06:54E l'ultimo tema è quello riguardante lo studente atleta, un modello educativo
06:59che guarda al futuro. Perché? Cosa accade?
07:02Accade che noi educatori all'interno del nostro ambito abbiamo sempre dato
07:09grandissima attenzione agli sportivi, perché gli sportivi sono un vero valore aggiunto
07:16per se stessi ma anche per il gruppo a cui si uniscono.
07:21Tempo fa avevo parlato in queste trasmissioni graziosissime, interessantissime
07:29per me quantomeno, non so per i nostri ascoltatori, di un libro che avevo letto
07:34di un filosofo. Il libro si intitola La palestra di Platone e il filosofo
07:42è Simone Regazzoni.
07:44E allora la prima cosa che è un po' sconcerta è come e perché un filosofo
07:50deve parlare di sport e a volte di sport di contatto.
07:56La risposta è negli scritti di Platone e quindi non si fa mistero del fatto
08:02che il luogo deputato alla formazione intellettuale, spirituale degli accoliti
08:10era il ginnasio per l'appunto, cioè la palestra.
08:15E gli insegnamenti avvenivano attraverso una forma di lotta codificata,
08:22che era una sorta di lotta e di pugilato, che si chiamava pancrazion.
08:28Ora la paideia, cioè la formazione degli adolescenti, degli accoliti, avveniva
08:33proprio all'interno della palestra, del ginnasio.
08:37Quindi non è il liceo Newton o Stefano Anzuinelli che dice queste cose,
08:42che dice qualcosa di qualcuno di un po' più importante che era Platone.
08:47Allora, questo libro per me è stato molto interessante.
08:51Uno perché ho sempre ritenuto che lo sport, in età adolescenziale
08:57e pre-adolescenziale e poi per tutta la vita, è una forma importantissima
09:03di espressione del sé.
09:07Io pratico sport, a volte malamente, sono reduce, come tu sai,
09:14da un pessimo incidente, parliamo di sci.
09:16Io ho fatto quest'anno un incidente che mi ha creato e procurato
09:22una frattura scomposta alla testa dell'omero, sono attualmente in fisioterapia
09:26dopo tre mesi di inattività, ma l'anno prossimo riprendo a sciare,
09:30non preoccupiamoci, io non mi preoccupo di questo.
09:32Ma diciamo che lo sport per me, nella mia vita, è sempre stato
09:36uno degli elementi fondanti, sia durante la scuola e poi durante l'università.
09:42Lo sport per gli adolescenti fa bene perché è sicuramente struttura,
09:48però è anche uno sfogo per l'adrenalina.
09:52Per l'appunto, infatti in una trasmissione recente abbiamo anche parlato
09:56dei fenomeni di chiusura sociale o di ritiro sociale.
10:00Noi adulti dobbiamo un po' metterci d'accordo con noi stessi,
10:04noi adulti, educatori, insegnanti, professionisti, genitori.
10:10Continuiamo a lamentarci del fatto che i nostri figli sono rinchiusi in casa,
10:14con se stessi, con i loro cellulari, con i loro device, facendo gaming.
10:20Però in ambito scolastico, generalmente, non voglio dire complessivamente,
10:26ma di solito succede che in ambito scolastico lo sportivo
10:30non viene valorizzato per quello che potrebbe dare.
10:34Allora noi ci lamentiamo del fatto che sono ripiegati su se stessi,
10:39che si ritirano all'interno delle loro camere,
10:41però se fanno sport questo non si concilia con l'attività scolastica.
10:45Allora questo poteva valere ai miei tempi,
10:49in cui non esistevano dei protocolli tra il Ministero,
10:53le scuole e le società sportive o le federazioni.
10:57Oggi c'è un decreto ministeriale, una prima bozza del 2012,
11:01una seconda del 2015, quindi ormai 10-13 anni fa,
11:05che prevedono che lo studente che svolga attività sportiva,
11:09agonistica, adesso poi non voglio entrare nei tecnicismi,
11:14nei meandri della norma che prevede che solo se giochi nella Juventus
11:18o in Serie A o sei Yannick Sinner puoi avvalerti di questo,
11:22però serve una sensibilità da parte di noi educatori,
11:27da parte di noi professori per cercare di,
11:32come dire, armonizzare l'attività sportiva con quella scolastica,
11:38che indubbiamente ha delle necessità.
11:42Faccio alcuni esempi concreti di casi che sono avvenuti da noi.
11:46Un ragazzo che attualmente gioca a golf negli Stati Uniti,
11:50ha potuto fare ciò che ha fatto grazie al fatto che noi
11:54lo abbiamo facilitato nella sua attività sportiva
11:59per ottenere la maturità entro un certo numero di anni,
12:03che era quello che era previsto dal suo curriculum,
12:07viene da noi perché laddove era rischiava forse di non essere apprezzato.
12:11Se lui avesse perso questo treno che l'ha portato negli Stati Uniti
12:15a studiare gratuitamente in una università del South Carolina,
12:19dove ha preso una laurea triennale in finanza,
12:23in una business school,
12:27finanziato completamente dalla federazione che l'ha accolto,
12:31ma contemporaneamente è diventato un semiprofessionista di golf negli Stati Uniti.
12:35Oggi vedevo il posto di un nostro ex studente
12:39che ha vinto i campionati giovanili italiani di sollevamento pesi,
12:43quindi è un pesista.
12:47In particolare in questo caso ho scritto di un accordo
12:51che solo noi con altre tre scuole in Italia ha fatto con la FISI,
12:56ho reso grazie alla FISI e alla mia attività di sciatore che non è sicuramente agonistica,
13:00anche se mi piace molto sciare, scio da 50 anni,
13:04però abbiamo tra di noi molti atleti che fanno sci a livello agonistico.
