Nomi, cose e città: puntata del 27 novembre
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NovitàTrascrizione
00:00Buon pomeriggio e benvenuti a una nuova puntata di Nomi Cose Città. Il mercoledì
00:25focus su salute e stili di vita ma prima di anticiparvi i temi di oggi vi ricordo come è
00:31possibile scrivere alla nostra redazione quindi potete fare le vostre domande in diretta ai
00:37nostri ospiti basta mandare un messaggio alla chat whatsapp il numero è il 335 8783600 oppure
00:44se preferite potete scrivere una mail all'indirizzo di post elettronica redazione chiocciolatgs.tv
00:50I temi di oggi lo psicologo di base figura che arriva in Sicilia e che sarà operativa dal
00:58prossimo anno e poi nella seconda parte spazio a uno a un progetto si chiama progetto multisport
01:05fisdir che coinvolge oltre 350 ragazzi con disabilità in tutta la Sicilia con 38 corsi
01:15di avviamento allo sport ma di tutto questo parleremo tra poco. Primo tema di oggi lo
01:21psicologo di base che arriva in Sicilia sentiamo subito l'assessore regionale alla salute Giovanna
01:29Volo. La nostra esigenza è stata quella di dare una risposta al disagio sempre più consistente
01:40e crescente nella fascia di età giovanile e in tutto quello che è popolazione fragile è comunque
01:49segnata da un periodo come quello della pandemia che ha sicuramente messo in evidenza la difficoltà
02:01di molte persone ad affrontare alcuni grandi cambiamenti che gli anni della pandemia hanno
02:08determinato. Nei giovani è ovvio che comporterà la possibilità di uno stretto collegamento con
02:17le scuole quindi una risposta che arriverà da quello che è l'ambiente di vita maggiormente
02:26frequentato dai giovani e cioè l'ambiente scolastico perché fondamentalmente la regione
02:36ha ritenuto necessario avere una figura che parte da una popolazione di circa 25 mila abitanti per
02:46ogni professionista e poi comunque darà la possibilità a chi si avvicina, chi sulla base
02:56di una richiesta del medico di medicina generale si potrà rivolgere allo psicologo di base e da
03:03questi verrà ad essere indirizzato allo specialista di quello che è il disagio psicologico manifestato.
03:11Questo percorso è ovvio che porterà dopo un periodo di osservazione che in questo momento
03:17non è possibile definire anche ad un eventuale aumento del rapporto tra quantità di psicologi
03:26e popolazione, aumento nel senso di aumento degli psicologi quindi tutto questo proprio
03:33nella considerazione e a questo il nostro presidente si è molto legato che quello di dare
03:42la maggiore possibilità di benessere alla popolazione perché il benessere è il complessivo
03:50dello stato di salute fisica ma anche e soprattutto di salute mentale. I tempi della definizione
03:57della procedura sono legati intanto speriamo entro l'anno di superare quelle che sono i passaggi
04:06di legge e entro il primo semestre del prossimo anno speriamo e ci auguriamo
04:17che le aziende sanitarie a cui è dato il compito di redigere le graduatorie siano nella possibilità
04:24di averle completate e di avviare di conseguenza gli incarichi.
04:30E siamo pronti per parlare di tutto questo con i miei ospiti che saluto la Presidente dell'Ordine degli Psicologi di Sicilia Gaetano D'Agostino, buon pomeriggio,
04:39e il Direttore del Servizio di Psicologia dell'ASPE di Palermo Renato Di Giovanni, buon pomeriggio.
04:45Presidente parto da lei, come ha accolto la categoria questa notizia?
04:51Ovviamente la categoria ha accolto bene un risultato che possiamo definire veramente storico comunque per la Sicilia.
04:59La Sicilia è una delle poche regioni dove è stato istituito il Servizio di Psicologia di base con la legge dello scorso anno
05:05e i decreti attuativi approvati appunto qualche settimana fa. Ora la categoria si metterà a servizio della popolazione,
05:12la popolazione che negli ultimi anni, come anche ricordava l'assessore Volo, ha sempre di più manifestato il bisogno di aver bisogno di un approccio e una cura psicologica.
