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Trascrizione
00:00Diamo il ben trovato agli amici di Teletutto. Da questo momento siamo in diretta sia alla radio
00:19che in tv per il nostro incontro quotidiano. Lo devo dire all'ospite che qui al mio fianco che
00:25tra poco svegliamo. Quando io penso a una donna di forte temperamento, molto concreta, io penso a
00:31lei perché oggi è con noi Anna Maria Gandolfi. Buongiorno. Buongiorno a tutti. Allora siccome
00:38non vorrei entrare in difficoltà presentandoti con un ruolo invece che con un altro, mi dici tu
00:44chi è Anna Maria Gandolfi? Allora Anna Maria Gandolfi è prima di tutto una madre, è stata
00:51una moglie determinata e soprattutto mi piace pensare di essere la donna che ha dedicato la
01:02sua vita per contrastare discriminazioni in generale e insomma portare avanti i talenti
01:10femminili perché credo molto nelle potenzialità delle donne quello che ha fatto mia madre con
01:16me quindi ho una grande maestra che è stata lei. Ti occupi evidentemente di pari opportunità in
01:23ambito regionale ma hai anche un ruolo importantissimo legato ai più giovani con casa
01:29bottega perché quello non l'hai ancora nominato. Esatto scuola bottega è una scuola molto particolare
01:36nata negli anni 70 da Beppe Nava che tutti hanno conosciuto un grande artigiano nella zona del
01:44Carmine, pensate che è partito con sette ragazzi e ha invitato tutte le istituzioni e l'allora
01:51sindaco di quel periodo disse ma come per sette ragazzi hai mosso tutta questa gente? Lui rispose
01:59fosse anche per uno solo io mi sarei mosso comunque perché questi ragazzi hanno bisogno di
02:07continuare gli studi, allora c'era solo la scuola media non era obbligo fino a 10 anni, ma
02:13soprattutto di imparare un lavoro cosa che noi artigiani continuiamo a cercare già allora negli
02:18anni 70 si cercavano gli artigiani quindi io l'ho conosciuto poco però mi sembra sentendo le figlie
02:25di incarnare proprio questa sua missione. Quindi sarebbe orgoglioso di te stai dicendo. Abbiamo
02:31fatto la ristampa del libro proprio perché la sua storia è una storia che va ricordata,
02:36riconosciuta e scuola bottega io lo ritengo, passatemi il termine, il patrimonio di questa
02:44città di Brescia perché ha fatto scuola. Mi piace anche pensare che è vero quello che lui
02:52diceva e cioè che il cambiamento anche legato a una sola persona poi comunque genera un
02:57cambiamento a domino perché stiamo parlando di una realtà innanzitutto che mette in connessione
03:05moltissime etnie perché quante quante etnie sono rappresentate in scuola bottega? Oggi ne
03:12abbiamo 35 però mi risulta che in Brescia ci sono più di 100 nazionalità che è diverso dal dire
03:19etnia perché se guardiamo le etnie sono tantissimissimissime però devo dire che questi
03:27ragazzi se presi per il loro verso perché sono comunque adolescenti con tutte le problematiche
03:34degli adolescenti vanno ascoltati, spesso purtroppo non ci sono le famiglie dietro e
03:41allora la scuola diventa un punto di riferimento importante. Ecco perché proponiamo tantissimi
03:49progetti diversi da quelle che sono le materie tradizionali, visita in azienda, abbiamo fatto
03:56questo evento a gennaio raccogliendo 150 aziende che accolgono i nostri ragazzi in alternanza scuola
04:04lavoro e devo dire che i più bravi quando già iniziano il secondo anno andare in azienda sono
04:09già catturati dalle aziende che non li mollano di sicuro e quindi è una soddisfazione vedere
04:17poi questi ragazzi che alla fine del triennio o alla fine del quadriennio ritornano a scuola
04:24dicendoci come i figli ci dicono mamma avevi ragione no tempo fa, le dico preside aveva ragione
04:30è di riprendermi oppure anche i professori e abbiamo ragazzi che usciti da due tre anni hanno
04:36già la loro attività. Fantastico quindi una grande anche intraprendenza allora ti volevo chiedere
04:42questo volevo chiederti una cosa che a me sta molto a cuore e non ho una risposta come riescono
04:50questi ragazzi che sono in un contesto scolastico di un certo tipo che vivono una vita assolutamente
04:59integrata o comunque lavorano perché sia così come è possibile far combaciare magari con una
05:09realtà familiare che può essere un po più chiusa proprio per provenienza non so se sono riuscita
05:16a spiegarti allora io ho come l'impressione che spesso a casa ci sia una situazione e che fuori
05:22loro si vogliano affrancare in una logica di condivisione di integrazione allora sicuramente