13:08Ora, come potrà immaginare
13:12e come potrete tutti immaginare,
13:16uno sciatore ha una routine molto complessa.
13:20Se sono di un certo livello, quindi sono i nazionali giovanili,
13:25è molto più difficile a sciare nella coppa sudamericana di sci.
13:29Questo già a 17, 16, 18 anni, quindi non è necessario che siano
13:33Alex Winatzer che corre in Coppa del Mondo
13:37o Federica Brignone o Sofia Goggia che conosciamo tutti,
13:41però per essere lì forse Goggia e Brignone,
13:45ma anche Winatzer in quota minore perché i maschi sono meno performanti
13:49nella nostra nazionale delle femmine, però hanno dovuto avere qualcuno
13:53che cogliesse le loro necessità e ne valorizzasse in ambito scolastico
13:57le potenzialità.
14:01L'attività e la routine agonistica degli sciatori
14:05è tra le più complesse in assoluto, tant'è che le altre federazioni,
14:09quella degli sport equestri per esempio, fa riferimento al protocollo FISI
14:13perché quello FISI, cioè Federazione Italiana dei Sporti Invernali,
14:17è quello più complesso da gestire, quindi non solo d'estate sono,
14:21in Sud America, a fare la Coppa Sud America di sci.
14:25Ma poi noi li vediamo all'inizio delle elezioni settembre-ottobre,
14:29poi nella stagione invernale, novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo,
14:33ovviamente dobbiamo gestire questa assenza
14:37in una maniera che non è quella classica.
14:41Allora questo accordo che si chiama FISI Compliance,
14:45vuol dire essere in grado di rispondere a delle esigenze di una federazione
14:49che, naturalmente, mette le cose in chiaro, cioè prende per buono
14:53ciò che il Ministero ha stabilito 13 e 10 anni fa con i due decreti
14:57di cui parlavo. Però poi bisogna, per usare una terminologia
15:01che a me non piace molto, mettere a terra questi progetti,
15:05perché se tu lasci sulla carta questo progetto ma non lo fai diventare operativo,
15:09hai fatto tante belle parole, ma poi queste belle parole rimangono fumo.
15:13Quindi bisogna fare in modo che, adesso mi viene in mente
15:17il caso di Angelica, che è una ragazza che ha 18 anni,
15:21si diplomerà quest'anno al Liceo delle Scienze Umane
15:25e che è in questa condizione di atleta agonista e che sta per entrare
15:29forse nella nazionale giovanile. Dipenderà dalle gare che fa regionali
15:33qui e in Europa. Però la sua attività si svolge
15:37durante tutto il periodo che è più impegnativo
15:41per uno studente, cioè ottobre è un pezzo,
15:45novembre, dicembre, gennaio è la stagione invernale, che è la stagione
15:49clou per gli sciatori. Come si fa? Intanto è solo una questione
15:53di organizzazione, perché il Ministero mette a disposizione delle norme,
15:57quindi ci sono tutta una serie di lezioni online, caricare dei contenuti
16:01all'interno di una piattaforma che noi gestiamo assieme a loro.
16:05Di tanto in tanto, poi quando sono liberi dai loro impegni sportivi,
16:09vengono e in quelle giornate condensano una serie di attività,
16:13di verifica, scritte, orali, eccetera. Ma non è impossibile.
16:17Qualche anno fa un ragazzo, anche lui molto bravo, che fa parte della Fisi,
16:21che si chiama Romele, ed è nella nazionale giovanile,
16:25è stato uno dei ragazzi che ha ottenuto il punteggio più alto alla maturità
16:29di liceo scientifico, nonostante avesse questi impegni.
16:33Ora, possiamo ragionare su ciò che noi diamo a questi ragazzi,
16:37che è sicuramente tanto in termini organizzativi,
16:41non vuol dire chiudere gli occhi, o chiudere un occhio, o favorirli,
16:45ma vuol dire semplicemente ottenere da loro il massimo che possono dare,
16:49anche perché, e questo è un po' il trucco,
16:53questi ragazzi sono normalmente abilissimi, non solo nello sport,
16:57ma anche nella vita. Perché lo sport consente ai ragazzi di
17:01ottenere risultati solo se tu ti impegni costantemente,
17:05perché tu sai benissimo che i risultati non vengono se tu non ti impegni adeguatamente.
17:09È una disciplina.
17:11È una disciplina. Uno. Due. Normalmente anche se per esempio lo sci,
17:15ma anche il tennis o il golf sono sport singoli e singolari,
17:19ma devono lavorare all'interno di un gruppo, quindi magnificano
17:23e amplificano la capacità di lavorare in gruppo. Tre.
17:27E allora qua ci mettiamo anche un po' di medicina.
17:31Normalmente gli atleti sanno alimentarsi molto bene, perché sanno che cosa sono
17:35i macronutrienti, di questo ne abbiamo già parlato un'altra volta.
17:37Quindi, quattro. Nei confronti degli altri ragazzi che magari non fanno
17:41attività sportiva, possono diventare dei modelli di riferimento,
17:44quelli che in inglese chiamiamo role models. Quindi, ma come?
17:47Ma caspita, ma questo qua, con tutto quello che fa, riesce comunque a ottenere
17:51questi risultati. Cinque. Mettiamoci che anche uno studente atleta
17:57o un atleta studente sa benissimo come gestire la sconfitta.