05:26Ecco quindi che gli psicologi della regione Sicilia, che ad oggi ammontano circa 10.000 colleghi,
05:32saranno ben predisposti ad offrire le proprie competenze e la propria professionalità proprio per raggiungere quello che è il benessere collettivo della popolazione.
05:42Perché una comunità sana è tale solo se ci occupiamo delle singole persone e di conseguenza al benessere globale di quello che può essere tutto il territorio e la regione in cui in questo momento viviamo.
05:56Dottore Di Giovanni, adesso invece quale è il ruolo dell'Asp?
06:01Il ruolo dell'Asp è centrale perché il servizio di psicologia delle cure primarie va a integrare e completare tutta l'area delle cure primarie,
06:15cioè tutta quell'area di salute pubblica che è coperta dai medici di medicina generale e da pediatri di libera scelta.
06:23Quindi questa parte importantissima dell'assistenza sanitaria risentiva proprio della mancanza di una sensibilità e di un ascolto psicologico,
06:33proprio nel momento in cui, come diceva l'assessore, il disagio psicologico è emerso, non che non ce l'aprima, ma è diventato sicuramente più visibile.
06:43E' aumentata anche la predisposizione alla richiesta di aiuto, tant'è che negli ultimi anni i servizi sanitari territoriali hanno ricevuto una notevole pressione rispetto alle richieste di aiuto e di sostegno.
07:00Lo psicologo delle cure primarie è importante come figura, ma quello che definisce la legge è soprattutto l'istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie,
07:11quindi di un servizio che va a integrarsi con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per rispondere nella maniera più prossimale possibile,
07:22cioè in una diffusione territoriale molto più dettagliata ai bisogni delle persone.
07:30Spieghiamola questa differenza, perché da voi il servizio di psicologia dell'ASP si parla di servizio di secondo livello, non sarà più così poi di fatto?
07:38L'ASP offre servizi di secondo livello, le cure primarie assicurano i servizi di primo livello, quindi il primo passaggio per il cittadino è quello del proprio medico di medicina generale e del proprio pediatra.
07:52Con l'istituzione del servizio il medico di medicina generale e il pediatra potranno attivare la consultazione psicologica e quindi far sì che tutto quello che prima arrivava indiscriminatamente ai servizi possa essere filtrato.
08:08Questo in che senso? Nel senso che ci potranno essere delle problematiche lievi o transitorie che potranno essere gestite direttamente dallo psicologo delle cure primarie,
08:17ovvero indirizzare correttamente ai servizi di secondo livello, quindi servizi di psicologia, di salute mentale, consultorie e quant'altro, in maniera molto più precisa e quindi più adeguata.
08:35Tenga pure conto del problema dei pronto soccorso, perché l'accesso ai pronti soccorso per motivazioni a volte incongrue oppure non pertinenti è molto elevato,
08:45quindi c'è anche quest'altra valenza che con la collaborazione fra medicina generale e pediatra di bella scelta si possa raccogliere quella richiesta che poi impropriamente arriva ai pronti soccorsi.
09:00E' un po' una rivoluzione sotto questo punto di vista, perché si coglie subito il disagio prima che magari possa sfociare in patologia, quindi è una grande vittoria per gli psicologi ma anche per i pazienti.
09:14Sì, infatti io la porrei come una vittoria degli psicologi ma proprio una vittoria di civiltà per la società in cui viviamo, perché intercettare il bisogno è fondamentale.
09:26Quello che diceva il direttore è proprio questo, spesso nei servizi c'è un ingorgo proprio per l'alto numero di richieste e non si riescono a soddisfare quelle che sono le richieste di tutta la popolazione,
09:37quindi non riusciamo a garantire una risposta alla richiesta delle persone e della cittadinanza.
09:43Allora in questo momento noi intercettando i bisogni andremo a fare anche valutazioni mirate, di inviare anche nei servizi di secondo livello già esistenti in maniera più appropriata e non in maniera preventiva che il paziente indiscriminatamente accede a qualsiasi servizio senza operare, senza avere anche compreso bene quello che potrebbe essere il motivo stesso della propria richiesta.
10:10Prima dottore lei parlava di un aumento di richieste ma anche di bisogni sotto questo punto di vista, qual è il quadro?