05:30ci sono delle problematiche però noi partiamo dall'intercettare questi problemi per cercare
05:37di affrontarli insieme alla famiglia quindi devo dire purtroppo che delle famiglie spesso si presenta
05:46il padre e non la madre e qui sorge un altro problema quello dell'integrazione delle donne
05:52in questo contesto non solo bresciano ma anche italiano grazie sempre al comune di Brescia che
05:59ha supportato questi progetti di spazio lampo che è vicino alla nostra sede più grande dove abbiamo
06:06400 ragazzi devo dire che queste ragazze che gestiscono questo progetto ci danno una mano
06:13come facendo corsi di alfabetizzazione anche per le donne perché sono ragazze di seconda
06:22generazione laureate che capiscono che siamo in Italia e bisogna essere integrati o meglio
06:29l'integrazione comporta numerosi fattori ad adattamento diciamo più che altro è attenzione
06:38alle regole di una società come adesso al primo di marzo inizia il ramadan i nostri ragazzi sono
06:45in alternanza chiederanno comunque dell'orario flessibile per rispettare questa logica quindi
06:52il rispetto alla base di di tutto non è sempre facile bisogna bisogna dirlo non è sempre facile
06:59le difficoltà le affronti le affrontiamo quotidianamente ma che cosa ci contraddistingue
07:06questa volontà di aiutare le famiglie a fare il loro ruolo a svolgere il loro ruolo aiutare i
07:14ragazzi a essere sempre più inseriti nel contesto classe offrendo loro tantissime opportunità ma è
07:21chiaro che dobbiamo partire dalla lingua dalla lingua e quindi quando arrivano i nai che sono
07:30in neo arrivati in italia che non conoscono la lingua che hanno 15 anni compiuti c'è un vuoto
07:38legislativo tra i 15 e i 16 anni cosa intendo dire alle medie non li prendono perché hanno
07:4415 anni hanno l'obbligo fino a 16 anni quindi tenerli nascosti non possono tenerli vengono
07:52iscriversi presso le nostre scuole e noi li accogliamo però in quell'anno non impari la
07:58lingua italiana e non impari neppure quelle che sono tutte le altre materie quindi quell'anno
08:05serve da momento di transizione e io li chiamo progetti ponte no perché se potrebbe esserci
08:13questa possibilità di accogliere i ragazzi alla media prima dei 15 anni quando hanno compiuto i
08:2115 entra nel nostro primo anno essendo nostri scuole professionali ragazzi mettono le mani in
08:28pasta lavorano nei laboratori non è la classica scuola dove si insegna solo le materie e basta
08:38c'è anche la manualità quindi l'acquisire quelle competenze necessarie che sono molto richieste
08:45noi abbiamo 11 corsi professionalizzanti l'elettricista l'idraulico il grafico l'informatico
08:52ne abbiamo il pasticcere panificatore macchine utensili abbiamo proprio una vasta gamma sempre
09:00sulla scia della missione di beppe nava che era un artigiano fermiamoci per 40 secondi ritorniamo
09:07tra poco con anna maria gandolfi e ti chiederò di come è andato questo convegno e quali erano
09:11le finalità tra poco rieccoci tornate con anna maria gandolfi scuola bottega contro la violenza
09:19di genere è un tema che ci interessa molto peraltro non coinvolge solo scuola bottega ma è
09:23un tema allargato ripartiamo da lì o mi vuoi fare una sintesi dell'evento di villa fenaroli allora
09:30partiamo dal tema della scuola contro la violenza è un progetto il cui capofila è la baballini con
09:38il professor giovanni scolari il preside giovanni scolari e abbiamo fatto giusto una conferenza
09:44stampa la settimana scorsa proprio per dire tutto il programma si va in diverse scuole io sono
09:52all'interno sia come scuola bottega perché ho aderito ma anche nel ruolo di consigliera di
09:57parità quindi quando mi trovo in questi contesti scolastici mi trovo a parlare soprattutto con
10:04classi finali quarte quinte del mondo del lavoro quindi delle possibili discriminazioni che possono
10:12esistere in un ambito di lavoro insieme a noi ovviamente ci sono tante altre istituzioni mi
10:21piace ricordare tantissime scuole mi piace ricordare casa delle donne butterfly mi piace
10:27ricordare anche il cerchio degli uomini perché è l'unico sportello di ascolto per uomini che
10:33agiscono violenza e questo è un tema che ti sta molto a cuore ma che credo debba stare a cuore
10:41a tutti perché se no non si riesce a fare davvero un'azione strategica completa se non andiamo a
10:48operare anche su quegli uomini che hanno un istinto che va assolutamente sradicato però bisogna