18:03E non è una cosa da poco. Perché la caduta, la sconfitta,
18:06se noi la gestiamo solo come un fallimento e non come un'opportunità
18:10di miglioramento, associamo anche il voto negativo, che diventa,
18:15non è un voto negativo, ma sono io negativo che non sono riuscito a raggiungere
18:19un certo risultato. Devo dare di più. Quindi, diciamo, per noi che gestiamo
18:24queste figure ogni anno, sono, su circa 250-300 ragazzi,
18:29una 60-70 di questi atleti. Tu considera che per ognuno di loro
18:33va fatto un piano formativo personalizzato, cioè un PFP,
18:38cioè vuol dire che abbiamo una persona che si mette in contatto
18:41con la federazione o con il team e che stabilisce una routine.
18:46Quindi noi prendiamo in esame quali sono gli allenamenti settimanali.
18:51Benissimo. Se tu, come un ragazzo che gioca nell'Atalanta,
18:55devi essere a Zingonia per allenarti e devi essere là alle due,
18:58è chiaro che non puoi uscire all'una o all'una e mezza,
19:01perché poi ci deve stare anche il pranzo. Allora, tu, se devi uscire a 12 e mezza,
19:06e questo fa parte del tuo PFP, quell'ora e mezza non viene considerata assenza.
19:10Benissimo, allora nascerà il caso. Ma come? Allora lui lo fa e io no,
19:15perché lui sì e io no. La risposta che io generalmente do agli altri ragazzi
19:20un po' gelosi in questi casi, o un po' invidiosi, è
19:23scusami però, tu giochi nell'Atalanta, se giocassi nell'Atalanta
19:27anche tu potresti ottenere questo. Quindi diciamo, funge da stimolo anche per gli altri.
19:32Allora, lungi da noi l'idea di fare iperagonismo all'interno della scuola,
19:37perché ci sono ragazzi che sono portati a fare attività sportiva e altri no.
19:42Dipende dall'intelligenza cinestetica di cui tu disponi o meno.
19:45Però diciamo, se a livello generale, a livello complessivo,
19:49noi riusciamo a ben motivare questi ragazzi, questi ragazzi diventano
19:53un valore aggiunto enorme, non solo per loro stessi, ma anche per tutta la classe.
19:58E diciamo che non è così complesso da farsi. È una questione di volontà e
20:03soprattutto di sensibilità nei confronti delle necessità che questi ragazzi hanno,
20:07perché credimi e credetemi, sono ragazzi straordinari.
20:11Dobbiamo riuscire a prenderli nella maniera giusta.
20:14Però non stiamo inventando nulla, perché tutto questo anche in Spagna
20:18è assolutamente normale, non c'è nulla di sconvolgente,
20:22basta prendere esempio da altri paesi.
20:25Voi avete una percentuale alta di studenti?
20:28Abbiamo una percentuale alta, anche se non abbiamo il classico cosiddetto indirizzo sportivo.
20:34Perché una cosa che questi ragazzi chiedono, tutti, è di non fare un numero maggiore
20:39di ore di attività sportiva, perché sono già stracarichi di loro.
20:43Quindi noi abbiamo un indirizzo tradizionale, scientifico e scienze umane,
20:47ma abbiamo tramite l'accordo che abbiamo preso con il Ministero anni fa,
20:53ma in questo caso con FISI, e anzi devo ringraziare anche il dottor Francesco Bettoni,
20:57che è vicepresidente di FISI nazionale e presidente della FISI regionale,
21:02che ci ha facilitato nell'ottenimento di questa compliance con FISI
21:08e che ci serve anche per altre federazioni, perché come ti dicevo,
21:13essendo loro i più stringenti con le necessità, gli altri vengono a ruota
21:19e quindi possiamo applicarli per tutte le categorie facenti parte del CONI.
21:24Ricordo il sito internet liceoisacknewton.it, dove possiamo ritrovare tutte le informazioni.
21:32In questo momento stiamo inquadrando anche il tuo blog personale stefanosvinelli.com
21:37e poi anche la Swiss School Home Management e anche in questo caso c'è un sito internet.
21:42Ringraziamo il nostro Stefano Anzuinelli, Educational Counselor. Grazie ancora.
21:47Grazie, grazie a tutti Andrea.
21:49Ci fermiamo per un attimo.
22:03Appriamo la pagina dedicata alla salute.
22:05Ho il piacere di riavere in studio la dottoressa Maddalena Garzoni, psicologa e psicoterapeuta.
22:10Benvenuta.
22:11Buonasera Daniela, grazie.
22:12Grazie a lei.
22:13Allora, in anteprima, questa sera abbiamo già avvertito il pubblico a casa.
22:16Noi stasera affrontiamo un argomento che abbiamo visto, ha interessato moltissimo questa settimana.
22:23La settimana che è passata era la settimana del Fiocchetto Lilla, dedicato ai disturbi dell'alimentazione.
22:30Quando pensiamo ai disturbi dell'alimentazione, pensiamo subito e solo all'anoressia.
22:35Ma non c'è solo l'anoressia.
22:38Sono tantissimi giovani che soffrono di disturbi dell'alimentazione.
22:42Abbiamo visto che l'età è diminuita drasticamente, quindi parliamo già di 8-9 anni.
22:47Di moltissimi ricoveri.
22:49Abbiamo avuto anche dei medici che lavorano sul nostro territorio che hanno parlato proprio di un'emergenza.
22:55Anche Letti, di un'emergenza nel reparto di neuropsichiatria.
23:00Ma quello di cui vorrei parlare con lei stasera, ed è quello che è emerso durante questa settimana,
23:08è un argomento che è quello del chiedere aiuto.
23:11Saper chiedere aiuto.