10:19Le richieste sono la punta dell'iceberg, i bisogni sono molto più diffusi e non sempre c'è consapevolezza della difficoltà, anche conoscenza della possibilità che possa esserci un aiuto rispetto alle difficoltà.
10:33Le richieste sono quelle che poi pervengono ai servizi ma sono già persone che o sono state indirizzate dal medico oppure in qualche modo hanno una percezione di un problema e hanno maturato la richiesta di aiuto, che questo già è un primo passo fondamentale.
10:52La possibilità che invece venga raccolta la difficoltà, forse anche prima ancora che la persona ne abbia consapevolezza, questo permetterà sia di affrontarla precocemente e in sanità qualunque tipo di problematica affrontata precocemente permetterà sia un migliore trattamento ma anche una minore spesa sociale e sanitaria e quindi questo è importante.
11:18E quindi sia la funzione di filtro ma anche quella di raccolta di un disagio prima che questo diventa più difficilmente trattabile.
11:29Presidente, c'è stato un aumento, la gente si rivolge molto di più allo psicologo rispetto al passato, se sì è figlia del covid questa situazione?
11:40Allora questa è una cosa che si sente dire spesso, si sente dire spesso che con la pandemia è esploso il disagio, in realtà con la pandemia non è esploso il disagio, con la pandemia si è diventati più consapevoli che il benessere psicologico, quindi occuparsi della salute, non è solamente un fattore di tipo organico, di sintomo e fisico, ma occuparsi della salute è occuparsi della salute a 360 gradi all'interno del quale c'è il benessere psicologico
12:07e le persone oggi sono più predisposte ad andare allo psicologo proprio perché sentono che occuparsi di questa parte della propria vita è fondamentale per il raggiungimento del benessere, quindi non è stata la pandemia che ha fatto esplodere il disagio, la pandemia ha legittimato le persone a poter richiedere aiuto, che sono due cose ben diverse.
12:28Ma prima c'era un tabù, diciamolo, andare dallo psicologo non si doveva raccontare, non si capisce bene perché, ma era questa un po' l'idea di tutti. Con la pandemia è venuto meno anche questo?
12:38Assolutamente, anzi quello che ad oggi purtroppo il servizio pubblico non riesce a garantire lo garantisce il privato, anche negli studi privati c'è un enorme richiesto, un boom di pazienti veramente negli studi privati, però perché rivoluzionare questa legge?
12:55Perché allo studio privato, così come il termine stesso dice, il paziente deve pagare, di conseguenza non è più un diritto garantito quello della salute psicologica, in questo modo solamente, almeno fino ad ora, chi poteva economicamente permettersi di andare allo psicologo e occuparsi della propria salute lo faceva privatamente.
13:15E invece in questo caso con un accesso comunque gratuito, quel pagamento anche di un piccolo ticket, possiamo permettere all'intera popolazione di potersi dedicare anche alla propria salute psicologica, quindi questo sì che diventa rivoluzionario, questo sì che diventa un passavanti di civiltà per la popolazione.
13:33L'assessore Volo nell'intervista diceva che c'è soprattutto un aumento dei giovani, cioè i giovani si rivolgono molto di più agli psicologi rispetto al passato e così vi risulta?
13:45Lo riscontriamo in maniera abbastanza importante nei nostri servizi e d'altra parte molta parte del disagio giovanile ormai è, diciamo, sotto gli occhi di tutti, anche dal punto di vista della cronaca, per cui oltre a esserci una maggiore sensibilità e consapevolezza dei giovani rispetto alle proprie difficoltà, in qualche modo è emersa pure la possibilità di poterla tirar fuori, di poterne parlare.
14:14Non è abbastanza, ma è già un punto di partenza importante, nel momento in cui ci si rende consapevoli della difficoltà e si fa il passaggio della richiesta di aiuto già si è fatto un grande passo rispetto alla risoluzione dei problemi, non a caso le situazioni più difficili sono proprio quelle in cui l'assenza di consapevolezza rende più difficile l'alleanza con il paziente per la risoluzione dei problemi.
14:40Quando parla di giovani a che età fa riferimento?