10:56lavorarci su perché se no bisogna partire dall'origine da chi causa questa violenza agita
11:04sulle donne perché donne quindi il cerchio degli uomini è stato creato nel 2013 l'avevo fondato
11:11insieme ad altri soggetti oggi purtroppo per fortuna non so come dire con il codice rosso
11:18arrivano tantissimi uomini e siamo sempre come cerchio degli uomini alla ricerca di professionisti
11:26psicologi psicoterapeuti perché gli uomini presi in carico sono tantissimi e non solo uomini anche
11:33donne quindi questa rete è una rete molto compatta si andrà in diverse scuole dal Calini all'Arnaldo
11:41sia già stati in altri istituti proprio perché dobbiamo parlare con le scuole e con la bottega
11:47c'è ma perché questo perché questa violenza agita sulle donne deve essere un fenomeno preso a monte
11:54come dicevi tu e bisogna partire dalle scuole ma soprattutto questi adolescenti che scatenano la
12:02loro rabbia e non la sanno contenere bisogna insegnare loro che la rabbia è un sentimento
12:09ce l'abbiamo tutti anch'io mi arrabbio spesse volte però si può controllare c'è la possibilità
12:17basta volerlo quindi questo noi diciamo a ragazzi e anche ragazze perché attenzione sta aumentando
12:24questo fenomeno purtroppo lo sappiamo molto bene soprattutto in quella fascia d'età a cui fai
12:29riferimento tu cioè le scuole ma addirittura alle medie e alle scuole superiori ci sono queste
12:35ragazze che soprattutto si mettono in ban in piccole bande diciamolo e esercitano un atteggiamento di
12:44restazione di nei confronti di altre ragazze perché o più belle o più brave a scuola lì
12:52bisogna andare a capire che cosa determina questo ma è un fenomeno molto preoccupante
12:58infatti in tutte le mie sedi cinque sedi o lo sportello di ascolto quindi ragazzi ragazze che
13:05si prenotano e vanno dalla parla o dall'opzione parla sincera parlano vengono a parlare parlano
13:13vengono se sono minorenni dobbiamo avere l'autorizzazione dei genitori se sono maggiorenni
13:19possono andare da soli chiaramente i miei docenti bravissimi che io li chiamo sempre missionari
13:25missionari perché sono messi a dura prova tante volte li stimolano li sollecitano proprio a
13:32partecipare a questo sportello di ascolto quindi vanno mi hai fatto un'altra domanda rispetto
13:38all'evento fatto a gennaio con le imprese allora come tutti sanno le ecco qui vedete le immagini
13:45di tutti i relatori ho avuto la fortuna dimmene alcuni perché qui vedete in televisione in radio
13:52non vedono niente la sessore Tironi la presidente la direttrice dell'ispettorato del lavoro non
14:00importa stai tranquilla Paolo Reboni della CISL Eleonora Rigotti del presidente della CNA e il
14:09nuovo direttore d'Ambrosio dell'INAIL il Marco Bodei dell'ispettorato del lavoro e la camera
14:16di commercio con la dottoressa Vairano quindi avevo queste istituzioni perché abbiamo riunito
14:24150 aziende nostre del nostro database quelle che accolgono i nostri ragazzi in stage e
14:32l'obiettivo era fidelizzare le aziende ma soprattutto quello di far vedere alle
14:39aziende che le istituzioni come Simone Tironi l'assessore istruzione e formazione lavoro che
14:45era presente far capire alle aziende che le istituzioni ci sono non tanto per ispezionare
14:52le aziende ma quanto per far comprendere l'importanza della sicurezza nei luoghi di
14:59lavoro questo è stato molto apprezzato da parte delle aziende perché hanno compreso che la scuola
15:05non manda solo i ragazzi punto e basta perché noi abbiamo anche i tutor di alternanza quelli
15:10cioè che seguono i ragazzi in azienda perché i ragazzi vanno seguiti i ragazzi devono sentirsi
15:18controllati e verificati sia nel comportamento che per le competenze ma come dico sempre ai
15:26docenti al mio collegio docenti la nostra scuola ha come finalità principale quella di formare
15:34l'individuo e qui ritorniamo al discorso dell'integrazione perché non si deve integrare
15:39solo il ragazzo straniero il ragazzo di colore il ragazzo che arriva dall'india anche gli italiani
15:46devono integrarsi e soprattutto a controllare e rispettare le regole la scuola fa questo ma
15:55le famiglie non possono delegare alla scuola quello che devono fare loro ma il dialogo con
16:02le famiglie a prescindere come dire dalle origini cioè possono essere brecianissimi da cinque
16:09generazioni com'è facile e difficile generalizzare non è mai una cosa buona ma tu hai un osservatorio