23:13In che modo.
23:15Spesso alcuni genitori dicono, ma io non mi sono accorto che stava cambiando qualche cosa.
23:21Allora, prima parliamo un po' dei genitori e poi affrontiamo il chiedere aiuto da parte dei ragazzi.
23:27Ci sono anche tanti giovani che ci guardano.
23:29Sicuramente confermo tutto quello che ha detto, nel senso che i dati riportano un aumento molto alto rispetto ai numeri.
23:40Un dato importante è l'abbassamento.
23:43Se una volta era un'età d'esordio, diciamo dai 14 in poi, ora sappiamo che sotto i 14 anni ci sono, come diceva giustamente,
23:51dei casi dagli 8-9.
23:53Che cosa succede?
23:55Questo chiaramente porta a non vedere quasi.
23:59Noi abbiamo, come dire, delle macchie cieche.
24:02Quindi quando noi non pensiamo una cosa, poi non la vediamo.
24:05Ci sono dei campanelli d'allarme.
24:07Sono senz'altro importanti da leggere da parte dei genitori per potersi attivare il precocemento.
24:12Una diagnosi precoce, un intervento precoce agevola e facilita la guarigione.
24:17Anche perché quando sono così piccoli, anche quando abbiamo parlato di preadolescenti o addirittura di bambini,
24:23parlando di 8-9 anni, sappiamo che le loro capacità di mentalizzazione, le loro capacità di riflessione, di pensare,
24:30sono veramente basse.
24:32Ma proprio per come è formato, non ancora è formato, il loro cervello.
24:35E quindi agiscono più che pensare.
24:38Quali possono essere i campanelli d'allarme?
24:40Sicuramente degli aspetti disregolati nel comportamento alimentare.
24:45Per disregolati non intendo l'aspetto della buffata, che uno è più visibile,
24:49come lei lo portava prima rispetto alla ragazza anoressica.
24:53Ma piccoli cambiamenti che possiamo notare nei bambini o nei preadolescenti,
24:59magari rispetto alle porzioni, lo voglio, non lo voglio,
25:03nell'attenzione e nella selezione rispetto ad alcuni cibi.
25:06Un altro aspetto che può essere d'aiuto è quello dell'iperattività,
25:11anche quando ci sono queste attività compensatorie,
25:15perché i ragazzi credono, bruciando o comunque tenendo sempre attivo il loro corpo,
25:20di bruciare quelle calorie che introducono,
25:22ma questa volta lo fanno anche quando sono molto stanchi.
25:25Altri segnali, anche fisici, possono essere senso di vertigini, tremori, freddo.
25:31Per le preadolescenti, che magari hanno già avuto anche il menarca,
25:37anche aspetti disregolati nel ciclo mestruale, fino alla minorrea.
25:42Ci sono questi comportamenti che devono tendere a essere un campanello d'allarme,
25:48a volte magari anche esagerato. Pazienza, no? Io la penso sempre un po' così.
25:53Meglio riuscire a guardarli, avere un'attenzione e chiedere al pediatra.
25:56Ma io mi sono accorto di questa cosa, magari sto esagerando,
25:59però mi sembra che è importante portarlo,
26:02perché questo permette anche al bambino o al ragazzo di essere visto.
26:05Noi sappiamo che ci sono dei fattori predisponenti,
26:08che sono biologici, di personalità, culturali, legati anche a tutto un sistema sociale.
26:14Ma poi ci sono anche dei fattori precipitanti, perché è come se ci fosse un humus
26:18nel quale noi siamo immersi e poi con dei fattori precipitanti
26:21viene slatentizzato qualcosa che magari sarebbe rimasto lì.
26:25E noi sappiamo che il passaggio tra le scuole primarie, la scuola media,
26:29e quindi un ingresso con quello che è una pubertà, è qualcosa di destabilizzante.
26:34Oppure altri fattori, come può essere anche un cambio di casa, un cambio di città,
26:40eventi che possono accadere, possono destabilizzare
26:43ed essere dei fattori precipitanti magari su qualcosa che già appoggiava.
26:48A me vengono in mente delle parole di testimonianza di giovani che abbiamo sentito.
26:53È alla domanda, hai ricevuto magari dei commenti che non ti sono piaciuti,
27:02una ragazza in particolare mi ha detto che aveva una tristezza interna
27:10dovuta magari a dei fattori anche legati alla famiglia.
27:15Quindi tutto può contribuire, perché spesso diamo sempre la colpa al bullo
27:23che magari perseguita, e invece non è proprio così?
27:27I disturbi alimentari sono dei disturbi dell'anima,
27:30e quindi per come li guardo io dal mio osservatorio, Danila,
27:36hanno a che fare sicuramente con una profonda ferita e sofferenza interna.
27:41Questa ferita e sofferenza può essere data da dei fattori precipitanti
27:46che hanno a che fare magari anche con degli episodi per qualcuno di bullismo
27:49che vengono proprio dall'esterno, ma che come dicevo si poggiano magari
27:53già su delle fondamenta non solidissime.
27:56Oppure, un po' come nel caso di questa ragazza,
27:59un incontro anche con tutto un aspetto emotivo e un contenitore emotivo
28:04che è troppo grande per stare dentro, e quindi viene messo fuori attraverso
28:09un simbolo che è quello del cibo, e o il cibo diventa qualcosa che riempie,
28:14quindi gli aspetti legati, prima parlava dell'anoressia,
28:17ma del vingiting, che sono l'alimentazione non controllata,
28:22quindi la buffata, oppure la bulimia, dove ci sono questi aspetti,
28:26dove io introduco una quantità eccessiva di cibo,
28:29e poi utilizzo anche delle condotte eliminatorie per poterlo poi eliminare.