14:43Sicuramente tutta l'area adolescenziale e post-adolescenziale che adesso arriva anche all'età abbastanza avanti, non è più come una volta a 18-20 anni, adesso andiamo molto più avanti, questa è una fascia che adesso ha una consapevolezza molto maggiore delle proprie difficoltà.
15:04Io penso che comunque al di là della questione del disagio psicologico, come diceva anche l'assessore, la parola chiave è benessere, non soltanto in funzione di chi ha già delle difficoltà, ma proprio in una prospettiva di benessere, questo significa anticipare molto, affrontare le questioni prima che diventino un problema.
15:25Faccio un'ultima domanda a entrambi, che cosa vi augurate per il futuro grazie anche a questa nuova figura che in arrivo in Sicilia abbiamo sentito la volo entro i sei mesi del 2025?
15:38L'augurio più grande che ci possiamo fare in realtà è proprio il fatto di poter garantire a tutta la popolazione un accesso alle cure, ovviamente in questo momento siamo ai primissimi passi, ma va benissimo per chi si comincia da qui, se non cominciamo a fare i primi passi non ne possiamo fare di più grandi,
15:55quindi l'augurio che possiamo fare è senza altro, ma non solo come professionisti, ma come istituzioni, chi fa politica, chi lo fa all'interno dei vari servizi, di poter garantire alla popolazione veramente l'accesso alle cure, questa è la cosa principale che si può augurare all'intera collettività.
16:15Dott. Di Giovanni, le faccio una domanda che non è proprio attinente al suo ruolo, però ci scrive una signora da Palermo e voleva che venisse ricordato un po' com'è possibile cambiare il medico di medicina generale nel sito dell'ASPE di Palermo, quindi ricordiamolo velocemente che nel portale c'è…
16:35L'ASPE ha un portale dedicato attraverso il quale si accede con le credenziali, quindi o con le credenziali che prima dello speed erano già state rese disponibili, oppure con lo speed, e il sistema permetterà di visualizzare quali sono i medici disponibili e che hanno spazio ovviamente.
16:58La stessa domanda che ho fatto alla Presidente la rivolgo anche a lei, che cosa si augura per il futuro?
17:04Io mi auguro che questa piccola rivoluzione, perché è una rivoluzione, proceda speditamente, perché c'è un grande bisogno, sia dal punto di vista della popolazione, ma c'è un grande bisogno anche dal punto di vista dei servizi, che soffrono tutti di un personale che non è mai sufficiente rispetto ai bisogni, allora questa è un'iniezione di energie importanti, anche perché immagino che ci saranno molti giovani fra questi professionisti.
17:35Io penso che questa sia davvero una cosa molto importante.
17:37Ovviamente sarete nuovamente miei ospiti quando ci saranno nuovi aggiornamenti su questa notizia, quindi sullo psicologo di base, quindi fate il nodo al fazzoletto perché tornerete a parlarne qui a Nomi Cosecità.
17:51Grazie mille Presidente, grazie Dott. Di Giovanni, in bocca al lupo e buon lavoro per tutto.
17:55Grazie.
17:58Ora facciamo un apparentesi alla clinica La Maddalena, perché si svolgerà sabato un convegno dal titolo aggiornamenti in cardiooncologia.
18:10Come dicevo un convegno che si svolgerà alla clinica La Maddalena di Palermo, sentiamo le interviste e poi andiamo in pubblicità.
18:17Allora, il 30 novembre presso l'allamagna della Maddalena si terrà il convegno su aggiornamenti in cardiooncologia secondo le linee guida EXP 2022.
18:27Per noi il fondamentale è il rapporto tra cardiolo-oncologo e poi con il paziente ovviamente che è il principale attore.
18:35La statisticazione del rischio cardiovascolare è fondamentale.
18:39Le principali cose di morte al mondo sono la cardiopatia ischemica e i tumori, che hanno in comune vari fattori di rischio, tra cui il fumo, l'obesità, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia e la sedentarietà.
18:53È fondamentale per cui statificare inizialmente il paziente nel momento in cui viene fatto una diagnosi di cancro e poi valutare come possiamo aiutare questo paziente.
19:08Fondamentali sono l'alimentazione e l'attività fisica a qualsiasi età.