16:17che ti consente di fare un minimo di sintesi di tutto questo allora come sempre noi all'inizio
16:23dell'anno scolastico invitiamo tutte le famiglie devo dire che nelle classi prime le famiglie sono
16:30numerose nelle seconde un po' meno in terza e in quarta quasi non vengono più allora faccio
16:36un appello alle famiglie guardate che i vostri ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati e non
16:44perché sono chiusi in una stanza lasciarli lì fino alle 3 4 di notte in balia del web e poi
16:51la mattina dopo dormire a scuola quindi se c'è un appoggio un supporto da parte delle famiglie
16:58allora la scuola può dire raggiungiamo gli obiettivi insieme il rapporto con le famiglie
17:04non è bello generalizzare però distinguerei tre tipi c'è quella famiglia che segue il proprio
17:12figlio e vuole essere informata su tutto belle o brutte notizie c'è quella famiglia che lavorano
17:19entrambe quindi è difficile tenere a casa i ragazzi e controllarli sono minorenni ma sono
17:25lì in balia in casa 14 15 16 anni ma i genitori lavorano quindi dovrebbero trovare una soluzione
17:34la situazione quasi generale nel senso che evidentemente ormai in casa si lavora in due
17:43se no diventa complicato non sempre non sempre perché nelle famiglie straniere le madri non
17:49lavorano non lavorano e poi abbiamo il problema dell'occupazione femminile dall'altro lato come
17:56consigliera insieme all'assessore tironi stiamo cercando di fare dei progetti che occupino di
18:02più le donne quindi non deve essere una scusa io lavoro e non so chi lasciarlo quando sono
18:09piccoli rilasci all'asilo li lasci a scuola ma la scuola non deve essere un parcheggio per cui
18:15quando la sera ci si ritrova bisogna parlare con i propri figli proprio per colmare quel vuoto che
18:21c'è stato magari durante la giornata facciamo un passo indietro e parliamo invece di del tuo ruolo
18:28in termini di di parità e una cosa che tu hai sempre tenuto molto a dire che non è che dobbiamo
18:37ragionare solo verso le donne ma anche in questo caso ragionare un pochino più in generale perché
18:43la situazione spesso è complicata anche per gli uomini sì è complicata per gli uomini in che
18:51termini di lavoro di condivisione del lavoro parlo di lavoro sì io devo dire comunque che le nuove
18:58generazioni a mio avviso e questo è dal mio osservatorio come avete anche notato ultimamente
19:07non si parla più di di conciliazione tempi vita tempi lavoro perché le nuove generazioni i padri
19:17di 40 45 anni perché prima i figli non li fanno condividono di più con la propria compagna e
19:25la propria moglie il lavoro di cura condividono di più perché si prestano ad accompagnare i figli
19:33all'asilo a scuola chiaramente dipende dagli orari perché se io prendo per esempio le commesse
19:39della gdo queste non hanno orari non hanno sabati domeniche quindi diventa difficile la gestione
19:46però devo dire che avendo seminato anni orsono perché io mi occupo da quasi 30 anni di questa
19:53tematica altri hanno combattuto prima di me ancora quindi da 50 anni mia madre stessa che
20:00era del 25 era quella che voleva condividere con quindi era un po' stata un'antesignana di questo
20:07ricordo che è stata la donna che ha avuto il coraggio di andare a lascia da doppia per trovare
20:15il lavoro al marito voglio dire è andata è andata là ma secondo te era indole o a sua volta aveva
20:22una madre che ci vedeva lungo giusto per capire perché questo non te l'ho mai chiesto allora mia
20:29nonna era una donna succube come tutte le donne di quel tempo mio nonno disperato perché dopo
20:36quattro femmine voleva un maschio è arrivata la quinta femmina e l'ha trattata come un maschio
20:42lei aveva un nome femminile clarice ma lui la chiamava riccio abbreviato la portava con lui nei
20:53campi la portava sul trattore la portava la trattata come un maschio non è bello forse però
21:01mia madre consapevole di essere donna con un carattere un carattere forte con questo non
21:11prevaricatore del marito però se il marito sgarrava e non aveva il lavoro lei lo riprendeva
21:19certo sai che siamo arrivati al termine dobbiamo chiudere la nostra chiacchierata che come sempre
21:25stata bella intensa e potente di questo ti ringrazio ma prima di salutarci ringrazio
21:29ruggirò tavelli per la regia buongiorno grazie a chi ci ha seguiti alla radio a voi che ci avete
21:35guardati in tv ma grazie soprattutto alla nostra ospite di oggi anna maria gandolfi alla grazia a
21:42presto grazie davvero