28:34Perciò, sì, la tristezza e la fatica anche di vivere può essere manifestata
28:41anche attraverso un disturbo alimentare.
28:43Se ci pensa, la ragazza anoressica vuole scomparire, cioè non si vuole far vedere,
28:48vorrebbe proprio sparire, mentre invece chi soffre di bulimia
28:54oppure di vingiting tendenzialmente potrebbe essere anche magari
28:58in sovrappeso e nascondersi all'interno di un corpo,
29:01cioè ci sono proprio queste due polarità dentro le quali si nascondono
29:06poi dei grandi dolori e delle grandi fatiche.
29:09Le faccio una domanda, giorni fa una mamma guardando la trasmissione
29:13poi l'ho incontrata e mi ha fatto una domanda,
29:17ma secondo te, e ovviamente io non so rispondere e lascio a lei la risposta,
29:23ma secondo te può una bambina delle elementari, quindi sui 7-8 anni,
29:29diventare anoressica perché fin da piccola non ha mai avuto tanta voglia di mangiare
29:36e se le dici, insomma, Camilla mangi, lei ti dice, ma io non ho fame.
29:42Ma allora, la risposta certa ovviamente è non ce l'ho.
29:46Come dicevamo prima, senz'altro ci sono dei fattori predisponenti,
29:51quindi il rapporto per esempio che questa bambina mi verrebbe da chiedere
29:54se fosse una mamma che venisse da me in studio,
29:57cioè approfondirei molto qual è il rapporto che questa bambina ha avuto
30:01con il cibo fino alla domanda che ha fatto.
30:04Che rapporto c'è in famiglia rispetto al cibo?
30:07Qual è la cultura alimentare all'interno della casa?
30:10E capire se sta già esprimendo un disagio attraverso quello che da sempre ha fatto
30:16e quindi non mangiare come una forma di oppositiva, di rifiuto, di controllo,
30:23perché il cibo diventa anche un elemento di controllo esterno.
30:27Nell'anoressica questo è molto forte, io controllo il cibo per controllare una parte
30:30che nella mia vita non riesco a controllare.
30:32Quindi a questa mamma direi di approfondire, non la lascerei così,
30:38chiederei al pediatra che il pediatra per quando sono bambini è sicuramente
30:42sempre un punto di riferimento importantissimo
30:45e poi eventualmente anche a un collega dell'età evolutiva.
30:50Perché il cibo in generale dobbiamo pensarlo anche come un mediatore di significati fortissimo
30:56e per ognuno di noi può assumere dei significati diversi.
31:01Un'altra domanda, c'è chi dice di malattia, perché si parla di malattia alla fine,
31:08di anoressia, di bulimia, si può guarire?
31:11Io sono guarita, quindi c'è l'affermazione di tante ragazze.
31:14Parliamo del femminile anche se ci sono anche i maschi.
31:18Condivido assolutamente.
31:20E c'è chi dice invece che non si potrà mai guarire,
31:23perché è una ferita che ti porti dietro e comunque ci sono delle ricadute.
31:28Allora, diciamo che ci sono delle grammature, Daniela.
31:32Nel senso che sappiamo che come per tante altre patologie psichiatriche,
31:38anche l'anoressica, ci sono delle situazioni così gravi
31:42che se arriva il ricovero ospedaliero e l'inserimento dell'alimentazione artificiale
31:46ci sono altre situazioni dove a questo non si arriva mai.
31:50Quindi ci sono grammature diverse.
31:53Rispetto alla guarigione, inteso come scomparsa di sintomi legato
31:58più all'aspetto alimentare, questo tendenzialmente succede
32:03quando le ragazze dicono questa cosa, almeno per la mia esperienza,
32:06perché intendono questo aspetto.
32:08Quello che rimane è un pensiero, se non è stato curato bene,
32:12su di sé, sul valore di sé, sull'immagine corporea
32:16e quello noi lo vediamo anche in età adulta
32:20e quando c'è stato un disturbo alimentare in pubertà o in adolescenza
32:24tendenzialmente rimangono tracce di questo, rimangono delle tracce,
32:28soprattutto nel pensiero legato al cibo, all'immagine corporea e al valore di sé.
32:34Arriviamo al chiedere aiuto. Come si può chiedere aiuto?
32:40Rispetto ai genitori, l'abbiamo un pochino detto prima,
32:44sicuramente il pediatra per l'età infantile o comunque fino ai 14 anni
32:48è sempre un riferimento importante, poi eventualmente uno psicologo dell'età evolutiva,
32:53uno psicoterapeuta dell'età evolutiva.
32:55Per quanto riguarda i ragazzi, bisogna avere in mente che è molto difficile
33:02non tanto che loro lo riconoscano, ma che si sintonizzino col sintomo,
33:07nel senso che molto spesso nei disturbi alimentari l'anoressica è egosintonica,
33:11cioè è sintonizzata col sintomo e quindi non sente di essere malata,
33:16perché il sintomo va in funzione di una difesa che permette di stare apparentemente meglio.
33:21Quindi è importante che ci sia anche una rete.
33:25Io mi rivolgo molto spesso anche agli amici, al gruppo dei pari,
33:29che possono aiutare magari informando i genitori, dicendo che hanno notato...
33:36Sì perché l'hai un po' preso, ma non voglio fare la spia. No, aiuti la tua amica.
33:39Guarda...
33:40Non si tratta di spie.
33:41No, assolutamente no. Stai aiutando un'amica, lo stai facendo come protezione.