19:14È molto importante lavorare nell'ambito di un'equipe in maniera multidisciplinare perché al centro deve stare il nostro paziente e poi tutte le figure di riferimento che servono al paziente per portare a termine i suoi trattamenti.
19:28Nel caso specifico, cardiologo e oncologo collaborano in maniera molto stretta e complementare per trattare pazienti oncologici sottoposti a terapie oncologiche che hanno come tossicità maggiore la cardiotossicità e fattori di rischio anche di tipo cardiovascolare.
19:46È fondamentale far sì scrinare il paziente prima dell'inizio del trattamento, riconoscere quelli che possono essere dei fattori cardiovascolari da correggere, iniziare il trattamento e poi seguire il paziente per tutto il suo percorso oncologico con terapie cardiotossiche anche da un punto di vista cardiologico.
20:07Nel convegno, oltre ad esserci relazioni frontali da parte di cardiologhe e oncologhe, ci saranno anche dei casi clinici che faranno vedere in maniera esplicita come in casi limite di pazienti con una malattia oncologica, tumore alla mammella e patologie cardiovascolari, siamo riusciti, grazie a una collaborazione stretta, a far sì che questi pazienti potessero fare a termine il loro trattamento antiblastico.
20:35Quindi ci saranno questi due casi clinici che cercheranno di semplificare o spiegare in maniera diretta quanto la collaborazione tra cardiologo e oncologo serva al benessere del paziente.
20:49Siamo in studio pronti per parlare del secondo tema di oggi, vi raccontiamo un progetto che si chiama Multisport FISDIR. Cos'è FISDIR? È una federazione che fa parte del CIP, il Comitato Italiano Paralimpico, e gestisce 20 discipline sportive per i ragazzi con disabilità.
21:07Il progetto Multisport FISDIR sta coinvolgendo oltre 400 ragazzi con disabilità in tutta la Sicilia con 38 corsi di avviamento allo sport. Sentiamo il servizio di Anna Cane.
21:20Il progetto Multisport FISDIR fa tappa a Cireale. All'ospedale Santa Marta e Santa Venera, con la collaborazione del Centro Autismo ASP di Catania, è stato organizzato il terzo convegno del progetto di promozione e diffusione della pratica sportiva voluto da FISDIR e finanziato dalla regione siciliana.
21:38Nasce tutto dalla voglia di inserire un avviamento allo sport all'interno della disabilità intellettiva. Io vengo dal CIP in 8 anni di Comitato Italiano Paralimpico, responsabile a Catania. Si faceva tanti avviamenti per le persone con disabilità fisica, ma non si era ancora pensato a disabilità intellettiva.
21:59Pertanto, tra un'idea e un colloquio, nasce questo progetto all'interno del Centro Autismo di Catania, che non è altro che l'avviamento allo sport per persone con disabilità intellettiva e relazionale.
22:10Finora sembra che questa sia la realtà, forse un po' più presente, quantomeno quella che è stata fatta in collaborazione con l'ASP. Quindi noi speriamo che questo si possa allargare anche ad altri sport, ma non necessariamente con l'ASP, ma anche fuori. Anzi, noi siamo ben contenti che i nostri ragazzi escano fuori dai luoghi deputati alla riabilitazione.
22:34L'ultima intervistata era Mirella Costa, Centro Autismo ASP di Catania. E parliamo proprio di questo progetto con i miei ospiti, che saluto Germano Bondi, Presidente regionale ENDAS e Delegato FISDIR Palermo, buon pomeriggio, e Roberta Acascio, Delegata regionale di FISDIR, buon pomeriggio.
22:52Parto da lei Roberta, spieghiamo e raccontiamo come nasce questo progetto.
23:23E questo progetto è stato apprezzato molto perché ha visto che praticamente noi avremmo coinvolto tutte e nuove le province della Sicilia per fare avviare ragazzi, bambini, anche perché abbiamo piccoletti, tipo dai 6 anni, massimo 25 anni, per fare fare attività sportiva gratuitamente fino a fine dicembre del 2024.
23:51E come vi siete organizzati? Come avete contattato le società, gli atleti?