33:45Lei in questo momento non lo sa. Un giorno ti ringrazierà sicuramente,
33:49perché poi guarda che in terapia queste cose le portano. Sono i fattori protettivi questi.
33:54Quindi magari anche se altri vedono che ci sono delle fatiche,
33:58provare a fargliele vedere e anche con i genitori.
34:02E con i genitori, cioè chiedere aiuto quindi è una domanda che magari non arriva direttamente
34:08da chi è in quel momento all'interno proprio del disturbo, ma arriva dopo.
34:13Sicuramente è difficile, però può farlo. Ci sono tanti punti.
34:17Uno per esempio è anche lo psicologo scolastico.
34:19Cioè può essere anche un punto facile o comunque chiedere ai genitori di poter essere aiutato
34:26almeno per capire cosa sta succedendo. Ecco questo sì.
34:30Volentieri. E poi c'è sempre l'aiuto che si può chiedere allo psicoterapeuta,
34:36perché poi ci sono casi gravi in cui si arriva direttamente in neuropsichiatria
34:42però c'è anche un passaggio prima che può essere per fortuna di aiuto.
34:48Per fortuna sì, nel senso che ovviamente anche quando da me in studio arrivano situazioni così gravi
34:53è chiaro che vengono inviate in neuropsichiatria o in altri centri che si occupano direttamente,
34:59ma si può intervenire a un livello, come dicevamo prima, di grammatura diverso
35:05e allora lì si può proprio aiutare a sintonizzarsi col sintomo,
35:09a capire che cosa ci sta dicendo il sintomo e provare a lavorare per trovare delle parole,
35:15riuscire a mettere in pensiero e in parole quello che sta esprimendo con una condotta disfunzionale
35:20quel sintomo. Assolutamente lo psicoterapeuta, anche in ambito sia pubblico che privato,
35:26lavora su questo, assolutamente. Benissimo.
35:30Grazie mille per gli attivi consigli. Io ricordo, lei è la dottoressa Maddalena Garzoni,
35:36psicologa e psicoterapeuta. Alla prossima. Grazie. Noi ci rivediamo tra pochissimo.
35:54Eccoci di nuovo in studio per parlare di salute.
35:57Lo facciamo assieme al dottor Ignazio Difazio, specialista in geriatria dell'ospedale Ricchiedei.
36:04Buonasera, ben trovato. E un ben trovato anche al dottor Paolo Bergomi, coordinatore della riabilitazione geriatrica.
36:12Buonasera. Allora, conosciamo puntata dopo puntata questo ospedale Ricchiedei
36:19e oggi entriamo virtualmente nell'area geriatrica.
36:24Chi sono gli ospiti? Chi entra nel reparto di geriatria?
36:29Allora, il reparto di cui stiamo parlando è un reparto che ha sede a Palazzolo Sull'Oglio,
36:34nel presidio di Palazzolo Sull'Oglio della fondazione Ricchiedei, che è operativa dal 2001.
36:40È un reparto di 56 posti letto e risponde a un'esigenza di riabilitazione
36:47di un segmento della popolazione che è sostanzialmente adulti-anziani.
36:53In realtà l'età media del nostro reparto è intorno agli 85 anni, quindi anziani-anziani.
36:59Risponde a un'esigenza di riabilitazione a seguito di cosa?
37:03A seguito di eventi traumatici che poi hanno determinato magari interventi ortopedici,
37:09di eventi chirurgici maggiori o di patologie che hanno determinato nelle persone anziane
37:17una riduzione dell'autosufficienza come dopo uno scompenso, dopo una polmonite,
37:22dopo un evento critico, un evento acuto.
37:25Il paziente accede da noi e affronta un percorso di riabilitazione.
37:31Riabilitazione che ha come scopo principale quello di restituire lo stato funzionale precedente all'evento acuto,
37:38quindi riportare il paziente perlomeno a livello precedente alla situazione che lo ha condotto da noi.
37:46In realtà questo avviene in circa l'85% dei casi, i pazienti rientrano al loro domicilio
37:53e questo è evidentemente un guadagno dal punto di vista generale della politica sanitaria generale
38:02perché comunque si riduce il sovraccarico delle strutture di accoglienza per le persone anziane.
38:09Quindi riconquistare l'autonomia è un po' l'indirizzo principale dell'attività riabilitativa.
38:16Assolutamente, come si riesce ad entrare in questo reparto?
38:23Il percorso, anche consigli utili a casa?
38:27Certo, i percorsi prevalentemente sono due, o si accede attraverso il medico di base
38:34oppure successivamente a un evento acuto.
38:39Possiamo fare un esempio nelle ortopedie, per citarne una, ma non solo casi ortopedici
38:46ma anche neurologici, piuttosto che cardiologici alla riabilitazione.
38:51Una protesi d'anca, quindi evento acuto, successivamente all'intervento
39:00viene poi indirizzato attraverso un portale regionale, cioè il portale PRIAMO,
39:07dove gli specialisti danno indicazioni su questo paziente
39:11e noi possiamo accedere per metterlo in lista d'attesa.
39:15Quindi questo è un canale, cioè direttamente ospedaliero
39:18oppure dal medico di base che indirizza verso lo specialista
39:22il quale farà poi una valutazione e stilerà un piano riabilitativo individuale
39:29anche qui successivamente alla fase acuta, quindi per migliorare e riabilitare
39:36le sue funzioni e le sue autonomie, per poter accedere al secondo canale.
39:40Quindi un canale dal territorio e un canale dalle strutture.
39:45Ma siete sempre voi che vi occupate anche delle dimissioni
39:50e quindi il consiglio che date alle persone poi una volta dimesse?
39:57Assolutamente sì, il percorso e il nostro lavoro di riabilitazione
40:05fa sì che noi prendiamo appunto i pazienti in una fase subito post-acuta,
40:10li trattiamo in modo riabilitatorio e poi decidiamo in funzione anche
40:16e insieme anche alle Cote, cioè le centrali operative territoriali,
40:21quale possa essere il percorso migliore per questo paziente.
40:27Quindi possono essere indirizzati a RSA aperte piuttosto che a cure domiciliari,
40:35piuttosto che a fruire nuovamente di prestazioni ambulatoriali presso la nostra struttura.
40:42Quindi possiamo fare sia delle prestazioni al domicilio che prestazioni presso la nostra struttura.
40:47Quindi questo è un po' per prendere in toto tutto quello che è il percorso del nostro paziente,
40:54quindi evento acuto, intervento, riabilitazione e poi accompagnarlo verso la quotidianità.
41:02Certo. Dottor Tifazio, quindi la gestione del paziente è anche un po',
41:06immagino, un continuo, lavorato in multidisciplinarietà, no?
41:10Esattamente. Il concetto ispiratore in riabilitazione geriatrica
41:15è il concetto della valutazione multidimensionale.
41:18Cosa vuol dire? Vengono esaminati i vari domini,
41:21quindi quello cognitivo, il dominio della salute, il dominio sociale, il dominio emotivo.
41:27La nostra specialità è nota per aver acquisito che le gambe non funzionano senza la testa,
41:36cioè la testa è importante quanto le gambe.
41:39Quindi il paziente che entra in ospedale viene sottoposto a una valutazione di routine
41:44che è una valutazione multidimensionale che esamina e esplora i domini di cui parlavo prima.
41:49Una valutazione dello stato di salute, una valutazione dello stato cognitivo,
41:53un'altra valutazione del carico farmacologico con quel principio di riconciliazione terapeutica,
42:00cioè quella sorta di processo che esamina evidentemente quanto è il carico farmacologico di quella persona
42:08e se sono proprio necessari.
42:10In questo è necessaria esperienza perizia ma anche formazione in ambito geriatrico.
42:16Sappiamo che alcuni farmaci che sono andati bene per una vita intera,
42:20probabilmente a una certa età possono anche non avere l'efficacia che ci si attende
42:26in termini di prospettiva, in termini di prognosi.
42:29Una cosa che abbiamo imparato in questi 23 anni ormai di attività dal 2001 Reparto e Operativo,
42:37abbiamo capito che l'indagine e l'esplorazione anche dell'ambito cognitivo è fondamentale
42:43perché comunque non attiene soltanto all'aspetto della compartecipazione del paziente al percorso riabilitativo
42:50ma attiene anche alla capacità del paziente di riprendere quel governo della propria autonomia
42:57di cui parlavamo prima, quindi un paziente che rientra a casa ma che rientra a casa
43:02in posizioni migliori funzionalmente parlando ma anche cognitivamente parlando.
43:07L'esame di questi domini conduce poi alla valutazione di cui parlava un attimo fa il dottor Bergomi,
43:15quella della definizione del percorso migliore per il paziente.
43:19Il paziente deve avere una rete familiare ma deve avere anche delle risorse proprie
43:25per poter affrontare e riprendere una vita in autonomia
43:29che è comunque un target che desideriamo per tutti, che è possibile per tutti
43:34e che in questi anni le acquisizioni che abbiamo fatto sul campo ci hanno permesso di capire
43:42che anche in condizioni apparentemente improbabili in cui magari c'è un decadimento cognitivo avanzato
43:50o delle condizioni di base piuttosto scoraggianti in realtà ci hanno insegnato che si può fare
43:57anche qualcosa in questo campo.
43:59Dottor Difazio quando si parla di degenza di che periodi parliamo?
44:04La nostra è una riabilitazione generalgeriatrica quindi ha un limite massimo per la parte generale
44:11quindi pazienti generalmente sotto i 65 anni di 60 giorni e un limite massimo di 90 giorni
44:17per i pazienti che hanno età superiore a 65 anni o sono gravati di una certo grado di comorbilità somatica
44:26noi la chiamiamo, cioè l'insieme di molte patologie che determinano lo stato di autonomia.
44:31Questi sono i tempi massimi, noi lavoriamo su tempi medi che sono tra i 45 e i 50 giorni
44:37proprio perché abbiamo anche lì osservato dalla nostra attività quotidiana negli anni
44:42che prolungare il tempo di degenza non solo non è utile, cioè non migliora l'outcome, il risultato
44:50ma si grava di tutta una serie di percentuali di rischio che sono collegate alle cosiddette infezioni nosocomiali
45:00cioè stando in ospedale si possono anche contrarre delle patologie, delle infezioni
45:06e questa cosa per quanto rara è comunque un rischio che va quando possibile contenuto
45:11quindi la possibilità della degenza oltre il dovuto è fortemente sconsigliata.
45:17E invece i tempi di attesa, perché forse li avete accennati prima, però li vorrei ricordare
45:22che è una delle domande che interessano sempre sempre a casa.
45:26Noi abbiamo in questo momento circa 30 giorni di attesa per quanto riguarda i pazienti
45:31che provengono da una visita specialistica, come diceva prima il dottor Bergomi
45:35cioè attraverso l'invio del medico di base, il paziente viene valutato da uno specialista della struttura
45:41che individua un bisogno riabilitativo e lo ammette al reparto.
45:45Da lì in poi circa 30 giorni, chiaramente ogni situazione, ogni caso
45:50poi ci sono delle liste d'attese che vengono rese pubbliche e che possono essere visibili a tutti.