23:56Abbiamo prima di tutto fatto singolarmente protocolli di intesa con anche le nostre società, ma non solo con le nostre società, l'abbiamo fatto con l'IAS di Messina, con l'IAS di Palermo, con l'ASP di Catania, centro proprio dell'autismo, dove noi abbiamo comunque già un progetto avviato da 4 anni di tennis al tavolo.
24:20E quindi anche scuole, abbiamo a Palermo la scuola che c'è in Viemera in questo momento, non mi ricordo il nome, che è una scuola…
24:30Colozza?
24:31Colozza Bonfio, dove sono stata ieri pure perché c'è stata un'inaugurazione del campo all'aperto, veramente belli, infatti è venuto pure il sindaco, è una scuola di quelle molto attive, quindi abbiamo coinvolto pure questa scuola dove ci sono un gruppo di docenti veramente molto attivi e molto bravi con questi bambini con disabilità.
24:58Nelle scuole abbiamo quasi tutti i bambini con disabilità intellettiva relazionale, gli alunni sono il 99%, quindi il nostro obiettivo è questo, proprio quello di avviare questi bimbi a fare pratica sportiva per poi farli dal 2025 rimanere nelle società sportive, tesserare e fare fare sia attività promozionale per quelli che ancora devono crescere e attività agonistica.
25:26Perché come tutti quanti noi puntiamo pure all'agonismo.
25:30L'obiettivo è quello, tutti gli atleti, chi fa sport vuole fare per forza agonismo, è così. Germano, come andate invece a Palermo? Lei è delegato della città di Palermo, come vi siete mossi invece in questa città?
25:44Allora, l'obiettivo appunto come dicevamo prima era quello di creare questi centri di avviamento allo sport per ragazzi con disabilità intellettiva relazionale. Abbiamo fatto un procacciamento appunto di tutti questi ragazzi presso le scuole, presso le associazioni e i risultati sono stati assolutamente straordinari.
26:08Bisogna aggiungere qualcosa per chi ci ascolta che è molto importante. La FISDIR è l'unica federazione multidisciplinare, io la chiamo sempre la federazione delle federazioni perché ha circa 20 discipline e facciamo sport e avviamo allo sport centinaia di ragazzi l'anno in ogni singola disciplina.
26:30Quindi diamo l'opportunità a questi ragazzi di scegliere tra tanti sport. Questa cosa qui richiede non solo un impegno da parte dei tecnici, dei dirigenti e delle società importanti, ma per la prima volta è molto importante perché bisogna complimentarsi con chi ha compreso che la FISDIR non è una semplice federazione ma è la federazione delle federazioni perché ha 20 sport.
26:58Quindi dare una mano come ha fatto la regione Sicilia con un progetto multisport ad una federazione come la FISDIR è una chiara capacità di avere visione. Ne parlavo qualche giorno fa ai campionati nazionali a Torino di nuoto di questi ragazzi e parecchi dicevano ma voi in Sicilia avete tantissimi aiuti da parte delle istituzioni.
27:24L'aiuto economico, il contributo che si dà alle società e ai progetti serve proprio per sopperire la mancanza di servizi in tutti quei piccoli comuni, in tutte quelle città che non consentono a questi ragazzi di accedere liberamente allo sport. Quindi multisport è un fiore all'occhiello per la Sicilia, per la FISDIR Sicilia ma è sicuramente da replicare perché è un modello vincente.
27:52Chiedo a Roberta intanto quali sono questi 38 corsi di avviamento allo sport e in totale erano 350 ragazzi coinvolti finora?
28:00Quali sono le discipline?
28:31Facciamo tutte 11, da giudo, nuoto, pallannuoto, tennis, tennis tavolo, atletica, equitazione e così via. Quindi abbiamo tiro con l'arco, quindi abbiamo una realtà molto vivace.
28:52Sicuramente negli altri parti della Sicilia è in base pure alle società che troviamo sul territorio e in base pure alle attività che fanno. Sicuramente una delle province che si sta maggiormente sviluppando in questo momento è la provincia di Messina.
29:11Catania invece è indietro, sembra il colmo perché essendo la seconda realtà più grossa della Sicilia abbiamo soltanto società quasi tutte di tennis tavolo, una di equitazione che è una delle più antiche, poi di tiro con l'arco un'altra, forse una di nuoto ora.
29:37Però deve crescere, infatti abbiamo scelto pure per il convegno Catania per questo motivo, per cercare di spronarli sotto questo punto di vista.
29:49Vi giro subito una domanda che arriva al 335 87 83 600, ci scrive Marcella, ha due figli disabili e vorrebbe sapere come partecipare a questo progetto.
30:00Ci dovrebbero prima contattare, dobbiamo capire da dove viene, dove stanno le persone e capire se abbiamo la possibilità di introdurre i bambini già nelle corsi che sono già tutti avviati.
30:17Ma anche se non riuscisse a far fare l'attività con i bambini, noi continueremo, non è che finiamo con questo progetto e chiudiamo, ma noi abbiamo sempre attività, già i primi gennaio riprenderemo con le gare federali.
30:33Basta contattare la FISDIR, sui social i contatti ci sono.
30:38Noi abbiamo il nostro sito e tutto, anche su Facebook ci trovano, non abbiamo problemi.
30:44A tal proposito voglio aggiungere, a prescindere dal progetto multisport, ci sono società sportive a prermo che sono pronte ad accogliere questi ragazzi in forma totalmente gratuita.
30:56E' bene dirlo perché in questo modo chi ci ascolta può benissimo contattare la FISDIR Sicilia che indirizzerà presso queste società che accolgono i ragazzi in maniera totalmente gratuita.
31:10La maggior parte delle persone che svolgono questo tipo di attività dall'aspetto dirigenziale fino all'insegnamento è perché è vocata al volontariato.
31:22E quindi riusciamo in questo modo, con l'aiuto anche dei soggetti privati, di dare una mano a coloro che effettivamente non possono permettersi una quota mensile perché già affrontano tante spese e non hanno questa possibilità.
31:36Quindi attraverso FISDIR Sicilia noi proviamo, anzi possiamo, coinvolgere questi ragazzi e inserirli in dei gruppi sportivi.
31:46A tal proposito qual è stata la risposta dei ragazzi a questo progetto? Li avete coinvolti e come hanno reagito?
31:53Benissimo, benissimo. L'obiettivo, come dicevamo prima, è quello di avviarli allo sport e poterlo in loro generare un cambiamento.
32:03Il progetto multisport è un progetto ma avrà una fine come tutti i progetti.
32:08Bene, se noi riuscissimo tra 400 ragazzi a riuscire a generare un cambiamento nelle loro abitudini anche al 50%, coinvolgere l'attività sportiva a 200 di loro,
32:19troveremo il modo per far svolgere loro le attività in modo tale che diamo continuità oltre il progetto.
32:29Ma anche i genitori sono soddisfatti?
32:31Questo volevo chiedere. Anche le famiglie coinvolte, come hanno reagito? E poi spieghiamolo, quanto è importante per un disabile fare sport?
32:41Allora, le famiglie stanno reagendo molto bene. Faccio l'esempio di una mamma di un bimbo che sta all'Aspra,
32:48che lei ogni sabato mattina si prende il treno con il bambino per venire a fare tennis presso una delle nostre strutture convenzionate per fare attività sportiva.
33:01Questo che fa capire che i genitori si rendono conto che attraverso lo sport i figli hanno proprio delle migliorie notevoli,
33:10ma migliorie non solo dal punto di vista fisico, ma la cosa fondamentale dal punto di vista psicologico,
33:17perché scaricano, fanno attività, l'attività motoria è fondamentale per tutti, in particolar modo per i bambini con disabilità intellettiva,
33:27relazionale, che si vanno a scuola, però il fatto di poter fare attività motoria si capisce, fa bene a tutti.
33:37Non si può tenere un bimbo, per esempio autistico, sei ore seduto al banco, perché non ce la può fare.
33:44Già è stancante anche per un bambino normalotato, ma chiunque pure che torna a casa e sta davanti al computer, davanti al telefonino,
33:53in questa maniera impara a socializzare, impara poi fondamentalmente, che è una cosa per noi molto importante,
34:00a essere indipendente, perché poi diventano amici tra loro, si organizza andare in pizzeria.
34:07I nostri ragazzi fanno attività nazionale, quelli che vanno nelle varie nazionali secondo le discipline,
34:16noi che partono col genitore, partono con i tecnici della nazionale.