45:56La degenza invece che prevede il percorso provenendo da strutture ospedaliere
46:03quindi dimessi da ortopedie, neurologia e medicina, in quel caso è molto più breve.
46:08Chiaramente siamo sotto la settimana per essere concreti
46:13proprio perché veniamo incontro a un'esigenza di bisogno, di liberare posti letto
46:20ma in realtà il paziente che ha superato la fase acuta
46:25deve effettivamente accedere a un percorso di riprestino, di recupero
46:31rimanendo in una struttura per acuti non solo non è più appropriato
46:34ma come dicevo prima va incontro anche dei rischi di complicazione.
46:37Assolutamente, il setting di cura rimane quello della degenza, l'unico in quest'unità operativa oppure no?
46:44Aggiungo a quello che dicevo prima che nella ristrutturazione che è stata fatta ormai dieci anni fa del reparto
46:50che è stato completamente ristrutturato e ampliato
46:53abbiamo la possibilità, siamo riusciti a ricavare ulteriori tre posti
46:58quindi i posti totali sono cinquantasei
47:01tre posti che però non sono convenzionati, sono accreditati
47:07per cui utilizziamo questi posti per chi ha estremo bisogno di sollievo
47:12quindi situazioni particolarmente gravose che possono essere sopperite
47:18ma mi riferisco non solo alla famiglia ma anche a ospedali
47:21che necessitano di liberare il posto letto e di indirizzare il paziente
47:27c'è questa possibilità di trascorrere un tempo determinato, molto limitato
47:33comunque nell'ambito di posti di assolvenza
47:36quindi abbiamo anche dei posti che vengono incontro a questo grande bisogno di attesa
47:42che abbiamo nella nostra provincia.
47:45Dicevo che l'unico setting di cura no, abbiamo un'attività ambulatoriale
47:50quindi il paziente viene dimesso al nostro ospedale
47:53e laddove ci sia ancora un'esigenza di tipo riabilitativo
47:57il paziente viene preso in carico attraverso un'attività di riabilitazione a livello ambulatoriale
48:03si possono fare un massimo di 30 accessi in questo percorso, in questo tipo di setting
48:09e il paziente viene indirizzato verso un'attività più leggera
48:13meno intensiva ma chiaramente di perfezionamento della cura
48:20non è l'unico setting perché c'è anche il setting di cura domiciliare
48:24abbiamo per l'aspetto del trattamento ambulatoriale circa 4500 prestazioni l'anno
48:31e 2500 vengono erogate nel setting domiciliare
48:35cioè il fisioterapista si reca a casa del paziente e insieme alla famiglia
48:40stabilisce un percorso di perfezionamento della cura
48:45che viene condotto a casa e lì vengono dati preziosi consigli
48:50riguardo alla riorganizzazione del domicilio per una persona che ha subito un evento invalidante
48:56quindi può sistemare la propria abitazione con il consiglio prezioso di fisioterapisti
49:04anche lì un massimo di 30 accessi ma che comunque sono più che sufficienti
49:09per finire il percorso di cura e di riabilitazione
49:14negli anni abbiamo visto che i pazienti si affezionano
49:18cosa vuol dire? Abbiamo un'attività aperta all'ambulatorio quindi con accesso attraverso il sistema sanitario nazionale
49:26per cui il paziente viene anche a farsi rivedere a distanza di tempo
49:30perché vuole magari tentare di riacquisire quel percorso di rirecupero funzionale che aveva visto in passato
49:40quindi troviamo alcune volte pazienti che tornano a chiederci ma posso, ho perso in questi anni un po' della mia autonomia
49:47posso rientrare e ricominciare
49:51Io ho un minutino ma sono curiosa di farle una domanda
49:55una volta che si lascia il reparto avete poi ancora un collegamento o consigli utili per continuare a lavorare a casa?
50:04Assolutamente sì perché comunque il care manager è individuato ed è citato nella delibera regionale che compirà 10 anni a breve
50:13che è quella che regolamenta tutte le riabilitazioni quindi il care manager cioè il punto focale è la famiglia
50:19quindi dopo tutta la clinica e tutte le competenze che speriamo di mettere in campo
50:26ci proviamo costantemente sarà poi la famiglia l'ultimo destinatario al quale daremo dei consigli utili per la gestione
50:36e noi siamo sempre a disposizione comunque
50:39Benissimo, allora abbiamo parlato oggi abbiamo conosciuto un nuovo reparto
50:43che è quello dell'unità operativa di riabilitazione generale di geriatria di fondazione l'ospedale casa di riposo nobile Paolo Ricchedei
50:52io ringrazio i dottori che hanno trovato del tempo anche per noi
50:56dunque il dottore Ignazio Difazio specialista in geriatria grazie mille
51:00e grazie anche al dottor Paolo Bergomi coordinatore della riabilitazione geriatrica
51:05grazie, buon lavoro
51:17E allora siamo alle conclusioni vediamo cosa ci sarà domani Andrea
51:20Certo, ricordiamo che avremo lo spazio dedicato al cinema con Enrico Danesi e poi anche gli amici del radio
51:27Eh sì, gli amici del radio che ci proporranno un bel evento, i Bresciani dovranno aiutare perché si parla sempre di solidarietà
51:34e poi si tornerà un po' indietro nel tempo, si parlerà anche di libri di testo, di scuola e tanto tanto altro
51:41Tutto questo domani alle ore 18 noi vi aspettiamo, buona continuazione da Daniela Finita
51:45e da Andrea Lombardi, vi lasciamo al TG Preview
51:50Sottotitoli e revisione a cura di QTSS