34:21Moltissimi ragazzi delle nostre società partono solo con i tecnici e accompagnatori della società,
34:28poi stanno a tavola seduti da soli, mangiano da soli, anche in camera ci sono i gruppi che stanno da soli,
34:35sanno che si devono lavare, vestire, stare attenti alla loro attrezzatura sportiva, cosa fondamentale.
34:42Imparano a essere responsabilizzati, che è una cosa.
34:45E indipendenti.
34:46Indipendenti, perché poi è questo pure, a parte lo sport, il fatto di vincere medaglie,
34:54anche se diceva che l'importante è partecipare, però che fa sport sa che l'importante è pure vincere.
35:01A prescindere, i nostri vincono tutti perché noi abbiamo l'abitudine che vengono premiati tutti i partecipanti.
35:08I primi, i secondi e i terzi hanno le medaglie a parte pure, quindi questo è fondamentale.
35:13Faccio un'ultima domanda per entrambi.
35:16C'è, durante questo percorso, c'è stata una storia che vi ha particolarmente colpito,
35:23che magari ha cambiato anche la vita di un ragazzo che ha partecipato al progetto?
35:30Inizio da lei Germano.
35:32Sì, allora, io penso che non c'è una storia.
35:36Ognuno di loro ha una storia, ognuno di loro è una storia.
35:41Le difficoltà di tutti i giorni che questi ragazzi, assieme alle famiglie, devono affrontare
35:47in un contesto dove ci sono parecchie barriere architettoniche presso qualunque momento della giornata,
35:55anche semplici marciapiedi.
35:57Dover coniugare l'attività scolastica e l'attività formativa con lo sport è l'esigenza del ragazzo.
36:03Ma aggiungiamo anche un altro di questi casi.
36:08Spesso nelle famiglie c'è la presenza di un ragazzo con una disabilità intellettiva o relazionale
36:14e magari anche un ormo dotato.
36:17Spesso il figlio con un ormo dotato è quello che viene un po' trascurato
36:21perché i genitori devono dedicarsi un po' più a chi ha più esigenze.
36:26Ecco, questi progetti, gli spazi, lo sport, servono anche a generare un equilibrio all'interno della famiglia.
36:33Quindi non posso dire c'è una storia in particolare.
36:36Ognuno di loro ha una storia bellissima, ognuno di loro ha una storia vincente
36:40e ognuno di loro ha una storia che merita l'interesse della collettività, della politica e di chi vive lo sport.
36:46Roberta?
36:47Ma io pure penso questo, che praticamente noi abbiamo tanti bimbi che da quando hanno iniziato
36:54e poi aspettano con ansia la volta successiva per poter fare attività sportiva,
37:02stare con gli altri bimbi, perché la cosa fondamentale è quella di socializzare.
37:06Io faccio un esempio, io faccio parte di una società sportiva dove sono rappresentati tutti quanti,
37:16nel senso abbiamo atleti in carrozzina, atleti con disabilità fisica, quindi atleti con disabilità intellettiva
37:23e ormo dotati.
37:25Da noi è stato fatto al contrario, si è partita da una società paralimpica
37:30e sono stati integrati, come si usa adesso come terminologia, i ormo dotati.
37:36Ed è questo, lo sport serve pure a questo, perché la famosa parola dell'inclusione,
37:42inclusione si fa anche attraverso gli allenamenti condivisi, infatti abbiamo tecnici in carrozzina
37:49che allenano sia ormo dotati che disabili.
37:52Questa, le persone con disabilità, è questa la cosa, lo sport dà già un messaggio di unione
38:00e di attività fatta assieme con gioia.
38:04Questi ragazzi sono quelli poi che cominciano a fare attività agonistica,
38:09io dico sempre che sono atleti, noi li dobbiamo vedere solo, semplicemente come atleti,
38:14e non come altro.
38:16Grazie mille per essere stati i miei ospiti, grazie in bocca al lupo per il futuro.
38:20Grazie a voi.
38:21Grazie.
38:22E finisce qui l'appuntamento di oggi con nomi, cose, città.
38:25Noi torniamo sempre domani in diretta dalle 15 d'Aurora Fiorenza.
38:28L'augurio di una buona giornata.